La Commissione Cammello

Oggi, davanti al mio solito cappuccio+cornetto vuoto+paglia, leggendo Sound Reproduction, di Floyd Toole (che cita altri due tizi, Blesser e Salter) ho trovato questo passo interessante:

“Gli Acoustic engineers determinano le caratteristiche fisiche dell’ambiente di registrazione, i Design engineer sviluppano gli apparecchi di rergistrazione e riproduzione, i Recording engineer posizionano i microifoni, i Mixing engineer preparano il prodotto finale destinato alla distribuzione, gli Architetti d’interni scelgono l’arredamento dell’ambiente acustico dell’ascoltatore, e gli ascoltatori posizionano sè stessi e i diffusori all’interno di quell’ambiente.
Agendo in modo indipendente, tutti questi attori fanno parte di una commissione di “architetti acustici”, informale e non riconosciuta, i quali non comunicano l’uno con l’altro.
Con la loro parte di reponsabilità ciascuno, spesso creano l’equivalente ambientale di un cammello: un cavallo disegnato da una commissione.”

E più avanti:

“Non importa quanto attentamente è stato scelto e implementato il sistema di rirpoduzione, e non importa quanto costi... quello che ascoltiamo nelle nostre case e nelle nostre auto è, in termini di spazialità, del tutto casuale”.

Esagera?

...sarà un grande flame...

Mi hai fatto ricordare quanto piacere ho provato per molti anni ascoltando musica con un compattone Pioneer; casse a terra e disposte a formare un angolo di 180° rispetto al punto d'ascolto. Pensa che spazialità!!

Direi che alcune raccomandazioni di buon senso su disposizione dei diffusori e arredamento siano sufficienti. Già l'audiofilia è nicchia...

Vella ha scritto:... quello che ascoltiamo nelle nostre case e nelle nostre auto è, in termini di spazialità, del tutto casuale”.

Non vedo perché non quotarlo, ci sono migliaia di elementi che modificano la riflessione sonora, dalla densità dell'aria ai rumori ambientali.
Lo stesso fatto che parliamo mentre ascoltiamo modifica i rimbalzi.

Piglia un sasso, buttalo in uno stagno e mentre le onde si propagano a cerchio buttane un'altro più piccolo.
Quando le onde arriveranno a riva o ad un ostacolo rimbalzeranno provocando una geometria unica è probabilmente irripetibile.

Ricreare quella situazione ovviamente sarà impossibile perché anche se lanci le due pietre nello stesso istante potrebbe passare un piccione che modificherebbe il risultato attraverso il battito delle ali o attraverso una bella cagata che cadrebbe sull'acqua modificando la geometria.

Come casualità direi che siamo a posto... o no ?

flovato ha scritto:

Vella ha scritto:... quello che ascoltiamo nelle nostre case e nelle nostre auto è, in termini di spazialità, del tutto casuale”.

Non vedo perché non quotarlo, ci sono migliaia di elementi che modificano la riflessione sonora, dalla densità dell'aria ai rumori ambientali.
Lo stesso fatto che parliamo mentre ascoltiamo modifica i rimbalzi.

Piglia un sasso, buttalo in uno stagno e mentre le onde si propagano a cerchio buttane un'altro più piccolo.
Quando le onde arriveranno a riva o ad un ostacolo rimbalzeranno provocando una geometria unica è probabilmente irripetibile.

Ricreare quella situazione ovviamente sarà impossibile perché anche se lanci le due pietre nello stesso istante potrebbe passare un piccione che modificherebbe il risultato attraverso il battito delle ali o attraverso una bella cagata che cadrebbe sull'acqua modificando la geometria.

Come casualità direi che siamo a posto... o no ?

Penso che intendesse che è del tutto casuale rispetto all'intento sonoro che ognuno degli attori della Commissione è convinto di ottenere.

E comunque, l'immagine del piccione che caga e che modifica l'armonia delle onde che si propagano nello stagno quieto e pieno di profumi della natura lussureggiante tutt'intorno, è poesia pura!!

Vella ha scritto:E comunque, l'immagine del piccione che caga e che modifica l'armonia delle onde che si propagano nello stagno quieto e pieno di profumi della natura lussureggiante tutt'intorno, è poesia pura!!

Me lo diceva anche la maestra a scuola... un giorno diventerai un poeta.

Vella ha scritto:Oggi, davanti al mio solito cappuccio+cornetto vuoto+paglia, leggendo Sound Reproduction, di Floyd Toole (che cita altri due tizi, Blesser e Salter) ho trovato questo passo interessante:

“Gli Acoustic engineers determinano le caratteristiche fisiche dell’ambiente di registrazione, i Design engineer sviluppano gli apparecchi di rergistrazione e riproduzione, i Recording engineer posizionano i microifoni, i Mixing engineer preparano il prodotto finale destinato alla distribuzione, gli Architetti d’interni scelgono l’arredamento dell’ambiente acustico dell’ascoltatore, e gli ascoltatori posizionano sè stessi e i diffusori all’interno di quell’ambiente.
Agendo in modo indipendente, tutti questi attori fanno parte di una commissione di “architetti acustici”, informale e non riconosciuta, i quali non comunicano l’uno con l’altro.
Con la loro parte di reponsabilità ciascuno, spesso creano l’equivalente ambientale di un cammello: un cavallo disegnato da una commissione.”

E più avanti:

“Non importa quanto attentamente è stato scelto e implementato il sistema di rirpoduzione, e non importa quanto costi... quello che ascoltiamo nelle nostre case e nelle nostre auto è, in termini di spazialità, del tutto casuale”.

Esagera?

Tutto verissimo