Diffusore bookshelf a due vie con woofer caricato in doppio carico Asimmetrico a vista (DCAAV)

Lezione n.9

Incollaggio dei piallacci e carteggio bordini in eccesso

Considerazioni:
è una delle fasi più rognose, non difficile proprio, ma rognosa, perché bisogna porre attenzione a diversi fattori quali: temperatura dell’aria, densità del collante, tempi d’attesa e fatta contestualmente agli accoppiamenti dei piallacci. Non si possono accoppiare i piallaci e poi metterli da parte per il futuro. Ossia si possono accoppiare e marcare le coppie e conservarle, ma al momento dell’accoppiamento vero e proprio eseguito con il nastro (non più di due facciate della cassa alla volta) si deve procedere all’incollaggio, altrimenti il nastro cede.

Attrezzi:
solito nastro di carta, squadra o riga di alluminio (spessore +/-2/2,5mm), altra riga e stecca di metallo (spessore di 3,5/4mm), matita, gomma (ovviamente), taglierino o bisturi, , martello di plastica da imbottigliamento (non proprio indispensabile), martello normale, blocchetto di legno per pressare (a battere), due pezzetti di compensato spessore da 5mm cm.8x4(che chiameremo A)e l’altro 4x4 circa(che chiameremo B), numero 4 stecche(si ricavano da una cassetta delle frutta), carta abrasiva con grana: 180,220,280, due spatoline, giornale dei mercatini, stracci, diluente al nitro, scalpello, Bostik, cacciavite, piano di lavoro (40x40).

BOSTIK: acquisire del Bostik professionale Super Chiaro o A2 in barattolo

nota1):
Il piano di lavoro deve essere di 40x40cm o superiore e dello spessore di almeno 4cm. Lo si può ricavare da un tamburato o composto di listelli e tavola di abete/larice. Si trova facilmente negli scarti del falegname o al Brico.

A) Preparazione dei pannelli:
Prendete lo scalpello e lo tenete inclinato per lavorare con la punta; con leggera pressione incidete dall’esterno all’interno, andando a tirare delle righe oblique(distanti circa 3/4 cm una dall’altra) che poi saranno incrociate dall’altra parte, non serve precisione , fate ad occhio. Fatto questo, poi sistemate la cassa come meglio vi aggrada per procedere a delle piccole incisioni lungo tuto il perimetro del rettangolo. Incisione praticate sempre dall’esterno all’interno (soprattutto in questo caso), lunghezza circa 5/8mm , distanti 3/4mm e oblique(non occorre precisione, così come vengono). Porre più attenzione quando è già stata incollata una facciata, in quanto si va ad agire non più sul legno di appoggio, ma direttamente sul piallaccio già incollato. Eseguire invece, di precisione, sugli angoli….fare con molta calma.






Controllate di aver tolto la carta adesiva dal lato del piallaccio da incollare e lasciatela ovviamente sul lato da verniciare.




nota2):
Ricordatevi che quando fate gli accoppiamenti (vedi precedente lezione) ovvero quando procedete a mettergli in nastro (non quando si accoppiano visivamente), subito dopo breve tempo vanno incollati altrimenti si perde l’aderenza perché il nastro cede facilmente.

B) Preparazione del collante:
ci sono diverse tecniche, però vedo che funziona così: La sera prima di incollare mettete circa 3mm di diluente dentro al barattolo, richiudete. Poi il giorno dopo un altro millimetro e mescolate prima di stendere il collante. Questo serve per cercare di evitare al massimo che il collante fili durante l’incollaggio (tipo effetto mozzarella sulla pizza) e resti attaccato sia sul legno che sulla spatolina. Si può aggiungere più diluente, dipende dalla temperatura e dalla densità, ma non troppo, mi raccomando altrimenti tocca fare più passate e qui so’ c….zi amari. Molti usano le spatoline dei carrozzieri, quelle larghe, ma in questo caso e per dimensioni contenute usate quelle dei pittori (4x10cm circa, rigorosamente di acciaio).
Stendete dei fogli di giornale sul tavolo (per evitare di sporcare, ovviamente) appoggiate il piallaccio su due strati di giornale; preparate alla vostra sx : il barattolo di Bostik, due spatoline, uno straccio per pulire la spatolina, il diluente nitro, altri fogli di giornale per pulire ancora eventualmente. La cassa è pronta alla vs. dx insieme ad uno straccio per pulire eventualmente, i bordi della stessa.

C)Incollaggi:
* piallaccio:
Con la spatolina prendete un po’ di collante, dal barattolo, e rastremate sul barattolo la parte sottostante che si sarà attaccata alla spatolina. Stendete velocemente e delicatamente, fate attenzione che si sta un’attimo a bucare con l’angolo della spatolina. Cominciate dall’alto da sx a dx, a passate di circa 10cm potete anche incrociare per colmare i buchi o stendere meglio, viaggiate velocemente non preoccupatevi se asciuga, poi eventualmente ripassate dove vedete poca colla (è un esperienza che va fatta, non si può spiegare). Aiutatevi con l’altra mano a tenere il piallaccio fermo o a posizionarlo come vi pare. Mi raccomando ai bordi, sbordate pure nel mettere il collante, poi cambiate velocemente il foglio sottostante o vi spostate su esso. Se preferite partire, a dare il collante, da sotto dovrete spostare il piallaccio verso l’alto, piano piano e forse viceversa. No preoccupatevi dello sporco, poi si leva tutto, però è meglio lavorare pulito. Se la spatolina si sporca eccessivamente o fa grumi, non state a pulirla, prendete l’altra e continuate.
Appena finita una passata, se necessario ritoccate qua e la con altre passatine leggere.













Appena finito ponete da parte e lasciate riposare per 20/25 minuti (la colla diventa opaca). Fatto questo passate velocemente alla cassa.
(Io ho cominciato da sotto per esigenze fotografiche)

nota3):
complessivamente andranno 3/4 decimi di millimetro di collante per parte.

* cassa:
Per prima cosa ricordatevi di dare una pulita alla superficie da incollare (straccio e nitro); poi preparate le spatoline pulite, inumidite con il nitro lo straccio dedicato alle casse, poi prendete con una mano il barattolo e con l’altra la spatolina e ripetete quanto avete fatto con il piallaccio; se fuoriesce troppo dai bordi, rastremate con la spatolina e subito dopo ripassate con lo straccio. Via veloci, stessa tecnica di prima, mi raccomando i bordi. Quando avete finito controllate subito i tempi, quindi complessivamente 20/25 minuti. Pulire il tutto nel frattempo e prepararsi per l’accoppiamento (dei legni, ovviamente,……….che avevate capito?)









(Io ho cominciato da sotto per esigenze fotografiche)

* accoppiamento cassa/piallaccio:
controllate che la colla non si attacchi alle dita, (una sensazione di attaccaticcio c’è sempre) e verificate di avere vicino alla cassa i seguenti strumenti: martello di plastica(facoltativo), martello normale , blocchetto di legno, stecche.
Disponete la cassa in senso orizzontale a voi e poi mette le stecche sopra la facciata da incollare (vedi foto), una a filo iniziale ed una a filo finale,(niente paura non si attaccano) le altre disposte +/- equidistanti (poi la prima andrà spostata).


Adesso prendete il piallaccio e mettetelo sopra alle stecche, controllate bene che sia dritto e che sbordi uniformemente da tutti e quattro i lati. Ocio, ocio e ancora ocio che non tocchi la cassa, altrimenti NON LO SPOSTATE PIÙ.


* incolaggio e pressione:
Bene fatto quanto sopra, adesso girate la cassa in senso verticale e spostate la prima stecca di un 4/5 cm verso l’altra. Con i polpastrelli delle dita cominciate a pressare e stirare dal Centro all’esterno fino a toccare la stecca, poi togliete la prima stecca e fate lo stesso fino alla seconda (pressando dal basso verso l’alto e partendo dal centro e verso l’esterno), poi la terza e poi la quarta. Che sudata ragazzi………….!!!!!!!!!

nota4):
quando spostate la cassa, sia sopra la tavola di lavoro (durante le varie fasi) o su altro posto o quando la carteggiate, mi raccomando prendetela sempre con i palmi delle mani come fossero due ventose. Non spingetela anche se di poco, non giratela anche se di poco. Pena la rottura del bordino in eccesso. Questa è più di una regola importante……….. capitoooooooooooo











nota5):
(le foto della pressione non rispecchiano la descrizione, ciò è dovuto al fatto che se mi fossi messo verticalmente alla cassa si sarebbe visto male o poco)

Fatto questo, sempre velocemente, ponete il blocco di legno al centro e con il martello di ferro cominciate a battere: dal centro verso fuori, poi salendo e poi scendendo. Tenendo la maggior parte del blocchetto all’interno della cassa martellate lungo tutto il perimetro di essa e quando siete vicino agli angoli girate il blocchetto di traverso, (come se fosse l’asta di una freccia e l’angolo della cassa la sua punta). Ripetete piano piano i bordi (sono molto importanti) e se avete dei dubbi…….rifate il passaggio inclinando leggermente il blocchetto verso l’esterno e battendo piano. Porre attenzione a no rompere il piallaccio in eccesso.









(usate il martello di ferro sul blocchetto. Io avevo solo quello di gomma li vicino)

nota6):
controllate su tutta la superficie che non ci siano bolle o rilievi, se ci sono cercate di appianarli subito mediante l’uso del martello di plastica.

Adesso riponete il tutto e lasciate riposare per 24 ore. Domani carteggerete (vedi sotto)
Il giorno dopo, prima di ricominciare, aprite il barattolo del Bostik e allungate uno/due cucchiaini di nitro, mescolate per bene con un cacciavite. Richiudete e fate riposare per un quarto d’ora.

* incollaggio dei pannelli alto/basso:
Questo incollaggio lo si fa’ per ultimo, sempre con le tecniche di cui sopra. Prendendo in considerazione a priori che si dovrà seguire la venatura dei fianchi o del fronte(durante l'accoppiamento piallaccio/cassa), per avere un risultato estetico notevole. Il TOP dovrebbe essere il pezzo più pregiato che abbiamo, vista la visibilità, il fronte non tanto visto che dobbiamo fare i buchi per i drivers. Il sotto, va da se.

nota7):
bollicina o fossetta del lungo bordo
Prima di procedere a stendere il collante, verificare lungo tutto il perimetro da incollare se, si fossero formate delle piccole fossette lungo i bordi. Può succedere (mi dispiace che non ho la foto). “Fregate” un ago alla moglie e piano piano, ma che dico piano a piano ancor più piano, le pulite da eventuali residui di colla; fatto questo prendete un po’ di Bostik con l’angolo della spatolina e con l’ago andate a riempire la fossetta. Attendete 10 minuti non di più e procedete a pressare il tutto con l’ausilio di un morsetto e due pezzetti di compensato da 5mm (per proteggere le fiancate già incollate). Lasciate riposare il tutto per almeno 12 ore poi riprendete con l’incollaggio del top/bottom

D) Carteggiatura:
La carteggiatura va eseguita trascorse 24 ore dal primo incollaggio e prima di procedere al secondo incollaggio e così via.

* rifilatura dei bordi:
Prima di procedere ad incollare altri due piallacci bisogna rifilare i bordi in eccesso e carteggiare l’eccesso. Operazione facile, ma delicata.
Controllate che la cassa non si muova od abbia leggere oscillazioni, sempre dovute all’imperfezione del tavolo di lavoro, eventualmente equilibratela con le spatoline. (vedi foto)
Ponete la cassa sopra al supporto di legno di lavoro (quello da 40x40) , faccia incollata sul basso. Verso della stessa orizzontale. Adesso con una riga metallica o altro (spessore 2,5/3mm max) attaccata alla cassa e fate pressione verso il basso (cioè verso il bordo in eccesso). Con il taglierino procedete ad incidere, lentamente e nel senso della vena del legno (non potrebbe essere che così), fate tutte le passate necessarie a poter tagliare l’eccesso , non tirate lasciate che si stacchi da solo. Fatto questo procedete dall’altra parte (sempre la più lunga). Adesso girate la cassa dal lato corto e ponete una riga metallica possibilmente con spessore (3,5/4mm), sopra il bordo in eccesso; incidete a piano (siamo contro vena) senza tagliare. Quando avete fatto tre passaggi fermatevi e allineate questa riga incisa sul bordo del “piano di lavoro” (il 40x40), fate pressione con la riga e con i polpastrelli delle dita girate il piallaccio in eccesso prima verso l’alto e poi verso il basso fino a che si stacca (come già fatto vedere nelle precedente lezione quando si tagliavano i piallacci).
Se c’è troppa colla può darsi che faccia fatica a staccarsi, allora ripassate il taglierino e così pure fate dall’altra parte.


* carteggiautra:
Posizionare la cassa, in senso verticale (verso di voi) e sopra ad un asciugamano o qualche cosa di simile ed a sua volta sopra il pianetto di lavoro(40x40), facendo ben attenzione di sbordare per circa 4/5cm, altrimenti rompiamo il bordino in eccesso. IL senso verticale è, generalmente il senso della vena del legno.
Pecettare con 5/6 cm di nastro i due bordi prima, senza tirare troppo. Pecettiamo adesso il lato lungo con due strisce di carta adesiva (per proteggere la facciata dalla carteggiatura). Pecettare gli angoli a volte non serve a niente, perché si rompe lo stesso, però a me da tranquillità (va fatto con calma e senza tirare troppo).






Tagliate una striscia di carta abrasiva del 180 o 220 (come preferite) per la larghezza del supportino di compensato A). Adesso, con mani di fata, (cioè nemmeno il peso della mano) lungo il bordino in eccesso, fate 10 passate in obliquo, in un solo senso e dal basso all’alto(cioè da voi verso il fuori, lungo il bordino in eccesso) poi altre 15 in piano e tre finali al contrario (cioè dall’alto al basso); ……..ndr. “NON è un rituale o una formula”, ma va bene così: why??? because, se ci sono leggere screpolature longitudinali, che non si vedono mai, succede che la carta si impunta e “sbrega”:….. sbrega? dal latino……. pardon, dal Veneto “frastaglia il tutto” e rovinate l’attaccatura iniziale del piallaccio.





* carteggiatura bordino lungovena (quello da 2,5/3mm), lato lungo:
Bene adesso potete procedere a carteggiare normalmente (su e giù) il bordino in eccesso che sarà lungovena. Appoggiate, attaccata al bordino, una squadra di metallo (detta “martire”) dal lato più lungo del triangolo (quello con più spessore), non fate pressione, lasciate che sia solo il peso della mano a pressare, tenetevi leggermente inclinati verso l’esterno. Carteggiate fino a che la squadretta ve lo permette. Adesso la girate e la mettete dal lato dove si misura, quindi ricarteggiate fino al metallo. Poi via la squadretta e carteggiate il resto appoggiandovi sula lato della cassa che tiene il nastro lungo(in obliquo praticamente).
nota8):
non abbiate fretta nel carteggiare, ci vuole un po’ di pazienza che poi alla fin fine paga sempre. Non carteggiate velocemente (in su/giù).

Quando avrete eliminato, quasi tutto il bordino in eccesso (siete praticamente in livello con la carta adesiva), togliete tutta la carta adesiva di protezione ed anche quella messa sugli spigoli. Quanto togliete quella sugli spigoli, fatelo dall’interno verso l’esterno (mi raccomando….pena la rottura del bordino dell’altro lato). Ora cambiate supporto e prende il B) con la carta da 280, passate leggermente su e giù(paralleli alla cassa) fino a raggiungere completamente il livello del panello laterale; sentirete e vedrete le pallottoline del collante (dette anche “caccole”), siete arrivati.
Ponete attenzione qui che state carteggiando contro vena, non affondate , perché comunque quando avrete finito e prima di passare il turapori tocca dare la carteggiata finale a tutta la cassa. Adesso una toccatina finale e leggerissima (roba per amatori), liberate il supporto B) dalla carta e usate questa con i polpastrelli delle dita per una passatina finale ad arrotondare, toccate lievemente, ma lievemente gli angoli per toglier lo spigolo vivo, basta poco quel tanto che impedisca altre rotture.


(qui manca la carta, ma mi serviva solo fare la foto)

* carteggiatura bordino controvena (quello da 3,5/4mm) lato corto:
Si fa tutto come sopra, o quasi. Quindi carta adesiva, angoli, rituale ecc. Cambia solo il metallo da usare.
Con l’ausilio di una stecca di metallo o sempre della squadretta se lo permette, vi avvicinate al bordo, come sopra descritto e controllate che ci sia più o meno un millimetro da carteggiare. Quindi procedete al carteggio, come sopra. Quando avete raggiunto il metallo cambiate e usate la squadretta e seguite le istruzioni come sopra.
Ricordatevi sempre che state carteggiando su spessore di mezzo millimetro, ci capiamo?

E) Controllino:
adesso che tutto è stato ricoperto, fate un controllo controluce e con i polpastrelli per vedere se ci sono bolle. Qualche volta succede, ecco perché bisognerebbe cercare di evitare l’uso di piallacci con onduline. Spesso, o perché non ci accorgiamo prima (magari l’acquisto su Internet, non è facile), o perché vogliamo risparmiare sulla quantità, ci ritroviamo poi a combattere con questo difetto.
Se state facendo delle casse, così, tanto per uso personale sul PC, per la camera, va anche bene, ma se state assemblando un mobile per il salotto allora ci penserei un momentino, prima di risparmiare.
Qualora vi toccasse, per forza usare questo tipo di piallaccio, abbondate, abbondantemente con la colla sul verso del piallaccio da incollare, mentre sulla cassa fate normalmente. Dopo aver eseguito la procedura normale (pressione con le dita, battere con martello e blocchetto, ecc), prendete il martello di plastica e battete sopra le onduline e poi a serrare con compensato e morsetto.

* bucare/tagliare/incollare/serrare:
Se invece avete individuato una bolla, con l’ausilio di un punteruolo la forate. Preparate un po’ di Bostik diluito più del solito mettete un cm di collante dentro una siringa con ago grosso e infilatelo nella bolla a riempirla. Uscirà sicuramente del collante, non importa ripulite subito con straccio e nitro e reinfilate ancora; ripulite e lasciate riposare i soliti 20 minuti. Adesso metteteci sopra un pezzo di carta adesiva, la solita, e battete leggermente con il martello di gomma. Poi andate a serrare con uno o due morsetti che poggiano, naturalmente su un pezzo di compensato o altro legno. Assicuratevi che il morsetto sia il più vicino possibile al centro della bolla. Lasciate riposare le solite 24 ore, e poi rincontrollate.
Se questo metodo non ha sortito nulla, al posto del buchino, dovete fare un taglio finissimo lungovena e ripetere le operazioni di cui sopra.
Se neanche questo basta, ho se dovete operare su un nodo, non resta altro che eseguire un tassello e poi come sopra. Niente paura,…………………… è tutta esperienza.






Sostituzione eventuale di uno spigolo:
Può succedere di rompere uno spigolo, quindi: con taglierino…… tagliente incidere prima e poi asportare. Pulite e cercate di evitare di scendere troppo sotto lo spessore del piallaccio. Tagliate un’angolino di egual vena e fate delle prove, quando siete +/- sicuri procedete all’incollaggio alla solita maniera + un pochino di nastro di carta adesiva a serrare.
“che fatica…………..ragazzi”




(non preoccupatevi del segnetto trasversale, dopo, tra carteggiatura, turapori, ricarteggiare ecc , va quasi via del tutto)


Prossima lezione: controllo e carteggiata finale del grezzo