Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
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Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
A tutti quelli che, incuriositi dai sintetizzatori (reali o software che siano) volesse condividere un pò delle proprie esperienze ed eventuali curiosità, è dedicato questo thread.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
In principio vi era la sintesi cosiddetta sottrattiva, basata sulla teoria che partendo da un segnale già ricco di armoniche come ad esempio un onda quadra, filtrandolo si possono ottenere una gamma di timbri molto ampia.
Quindi degli oscillatori (VCO Volt controlled oscillator) controllati in tensione (CV) da un controllo analogico, tastiera o sequencer che fosse, il CV dava l'altezza della nota, il GATE la durata.
Gli oscillatori (VCO )potevano essere a onda quadra, sinusoidali, triangolari, a dente di sega, o generatori di rumore. Le onde quadre contengono principalmente le armoniche dispari (la terza ad un terzo di ampiezza rispetto alla fondamentale, la quinta armonica ad un quinto e così via), l'onda triangolare anche lei armoniche dispari ma non con le stesse proporzioni, l'onda a dente di sega sia le armoniche dispari che le armoniche pari. L'onda sinusoidale in teoria non contiene armoniche (se non per distorsione).
Più oscillatori potevano essere usati per lo stesso timbro, e le loro fondamentali spostate, intonate o stonate.
Poi c'erano i VCA (Volt controlled amplifier).
Poi i filtri (VCF volt controlled filter), i filtri possono essere di diverso tipo passabanda, passabasso, passaalto, notch etc , di varie pendenze etc.
E poi gli inviluppi ADSR (attack ,delay, sustain, release) che sono quelli che danno la dimensione temporale al suono, in pratica il tempo di salita, decadimento, sustain e release.
C'erano gli LFO (Low frequency oscillator), osc. a bassa frequenza, che potevano usare una sinusoide, una triangolare, e potevano pilotare l'apertura del filtro oppure il VCA, oppure l'intonazione stessa dell'oscillatore principale.
Ora immagina di poter attaccare i cavi ovunque, di controllare un filtro con un oscillatore, di pilotare la pulsazione dell'oscillatore con l'uscita di un altro, di stonare leggermente due oscillatori, o di poterne modulare un terzo etc etc.
LE possibilità non sono infinite, ma poco ci manca. Poi arrivarono i primi synth digitali e il MIDI (Music instrument digital interface), che rese il controllo nota basato sul CV/GATE istantaneamente obsoleto, i più diffusi erano principalmente basati sulla sintesi a modulazione di frequenza (FM) in pratica l'onnipresente Yamaha DX7.
Con l'avvento appena dopo dei primi campionatori, (Fairlight, EMU e parecchio dopo Akay) ci si spinse, fatte salve le eccezioni, più che a sperimentare con i timbri, a emulare i timbri degli strumenti reali.
Ora con la diffusione dei synth software, ce ne sono anche di gratuiti, come ad esempio l'ottimo alsa modular synth, oppure Zynaddsubfx (anche per windows) possiamo sperimentare tranquillamente sul nostro pc timbri e rumori, cosa divertente ed istruttiva (IMHO), certo non come infilare e sfilare spinotti su un vecchio Korg MS20, o meglio ancora un bel Moog, ma anche l'emulazione software ha i suoi vantaggi (ad esempio, un pc pesa ed ingombra mooooolto meno di un vecchio synth
Con la solita fretta e confusione mie (intrinseche) può essere che abbia scritto qualche idiozia, ben contento se me le segnalerete.
Sarei ancora più contento se qualche esperto di synth analogici (ce n'è uno qui, in incognito , forse più di uno), integrasse con le proprie considerazioni ed esperienze.
Quindi degli oscillatori (VCO Volt controlled oscillator) controllati in tensione (CV) da un controllo analogico, tastiera o sequencer che fosse, il CV dava l'altezza della nota, il GATE la durata.
Gli oscillatori (VCO )potevano essere a onda quadra, sinusoidali, triangolari, a dente di sega, o generatori di rumore. Le onde quadre contengono principalmente le armoniche dispari (la terza ad un terzo di ampiezza rispetto alla fondamentale, la quinta armonica ad un quinto e così via), l'onda triangolare anche lei armoniche dispari ma non con le stesse proporzioni, l'onda a dente di sega sia le armoniche dispari che le armoniche pari. L'onda sinusoidale in teoria non contiene armoniche (se non per distorsione).
Più oscillatori potevano essere usati per lo stesso timbro, e le loro fondamentali spostate, intonate o stonate.
Poi c'erano i VCA (Volt controlled amplifier).
Poi i filtri (VCF volt controlled filter), i filtri possono essere di diverso tipo passabanda, passabasso, passaalto, notch etc , di varie pendenze etc.
E poi gli inviluppi ADSR (attack ,delay, sustain, release) che sono quelli che danno la dimensione temporale al suono, in pratica il tempo di salita, decadimento, sustain e release.
C'erano gli LFO (Low frequency oscillator), osc. a bassa frequenza, che potevano usare una sinusoide, una triangolare, e potevano pilotare l'apertura del filtro oppure il VCA, oppure l'intonazione stessa dell'oscillatore principale.
Ora immagina di poter attaccare i cavi ovunque, di controllare un filtro con un oscillatore, di pilotare la pulsazione dell'oscillatore con l'uscita di un altro, di stonare leggermente due oscillatori, o di poterne modulare un terzo etc etc.
LE possibilità non sono infinite, ma poco ci manca. Poi arrivarono i primi synth digitali e il MIDI (Music instrument digital interface), che rese il controllo nota basato sul CV/GATE istantaneamente obsoleto, i più diffusi erano principalmente basati sulla sintesi a modulazione di frequenza (FM) in pratica l'onnipresente Yamaha DX7.
Con l'avvento appena dopo dei primi campionatori, (Fairlight, EMU e parecchio dopo Akay) ci si spinse, fatte salve le eccezioni, più che a sperimentare con i timbri, a emulare i timbri degli strumenti reali.
Ora con la diffusione dei synth software, ce ne sono anche di gratuiti, come ad esempio l'ottimo alsa modular synth, oppure Zynaddsubfx (anche per windows) possiamo sperimentare tranquillamente sul nostro pc timbri e rumori, cosa divertente ed istruttiva (IMHO), certo non come infilare e sfilare spinotti su un vecchio Korg MS20, o meglio ancora un bel Moog, ma anche l'emulazione software ha i suoi vantaggi (ad esempio, un pc pesa ed ingombra mooooolto meno di un vecchio synth
Con la solita fretta e confusione mie (intrinseche) può essere che abbia scritto qualche idiozia, ben contento se me le segnalerete.
Sarei ancora più contento se qualche esperto di synth analogici (ce n'è uno qui, in incognito , forse più di uno), integrasse con le proprie considerazioni ed esperienze.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Errata corrige: Più sopra parlo di ADSR come di Attack Delay Sustain Release, ovviamente è Decay (decadimento) e non delay (ritardo). Lapsus digitae
Comunque negli ADSR più evoluti (quelli software ad es.) c'è anche una funzione "delay", così come è possibile impostare un delay sull'intervento di un LFO o anche di un VCF.
Qui va inteso come ritardo nell'intervento, ovviamente, non si parla di delay come effetto acustico.
Comunque negli ADSR più evoluti (quelli software ad es.) c'è anche una funzione "delay", così come è possibile impostare un delay sull'intervento di un LFO o anche di un VCF.
Qui va inteso come ritardo nell'intervento, ovviamente, non si parla di delay come effetto acustico.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
La sintesi additiva deve ancora di più al signor Fourier http://it.wikipedia.org/wiki/Trasformata_di_Fourier, secondo cui (semplificando) ogni forma d'onda, anche la più complessa, è scomponibile " in una somma infinita di sinusoidi con frequenze, ampiezze e fasi diverse" .
Applicando il principio inverso, sommando molti oscillatori e variandone i parametri, sarà possibile ottenere forme d'onda complesse.
Questo principio era già applicato negli organi cosiddetti a drawbar (il più famoso dei quali è l'Hammond), in pratica immaginate di avere molti oscillatori(hardware o emulati via software), ognuno dei quali riproduce una frequenza, e di poter variare appunto anche l'ampiezza, la fase e l'inviluppo di ogni singolo oscillatore.
Quindi, quando qualcuno vi dice che ascolta la musica e non le onde quadre, possiamo anche rispondere "dipende", dipende da che genere di musica ascoltiamo, se ascoltiamo anche musica elettronica, o musica che comunque include tastiere non acustiche, le onde quadre(e triangolari e dente di sega ed impulsi...) hanno il loro bel peso.
Applicando il principio inverso, sommando molti oscillatori e variandone i parametri, sarà possibile ottenere forme d'onda complesse.
Questo principio era già applicato negli organi cosiddetti a drawbar (il più famoso dei quali è l'Hammond), in pratica immaginate di avere molti oscillatori(hardware o emulati via software), ognuno dei quali riproduce una frequenza, e di poter variare appunto anche l'ampiezza, la fase e l'inviluppo di ogni singolo oscillatore.
Quindi, quando qualcuno vi dice che ascolta la musica e non le onde quadre, possiamo anche rispondere "dipende", dipende da che genere di musica ascoltiamo, se ascoltiamo anche musica elettronica, o musica che comunque include tastiere non acustiche, le onde quadre(e triangolari e dente di sega ed impulsi...) hanno il loro bel peso.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Grazie, comincio ad avere una vaga idea di come funzioni in linea di principio un synth
Un esempio semplice semplice per capire meglio come impostare gli oscillatori e pilotare i vari moduli per ottenere un suono più o meno conosciuto?
Un esempio semplice semplice per capire meglio come impostare gli oscillatori e pilotare i vari moduli per ottenere un suono più o meno conosciuto?
Switters- Membro classe oro
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Switters ha scritto:Grazie, comincio ad avere una vaga idea di come funzioni in linea di principio un synth
Un esempio semplice semplice per capire meglio come impostare gli oscillatori e pilotare i vari moduli per ottenere un suono più o meno conosciuto?
Semplicissimo
Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
https://www.youtube.com/watch?v=noi9lUQ0iEA
kurt10- Membro classe bronzo
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
MaurArte ha scritto:Switters ha scritto:Grazie, comincio ad avere una vaga idea di come funzioni in linea di principio un synth
Un esempio semplice semplice per capire meglio come impostare gli oscillatori e pilotare i vari moduli per ottenere un suono più o meno conosciuto?
Semplicissimo
"più o meno", anche "meno" va bene...
Switters- Membro classe oro
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Non bastano gli oscillatori, ci vogliono i generatori di inviluppo, i filtri, i modulatori ad anello, gli amplificatori controllati in tensione etc etc etc...
Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Switters ha scritto:Grazie, comincio ad avere una vaga idea di come funzioni in linea di principio un synth
Un esempio semplice semplice per capire meglio come impostare gli oscillatori e pilotare i vari moduli per ottenere un suono più o meno conosciuto?
Se hai installato baudline (e come fai senza? ) nel generatore di frequenze c'è una modulazione (AM e FM) molto basic, e c'entra poco con la sintesi sottrattiva, però puoi sperimentare l'effetto degli LFO su un singolo oscillatore oppure la sintesi FM con soli due operatori.
Oppure partire con alsa modular synth, carichi uno dei demo e ti diverti a modificare i parametri sezione per sezione, credo sia il modo migliore per farsi un'idea.
Perlomeno se modifichi una sezione alla volta (se usi una demo col sequencer) senti in tempo reale cosa comporta modificare la pendenza, il tipo o la frequenza di un filtro, oppure i parametri ADSR , però usa la versione con gli inviluppi (ADSR) semplici (ENV), se no non ti fai un'idea, gli inviluppi multipli sono poco intuitivi, a differenza di quello tradizionale.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Andrea fra l'altro se hai una linux "up and running" devi assolutamente installarti la suite Bristol (non ricordo il nome del pacchetto preciso), una collezione di emulazioni software di gloriosi synth (ARP, Moog,Prophet,Roland, Korg, Oberheim etc etc, c'è anche un'Hammond) , il pacchetto non è perfetto, la grafica meno che mai, a volte va in crash senza motivi apparenti, ma se sei interessato a queste cose è un dovere installarlo.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
MaurArte ha scritto:Non bastano gli oscillatori, ci vogliono i generatori di inviluppo, i filtri, i modulatori ad anello, gli amplificatori controllati in tensione etc etc etc...
Avevo capito che tutto fosse pilotato da un oscillatore, anche i filtri, i modulatori e gli amplificatori
fritznet ha scritto:Se hai installato baudline (e come fai senza? ) nel generatore di frequenze c'è una modulazione (AM e FM) molto basic, e c'entra poco con la sintesi sottrattiva, però puoi sperimentare l'effetto degli LFO su un singolo oscillatore oppure la sintesi FM con soli due operatori.
Oppure partire con alsa modular synth, carichi uno dei demo e ti diverti a modificare i parametri sezione per sezione, credo sia il modo migliore per farsi un'idea.
Perlomeno se modifichi una sezione alla volta (se usi una demo col sequencer) senti in tempo reale cosa comporta modificare la pendenza, il tipo o la frequenza di un filtro, oppure i parametri ADSR , però usa la versione con gli inviluppi (ADSR) semplici (ENV), se no non ti fai un'idea, gli inviluppi multipli sono poco intuitivi, a differenza di quello tradizionale.
Alsa modular synth e baudline dovrei installarli in una vm. Devo guardare cosa ho già installato su Windows, come dicevo in un altro thread ho già trovato un synth software con i moduli che si collegano graficamente, proverò a giocarci un po', per l'intanto grazie
Switters- Membro classe oro
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
In un sinth analogico in uscita da una tastiera hai fondamentalmente 2 segnali: uno in tensione di 1 volt per ottava che pilota i VCO facendo generare la forma d'onda desiderata ed un impulso che serve a far funzionare i generatori di inviluppo ADSR che pilotano in funzione del tempo VCF e VCA atti a modificare il suono generato dai VCO.
Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
da possessore di minimoog voyager,
consiglio di provare il software Minimonsta, che forse più dell'Arturia, ha una parvenza di riproduzione del "dolce ruggito"
provatelo!!
consiglio di provare il software Minimonsta, che forse più dell'Arturia, ha una parvenza di riproduzione del "dolce ruggito"
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daniele- Membro classe bronzo
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Tutto questo mi fa pensare a come si potrebbe applicare la generazione dei frattali alla generazione di suoni e/o musica. Immagino ci sarà chi l'ha già fatto, adesso curioso un po'...
Switters- Membro classe oro
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Switters ha scritto:Tutto questo mi fa pensare a come si potrebbe applicare la generazione dei frattali alla generazione di suoni e/o musica. Immagino ci sarà chi l'ha già fatto, adesso curioso un po'...
Credo che la sintesi granulare sfrutti il concetto di frattale, ma l'ho usata pochissimo e non approfondita, neanche a grandi linee.
daniele ha scritto:da possessore di minimoog voyager,
consiglio di provare il software Minimonsta, che forse più dell'Arturia, ha una parvenza di riproduzione del "dolce ruggito"
provatelo!!
Solo per windows, immagino?
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Lucio cadeddu fece un interessante rassegna sulla musica e frattali, in sardegna
Lo mancai di pochissimo all'epoca, qualche anno fa.
Fritz, credevo ovviamente di si invece c'è anche per mac
http://www.gforcesoftware.com/products/minimonsta/demo_download
qui gli arturia
http://www.arturia.com/evolution/en/downloads/demos.html
Lo mancai di pochissimo all'epoca, qualche anno fa.
Fritz, credevo ovviamente di si invece c'è anche per mac
http://www.gforcesoftware.com/products/minimonsta/demo_download
qui gli arturia
http://www.arturia.com/evolution/en/downloads/demos.html
daniele- Membro classe bronzo
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Proverò a vedere se la demo gira anche sotto linux, grazie
Pur non essendo un musicista, queste macchine da musica mi hanno sempre intrigato, sia quelle hardware (quelle poche su cui ho messo le mani, un Korg MS20, un seq Roland Mc202, un Juno 106, una TR606, purtroppo neanche un Moog), che quelle software.
Pur non essendo un musicista, queste macchine da musica mi hanno sempre intrigato, sia quelle hardware (quelle poche su cui ho messo le mani, un Korg MS20, un seq Roland Mc202, un Juno 106, una TR606, purtroppo neanche un Moog), che quelle software.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
l'Ms20 l'ho provato parecchio.
E' carino e il suono non è male; ha degli ottimi filtri.
E' carino e il suono non è male; ha degli ottimi filtri.
daniele- Membro classe bronzo
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Dimenticavo di citare, in ambito "softsynth per linux" Amsynth (che non è AMS ), migliorato nella grafica rispetto a qualche anno fa, ora è più usabile.
Tra i pro, l'estrema semplicità: due soli oscillatori, un filtro (con inviluppo dedicato), amplificatore con inviluppo, una sezione di modulazione (LFO), e una sezione effetti integrata.
Da usare con Virtualmidi keyboard se non si ha una tastiera midi.
Tra i contro, la semplicità è stata ottenuta non solo mettendoci "poca roba", ma vincolandone anche le combinazioni, quindi anche la varietà timbrica ne è penalizzata.
Come inizio per sentire con le proprie orecchie l'effetto che fa variare un inviluppo, o modificare la freq di un filtro, può anche andare, ma si sente presto l'esigenza di una maggiore flessibilità e varietà timbrica.
Tra i pro, l'estrema semplicità: due soli oscillatori, un filtro (con inviluppo dedicato), amplificatore con inviluppo, una sezione di modulazione (LFO), e una sezione effetti integrata.
Da usare con Virtualmidi keyboard se non si ha una tastiera midi.
Tra i contro, la semplicità è stata ottenuta non solo mettendoci "poca roba", ma vincolandone anche le combinazioni, quindi anche la varietà timbrica ne è penalizzata.
Come inizio per sentire con le proprie orecchie l'effetto che fa variare un inviluppo, o modificare la freq di un filtro, può anche andare, ma si sente presto l'esigenza di una maggiore flessibilità e varietà timbrica.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Amsynth me gusta, sarà la prossima installazione
Ci sono grandi differenze, in generale, a livello sonoro tra synth analogici (e/o digitali) e quelli software?
Considerando entrambi come se fossero sorgenti, al netto di quello che ci viene dopo.
Lo chiedo perché leggendo qua e là mi sembra di aver capito che anche solo tra synth analogici ci fossero differenze, che Moog e ARP, ad esempio, fossero caratterizzati da timbri e sonorità peculiari.
Ci sono grandi differenze, in generale, a livello sonoro tra synth analogici (e/o digitali) e quelli software?
Considerando entrambi come se fossero sorgenti, al netto di quello che ci viene dopo.
Lo chiedo perché leggendo qua e là mi sembra di aver capito che anche solo tra synth analogici ci fossero differenze, che Moog e ARP, ad esempio, fossero caratterizzati da timbri e sonorità peculiari.
Switters- Membro classe oro
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Switters ha scritto:Amsynth me gusta, sarà la prossima installazione
Ci sono grandi differenze, in generale, a livello sonoro tra synth analogici (e/o digitali) e quelli software?
Considerando entrambi come se fossero sorgenti, al netto di quello che ci viene dopo.
Lo chiedo perché leggendo qua e là mi sembra di aver capito che anche solo tra synth analogici ci fossero differenze, che Moog e ARP, ad esempio, fossero caratterizzati da timbri e sonorità peculiari.
Qui dovrebbe rispondere qualche fortunello che ha in casa un bel pò di synth analogici ed ha anche tanto tempo per giocare con le versioni emulate.
A naso direi di sì, sicuramente ci sono differenze, tra ogni synth "concreto" c'erano differenze, anche perchè le poche volte che l'architettura era simile, c'erano comunque differenze progettuali (il classico filtro Moog a 24dB) e componentistiche che facevano si che il suono finale fosse diverso.
Se vuoi farti un'idea delle differenze tra synth storici, Bristol mi sembra d'obbligo, le emulazioni di cui ho conosciuto la versione "concreta" mi sembrano ben fatte e timbricamente realistiche, certo, vado a memoria...
Ci sono sia Arp che Moog che Obx che Prophet
Purtroppo non ho mai trovato emulazioni di PPG Wave (ascoltato decenni fa, mi sembrava molto interessante, costava una cifra), spero che non sia già caduta nel dimenticatoio.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
Bristol, un emulatore per linux.
Ma forse ho capito male ed era una domanda retorica?
Ma forse ho capito male ed era una domanda retorica?
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Sintetizzatori: condividiamo qualche esperienza?
No volevo sapere chi è il fortunello che ha tanti sinth analogici in casa
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