Posizionamento diffusori.

il tv non è negativo in quanto tale (anche se con i programmi che fanno.... )
ma in quanto superficie riflettente non fà bene nemmeno più in alto ma ne minimizza gli effetti negativi

[quote="robertopisa"]

Scusate se ultimamente sono ripetitivo, ma occorre trattare la stanza. È inutile avere un impianto super-ottimizzato se la stanza rimbomba. Capisco che non è sempre possibile farlo, allora occorre scendere a molti compromessi. Lo dice uno a cui stata detta la stessa cosa ben sette anni fa e solo pochi mesi fa si è deciso a fare qualcosa sul serio. Imparate a misurare con REW (credo che fra poco mi banneranno perché ripeto sempre le stesse cose...)

robertopisa ha scritto:...come quando soffi dentro un bottiglione.

Roberto questa immagine è bellissima e rende prefettamente l'idea.
Me la ricorderò.

Hoogo ha scritto:Resta che i diffusori dovrebbero progettarli per essere tolleranti circa il posizionamento, perché costringere una persona in uno dei tre vertici del triangolo, dove negli altri sono posizionati i diffusori, è quasi come imporgli l'ascolto in cuffia. A quel punto tanto vale usare le queste che ti risparmiano anche lo stress di arrotolare la moglie nel tappeto prima che lei arrotoli te nella tenda del salotto.

Andrebbero riconsiderate le Bose 901 a riflessione ed i sistemi olistici tipo Shahinian Acoustics.

Ho avuto per ben due volte le Bose 301, le ultime la serie III.

Ho anche collocato le B&W (modello simile ma non ricordo la sigla) con delle staffe in alto nel soffitto della mia stanza quando ero ragazzino.

La musica usciva , non c'è che dire ed era pure piacevole ma nessuna illusione di tridimensionalità.

Se cerchi effetto di parallasse nella percezione dell'immagine sonora devi fare i conti con tutta una serie di problemi.

Esiste un' intreccio di frequenze e l'immagine creata con un posizionamento adeguato è caratterizzata da una illusione di tridimensionalità. Ogni orecchio percepisce l'immagine da una posizione leggermente diversa rispetto all'altro.

Tale differenza, sembra spostarsi rispetto allo sfondo se si cambia il punto di ascolto, se la catena è di qualità e tiene il fuoco degli strumenti allora si determina la percezione tridimensionale.

La base è una buona sorgente, infatti il DAC di Adicenter, un Meitner da parecchie migliaia, di euro riesce a mettere così a fuoco gli strumenti che l'effetto è garantito.

Ovviamente l'ambiente gioca un ruolo fondamentale e tutte le precisazioni di Roberto sono assolutamente da tenere in considerazione.

Il 90% del risultato negativo percepito a casa di Carmine malgrado una serie di elettroniche e diffusori di assoluta qualità è da imputarsi all'ambiente.

Insomma c'è poco da fare se soffi dentro al bottiglione.

Scopiazzata da un vero esperto di acustica, seguendo un link sul forum Gearslutz

flovato ha scritto:

robertopisa ha scritto:...come quando soffi dentro un bottiglione.

Roberto questa immagine è bellissima e rende prefettamente l'idea.
Me la ricorderò.

Solo un paio di riflessioni (!!!!!????!!!! ma quante ne so?)

Cone le mie Fresche fresche Duevel Planets, il triangolo me lo sono scordato (mi dedico ad altri triangoli). Con tutti i limiti che hanno, posso però alzarmi e vagare e incredibilmente è tutto lì a mezz'aria.

E poi, penso che la localizzazione, il trovare la posizione delgi strumenti e il famoso palco, è annche questione di educazione cognitiva, di allenamento e pratica. I nostri sensi si devono affinare piano piano per sviluppare la "capacità" di cogliere l'effetto stereofonico. Poi come tutt le cose c'è chi ha talento e chi ci deve lavorare, ma è come un alingua da imparare.
Quindi chi è nuovo della pratica non si scoraggi o non dia tutta la colpa all'impianto: l'esperienza affinerà e sistemerà anche il palcoscenico virtuale.

Vella ha scritto:Poi come tutt le cose c'è chi ha talento e chi ci deve lavorare, ma è come una lingua da imparare.

Quotone, è un fatto culturale ma è così in ogni disciplina ed infatti è per questo che mi incavolo quando leggo commenti di persone che non hanno nemmeno la voglia di provare ma hanno già la verità in tasca.


saggezza[sag-géz-za] s.f.

• Capacità di valutare e affrontare le situazioni della vita con ragionevolezza e prudenza, utilizzando esperienze già provate SIN assennatezza, buonsenso:


Xavier Wheel:

Dubitate di chi ha solo grandi certezze
e riponete fede in chi ha anche dei seri dubbi,
in quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza,
ne fu un classico esempio il grande filosofo greco Socrate,
alla base della cui sapienza stava la consapevolezza di sapere di non sapere nulla.

robertopisa ha scritto:
Scusate se ultimamente sono ripetitivo, ma occorre trattare la stanza. È inutile avere un impianto super-ottimizzato se la stanza rimbomba. Capisco che non è sempre possibile farlo, allora occorre scendere a molti compromessi. Lo dice uno a cui stata detta la stessa cosa ben sette anni fa e solo pochi mesi fa si è deciso a fare qualcosa sul serio. Imparate a misurare con REW (credo che fra poco mi banneranno perché ripeto sempre le stesse cose...)

Appena mi pagano faccio la camera anecoica. Per ora (ed a prescindere dai soldi) sono in T-Mood e cmq ragiononavo in astratto.

Ciao.

flovato ha scritto:
Dubitate di chi ha solo grandi certezze
e riponete fede in chi ha anche dei seri dubbi,
in quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza,
ne fu un classico esempio il grande filosofo greco Socrate,
alla base della cui sapienza stava la consapevolezza di sapere di non sapere nulla.[/i]

Come non concordare... ma la consapevolezza di non sapere niente dev'essere uno stato della coscienza da non esternare per evitare di farsi considerare ignorante da chi non abbia gli stessi scrupoli ed ignorante lo sia più di te. Oltreché evitare l'ipocrisia della falsa modestia.

flovato ha scritto:

robertopisa ha scritto:...come quando soffi dentro un bottiglione.

Roberto questa immagine è bellissima e rende prefettamente l'idea.
Me la ricorderò.




Insomma c'è poco da fare se soffi dentro al bottiglione.

se si aspira la cosa cambia!!!!!

flovato ha scritto:

Xavier Wheel:

Dubitate di chi ha solo grandi certezze
e riponete fede in chi ha anche dei seri dubbi,
in quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza,
ne fu un classico esempio il grande filosofo greco Socrate,
alla base della cui sapienza stava la consapevolezza di sapere di non sapere nulla.

Con tutto il rispetto, ma l'ignoranza socratica mi pare funzionasse in maniera un pò diversa, eh!
Socrate era un inguaribile rompimaroni sofista e girava allegramente per Atene con i suoi accoliti ad importunare i malcapitati seguaci di altre scuole (Hokuto e Nanto, di solito...)...
Con 'sta menata della "dotta ignoranza" , questo molesto individuo in lenzuolo bianco, ti fermava per strada e ti chiedeva:" Ohu, ma tu di 'sta cosa che ne pensi? Perchè io non ne so niente!"... Allorchè tu avessi avuto la malaugurata idea di spiegargli il tuo punto di vista, lui avrebbe continuato a farti delle domande trabocchetto di chiara matrice sofisitica per farti cadere in contraddizione, ma sempre con un'ingenua aria da "maiononnesoniente" ed occhioni da Bambi, incalzandoti sempre di più fino a farti perdere le staffe e farsi mandare in mona! Quasi peggio dei tizi col banchetto che ti chiedono la firma contro la droga!
Dopo un pò di anni di questo supplizio, gli Ateniesi (che tanto scemi non erano) decisero di togliersi dai maroni 'sto scassapalle, offrendogli una Redbull piena di cicuta e liberandosi finalmente del peggior ipocrita che la filosofia greca abbia mai prodotto!
Seguirono lunghi e sentiti brindisi...
Senza cicuta, questa volta...

Hoogo ha scritto:
Come non concordare... ma la consapevolezza di non sapere niente dev'essere uno stato della coscienza da non esternare per evitare di farsi considerare ignorante da chi non abbia gli stessi scrupoli ed ignorante lo sia più di te. Oltreché evitare l'ipocrisia della falsa modestia.

Hai ragione, infatti credo di essere meno ipocrita e conseguentemente meno saggio nel momento in cui scrivo con forza e vigore quello che penso.

... 'sto scassapalle, offrendogli una Redbull piena di cicuta e liberandosi finalmente del peggior ipocrita che la filosofia greca abbia mai prodotto!

Albers ha scritto:... 'sto scassapalle, offrendogli una Redbull piena di cicuta e liberandosi finalmente del peggior ipocrita che la filosofia greca abbia mai prodotto!

O era una Fanta? Forse un Ouzo, va là...

porfido ha scritto:

Albers ha scritto:... 'sto scassapalle, offrendogli una Redbull piena di cicuta e liberandosi finalmente del peggior ipocrita che la filosofia greca abbia mai prodotto!

O era una Fanta? Forse un Ouzo, va là...

Albers ha scritto:

Si puttanu la me vespa.

Siamo passati dalla posizione dei diffusori all'acustica ambientale passando per Socrate alla redbull e poi alla fanta ed infine al fainalcauntdoun/stppaina fanta
qua abbiamo fatto Scalareale di OT....... siete riusciti a lasciare pure me senza altre cazzate da sparare! Adesso vi segnalo a tutti per poter sparare un pò di minchiate pure io

.... Hokuto e Nanto... Si ma quella non era Atene,
Era la "terra dei demoni"

Socrate era ad Atene, e quindi con
Pegasus,Sirio,Crystal,Phenyx,e Andromeda.

È quello con il lenzuolo bianco.... Era Lady Isabell..!!!!
Cerchiamo di non fare confusione..!!!!

LakyV ha scritto:.... Hokuto e Nanto... Si ma quella non era Atene,
Era la "terra dei demoni"

Socrate era ad Atene, e quindi con
Pegasus,Sirio,Crystal,Phenyx,e Andromeda.

È quello con il lenzuolo bianco.... Era Lady Isabell..!!!!
Cerchiamo di non fare confusione..!!!!

hahahaha sei riuscito a trovarne altre

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vorrei spostare i diffusori in una stanza rettangolare sottotetto, dove da un lato è alta 2,3 metri, dall'altro quasi 3 mt, a circa un metro del lato più alto si arriva a ca 3,5 metri di altezza, praticamente è fatta così:


     

dove metto i diffusori? sul lato più alto o quello più basso?

dajergas ha scritto:vorrei spostare i diffusori in una stanza rettangolare sottotetto, dove da un lato è alta 2,3 metri, dall'altro quasi 3 mt, a circa un metro del lato più alto si arriva a ca 3,5 metri di altezza, praticamente è fatta così:


     

dove metto i diffusori? sul lato più alto o quello più basso?

Io direi sul lato più basso per creare un effetto "megafono" e spingere il suono verso il fondo. Posizionandoli sul lato più alto ho paura che il suono poi si imbuti troppo alle spalle dell'ascoltatore. Però io non ne so nulla, lascio la parola agli esperti...

Assolutamente sul lato più basso  

Grazie per le risposte !

spero che il termosifone in mezzo i due altoparlanti non dia troppo fastidio...

Puoi mandarci delle foto oppure una piantina della stanza? Hai spazio per mettere delle bass trap sul lato più grande, opposto a quello dove piazzi gli altoparlanti?

dajergas ha scritto:Grazie per le risposte !

spero che il termosifone in mezzo i due altoparlanti non dia troppo fastidio...

concorderei sul lato più basso ma il termo .... metti delle foto così vediamo cosa fare