Xonar U7

Interessante, quindi funziona anche sotto Mac (10.6 10.7 10.8..?), sembrava non certificata guardando sul sito Asus, dicono che c'è uno switch sotto che passa da USB 1.1 a 2.0...

Zod ha scritto:Ho acquistato questo dac, sotto consiglio in un altro topic, e credo sia favoloso (è pur sempre il mio primo dac aha). Nessun problema sotto Windows e OS X, l'audio è perfetto ma sotto Ubuntu è bassissimo seppur è riconosciuto tranquillamente. Sapete per caso da cosa può dipendere? Ho cercato in giro ma non ho trovato molto a riguardo, vorrei poter risolvere questo problema. So benissimo che i driver ufficiali ci sono solo per Windows però su Mac non ho problemi di volume ed il funzionamento è analogo a quello di Ubuntu. Grazie!

alsamixer?

Preso, nessun problema a livello di driver Mac 10.8.5 Windows 8_64 Ubuntu 13.04_64, su quest'ultimo ho solo provato che l'audio fosse riconosciuto.

Dopo un rodaggio di circa 50 ore devo dire che questo Dac ha impressionato non poco ed è stata davvero una piacevole sorpresa.

Provato con diversi tipi di amplificazione e diffusori confermando sempre una buona musicalità. Suono dolce e corretto non dinamicissimo ma convincente.

Come riprova stasera mi sono "procurato" un pubblico di sei persone che hanno confermato queste impressioni, come termine di confronto è stato usato il fratello maggiore Essence One, tutto su Os x 10.8.5 installazione pulita Audirvana 1.4.6...

Alimentazione USB con cavo di serie...

Insomma non male davvero...

Che differenze hai riscontrato con l'Essence ONE ???

Mi riservo per ora di esprimere una personale opinione, quello che a volte su due piedi sembra in modo spesso poi risulta il contrario  ...

Posso dirti però quella degli ascoltatori, che si protrarrà anche domani, l'U7 è stato trovato più musicale, più dolce mentre l'Essence One seppur più dinamico e ricco troppo aggressivo...

La dolcezza è stata preferita nel contesto generale...

Due delle sei persone ordinano l'U7... Due dei sei pur possedendo l'Essence hanno detto "accidenti"  .

Netgear ha scritto:Mi riservo per ora di esprimere una personale opinione, quello che a volte su due piedi sembra in modo spesso poi risulta il contrario  ...

Posso dirti però quella degli ascoltatori, che si protrarrà anche domani, l'U7 è stato trovato più musicale, più dolce mentre l'Essence One seppur più dinamico e ricco troppo aggressivo...

La dolcezza è stata preferita nel contesto generale...

Due delle sei persone ordinano l'U7... Due dei sei pur possedendo l'Essence hanno detto "accidenti"  .

L'ennesima riprova, che il prezzo non fa il monaco considera però che il "carattere" della essence può essere modificato con gli opamp, quali usi?

Credo, ma è assolutamente un mio pensiero, che sia la ONE base, quindi ne la plus ne la Muses.
Ma potrebbero anche aver cambiato gli Op-amp originali con altri più performanti.
Attendiamo la risposta  

Allora L’Essence One è stato rimesso di default anche perché le modifiche vanno fatte con calma e possono essere fuorvianti e non era al momento lo scopo, quindi Asus di base.

E siccome in campo audio non c’è mai niente di definitivo riporto questo per curiosità.

Abbiamo provato diversi setup di ascolto ma non c’era niente che convincesse, troppo da una parte poco da un altra metti quel brano prova con un altro cambia casse metti il valvolare ecc ecc.



Non si riusciva ad ascoltare qualcosa dall’inizio alla fine il che era sintomatico che qualcosa non era al suo posto e non parlo di una sfumatura ma della differenza tra ascoltare e non ascoltare (a volumi di ascolto credibili).

L’U7 intanto mestamente continuava a dare le solite impressioni.
Mah, forse allora è vero l’Essence di default è come una macchina incompleta, come un kit da definire con pezzi mancanti.

Qualsiasi tipo di musica non convinceva, come se non si riuscisse a contenere tanta esuberanza, c’era la qualità ma non si riusciva a renderla fruibile, vabbè strano, sarà così...

Ed ecco la meraviglia, in ultima analisi abbiamo collegato questo due vie ed è stato come accendere la luce    ...



Subito, LAMPANTE, prima che la manopola arrivasse in posizione FANTASTICO, nessun indurimento anche a volumi sostenuti e che SUONO, che dinamica, pulito, lucido, credibile, ENTUSIASMANTE, BELLO e che MUSICA...

In tutto lo spettro audio non c’era un osservazione da fare se non INCREDIBILE, l’entusiasmo era a mille e ci siamo guardati...

Ma allora che vuol dire che tutti gli altri diffusori sono da buttare  , ma no calma, questo è il bello dell’audio...

Era tardi e in preda all’entusiasmo non abbiamo riconfrontato i due DAC in questo setup, rimandando tutto in settimana, per quello che può contare eh...

Perché mai niente è assoluto e spesso nemmeno meglio o peggio  ...

Aspetto il seguito  

Il pensiero alla fine era un po' questo, quando si riesce con un amplificazione adeguata a trasferire tutto il carico dinamico che queste sorgenti sono in grado di replicare (ad un volume di ascolto credibile) per i diffusori sono dolori specie per il Tweeter...

Più è dinamica c’è (Essence One) più il “problema” si fa evidente.

Meno dinamica c’è (U7) più la situazione si fa gestibile o normale.

Piccoli diffusori per fare un esempio tipo Tablette non permettono di andare oltre un filo di gas, ma proprio un filo...

Certo con un amplificazione più stanca che spegne l’ardore della sorgente, ad un volume di ascolto insufficiente tutto cambia di nuovo aspetto e via con considerazioni diverse, ma chi vorrebbe far questo, certo si diceva anche: ascolta qualche ora così in un condominio  ...

Quindi insomma tutto può cambiare anche facilmente aspetto...

Dopo svariate ore di ascolto definirei questo DAC "GODIBILE", non avendo grande esperienza su questa fascia di prezzo mi chiedo quanto sia possibile fare di meglio e sarebbe interessante sapere che cosa prendere per ottenere qualcosa in più...

Il fatto che sia ASUS a molti fa sorridere, ma il risultato per me è questo, compatibile su tutte le piattaforme, nessun problema con quasi tutti i player, campionamenti tutti nativi fino a 192, pagato meno di 90€ spedito.

Magari uno Schiit Modi lo polverizza, ma forse anche no...

secondo voi è giusto passare da un hrt streamer 2 a questa u7 ? potrebbe essere considerato un upgrade o sono cmq sullo stello livello ? e poi dal lato cuffie come si comporta ?

Lato cuffia io non l'ho provato, ma sentendo in giro non è che piloti proprio tutto.

Stamani mi è arrivato lo Schiit modi ero curioso di confrontarli...

Netgear ha scritto:Lato cuffia io non l'ho provato, ma sentendo in giro non è che piloti proprio tutto.

Stamani mi è arrivato lo Schiit modi ero curioso di confrontarli...

Sarei molto interessato a conoscere il risultato del confronto perchè vorrei sostituire il mio Musland svdac0. Quindi resto collegato!

Netgear ha scritto:Lato cuffia io non l'ho provato, ma sentendo in giro non è che piloti proprio tutto.

Stamani mi è arrivato lo Schiit modi ero curioso di confrontarli...

...e sono curioso pure io. Salto la Creative perchè mi sta sui maroni dai tempi della SB Live! ...
Facci sapere!

Allora, funziona su tutti i sistemi, Windows 8.1 Os x 10.8.5 Ubuntu 13.04.
Su Mac c’è il problema dell’assenza di regolazione volume il che per l’utilizzo generico  lo rende poco pratico.

E’ molto sensibile alle cariche elettrostatiche, a volte toccando il contenitore si ha un interruzione della riproduzione, ma insomma non c’è motivo di mettersi ad accarezzarlo mentre è in play  .

Dal punto di vista pratico l’U7 offre quindi più integrazione e la possibilità dei driver ASIO con tutti i campionamenti, per quello che può servire.

Ascolto: eh va meglio, da subito più pulito, più dettagliato, c’è un contorno maggiormente definito e non proprio di poco e tutto senza pagare niente in termini di dolcezza , senza entrare in tecnicismi il suono è indubbiamente più bello.

Ora sono nelle prime ore di ascolto ancora tutto da rodare e poi questa è la mia sensazione, sabato lo confronto con l’Essence One base e lo faccio sentire a sei o sette persone per ampliare il giudizio e verificare la gamma bassa con setup più appropriati…

Rimetto l’U7 c’è subito una sensazione di suono più spento, che comunque fuori dal confronto non è da disprezzare, anzi…

Rimetto il Modi e tutto è di nuovo più vivo e convincente, c’è proprio più pulizia e chiarezza nei dettagli…

Stasera ho avuto modo di provare a fondo il Modi, non è che va meglio dell'U7 è proprio su un altro pianeta...

Questo DAC è mostruoso, mi aspettavo qualcosa di buono ma non così, impressionante, produce un suono di una pulizia con un dettaglio disarmante e nonostante tutto non presenta asprezze. Una radiografia, l'ho provato solo con amplificazione valvolare con la quale ha sfoderato oltretutto un basso inaspettato...

Complimenti alla Schiit, mi chiedo come vada il Bifrost  , mi viene da dire che questa gente sa quello che fa...

Peccato tu sia di Firenze, se eravamo "vicini" ti portavo volentieri il mio sul quale oltretutto ho da poco fatto l'Uber analog upgrade...

Per me esperienze diverse.

Il Modi musicalmente è molto vicino alla Creative X-Fi HD e questo assolutamente
non è a detrimento ma solo una caratteristica... caratteriale.

Piacevole senz'altro. Compito e completo sull'intera gamma senza preferenze per
questa o quella zona. Un arbitro imparziale e poco condizionabile, esattamente
come la Creative.

Nessun problema a toccare il case metallico.

Fatto stà che le medie dell'ASUS U7 sono di altra pasta! Le piccole asperità del duo
Modi/X-Fi sull'U7 semplicemente non esistono.

Il posizionamento e le dimensioni della scena con l'U7 equivalgono a passare, in una
stanza, dalla penombra alla luce piena di una finestra aperta.

Il famoso "cane" di R. Waters in "Amuse..." è assolutamente materico e reale e
FUORI dal locale di ascolto!

Non ne parliamo, poi, delle "interferenze radio" nello stesso disco posizionate fuori
dalle due casse e perpendicolari all'orecchio Sx.

Qui non esiste paragone con lo Shiit, più approssimativo similmente alla X-Fi.

E non voglio dire nulla sulla interfacciabilità/possibilità operative/collegamenti.

In dotazioni la Creative è imbattibile, l'ASUS è a metà strada ma con gli scomodi
mini-jack anche se dorati e lo Schiit non ha nemmeno la cuffia.

Qualcuno ha la possibilità di provare questa Xonar U7 (solo come dac) su mac e linux?
Dal sito Asus non sembrano supportati.

Interessantissima la cosa quando i pareri sono discordanti a dimostrazione che le cose più che recensite vanno sentite.

Scratch, complimenti per l’acquisto, se fossimo più vicini sarebbe interessante provarlo, ma non è escluso che a breve possa averlo, ma la versione Uber usb ha già l’ultimo aggiornamento usb..?

L’U7 su Mac funziona perfettamente 10.8.5, su Linux, Ubuntu 13.04 nella fattispecie l’ho provata velocemente ma andava senza problemi.

Netgear ha scritto:
L’U7 su Mac funziona perfettamente 10.8.5, su Linux, Ubuntu 13.04 nella fattispecie l’ho provata velocemente ma andava senza problemi.

Grazie!  

Netgear ha scritto:Scratch, complimenti per l’acquisto, se fossimo più vicini sarebbe interessante provarlo, ma non è escluso che a breve possa averlo, ma la versione Uber usb ha già l’ultimo aggiornamento usb..?

Non esiste aggiornamento "uber" per la USB! se lo acquisti nuovo da ProAudio Italia o direttamente da Schiit puoi acquistare solo la versione con USB "Gen2" o senza USB: tutte le schede USB spedite oggi sono "Gen2", ovvero la versione upgradata della precedente scheda USB. Se hai già un Bifrost (o anche un Gungir) senza USB o con la scheda USB vecchia, puoi acquistare questo modulo come upgrade.

L'Uber Analog Upgrade invece è proprio un modulo sostitutivo per la sezione analogica del Bifrost e viene venduto come upgrade già montato nel Bifrost se acquisti un'unità nuova o come modulo separato. Se poi decidi di acquistare un Bifrost con già montato l'Uber Analog Upgrade, se vuoi ci possiamo mettere d'accordo e posso spedirti la mia vecchia scheda analogica (eh, purtroppo non me ne fo' nulla) così da darti modo di verificare se l'upgrade vale la spesa o no.

Grazie Scratch, fin troppo gentile, non mi permetterei mai.

Forse mi sono espresso male, il Bifrost Uber a 519 è un Bifrost con tutti gli aggiornamenti al top Gen 2 inclusa, quello intendevo.

Ma penso anche che tutti i Bifrost venduti nuovi hanno l'USB Gen 2, poi ci sono gli upgrade per chi ha il modello "vecchio" o non Uber con l'aggiornamento Uber e Gen 2...  

Nella storia gli upgrade incasinano sempre le cose  , no scherzo, grazie per le info...

Proseguendo nell’ascolto dell’U7 e del Modi (ma non solo di questi due) rimango sempre più sorpreso da quest’ultimo, e in maniera tale da non riuscire a capacitarmene.

Con l’aumentare delle ore il suono diventa sempre più omogeneo e “musicale”.

Oltretutto, nonostante il Modi sia notevolmente più dettagliato e “radiografico”, rimane anche più dolce, il che ha dell’incredibile.

In Carmina Celtica by Canty, ad esempio, il Modi restituisce voci prive di qualsivoglia durezza, fenomeno che invece riesco a percepire sull’U7, sebbene in una forma tutto sommato lieve; per non parlare poi della profondità e armonicità della scena: sembra proprio che l’U7 non tenti nemmeno di avventurarsi là dove il Modi, invece, osa in maniera audace.

I particolari musicali che il Modi riesce a disegnare sono incredibili; strumenti o suoni di fondo, che nell’U7 quasi si perdono, sono lì presenti senza doverli andare a cercare. Questa credo sia la differenza più rilevante.

A detta di altri ascoltatori, in momenti diversi, quindi senza che ognuno avesse modo di influenzare l’altro, ho sentito ripetere questa stessa frase: “Non sembra nemmeno lo stesso brano”.

Se forse si paga qualcosa, è sul piano orizzontale e verticale dell’immagine, ma reputo sia un fatto legato al maggiore dettaglio.

Le voci femminili sono accuratamente scontornate, restituendo così un notevole realismo: quelle di Patricia Barber, Leila Martial, Barb Jungr, Gwyneth Herbert, Esperanza Spalding in particolare. La voce invece che mi ha meno convinto è Rebecca Pidgeon (troppo asciutta…)

Bellissima invece quella di Sophie Milman, con la chitarra sulla destra posizionata molto più indietro sul Modi che sull’U7, il che sembra confermare la diversa prospettiva in profondità (migliore e più naturale).

Questa è una fra le caratteristiche del Modi che lo contraddistinguono maggiormente: c’è molto più dettaglio, decisione, in quei pezzi caratterizzati da passaggi particolarmente incisivi e scavati; proprio lì, dove ti aspetti che anche il Modi possa sparare ed esasperare, lo trovi indietro, quasi attenuato…
Al contrario, strumenti che quasi non percepivi sull’U7, si trovano ora più avanti e in evidenza.
Un suono, quindi, dettagliato e più articolato nel suo posizionamento in profondità. Fantastico.

Chitarra e contrabbasso sono restituiti con grande precisione ed una palpabile plasticità.
Il retroscena musicale, la cantante che prende fiato, le dita sulle corde, la sensazione del tasto che sta per essere premuto, confermano quanto detto sopra.

Musica Jazz eccellente. Il brano procede fino alla fine senza la minima voglia di “skippare”: Lee Morgan produce un hard pop di incredibile scorrevolezza, le diverse pressioni nella tromba diventano parte integrante del brano e tutto diventa estremamente emozionante.

Ornette Coleman, Clark Terry e Dexter Gordon sparano da far paura, ma con grande lucidità e senza mai essere fastidiosi, come se il Modi sapesse fin dove arrivare e quando fermarsi.

Sciubba Farcione, si avvantaggia non poco del DAC di casa Schiit: buona anche la gamma bassa, contenuta con grande disinvoltura.

Don ’it Right dei Daft Punk confermano che l’oggetto spara ma non strilla, ed anche dinamicamente sembra convincente.

In Quiet Winter Night, Lifescape Therapy l’atmosfera riprodotta risulta avvolgente e palpabile, con un pianoforte sufficientemente plastico.

Passion André Minvielle guizza come un pesce fuor d’acqua: davvero buona la lucidità che restituisce in questo pezzo, tanto che mi sembra quasi di intuire la mimica del fisarmonicista, della sua grande decisione e forza nell'esecuzione.

David Grisman diverte come non mai, con una gamma alta che non si può fare a meno di notare per presenza, precisione e velocità.

Sulla classica si comporta altrettanto bene, confermando ancora una volta l’ottima collocazione in profondità. Gli strumenti sono molto ben controllati, i pieni orchestrali mi hanno convinto anche dal punto di vista dinamico, sfoderando una gamma bassa tutt’altro che deludente e spingendo in maniera sapiente l’amplificazione valvolare usata che, per dovere di cronaca, credo sia stata più un vantaggio per il Modi che per l’U7.

Forse, quando trovi qualcosa che ti piace veramente, preso dall’entusiasmo, sei portato a dire più di quello che dovresti, e il limite dell’esagerazione non mai così lontano da non essere oltrepassato… ma il Modi è un oggetto magico, stregato, che ha davvero dell’incredibile.
Un plauso quindi a Schiit e al lavoro magistrale che i suoi progettisti hanno saputo compiere con la realizzazione di questo piccolo “miracolo in scatola”.