Fleetwood Mac... Oh, sì...

Personalmente li ho sempre adorati...
Ebbene sì...
Non saprei nemmeno dire perchè...
Credo che la vera forza di questa band abbia sempre risieduto nel terribile numero di "contrasti" che l'ha caratterizzata lungo i numerosi anni di attività... Immagino ce ne sia stata una tale serie da annichilire qualsiasi altra formazione non eccezionalmente attrezzata per gestirli, come loro sono stati.
Il contrasto tra il periodo rock-blues di Peter Green a quello squisitamente pop di Buckingam... Far convivere personalità diametralmente opposte come i dimessi inglesi McVie ed i bellissimi hippies californiani Buckingham-Nicks insieme a Mick Fleetwood a fare da allampanato sacerdote di questo sodalizio... Aver subito l'influenza (enorme e pesantissima) di due leader diversissimi tra loro (Green e Buckingham) traendone il meglio possibile... Aver sopportato il puntuale fallimento di tutti i tentativi solisti dei membri per anni, una dopo l'altra, per poi riunirsi con "Tango in the night" come se le insanabili rotture interne non fossero mai avvenute... Gestire il divorzio McVie, l'allontanamento tra la Nicks e Buckingham, le pesanti dipendenze da alcool e droga di quasi tutti i membri e nonostante questo riuscire ad adattarsi perfettamente al periodo ed alle mode musicali del momento, forse senza costante innovazione, ma con insuperabile abilità...
Mi spiace ma "Rumours" (1977), a prescindere dal mostruoso numero di copie vendute (25 milioni), resta IMHO una vera pietra miliare della musica internazionale ed i Fleetwood Mac, a prescindere dai rovinosi scivoloni di alcuni periodi della loro carriera, restano artisti insuperabili.
Tiè, beccateve una "Rhiannon" come si deve:

porfido ha scritto:Personalmente li ho sempre adorati...
Ebbene sì...
Non saprei nemmeno dire perchè...
Credo che la vera forza di questa band abbia sempre risieduto nel terribile numero di "contrasti" che l'ha caratterizzata lungo i numerosi anni di attività... Immagino ce ne sia stata una tale serie da annichilire qualsiasi altra formazione non eccezionalmente attrezzata per gestirli, come loro sono stati.
Il contrasto tra il periodo rock-blues di Peter Green a quello squisitamente pop di Buckingam... Far convivere personalità diametralmente opposte come i dimessi inglesi McVie ed i bellissimi hippies californiani Buckingham-Nicks insieme a Mick Fleetwood a fare da allampanato sacerdote di questo sodalizio... Aver subito l'influenza (enorme e pesantissima) di due leader diversissimi tra loro (Green e Buckingham) traendone il meglio possibile... Aver sopportato il puntuale fallimento di tutti i tentativi solisti dei membri per anni, una dopo l'altra, per poi riunirsi con "Tango in the night" come se le insanabili rotture interne non fossero mai avvenute... Gestire il divorzio McVie, l'allontanamento tra la Nicks e Buckingham, le pesanti dipendenze da alcool e droga di quasi tutti i membri e nonostante questo riuscire ad adattarsi perfettamente al periodo ed alle mode musicali del momento, forse senza costante innovazione, ma con insuperabile abilità...
Mi spiace ma "Rumours" (1977), a prescindere dal mostruoso numero di copie vendute (25 milioni), resta IMHO una vera pietra miliare della musica internazionale ed i Fleetwood Mac, a prescindere dai rovinosi scivoloni di alcuni periodi della loro carriera, restano artisti insuperabili.
Tiè, beccateve una "Rhiannon" come si deve:

Sii sincero..
Da ragazzo perdevi le diottrie con la Nicks ...
Scherzo eh ..

Stasera mi riascolto Rumors   

Grande Porfido! Quoto ogni singola parola.
E sebbene da chitarrista io abbia una immensa stima di Green, i Mac che io adoro sono quelli di Lindsey e Stevie.
Per me Rumours è l'album perfetto, forse proprio perché nato da un conflitto interno enorme.
Poi, da quando sono tornato al vinile è spessissimo sul mio piatto, perché ha una registrazione splendida e ... guarda caso, mentre ho aperto questo 3d, lui girava   

PS: Sì, ho perso le diottrie per la Nicks!

Grandissimi, bravissimi. Purtroppo fino ad adessso non se ne era parlato mai così bene        

ebbravo porfido   
Rumors mi garba un casino , dovrei però ascoltare anche dell'altro , quali album consigliereste ?

ecco mick fleetwood ai giorni nostri , sempre grande

portnoy1965 ha scritto:
Sii sincero..
Da ragazzo perdevi le diottrie con la Nicks ...
Scherzo eh ..

Ovviamente, ostia!   
Bè, guardala in quel video e dimmi che fosse meno che meravigliosa!
Oddio, c'è da specificare come all'epoca di Rumours io avessi tre anni, ma l'ho apprezzata comunque, ci mancherebbe....   

homesick ha scritto:ebbravo porfido   
Rumors mi garba un casino , dovrei però ascoltare anche dell'altro , quali album consigliereste ?

Eh, dipende dal periodo, direi...
Nel periodo Green, molto IMHO, meritevoli sono "Mr Wonderful" e "Then play on"...
Nel periodo Buckingham, a prescindere da "Rumours", andrebbe contestualizzata attentamente la loro produzione, direi...
Ad esempio, il notevolissimo doppio album "Tusk" nasce e scaturisce totalmente ed inconfondibilmente da Buckingham.... Lì si percepisce chiaramente la sua idea e come gli altri siano costretti a condividerla...
Quello che è notevole, però, imho, è come, nonostante la fortissima caratterizzazione, si dia il giusto spazio alle "competenze" dei singoli membri che, ben distinte tra loro, riescono a manifestarsi chiaramente.
"Tango in the night", poi, nasce in un periodo musicalmente ben diverso, dopo scioglimenti ed anni di tentativi solisti, ma riesce in modo lodevole ad inserirsi in un contesto non ancora esplorato da una formazione che si era appena ricomposta e che si plasma alle necessità del mercato con assoluta eleganza.
"The dance", bè, è un album live "di necessità", imho... Non so se mi spiego...

Da "Tusk":

homesick ha scritto:ebbravo porfido   
Rumors mi garba un casino , dovrei però ascoltare anche dell'altro , quali album consigliereste ?

Il doppio "Live" del 1980.

(l'inizio dell'album, cioé l'intro chitarra - batteria di Monday Morning, è da urlo).

Che te lo dico a fare?......  

Tusk è un bel disco.
Buckingham è un chitarrista di grandissimo stile.

pallapippo ha scritto:

homesick ha scritto:ebbravo porfido   
Rumors mi garba un casino , dovrei però ascoltare anche dell'altro , quali album consigliereste ?

Il doppio "Live" del 1980.

(l'inizio dell'album, cioé l'intro chitarra - batteria di Monday Morning, è da urlo).

Vero, vero!

porfido ha scritto:Personalmente li ho sempre adorati...
Ebbene sì...
Non saprei nemmeno dire perchè...
Credo che la vera forza di questa band abbia sempre risieduto nel terribile numero di "contrasti" che l'ha caratterizzata lungo i numerosi anni di attività... Immagino ce ne sia stata una tale serie da annichilire qualsiasi altra formazione non eccezionalmente attrezzata per gestirli, come loro sono stati.
Il contrasto tra il periodo rock-blues di Peter Green a quello squisitamente pop di Buckingam... Far convivere personalità diametralmente opposte come i dimessi inglesi McVie ed i bellissimi hippies californiani Buckingham-Nicks insieme a Mick Fleetwood a fare da allampanato sacerdote di questo sodalizio... Aver subito l'influenza (enorme e pesantissima) di due leader diversissimi tra loro (Green e Buckingham) traendone il meglio possibile... Aver sopportato il puntuale fallimento di tutti i tentativi solisti dei membri per anni, una dopo l'altra, per poi riunirsi con "Tango in the night" come se le insanabili rotture interne non fossero mai avvenute... Gestire il divorzio McVie, l'allontanamento tra la Nicks e Buckingham, le pesanti dipendenze da alcool e droga di quasi tutti i membri e nonostante questo riuscire ad adattarsi perfettamente al periodo ed alle mode musicali del momento, forse senza costante innovazione, ma con insuperabile abilità...
Mi spiace ma "Rumours" (1977), a prescindere dal mostruoso numero di copie vendute (25 milioni), resta IMHO una vera pietra miliare della musica internazionale ed i Fleetwood Mac, a prescindere dai rovinosi scivoloni di alcuni periodi della loro carriera, restano artisti insuperabili.
Tiè, beccateve una "Rhiannon" come si deve:

Assolutamente d'accordo.
Ho avuto Rumors in anteprima prestato da un amico di ritorno dagli Stati Uniti ed è stato amore a prima vista.
Passati e ripassati sui piatti della radio libera dove trasmettevo, bei tempi...il liceo...una sola preoccupazione nella vita...  
Album eccezionale da tutti i punti di vista, sia sonoro che artistico.