Technics MOS Class AA
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Technics MOS Class AA
Scusandomi con i moderatori per l'off-topic presente in altra discussione, creata dal buon Andrea T. con ben altre e ben più nobili finalità, creo lo specifico argomento in oggetto per ricollocare il "dibattito" nella sua naturale sede.
Ciò detto, possiedo dal dicembre 1993 un amplificatore integrato Technics SU-VX720 con circuitazione MOS Class AA.
Tale ampli è stato scelto da mio padre che, come ormai noto alla maggioranza di voi, è un progettista elettronico di lunghissima data e pertanto ha optato per tale soluzione in base a precisi requisiti tecnici e scelte progettuali, innovative all'epoca e, tecnicamente, tuttora insuperate.
Nei post successivi riporto quanto anticipato all'inizio del precedente messaggio.
Ciò detto, possiedo dal dicembre 1993 un amplificatore integrato Technics SU-VX720 con circuitazione MOS Class AA.
Tale ampli è stato scelto da mio padre che, come ormai noto alla maggioranza di voi, è un progettista elettronico di lunghissima data e pertanto ha optato per tale soluzione in base a precisi requisiti tecnici e scelte progettuali, innovative all'epoca e, tecnicamente, tuttora insuperate.
Nei post successivi riporto quanto anticipato all'inizio del precedente messaggio.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: Technics MOS Class AA
bonghittu ha scritto:P.s: Hai fatto fuori la Fenice 20 per il Technics !??!?!?!? !
La Fenice 20 è un amplificatore miracoloso, con un rapporto qualità/prezzo imbattibile ed una qualità che confermo essere superiore a quella di molte amplificazioni hi-end attualmente in produzione. Pertanto non la venderò mai e continuerò a considerarla in valore assoluto il riferimento di partenza!
Certo che il Technics, abbinato alle casse giuste, aggiunge alle ottime qualità timbriche e di dettaglio anche alcune non trascurabili caratteristiche elettriche: mi darai atto che maggiore è la riserva di potenza meglio è, senza contare che la circuitazione MOS Class AA progettata dal grande Kiichiro Watari (progettista Technics che una decina di anni fa ho avuto il piacere di conoscere di persona al Top Audio) è il circuito più lineare che esista (questo lo dicono le misure).
Chiaramente si tratta di un livello qualitativo che non perdona mancanze ai diffusori: casse piccole e poco generose in basso sono fortemente sconsigliate. Parimenti, più si aumenta qualità e dimensioni dei diffusori migliore risulterà la resa sonora.
Come sempre tutto va contestualizzato: la mia fortuna (e anche questo mi spinge a restare dove sono ) è di avere una grande sala, che può tranquillamente ospitare casse di adeguato litraggio, oltre che di qualità (questo è scontato).
Certo che il Technics, abbinato alle casse giuste, aggiunge alle ottime qualità timbriche e di dettaglio anche alcune non trascurabili caratteristiche elettriche: mi darai atto che maggiore è la riserva di potenza meglio è, senza contare che la circuitazione MOS Class AA progettata dal grande Kiichiro Watari (progettista Technics che una decina di anni fa ho avuto il piacere di conoscere di persona al Top Audio) è il circuito più lineare che esista (questo lo dicono le misure).
Chiaramente si tratta di un livello qualitativo che non perdona mancanze ai diffusori: casse piccole e poco generose in basso sono fortemente sconsigliate. Parimenti, più si aumenta qualità e dimensioni dei diffusori migliore risulterà la resa sonora.
Come sempre tutto va contestualizzato: la mia fortuna (e anche questo mi spinge a restare dove sono ) è di avere una grande sala, che può tranquillamente ospitare casse di adeguato litraggio, oltre che di qualità (questo è scontato).
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
bonghittu ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:Non dirlo a me: sapessi quante cose mi mettono in continua discussione...
Giusto, questo vale per tutti i componenti, diffusori compresi
Vero e proprio questo è l'anello debole: tecnicamente è corretto partire da ampli ultralineari e quindi "perfetti" (dato che si può) e poi apportare eventualmente modifiche ad hoc sui diffusori o scegliere quelli più idonei.
Tuttavia spesso si getta la spugna (e non me la sento di criticare questa scelta, peraltro molto diffusa), cercando di compensare limiti e/o colorazioni presenti (sempre, in misura più o meno marcata) nelle elettroacustiche (mezzi elettromeccanici, che non possono per loro natura essere perfettamente lineari) con amplificazioni che compensino felicemente tali caratteristiche. Ovviamente si può ottenere un risultato non solo piacevole ma anche credibile, anche se il problema (dovuto alla sommatoria di non linearità) ne rende difficile se non impossibile la ripetibilità: basta ad esempio cambiare ambiente o persino rete elettrica (piccole variazioni di voltaggio da parte dell'Enel ci sono sempre) per far crollare il delicato equilibrio.
Ciò detto, un sistema ultralineare non è esente dai suddetti problemi ma aumenta le probabilità di garantire un buon risultato nelle più disparate condizioni, riducendo i gap qualitativi dovuti ad accidenti esterni all'impianto (rete elettrica, ambiente ecc.).
Tuttavia spesso si getta la spugna (e non me la sento di criticare questa scelta, peraltro molto diffusa), cercando di compensare limiti e/o colorazioni presenti (sempre, in misura più o meno marcata) nelle elettroacustiche (mezzi elettromeccanici, che non possono per loro natura essere perfettamente lineari) con amplificazioni che compensino felicemente tali caratteristiche. Ovviamente si può ottenere un risultato non solo piacevole ma anche credibile, anche se il problema (dovuto alla sommatoria di non linearità) ne rende difficile se non impossibile la ripetibilità: basta ad esempio cambiare ambiente o persino rete elettrica (piccole variazioni di voltaggio da parte dell'Enel ci sono sempre) per far crollare il delicato equilibrio.
Ciò detto, un sistema ultralineare non è esente dai suddetti problemi ma aumenta le probabilità di garantire un buon risultato nelle più disparate condizioni, riducendo i gap qualitativi dovuti ad accidenti esterni all'impianto (rete elettrica, ambiente ecc.).
bonghittu ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:
è un ampli ultralineare e come tale molto rivelatore...
PS: ho già scritto a Lucio per aggiornarlo!
Perché non scrivi qualcosa di più sulle ragioni di questo clamoroso dietrofront nella sezione specifica (qui siamo
penosamente OT)? Molti utenti cercano ampli di potenza adeguata, buona qualità e prezzo basso e potrebbe essere utile avere qualche parere in merito.
Non lo definirei un dietrofront: la classe T e in particolare il TA2024 resta il miglior compromesso tra linearità e "versatilità" (capacità di garantire un buon risultato in situazioni diverse e con diversi tipi di diffusori).
Reputo doveroso e onesto sottolineare questo: una soluzione che a mio avviso metterebbe d'accordo molti audiofili, con loro buona pace e sereni ascolti, senza troppi grattacapi.
Dal canto mio, avendo sia una Fenice 20, sia un T-Amp della Sonic Impact, sia il Technics qui analizzato, ho voluto inserire quest'ultimo nel mio impianto principale, sia mosso dalla consueta (o assillante, vedi tu) curiosità tecnica (sopra parlavamo di perfetta linearità) sia come scelta economica (lasciare spento e accantonato in un angolo l'ampli più costoso e meglio costruito della mia piccola collezione non mi sembrava giusto).
Nel frattempo ho letto molto sui circuiti e le soluzioni in tema di amplificatori audio ad alta fedeltà e quanto creato dal grande Kiichiro Watari per Technics è un mix dei migliori requisiti tecnico-teorici per parlare di un ampli ben progettato. Parimenti, l'invenzione del geniale Abyda Tripathi è qualcosa di straordinario, che è riuscito a garantire una qualità davvero hi-fi a costi ridicoli e dimensioni adatte a tutte le (sempre più anguste) situazioni abitative (in cui spesso trovare una mensola su cui collocare elettroniche e minidiffusori è già una fortuna).
Reputo doveroso e onesto sottolineare questo: una soluzione che a mio avviso metterebbe d'accordo molti audiofili, con loro buona pace e sereni ascolti, senza troppi grattacapi.
Dal canto mio, avendo sia una Fenice 20, sia un T-Amp della Sonic Impact, sia il Technics qui analizzato, ho voluto inserire quest'ultimo nel mio impianto principale, sia mosso dalla consueta (o assillante, vedi tu) curiosità tecnica (sopra parlavamo di perfetta linearità) sia come scelta economica (lasciare spento e accantonato in un angolo l'ampli più costoso e meglio costruito della mia piccola collezione non mi sembrava giusto).
Nel frattempo ho letto molto sui circuiti e le soluzioni in tema di amplificatori audio ad alta fedeltà e quanto creato dal grande Kiichiro Watari per Technics è un mix dei migliori requisiti tecnico-teorici per parlare di un ampli ben progettato. Parimenti, l'invenzione del geniale Abyda Tripathi è qualcosa di straordinario, che è riuscito a garantire una qualità davvero hi-fi a costi ridicoli e dimensioni adatte a tutte le (sempre più anguste) situazioni abitative (in cui spesso trovare una mensola su cui collocare elettroniche e minidiffusori è già una fortuna).
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
Mi sono limitato a riportare i passaggi più salienti della discussione, prendendomi ora un po' di tempo per predisporre una spiegazione semplice, corretta e, soprattutto, che possa essere chiara a tutti, della circuitazione MOS Class AA.
Lavoro e priorità permettendo, spero davvero a presto!
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Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
Andrea Gianelli ha scritto:
Vero e proprio questo è l'anello debole: tecnicamente è corretto partire da ampli ultralineari e quindi "perfetti" (dato che si può) e poi apportare eventualmente modifiche ad hoc sui diffusori o scegliere quelli più idonei.
Io appartengo a tutt'altra scuola. Per me l'impianto vive su sorgenti e
diffusori. L'amplificatore non potrà che seguire a ruota.
Andrea Gianelli ha scritto:
per far crollare il delicato equilibrio.
Per mia fortuna ho tanta pazienza.
Andrea Gianelli ha scritto:
Non lo definirei un dietrofront: la classe T e in particolare il TA2024 resta il miglior
compromesso tra linearità e "versatilità" (capacità di garantire un buon risultato
in situazioni diverse e con diversi tipi di diffusori).
Dietrofront era inteso nel senso che sei tornato alla catena precedente, che
presumibilmente conoscevi gia'. Non e' un upgrade dovuto a un nuovo
componente che suona meglio. Sia detto bonariamente, era abbastanza
prevedibile che il Technics offrisse una miglior riserva di potenza, anche senza
averlo mai provato. Ma su altri parametri? Soundstage? Timbrica? Dinamica?
Mi raccomando, tienici aggiornato su questo felice ritorno al passato!
bonghittu- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
come è personale la scelta di un componente in quest'ambito...
sia io che il mio spacciatore di ampli ed altro usati ne avevamo una pessima considerazione, l'avevo provato ma non mi aveva convinto (non mi ricordo più il perchè, sono passati troppi anni).
Un'altra persona che avevo conosciuto in seguito invece ne era un orgoglioso possessore e lo considerava il suo punto d'arrivo nel suo sistema
se non ricordo male non era un classe A puro, mi pare solo nell'ergazione dei primi 15W (correggetemi se sbaglio)
sia io che il mio spacciatore di ampli ed altro usati ne avevamo una pessima considerazione, l'avevo provato ma non mi aveva convinto (non mi ricordo più il perchè, sono passati troppi anni).
Un'altra persona che avevo conosciuto in seguito invece ne era un orgoglioso possessore e lo considerava il suo punto d'arrivo nel suo sistema
se non ricordo male non era un classe A puro, mi pare solo nell'ergazione dei primi 15W (correggetemi se sbaglio)
caliber- Membro di riguardo
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Re: Technics MOS Class AA
caliber ha scritto:come è personale la scelta di un componente in quest'ambito...
sia io che il mio spacciatore di ampli ed altro usati ne avevamo una pessima considerazione, l'avevo provato ma non mi aveva convinto (non mi ricordo più il perchè, sono passati troppi anni).
Un'altra persona che avevo conosciuto in seguito invece ne era un orgoglioso possessore e lo considerava il suo punto d'arrivo nel suo sistema
se non ricordo male non era un classe A puro, mi pare solo nell'ergazione dei primi 15W (correggetemi se sbaglio)
Ti stai riferendo alla serie precedente (New Class A).
I MOS Class AA utilizzano mosfet in preamplificazione (amplificatore di controllo a mosfet in classe A) e contemporaneamente i bipolari nei finali (non essendo i mosfet adatti ad alte correnti).
Il collegamento viene effettuato mediante un ponte chiamato appunto MOS Class AA, di cui ad ora è impossibile trovare uno schema dettagliato.
Il risultato è un amplificatore che racchiude in sè i vantaggi del pilotaggio in tensione (ben note agli estimatori dei valvolari) e della dinamica possibile solo con amplificazioni a stato solido: una sorta di "classe A dinamico", compromesso (a mio avviso al rialzo e a detta della Technics migliorativo) tra classe A e classe AB.
Colgo l'occasione per ribadire al buon bonghittu che tale ampli aggiunge vantaggi ma non risulta peggiorativo in nessun parametro rispetto ai modulatori, anche i migliori (vedi classe T), se non per il fatto di sottolineare maggiormente (nel bene ma anche nel male) quanto c'è nelle nostre registrazioni.
Concludo confermando il mio impegno a spiegare meglio e più chiaramente questa soluzione: piuttosto che dire cose imprecise o fuorvianti in merito, preferisco prendermi tutto il tempo necessario a reperire (spero) fonti tecniche attendibili.
I MOS Class AA utilizzano mosfet in preamplificazione (amplificatore di controllo a mosfet in classe A) e contemporaneamente i bipolari nei finali (non essendo i mosfet adatti ad alte correnti).
Il collegamento viene effettuato mediante un ponte chiamato appunto MOS Class AA, di cui ad ora è impossibile trovare uno schema dettagliato.
Il risultato è un amplificatore che racchiude in sè i vantaggi del pilotaggio in tensione (ben note agli estimatori dei valvolari) e della dinamica possibile solo con amplificazioni a stato solido: una sorta di "classe A dinamico", compromesso (a mio avviso al rialzo e a detta della Technics migliorativo) tra classe A e classe AB.
Colgo l'occasione per ribadire al buon bonghittu che tale ampli aggiunge vantaggi ma non risulta peggiorativo in nessun parametro rispetto ai modulatori, anche i migliori (vedi classe T), se non per il fatto di sottolineare maggiormente (nel bene ma anche nel male) quanto c'è nelle nostre registrazioni.
Concludo confermando il mio impegno a spiegare meglio e più chiaramente questa soluzione: piuttosto che dire cose imprecise o fuorvianti in merito, preferisco prendermi tutto il tempo necessario a reperire (spero) fonti tecniche attendibili.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
Andrea, ma uno di questi??
piero7- Membro classe oro
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Re: Technics MOS Class AA
Caro Piero,
ho guardato dentro ma non l'ho mai smontato: visto il livello costruttivo non lo farò mai, a meno che dovesse guastarsi qualcosa nel tempo. Tuttavia ad occhio credo tu ti riferisca alla precedente serie, che utilizzava i soli bipolari: come detto, la serie MOS Class AA, combina i vantaggi di mosfet e bipolari in un circuito innovativo e indubbiamente interessante, di cui ne riporto di seguito una breve descrizione con schema semplificato (il tutto scannerizzato dal catalogo Technics 2000/2001: ricordo che i vecchi cataloghi dei primi anni novanta erano decisamente più tecnici, ma purtroppo non li ho più).
Ovviamente il migliore era lo splendido finale SE-A3000 abbinato al pre SU-C3000, con alimentazione a batteria per eliminare le interferenze della corrente di rete dal segnale acustico. Peccato non fosse importato in Italia per mancata rispondenza alle nostre normative: proverò a cercarlo nell'usato, anche se temo prezzi da mutuo vitalizio.
ho guardato dentro ma non l'ho mai smontato: visto il livello costruttivo non lo farò mai, a meno che dovesse guastarsi qualcosa nel tempo. Tuttavia ad occhio credo tu ti riferisca alla precedente serie, che utilizzava i soli bipolari: come detto, la serie MOS Class AA, combina i vantaggi di mosfet e bipolari in un circuito innovativo e indubbiamente interessante, di cui ne riporto di seguito una breve descrizione con schema semplificato (il tutto scannerizzato dal catalogo Technics 2000/2001: ricordo che i vecchi cataloghi dei primi anni novanta erano decisamente più tecnici, ma purtroppo non li ho più).
Ovviamente il migliore era lo splendido finale SE-A3000 abbinato al pre SU-C3000, con alimentazione a batteria per eliminare le interferenze della corrente di rete dal segnale acustico. Peccato non fosse importato in Italia per mancata rispondenza alle nostre normative: proverò a cercarlo nell'usato, anche se temo prezzi da mutuo vitalizio.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
PS: poichè la precedente immagine è venuta tagliata, riporto di seguito lo schema semplificato del circuito.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
Andrea, peccato tu non ce lo faccia vedere dentro...
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pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
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Re: Technics MOS Class AA
andrea, se è quello che penso io è un degno figlio di quegli anni... ce semo capiti vero?
piero7- Membro classe oro
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Re: Technics MOS Class AA
Di foto in rete dovresti trovarne, Sergio: togliendo il coperchio non è che si veda granchè, a parte appunto l'ottimo livello costruttivo: i due condensatori grandi e isolati, un dissipatore e il bel trasformatore OFC.
Il coperchio era stato tolto in una sola occasione per dare una pulita (che poi non si era rivelata necessaria).
Ad ogni modo quel che conta sono proprio le soluzioni adottate.
Ora, dopo l'intensa giornata di lavoro e pianificazione dell'attività (che fortunatamente si preannuncia in crescita) sfrutto questi venti minuti prima della cena per ascoltare un po' di musica: accendo l'ampli e, mentre si scalda, saluto te e tutti voi, augurandovi una buona cena e, se vi è possibile, un po' di musica per chiudere bene la giornata!
Il coperchio era stato tolto in una sola occasione per dare una pulita (che poi non si era rivelata necessaria).
Ad ogni modo quel che conta sono proprio le soluzioni adottate.
Ora, dopo l'intensa giornata di lavoro e pianificazione dell'attività (che fortunatamente si preannuncia in crescita) sfrutto questi venti minuti prima della cena per ascoltare un po' di musica: accendo l'ampli e, mentre si scalda, saluto te e tutti voi, augurandovi una buona cena e, se vi è possibile, un po' di musica per chiudere bene la giornata!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
Sinceramente è un amplificatore che non mi ha mai fatto gridare al miracolo.
Negli anni 90' frequentavo assiduamento un negozio a Roma (Davoli Music Center) che aveva un buon assortimento di apparati HiFi.
I Class AA Technics erano piuttosto ostici da vendere anche perchè impazzavano i vari Rotel, Nad, Cambridge, che obbiettivamente erano più musicali.
C'è un conoscente che ha un impioanto vintage d'epoca con un ampli che dovrebbe proprio essere quello del buon Andrea. Chissà...
Negli anni 90' frequentavo assiduamento un negozio a Roma (Davoli Music Center) che aveva un buon assortimento di apparati HiFi.
I Class AA Technics erano piuttosto ostici da vendere anche perchè impazzavano i vari Rotel, Nad, Cambridge, che obbiettivamente erano più musicali.
C'è un conoscente che ha un impioanto vintage d'epoca con un ampli che dovrebbe proprio essere quello del buon Andrea. Chissà...
Re: Technics MOS Class AA
ma il proprietario del negozio si chiama Ninetto per caso?MaurArte ha scritto:Sinceramente è un amplificatore che non mi ha mai fatto gridare al miracolo.
Negli anni 90' frequentavo assiduamento un negozio a Roma (Davoli Music Center) che aveva un buon assortimento di apparati HiFi.
I Class AA Technics erano piuttosto ostici da vendere anche perchè impazzavano i vari Rotel, Nad, Cambridge, che obbiettivamente erano più musicali.
C'è un conoscente che ha un impioanto vintage d'epoca con un ampli che dovrebbe proprio essere quello del buon Andrea. Chissà...
diechirico- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
altro che , quando sentirai il mio class AAA+...schwantz34 ha scritto:
Pechegno- Interessato
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Re: Technics MOS Class AA
Pechegno ha scritto:altro che , quando sentirai il mio class AAA+...schwantz34 ha scritto:
mi riferivo alla battuta ... , il tuo class AAA+ ? sarebbe? Sei della provincia di Lodi veramente? C'e' un altro utente del forum oltre a me , che sto nelle vicinanze , se ci inviti veniamo a sentirlo ...
ps: o a comunque a sentire uno dei tanti begli oggetti che hai in firma ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Technics MOS Class AA
schwantz34 ha scritto:Pechegno ha scritto:altro che , quando sentirai il mio class AAA+...schwantz34 ha scritto:
mi riferivo alla battuta ... , il tuo class AAA+ ? sarebbe? Sei della provincia di Lodi veramente? C'e' un altro utente del forum oltre a me , che sto nelle vicinanze , se ci inviti veniamo a sentirlo ...
ps: o a comunque a sentire uno dei tanti begli oggetti che hai in firma ...
Come gia detto non ho sala ascolto per il momento , per quanto riguarda gli oggetti in firma te li posso portare quando vuoi , ma non mi sembrano gran che rispetto ad un Class AA o al tuo impianto.
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Re: Technics MOS Class AA
Ah...capito , ma sto class AAA+ che cosa è ?
ps: ma se non li usa da mesi e mesi non ti conviene cederli ?
ps: ma se non li usa da mesi e mesi non ti conviene cederli ?
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Technics MOS Class AA
schwantz34 ha scritto:Ah...capito , ma sto class AAA+ che cosa è ?
Il frigorifero!??!!?
bonghittu- Membro classe argento
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Re: Technics MOS Class AA
schwantz34 ha scritto:Ah...capito , ma sto class AAA+ che cosa è ?
ps: ma se non li usa da mesi e mesi non ti conviene cederli ?
vabbè, era ironia, me ne torno nell'ombra.
Non mi conviene cederli se posso tornare ad utilizzarli tra qualche mese...
la speranza c'è sempre!
Pechegno- Interessato
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Re: Technics MOS Class AA
eeesatto!bonghittu ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ah...capito , ma sto class AAA+ che cosa è ?
Il frigorifero!??!!?
Pechegno- Interessato
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Re: Technics MOS Class AA
Pechegno ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ah...capito , ma sto class AAA+ che cosa è ?
ps: ma se non li usa da mesi e mesi non ti conviene cederli ?
vabbè, era ironia, me ne torno nell'ombra.
Non mi conviene cederli se posso tornare ad utilizzarli tra qualche mese...
la speranza c'è sempre!
no ma che ironia ? ma è un ampli particolare ? Organizziamoci penso che sia io che Gianluca si sia interessati a sentire qualcosa di differente , tanto piu' che siamo quasi della stess zona ...organizziamoci , se poi non ti va è un altro paio di maniche ...
schwantz34- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 28.10.08
Numero di messaggi : 15857
Località : Caerdydd
Provincia : Caerdydd
Impianto : minimalista, uso un vecchio walkman con gli auricolari...
Re: Technics MOS Class AA
Se ti dicessi che ho un ampli in Class AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA+++++++++++++++++-------++++++++++++---+-+-+-+-+++++++++meglioassai ? Ora cogli l'ironia?schwantz34 ha scritto:no ma che ironia ? ma è un ampli particolare ?
thema2000ie- Moderatore
- Data d'iscrizione : 04.06.09
Numero di messaggi : 5002
Località : Via dei Matti, n.0
Impianto : Sì
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