Philips e grundig pensiero personale
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Philips e grundig pensiero personale
Salve
Credo che negli anni 70~80 la Philips come ancora meglio la Grundig abbiano progettato e costruito quindi messo in produzione prodotti di eccellenza e qualità rara ed unica che purtroppo secondo me non sono stati capiti dalla gente o apprezzati per la loro validità perché invasati dai grossi marchi Giapponesi ,mostri sacri di una creatività vulcanica.
L’invasione Giap è stata tale da offuscare e mettere in secondo piano questi due marchi prestigiosi associandoli più facilmente e commercialmente a tv o rasoi elettrici piuttosto che ad amplificatori o diffusori…..anche magari per politiche pubblicitarie sbagliate….non so .
Hanno lavorato e creato per queste aziende fior di ingegneri progettando soluzioni e sistemi all’avanguardia stra moderni per i tempi e in auge ancora oggi ma soprattutto arrivati fino ai giorni nostri grazie a materiali qualitativamente ottimi:non c’è paragone infatti con le plastiche di oggi con quelle di allora e soprattutto non si risparmiava in progettazione.E soprattutto anche dopo 50 anni suonano perfettamente e piacevolmente grazie ai loro toni morbidi e caldi.
Questo è un mio pensiero da ascoltatore appassionato che ha nostalgia dei tempi passati quando c’erano ancora i MARCHI e il prestigio delle aziende era palpabile e trasmetteva fascino.Oggi la Cina è la fabbrica del mondo e sinceramente non trovo piu gusto a comperare anche ad esempio nell’abbigliamento dove poi scopri che la polo che hai pagato profumatamente è tessuta in Cina…..che ho comperato?? Uno stemmino cucito su di un tessuto che garantito non mi durerà più come allora.
Non mi dilungo e spero possa trovare in voi qualcuno d’accordo.
Mio pensiero
Francesco
Saluti a tutti
Credo che negli anni 70~80 la Philips come ancora meglio la Grundig abbiano progettato e costruito quindi messo in produzione prodotti di eccellenza e qualità rara ed unica che purtroppo secondo me non sono stati capiti dalla gente o apprezzati per la loro validità perché invasati dai grossi marchi Giapponesi ,mostri sacri di una creatività vulcanica.
L’invasione Giap è stata tale da offuscare e mettere in secondo piano questi due marchi prestigiosi associandoli più facilmente e commercialmente a tv o rasoi elettrici piuttosto che ad amplificatori o diffusori…..anche magari per politiche pubblicitarie sbagliate….non so .
Hanno lavorato e creato per queste aziende fior di ingegneri progettando soluzioni e sistemi all’avanguardia stra moderni per i tempi e in auge ancora oggi ma soprattutto arrivati fino ai giorni nostri grazie a materiali qualitativamente ottimi:non c’è paragone infatti con le plastiche di oggi con quelle di allora e soprattutto non si risparmiava in progettazione.E soprattutto anche dopo 50 anni suonano perfettamente e piacevolmente grazie ai loro toni morbidi e caldi.
Questo è un mio pensiero da ascoltatore appassionato che ha nostalgia dei tempi passati quando c’erano ancora i MARCHI e il prestigio delle aziende era palpabile e trasmetteva fascino.Oggi la Cina è la fabbrica del mondo e sinceramente non trovo piu gusto a comperare anche ad esempio nell’abbigliamento dove poi scopri che la polo che hai pagato profumatamente è tessuta in Cina…..che ho comperato?? Uno stemmino cucito su di un tessuto che garantito non mi durerà più come allora.
Non mi dilungo e spero possa trovare in voi qualcuno d’accordo.
Mio pensiero
Francesco
Saluti a tutti
Altrove- Novizio
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Philips e Grundig erano dei colossi dell'elettronica in quegli anni, non come molti marchi hiend attuali composti da 10 persone, se va bene, Grundig non costava certo poco, l'errore fu di voler venderli tramite la grande distribuzione assieme ad altri elettrodomestici, per l'audiofilo snob non andava bene.
Ora l'Hifi non gli interessa più, come ad altri colossi, Sony in primis, che se solo volessero, ma il gioco non vale la candela.
Per quanto riguarda l'abbigliamento le polo Lacoste originali mi sono durate meno di quelle anonime prese nei centri commerciali, non è l'unico esempio, anche con Timberland ho preso una fregatura, non tutto il cinese è di bassa qualità.
Ora l'Hifi non gli interessa più, come ad altri colossi, Sony in primis, che se solo volessero, ma il gioco non vale la candela.
Per quanto riguarda l'abbigliamento le polo Lacoste originali mi sono durate meno di quelle anonime prese nei centri commerciali, non è l'unico esempio, anche con Timberland ho preso una fregatura, non tutto il cinese è di bassa qualità.
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Philips è stato fornitore di semilavorati per tutto il mondo hifi. Ad esempio quasi tutti i cd player di quei tempi montavano meccaniche Philips. Sicuramente consapevole della scarsa nomea presso gli audiofili, era poprietaria di marchi hifi più o meno conosciuti che colmavano quella nicchia di mercato. Mi sembra di ricordare che acquisì anche Marantz, ma non sono sicuro...
I giapponesi furono i principali responsabili dello svuotamento tecnico che negli anni da te citati ha quasi cancellato l'alta fedeltà, ma che dire delle riviste che non hanno smascherato la questione se non quando era troppo tardi?
Però non ricordo un ampli puro a valvole di Philips o Telefunken pur essendo costruttori eccellenti di tubi. In realtà non vollero competere, forse perchè per ogni ampli venduto, piazzavano 1000 TV e 5000 lavatrici...
Ora tu dici i cinesi, ma credo siano storie diverse: loro si infilano in qualsiasi pertugio mercantile dsponibile, inizialmente con prodotti belli ma scarsi, come i giapponesi suddetti. Ma ora credo stiano crescendo. Ci sono marchi che hanno preso passione per il loro lavoro, hanno camionate di ottimi ingegneri e mano d'opera a basso costo. Il risultato è che nel digitale sembra siano imbattibili e che cominciano a sfornare robetta niente male anche altrove. Per contro oggi mi è arrivata la pubblicità dell'ampli hifi non cinese da 1400 watt da 350.000 euro... Se vogliamo parlare di fregature non so se è più grande un ampli cinese a tubi da 500 euro o un americano da 100.000 (anzi, lo so!).
Piaccia o no, se l'hifi potrà ancora entrare nelle case della gente normale, sarà con le cinesate. Occorre tornare a scegliere con le orecchie e non col marchio.
Per noi italiani è ancora peggio, con gli stipendi così bassi che abbiamo.
Ovviamente ci sono prodotti eccellenti anche non cinesi, anche non costosissimi. Oppure 'onestamente' costosi.
Torno a fare l'esempio della mia testina inglese MM pagata 800 euro nel 2017. Ora mi vengono chiesti 1900 euro per lo stilo di ricambio. Si aggiunga che veniva pubblicizzata come necessaria, per avere una testina migliore, una MC da 1000... A parte Hana, Jico e altre japanesi e non, guarda caso c'è pure la LeSon 10MC a 1200 euro. Made in Cina e ritenuta in Europa 'incredibile', 'superba'... E allora, che si fa?
I giapponesi furono i principali responsabili dello svuotamento tecnico che negli anni da te citati ha quasi cancellato l'alta fedeltà, ma che dire delle riviste che non hanno smascherato la questione se non quando era troppo tardi?
Però non ricordo un ampli puro a valvole di Philips o Telefunken pur essendo costruttori eccellenti di tubi. In realtà non vollero competere, forse perchè per ogni ampli venduto, piazzavano 1000 TV e 5000 lavatrici...
Ora tu dici i cinesi, ma credo siano storie diverse: loro si infilano in qualsiasi pertugio mercantile dsponibile, inizialmente con prodotti belli ma scarsi, come i giapponesi suddetti. Ma ora credo stiano crescendo. Ci sono marchi che hanno preso passione per il loro lavoro, hanno camionate di ottimi ingegneri e mano d'opera a basso costo. Il risultato è che nel digitale sembra siano imbattibili e che cominciano a sfornare robetta niente male anche altrove. Per contro oggi mi è arrivata la pubblicità dell'ampli hifi non cinese da 1400 watt da 350.000 euro... Se vogliamo parlare di fregature non so se è più grande un ampli cinese a tubi da 500 euro o un americano da 100.000 (anzi, lo so!).
Piaccia o no, se l'hifi potrà ancora entrare nelle case della gente normale, sarà con le cinesate. Occorre tornare a scegliere con le orecchie e non col marchio.
Per noi italiani è ancora peggio, con gli stipendi così bassi che abbiamo.
Ovviamente ci sono prodotti eccellenti anche non cinesi, anche non costosissimi. Oppure 'onestamente' costosi.
Torno a fare l'esempio della mia testina inglese MM pagata 800 euro nel 2017. Ora mi vengono chiesti 1900 euro per lo stilo di ricambio. Si aggiunga che veniva pubblicizzata come necessaria, per avere una testina migliore, una MC da 1000... A parte Hana, Jico e altre japanesi e non, guarda caso c'è pure la LeSon 10MC a 1200 euro. Made in Cina e ritenuta in Europa 'incredibile', 'superba'... E allora, che si fa?
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Impianto : Giradischi autocostruito con SME 3009 S2 + DENON 301, SME 309 IIIS + ELAC D796H30 VdH; Thorens TD160 B MK2+ SME 3009 S2 + AudioNote IQ2; Gira CD Primaluna Prologue Premium; Diffusori autocostruiti multiamplificati 4 vie; Finale Cabre AS102; Finale Primaluna Prologue Four; Finale 300B autoc; Finale KT88 autoc; Pre 6h30 autoc; Xover autoc.
Re: Philips e grundig pensiero personale
TRIPALLOSCAPERE
"Ad esempio quasi tutti i cd player di quei tempi montavano meccaniche Philips. Sicuramente consapevole della scarsa nomea presso gli audiofili, era poprietaria di marchi hifi più o meno conosciuti che colmavano quella nicchia di mercato. Mi sembra di ricordare che acquisì anche Marantz, ma non sono sicuro..."
non solo Marantz in alcuni dei suoi tipi di dispositivi ( cd-74-80-84-94 ) ma anche altri marchi come Grundig nel suo CD 7550
e il marchio inglese Mission (DAD5) che possiedo anche io da allora, hanno installato in Philips una delle migliori unità CD di tutti i tempi
Meccanismo laser a braccio oscillante
Philips CDM-1-1mkll e i tipi successivi.
"Ad esempio quasi tutti i cd player di quei tempi montavano meccaniche Philips. Sicuramente consapevole della scarsa nomea presso gli audiofili, era poprietaria di marchi hifi più o meno conosciuti che colmavano quella nicchia di mercato. Mi sembra di ricordare che acquisì anche Marantz, ma non sono sicuro..."
non solo Marantz in alcuni dei suoi tipi di dispositivi ( cd-74-80-84-94 ) ma anche altri marchi come Grundig nel suo CD 7550
e il marchio inglese Mission (DAD5) che possiedo anche io da allora, hanno installato in Philips una delle migliori unità CD di tutti i tempi
Meccanismo laser a braccio oscillante
Philips CDM-1-1mkll e i tipi successivi.
saltonm73- Membro di riguardo
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Re: Philips e grundig pensiero personale
negli anni in cui si svolgeva la competizione era impensabile nel pensiero comune acquistare tutto di una sola marca
ma chiunque abbia un minimo di conoscenza dell'elettronica dell'elettroacustica sa quanto sia importante la sinergia tra i vari apparecchi, partendo dalla sorgente e arrivando ai diffusori
è qui che la differenza tra i marchi citati in oggetto, ai quali ne aggiungerei almeno altri due, si faceva sentire rispetto alla concorrenza del resto del mondo
poi si, è vero anche che molti italiani nel periodo d'oro comprassero un impianto monomarca
ma puntualmente le casse di questi coordinati erano da prendere e mettere da parte perché erano una schifezza
e anche le elettroniche spesso non è che eccellessero... anzi
mentre i marchi citati facevano signore casse da abbinare ai loro coordinati o ai loro compatti
i compatti... altra bestemmia in quegli anni senza che vi fosse alcuna ragione per bistrattarli
erano comodi logisticamente parlando, non avevano problemi di connessioni e nel caso dei grundig erano composti da pezzi assortiti in modo scientifico e associati sempre a casse idonee elettricamente e valide acusticamente
da ricordare anche che con trent'anni di anticipo philips e grundig hanno sdoganato il concetto di casse attive per uso hifi, le mfb e le aktive
e a proposito delle mfb ricordo che quando ero ragazzino e vivevo a brindisi c'era un mio coetaneo la cui famiglia aveva un negozio di elettrodomestici e cancelli automatici
e c'erano anche delle mfb su uno scaffale collegate ad un registratore a bobine sempre della philips
spesso eravamo nel negozio e le ascoltavamo pensandone un gran bene
e sono rimaste su quello scaffale per anni fino alla chiusura dell'attività, non se l'è comprate nessuno
perché era un negozio di elettrodomestici e perché la gente in genere non capiva un cazzo
in germania, dove la gente è probabilmente più pragmatica e forse complice anche un certo nazionalismo, non c'era una casa senza il grundig e lo si vede non solo dalle aste di ebay
ma anche dai telefilm e film ambientati negli anni settanta in germania
i tedeschi sono capaci di sterminare un'etnia ma lavorano molto bene quando si applicano
ma chiunque abbia un minimo di conoscenza dell'elettronica dell'elettroacustica sa quanto sia importante la sinergia tra i vari apparecchi, partendo dalla sorgente e arrivando ai diffusori
è qui che la differenza tra i marchi citati in oggetto, ai quali ne aggiungerei almeno altri due, si faceva sentire rispetto alla concorrenza del resto del mondo
poi si, è vero anche che molti italiani nel periodo d'oro comprassero un impianto monomarca
ma puntualmente le casse di questi coordinati erano da prendere e mettere da parte perché erano una schifezza
e anche le elettroniche spesso non è che eccellessero... anzi
mentre i marchi citati facevano signore casse da abbinare ai loro coordinati o ai loro compatti
i compatti... altra bestemmia in quegli anni senza che vi fosse alcuna ragione per bistrattarli
erano comodi logisticamente parlando, non avevano problemi di connessioni e nel caso dei grundig erano composti da pezzi assortiti in modo scientifico e associati sempre a casse idonee elettricamente e valide acusticamente
da ricordare anche che con trent'anni di anticipo philips e grundig hanno sdoganato il concetto di casse attive per uso hifi, le mfb e le aktive
e a proposito delle mfb ricordo che quando ero ragazzino e vivevo a brindisi c'era un mio coetaneo la cui famiglia aveva un negozio di elettrodomestici e cancelli automatici
e c'erano anche delle mfb su uno scaffale collegate ad un registratore a bobine sempre della philips
spesso eravamo nel negozio e le ascoltavamo pensandone un gran bene
e sono rimaste su quello scaffale per anni fino alla chiusura dell'attività, non se l'è comprate nessuno
perché era un negozio di elettrodomestici e perché la gente in genere non capiva un cazzo
in germania, dove la gente è probabilmente più pragmatica e forse complice anche un certo nazionalismo, non c'era una casa senza il grundig e lo si vede non solo dalle aste di ebay
ma anche dai telefilm e film ambientati negli anni settanta in germania
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lello64- Membro classe diamante
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The excess risk of serious adverse events found in our study points to the need for formal harm-benefit analyses, particularly those that are stratified according to risk of serious outcomes.
Re: Philips e grundig pensiero personale
lello64 ha scritto:negli anni in cui si svolgeva la competizione era impensabile nel pensiero comune acquistare tutto di una sola marca
ma chiunque abbia un minimo di conoscenza dell'elettronica dell'elettroacustica sa quanto sia importante la sinergia tra i vari apparecchi, partendo dalla sorgente e arrivando ai diffusori
è qui che la differenza tra i marchi citati in oggetto, ai quali ne aggiungerei almeno altri due, si faceva sentire rispetto alla concorrenza del resto del mondo
poi si, è vero anche che molti italiani nel periodo d'oro comprassero un impianto monomarca
ma puntualmente le casse di questi coordinati erano da prendere e mettere da parte perché erano una schifezza
e anche le elettroniche spesso non è che eccellessero... anzi
mentre i marchi citati facevano signore casse da abbinare ai loro coordinati o ai loro compatti
i compatti... altra bestemmia in quegli anni senza che vi fosse alcuna ragione per bistrattarli
erano comodi logisticamente parlando, non avevano problemi di connessioni e nel caso dei grundig erano composti da pezzi assortiti in modo scientifico e associati sempre a casse idonee elettricamente e valide acusticamente
da ricordare anche che con trent'anni di anticipo philips e grundig hanno sdoganato il concetto di casse attive per uso hifi, le mfb e le aktive
e a proposito delle mfb ricordo che quando ero ragazzino e vivevo a brindisi c'era un mio coetaneo la cui famiglia aveva un negozio di elettrodomestici e cancelli automatici
e c'erano anche delle mfb su uno scaffale collegate ad un registratore a bobine sempre della philips
spesso eravamo nel negozio e le ascoltavamo pensandone un gran bene
e sono rimaste su quello scaffale per anni fino alla chiusura dell'attività, non se l'è comprate nessuno
perché era un negozio di elettrodomestici e perché la gente in genere non capiva un cazzo
in germania, dove la gente è probabilmente più pragmatica e forse complice anche un certo nazionalismo, non c'era una casa senza il grundig e lo si vede non solo dalle aste di ebay
ma anche dai telefilm e film ambientati negli anni settanta in germania
i tedeschi sono capaci di sterminare un'etnia ma lavorano molto bene quando si applicano
E Bang&Olufsen? Anch'essa proprietà Philips, mi sembra di ricordare. Rappresentava il top assoluto del compatto monomarca. Raramente recensito, un impianto B&O era l'ideale della sinergia, della durata, della bellezza un po' fuori dai canoni 'led come a Natale'. E costava un rene...
I tedeschi li ho sempre visti un po' a sè, probabilmente convinti della propria superiorità non si sono mai troppo adeguati al mercato. Hanno cercato di piegarlo alla propria visione di 'contenuto tecnologico di valore'. Ci sono riusciti con le auto, con l'hifi no. A parte Thorens non mi sovviene alcun marchio tedesco memorabile in hifi, dove sicuramente ci sapevano e ci sanno fare. Però alla lunga il mercato li ha sconfitti: le loro blasonate auto si sono svuotate di qualità e si rompono come tutte le altre. Si sono adeguati.
Appena più a nord invece hanno saputo costruirsi una nicchia di eccellenza mondiale nell'ambito degli altoparlanti. Spero non cedano all'andazzo di portare l'hifi in gioielleria. Fra un po' il rack verrà sostituito dalla cassaforte murata, che magari al giradischi fa anche meglio. Ogni componente che va fuori prezzo per valore intrinseco lascia vuota una nicchia che verrà occupata dai cinesi. Anche con le automobili sta accadendo: sempre meno Audi e BMW, sempre più MG e coreane (che nemmeno si rompono spesso...)
TRIPLALLOSCADERE- Appassionato
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dinamanu- UTENTE BANNATO
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Marchi a parte, credo che l'hifi sia finito perché passato di moda: la musica deve essere portatile, il salotto non c'è più e, non dimentichiamo, è arrivato Napster.
Le case discografiche hanno reagito in modo scomposto e Apple ne ha approfittato legando l'ascolto alla dimensione privata, portatile e personalizzabile.
Tutti hanno un telefonino, il grosso del mercato è lì.
Grinding e Philips avrebbero comunque investito in altre cose invece dell'impianto hifi.
È un peccato perché, avendo lavorato a lungo nel settore elettrodomestici, so che aziende piccine in realtà non sono in grado di fare ricerca e sviluppo e spesso adattano soluzioni create per altri scopi al loro settore.
Da questo punto di vista credo che un terzista cinese abbia aziende meglio strutturate di molti brand occidentali: devono solo affinare il marketing.
Per quanto riguarda B&O non sono un fan, ma ho conosciuto per lavoro un loro designer e ho visto la qualità dei loro stabilimenti: prima di altri avevano capito che non tutti amano sacrificare tutto per la qualità del suono.
Le case discografiche hanno reagito in modo scomposto e Apple ne ha approfittato legando l'ascolto alla dimensione privata, portatile e personalizzabile.
Tutti hanno un telefonino, il grosso del mercato è lì.
Grinding e Philips avrebbero comunque investito in altre cose invece dell'impianto hifi.
È un peccato perché, avendo lavorato a lungo nel settore elettrodomestici, so che aziende piccine in realtà non sono in grado di fare ricerca e sviluppo e spesso adattano soluzioni create per altri scopi al loro settore.
Da questo punto di vista credo che un terzista cinese abbia aziende meglio strutturate di molti brand occidentali: devono solo affinare il marketing.
Per quanto riguarda B&O non sono un fan, ma ho conosciuto per lavoro un loro designer e ho visto la qualità dei loro stabilimenti: prima di altri avevano capito che non tutti amano sacrificare tutto per la qualità del suono.
arthur dent- Membro di riguardo
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casse
Re: Philips e grundig pensiero personale
b&o è un mondo a parte, io non la confronterei con nessuno
li dove non c'era un limite di prezzo per avere in casa qualcosa di non convenzionale esteticamente c'erano loro
e grazie a questa segmentazione del mercato sono arrivati ai giorni nostri ancora in discreta forma
li dove non c'era un limite di prezzo per avere in casa qualcosa di non convenzionale esteticamente c'erano loro
e grazie a questa segmentazione del mercato sono arrivati ai giorni nostri ancora in discreta forma
lello64- Membro classe diamante
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Re: Philips e grundig pensiero personale
ICEpower sono stati sviluppati B&O li sentii prima della bolla t-amp a casa di un amico facoltoso
dinamanu- UTENTE BANNATO
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Sono daccordo in parte, sicuramente hanno prodotto altoparlanti di qualità a prezzi molto competitivi, in quegli anni costruivo da me le "casse", da solo con pochi soldi e ottimi risultati, hanno prodotto una linea di diffusori amplificati con soluzioni tecnologiche all'avanguardia e prestazioni eccezionali in rapporto alla grandezza delle casse, riprese poi decenni dopo da costruttori attivi soprattutto nei sub e nel professionale, ma ebbero poco successo,
https://www.inner-magazines.com/audiophilia/philips-rh-545-studio/
la Philips era poco interessata a competere in un mercato con scarsi margini di guadagno in quanto molto competitivo e dinamico con marchi di qualità e pieni di fascino come AR JBL Celestion ecc.
Le elettroniche Philips erano poco attraenti ed erano vendute con connessioni diverse rispetto a quelle diffuse in Italia, sia per il segnale che per gli altoparlanti per cui chi comorava elettroniche philips era quasi obbligato a comprare altoparlanti philips - il mercato ha preferito
quelle di marchi mitici fra i tanti in Giappone
Pioneer, Sansui e dagli USA Marantz, McHintosh che se ben tenuti suonano ancora benissimo, dopo 50 anni
https://www.inner-magazines.com/audiophilia/philips-rh-545-studio/
la Philips era poco interessata a competere in un mercato con scarsi margini di guadagno in quanto molto competitivo e dinamico con marchi di qualità e pieni di fascino come AR JBL Celestion ecc.
Le elettroniche Philips erano poco attraenti ed erano vendute con connessioni diverse rispetto a quelle diffuse in Italia, sia per il segnale che per gli altoparlanti per cui chi comorava elettroniche philips era quasi obbligato a comprare altoparlanti philips - il mercato ha preferito
quelle di marchi mitici fra i tanti in Giappone
Pioneer, Sansui e dagli USA Marantz, McHintosh che se ben tenuti suonano ancora benissimo, dopo 50 anni
mlx112233- Novizio
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Altrove ha scritto:Salve
Credo che negli anni 70~80 la Philips come ancora meglio la Grundig abbiano progettato e costruito quindi messo in produzione prodotti di eccellenza e qualità rara ed unica che purtroppo secondo me non sono stati capiti dalla gente o apprezzati per la loro validità perché invasati dai grossi marchi Giapponesi ,mostri sacri di una creatività vulcanica.
Anni '60 di cert, '70 forse, ma gli americani facevano cose decisamente superiori a mio avviso, anni '80 proprio no!
O meglio, non nella porduzione 'di serie' poi certamentea avevano produzioni costosissime di livello supremo, però io negli anni '80 mi compravo QUAD, LINN, CYRUS e tanti altri marchi che arrivavano da Albione, costavano il giusto e suonavano!
Sempre in quegli anni, qnche in Italia c'era che poteva dire qualcos e lo faceva, pur se in sordina.
marcoc1712- Novizio
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Butto là i miei 2cent...
...eviterei di fare "di tutta l'erba un fascio" anche fra i Nippo: Yamaha, ad esempio, ha sempre avuto prodotti decenti (certo non le linee "da supermercato", che tutte le multinazionali _devono_ avere), IMHO.
...eviterei di fare "di tutta l'erba un fascio" anche fra i Nippo: Yamaha, ad esempio, ha sempre avuto prodotti decenti (certo non le linee "da supermercato", che tutte le multinazionali _devono_ avere), IMHO.
Re: Philips e grundig pensiero personale
I giapponesi erano molto più consumer ma sapevano fare cose importanti, teniamo presente che i top di gamma non li esportavano.
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Philips e grundig pensiero personale
Marco Ravich ha scritto:Butto là i miei 2cent...
...eviterei di fare "di tutta l'erba un fascio" anche fra i Nippo: Yamaha, ad esempio, ha sempre avuto prodotti decenti (certo non le linee "da supermercato", che tutte le multinazionali _devono_ avere), IMHO.
Beh, molto più che decenti. Lo svuotamento dei contenuti delle linee da supermercato ha trascinato nel fango tutta la produzione, ma i JPN in quegli anni facevano prodotti di livello assoluto che hanno fatto la felicità di molti (e ancora la farebbero): Teac e Nakamichi nella registrazione amatoriale, la linea Esprit della Sony (strepitosa!), Luxman, Denon, Hitachi (mosfet, i primi). E poi l'intramontabile Accuphase. Ma anche i grossi marchi hanno fatto cose egregie che ancora fanno gola: Technics e i suoi giradischi, Pioneer con le amplificazioni top a due telai e la compo speciale (il suo crossover elettronico va via ancora a 1000 euro quando appare in asta).
Anche ora c'è parecchia bella roba che forse qui nemmeno arriva. Gente che fa testine di quel livello avrà certamente anche aziende che producono amplificazione e diffusori parimenti di qualità.
TRIPLALLOSCADERE- Appassionato
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Oggi alle 16:04 Da philball1959
» Quali Condensatori sostituiscono quelli montati
Ieri alle 21:51 Da aldo taddia
» Che musica ascoltate in questo momento?
Dom 26 Mag 2024 - 14:42 Da embty2002
» problema amplificatore kenwood ka-56
Dom 26 Mag 2024 - 11:56 Da salvo93
» Diffusori autocostruiti o commerciali?
Ven 24 Mag 2024 - 22:19 Da arthur dent
» Technics CD Stereoanlage CD-CH7
Ven 24 Mag 2024 - 11:24 Da Gianni43
» Thorens TD 320 mkll
Ven 24 Mag 2024 - 9:58 Da philball1959
» collegamento con Amplificatore Denon PMA 600NE
Gio 23 Mag 2024 - 16:47 Da arthur dent
» Thorens rumore
Mer 22 Mag 2024 - 10:53 Da philball1959
» 2 Ampli e un Subwoofer
Mer 22 Mag 2024 - 9:53 Da Avola 05
» Alimentazione adeguata per Nelson Pass Aleph 3 clone
Mer 22 Mag 2024 - 8:36 Da arthur dent
» Giradischi Thorens TD160 con testina Goldring 1006
Mar 21 Mag 2024 - 11:29 Da re134
» Thorens TD126 MKIII
Lun 20 Mag 2024 - 13:32 Da philball1959
» Aiyima A07 - mi arriva oggi
Dom 19 Mag 2024 - 15:20 Da arthur dent
» GAP nel TU SE
Ven 17 Mag 2024 - 19:36 Da mecoc
» Technics CD Stereoanlage CD-CH7
Ven 17 Mag 2024 - 13:39 Da Silver Black
» È normale ascoltare un disco ad ore 12 di volume??
Ven 17 Mag 2024 - 13:13 Da Marcus
» T Phonum
Ven 17 Mag 2024 - 9:53 Da rferrinid
» Denon PMA 1520 (1989) con Dac DAP 5500 integrato
Ven 17 Mag 2024 - 5:40 Da Marcus
» Vendo Pioneer A- 400
Ven 17 Mag 2024 - 5:36 Da Marcus
» Amplificatore integrato Classe A valvolare
Ven 17 Mag 2024 - 1:23 Da TRIPLALLOSCADERE
» Amplificatore per Kef q7
Gio 16 Mag 2024 - 20:28 Da Stefano65
» Ritorno braccio
Gio 16 Mag 2024 - 16:06 Da Chinetto
» Simmetria dei tweeter...
Gio 16 Mag 2024 - 8:20 Da Marco Ravich
» KEF C95 suono opaco, poco brillante .
Gio 16 Mag 2024 - 8:13 Da arthur dent
» Nuova scheda TPA3255 compatta e semplice...qualcuno l'ha provata?
Mer 15 Mag 2024 - 14:20 Da root
» ELAC UNI-FI 2.0 REFERENCE UBR62
Mar 14 Mag 2024 - 18:44 Da giucam61
» LONPOO LP-42 da collegare ad un CD Player vintage
Mar 14 Mag 2024 - 14:23 Da re134
» Rivenditori di componenti elettronici (affidabili)
Mar 14 Mag 2024 - 9:25 Da re134
» (Roma-Latina+sped) Gustard x26pro
Lun 13 Mag 2024 - 9:14 Da joe1976