John Linsley Hood
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Re: John Linsley Hood
[Senza offese per il tuo ampli minimalista, ma il JLH è ottimizzato per i suoi transistor (i motorola 480 non i 2n3055), quindi quello che hai ottenuto è solo un'assaggio delle potenzialità di quel circuito.
Ciao per avere altre opinioni in merito tu quale ampli in classe "A" hai realizzato.
Hai schemi sto creando una sorta di libreria di ampli in classe "A" di diverse origini.
Cqm non si conosce l'origine della sostituzione dal MJ480 al 2N3055, ma gia dopo il 1970 si trovano schemi del JLH con il transistor 2N3055, quale unico sostituti del MJ.
Avevo una buona scorta di MJ480 8 coopie, li ho ceduti ad un mio amico radioriparatore.Lui mi ha offerto € 10,00 cadauno, e non ho saputo resistere alla tentazione.
Ma leggendo le caratteristiche del MJ e del 2N, oggi si hanno a disposizione tantissimi transistor con caratteristiche anche migliori come è proprio il BU508.Ora non posso fare paragoni ma non appena monto i 2N vi faccio saper.
Per il momento ho realizzato questo schema
ma con i miei transistor
FOTO
Ciao per avere altre opinioni in merito tu quale ampli in classe "A" hai realizzato.
Hai schemi sto creando una sorta di libreria di ampli in classe "A" di diverse origini.
Cqm non si conosce l'origine della sostituzione dal MJ480 al 2N3055, ma gia dopo il 1970 si trovano schemi del JLH con il transistor 2N3055, quale unico sostituti del MJ.
Avevo una buona scorta di MJ480 8 coopie, li ho ceduti ad un mio amico radioriparatore.Lui mi ha offerto € 10,00 cadauno, e non ho saputo resistere alla tentazione.
Ma leggendo le caratteristiche del MJ e del 2N, oggi si hanno a disposizione tantissimi transistor con caratteristiche anche migliori come è proprio il BU508.Ora non posso fare paragoni ma non appena monto i 2N vi faccio saper.
Per il momento ho realizzato questo schema
ma con i miei transistor
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gigi6c- Membro classe bronzo
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CASA=NON C'E' L'HO PIU'!!!!!!!!!
UFF.099-8495112(CHIAMATEMI TUTTI QUI COSÌ NON FACCIO UNA MAZZA)
scottiluigi@quipo.it
Re: John Linsley Hood
@Robertor: grazie.
...volendo seguire lo schematico a inizio pagina, francamente io faccio fatica a trovare i condensatori da 250u, 2500u (io di solito uso Distrelec, ma neanche da RS ci sono)...
Dove si trovano?
...volendo seguire lo schematico a inizio pagina, francamente io faccio fatica a trovare i condensatori da 250u, 2500u (io di solito uso Distrelec, ma neanche da RS ci sono)...
Dove si trovano?
HistoireDuSoldat- Membro di riguardo
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Re: John Linsley Hood
Mi permetto di intervenire.HistoireDuSoldat ha scritto:@Robertor: grazie.
...volendo seguire lo schematico a inizio pagina, francamente io faccio fatica a trovare i condensatori da 250u, 2500u (io di solito uso Distrelec, ma neanche da RS ci sono)...
Dove si trovano?
Con i 250 puoi usare i 220, ed al posto dei 2.500 i 2.200 o i 3.300.Io li ho provati cosi non cambia nulla, chiaramente ad orecchio.Il tutto andrebbe testato con apparecchiatura.Il mio amico di ARTEL dice che sono valori difficili da reperire cioò non commerciali
gigi6c- Membro classe bronzo
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Re: John Linsley Hood
gigi6c ha scritto:
Ciao per avere altre opinioni in merito tu quale ampli in classe "A" hai realizzato.
Il Firstwatt F3.
Al momento sto progettando qualcosa di mio, con un amico.
Il JLH non ho purtroppo il tempo per farlo, ma se vi interessa possiamo fare un group buy per i MJ480.
Se poi qualcuno vende un JLH'69 ben realizzato mi sarebbe utile per fare degli ascolti comparativi.
Hai schemi sto creando una sorta di libreria di ampli in classe "A" di diverse origini.
Ho un mare di link con schemi e dettagli- mandami una mail che te li giro.
In particolare, c'è un progetto giapponese molto minimalista che volevo postare nell'altro thread. Vediamo se ci riesco oggi.
Cqm non si conosce l'origine della sostituzione dal MJ480 al 2N3055, ma gia dopo il 1970 si trovano schemi del JLH con il transistor 2N3055, quale unico sostituti del MJ.
La fonte dovrebbe essere JLH stesso, ma il punto è che lui non ha costruito nè ascoltato la nuova versione (aveva quella originale che funzionava benissimo). Quelli che l'hanno fatto dicono che il suono è largamente inferiore, a vantaggio solo di una migliore risposta alle basse frequenze. Se non ricordo male peggiora la distorsione alle alte, cosa che era per me un punto forte del progetto originale.
Avevo una buona scorta di MJ480 8 coopie, li ho ceduti ad un mio amico radioriparatore.Lui mi ha offerto € 10,00 cadauno, e non ho saputo resistere alla tentazione.
In effetti non ti biasimo.... il prezzo a cui li ho trovato io è meno della metà e la fonte dovrebbe essere sicura.
Ma leggendo le caratteristiche del MJ e del 2N, oggi si hanno a disposizione tantissimi transistor con caratteristiche anche migliori come è proprio il BU508.
Ce ne sono di migliori ma con alto Ft e fanno oscillare il circuito, c'è chi ha provato.... Il BU508 che Ft ha?
Telstar- Membro classe bronzo
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Re: John Linsley Hood
robertor ha scritto:non credo che se si cambiano i transistor finali cambia la potenza erogata.
No, cambia il suono. I finali sono i transistor che incidono di più sulla sonorità di un amplificatore.
Telstar- Membro classe bronzo
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Re: John Linsley Hood
Io vado di TIP35C
aris69- Membro classe bronzo
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Re: John Linsley Hood
Proverei con i BDV91. Comunque il 2n1711 accoppiato con i 2n3055 Toshiba non va male per nulla.
Anche diminuire il feedback totale porta benefici.
A Roma nei primi anni 90' facevo parte di un bel gruppo di appassionati di questo ampli e di sperimentazione ne abbiamo fatta molta...(di soldi spesi altrettanto)
Anche diminuire il feedback totale porta benefici.
A Roma nei primi anni 90' facevo parte di un bel gruppo di appassionati di questo ampli e di sperimentazione ne abbiamo fatta molta...(di soldi spesi altrettanto)
Re: John Linsley Hood
Salve.
Racconto la mia esperienza.
Il John Linsley Hood è stato il mio primo ampli, realizzato da me.
L'ho conosciuto grazie al sito di Geoff Moss, che ho praticamente studiato a memoria.
Nel 2005 acquistai un ampli 'Lesa' (con tanto di potenziometri per il volume, ovviamente) al mercato delle pulci di Catania, per 10 euro.
Era molto pesante, aveva un bel telaio interno in alluminio (Guido aka Telstar l'ha visto...) (OT: ciao Guido!!), un bel dissipatore sul retro, un pesantissimo trafo resinato, una batteria di grossi condensatori Ducati fucsia e 4 bellissimi 2N3055 in metallo, rotondi.
Naturalmente non funzionava, ma si accendeva.
Tolto il superfluo, ho realizzato una pcb a mano, con sbroglio a mano data la semplicità del progetto (versione 1969).
Non ho dati tecnici, a grandi linee ricordo che era molto musicale e che si 'sentiva' la classe A (più matericità rispetto a un classe T), mancava della tridimensionalità dei classe T.
Altro aspetto che ricordo benissimo è che l'alimentazione non stabilizzata era formata da ponte + 22000uF e stop, nessuno zener, nessuna cella RC, nessun filtro vicino ai finali, niente di niente, e nonostante ciò non solo funzionava, ma addirittura è l'ampli più silenzioso che abbia mai costruito, nel senso che era assolutamente muto.
In più sono certo che avrebbe guadagnato molto con un pre, dato che non raggiungeva mai la distorsione (all'epoca non avevo dac nè pre, solo collegamento diretto da CD player o da PC con cavo minijack).
Per la scelta dei transistor ho seguito il sito di Moss, come dicevo prima.
In particolare la pagina seguente, che mi pare non sia stata segnalata in questo 3D:
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/jlhtrans.htm
La mia versione, minimalista fino al midollo, non contemplava la regolazione del bias, ma aveva bias fisso tramite partitore (in pratica la primissima versione di JLH).
42V, 1.3A per canale, alimentazione unica per i due canali.
Per motivi vari, poi, ho cannibalizzato il tutto ed oggi ho solo il ricordo di ciò che fu (ho riutilizzato la scheda stampata per un capacitance multiplier che divenne assolutamente necessario per un classe A single ended, col quale cominciai a capire che il PSRR non è solo un acronimo...).
Oggi sono orientato più sull'ibrido: vas valvolare single ended a carico attivo, finale BJT single ended a carico attivo (2 npn), senza retroazione, che se ben progettato non ha assolutamente problemi di stabilità.
Ho realizzato qualcosa del genere non troppo tempo fa (Telstar ha visto/ascoltato) (oggi per traslochi vari vado di fenice20...).
Personalmente ritengo un'implementazione del genere superiore al JLH (per quello che ho potuto ascoltare io, ovviamente), con costi e cura dell'alimentazione sicuramente superiori, ma probabilmente con un circuito ancora più minimalista del JLH (che comunque presenta una buona dose di retroazione) e una scena cui il JLH non può ambire, IMHO.
Tra l'altro il JLH nasce come un "amplificatore a BJT che suona soggettivamente meglio di un valvolare in classe B (il Williamson)", parole quasi testuali di JLH.
Quindi, anche da progetto, probabilmente non può essere paragonato ai classe A single ended.
E a questo punto questa pagina cade a fagiuolo, sempre dal sito di Moss:
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/jlhoutput.pdf
Saluti!
Racconto la mia esperienza.
Il John Linsley Hood è stato il mio primo ampli, realizzato da me.
L'ho conosciuto grazie al sito di Geoff Moss, che ho praticamente studiato a memoria.
Nel 2005 acquistai un ampli 'Lesa' (con tanto di potenziometri per il volume, ovviamente) al mercato delle pulci di Catania, per 10 euro.
Era molto pesante, aveva un bel telaio interno in alluminio (Guido aka Telstar l'ha visto...) (OT: ciao Guido!!), un bel dissipatore sul retro, un pesantissimo trafo resinato, una batteria di grossi condensatori Ducati fucsia e 4 bellissimi 2N3055 in metallo, rotondi.
Naturalmente non funzionava, ma si accendeva.
Tolto il superfluo, ho realizzato una pcb a mano, con sbroglio a mano data la semplicità del progetto (versione 1969).
Non ho dati tecnici, a grandi linee ricordo che era molto musicale e che si 'sentiva' la classe A (più matericità rispetto a un classe T), mancava della tridimensionalità dei classe T.
Altro aspetto che ricordo benissimo è che l'alimentazione non stabilizzata era formata da ponte + 22000uF e stop, nessuno zener, nessuna cella RC, nessun filtro vicino ai finali, niente di niente, e nonostante ciò non solo funzionava, ma addirittura è l'ampli più silenzioso che abbia mai costruito, nel senso che era assolutamente muto.
In più sono certo che avrebbe guadagnato molto con un pre, dato che non raggiungeva mai la distorsione (all'epoca non avevo dac nè pre, solo collegamento diretto da CD player o da PC con cavo minijack).
Per la scelta dei transistor ho seguito il sito di Moss, come dicevo prima.
In particolare la pagina seguente, che mi pare non sia stata segnalata in questo 3D:
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/jlhtrans.htm
La mia versione, minimalista fino al midollo, non contemplava la regolazione del bias, ma aveva bias fisso tramite partitore (in pratica la primissima versione di JLH).
42V, 1.3A per canale, alimentazione unica per i due canali.
Per motivi vari, poi, ho cannibalizzato il tutto ed oggi ho solo il ricordo di ciò che fu (ho riutilizzato la scheda stampata per un capacitance multiplier che divenne assolutamente necessario per un classe A single ended, col quale cominciai a capire che il PSRR non è solo un acronimo...).
Oggi sono orientato più sull'ibrido: vas valvolare single ended a carico attivo, finale BJT single ended a carico attivo (2 npn), senza retroazione, che se ben progettato non ha assolutamente problemi di stabilità.
Ho realizzato qualcosa del genere non troppo tempo fa (Telstar ha visto/ascoltato) (oggi per traslochi vari vado di fenice20...).
Personalmente ritengo un'implementazione del genere superiore al JLH (per quello che ho potuto ascoltare io, ovviamente), con costi e cura dell'alimentazione sicuramente superiori, ma probabilmente con un circuito ancora più minimalista del JLH (che comunque presenta una buona dose di retroazione) e una scena cui il JLH non può ambire, IMHO.
Tra l'altro il JLH nasce come un "amplificatore a BJT che suona soggettivamente meglio di un valvolare in classe B (il Williamson)", parole quasi testuali di JLH.
Quindi, anche da progetto, probabilmente non può essere paragonato ai classe A single ended.
E a questo punto questa pagina cade a fagiuolo, sempre dal sito di Moss:
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/jlhoutput.pdf
Saluti!
iperv- Membro di riguardo
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JLsounds_usbtoi2s-pcm5102
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diy_BR_Audionirvana_Super8
JBL_Arena_180/
diy_Zigmahornet_Fe103
_____________
AudioGd_Fun
Denon_AH-D2000
Re: John Linsley Hood
iperv ha scritto:Era molto pesante, aveva un bel telaio interno in alluminio (Guido aka Telstar l'ha visto...) (OT: ciao Guido!!)
Ciao Carmelo, ben risentito!
L'altro giorno pensavo che fine avessi fatto.
Io sono a buon punto (teorico) col mio progetto (sto combattendo con l'early effect), poi ci sentiamo privatamente.
Tra l'altro il JLH nasce come un "amplificatore a BJT che suona soggettivamente meglio di un valvolare in classe B (il Williamson)", parole quasi testuali di JLH.
JLH ha più volte scritto nei suoi testi che voleva un finale che suonasse COME il Williamson, non meglio. E realizzò il classe A del 69. Nei test in cieco non era distinguibile, mentre gli altri ampli a transistor dell'epoca risaltavano come mosche bianche.
Telstar- Membro classe bronzo
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Re: John Linsley Hood
No, cambia il suono. I finali sono i transistor che incidono di più sulla sonorità di un amplificatore.
questo è poco ma sicuro.
Re: John Linsley Hood
Telstar ha scritto:iperv ha scritto:Tra l'altro il JLH nasce come un "amplificatore a BJT che suona soggettivamente meglio di un valvolare in classe B (il Williamson)", parole quasi testuali di JLH.
JLH ha più volte scritto nei suoi testi che voleva un finale che suonasse COME il Williamson, non meglio. E realizzò il classe A del 69. Nei test in cieco non era distinguibile, mentre gli altri ampli a transistor dell'epoca risaltavano come mosche bianche.
Si, hai ragione (sono andato a ricontrollare ). Chissà perchè ricordavo una frase del genere...comunque il senso era quello, cioè che il JLH nasce per essere comparato al Williamson, che è comunque un valvolare in classe B.
Qualche topic fa ci si interrogava sulla paternità della scelta dei 2N3055 come sostituti dei finali...
E' lo stesso Hood, come emerge da questo documento.
http://www.tcaas.btinternet.co.uk/jlh2000.pdf
Ciao Guido! Ci sent in pm.
iperv- Membro di riguardo
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Re: John Linsley Hood
Telstar ha scritto: JLH ha più volte scritto nei suoi testi che voleva un finale che suonasse COME il Williamson, non meglio. E realizzò il classe A del 69. Nei test in cieco non era distinguibile, mentre gli altri ampli a transistor dell'epoca risaltavano come mosche bianche.
Ciao a tutti!! Se debbo comparare il mio personale williamson al JLH, posso dire che il mio Williamson se lo mangia a colazione!! con tutto il rispetto del doppio cieco di JLH, credo che forse ai tempi lo stesso Linsley si fece prendere un pò la mano e fece emergere una sua OPINIONE ovviamente tutta da vedere, personalmente se devo fare un confronto con il mio Williamson devo dire che; il mio Williamson è estremamente più preciso e potente, grana fina, strumenti focalizzati al massimo, basso da spavento, ben articolato mai gommoso!! lo ho confrontato con parecchi apparati a stato solido, a mosfet o a bjt, ma in confronto al mio Williamson il basso di tali stato solido, sembravano il cassetto della credenza della nonna che sbatte quando cerca le forchette!! quindi della dinamica del mio Williamson manco ne parlo!! comunque le parole non servono a nulla io ho i fatti in mano!! mi dispiace ma ho mangiato pane da sette forni!! qui sono passati centinaia di finali, di tutte le razze e specie, però se una persona (naturalmente competente e capace) si rimbocca le mani e si configura il suo Williamson come comanda Gizmo e Ted Hammond, allora serve altro che una benda agli occhi!! la pulizia, la precisione e la potenza stellare di un Williamson ben fatto è da rispettare e ti fa aprire occhi e stura le orecchie!! in tredici anni che posseggo il mio personalissimo Morrison& il duo Thunder, ho comparato non solo il JLH che posseggo tutt'ora, ma anche altri blasonati ampli, che hanno fatto brutta figura di fronte al tuono!! ho vinto una marea di cene e usando il termine "anche gli angeli mangiano fagioli", mi dispiace per JLH che in questa opinione ha preso non solo una cappella ma un container di cappelle, forse il tipo di Williamson che ascoltò ai tempi Linsley era una mondezza feticista!! naturalmente con tutto il mio più grande rispetto della competenza del Linsley, che ha assomigliato il suono del JLH ad un amplificatore come il Williamson, che; se è ben fatto ( lo ripeterò all'infinito!!) è un'amplificatore che rende molto ed assorbe pochissimo!! es; i pentodi finali Mullard VT52 assorbono una corrente di filamento di circa 200 mA, nella mia configurazione li ho montati in parallelo (quattro), in push pull classe A1!! l'assorbimento anodico totale è di circa 70 mA, 6x0,8= 4,8Watt per i filamenti, più 310x0,07= 21,7=totale watt assorbiti dalla sezione finale= 26,5 sommando la corrente assorbita dai filamenti!! quando dichiaro i watt EROGATI metto a nudo molto meno di quello che veramente tale apparato eroga, ma in realtà il mio Williamson eroga circa diciasette Watt RMS (a sedici Ohm) per non dire venti!! si consideri una cosa; una valvola fatta con metalli nobili e che scalda poco, ha molta più emissione di una valvola che si strombazza il Kazzodo di ferro vecchio cucinandolo con temperature allucinanti!! ed ovviamente assorbimenti da betomiera!! senza resa!! infatti le VT52 pentodo Mullard (=EL32 SPEC.) anche dopo ore di funzionamento rimangono tiepide, si possono toccare tranquillamente con la mano, soffermandocela senza scottarsi!! non mi piace la megalomania, poi io voglio vedere macchine da musica belle è fatte!! quindi espongo quello che so con serenità, senza dire cagate da feticista, che a nulla servirebbero, ne alla mia cultura personale, ne agli altri, oltre al fatto che personalmente non terrei mai un'apparato invalido, solo per dire che il mio scaraffone è il più bello!! tse!! Giammai!! lungi da me fare il gallo HI-FI!!
jjohn- Interessato
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Re: John Linsley Hood
Graziewasky ha scritto:kromweb ha scritto:E' possibile sapere di che materiale è il frontale e lo spessore?
Alluminio da 5mm di spessore
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Preamplificatore a Valvole: AK-47 (Raytheon 5670)
Ampli: Ira (Hypex 180HG)
DIY__Cinema
Preamplificatore: Devil's Gain (LME 49710)
Ampli: Katia70 V.P. (LM3886)
Re: John Linsley Hood
Sera a tutti gli amici.
Continuo su questo T in quanto penso che sia attinente.
Oggi, in serata ho teminato il mio JLH versione 2000, in quanto con le precedenti versioni 1969- 1996 non sono rimasto particolarmente soddisfatto.
Lo schema è questo ormai ben noto
Lo sbroglio della pcb tutta mia a mano
Per il numero di componenti, non è propio una passeggiata realizzare l'ampli.
In fase di completamento
COMPLETATO (1 SOLO CANALE) E' ancora tutto volante ma si sa quando si realizza qualche cosa non si vede l'ora di testarlo.
I 2 TR sui dissipatori
L'assorbimento
IL FERRO CON 60.000 MF
Che dire.Alla prima accensione tutto ok.Dopo aver perso circa 15-20 minuti per la taratura, ho mandato giu un po di musica.
Dopo circa 1 ora l'ampli ormai ben scaldato e tanto ha cominciato a suonare decisamente bene.
Qualche dubbio sul condensatore in ingresso 470nanof che non è risultato critico, avendolo sostituito con altri valori e tipi di condensatori anche elettrolitici.Unico componente critico risulta essere la resistenza da 150R quella alta nello schema collegata direttamente sul ramo del positivo e con il collettore del 2n3055 alto,scalda molto essendo interessata alla corrente di polarizzazione a riposo del TR.quella da 1W non va bene meglio quella da 5W che cqm scalda.Per chi dovesse cimentarsi attenzione al valore del trimmer vr1 che deve essere di valore esatto, generalmente si trovano da 1k0 ma serve obbligatoriamente da 1k2, pena cattiva regolarizone del bias con trimmer tutto a fondo scala.
L'ampli è molto lineare e stabile con alimentazione da 24v a 34v(almeno le tensioni da me provate) con assorbimento di circa 3A e sopratutto assente da rumori di fondo della alternata.
I TR vanno rodati bene, tutti i componenti sono stati da me selezionati ai valori piu prossimi dello schema e per questo ringrazio l'amico del mio negozio di fiducia che mi ha dato la possibilità di selezionare resistenze e tr.
Che dire è un classe "A" ma l'efficenza come anche nelle altre versioni non è il suo forte,
CHE VOGLIATE CREDERCI O NO
IL mio progetto del classe "A" con soli 5 componenti oltre ad avere pari assorbimento 3A, scalda molto meno, è molto più dinamico con bassi molto piu corposi,profondi morbidi e molto meglio definiti.
I medi non ne parliamo, con il mio non c'è proprio storia.Anche la sezione alti risulta essere nel mio ampli meglio definita e meno stridente, anzi affatto rispetto al JLH.
Con un pizzico di orgoglio posso affermare ACCETTO SFIDE.
Un ns. amico su questo forum nei prossimi giorni riceverà i due canali del mio classe "A" da me offerti.Lui farà dei test delle prove e dei confronti a sentirete dalla sua voce di cosa è capace il mio piccolo progettino da soli 5 EURI ma di veri 15W.
Alla prossima
Continuo su questo T in quanto penso che sia attinente.
Oggi, in serata ho teminato il mio JLH versione 2000, in quanto con le precedenti versioni 1969- 1996 non sono rimasto particolarmente soddisfatto.
Lo schema è questo ormai ben noto
Lo sbroglio della pcb tutta mia a mano
Per il numero di componenti, non è propio una passeggiata realizzare l'ampli.
In fase di completamento
COMPLETATO (1 SOLO CANALE) E' ancora tutto volante ma si sa quando si realizza qualche cosa non si vede l'ora di testarlo.
I 2 TR sui dissipatori
L'assorbimento
IL FERRO CON 60.000 MF
Che dire.Alla prima accensione tutto ok.Dopo aver perso circa 15-20 minuti per la taratura, ho mandato giu un po di musica.
Dopo circa 1 ora l'ampli ormai ben scaldato e tanto ha cominciato a suonare decisamente bene.
Qualche dubbio sul condensatore in ingresso 470nanof che non è risultato critico, avendolo sostituito con altri valori e tipi di condensatori anche elettrolitici.Unico componente critico risulta essere la resistenza da 150R quella alta nello schema collegata direttamente sul ramo del positivo e con il collettore del 2n3055 alto,scalda molto essendo interessata alla corrente di polarizzazione a riposo del TR.quella da 1W non va bene meglio quella da 5W che cqm scalda.Per chi dovesse cimentarsi attenzione al valore del trimmer vr1 che deve essere di valore esatto, generalmente si trovano da 1k0 ma serve obbligatoriamente da 1k2, pena cattiva regolarizone del bias con trimmer tutto a fondo scala.
L'ampli è molto lineare e stabile con alimentazione da 24v a 34v(almeno le tensioni da me provate) con assorbimento di circa 3A e sopratutto assente da rumori di fondo della alternata.
I TR vanno rodati bene, tutti i componenti sono stati da me selezionati ai valori piu prossimi dello schema e per questo ringrazio l'amico del mio negozio di fiducia che mi ha dato la possibilità di selezionare resistenze e tr.
Che dire è un classe "A" ma l'efficenza come anche nelle altre versioni non è il suo forte,
CHE VOGLIATE CREDERCI O NO
IL mio progetto del classe "A" con soli 5 componenti oltre ad avere pari assorbimento 3A, scalda molto meno, è molto più dinamico con bassi molto piu corposi,profondi morbidi e molto meglio definiti.
I medi non ne parliamo, con il mio non c'è proprio storia.Anche la sezione alti risulta essere nel mio ampli meglio definita e meno stridente, anzi affatto rispetto al JLH.
Con un pizzico di orgoglio posso affermare ACCETTO SFIDE.
Un ns. amico su questo forum nei prossimi giorni riceverà i due canali del mio classe "A" da me offerti.Lui farà dei test delle prove e dei confronti a sentirete dalla sua voce di cosa è capace il mio piccolo progettino da soli 5 EURI ma di veri 15W.
Alla prossima
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Re: John Linsley Hood
Ti riferisci al JLH o al mio?.robertor ha scritto:come lo alimenti? cioè che tipo di alimentazione usi?
Cqm stessa alimentazione per entrambi.
Trafo 23 0 23 utilizzando tutti e due i secondari ottenendo 32V, ponte-condensatori e basta.Per la poca potenza dei finali il moltiplicatore di capacità che ho provato non fa una grande differenza anzi quasi nulla.
I test di questa sera mi hanno convinto di regolare il bias a 2,25A i Tr risultano meno stressati e meno caldi.
Piccola nota di sfiga.
Ho detto della resistenza da 150R che scaldava.Non mi è mai capitato.Il trimmer VR1 da me richiesto da 1k0 era da 100k solo con la lente di ingrandimento mi sono accorto che la serigrafia della vernice non aveva aderito , e chiaramente dopo averlo misurato tutto chiarito e risolto la resistenza ora è fredda come un ghiacciolo ed anche una da 1W va alla grande
gigi6c- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 22.10.10
Numero di messaggi : 1967
Località : MARINA DI GINOSA (TA)
Provincia : DIREI RU-MORE PIU CHE UMORE
Occupazione/Hobby : ASPIRANTE RIVOLUZIONARIO
Impianto : NU CASIN,
CASA=NON C'E' L'HO PIU'!!!!!!!!!
UFF.099-8495112(CHIAMATEMI TUTTI QUI COSÌ NON FACCIO UNA MAZZA)
scottiluigi@quipo.it
Re: John Linsley Hood
Un ns. amico su questo forum nei prossimi giorni riceverà i due canali
del mio classe "A" da me offerti.Lui farà dei test delle prove e dei
confronti a sentirete dalla sua voce di cosa è capace il mio piccolo
progettino da soli 5 EURI ma di veri 15W.
mi sono perso il resoconto delle prove?
Re: John Linsley Hood
sono OT comunque consiglio a wasky di pulire il tavolo prima di fare foto
bettuz88- Data d'iscrizione : 07.12.11
Numero di messaggi : 1
Località : Udine
Impianto : fostex fe126en
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