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L'effetto Mozart

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Messaggio Da Silver Black Sab 9 Feb 2008 - 15:39

Il fenomeno denominato "Effetto Mozart" e la Silent Sub Technology

Sappiamo che la musica aiuta a strutturare il pensiero ed il lavoro delle persone nell’apprendimento delle abilità linguistiche, matematiche e spaziali; soprattutto l’intelligenza musicale influisce sullo sviluppo emotivo, spirituale e culturale più di altre intelligenze. Meno risaputo è che la musica possa influenzare l’organismo modificando lo stato emotivo, fisico e mentale: tale fenomeno viene denominato "effetto Mozart".
Uno dei maggiori studiosi del suono dal punto di vista medico, Alfred Tomatis, dichiara che "Mozart è un’ottima madre, provoca il maggior effetto curativo sul corpo umano".

Lo ‘effetto Mozart’ riesce ad agire essenzialmente come tecnica psicologica nella modificazione di problemi emotivi e può modificare le varie patologie di cui è affetto l’essere umano: è un’eccellente tecnica di comunicazione ma anche un aiuto ad altre tecniche terapeutiche.


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sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro

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Messaggio Da Andrea Gianelli Dom 20 Lug 2008 - 14:54

Davvero MOLTO interessante: mi stupisco che tu non abbia ancora ricevuto alcun feedback in proposito Shocked
Lavorando nel campo della formazione, qualche anno fa ho partecipato ad alcuni progetti di musicoterapia e concordo pienamente sulla quantità e qualità dei benefici derivanti dalla Musica.

Che altro aggiungere?

Grazie per il prezioso link e...buon ascolto Very Happy
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Messaggio Da Silver Black Dom 20 Lug 2008 - 16:47

Anche Lucio ha parlato del benefico effetto della musica di Mozart usato per esempio per calmare le crisi degli epilettici. Altro che iDoser!!!
Perchè alla fine, tutta la musica è una droga: è il nostro cervello che, stimolato correttamente (consapevolmente o involontariamente) produce le giuste sostanze chimiche (leggi endorfine, ma non solo) o produce gli giusti stimoli per modificare il nostro essere, psicologico ma anche proprio fisico.

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Messaggio Da Andrea Gianelli Dom 20 Lug 2008 - 23:03

Silver Black ha scritto:Anche Lucio ha parlato del benefico effetto della musica di Mozart usato per esempio per calmare le crisi degli epilettici.

E mi pare che stia scrivendo anche un libro che mette in relazione la musica di Bach con alcune formule/proporzioni matematiche...
Silver Black ha scritto:Altro che iDoser!!!
Madre natura ha fortunatamnte provveduto a mettere al riparo il nostro orecchio da certi rumori infernali Evil or Very Mad
Silver Black ha scritto:Perchè alla fine, tutta la musica è una droga: è il nostro cervello che, stimolato correttamente (consapevolmente o involontariamente) produce le giuste sostanze chimiche (leggi endorfine, ma non solo) o produce gli giusti stimoli per modificare il nostro essere, psicologico ma anche proprio fisico.
Concordo: come sempre è un discorso qualitativo... il problema è di chi preferisce drogarsi col rumore e astenersi dalla musica 🇳🇴
E le scelte dei sistemi di riproduzione sono il più delle volte coerenti con i gusti "musicali": vedi Bose...

“Quando si suona della buona Musica la gente non ascolta e quando si suona della cattiva musica la gente non parla. Non parlo mai quando vi è Musica, se è buona. A chi ode cattiva musica incombe il dovere di soffocarla sotto la conversazione”. (Oscar Wilde)
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Messaggio Da maurizio3929 Gio 16 Ott 2008 - 22:37

Andrea Gianelli ha scritto:Davvero MOLTO interessante: mi stupisco che tu non abbia ancora ricevuto alcun feedback in proposito Shocked
Lavorando nel campo della formazione...

In formazione...ma dai??. Pensa che (se Dio vorrà), a breve, mi laureo in Scienze della Formazione (faccio tutt'altro lavoro e sono un giovincello del '65). Pertanto, ritieniti precettato per i prossimi mesi. Scherzo ovviamente, ma è molto probabile che abbia necessità di qualche consiglio su future letture.
Ciao
M.
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Messaggio Da Andrea Gianelli Gio 16 Ott 2008 - 23:11

maurizio3929 ha scritto:In formazione...ma dai??. Pensa che (se Dio vorrà), a breve, mi laureo in Scienze della Formazione (faccio tutt'altro lavoro e sono un giovincello del '65). Pertanto, ritieniti precettato per i prossimi mesi. Scherzo ovviamente, ma è molto probabile che abbia necessità di qualche consiglio su future letture.
Ciao
M.
Ciao Maurizio, rispondo con ordine: sì, in formazione, quando si dice "far di necessità virtù"...se una decina di anni fa mi avessi chiesto cosa avrei voluto fare da grande, ti avrei detto "entrare in una grande azienda dopo la laurea e fare carriera". Poi nella grande azienda ci sono entrato (nel periodo no) e per di più ho avuto modo di vedere che i requisiti per restarci e fare carriera erano ben altri rispetto a titolo di studio, impegno e professionalità. Tuttavia ero capitato nel settore della formazione e così ho potuto vedere quant'era bello il lavoro dei consulenti esterni...quindi ho iniziato a costruirmi una valida alternativa al lavoro dipendente, sempre più precario e mal retribuito: un consulente a progetto come il sottoscritto non guadagna affatto di più (anzi...), ma almeno non deve trascorrere otto ore al giorno nello stesso posto a sentir cazziatoni da chi ne sa meno di lui e svolgere il lavoro di chi ne sa meno ancora, con stipendi spesso inversamente proporzionali alla bravura.
Per il resto, sai dove trovarmi Oki
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Messaggio Da maurizio3929 Gio 16 Ott 2008 - 23:44

Andrea Gianelli ha scritto:
maurizio3929 ha scritto:In formazione...ma dai??. Pensa che (se Dio vorrà), a breve, mi laureo in Scienze della Formazione (faccio tutt'altro lavoro e sono un giovincello del '65). Pertanto, ritieniti precettato per i prossimi mesi. Scherzo ovviamente, ma è molto probabile che abbia necessità di qualche consiglio su future letture.
Ciao
M.
Ciao Maurizio, rispondo con ordine: sì, in formazione, quando si dice "far di necessità virtù"...se una decina di anni fa mi avessi chiesto cosa avrei voluto fare da grande, ti avrei detto "entrare in una grande azienda dopo la laurea e fare carriera". Poi nella grande azienda ci sono entrato (nel periodo no) e per di più ho avuto modo di vedere che i requisiti per restarci e fare carriera erano ben altri rispetto a titolo di studio, impegno e professionalità. Tuttavia ero capitato nel settore della formazione e così ho potuto vedere quant'era bello il lavoro dei consulenti esterni...quindi ho iniziato a costruirmi una valida alternativa al lavoro dipendente, sempre più precario e mal retribuito: un consulente a progetto come il sottoscritto non guadagna affatto di più (anzi...), ma almeno non deve trascorrere otto ore al giorno nello stesso posto a sentir cazziatoni da chi ne sa meno di lui e svolgere il lavoro di chi ne sa meno ancora, con stipendi spesso inversamente proporzionali alla bravura.
Per il resto, sai dove trovarmi Oki

Sono d'accordo in tutto e per tutto su quanto hai lamentato, soprattutto in merito alla magra prospettiva (posto che ve ne sia una), di crescita professionale nelle grandi aziende. La tua è stata una scelta coraggiosa ed apprezzabile nel contempo: la formazione, se si affronta con entusiasmo, metodologia e voglia di far "apprendere" o "apprendere ad apprendere" - non già secondo i metodi tradizionali (scolasticistici), che spesso la rendono sterile ed un peso per chi ne è destinatario - può costituire un potente strumento pedagogico e propulsore motivazionale (non solo in ambito lavorativo, ma anche in quello sociale). Non è retorica ma credo che, in quella che si profila come la "società della conoscenza", la tua professionalità è e sarà sempre più richiesta; peraltro è ancora lontana dall'essere inflazionata; almeno credo.
In bocca al lupo. Oki Oki Oki
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Messaggio Da Andrea Gianelli Ven 17 Ott 2008 - 0:10

maurizio3929 ha scritto:
In bocca al lupo. Oki Oki Oki
Grazie Smile
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Messaggio Da nd1967 Ven 17 Ott 2008 - 0:28

Io lavoro in una grande azienda (società assicurativa - area informatica) e mia moglie nella formazione (maestra asilo nido).
In entrambi gli ambienti si trovano le situazioni che decrivete (persone incompetenti che sono sopra di te e possono decidere le cose e amgari anche del tuo futuro a livello di carriera)

Mi sto rendendo conto che in Italia conta sempre piu' il "chi conosci" piuttosto che il "quanto vali".
Cioè non è che fossi ingenuo e non lo sapessi, ma pensavo che "in percentuale" ci fosse un equilibrio tra i due modi di vedere il mondo del lavoro.

Ma i risultati si vedono... l'Italia va male dal punto di vista economico anche per questo.
Per niente i nostri mega-manager (i vari Tronchetti Provera e company) sono stati solo dei gran tramaccioni che facevano solo i loro interessi e quelli dei loro quattro amici raccomandati e hanno portato al fallimento le piu' grande aziende italiane.
Va beh.. ma qui sforo in argomenti che rischiano di essere "pericolosi"

Scusate lo sfogo.
Mi ascolterò un po' di Mozart per calmarmi (per tornare OT) Wink


Ultima modifica di nd1967 il Ven 17 Ott 2008 - 0:40 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da maurizio3929 Ven 17 Ott 2008 - 0:34

nd1967 ha scritto:
Scusate lo sfogo.
Mi ascolterò un po' di Mozart per calmarmi (per tornare OT) Wink

Ciao Andrea (per sdrammatizare un po'), mi sembra che l'effetto Mozart abbia sortito buoni esiti a giudicare dall'espressione quasi mistica del nostro "capo" (vedi avatar). Hehe Hehe
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Messaggio Da Andrea Gianelli Ven 17 Ott 2008 - 10:42

nd1967 ha scritto:Io lavoro in una grande azienda (società assicurativa - area informatica) e mia moglie nella formazione (maestra asilo nido).
In entrambi gli ambienti si trovano le situazioni che decrivete (persone incompetenti che sono sopra di te e possono decidere le cose e amgari anche del tuo futuro a livello di carriera)

Mi sto rendendo conto che in Italia conta sempre piu' il "chi conosci" piuttosto che il "quanto vali".
Cioè non è che fossi ingenuo e non lo sapessi, ma pensavo che "in percentuale" ci fosse un equilibrio tra i due modi di vedere il mondo del lavoro.

Ma i risultati si vedono... l'Italia va male dal punto di vista economico anche per questo.
Per niente i nostri mega-manager (i vari Tronchetti Provera e company) sono stati solo dei gran tramaccioni che facevano solo i loro interessi e quelli dei loro quattro amici raccomandati e hanno portato al fallimento le piu' grande aziende italiane.
Va beh.. ma qui sforo in argomenti che rischiano di essere "pericolosi"

Scusate lo sfogo.
Mi ascolterò un po' di Mozart per calmarmi (per tornare OT) Wink
Caro Andrea, ancora una volta mi trovo pienamente d'accordo con te, questa volta purtroppo, dato che siamo tutti costretti a condividere una situazione tutt'altro che rosea: nelle aziende esistono validissimi dirigenti "poveri" (quelli che per qualche soldino in più mandano avanti la baracca, supplendo alle inefficienze di collaboratori incapaci (assunti da chissà chi e chissà come e rispondendo del loro operato a capi spesso incopetenti), impiegati (e segretarie) che fanno il lavoro che i vari direttori non vogliono/possono fare (ad esempio scrivere una lettera in lingua straniera che non sia il "trapattonish" o, peggio, il "formigonish"), precari (spesso coincidenti con quest'ultima categoria) che coprono tutto il restante "minimo indispensabile interno" (che in una grande realtà è sempre molto) e, infine, i consulenti, che possono svolgere il loro lavoro presso le varie aziende clienti e rendersi conto (con l'inevitabile allarme dato dai numeri stessi) di quanto male vadano le cose (anche per loro, a giudicare dalle tariffe stabilite dai committenti Crying or Very sad).
Ma le cose vanno ancor peggio spostandoci dal privato al pubblico, a partire dal mondo della politica, in cui al di là degli "scontri di facciata" sono tutti d'accordo a coprirsi le magagne: qualcuno ha più saputo qualcosa di Prodi e dell'IRI? E delle scalate bancarie o delle altre inchieste ben note a tutti noi? Indulto, indultino, lodo Alfano e chi più ne ha più ne metta: l'importante è riuscire a far sempre i porci comodi con nostri soldi, usandone una parte per far camminare in qualche modo morti viventi come Fiat e Alitalia, infischiandosene altamente delle piccole e medie imprese che ogni giorno chiudono nell'indifferenza di tutti, con una complessiva perdita di posti di lavoro di gran lunga maggiore di quella dei carrozzoni sopra citati. Ma questo non fa notizia Evil or Very Mad
Ciò detto, mi fermo: passiamo ad altro Wink
Buon ascolto, buona musica e buon Mozart a tutti! Laughing

PS: a proposito, Mozart è morto a 35 anni, il suo talento è stato sfruttato a dismisura sino a minare definitivamente le sue condizioni di salute, dopodichè è stato sepolto in una fossa comune. Uno peggiori esempi di meritocrazia alla rovescia Scream
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Messaggio Da maurizio3929 Sab 18 Ott 2008 - 0:00

Silver Black ha scritto:Il fenomeno denominato "Effetto Mozart" e la Silent Sub Technology

Sappiamo che la musica aiuta a strutturare il pensiero ed il lavoro delle persone nell’apprendimento delle abilità linguistiche, matematiche e spaziali; soprattutto l’intelligenza musicale influisce sullo sviluppo emotivo, spirituale e culturale più di altre intelligenze. Meno risaputo è che la musica possa influenzare l’organismo modificando lo stato emotivo, fisico e mentale: tale fenomeno viene denominato "effetto Mozart".
Uno dei maggiori studiosi del suono dal punto di vista medico, Alfred Tomatis, dichiara che "Mozart è un’ottima madre, provoca il maggior effetto curativo sul corpo umano".

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Sergio,
quale cd mi consiglieresti per avvicinarmi alla classica (Mozart, nella fattispecie), da far ascoltare anche ai miei piccoli (così li ammansisco un po')?
Magari che sia di buona qualità (audiophile).
Grazie
Maurizio
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