ma come fa a suonare?
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ma come fa a suonare?
buon giorno ragazzi, avrei alcune domande da porvi, secondo voi perché sul circuito di alimentazione ci sono tracciati dei componenti ma non sono stati saldati? (condensatori, resistenze e diodi)
inoltre come mai i condensatori di filtro (credo che siano i 2 più cicciotti) sono 450v 270uf??? solitamente sono da 10000 uf cadauno.
inoltre come si regola il bias? non c'è nessun trimmer ne levetta ne niente...le valvole originali erano delle 6550A-98 cinesi, adesso ho preso delle kt88 psvane. le posso montare tranquillamente oppure devo modificare qualcosa?
ad esempio quelle del pre le ho sostituite senza regolare nulla ma se riuscissi a regolare il bias non sarebbe meglio?
ecco la foto:
inoltre come mai i condensatori di filtro (credo che siano i 2 più cicciotti) sono 450v 270uf??? solitamente sono da 10000 uf cadauno.
inoltre come si regola il bias? non c'è nessun trimmer ne levetta ne niente...le valvole originali erano delle 6550A-98 cinesi, adesso ho preso delle kt88 psvane. le posso montare tranquillamente oppure devo modificare qualcosa?
ad esempio quelle del pre le ho sostituite senza regolare nulla ma se riuscissi a regolare il bias non sarebbe meglio?
ecco la foto:
giorginhos- Appassionato
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Re: ma come fa a suonare?
giorginhos ha scritto:buon giorno ragazzi, avrei alcune domande da porvi, secondo voi perché sul circuito di alimentazione ci sono tracciati dei componenti ma non sono stati saldati? (condensatori, resistenze e diodi)
inoltre come mai i condensatori di filtro (credo che siano i 2 più cicciotti) sono 450v 270uf??? solitamente sono da 10000 uf cadauno.
inoltre come si regola il bias? non c'è nessun trimmer ne levetta ne niente...le valvole originali erano delle 6550A-98 cinesi, adesso ho preso delle psvane. le posso montare tranquillamente oppure devo modificare qualcosa?
ad esempio quelle del pre le ho sostituite senza regolare nulla ma se riuscissi a regolare il bias non sarebbe meglio?
ecco la foto:
Ma di quale amplificatore stai parlando?
I componenti sull'alimentazione mancano perchè evidentemente non sono indispensabili.
Se la tensione di lavoro del condensatore deve essere 450V non credo che esista un condensatore da 10.000 uF e se esiste è di dimensioni enormi.
Gli ampli a valvole funzionano con alte tensioni e basse correnti, quindi per i condensatori dell'alimentazione non servono valori molto grandi, comunque l'energia stockata nel condensatore non è minore di quella di un 10.000mF montato su uno stato solido perchè essa aumenta con il quadrato della tensione.
Forse(dico forse) l'ampli ha il bias automatico ( che per le finali non è proprio il massimo della qualità ) Se cambi le finali non devi (e soprattutto NON PUOI) regolare niente, ma è una sostituzione da fare con molta attenzione.
Le valvole di segnale hanno praticamente sempre il bias automatico, non bisogna regolare niente.
Nel loro caso date le bassissime correnti in gioco e l'invariabilità del carico(almeno si spera) il bias automatico và benissimo.
sonic63- Membro classe oro
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Re: ma come fa a suonare?
Sicuramente il finale ha il bias automatico ed è quasi certamente determinato dalle quattro resistenze in parallelo fra loro e al condensatore elettrolitico che si vedono chiaramente in foto.
Il bias automatico non è necessariamente un "ripiego economico" nei confronti del bias fisso perché è possibile, variando la capacità ed il tipo di condensatore in parallelo, fare una specie di "fine tuning" sonoro, cosa impossibile con la soluzione del bias fisso.
Inoltre troppo spesso gli alimentatori per il negativo di griglia sono estremamente rozzi e semplificati: non dimentichiamoci che il bias fisso, che significa mantenere costante la -Vg del tubo, è realizzato iniettando sulla griglia una tensione continua negativa; se questa non è estremamente pulita da disturbi tutti questi si infilano indisturbati nel tubo e vengono amplificati insieme al segnale... bell'affare abbiamo fatto...
Anche in questi casi purtroppo certe soluzioni sono determinate più da ragioni commerciali che tecniche...
Per quel che riguarda la capacità dei condensatori dell'alimentazione, come giustamente già detto, l'energia immagazzinata (in Joule) è proporzionale al quadrato della tensione e cioè J=1/2 C*V^2
Facendo due conti un condensatore da 270 uF a 400V immagazzina 21.6 J.
Se consideriamo, come spesso accade per lo SS, di avere un cap da 10000uF a 40V, lo stesso immagazzinerà: 1/2*10000*10^-6*40^2 = 8 J circa un terzo di quello da 270 uF...
Il bias automatico non è necessariamente un "ripiego economico" nei confronti del bias fisso perché è possibile, variando la capacità ed il tipo di condensatore in parallelo, fare una specie di "fine tuning" sonoro, cosa impossibile con la soluzione del bias fisso.
Inoltre troppo spesso gli alimentatori per il negativo di griglia sono estremamente rozzi e semplificati: non dimentichiamoci che il bias fisso, che significa mantenere costante la -Vg del tubo, è realizzato iniettando sulla griglia una tensione continua negativa; se questa non è estremamente pulita da disturbi tutti questi si infilano indisturbati nel tubo e vengono amplificati insieme al segnale... bell'affare abbiamo fatto...
Anche in questi casi purtroppo certe soluzioni sono determinate più da ragioni commerciali che tecniche...
Per quel che riguarda la capacità dei condensatori dell'alimentazione, come giustamente già detto, l'energia immagazzinata (in Joule) è proporzionale al quadrato della tensione e cioè J=1/2 C*V^2
Facendo due conti un condensatore da 270 uF a 400V immagazzina 21.6 J.
Se consideriamo, come spesso accade per lo SS, di avere un cap da 10000uF a 40V, lo stesso immagazzinerà: 1/2*10000*10^-6*40^2 = 8 J circa un terzo di quello da 270 uF...
Ultima modifica di mau749 il Mer 5 Giu 2013 - 12:43 - modificato 1 volta.
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Ciao, Maurizio
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: ma come fa a suonare?
Ci farai sapere se suona? E se suona bene?
Saluti.
Saluti.
andzoff- Membro classe bronzo
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Re: ma come fa a suonare?
mau749 ha scritto:Sicuramente il finale ha il bias automatico ed è quasi certamente determinato dalle quattro resistenze in parallelo fra loro e al condensatore elettrolitico che si vedono chiaramente in foto.
Il bias automatico non è necessariamente un "ripiego economico" nei confronti del bias fisso perché è possibile, variando la capacità ed il tipo di condensatore in parallelo, fare una specie di "fine tuning" sonoro, cosa impossibile con la soluzione del bias fisso.
Inoltre troppo spesso gli alimentatori per il negativo di griglia sono estremamente rozzi e semplificati: non dimentichiamoci che il bias fisso, che significa mantenere costante la -Vg del tubo, è realizzato iniettando sulla griglia una tensione continua negativa; se questa non è estremamente pulita da disturbi tutti questi si infilano indisturbati nel tubo e vengono amplificati insieme al segnale... bell'affare abbiamo fatto...
Anche in questi casi purtroppo certe soluzioni sono determinate più da ragioni commerciali che tecniche...
Per quel che riguarda la capacità dei condensatori dell'alimentazione, come giustamente già detto, l'energia immagazzinata (in Joule) è proporzionale al quadrato della tensione e cioè J=1/2 C*V^2
Facendo due conti un condensatore da 270 uF a 400V immagazzina 21.6 J.
Se consideriamo, come spesso accade per lo SS, di avere un cap da 10000uF a 40V, lo stesso immagazzinerà: 1/2*10000*10^-6*40^2 = 8 J circa un terzo di quello da 270 uF...
l'amplificatore in questione è un audioromy m-88a, mi piacerebbe tanto poter fare delle modifiche per migliorare la qualità del progetto, ma non avendo ne lo schema ne le competenze non saprei dove mettere le mani... le uniche modifiche le ho apportate sostituendo tutti gli elettrolitici con altri di qualità superiore (tranne quelli del pre, perchè non so quali siano i componenti che determinano la qualità del segnale), ed infine sto sostituendo tutte le resistenze in serie sugli zoccoli con altre dello stesso valore ma con tolleranza all'1%.
insomma per farla breve come potrei apportare una modifica al progetto per avere una miglioria tangibile?
giorginhos- Appassionato
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Re: ma come fa a suonare?
andzoff ha scritto:Ci farai sapere se suona? E se suona bene?
Saluti.
con piacere
giorginhos- Appassionato
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Re: ma come fa a suonare?
Ha detto tutto Mau749,grande maestro dei tubi!
Albert^ONE- Membro classe oro
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Re: ma come fa a suonare?
Albert^ONE ha scritto:Ha detto tutto Mau749,grande maestro dei tubi!
per un profano come me tutti quei calcoli risultano incomprensibili
mi servirebbe sapere solamente cosa togliere o aggiungere
giorginhos- Appassionato
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Re: ma come fa a suonare?
ps: non avendo lo schema posso solo limitarmi ad elencare ogni singolo componente, qualora fosse necessario...anche se rimane sempre il problema che non si sa come i componenti siano collegati fra loro...
giorginhos- Appassionato
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Re: ma come fa a suonare?
Anche in questi casi dobbiamo chiarire alcune cose.
Un apparecchio, a tubi e non, suona "in un certo modo" in funzione di due parametri fondamentali: lo schema elettrico ed i componenti utilizzati.
Per mia esperienza, con i tubi almeno, è preponderante la prima condizione; lo schema elettrico, comprendendo in esso non solo la tipologia ma anche ad esempio le tensioni di alimentazione, i punti di lavoro scelti, la presenza o meno della controreazione, è determinante per definire una certa sonorità.
Uno stadio a catodo comune avrà certe caratteristiche elettriche di base, e quindi sonore, che sono generalizzabili e relativamente indipendenti dal tubo utilizzato così come un SRPP e un cathode follower o un mu follower.
Soprattutto con i finali di potenza gli schemi che girano sono sempre gli stessi, riedizioni più o meno riuscite del classico Williamson o del Leak e questo vale anche per apparecchi di pregio e non solo per il solito cinese economico.
Da qui risulta evidente che, soprattutto non avendo a disposizione lo schema elettrico ed i parametri di funzionamento, diventa assai difficile proporre modifiche "migliorative", miglioramento che poi alla fine è sempre una valutazione assolutamente personale.
Direi pertanto che una modifica circuitale non è da considerare percorribile.
Rimangono i componenti che, a mio parere, incidono sul risultato finale per non più del 20 o 30%.
Qui entriamo in un vero e proprio campo minato: il (famigerato) tube rolling è un esempio classico.
Come già discusso ampiamente in altre sedi la sostituzione dei tubi con altri, sulla carta migliori, non è detto che porti miglioramenti effettivi sul risultato finale ed a volte, anche su apparecchi di classe elevata, una modesta ed economica cinese suona meglio della solita costosa NOS Mullard o Telefunken...
Stesso discorso per la componentistica passiva, resistenze e condensatori: pensi davvero di stravolgere il suono del tuo finale sostituendo delle oneste resistenze a carbone con costose strato metallico all'1% di tolleranza quando le tolleranze di un tubo, se va bene, sono dell'ordine del 10%...?
Più delicato il discorso dei condensatori d'accoppiamento fra i vari stadi: qui una sostituzione con componenti di diversa tecnologia può portare a risultati decisamente interessanti; sostituire un modesto poliestere o policarbonato con un polipropilene o con un carta/olio può portare ad eclatanti diverse sonorità.
Dalle foto i condensatori (quelli rossi) sembrerebbero essere dei buoni WIMA MKC o MKS: puoi provare la sostituzione con i classici Solen, Mundorf, Obbligato ecc. ma senza spendere un patrimonio perché anche in questi casi vale la regola che è sempre molto difficile "cavar sangue dalle rape" ...
Il mio consiglio è sempre lo stesso: ascoltalo a fondo, cerca di comprendere bene la "personalità" dell'apparecchio, chiediti cosa, a tuo esclusivo gusto personale, si dovrebbe migliorare e solo a quel punto potremmo pensare di far qualcosa...
Un apparecchio, a tubi e non, suona "in un certo modo" in funzione di due parametri fondamentali: lo schema elettrico ed i componenti utilizzati.
Per mia esperienza, con i tubi almeno, è preponderante la prima condizione; lo schema elettrico, comprendendo in esso non solo la tipologia ma anche ad esempio le tensioni di alimentazione, i punti di lavoro scelti, la presenza o meno della controreazione, è determinante per definire una certa sonorità.
Uno stadio a catodo comune avrà certe caratteristiche elettriche di base, e quindi sonore, che sono generalizzabili e relativamente indipendenti dal tubo utilizzato così come un SRPP e un cathode follower o un mu follower.
Soprattutto con i finali di potenza gli schemi che girano sono sempre gli stessi, riedizioni più o meno riuscite del classico Williamson o del Leak e questo vale anche per apparecchi di pregio e non solo per il solito cinese economico.
Da qui risulta evidente che, soprattutto non avendo a disposizione lo schema elettrico ed i parametri di funzionamento, diventa assai difficile proporre modifiche "migliorative", miglioramento che poi alla fine è sempre una valutazione assolutamente personale.
Direi pertanto che una modifica circuitale non è da considerare percorribile.
Rimangono i componenti che, a mio parere, incidono sul risultato finale per non più del 20 o 30%.
Qui entriamo in un vero e proprio campo minato: il (famigerato) tube rolling è un esempio classico.
Come già discusso ampiamente in altre sedi la sostituzione dei tubi con altri, sulla carta migliori, non è detto che porti miglioramenti effettivi sul risultato finale ed a volte, anche su apparecchi di classe elevata, una modesta ed economica cinese suona meglio della solita costosa NOS Mullard o Telefunken...
Stesso discorso per la componentistica passiva, resistenze e condensatori: pensi davvero di stravolgere il suono del tuo finale sostituendo delle oneste resistenze a carbone con costose strato metallico all'1% di tolleranza quando le tolleranze di un tubo, se va bene, sono dell'ordine del 10%...?
Più delicato il discorso dei condensatori d'accoppiamento fra i vari stadi: qui una sostituzione con componenti di diversa tecnologia può portare a risultati decisamente interessanti; sostituire un modesto poliestere o policarbonato con un polipropilene o con un carta/olio può portare ad eclatanti diverse sonorità.
Dalle foto i condensatori (quelli rossi) sembrerebbero essere dei buoni WIMA MKC o MKS: puoi provare la sostituzione con i classici Solen, Mundorf, Obbligato ecc. ma senza spendere un patrimonio perché anche in questi casi vale la regola che è sempre molto difficile "cavar sangue dalle rape" ...
Il mio consiglio è sempre lo stesso: ascoltalo a fondo, cerca di comprendere bene la "personalità" dell'apparecchio, chiediti cosa, a tuo esclusivo gusto personale, si dovrebbe migliorare e solo a quel punto potremmo pensare di far qualcosa...
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Ciao, Maurizio
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mau749- Moderatore di sezione
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