Thorens TD 145 Mk II da revisionare
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Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Rieccomi, come d'accordo, dopo il revox ora tocca al thorens.
L'ho provato: a 33 mi sembra ok, a 45 gira lento come se la cinghia non riesca a spostarsi sul diametro maggiore della puleggina. Certo polvere e sporco non mancheranno.
L'ho provato: a 33 mi sembra ok, a 45 gira lento come se la cinghia non riesca a spostarsi sul diametro maggiore della puleggina. Certo polvere e sporco non mancheranno.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
qui nel forum gira un certo valterneri ... è pericoloso! ...beppe46 ha scritto:... dopo il revox ora tocca al thorens ...
ti consiglio di non seguire i suoi consigli!
non finirai mai!
quello è capace di iniziare così:
"il Thorens TD145 MKII è fatto di 158 pezzi + la puntina!
Bene! Procurati 159 barattolini dello yogurt e …!"
- A VAAA!!! se segue i tuoi consigli non segue il tuo consiglio
e se segue il tuo consiglio non segue il tuo consiglio! E' un paradosso! -
Bene! il Thorens è fatto di 158 pezzi ...
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Se nel giradischi, prima d'ora, non ci ha mai messo le mani nessuno
la "revisione" è semplicissima e non occorre smontare quasi nulla, solo il rotore e il motore.
Prima di revisionarlo occorre calibrarlo in altezza,
questo serve per sapere prima se le molle e i distanziatori avranno bisogno di un qualche accorgimento
o se nessuna modifica sarà necessaria.
Occorre una chiave a tubo da 8.
Togli il coperchio di fondo e appoggia il giradischi in piedi su 4 barattoli
che lo solleveranno quel tanto da poterci mettere le mani sotto.
Procurati uno spessore di 6 o 7 millimetri (di solito un lapis esagonale va bene).
Il piatto ruotante (completo di tappetino), col suo bordo inferiore,
deve distanziarsi di 6 o 7 millimetri e in modo uguale per tutto il suo perimetro dal pianale.
Occorre avvitare/svitare i 3 dadi che regolano e fermano le 3 molle finché necessario.
Ogni volta che si regola un dado occorre riaggiustare anche gli altri due, e pian piano ci si arriva.
Se da un lato non lo si riesce a sollevare di quei 6 o 7 millimetri
si prende nota di quale dado la corsa è insufficiente.
Dopo averlo regolato occorre verificare che il piatto riesca a molleggiare
di almeno due millimetri su e giù da ogni lato prima che le molle arrivino a fine corsa.
Nel lato motore dopo 3 o 4 millimetri il piatto sbatterà contro qualcosa di ferro,
è normale, c'è un distanziatore di sicurezza che protegge la puleggia.
Regolata l'altezza i 3 dadi vanno lasciati nella posizione trovata,
servirà per esaminare la loro posizione quando verranno smontati a giradischi capovolto.
la "revisione" è semplicissima e non occorre smontare quasi nulla, solo il rotore e il motore.
Prima di revisionarlo occorre calibrarlo in altezza,
questo serve per sapere prima se le molle e i distanziatori avranno bisogno di un qualche accorgimento
o se nessuna modifica sarà necessaria.
Occorre una chiave a tubo da 8.
Togli il coperchio di fondo e appoggia il giradischi in piedi su 4 barattoli
che lo solleveranno quel tanto da poterci mettere le mani sotto.
Procurati uno spessore di 6 o 7 millimetri (di solito un lapis esagonale va bene).
Il piatto ruotante (completo di tappetino), col suo bordo inferiore,
deve distanziarsi di 6 o 7 millimetri e in modo uguale per tutto il suo perimetro dal pianale.
Occorre avvitare/svitare i 3 dadi che regolano e fermano le 3 molle finché necessario.
Ogni volta che si regola un dado occorre riaggiustare anche gli altri due, e pian piano ci si arriva.
Se da un lato non lo si riesce a sollevare di quei 6 o 7 millimetri
si prende nota di quale dado la corsa è insufficiente.
Dopo averlo regolato occorre verificare che il piatto riesca a molleggiare
di almeno due millimetri su e giù da ogni lato prima che le molle arrivino a fine corsa.
Nel lato motore dopo 3 o 4 millimetri il piatto sbatterà contro qualcosa di ferro,
è normale, c'è un distanziatore di sicurezza che protegge la puleggia.
Regolata l'altezza i 3 dadi vanno lasciati nella posizione trovata,
servirà per esaminare la loro posizione quando verranno smontati a giradischi capovolto.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Ok, fatto.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Occorre un'altra prova
per sapere se il dispositivo di stop fine disco ha bisogno o no di essere regolato/riparato:
Accendi e metti in rotazione,
manualmente trascina braccio e puntina da inizio disco a fine disco
con una velocità di un centimetro al secondo, tenendo la puntina sollevata dal disco di circa un centimetro
e prendi nota a quanti centimetri dal centro scatta il dispositivo di stop.
Ripeti la prova 3 o 4 volte aspettando alcuni secondi tra una prova e l'altra.
Quando si opera su braccio e puntina è sempre prudente mettere un disco sul giradischi,
questo perché se accidentalmente la puntina sfugge e cade,
se cade sul vinile si salva, se cade sul tappetino di gomma si rompe.
Forse la puntina è meglio estrarla e riporla al sicuro,
lasciando però il corpo testina ancora avvitato sulla conchiglia e sul braccio.
Questa è la foto del sotto del tuo giradischi
(l'hai pubblicata 3 anni fa quando volevi allungare il filo)
è ancora come fabbrica l'ha fatto e così rimarrà,
in rete girano modifiche di miglioramento assolutamente inutili:
nel centro c'è una vite che tiene fermo un filo e una lamierina metallica,
quella lamierina in realtà è una forcella che impedisce al rotore centrale di essere estratto:
Bene! Occorre svitare la vite e togliere la forcella facendola scorrere nelle feritoie,
poi si toglie tappetino, piatto, cinghia e rotore centrale pulendo il perno con carta dal vecchio olio
e pulendo anche il foro con stoffa arrotolata e petrolio, così l'olio vecchio non gocciolerà quando lo si capovolge.
Occorre testare la puleggia:
questa puleggia in realtà è una frizione,
tenendola ferma con le dita e accendendo il motore in rotazione
il motore deve girare senza troppo sforzo e la puleggia deve rimanere ferma tra le dita senza troppo sforzo.
Qui occorrerebbe un dinamometro, ma è sufficiente una valutazione soggettiva.
La funzione di questa puleggia a frizione è quella di slittare quando il motore parte
ma il piatto è ancora fermo, così la cinghia non subisce strusciamenti.
Occorre svitare il motore, ha 3 viti differenti l'una dall'altra.
una normale con rondella piccola
una più lunga con rondella larga che stringe il motore tramite una molla
una esagonale di 6 o tonda a lama che in realtà è un distanziatore.
Occorre ovviamente prendere nota della disposizione di queste viti differenti.
Storicamente nel 145 MKII ci mettevano un distanziatore cilindrico a lama
(quello esagonale lo mettevano nei 166/16 Volt),
occorre un cacciavite a lama larga ma sottile, se non penetra bene è facile slabbrarlo.
Dopo aver svitato il motore, e ovviamente dopo aver tolto anche il coperchio
(che assieme alle cerniere è la cosa più delicata),
lo si può capovolgere appoggiandolo sui 4 barattolini, che, se non sono di plastica,
ma di vetro o metallo, vanno protetti con un po' di carta morbida per non graffiare il pianale serigrafato.
Le cerniere del coperchio, nella parte che appartiene alla base,
hanno due linguettine apparentemente inutili, che, se slargate del minimo indispensabile
(sono delicate e facili a rompersi),
si sbloccano per estrarre la parte delle cerniere che appartengono al coperchio.
Prima di lubrificare il motore occorre pulirlo da qualunque pelacchio che avrà sulle bronzine,
soprattutto in quella superiore.
Occorre essere meticolosi, quindi molta luce, una lente d'ingrandimento, pinzette, stoffa e petrolio.
L'olio nuovo se li trascinerebbe tra perno e bronzina.
Pulito il motore occorre lubrificarlo:
io preferisco l'olio 5/40 (lo usano i motociclisti nelle loro moto veloci)
non occorre comprarlo, nelle taniche vuote buttate via 20 gocce ci si trovano sempre, e ne bastano 2
(dai meccanici per moto o dai benzinai si trovano facilmente),
altrimenti basta un normale buon olio per lubrificazioni generiche.
Una micro-goccia nella bronzina sotto
e una mini-goccia nella bronzina sopra, applicata con uno stuzzicadenti.
10 minuti in rotazione a vuoto capovolgendolo ogni tanto e poi pulito moderatamente dall'olio in eccesso.
Fatto questo il motore lo si può riavvitare
senza curarsi di stringere troppo la molla, andrà regolata più in avanti.
per sapere se il dispositivo di stop fine disco ha bisogno o no di essere regolato/riparato:
Accendi e metti in rotazione,
manualmente trascina braccio e puntina da inizio disco a fine disco
con una velocità di un centimetro al secondo, tenendo la puntina sollevata dal disco di circa un centimetro
e prendi nota a quanti centimetri dal centro scatta il dispositivo di stop.
Ripeti la prova 3 o 4 volte aspettando alcuni secondi tra una prova e l'altra.
Quando si opera su braccio e puntina è sempre prudente mettere un disco sul giradischi,
questo perché se accidentalmente la puntina sfugge e cade,
se cade sul vinile si salva, se cade sul tappetino di gomma si rompe.
Forse la puntina è meglio estrarla e riporla al sicuro,
lasciando però il corpo testina ancora avvitato sulla conchiglia e sul braccio.
Questa è la foto del sotto del tuo giradischi
(l'hai pubblicata 3 anni fa quando volevi allungare il filo)
è ancora come fabbrica l'ha fatto e così rimarrà,
in rete girano modifiche di miglioramento assolutamente inutili:
nel centro c'è una vite che tiene fermo un filo e una lamierina metallica,
quella lamierina in realtà è una forcella che impedisce al rotore centrale di essere estratto:
Bene! Occorre svitare la vite e togliere la forcella facendola scorrere nelle feritoie,
poi si toglie tappetino, piatto, cinghia e rotore centrale pulendo il perno con carta dal vecchio olio
e pulendo anche il foro con stoffa arrotolata e petrolio, così l'olio vecchio non gocciolerà quando lo si capovolge.
Occorre testare la puleggia:
questa puleggia in realtà è una frizione,
tenendola ferma con le dita e accendendo il motore in rotazione
il motore deve girare senza troppo sforzo e la puleggia deve rimanere ferma tra le dita senza troppo sforzo.
Qui occorrerebbe un dinamometro, ma è sufficiente una valutazione soggettiva.
La funzione di questa puleggia a frizione è quella di slittare quando il motore parte
ma il piatto è ancora fermo, così la cinghia non subisce strusciamenti.
Occorre svitare il motore, ha 3 viti differenti l'una dall'altra.
una normale con rondella piccola
una più lunga con rondella larga che stringe il motore tramite una molla
una esagonale di 6 o tonda a lama che in realtà è un distanziatore.
Occorre ovviamente prendere nota della disposizione di queste viti differenti.
Storicamente nel 145 MKII ci mettevano un distanziatore cilindrico a lama
(quello esagonale lo mettevano nei 166/16 Volt),
occorre un cacciavite a lama larga ma sottile, se non penetra bene è facile slabbrarlo.
Dopo aver svitato il motore, e ovviamente dopo aver tolto anche il coperchio
(che assieme alle cerniere è la cosa più delicata),
lo si può capovolgere appoggiandolo sui 4 barattolini, che, se non sono di plastica,
ma di vetro o metallo, vanno protetti con un po' di carta morbida per non graffiare il pianale serigrafato.
Le cerniere del coperchio, nella parte che appartiene alla base,
hanno due linguettine apparentemente inutili, che, se slargate del minimo indispensabile
(sono delicate e facili a rompersi),
si sbloccano per estrarre la parte delle cerniere che appartengono al coperchio.
Prima di lubrificare il motore occorre pulirlo da qualunque pelacchio che avrà sulle bronzine,
soprattutto in quella superiore.
Occorre essere meticolosi, quindi molta luce, una lente d'ingrandimento, pinzette, stoffa e petrolio.
L'olio nuovo se li trascinerebbe tra perno e bronzina.
Pulito il motore occorre lubrificarlo:
io preferisco l'olio 5/40 (lo usano i motociclisti nelle loro moto veloci)
non occorre comprarlo, nelle taniche vuote buttate via 20 gocce ci si trovano sempre, e ne bastano 2
(dai meccanici per moto o dai benzinai si trovano facilmente),
altrimenti basta un normale buon olio per lubrificazioni generiche.
Una micro-goccia nella bronzina sotto
e una mini-goccia nella bronzina sopra, applicata con uno stuzzicadenti.
10 minuti in rotazione a vuoto capovolgendolo ogni tanto e poi pulito moderatamente dall'olio in eccesso.
Fatto questo il motore lo si può riavvitare
senza curarsi di stringere troppo la molla, andrà regolata più in avanti.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Prima prova:
- il dispositivo di stop con trascinamento manuale del braccio non funziona, il piatto continua a girare
- con la puntina abbassata sul disco funziona, il piatto si ferma col braccio a 50-55 mm dal perno centrale e il braccio si alza automaticamente. Fatte più prove posizionando la puntina in diversi punti del disco, anche vicinissima alla fine: sembra che lo stop automatico funzioni solo col braccio/puntina abbassato.
- un paio di volte al comando di avvio il piatto ha iniziato a girare al contrario per poi riprendere il verso giusto.
- il dispositivo di stop con trascinamento manuale del braccio non funziona, il piatto continua a girare
- con la puntina abbassata sul disco funziona, il piatto si ferma col braccio a 50-55 mm dal perno centrale e il braccio si alza automaticamente. Fatte più prove posizionando la puntina in diversi punti del disco, anche vicinissima alla fine: sembra che lo stop automatico funzioni solo col braccio/puntina abbassato.
- un paio di volte al comando di avvio il piatto ha iniziato a girare al contrario per poi riprendere il verso giusto.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
durante la prova il dispositivo alzabraccio deve essere abbassato, altrimenti non è caricato e non può scattare,beppe46 ha scritto:... sembra che lo stop automatico funzioni solo col braccio/puntina abbassato.
però va fatta muovendo il braccio a mano, e non sui solchi,
in pratica si deve far finta che la puntina stia leggendo il disco, e non cercando la traccia.
forse perché la cinghia è un po' slargata e slitta … vedremo …beppe46 ha scritto:... un paio di volte al comando di avvio il piatto ha iniziato a girare al contrario
per poi riprendere il verso giusto.
(PS: questa mia a molti sembrerà una risposta senza senso … )
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Rifatte prove stop.
Con puntina su disco si ferma a fine traccia a circa 50-55 mm.
Con spostamento manuale si ferma a circa 70 mm.
Con puntina su disco si ferma a fine traccia a circa 50-55 mm.
Con spostamento manuale si ferma a circa 70 mm.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Motore rimontato.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Perfetto!beppe46 ha scritto:Rifatte prove stop … con spostamento manuale si ferma a circa 70 mm.
Giradischi capovolto, chiave di 8 a tubo:
delle 3 molle, girando a stringere i rispettivi dadi di regolazione, questi arriveranno a fine corsa
(la rondella di gomma andrà a sbattere su un distanziatore che c'è dentro la molla),
di ogni dado: quanti giri o mezzi giri si possono fare prima che si arrivi a fine corsa?
Occorre notare e scrivere il dato di ciascun dado:
quello vicino al motore, quello dalla parte del braccio e quello intermedio.
Se sono possibili almeno due giri si procede.
(però scrivi i numeri perché saranno indicativi in futuro)
E ora una tua libera scelta:
ogni molla è composta da 8 o 10 pezzi,
io di solito smonto tutto, lucido a specchio, lavo le gomme con soda caustica,
striglio le molle con abrasivo per togliergli la patina di ruggine, sostituisco le spugnette … ecc ecc …
è la mia mania di riportare a nuovo, ma non ha nessuna utilità pratica ...
"è propedeutico" … "è estetica che non si vede"
Hai voglia di farlo o si salta il passaggio?
Però:
se i giri sono meno di 2 occorre farlo
se le viti assiali alle molle dondellano occorre farlo
Comunque, nel caso che vuoi o che sia necessario farlo, non svitare ancora nulla.
Mi occorre sapere:
1) il rotore centrale, quello che viene abbracciato dalla cinghia, è di alluminio/zinco o di plastica?
2) il perno centrale del rotore ha un diametro di 10 o di 7 millimetri?
3) tra il dado e la molla c'è soltanto una rondella di metallo e una di gomma,
oppure 2 rondelle di metallo, una di gomma e una di plastica?
(negli anni il 145 aveva alcune di queste differenze)
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
1) Plastica dura
2) 7 mm
3) in ordine dal dado: una metallica, una di plastica dura, una di gomma parzialmente penetrata nella molla, un corpo spugnoso giallo dentro la molla.
2) 7 mm
3) in ordine dal dado: una metallica, una di plastica dura, una di gomma parzialmente penetrata nella molla, un corpo spugnoso giallo dentro la molla.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
La rondella di metallo e quella di plastica dura hanno un orientamento di montaggio,
sopra e sotto sono differenti.
Se le hai sfilate:
quella metallica è leggermente concava,
è facile rimetterla giusta, perché sopra è macchiata di vernice,
quella di plastica è facile da sbagliare, ha un profilo a cuneo, di profilo è un triangolo retto,
di solito la Thorens metteva l'ipotenusa a contatto con la rondella e il dado,
e il cateto maggiore a contatto con la rondella di gomma e la molla,
anche questa rondella spesso è sporca di vernice dalla parte del dado.
Occorre rimettere tutto com'era, comunque se non è chiaro è facile, fanno fede le altre due molle.
Le molle possono essere o nere tipo canna di fucile o chiare acciaio,
il tuo dovrebbe averle nere, perché le mettevano negli ultimi modelli, e il tuo,
per l'albero di 7 e la presenza della rondella a cuneo, dovrebbe essere l'ultima versione prodotta.
Quelle nere nel tempo si arrugginiscono di meno.
Se vuoi smontare tutto per lustrare le molle e i cilindretti a nuovo
(cosa alquanto inutile) devi smontare segnandoti bene l'orientamento di montaggio delle rondelle,
altrimenti rimetti quella che hai smontato com'era e si procede.
Ma abbiamo quasi finito.
sopra e sotto sono differenti.
Se le hai sfilate:
quella metallica è leggermente concava,
è facile rimetterla giusta, perché sopra è macchiata di vernice,
quella di plastica è facile da sbagliare, ha un profilo a cuneo, di profilo è un triangolo retto,
di solito la Thorens metteva l'ipotenusa a contatto con la rondella e il dado,
e il cateto maggiore a contatto con la rondella di gomma e la molla,
anche questa rondella spesso è sporca di vernice dalla parte del dado.
Occorre rimettere tutto com'era, comunque se non è chiaro è facile, fanno fede le altre due molle.
Le molle possono essere o nere tipo canna di fucile o chiare acciaio,
il tuo dovrebbe averle nere, perché le mettevano negli ultimi modelli, e il tuo,
per l'albero di 7 e la presenza della rondella a cuneo, dovrebbe essere l'ultima versione prodotta.
Quelle nere nel tempo si arrugginiscono di meno.
Se vuoi smontare tutto per lustrare le molle e i cilindretti a nuovo
(cosa alquanto inutile) devi smontare segnandoti bene l'orientamento di montaggio delle rondelle,
altrimenti rimetti quella che hai smontato com'era e si procede.
Ma abbiamo quasi finito.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
La rondella di plastica dura con profilo a cuneo serve alla regolazione orizzontale del telaio flottante,
di solito, soprattutto nei giradischi più evoluti (TD147 TD160Super) tra lei e la rondella di gomma
ci veniva messa un'altra rondella metallica che ne facilitava la rotazione.
Diciamo che la Thorens faceva i miglioramenti a piccoli passi.
Tutto il tuo 145 mi pare in buonissimo stato, e hai la fortuna che nessuno ci ha mai messo le mani,
quindi non farei nulla, però la vite che dondella va stretta bene,
anzi, per sicurezza andrebbero strette tutte e 3.
Nello svitare devi solo fare attenzione a non rimontare capovolte le varie rondelle
e a non rovinare la spugnetta gialla,
dentro c'è un altro dado da stringere, senza però troppa forza.
Quando io rimetto le molle in sede sulle gomme mi preoccupo di rimetterle sull'impronta
del montaggio originale (è un'altra delle mie solite fisse estetiche )
Il dado finale, quello verniciato, potrebbe essere sostituito da un dado autobloccante,
facile da trovare nei negozi di brico,
oppure (ma dopo la futura nuova calibrazione dell'altezza) ribloccate con una goccia di vernice alla nitro
o alla buona una goccia di smalto per unghie.
di solito, soprattutto nei giradischi più evoluti (TD147 TD160Super) tra lei e la rondella di gomma
ci veniva messa un'altra rondella metallica che ne facilitava la rotazione.
Diciamo che la Thorens faceva i miglioramenti a piccoli passi.
Tutto il tuo 145 mi pare in buonissimo stato, e hai la fortuna che nessuno ci ha mai messo le mani,
quindi non farei nulla, però la vite che dondella va stretta bene,
anzi, per sicurezza andrebbero strette tutte e 3.
Nello svitare devi solo fare attenzione a non rimontare capovolte le varie rondelle
e a non rovinare la spugnetta gialla,
dentro c'è un altro dado da stringere, senza però troppa forza.
Quando io rimetto le molle in sede sulle gomme mi preoccupo di rimetterle sull'impronta
del montaggio originale (è un'altra delle mie solite fisse estetiche )
Il dado finale, quello verniciato, potrebbe essere sostituito da un dado autobloccante,
facile da trovare nei negozi di brico,
oppure (ma dopo la futura nuova calibrazione dell'altezza) ribloccate con una goccia di vernice alla nitro
o alla buona una goccia di smalto per unghie.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Fatto.
PS: sotto la rondella di plastica dura e prima del corpo in gomma c'è una rondella metallica concava che prima, senza smontare non si vedeva.
PS: sotto la rondella di plastica dura e prima del corpo in gomma c'è una rondella metallica concava che prima, senza smontare non si vedeva.
beppe46- Affezionato
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Quindi in questo è conforme ai successivi modelli più evoluti (147 e 160Super).
Non c'è altro da fare.
Controlla a vista che non ci siano ossidazioni o ruggine che potresti togliere.
Che il filo audio sia abbastanza sano.
Misura col tester il sottile e corto filo grigio di massa, che abbia pressoché zero Ohm.
Misura tra la massa del connettore audio destro di uscita (pin-jack) e il telaio piccolo triangolare,
anche qui pressoché zero.
Nei meccanismi di plastica dove vedi il grasso, se c'è ed è pulito puoi lasciar così,
se è sporco puoi sostituirlo con quello al litio che hai, ma pochissimo.
Pulisci con stoffa (non carta!) e Tuner il contatto a lamelle vicino al relè viola.
E poi basta così!
In questi giradischi Thorens la massa del telaio è unita alla massa del segnale destro,
nei giradischi "moderni" le due masse viaggiano separate e vanno in punti differentii dell'amplificatore,
tutti auspicano la modifica, anche la Thorens stessa indicava come farla,
anche io la consigliavo, ma ho cambiato idea, lascerei tutto così, non è di nessuna utilità.
I piedini Thorens sono la cosa peggiore di un Thorens,
se in qualche negozio, o smontati da una vecchia apparecchiatura, li trovi migliori in gomma
li potrai cambiare (ma riutilizzando le sue vecchie viti, e niente adesivo né feltro).
Thorens in piedi sui 4 barattoli,
per prima cosa occorre lubrificare il perno centrale, io preferisco l'olio più denso, il 15/40
(è quello normalissimo per motore di automobile)
3 gocce calate nel fondo del foro
3 gocce sulle sponde del foro
2 gocce sulla punta del perno
2 gocce spalmate nel perno
è molto olio, ma gli farà bene,
messo così il perno faticherà a scendere perché l'aria rimarrà intrappolata e farà
come un pistone, ma la discesa non fa forzata,
altrimenti l'olio spurga fuori e non rimane nel triangolo di spazio attorno alla punta,
va solo innestato e ogni tanto ruotato, a volte ci mette pochi secondi, a volte molti minuti,
in alcuni giradischi giapponesi, che sono più precisi di noi europei, ci vogliono molte ore.
Quando il rotore è sceso occorre riavvitare la forcella di blocco (col filo di massa)
la vite non va stretta troppo, è un'autofilettante a passo sottile, si spanerebbe.
Il motore va rimesso in azimut:
tenendo solo morbidamente avvitate le due viti fisse (quella corta e il distanziatore)
si agisce su quella a molla finché l'albero motore non è perpendicolare alla piattaforma,
sagomando il profilo con una squadretta lo si vede bene.
Si rimonta il piatto e il tappetino, ci si mette un disco di zavorra, e si riregolano i 6 o 7 millimetri
di distanza tra il perimetro del piatto e la piattaforma serigrafata (senza mettere la cinghia)
agendo sui dadi di 8.
si rimette la cinghia e, guardandolo da sopra, il rettangolo di base del braccio
deve incorniciarsi preciso nel foro rettangolare della piattaforma,
si ruotano le 3 rondelle di plastica dura a cuneo finché questo non avviene
si ricontrolla l'altezza dei 6 o 7 millimetri e si verniciano i dadi (se non hai gli autobloccanti)
I connettori Pin-Jack RCA Thorens si ossidano facilmente,
vanno semplicemente lavati con uno spazzolino per unghie (o da denti)
acqua e VIM Clorex in polvere, oppure bicarbonato di sodio,
importante sono il polo centrale e il dentro delle alette di massa.
Il tappetino di gomma si lava con spugna e detersivo per piatti.
Il coperchio lo si lava sotto la doccia con un pennello morbido e sapone.
Finito!
Rimangono solo da controllare/cambiare: cinghia, puntina e regolazioni braccio.
Non c'è altro da fare.
Controlla a vista che non ci siano ossidazioni o ruggine che potresti togliere.
Che il filo audio sia abbastanza sano.
Misura col tester il sottile e corto filo grigio di massa, che abbia pressoché zero Ohm.
Misura tra la massa del connettore audio destro di uscita (pin-jack) e il telaio piccolo triangolare,
anche qui pressoché zero.
Nei meccanismi di plastica dove vedi il grasso, se c'è ed è pulito puoi lasciar così,
se è sporco puoi sostituirlo con quello al litio che hai, ma pochissimo.
Pulisci con stoffa (non carta!) e Tuner il contatto a lamelle vicino al relè viola.
E poi basta così!
In questi giradischi Thorens la massa del telaio è unita alla massa del segnale destro,
nei giradischi "moderni" le due masse viaggiano separate e vanno in punti differentii dell'amplificatore,
tutti auspicano la modifica, anche la Thorens stessa indicava come farla,
anche io la consigliavo, ma ho cambiato idea, lascerei tutto così, non è di nessuna utilità.
I piedini Thorens sono la cosa peggiore di un Thorens,
se in qualche negozio, o smontati da una vecchia apparecchiatura, li trovi migliori in gomma
li potrai cambiare (ma riutilizzando le sue vecchie viti, e niente adesivo né feltro).
Thorens in piedi sui 4 barattoli,
per prima cosa occorre lubrificare il perno centrale, io preferisco l'olio più denso, il 15/40
(è quello normalissimo per motore di automobile)
3 gocce calate nel fondo del foro
3 gocce sulle sponde del foro
2 gocce sulla punta del perno
2 gocce spalmate nel perno
è molto olio, ma gli farà bene,
messo così il perno faticherà a scendere perché l'aria rimarrà intrappolata e farà
come un pistone, ma la discesa non fa forzata,
altrimenti l'olio spurga fuori e non rimane nel triangolo di spazio attorno alla punta,
va solo innestato e ogni tanto ruotato, a volte ci mette pochi secondi, a volte molti minuti,
in alcuni giradischi giapponesi, che sono più precisi di noi europei, ci vogliono molte ore.
Quando il rotore è sceso occorre riavvitare la forcella di blocco (col filo di massa)
la vite non va stretta troppo, è un'autofilettante a passo sottile, si spanerebbe.
Il motore va rimesso in azimut:
tenendo solo morbidamente avvitate le due viti fisse (quella corta e il distanziatore)
si agisce su quella a molla finché l'albero motore non è perpendicolare alla piattaforma,
sagomando il profilo con una squadretta lo si vede bene.
Si rimonta il piatto e il tappetino, ci si mette un disco di zavorra, e si riregolano i 6 o 7 millimetri
di distanza tra il perimetro del piatto e la piattaforma serigrafata (senza mettere la cinghia)
agendo sui dadi di 8.
si rimette la cinghia e, guardandolo da sopra, il rettangolo di base del braccio
deve incorniciarsi preciso nel foro rettangolare della piattaforma,
si ruotano le 3 rondelle di plastica dura a cuneo finché questo non avviene
si ricontrolla l'altezza dei 6 o 7 millimetri e si verniciano i dadi (se non hai gli autobloccanti)
I connettori Pin-Jack RCA Thorens si ossidano facilmente,
vanno semplicemente lavati con uno spazzolino per unghie (o da denti)
acqua e VIM Clorex in polvere, oppure bicarbonato di sodio,
importante sono il polo centrale e il dentro delle alette di massa.
Il tappetino di gomma si lava con spugna e detersivo per piatti.
Il coperchio lo si lava sotto la doccia con un pennello morbido e sapone.
Finito!
Rimangono solo da controllare/cambiare: cinghia, puntina e regolazioni braccio.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Finito! Tutto ok.solo due cose che non ricordo:
- quando spengo si sente un rumore nelle casse tipo "tonf"
- il braccio è regolato com'era (vedi foto). Le indicazioni per il carico sulla testina erano 3/4-1e1/2 ma con spazzolino lungo 2-2e1/2. L'altro valore (opposizione alla forza centripeta) non so.
Secondo te vanno bene? Il comportamento col disco sembra ok.
- quando spengo si sente un rumore nelle casse tipo "tonf"
- il braccio è regolato com'era (vedi foto). Le indicazioni per il carico sulla testina erano 3/4-1e1/2 ma con spazzolino lungo 2-2e1/2. L'altro valore (opposizione alla forza centripeta) non so.
Secondo te vanno bene? Il comportamento col disco sembra ok.
beppe46- Affezionato
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Impianto : Thorens TD 145 MkII
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Sopra ho dimenticato di scrivere:
quando si regola la vite/molla per portare il motore in verticale si devono tenere
le altre due viti (quella corta e il distanziatore) avvitate delicatamente
(questo per permettere l'orientamento senza piegare le lamiere),
ma quando la verticale è ottenuta ovviamente le due altre viti vanno strette.
il tonf
spengendo si interrompe il 230 a pochi centimetri dai fili audio,
qualche impulso ovviamente passa, è normale,
nel giradischi, sulla torretta nera delle saldature elettriche interruttori/motore
c'è un condensatore da 0,15uF che limita lo scintillio, forse non basta,
si potrebbe aiutarlo saldando un condensatore da 100nF (0,1uF) 400 Volt ceramico
sui contatti di ciascuno dei due microswitch,
oppure un piccolo filtro di rete sulla spina della corrente, ma non credo che funzioni,
gli impulsi devono essere soppressi dove nascono.
Lascerei così,
io sto riportando a nuovo 3 TD145 MKII,
se hanno lo stesso problema e trovo una soluzione semplice te la scriverò,
dipende anche dall'amplificatore.
Puntina:
le puntine invecchiano (si indurisce la sospensione elastica del cantilever)
e si consumano (1000 ore di tracciamento o forse meno)
io ne ho di vecchie e di nuove, di economiche e di costosissime, e non me ne importa nulla,
perché i dischi non li ascolto, mi piace solo vedere come sono costruite e come funzionano.
Se l'ascolto è importante la sostituirei,
se l'ascolto è per un po' di compagnia piacevole la terrei.
La 681EEE vuole 0,75-1,5 + lo spazzolino che ruba un grammo …
è meglio stare alti, sia quando era giovane, sia soprattutto ora che è vecchia,
quindi 1,25-1,5 spazzolino sollevato, 2,25-2,5 spazzolino in opera
l'anti-skating va messo sempre sullo stesso valore dei grammi nella scala più verso di te,
quella che ha l'ellisse chiara, quindi ora è un millimetro troppo alto, se usi lo spazzolino,
mezzo centimetro troppo alto, se non lo usi.
In pratica: tanto peso, tanto anti-skating (ellisse chiaro)
tondo scuro: puntine coniche disco bagnato
ellisse scura: puntine ellittiche disco bagnato
tondo chiaro: puntine coniche disco asciutto
ellisse chiara: puntine ellittiche disco asciutto
a quei tempi andava di moda un pennellino che puliva e bagnava il disco,
per togliere la polvere, annullare le cariche elettrostatiche, diminuire l'attrito,
e la forza necessaria all'anti-skating cresce col crescere dell'attrito.
IMPORTANTE:
prima di calibrare il peso con la rotellina graduata
occorre bilanciare a zero il braccio regolando il contrappeso posteriore,
lo sai fare? L'hai fatto?
La cinghia:
non sale sui 45 giri perché è vecchia e ha perso sia elasticità, sia l'attrito superficiale.
in ebay le vendono, a volte "originali" a volte senza marca,
c'è chi dice che quelle non marcate durino di più, ma io non lo so,
scegli solo un venditore "specializzato" con migliaia di vendite già fatte e un feedback alto.
Oppure sopporti la vecchia cinghia e i 45 non li ascolti, o tiri su la cinghia a mano ...
"con i vecchi un po' di pazienza ci vuole"
quando si regola la vite/molla per portare il motore in verticale si devono tenere
le altre due viti (quella corta e il distanziatore) avvitate delicatamente
(questo per permettere l'orientamento senza piegare le lamiere),
ma quando la verticale è ottenuta ovviamente le due altre viti vanno strette.
il tonf
spengendo si interrompe il 230 a pochi centimetri dai fili audio,
qualche impulso ovviamente passa, è normale,
nel giradischi, sulla torretta nera delle saldature elettriche interruttori/motore
c'è un condensatore da 0,15uF che limita lo scintillio, forse non basta,
si potrebbe aiutarlo saldando un condensatore da 100nF (0,1uF) 400 Volt ceramico
sui contatti di ciascuno dei due microswitch,
oppure un piccolo filtro di rete sulla spina della corrente, ma non credo che funzioni,
gli impulsi devono essere soppressi dove nascono.
Lascerei così,
io sto riportando a nuovo 3 TD145 MKII,
se hanno lo stesso problema e trovo una soluzione semplice te la scriverò,
dipende anche dall'amplificatore.
Puntina:
le puntine invecchiano (si indurisce la sospensione elastica del cantilever)
e si consumano (1000 ore di tracciamento o forse meno)
io ne ho di vecchie e di nuove, di economiche e di costosissime, e non me ne importa nulla,
perché i dischi non li ascolto, mi piace solo vedere come sono costruite e come funzionano.
Se l'ascolto è importante la sostituirei,
se l'ascolto è per un po' di compagnia piacevole la terrei.
La 681EEE vuole 0,75-1,5 + lo spazzolino che ruba un grammo …
è meglio stare alti, sia quando era giovane, sia soprattutto ora che è vecchia,
quindi 1,25-1,5 spazzolino sollevato, 2,25-2,5 spazzolino in opera
l'anti-skating va messo sempre sullo stesso valore dei grammi nella scala più verso di te,
quella che ha l'ellisse chiara, quindi ora è un millimetro troppo alto, se usi lo spazzolino,
mezzo centimetro troppo alto, se non lo usi.
In pratica: tanto peso, tanto anti-skating (ellisse chiaro)
tondo scuro: puntine coniche disco bagnato
ellisse scura: puntine ellittiche disco bagnato
tondo chiaro: puntine coniche disco asciutto
ellisse chiara: puntine ellittiche disco asciutto
a quei tempi andava di moda un pennellino che puliva e bagnava il disco,
per togliere la polvere, annullare le cariche elettrostatiche, diminuire l'attrito,
e la forza necessaria all'anti-skating cresce col crescere dell'attrito.
IMPORTANTE:
prima di calibrare il peso con la rotellina graduata
occorre bilanciare a zero il braccio regolando il contrappeso posteriore,
lo sai fare? L'hai fatto?
La cinghia:
non sale sui 45 giri perché è vecchia e ha perso sia elasticità, sia l'attrito superficiale.
in ebay le vendono, a volte "originali" a volte senza marca,
c'è chi dice che quelle non marcate durino di più, ma io non lo so,
scegli solo un venditore "specializzato" con migliaia di vendite già fatte e un feedback alto.
Oppure sopporti la vecchia cinghia e i 45 non li ascolti, o tiri su la cinghia a mano ...
"con i vecchi un po' di pazienza ci vuole"
valterneri- Membro classe oro
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Numero di messaggi : 7923
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Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Si a suo tempo lo feci (ci sono anche le istruzioni). Potrei eventualmente rifarlo.
Ora la cinghia sale benissimo. A parte che non li ascolto ma ora vanno bene anche i 45.
Ora la cinghia sale benissimo. A parte che non li ascolto ma ora vanno bene anche i 45.
beppe46- Affezionato
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Sinto Yamaha
Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Si, occorre rifarlo,
quando metti il braccio in bilanciamento orizzontale spostando il peso dietro
(mettendo prima la ghiera dei grammi e l'anti-skating a zero),
anziché proprio orizzontale portalo un po' in discesa, quasi a sfiorare il disco.
Cinghia:
lavala tra le mani con acqua calda e sapone, in pratica lavati le mani con lei in mezzo,
meglio sarebbe lavarla (ovviamente con guanti di gomma) in soda caustica tiepida.
Anche il tappetino di gomma ringiovanirebbe in soda caustica
(la diluizione giusta viene consigliata nella confezione).
La puleggia si pulisce con carta e alcool.
Bene! Come promesso è stato facile!
Per il Revox 10 pagine, per il Thorens una pagina sola!
quando metti il braccio in bilanciamento orizzontale spostando il peso dietro
(mettendo prima la ghiera dei grammi e l'anti-skating a zero),
anziché proprio orizzontale portalo un po' in discesa, quasi a sfiorare il disco.
Cinghia:
lavala tra le mani con acqua calda e sapone, in pratica lavati le mani con lei in mezzo,
meglio sarebbe lavarla (ovviamente con guanti di gomma) in soda caustica tiepida.
Anche il tappetino di gomma ringiovanirebbe in soda caustica
(la diluizione giusta viene consigliata nella confezione).
La puleggia si pulisce con carta e alcool.
Bene! Come promesso è stato facile!
Per il Revox 10 pagine, per il Thorens una pagina sola!
valterneri- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 09.10.12
Numero di messaggi : 7923
Provincia : abito nel forum
Impianto : un Thorens Debut Carbon
Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Si, vero e la finirei qui rinnovando il mio apprezzamento per la tua perizia.
Certo se ti mancasse qualche altra sfida ... Sappi che potrei avere ancora altre opportunità : un Grunding Tk 6, uno dei primi registratori "portatili" che ho ritrovato di recente insieme ad un giradischi a valigetta a 110 volt!
Grazie ancora, un saluto.
Certo se ti mancasse qualche altra sfida ... Sappi che potrei avere ancora altre opportunità : un Grunding Tk 6, uno dei primi registratori "portatili" che ho ritrovato di recente insieme ad un giradischi a valigetta a 110 volt!
Grazie ancora, un saluto.
beppe46- Affezionato
- Data d'iscrizione : 03.05.16
Numero di messaggi : 120
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Sinto Yamaha
Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
P.S. Rimesso in posizione senza prolunga audio il "tonf" non lo fa più.
beppe46- Affezionato
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Sinto Yamaha
Re: Thorens TD 145 Mk II da revisionare
Ciao a tutti i T-Forumer.
Secondo me, Valterneri, è un punto di riferimento per i giradischi Thorens e, non solo in Italia ma, a livello internazionale!
Neanche i più blasonati "tecnici", con tanto di sito dedicato, hanno una conoscenza così approfondita di questi giradischi, fin nei più minuti particolari.
Rinnovo i miei complimenti a Valter, ringraziandolo per la sua disponibilità verso tutti, nonché la pazienza e la competenza con cui porta avanti questa passione!
Buoni ascolti
Secondo me, Valterneri, è un punto di riferimento per i giradischi Thorens e, non solo in Italia ma, a livello internazionale!
Neanche i più blasonati "tecnici", con tanto di sito dedicato, hanno una conoscenza così approfondita di questi giradischi, fin nei più minuti particolari.
Rinnovo i miei complimenti a Valter, ringraziandolo per la sua disponibilità verso tutti, nonché la pazienza e la competenza con cui porta avanti questa passione!
Buoni ascolti
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