Etichette che usano 100% analogico
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Etichette che usano 100% analogico
Ciao a tutti,
Conoscete etichette che (ancora) pubblicano vinili ma usando ancora solo analogico in tutti i passaggi ???
Sia che ce ne siano poche o zero potrebbero addirittura aprirne apposite..penso che tra ristampe e prime stampe magari non farebbero fatturati da Major ma comunque non andrebbero in perdita secondo me (anche considerata la possibilità della vendita diretta senza intermediari ma ai prezzi attuali dei vinili nuovi nei rivenditori..)
Grazie
Conoscete etichette che (ancora) pubblicano vinili ma usando ancora solo analogico in tutti i passaggi ???
Sia che ce ne siano poche o zero potrebbero addirittura aprirne apposite..penso che tra ristampe e prime stampe magari non farebbero fatturati da Major ma comunque non andrebbero in perdita secondo me (anche considerata la possibilità della vendita diretta senza intermediari ma ai prezzi attuali dei vinili nuovi nei rivenditori..)
Grazie
Jaguarx- Affezionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
vorresti registrare e mixare solo su nastro? buona parte degli artisti attuali non ne uscirebbe vivo e in ogni caso buona parte degli elementi della catena degli effetti sono comunque in digitale...
ally- Appassionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Aspetto richieste per organizzare un viaggio in Tupolev tu-104 con la Nepal Airline...
Firace- Membro classe argento
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Firace ha scritto:Aspetto richieste per organizzare un viaggio in Tupolev tu-104 con la Nepal Airline...
L'hifi è l'unico settore dove il progresso non viene considerato migliorativo...
giucam61- Membro classe diamante
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Firace ha scritto:Aspetto richieste per organizzare un viaggio in Tupolev tu-104 con la Nepal Airline...
Quello che ha scritto ally è vero! ne sono un diretto testimone!giucam61 ha scritto:L'hifi è l'unico settore dove il progresso non viene considerato ...
in più esteso significa che senza la potenza d'elaborazione e correzione del digitale
potrebbero registrare solo i più bravi ... (ed è vero!) ...
come la vedete sotto questo aspetto?
ovvero: quando il rovescio della medaglia è più grande della medaglia stessa,
è davvero benvenuta tutta questa modernità?
valterneri- Membro classe oro
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Re: Etichette che usano 100% analogico
e proseguo con questa domanda:
ma non vi rendete conto da quanta "musica" di bassissima qualità siamo circondati?
e non pensate che la tecnica digitale e la sua onnipotenza correttiva
ne abbia una qualche responsabilità?
si, lo so, lo so, la risposta è facile:
"ma io ascolto solo musica di qualità! se facessero tutti come me ... "
questa risposta però non è intelligente, perché è come dire ...
"si, lo so che il mondo è inquinato, ma io vado a fare le passeggiate in alta montagna!"
ma non vi rendete conto da quanta "musica" di bassissima qualità siamo circondati?
e non pensate che la tecnica digitale e la sua onnipotenza correttiva
ne abbia una qualche responsabilità?
si, lo so, lo so, la risposta è facile:
"ma io ascolto solo musica di qualità! se facessero tutti come me ... "
questa risposta però non è intelligente, perché è come dire ...
"si, lo so che il mondo è inquinato, ma io vado a fare le passeggiate in alta montagna!"
valterneri- Membro classe oro
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Re: Etichette che usano 100% analogico
io cercherei di guardare la cosa da un altra prospettiva. E' come la cgi nei film, si dice che sia finta e si rimpiangono altre tecniche quando non ci si accorge che pure le commedie romantiche ne fanno uso a totale insaputa dello spettatore. La cgi è pessima solo quando è male implementata. Lo stesso vale per il digitale, non è il digitale a rendere pessima una registrazione, puo' essere pessimo il lavoro che ha portato alla sua realizzazione...
ally- Appassionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Se è questo il ragionamento allora ci sono anche troppe medicine perché forse è diventato troppo facile produrle .. per non parlare degli integratori.. zinco-magnesio, magnesio-vitamine, vitamine-zinco
E ci sono anche troppi film e molti sono di bassissima fattura tra Sky, Mediaset, Netflix, Amazon prime...
Come scrive Ally stiamo parlando di uno strumento in mano a dei tecnici. Tutto dipende dal "manico".
Se ascolti Ally suonare il basso e poi dopo ascolti me capirai che c'è chi lo fa bene e chi meno bene ...
E ci sono anche troppi film e molti sono di bassissima fattura tra Sky, Mediaset, Netflix, Amazon prime...
Come scrive Ally stiamo parlando di uno strumento in mano a dei tecnici. Tutto dipende dal "manico".
Se ascolti Ally suonare il basso e poi dopo ascolti me capirai che c'è chi lo fa bene e chi meno bene ...
Firace- Membro classe argento
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Re: Etichette che usano 100% analogico
esattamente...io a malapena so accordarlo
ally- Appassionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Fai attenzione!ally ha scritto:esattamente...io a malapena so accordarlo
di solito il LA viene dopo il SOL e prima del SI,
ma nel tuo caso viene dopo il MI e prima del RE,
il problema è che la chitarra basso è uno strumento un po' sdentato
ma tanto le note che mancano ci si mettono col digitale
per quelli dicono che non è colpa degli scienziati se c'è la bomba atomica,
io in questa frase di ally ci vedo un risvolto fortemente negativo:
ally ha scritto:registrare e mixare solo su nastro? buona parte degli artisti attuali non ne uscirebbe vivo
voi no?
valterneri- Membro classe oro
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Re: Etichette che usano 100% analogico
ho registrato anche il contra e non ho intenzione di ripetere l'esperienza: non sono in grado
ally- Appassionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
valterneri ha scritto:ma non vi rendete conto da quanta "musica" di bassissima qualità siamo circondati?
Una volta entrai in un piccolo locale che per qualche tempo ha proposto musica dal vivo (ci ho visto pure Irio de Paula), ma, sorpresa, era stato trasformato in un locale da lap dance.
Immaginate un locale da lap dance in un paesino dell'entroterra appenninico, con uomini maturi rossi in volto e bava alla bocca.
Conoscevo il gestore e gli dissi: "ma come? Prima venivano musicisti, adesso la lap?". Risposta: "la musica piace a te, la gnocca piace a tutti!".
Si vende il prodotto che ha maggior mercato.
arthur dent- Membro di riguardo
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Re: Etichette che usano 100% analogico
"... su nastro? buona parte degli artisti attuali non ne uscirebbe vivo ..."
"... si vende il prodotto che ha maggior mercato ..."
queste due cose sono vere ma non sono un bene
un giorno un discografico mio amico mi disse:
" in passato registrare e stampare un 33 era un'operazione costosa
e si registravano solo i bravi,
oggi è facilissimo registrare e mettere in rete e li ascoltano solo le loro mamme"
io direi anche:
avete notato quanta musica si ascolta e quanta se ne dimentica?
"... si vende il prodotto che ha maggior mercato ..."
queste due cose sono vere ma non sono un bene
un giorno un discografico mio amico mi disse:
" in passato registrare e stampare un 33 era un'operazione costosa
e si registravano solo i bravi,
oggi è facilissimo registrare e mettere in rete e li ascoltano solo le loro mamme"
io direi anche:
avete notato quanta musica si ascolta e quanta se ne dimentica?
valterneri- Membro classe oro
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Re: Etichette che usano 100% analogico
valterneri ha scritto:
queste due cose sono vere ma non sono un bene
quando ho registrato la traccia con il contra è stato possibile analizzare il pitch per ogni take e frammentare le parti per rendere la sessione in studio piu' rapida possibile. Ovvio che questo approccio permette a cani e porci di registrare senza le skill adeguate (io) ma permette di risparmiare piu' economica e valida possibile con grandissima libertà espressiva a chi ha grandi idee. Chiara Patronella, con cui ho suonato nel video riportato qui sopra riesce a registrare con tantissimi strumentisti in maniera molto flessibile. Con altre tecnologie avrebbe speso almeno dieci volte tanto senza magari poter esprimersi al meglio. Non sempre l'idea è chiara o non sempre è possbile (o utile al processo creativo) fornire partiture esatte di come dovrà essere il brano. Per l'ultima traccia registarata in studio ne ho dovuto fare 3 veersioni in previsione di come avrebbe potuto muoversi il clarinettista, che mentre regstravo non aveva ancora inizato a preparare il pezzo...
ally- Appassionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
ally ha scritto:
Chiara Patronella, con cui ho suonato nel video riportato qui sopra ..
Io al massimo suono con mio cugino e 3 amici..
E comunque un po' di sana invidia fa sempre bene Complimenti !
Firace- Membro classe argento
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Re: Etichette che usano 100% analogico
@ally: complimenti!
@valterneri: sono d'accordo sul fatto che siano prodotti anche artisti non bravi. Come del resto adesso ognuno può scrivere e pubblicare un libro che vende ad amici e parenti.
Però è anche vero che che nell'arte si cerca di evitare di fare di nuovo ciò che è stato fatto: dopo Raffaello quanti dipingevano come lui sono stati appellati "manieristi".
Non credo che l'aspirazione di un artista sia quella di replicare qualcosa di già fatto (tranne nel rock, suppongo ).
Da questo punto di vista l'evoluzione tecnologica offre strumenti nuovi con cui sperimentare.
Se la tecnologia ha abbassato il livello della musica, credo lo abbia fatto fin dall'esordio della registrazione riproduzione: prima si andava a teatro, immagino, vestiti bene e si seguiva lo spettacolo. Oggi ascoltiamo musica mentre laviamo i piatti. La musica deve diventare sempre più leggera, facile da seguire anche se non si è concentrati.
Il telecomando ha fatto il resto: prima le canzoni avevano un intro, un paio di strofe, un ritornello... uno sviluppo, insomma (ricordo Branduardi che diceva di immaginare le note come paesaggi con pianure, colline, montagne...). Adesso all'intro hai già cambiato canale e chi compone deve creare gingle di immediata fruizione.
La tecnologia, secondo me, ha cambiato i modi di fruizione e questo ha avuto un impatto sulla qualità della musica richiesta.
@valterneri: sono d'accordo sul fatto che siano prodotti anche artisti non bravi. Come del resto adesso ognuno può scrivere e pubblicare un libro che vende ad amici e parenti.
Però è anche vero che che nell'arte si cerca di evitare di fare di nuovo ciò che è stato fatto: dopo Raffaello quanti dipingevano come lui sono stati appellati "manieristi".
Non credo che l'aspirazione di un artista sia quella di replicare qualcosa di già fatto (tranne nel rock, suppongo ).
Da questo punto di vista l'evoluzione tecnologica offre strumenti nuovi con cui sperimentare.
Se la tecnologia ha abbassato il livello della musica, credo lo abbia fatto fin dall'esordio della registrazione riproduzione: prima si andava a teatro, immagino, vestiti bene e si seguiva lo spettacolo. Oggi ascoltiamo musica mentre laviamo i piatti. La musica deve diventare sempre più leggera, facile da seguire anche se non si è concentrati.
Il telecomando ha fatto il resto: prima le canzoni avevano un intro, un paio di strofe, un ritornello... uno sviluppo, insomma (ricordo Branduardi che diceva di immaginare le note come paesaggi con pianure, colline, montagne...). Adesso all'intro hai già cambiato canale e chi compone deve creare gingle di immediata fruizione.
La tecnologia, secondo me, ha cambiato i modi di fruizione e questo ha avuto un impatto sulla qualità della musica richiesta.
arthur dent- Membro di riguardo
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Vabbè dai Arthur.. questa cosa ha un nome ed un cognome: tu l'hai chiamata evoluzione a me piace più progresso tecnologico.
Se si vuole nel nostro piccolo possiamo anche farne a meno, è una nostra scelta.
Ci si può alzare e cambiare il brano senza telecomando, si può fare a meno anche di tanti gadget tecnologici, di vestiti, di profumi, di tantissimo altro .. la maggior parte delle cose che oggi sono nelle nostre case sono superflue.
Ma questo è un discorso che ha un senso in questo mondo sempre più frenetico mentre l'altro - ovvero ricercare volutamente incisioni analogiche - non riesco a decifrarlo.
Se si vuole nel nostro piccolo possiamo anche farne a meno, è una nostra scelta.
Ci si può alzare e cambiare il brano senza telecomando, si può fare a meno anche di tanti gadget tecnologici, di vestiti, di profumi, di tantissimo altro .. la maggior parte delle cose che oggi sono nelle nostre case sono superflue.
Ma questo è un discorso che ha un senso in questo mondo sempre più frenetico mentre l'altro - ovvero ricercare volutamente incisioni analogiche - non riesco a decifrarlo.
Firace- Membro classe argento
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Re: Etichette che usano 100% analogico
L'ultima volta che ho suonato con il cugino di qualcuno ho capito che era ora di smettere .firace ha scritto:
Io al massimo suono con mio cugino e 3 amici.. Laughing
Mi riferivo al telecomando della TV che ci ha insegnato lo zapping (di cui mia moglie è olimpionica titolata, capace di tagliare canzoni a metà).
Per il resto, chiacchiero, ma sto dalla parte di quelli che hanno venduto delay analogico, overdrive, ampli valvolare per prendere un multieffetto digitale...
arthur dent- Membro di riguardo
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Firace ha scritto:Aspetto richieste per organizzare un viaggio in Tupolev tu-104 con la Nepal Airline...
che sia anacronistico non ci sono dubbi, ma che sia un paragone corretto....dal punto di vista dell ascolto proprio no, certo per chi sta dietro le quinte è un altro discorso (come detto in questa discussione)
Jaguarx- Affezionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
@Jaguarx
Il mio compare in avventure HiFi è appassionato di modernariato. Oggi ho visto a casa sua un IBM del 1985, tipo questo: http://oldcomputers.net/ibm5155.html
Per 5 minuti sono rimasto incantato dalle soluzioni di design, dalla perizia costruttiva, dalla meraviglia di ingegneria elettronica che questo PC rappresenta.
È quasi immorale lasciare che questa testimonianza dell'ingegno umano diventi un rifiuto non facilmente riciclabile.
Ma il mio spirito pratico non lo terrebbe mai a casa.
Ovviamente non c'è paragone tra un obsoleto PC del 1985 e un buon componente HiFi della stessa epoca: l'HiFi può funzionare ancora benissimo. E lo stesso vale per i libri cartacei, rispetto agli ebook.
E se l'oggetto (libro, vinile, tostapane...) funziona ancora può essere forse più piacevole da usare del suo omologo più recente e digitale.
Tra l'altro l'obsolescenza della meccanica e dell'elettronica è meno evidente di quella informatica, quindi possiamo leggere libri, guidare lambrette, ascoltare vinili, pedalare l'Eroica con i copertoni incrociati sulla schiena. Tutte cose che hanno un loro proprio gusto speciale che ha molti estimatori.
E credo che abbia quel gusto speciale proprio perché legate ad un periodo del passato.
Altro discorso è quello legato alla qualità degli strumenti usati dagli artisti.
Suonare uno strumento con le corde in budello, accordato per la musica barocca, presuppone una grande perizia tecnica. Gli strumenti odierni sono più comodi e più facili da suonare.
Ma la qualità della musica fatta da chi suona solo strumenti odierni non è necessariamente più bassa.
Poi è chiaro che spesso il digitale permette a chi non è dotato di perizia alcuna di pubblicare.
Altro discorso ancora è la domanda di valterneri: c'è necessariamente un miglioramento?
Cioè: la musica è più bella dopo il temperamento moderno? Difficile da dire, ma forse per musicisti e compositori, più comoda.
Il mio compare in avventure HiFi è appassionato di modernariato. Oggi ho visto a casa sua un IBM del 1985, tipo questo: http://oldcomputers.net/ibm5155.html
Per 5 minuti sono rimasto incantato dalle soluzioni di design, dalla perizia costruttiva, dalla meraviglia di ingegneria elettronica che questo PC rappresenta.
È quasi immorale lasciare che questa testimonianza dell'ingegno umano diventi un rifiuto non facilmente riciclabile.
Ma il mio spirito pratico non lo terrebbe mai a casa.
Ovviamente non c'è paragone tra un obsoleto PC del 1985 e un buon componente HiFi della stessa epoca: l'HiFi può funzionare ancora benissimo. E lo stesso vale per i libri cartacei, rispetto agli ebook.
E se l'oggetto (libro, vinile, tostapane...) funziona ancora può essere forse più piacevole da usare del suo omologo più recente e digitale.
Tra l'altro l'obsolescenza della meccanica e dell'elettronica è meno evidente di quella informatica, quindi possiamo leggere libri, guidare lambrette, ascoltare vinili, pedalare l'Eroica con i copertoni incrociati sulla schiena. Tutte cose che hanno un loro proprio gusto speciale che ha molti estimatori.
E credo che abbia quel gusto speciale proprio perché legate ad un periodo del passato.
Altro discorso è quello legato alla qualità degli strumenti usati dagli artisti.
Suonare uno strumento con le corde in budello, accordato per la musica barocca, presuppone una grande perizia tecnica. Gli strumenti odierni sono più comodi e più facili da suonare.
Ma la qualità della musica fatta da chi suona solo strumenti odierni non è necessariamente più bassa.
Poi è chiaro che spesso il digitale permette a chi non è dotato di perizia alcuna di pubblicare.
Altro discorso ancora è la domanda di valterneri: c'è necessariamente un miglioramento?
Cioè: la musica è più bella dopo il temperamento moderno? Difficile da dire, ma forse per musicisti e compositori, più comoda.
arthur dent- Membro di riguardo
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Re: Etichette che usano 100% analogico
arthur dent ha scritto:@ally: complimenti!
@valterneri: sono d'accordo sul fatto che siano prodotti anche artisti non bravi. Come del resto adesso ognuno può scrivere e pubblicare un libro che vende ad amici e parenti.
Però è anche vero che che nell'arte si cerca di evitare di fare di nuovo ciò che è stato fatto: dopo Raffaello quanti dipingevano come lui sono stati appellati "manieristi".
Non credo che l'aspirazione di un artista sia quella di replicare qualcosa di già fatto (tranne nel rock, suppongo ).
Da questo punto di vista l'evoluzione tecnologica offre strumenti nuovi con cui sperimentare.
Se la tecnologia ha abbassato il livello della musica, credo lo abbia fatto fin dall'esordio della registrazione riproduzione: prima si andava a teatro, immagino, vestiti bene e si seguiva lo spettacolo. Oggi ascoltiamo musica mentre laviamo i piatti. La musica deve diventare sempre più leggera, facile da seguire anche se non si è concentrati.
Il telecomando ha fatto il resto: prima le canzoni avevano un intro, un paio di strofe, un ritornello... uno sviluppo, insomma (ricordo Branduardi che diceva di immaginare le note come paesaggi con pianure, colline, montagne...). Adesso all'intro hai già cambiato canale e chi compone deve creare gingle di immediata fruizione.
La tecnologia, secondo me, ha cambiato i modi di fruizione e questo ha avuto un impatto sulla qualità della musica richiesta.
La tecnologia ha solo cambiato la forma ed il baricentro delle contraddizioni che purtroppo ieri come oggi rimangono strutturalmente in capo al genere umano. Negli anni 60, tempi che magari anche in tema HIFI oggi possono apparire più concreti e "solidi" di oggi ( la nostra mente ha un meccanismo che si chiama "rimozione" che tende a ricordare le cose belle e dimenticare gli aspetti sgradevoli) le contraddizioni tuttavia non mancavano certo. Per rimanere nel campo dell'arte ricordo ad esempio la "Merda d'artista" inscatolata di Pietro Manzoni nel 1961. Merce preziosa allora e anche oggi (recentemente venduta per quasi 300.000 Euro). Da sempre la società in generale non dà valore a ciò che oggettivamente ha valore e qualità ma la scala di valori si costituisce spontaneamente per emulazione nei confronti di individui che per arte comunicativa o altro vengono presi come riferimento dalla società, si generano le mode, ricordate le Timberland ed il Moncler dei "paninari" pagati cifre spropositate senza ragione oggettiva. In questo contesto non mi meraviglio più di nulla.
federico666- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Jaguarx ha scritto:Ciao a tutti,
Conoscete etichette che (ancora) pubblicano vinili ma usando ancora solo analogico in tutti i passaggi ???
Sia che ce ne siano poche o zero potrebbero addirittura aprirne apposite..penso che tra ristampe e prime stampe magari non farebbero fatturati da Major ma comunque non andrebbero in perdita secondo me (anche considerata la possibilità della vendita diretta senza intermediari ma ai prezzi attuali dei vinili nuovi nei rivenditori..)
Grazie
Mi pare che FONE' (Giulio Cesare Ricci) sia uno dei pochi:
http://fone.it/technology/
qualcun altro dovrebbe esserci, prova a chiedere a Maurizio Vecchi:
https://www.musicandvideo.it/
ha in vendita parecchie etichette audiophile, probabilmente (da appassionato) lui lo sa.
tutti i dischi attuali, sono in qualche modo rimaneggiati in digitale.
è uno dei motivi per cui, normalmente, acquisto solo prime stampe (usate ovviamente) di roba anni 70/80
UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Ho provato a far presente ad entrambi di inserire la possibilità di pre-ascolto (anche NON di tutto l album ) per i dischi non conosciuti né presenti nei siti di streaming gratuitolegale (nel primo mi sembrano appartenere tutti a questa categoria )
Se ci sono altri interessati che scrivono loro... magari ci ascoltano
Se ci sono altri interessati che scrivono loro... magari ci ascoltano
Jaguarx- Affezionato
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Re: Etichette che usano 100% analogico
Ho 3 CD che sono, per me, un riferimento assoluto in fatto di qualità musicale.
Il paradosso è questo:
-sono stati registrati ed elaborati in analogico, quindi Ampex multitraccia e Studer 2 tracce per il master.
-sono vecchiotti (1992/1994/1995)
-niente Sacd, niente conversioni a 24 bit, ecc....
Si tratta di:
Mighty Sam Mc Clain: Give it up to love
Mighty Sam Mc Clain: Keep on movin
etichetta Audioquest
Michael Hedges: The road tu return
etichetta Windham Hill Records
A parte il valore audiofilo dei CD, sono dei capolavori di due geni, che purtroppo non sono più in vita.
Hedges è stato probabilmente uno dei chitarristi più virtuosi di sempre, l'album che ho citato se l'è suonato tutto da solo
Il paradosso è questo:
-sono stati registrati ed elaborati in analogico, quindi Ampex multitraccia e Studer 2 tracce per il master.
-sono vecchiotti (1992/1994/1995)
-niente Sacd, niente conversioni a 24 bit, ecc....
Si tratta di:
Mighty Sam Mc Clain: Give it up to love
Mighty Sam Mc Clain: Keep on movin
etichetta Audioquest
Michael Hedges: The road tu return
etichetta Windham Hill Records
A parte il valore audiofilo dei CD, sono dei capolavori di due geni, che purtroppo non sono più in vita.
Hedges è stato probabilmente uno dei chitarristi più virtuosi di sempre, l'album che ho citato se l'è suonato tutto da solo
UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
- Data d'iscrizione : 18.02.19
Numero di messaggi : 1381
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Re: Etichette che usano 100% analogico
UMMAGUMMA1960 ha scritto:
Si tratta di:
Mighty Sam Mc Clain: Give it up to love
Mighty Sam Mc Clain: Keep on movin
etichetta Audioquest
Ottime incisioni.
Le uso spesso anche per vendere.
C'è chi strabuzza gli occhi e pensa che sia tutto merito dell'impianto...
R!ck- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 03.09.09
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