B&W CM7
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B&W CM7
In questo forum si parla veramente poco di B&W.
In giro ci sono delle buone occasioni sull'usato per le CM7 visto che sono fuori produzione.
Dovrei andarle a sentire, fin'ora ho sentito solo delle 683. Da ex " klipschiaro " non mi sono dispiaciute affatto.
Voi che ne pensate?
Sono belline!
In giro ci sono delle buone occasioni sull'usato per le CM7 visto che sono fuori produzione.
Dovrei andarle a sentire, fin'ora ho sentito solo delle 683. Da ex " klipschiaro " non mi sono dispiaciute affatto.
Voi che ne pensate?
Sono belline!
R!ck- Membro classe argento
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Re: B&W CM7
E... per curiosità le 683 ti sono piaciute?
Ho avuto modo di ascoltare sia le 683 che la serie CM... più o meno al completo!
Guarda, a mio modestissimo parere le CM sono un'altro pianeta, sono molto rigorose, trasparenti forse... un pelino troppo "algide", ma mi manca l'esperienza di ascolto "sicuramente rodate", nei negozi è impossibile capire quanto e come abbiano suonato! Essenzialmente i problemi sono 2: rapporto Q/P un pochino troppo "sbilanciato" su marchio/blasone e pilotabilità... non proprio da T-amp! Insomma gli devi dare un po' di corrente e qualità "seria".
Comunque se mi parli di un "ottimo prezzo", almeno una dei miei dubbi viene a cadere...
Rimane il fatto che (daje col mantra!!! ) se riuscissi ad ascoltarle prima con un po' di musica che ti piace ecc. ecc.
Ciao Mauro
Ho avuto modo di ascoltare sia le 683 che la serie CM... più o meno al completo!
Guarda, a mio modestissimo parere le CM sono un'altro pianeta, sono molto rigorose, trasparenti forse... un pelino troppo "algide", ma mi manca l'esperienza di ascolto "sicuramente rodate", nei negozi è impossibile capire quanto e come abbiano suonato! Essenzialmente i problemi sono 2: rapporto Q/P un pochino troppo "sbilanciato" su marchio/blasone e pilotabilità... non proprio da T-amp! Insomma gli devi dare un po' di corrente e qualità "seria".
Comunque se mi parli di un "ottimo prezzo", almeno una dei miei dubbi viene a cadere...
Rimane il fatto che (daje col mantra!!! ) se riuscissi ad ascoltarle prima con un po' di musica che ti piace ecc. ecc.
Ciao Mauro
emmeci- Membro classe oro
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Re: B&W CM7
Se non sbaglio le avevano proprio usate da Audio Natali quando ero in cerca delle mie casse. Non le ascoltai perchè mi disse che erano piuttosto durette e io volevo qualcosa pilotabile anche dal 2024 ma come cifra erano, mi sembra, ragionevoli... anche se non mi ricordo quanto.
Magari siete fuori zona utile ma vi assicuro che loro sono disponibilissimi... ve le fanno portare a casa e ascoltare con il proprio impianto, se vi piaccione le comprate, se no gliele rendete.
In effetti nel forum c'è un pò di snobismo alla rovescia nei confronti di B&W. Diciamo che non sono in filosofia T ma, se si può spendere oltre una certa cifra, vanno sempre prese in considerazione IMHO.
Magari siete fuori zona utile ma vi assicuro che loro sono disponibilissimi... ve le fanno portare a casa e ascoltare con il proprio impianto, se vi piaccione le comprate, se no gliele rendete.
In effetti nel forum c'è un pò di snobismo alla rovescia nei confronti di B&W. Diciamo che non sono in filosofia T ma, se si può spendere oltre una certa cifra, vanno sempre prese in considerazione IMHO.
Ultima modifica di grunter il Gio 12 Mag 2011 - 11:53 - modificato 1 volta.
grunter- Membro classe argento
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PRE: Audio Research LS 27
AMPLI: Krell fpb 400cx
CASSE: Vienna Acoustics Beethoven Concert Grand
CAVI ALIMENTAZIONE Neutral Cable Fascino
CAVI POTENZA Viablue sc4
CAVI SEGNALE Gotham GAC-2 Ultra Pro Hi-End
CAVO USB Neutral Cable Passion
CUFFIE: Sennheiser HD-800 - Beyerdynamic T90 - Shure 1840
AMPLI CUFFIE: Violectric V200
DAC/AMPLI CUFFIE: Geek Pulse Infinity - GeekOut1000
Re: B&W CM7
Hai assolutamente ragione...andrebbero ascoltate e in casa con la propria catena.
Le 684 (scusa ma erano delle 684) le ho ascoltate con un denon PMA 2000 solo in musica contro le MA RX6.
Non male ma in quel contesto (per chi è di Roma da Lyrics osceno per un'ascolto serio) le ho preferite di stretta misura.
Questo perchè in altri luoghi c'è proprio il chiodo fisso
Ha ragione Emmeci sono i piccoli T che sono al limite diffusori del genere...però esiste anche altro in classe D e non per usarle.
Ho avuto una schedina sure per un pò ma poi ho capito pure che ci vuole più ciccia per avere una certa flessibilità.
Le 684 (scusa ma erano delle 684) le ho ascoltate con un denon PMA 2000 solo in musica contro le MA RX6.
Non male ma in quel contesto (per chi è di Roma da Lyrics osceno per un'ascolto serio) le ho preferite di stretta misura.
grunter ha scritto:
In effetti nel forum c'è un pò di snobismo alla rovescia nei confronti di B&W. Diciamo che non sono in filosofia T ma, se si può spendere oltre una certa cifra, vanno sempre prese in considerazione IMHO.
Questo perchè in altri luoghi c'è proprio il chiodo fisso
Ha ragione Emmeci sono i piccoli T che sono al limite diffusori del genere...però esiste anche altro in classe D e non per usarle.
Ho avuto una schedina sure per un pò ma poi ho capito pure che ci vuole più ciccia per avere una certa flessibilità.
R!ck- Membro classe argento
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Re: B&W CM7
grunter ha scritto:
In effetti nel forum c'è un pò di snobismo alla rovescia nei confronti di B&W.
Non siamo così in pochi ad averle anche se oramai
il sondaggio è poco aggiornato perché sprofondato
nel dimenticatoio del forum :
https://www.tforumhifi.com/t9178-che-marca-di-diffusori-possiedi
grunter ha scritto:
Diciamo che non sono in filosofia T ma, se si può spendere
oltre una certa cifra, vanno sempre prese in considerazione
IMHO.
Assolutamente d'accordo. Con l'amplificazione giusta anche
modelli molto datati possono riservare ottime sorprese.
bonghittu- Membro classe argento
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Re: B&W CM7
Ritornando sulle B&W c'è un tizio Dr. Floyd Toole di H/K nel suo libro Sound Reproduction (molto interessante) è un pò fissato sulla linearità risposta in frequenza.
In pratica si può incominciare a parlare di un buon diffusore quando la risposta è entro +/-2db e questo è il minimo ( non sufficiente) da cui partire per fare poi una valutazione.
Qui (ammesso che le misure siano corrette) sono +/-5 db...un pò troppo per un diffusore con cotanto blasone e prezzo!
In pratica si può incominciare a parlare di un buon diffusore quando la risposta è entro +/-2db e questo è il minimo ( non sufficiente) da cui partire per fare poi una valutazione.
Qui (ammesso che le misure siano corrette) sono +/-5 db...un pò troppo per un diffusore con cotanto blasone e prezzo!
R!ck- Membro classe argento
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Re: B&W CM7
R!ck ha scritto:Ritornando sulle B&W c'è un tizio Dr. Floyd Toole di H/K nel suo libro Sound Reproduction (molto interessante) è un pò fissato sulla linearità risposta in frequenza.
In pratica si può incominciare a parlare di un buon diffusore quando la risposta è entro +/-2db e questo è il minimo ( non sufficiente) da cui partire per fare poi una valutazione.
Qui (ammesso che le misure siano corrette) sono +/-5 db...un pò troppo per un diffusore con cotanto blasone e prezzo!
Sei circolarmente e "grafico alla mano" tornato a quanto ad "orecchiometro" ti dicevo nel post precedente!
Non ho certo la competenza necessaria per convenire o dissentire con quanto affermato dal Sig. Dr. Floyd Toole, ma ho come il sospetto che tutto funzioni "benissimo" finchè ci si trova in ambiente "anecoico" poi fuori... tutto un'altro discorso, sarebbe tutto da ri-analizzare!
Insomma se ritenessi il prezzo "conveniente" e l'ascolto... soddisfacente nel mio ambiente (ammazza quante rime ) non mi porrei più di tanto il problema del db +/-.
C'è di fatto, come già stato detto, che queste casse sono ora fuori produzione e quindi, sia sulle rimanenze nuove che sull'usato si potrebbero "strappare" prezzi ... convenienti!
Come è altrettanto vero che la cifra in gioco comincia ad essere interessante e quindi si aprirebbero una lunga serie di... possibili scelte!
Io posseggo delle casse B&W del 1983... li stanno, penso ancora per un bel po'!
Ciao Mauro
emmeci- Membro classe oro
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Re: B&W CM7
Ciao,
proprio l' altro giorno le ho sentite per un oretta.......(me le volevo prendere)
e se devo essere sincero rispetto ad i miei gusti..e con la musica da me ascoltata....mi sono sembrate decisamente buone....ma non un salto enorme rispetto alle mi attuali TANGENT EVO 45 (ci sono rimasto abbastanza male...le volevo proprio comprare, ma allo stesso tempo non pensavo di avere in casa un diffusore cosi HI-END..... HIHIHIHIHIHIHI)...
Cmq
Se c' è ancora disponibilità da FNAC...on line le stano svendendo a 360 e rotti € l' una...
Corri però perche non penso che ci sara per molto un offerta cosi vantaggiosa....
Ciao
Andrea
proprio l' altro giorno le ho sentite per un oretta.......(me le volevo prendere)
e se devo essere sincero rispetto ad i miei gusti..e con la musica da me ascoltata....mi sono sembrate decisamente buone....ma non un salto enorme rispetto alle mi attuali TANGENT EVO 45 (ci sono rimasto abbastanza male...le volevo proprio comprare, ma allo stesso tempo non pensavo di avere in casa un diffusore cosi HI-END..... HIHIHIHIHIHIHI)...
Cmq
Se c' è ancora disponibilità da FNAC...on line le stano svendendo a 360 e rotti € l' una...
Corri però perche non penso che ci sara per molto un offerta cosi vantaggiosa....
Ciao
Andrea
Olivetta- Membro di riguardo
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Impianto : Casse:
- TANGENT EVO 45
Amplificatori:
- SMSL 2020 mod classico con ali Pincellone
- Dayton DT100A
- H\K AVR355
Sorgente:
- XBX 360
- IPOD vari
Re: B&W CM7
Ovviamente quello che scrivo è un pour parler Mi affascina molto il rapporto misura/percezione.
Non penso che un diffusore totalmente lineare (strumentalmente) nella stanza suoni bene. Ancora sto studiando il rapporto tra linearità strumentale anecoica e percepita in ambiente ma secondo bruel & kjaer la risposta in frequenza ottimale misurata in ambiente (non anecoica) dovrebbe somigliare a questa:
Se si parte da un diffusore lineare in anecoica dovrebbe essere possibile ottenerla con un trattamento ambientale e un pò di room gain.
Molto interessante è l'articolo di Giussani in merito:
Se potessimo dire in poche righe quale suono complessivo fornisce un certo diffusore, con diversi generi musicali e in diverse condizioni di installazione, solo sulla base di misure e rilevazioni strumentali, avremmo risolto uno dei maggiori problemi che assillano ricercatori e tecnici hi-fi in tutto il mondo.
Se è vero, infatti, che il confronto fra i dati misurati può fornire informazioni utilissime circa eventuali giudizi di preferenza, quali giudizi assoluti possono trarre conforto da misure oggettive? [...]
In effetti le caratteristiche di funzionamento di un certo altoparlante possono spesso determinarne una "personalità" più adatta a certe utilizzazioni (e conseguentemente meno adatta per altre) senza che sia possibile perciò dare un giudizio di preferenza assoluta con un altro ipotetico altoparlante la cui "personalità", porti a risultati diametralmente opposti.
Non è vero ad esempio che se un diffusore "suona bene" con la musica da camera o sinfonica debba per forza essere considerato buono anche da chi ascolta abitualmente solo musica "DISCO".
Ecco quindi che il compito del tecnico e dell'appassionato che vogliano trarre dei giudizi assoluti di qualità di sistemi di altoparlanti, basandosi su misure oggettive si complica enormemente dato che un certo insieme di risultati deve essere valutato in funzione della destinazione cui il sistema è orientato.
Diciamo subito quindi che le misure che vengono abitualmente effettuate sui diffusori acustici non possono in nessun caso sostituirsi alle orecchie dell'ascoltatore che voglia decidere del grado di piacevolezza o di realismo di riproduzione forniti con un certo genere musicale.
Vogliamo però qui altrettanto fermamente affermare che l'ascolto può definire le attitudini e le caratteristiche di funzionamento di un diffusore acustico solo quando effettuato in maniera estremamente articolata, con sedute che seguano un programma sviluppato su un arco di tempo considerevole nelle più diverse condizioni di installazione. Ciò dovrebbe escludere quindi che un redattore di una rivista possa nel breve tempo che gli è normalmente concesso esprimere giudizi assoluti di una qualche validità; in realtà normalmente le cosiddette "prove di ascolto" redatte da seri tecnici specializzati non scendono mai estremamente a fondo nei giudizi e nei particolari al punto da promuovere senza riserve o bollare categoricamente questo o quel diffusore e lungi dall'essere un fattore di demerito per i suddetti articolisti, questo atteggiamento "cauto" deve essere considerato, alla luce delle considerazioni appena fatte, un segno di serietà professionale ammirevole.
Volendo trarre delle conclusioni di ordine generale sulla qualità di un sistema di altoparlanti è possibile invece attenersi alle sole misure, che, se effettuate correttamente e correttamente interpretate, rimangono il mezzo più rapido e sicuro per decidere dell'esistenza o meno di difetti macroscopici o identificare la "personalità" dei diffusore in modo ampiamente indipendente dai "gusti personali" dell'esaminatore.
La misura che più di ogni altra è in grado di evidenziare le caratteristiche di base della timbrica degli altoparlanti in esame è come già detto la risposta in frequenza in ambiente di ascolto. Dall'andamento assoluto da essa presentato e maggiormente dal confronto fra le risposte presentate da diffusori diversi, di cui almeno uno sia ben conosciuto dal lettore, è possibile trarre delle informazioni di primaria importanza. Anzitutto la uniformità dell'andamento della curva che rappresenta la risposta e la sua "regolarità" sono una misura della correttezza e dell'equilibrio timbrico generale, ciò che renderà il diffusore maggiormente "versatile" e quindi adatto a riprodurre con risultati accettabili qualsiasi genere musicale.
Ove siano presenti inflessioni della curva che tendono ad attenuare od esaltare con regolarità l'andamento verso le alte o le basse frequenze (intendendo per frequenza di centro gamma i 1000 Hz) queste sono in molti casi compensabili con una leggera azione sui controlli di tono dell'elettronica abbinata (quando non siano presenti degli adatti controlli sul diffusore stesso).
La presenza di esaltazioni o attenuazioni localizzate (soprattutto nella parte più importante della banda audio che possiamo limitare verso il basso ai 100 e verso l'alto ai 10.000 Hz) è indice invece di una "caratterizzazione" del suono e di una personalità spinta, che non consentiranno al diffusore di esprimersi egualmente bene in qualsiasi situazione e con qualsiasi genere musicale.
Se l'andamento generale della risposta è invece da considerarsi corretto, ma è affetto da piccole perturbazioni (dell'ordine dei 2 dB) che ne rendono la curva un poco "mossa", quello che ne soffrirà sarà la precisione timbrica dei dettagli, la sensazione di "naturalezza" di emissione ed in generale la omogeneità di riproduzione.
Non esiste un andamento della curva di risposta da considerarsi comunque corretto in assoluto, ma ogni "forma" corrisponde ad una "filosofia" di suono che rende il diffusore "diverso". Ad esempio una curva che abbia un andamento regolare con la convessità verso l'alto (che è il più frequente) offrirà un suono tanto più "presente" e con i medi e le voci in evidenza quanto più questa convessità è accentuata; un tale diffusore sarà caratterizzato dalla capacità di avvicinare i piani sonori ponendo spesso, specie con le registrazioni effettuate in studio, l'ascoltatore molto vicino agli esecutori.
Diffusori con una risposta che abbia un andamento con la convessità verso il basso (piuttosto rari) o che tendano ad un andamento piatto (per lo meno sulla gamma sopradetta) tendono invece ad un effetto di maggiore "spazialità" ed apertura che pone i diversi piani sonori a distanze maggiori oltre a consentire un buon ascolto anche a livelli ridotti, grazie ad un certo effetto "loudness". In questo caso il diffusore presenterà spesso anche la particolare caratteristica di dare una sensazione di ampliamento della "dinamica" della riproduzione, cosa particolarmente apprezzata nell'ascolto dei brani registrati direttamente dal vivo.
Quanto alla gamma bassa, a causa delle alterazioni introdotte dall'ambiente di ascolto, la sua valutazione deve essere sempre effettuata per confronto con le misure fornite nella stessa situazione sperimentale da altri diffusori, aiutandosi nella valutazione con un esame dell'andamento fornito nella misura della risposta in camera anecoica.
La musica da discoteca non richiede normalmente una notevole estensione verso le frequenze più profonde, al di sotto dei 60 Hz, ma necessita invece di una particolare "spinta" fra i 60 e i 120 Hz; esistono quindi dei diffusori che hanno una risposta non corretta dal punto di vista strettamente hi-fi e tradizionale del termine, con una esaltazione localizzata in quel particolare punto della risposta, che riescono però a dare un effetto estremamente piacevole all'ascolto di brani "DISCO"; a questi diffusori non è normalmente consentito di cimentarsi con musica classica di largo respiro, ma se ad una gamma bassa "criticabile" si accompagna una timbrica generale delle gamme media e alta "sana" non ¬ detto che non siano fruibili con risultati accettabili anche in questo difficile genere.
Normalmente comunque per avere una riproduzione che riproponga le dimensioni dell'orchestra sinfonica o la timbrica dei violoncello in modo corretto è richiesto che la risposta alle basse frequenze sia ben estesa (fino almeno ai 50 Hz) senza enfasi localizzate.
Per quel che riguarda la gamma alta oltre ai 10.000 Hz si deve distinguere. Non tutti gli ascoltatori rispondono allo stesso modo alle sollecitazioni causate da queste frequenze e per alcuni risultano addirittura fastidiose, ma restando nel caso di impianto di buona qualità, con testina dalla risposta lineare, tutto ciò che viene emesso al di sopra dei 10.000 Hz contribuisce in maniera notevole alla "ariosità" ed alla sensazione di realismo della emissione.
Una esaltazione localizzata intorno ai 10 kHz tende spesso ad enfatizzare oltremisura il fruscio di dischi non perfettamente nuovi e silenziosi, mentre una carenza della gamma fra i 5 e i 10 kHz causa una sensazione di "soffocamento" e di velatura dei suono ed in particolare delle voci, che può essere molto fastidiosa.
Una particolare evidenza di tutta la risposta fra i 1000 e gli 8.000 Hz riesce invece utile per aumentare la "presenza e la sensazione" di vicinanza fisica degli strumenti solisti, senza per questo causare gravi danni alla timbrica generale, sempre che la risposta sia comunque particolarmente estesa verso gli estremi gamma.
Quello che sembra invece indesiderabile nella maggioranza dei casi è un livello eccessivo dell'ottava intorno ai 1000 come di quella intorno ai 400 Hz; nel primo caso molte voci tenderanno a divenire "nasali" ed a suonare come se il cantante avesse posto le mani a coppa di fronte alla bocca, nel secondo caso molti strumenti tenderanno ad un suono che è facile definire "scatolare", come se dello strumento venisse a far parte anche una scatola di cartone duro che risuonasse innaturalmente.
La assenza di queste frequenze peraltro determina una leggerezza estrema delle percussioni (tamburi e batteria in genere) che vengono allontanate e rimpicciolite oltre misura.
Molti diffusori adottano una risposta che si mantiene quasi piatta su tutta la banda dalle basse frequenze fino ai 5/6 kHz, per poi decrescere regolarmente. Questo tipo di andamento necessita di un certo periodo di "assuefazione", ma riesce spesso ad offrire un suono corretto e riposante con molti generi musicali "seri" (sempre che la parte della risposta che precede le alte frequenze non presenti assolutamente alterazioni localizzate).
Esiste un andamento della risposta in ambiente che, proposto dalla Brüel & Kjaer qualche anno fa, è stato adottato da alcuni costruttori sia di scuola inglese che americana. Tale andamento sembra essere il più "versatile" e come tale sarebbe auspicabile che ogni diffusore le cui prestazioni sono orientate verso una particolare utilizzazione, avesse comunque una risposta che come andamento medio non se ne discostasse molto; questa risposta "teorica" ha un andamento regolare, presenta la convessità (molto leggera) verso l'alto e tende a decrescere molto lievemente verso le alte frequenze presentando il massimo dell'emissione sulla gamma bassa. Non pare però che le tecniche di ripresa e registrazione oggi adottate siano tali da consentire la scelta di un andamento univoco da parte di tutti i costruttori e molti di essi stanno anzi orientandosi sempre più spesso verso andamenti che tendano a mantenersi costanti su buona parte della gamma audio, influenza degli ambienti e controlli installati permettendo.
Fonte:
http://www.renatogiussani.it/misasc.htm
Non penso che un diffusore totalmente lineare (strumentalmente) nella stanza suoni bene. Ancora sto studiando il rapporto tra linearità strumentale anecoica e percepita in ambiente ma secondo bruel & kjaer la risposta in frequenza ottimale misurata in ambiente (non anecoica) dovrebbe somigliare a questa:
Se si parte da un diffusore lineare in anecoica dovrebbe essere possibile ottenerla con un trattamento ambientale e un pò di room gain.
Molto interessante è l'articolo di Giussani in merito:
Se potessimo dire in poche righe quale suono complessivo fornisce un certo diffusore, con diversi generi musicali e in diverse condizioni di installazione, solo sulla base di misure e rilevazioni strumentali, avremmo risolto uno dei maggiori problemi che assillano ricercatori e tecnici hi-fi in tutto il mondo.
Se è vero, infatti, che il confronto fra i dati misurati può fornire informazioni utilissime circa eventuali giudizi di preferenza, quali giudizi assoluti possono trarre conforto da misure oggettive? [...]
In effetti le caratteristiche di funzionamento di un certo altoparlante possono spesso determinarne una "personalità" più adatta a certe utilizzazioni (e conseguentemente meno adatta per altre) senza che sia possibile perciò dare un giudizio di preferenza assoluta con un altro ipotetico altoparlante la cui "personalità", porti a risultati diametralmente opposti.
Non è vero ad esempio che se un diffusore "suona bene" con la musica da camera o sinfonica debba per forza essere considerato buono anche da chi ascolta abitualmente solo musica "DISCO".
Ecco quindi che il compito del tecnico e dell'appassionato che vogliano trarre dei giudizi assoluti di qualità di sistemi di altoparlanti, basandosi su misure oggettive si complica enormemente dato che un certo insieme di risultati deve essere valutato in funzione della destinazione cui il sistema è orientato.
Diciamo subito quindi che le misure che vengono abitualmente effettuate sui diffusori acustici non possono in nessun caso sostituirsi alle orecchie dell'ascoltatore che voglia decidere del grado di piacevolezza o di realismo di riproduzione forniti con un certo genere musicale.
Vogliamo però qui altrettanto fermamente affermare che l'ascolto può definire le attitudini e le caratteristiche di funzionamento di un diffusore acustico solo quando effettuato in maniera estremamente articolata, con sedute che seguano un programma sviluppato su un arco di tempo considerevole nelle più diverse condizioni di installazione. Ciò dovrebbe escludere quindi che un redattore di una rivista possa nel breve tempo che gli è normalmente concesso esprimere giudizi assoluti di una qualche validità; in realtà normalmente le cosiddette "prove di ascolto" redatte da seri tecnici specializzati non scendono mai estremamente a fondo nei giudizi e nei particolari al punto da promuovere senza riserve o bollare categoricamente questo o quel diffusore e lungi dall'essere un fattore di demerito per i suddetti articolisti, questo atteggiamento "cauto" deve essere considerato, alla luce delle considerazioni appena fatte, un segno di serietà professionale ammirevole.
Volendo trarre delle conclusioni di ordine generale sulla qualità di un sistema di altoparlanti è possibile invece attenersi alle sole misure, che, se effettuate correttamente e correttamente interpretate, rimangono il mezzo più rapido e sicuro per decidere dell'esistenza o meno di difetti macroscopici o identificare la "personalità" dei diffusore in modo ampiamente indipendente dai "gusti personali" dell'esaminatore.
La misura che più di ogni altra è in grado di evidenziare le caratteristiche di base della timbrica degli altoparlanti in esame è come già detto la risposta in frequenza in ambiente di ascolto. Dall'andamento assoluto da essa presentato e maggiormente dal confronto fra le risposte presentate da diffusori diversi, di cui almeno uno sia ben conosciuto dal lettore, è possibile trarre delle informazioni di primaria importanza. Anzitutto la uniformità dell'andamento della curva che rappresenta la risposta e la sua "regolarità" sono una misura della correttezza e dell'equilibrio timbrico generale, ciò che renderà il diffusore maggiormente "versatile" e quindi adatto a riprodurre con risultati accettabili qualsiasi genere musicale.
Ove siano presenti inflessioni della curva che tendono ad attenuare od esaltare con regolarità l'andamento verso le alte o le basse frequenze (intendendo per frequenza di centro gamma i 1000 Hz) queste sono in molti casi compensabili con una leggera azione sui controlli di tono dell'elettronica abbinata (quando non siano presenti degli adatti controlli sul diffusore stesso).
La presenza di esaltazioni o attenuazioni localizzate (soprattutto nella parte più importante della banda audio che possiamo limitare verso il basso ai 100 e verso l'alto ai 10.000 Hz) è indice invece di una "caratterizzazione" del suono e di una personalità spinta, che non consentiranno al diffusore di esprimersi egualmente bene in qualsiasi situazione e con qualsiasi genere musicale.
Se l'andamento generale della risposta è invece da considerarsi corretto, ma è affetto da piccole perturbazioni (dell'ordine dei 2 dB) che ne rendono la curva un poco "mossa", quello che ne soffrirà sarà la precisione timbrica dei dettagli, la sensazione di "naturalezza" di emissione ed in generale la omogeneità di riproduzione.
Non esiste un andamento della curva di risposta da considerarsi comunque corretto in assoluto, ma ogni "forma" corrisponde ad una "filosofia" di suono che rende il diffusore "diverso". Ad esempio una curva che abbia un andamento regolare con la convessità verso l'alto (che è il più frequente) offrirà un suono tanto più "presente" e con i medi e le voci in evidenza quanto più questa convessità è accentuata; un tale diffusore sarà caratterizzato dalla capacità di avvicinare i piani sonori ponendo spesso, specie con le registrazioni effettuate in studio, l'ascoltatore molto vicino agli esecutori.
Diffusori con una risposta che abbia un andamento con la convessità verso il basso (piuttosto rari) o che tendano ad un andamento piatto (per lo meno sulla gamma sopradetta) tendono invece ad un effetto di maggiore "spazialità" ed apertura che pone i diversi piani sonori a distanze maggiori oltre a consentire un buon ascolto anche a livelli ridotti, grazie ad un certo effetto "loudness". In questo caso il diffusore presenterà spesso anche la particolare caratteristica di dare una sensazione di ampliamento della "dinamica" della riproduzione, cosa particolarmente apprezzata nell'ascolto dei brani registrati direttamente dal vivo.
Quanto alla gamma bassa, a causa delle alterazioni introdotte dall'ambiente di ascolto, la sua valutazione deve essere sempre effettuata per confronto con le misure fornite nella stessa situazione sperimentale da altri diffusori, aiutandosi nella valutazione con un esame dell'andamento fornito nella misura della risposta in camera anecoica.
La musica da discoteca non richiede normalmente una notevole estensione verso le frequenze più profonde, al di sotto dei 60 Hz, ma necessita invece di una particolare "spinta" fra i 60 e i 120 Hz; esistono quindi dei diffusori che hanno una risposta non corretta dal punto di vista strettamente hi-fi e tradizionale del termine, con una esaltazione localizzata in quel particolare punto della risposta, che riescono però a dare un effetto estremamente piacevole all'ascolto di brani "DISCO"; a questi diffusori non è normalmente consentito di cimentarsi con musica classica di largo respiro, ma se ad una gamma bassa "criticabile" si accompagna una timbrica generale delle gamme media e alta "sana" non ¬ detto che non siano fruibili con risultati accettabili anche in questo difficile genere.
Normalmente comunque per avere una riproduzione che riproponga le dimensioni dell'orchestra sinfonica o la timbrica dei violoncello in modo corretto è richiesto che la risposta alle basse frequenze sia ben estesa (fino almeno ai 50 Hz) senza enfasi localizzate.
Per quel che riguarda la gamma alta oltre ai 10.000 Hz si deve distinguere. Non tutti gli ascoltatori rispondono allo stesso modo alle sollecitazioni causate da queste frequenze e per alcuni risultano addirittura fastidiose, ma restando nel caso di impianto di buona qualità, con testina dalla risposta lineare, tutto ciò che viene emesso al di sopra dei 10.000 Hz contribuisce in maniera notevole alla "ariosità" ed alla sensazione di realismo della emissione.
Una esaltazione localizzata intorno ai 10 kHz tende spesso ad enfatizzare oltremisura il fruscio di dischi non perfettamente nuovi e silenziosi, mentre una carenza della gamma fra i 5 e i 10 kHz causa una sensazione di "soffocamento" e di velatura dei suono ed in particolare delle voci, che può essere molto fastidiosa.
Una particolare evidenza di tutta la risposta fra i 1000 e gli 8.000 Hz riesce invece utile per aumentare la "presenza e la sensazione" di vicinanza fisica degli strumenti solisti, senza per questo causare gravi danni alla timbrica generale, sempre che la risposta sia comunque particolarmente estesa verso gli estremi gamma.
Quello che sembra invece indesiderabile nella maggioranza dei casi è un livello eccessivo dell'ottava intorno ai 1000 come di quella intorno ai 400 Hz; nel primo caso molte voci tenderanno a divenire "nasali" ed a suonare come se il cantante avesse posto le mani a coppa di fronte alla bocca, nel secondo caso molti strumenti tenderanno ad un suono che è facile definire "scatolare", come se dello strumento venisse a far parte anche una scatola di cartone duro che risuonasse innaturalmente.
La assenza di queste frequenze peraltro determina una leggerezza estrema delle percussioni (tamburi e batteria in genere) che vengono allontanate e rimpicciolite oltre misura.
Molti diffusori adottano una risposta che si mantiene quasi piatta su tutta la banda dalle basse frequenze fino ai 5/6 kHz, per poi decrescere regolarmente. Questo tipo di andamento necessita di un certo periodo di "assuefazione", ma riesce spesso ad offrire un suono corretto e riposante con molti generi musicali "seri" (sempre che la parte della risposta che precede le alte frequenze non presenti assolutamente alterazioni localizzate).
Esiste un andamento della risposta in ambiente che, proposto dalla Brüel & Kjaer qualche anno fa, è stato adottato da alcuni costruttori sia di scuola inglese che americana. Tale andamento sembra essere il più "versatile" e come tale sarebbe auspicabile che ogni diffusore le cui prestazioni sono orientate verso una particolare utilizzazione, avesse comunque una risposta che come andamento medio non se ne discostasse molto; questa risposta "teorica" ha un andamento regolare, presenta la convessità (molto leggera) verso l'alto e tende a decrescere molto lievemente verso le alte frequenze presentando il massimo dell'emissione sulla gamma bassa. Non pare però che le tecniche di ripresa e registrazione oggi adottate siano tali da consentire la scelta di un andamento univoco da parte di tutti i costruttori e molti di essi stanno anzi orientandosi sempre più spesso verso andamenti che tendano a mantenersi costanti su buona parte della gamma audio, influenza degli ambienti e controlli installati permettendo.
Fonte:
http://www.renatogiussani.it/misasc.htm
Ultima modifica di R!ck il Gio 12 Mag 2011 - 16:09 - modificato 2 volte.
R!ck- Membro classe argento
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Re: B&W CM7
Olivetta ha scritto:Ciao,
proprio l' altro giorno le ho sentite per un oretta.......(me le volevo prendere)
Andrea
Dove sei andato a sentirle?
Quello è un bel prezzo se fosse vero, gli store online hanno cattive abitudini in merito.Abusano dei prezzi di cartone!
Ultima modifica di R!ck il Gio 12 Mag 2011 - 16:33 - modificato 3 volte.
R!ck- Membro classe argento
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Re: B&W CM7
Se non erro la cm7 sostituiva la cdm7, le ascoltai da fnac per dieci minuti a basso volume e con musica che non mi piaceva, pilotate da un sinto pioneer.. non mi piaquero neanche un po, ma questo non fa testo.
Cio' che invece constatai rispetto alle mie cdm7 era la diversita' di cabinet, esile ed insignificante quello delle cm rispetto a quello delle cdm, sagomato, lavorato e ben piu' massiccio.
Esteticamente non mi piaquero..
saluti
G.luca
Cio' che invece constatai rispetto alle mie cdm7 era la diversita' di cabinet, esile ed insignificante quello delle cm rispetto a quello delle cdm, sagomato, lavorato e ben piu' massiccio.
Esteticamente non mi piaquero..
saluti
G.luca
gianluca sassu- Appassionato
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Re: B&W CM7
Probabilmente sono il detrattore per eccellenza. Non ho mai amato B&W, il loro concetto di timbro, suono, dinamica, si scontra con il mio orecchio pesantemente. Diffusori che mi stancano e non mi trasmettono niente (non riesco a leggere trasparenza e verità in quei suoni). A Palermo si trovano facilmente per un ascolto, ogni volta che posso, le ascolto con i miei cd. Anche le CM7 non hanno passato il test, per carità suonano anche meglio di Magnat, JBL, ed altre sulla stessa fascia di prezzo, ma non le inserirei mai nella lista di preferenze.
Caro Rick, da ex-klipschiaro, potresti anche andare a sentire delle Paradigm, diffusori con un suono molto aperto e sottile, precisi e veloci, alcuni modelli con un basso eccellente.
Mi inserisco con un commento. E' davvero ingestibile la gamma alta, molte risorse vengono spese nel progetto del tweeter, lì gli ingegneri sperimentano berillio, elettrostatica, diamante. Paradigm è stato il primo costruttore a stabilizzare il BERILLIO, non in cupola rovesciata. Ed è proprio nella brillantezza del tweeter la magia di questo costruttore, per qualcuno l'enorme dettaglio può risultare affaticante. Per me è invece puro piacere acustico, realismo, elegante raffinatezza.
Caro Rick, da ex-klipschiaro, potresti anche andare a sentire delle Paradigm, diffusori con un suono molto aperto e sottile, precisi e veloci, alcuni modelli con un basso eccellente.
R!ck ha scritto:
Per quel che riguarda la gamma alta oltre ai 10.000 Hz si deve distinguere. Non tutti gli ascoltatori rispondono allo stesso modo alle sollecitazioni causate da queste frequenze e per alcuni risultano addirittura fastidiose, ma restando nel caso di impianto di buona qualità, con testina dalla risposta lineare, tutto ciò che viene emesso al di sopra dei 10.000 Hz contribuisce in maniera notevole alla "ariosità" ed alla sensazione di realismo della emissione
Mi inserisco con un commento. E' davvero ingestibile la gamma alta, molte risorse vengono spese nel progetto del tweeter, lì gli ingegneri sperimentano berillio, elettrostatica, diamante. Paradigm è stato il primo costruttore a stabilizzare il BERILLIO, non in cupola rovesciata. Ed è proprio nella brillantezza del tweeter la magia di questo costruttore, per qualcuno l'enorme dettaglio può risultare affaticante. Per me è invece puro piacere acustico, realismo, elegante raffinatezza.
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Solomon- Moderatore di sezione
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Re: B&W CM7
Solomon ha scritto:Probabilmente sono il detrattore per eccellenza. Non ho mai amato B&W, il loro concetto di timbro, suono, dinamica, si scontra con il mio orecchio pesantemente. Diffusori che mi stancano e non mi trasmettono niente (non riesco a leggere trasparenza e verità in quei suoni). A Palermo si trovano facilmente per un ascolto, ogni volta che posso, le ascolto con i miei cd. Anche le CM7 non hanno passato il test, per carità suonano anche meglio di Magnat, JBL, ed altre sulla stessa fascia di prezzo, ma non le inserirei mai nella lista di preferenze.
Caro Rick, da ex-klipschiaro, potresti anche andare a sentire delle Paradigm, diffusori con un suono molto aperto e sottile, precisi e veloci, alcuni modelli con un basso eccellente.R!ck ha scritto:
Per quel che riguarda la gamma alta oltre ai 10.000 Hz si deve distinguere. Non tutti gli ascoltatori rispondono allo stesso modo alle sollecitazioni causate da queste frequenze e per alcuni risultano addirittura fastidiose, ma restando nel caso di impianto di buona qualità, con testina dalla risposta lineare, tutto ciò che viene emesso al di sopra dei 10.000 Hz contribuisce in maniera notevole alla "ariosità" ed alla sensazione di realismo della emissione
Mi inserisco con un commento. E' davvero ingestibile la gamma alta, molte risorse vengono spese nel progetto del tweeter, lì gli ingegneri sperimentano berillio, elettrostatica, diamante. Paradigm è stato il primo costruttore a stabilizzare il BERILLIO, non in cupola rovesciata. Ed è proprio nella brillantezza del tweeter la magia di questo costruttore, per qualcuno l'enorme dettaglio può risultare affaticante. Per me è invece puro piacere acustico, realismo, elegante raffinatezza.
Al contrario, da grande e storico ammiratore di questo marchio e del suono che i suoi diffusori da 40 e più anni riescono a riprodurre, ti debbo dare, almeno in parte ragione!
Nel senso che tutto quello che mi è capitato di ascoltare, diciamo negli ultimi 10 anni della fascia bassa-media di B&W, non mi ha mai realmente convinto. Diciamo che a mio modestissimo parere, non ad essere insoddisfacente è proprio il rapporto Q/P, cosa che altri marchi citati in questa discussione e nel forum al momento sicuramente hanno.
Diverso è il discorso per la fascia alta! Che ti debbo dire, a me le 805D e le 802D piacciono veramente tanto i problemi sono:
Hanno un "signor" costo, necessitano di un "signor" amplificatore per essere pilotate, insomma serve un "signor" mutuo per potersi "soddisfare". Alchè... signori miei, che vi debbo dire, ben vengano le alternative che offrono soddisfazione a prezzi più accessibili!
Ricordo da pischello: seconda metà degli anni '70, papà che mi dovette fisicamente trascinare fuori dalla sala di ascolto della B&W alla mostra del Suono di Roma. Ero letteralmente rimasto "incantato" dal suono delle prime 801...
Ciao Mauro
emmeci- Membro classe oro
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Re: B&W CM7
Solomon ha scritto:Probabilmente sono il detrattore per eccellenza. Non ho mai amato B&W, il loro concetto di timbro, suono, dinamica, si scontra con il mio orecchio pesantemente. Diffusori che mi stancano e non mi trasmettono niente (non riesco a leggere trasparenza e verità in quei suoni).
Quoto con convinzione, avendo avuto le stesse sensazioni ascoltandole in più occasioni (Cm7, 685)
Vella- Membro classe argento
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