Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Lo so benissimo, ma non ho spazio (sennò non mi ci stanno più i CD !!!). Una volta lo facevo, ma ora preferisco così -- d'altra parte il peso del Pioneer aiuta a smorzare meglio il telaio del lettore, e questo, dalle mie prove passate, fa una differenza apprezzabile, equivalente a mettere sotto al lettore tre punte metalliche Solidsteel.MaurArte ha scritto:Mulo, mi sorprende che uno atttento come te metta le elttroniche sovrapposte!
Prova a metterle appaiate, distanziandole di almento 20cm. con lettore a sx poi dimmi se senti differenze...
D'altra parte l' amp. essendo da 35W nominali ha il trasformatore relativamente piccolo; e il lettore CD non è usato se non come meccanica, quindi la parte più influenzata dai disturbi elettromagnetici è inutilizzata. Il trasformatore è sul lato sinistro del Pioneer - quindi il DAC (il Musiland) è lontano quanto basta.
Tutto sotto controllo.
Ultima modifica di Mulo il Sab 14 Feb 2009 - 10:13 - modificato 2 volte.
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Te lo dico in termini più chiari: stiamo parlando di musica, non di calcoli su sequenze di numeri binari. Che sia convertita in digitale o meno, la musica e il suono sono sempre quelli che sono - altrimenti non ci sogneremmo di definirla alta fedeltà...Maverick ha scritto:Mulo ha scritto:
Maverick, smettiamola con sti paragoni informatici. Non c'è niente di più fuorviante, per un appassionati di hi-fi.
Vedi qual'è il tuo problema? qui non si parla di HIFI, telecomunicazioni o informatica, si parla di DIGITALE
Se essere un appassionato di HIFI significa mettere in discussione teorie scientifiche assolutamente dimostrate sono contento di non esserlo
scrivi un libro e dimostra che tutto quello che si è scritto e dimostrato su questo campo non vale più nulla
non è che gli appassionati di astronomia, si mettano a contestare le leggi di Keplero, perchè secondo qualcuno di loro ad esempio l'attrazione gravitazionale REALE non combacia con le equazioni dimostrate
i tuoi ragionamenti (e l'hai dimostrato anche in altri thread) sono spesso inzuppati da un certo odio rispetto alle discipline scientifiche come matematica, fisica, ecc.
come se lo schema deduttivo sia costantente da buttare dalla finestra e invece lo schema induttivo unico, giusto e incontrovertibile
E la musica e il suono si godono con i sensi e lo spirito; non certo con la matematica.
Da cui l'assoluta priorità dei dati sensibili sulle teorie approssimative mutuate dall'informatica.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Lo so benissimo, ma non ho spazio (sennò non mi ci stanno più i CD !!!). Una volta lo facevo, ma ora preferisco così -- d'altra parte il peso del Pioneer aiuta a smorzare meglio il telaio del lettore, e questo, dalle mie prove passate, fa una differenza apprezzabile, equivalente a mettere sotto al lettore tre punte metalliche Solidsteel.
D'altra parte l' amp. essendo da 35W nominali ha il trasformatore relativamente piccolo; e il lettore CD non è usato se non come meccanica, quindi la parte più influenzata dai disturbi elettromagnetici è inutuilizzata. Il trasformatore è sul lato sinistro del Pioneer - quindi il DAC è lontano quanto basta.
Parli di cavi, operazionali e poi metti le elettroniche una sopra l'altra...prova anche se hai il DAC separato. La differenza è evidente.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Te l'ho già spiegato perchè.MaurArte ha scritto:Lo so benissimo, ma non ho spazio (sennò non mi ci stanno più i CD !!!). Una volta lo facevo, ma ora preferisco così -- d'altra parte il peso del Pioneer aiuta a smorzare meglio il telaio del lettore, e questo, dalle mie prove passate, fa una differenza apprezzabile, equivalente a mettere sotto al lettore tre punte metalliche Solidsteel.
D'altra parte l' amp. essendo da 35W nominali ha il trasformatore relativamente piccolo; e il lettore CD non è usato se non come meccanica, quindi la parte più influenzata dai disturbi elettromagnetici è inutuilizzata. Il trasformatore è sul lato sinistro del Pioneer - quindi il DAC è lontano quanto basta.
Parli di cavi, operazionali e poi metti le elettroniche una sopra l'altra...prova anche se hai il DAC separato. La differenza è evidente.
La differenza più evidente è nei cavi (e ancor più negli opamp, se vuoi). Il Pioneer sovrapposto aiuta anche a smorzare il telaio del lettore CD - questa sì è una differenza evidente: provato e certificato.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non entriamo nel mondo dell'analogico, dove in effetti, le sicurezze e le variabili in gioco rendono decisamente può arduo determinare lo "sporcamento e il degrado" del segnale
tu stai dicendo che se in un cavo passa un flusso del tipo 0100111001011010010 e cambiando il cavo ci faccio passare sempre il flusso 0100111001011010010, tu ci senti differenze...
sostenendo una posizione del genere stai contestando l'intero impianto teorico del digitale, te ne rendi conto spero...
oppure il mondo HIFI utilizza una specie di DIGITALEmod diverso?
tu stai dicendo che se in un cavo passa un flusso del tipo 0100111001011010010 e cambiando il cavo ci faccio passare sempre il flusso 0100111001011010010, tu ci senti differenze...
sostenendo una posizione del genere stai contestando l'intero impianto teorico del digitale, te ne rendi conto spero...
oppure il mondo HIFI utilizza una specie di DIGITALEmod diverso?
Maverick- Affezionato
- Data d'iscrizione : 21.01.09
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non sto contestando assolutamente niente, io. Solo che non pretendo di avere a portata di mano la spiegazione (scientifica) per tutto. Sicuramente qualcun altro ce l'ha, ma non io nè le persone di questo forum. D'altra parte, la scienza ne deve fare ancora taaaaanta di strada per mettersi in pari colla sensibilità.Maverick ha scritto:Non entriamo nel mondo dell'analogico, dove in effetti, le sicurezze e le variabili in gioco rendono decisamente può arduo determinare lo "sporcamento e il degrado" del segnale
tu stai dicendo che se in un cavo passa un flusso del tipo 0100111001011010010 e cambiando il cavo ci faccio passare sempre il flusso 0100111001011010010, tu ci senti differenze...
sostenendo una posizione del genere stai contestando l'intero impianto teorico del digitale, te ne rendi conto spero...
Sei tu invece che stai minando alla base la superiorità dell'uomo sulla macchina.
Ultima modifica di Mulo il Sab 14 Feb 2009 - 10:22 - modificato 1 volta.
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Te l'ho già spiegato perchè.
La differenza più evidente è nei cavi (e ancor più negli opamp, se vuoi). Il Pioneer sovrapposto aiuta anche a smorzare il telaio del lettore CD - questa sì è una differenza evidente: provato e certificato.
Se tu facessi qualche test con un rilevatore di campi elettromagnetici con le elettroniche sovrapposte e affiancate cambieresti idea.
Altro che smorzamento del coperchio.
La differenza dal punto di vista acustico è sensibile. Certo che se non la senti...Mah!
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
[quote="Mulo"]
Lungi da me, la scienza (per fortuna) va avanti, cancellando teorie passate e superandole
come potrebbe mai una macchina essere superiore all'entità che l'ha creata?
Maverick ha scritto:
Sei tu invece che stai minando alla base la superiorità dell'uomo sulla macchina.
Lungi da me, la scienza (per fortuna) va avanti, cancellando teorie passate e superandole
come potrebbe mai una macchina essere superiore all'entità che l'ha creata?
Maverick- Affezionato
- Data d'iscrizione : 21.01.09
Numero di messaggi : 174
Località : Vicenza
Impianto : under costruction
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Allora...MaurArte ha scritto:Te l'ho già spiegato perchè.
La differenza più evidente è nei cavi (e ancor più negli opamp, se vuoi). Il Pioneer sovrapposto aiuta anche a smorzare il telaio del lettore CD - questa sì è una differenza evidente: provato e certificato.
Se tu facessi qualche test con un rilevatore di campi elettromagnetici con le elettroniche sovrapposte e affiancate cambieresti idea.
Altro che smorzamento del coperchio.
La differenza dal punto di vista acustico è sensibile. Certo che se non la senti...Mah!
Quando avevo l' Atoll IN80, con un grosso toroidale da 300VA, non riuscivo assolutamente a metterlo sopra il lettore CD, pena un grosso scadimento della qualità sonora.
Il Pioneer avrà forse un trasformatore da 150VA, che è anche dotato di una schermatura in rame degli avvolgimenti. Questo alla fine fa la differenza rispetto a quanto avevo constatato in passato (oltre a non sfondare il lettore ).
Il Cambridge Audio (4,5 Kg di peso, non così leggerino), d'altra parte, suonava più affilato dai medi in su e meno rilassato senza lo smorzamento del telaio con un peso (come i 6-7 Kg del Pioneer) oppure lo scaricamento delle vibrazioni con le punte.
Se la tua maniera di vedere il problema disturbi elettromagnetici andasse presa tanto alla lettera, non si potrebbero assolutamente più vedere i trasformatori dentro i lettori CD.
Ultima modifica di Mulo il Sab 14 Feb 2009 - 10:31 - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
[quote="Maverick"]
D'accordo. E allora non giudicare l'hi-fi, dove tutto è per definizione soggettivo, con il metro tanto oggettivo quanto riduttivo delle calcolatrici.Mulo ha scritto:Maverick ha scritto:
Sei tu invece che stai minando alla base la superiorità dell'uomo sulla macchina.
Lungi da me, la scienza (per fortuna) va avanti, cancellando teorie passate e superandole
come potrebbe mai una macchina essere superiore all'entità che l'ha creata?
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Se la tua maniera di vedere il problema disturbi elettromagnetici andasse presa tanto alla lettera, non si potrebbero assolutamente più vedere i trasformatori dentro i lettori CD.
NO!!! Il trasformatore del lettore è previsto in fase di progetto ed i flussi magnetici sono sicuramente ottimizzati.
Mettere un amplificatore NON è previsto e per quanto abbia accorgimenti antiflussodisperso l'interazione c'è in maniera evidente.
Comunque continua pure così...
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non c'è niente di ottimizzato, per favore... parliamo di un trasformatore, a lamierini o toroidale, compreso all'interno della stessa gabbia metallica. Spesso anzi il trasformatore a lamierini è vicinissimo al DAC e allo stadio analogico del lettore.MaurArte ha scritto:Se la tua maniera di vedere il problema disturbi elettromagnetici andasse presa tanto alla lettera, non si potrebbero assolutamente più vedere i trasformatori dentro i lettori CD.
NO!!! Il trasformatore del lettore è previsto in fase di progetto ed i flussi magnetici sono sicuramente ottimizzati.
Mettere un amplificatore NON è previsto e per quanto abbia accorgimenti antiflussodisperso l'interazione c'è in maniera evidente.
Comunque continua pure così...
Vuoi mettere invece un trasformatore (per quanto più grosso) chiuso in una sua gabbia metallica, ed un circuito teoricamente compromesso dalle sue interferenze racchiuso a sua volta da un'altra gabbia metallica separata!
Comunque fidati, ho provato anche con il Pioneer a lato, e la differenza non era rilevante; come ho detto era molto più importante la risonanza (altra forma di inquinamento, ma meccanico non elettromagnetico) del telaio del lettore.
E poi in definitiva i CD (per me almeno) sono almeno tanto importanti (quindi da tenere protetti) quanto le elettroniche...la vita è fatta di compromessi.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non c'è niente di ottimizzato, per favore... parliamo di un trasformatore, a lamierini o toroidale, compreso all'interno della stessa gabbia metallica. Spesso anzi il trasformatore a lamierini è vicinissimo al DAC e allo stadio analogico del lettore.
Si vede che non sei un autocostruttore, la posizione del trasfo è uno dei parametri principali in fase di progettazione. Le interazioni con le elettroniche vicine possono procurare effetti nefasti sul risultato finale. Sai, un trasfo a lamierini ha un verso in cui il flusso disperso è maggiore...
Se non senti la sensibile differenza tra elettroniche sovrapposte o appaiate sei davvero poco credibile. Poi comprati pure 100 cavi e mille operazionali.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Lo so benissimo che i trasformatori vanno orientati e che il loro flusso elettromagnetico è "a lobi".
Detto ciò, non c'è modo in cui tu possa orientare un trasformatore a lamierini dentro un lettore CD perchè la sua presenza dannosa sia eliminata - specialmente quando è vicinissimo al circuito.
Comunque, chissà, forse sono semplicemente fortunato e il trasformatore (a lamierini) del Pioneer è semplicemente orientato nel modo migliore per non dar troppo fastidio al lettore sotto.
Mi pare di aver detto che le sensibili differenze ci sono eccome; e relativamente all'attuale impianto magari le apprezzerei di più ora che ho una sorgente e dei cavi migliori. Ma devi pur capire che esiste anche la forza maggiore (vedi sopra). I cavi e gli opamp non danno nessun fastidio ai miei CD; inoltre ovviamente tutti i confronti che ho fatto sono nella sistemazione delle elettroniche visibile nelle foto, dunque sono coerenti fra loro.
Detto ciò, non c'è modo in cui tu possa orientare un trasformatore a lamierini dentro un lettore CD perchè la sua presenza dannosa sia eliminata - specialmente quando è vicinissimo al circuito.
Comunque, chissà, forse sono semplicemente fortunato e il trasformatore (a lamierini) del Pioneer è semplicemente orientato nel modo migliore per non dar troppo fastidio al lettore sotto.
Mi pare di aver detto che le sensibili differenze ci sono eccome; e relativamente all'attuale impianto magari le apprezzerei di più ora che ho una sorgente e dei cavi migliori. Ma devi pur capire che esiste anche la forza maggiore (vedi sopra). I cavi e gli opamp non danno nessun fastidio ai miei CD; inoltre ovviamente tutti i confronti che ho fatto sono nella sistemazione delle elettroniche visibile nelle foto, dunque sono coerenti fra loro.
Ultima modifica di Mulo il Sab 14 Feb 2009 - 10:49 - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
la mia esperienza con i cavi digitali, erano parecchi anni fa, da ragione a mulo.
c'erano, ma non so se oggi è cambiato qualcosa, ed erano anche abbastanza evidenti.
collegavo un marantz sacd SAnonricordocosa con un DAt sony ES2000 non mi ricordo le marche dei cavi che ho usato ma saranno stati 4 o 5 tra ottici e coax.
alla fine ho tenuto un cavo coax autocostruito ma non su base cavo da antenna 75Ω.
il cavo ottico, probabilmente non di ottima qualità, attutiva quasi il segnale.
forse era il + neutro e forse non l'ho capito e forse tutti gli altri mettevano qualcosa di loro.
il tutto passava su un pcm one II e altri DAC usati tipo il philips serie 900, teac etc etc, quelli che si trovavano all'epoca insomma ma niente di strabiliante.
un'ottima impressione mi aveva dato il teac VRDS25 ma sono OT, scusate.
c'erano, ma non so se oggi è cambiato qualcosa, ed erano anche abbastanza evidenti.
collegavo un marantz sacd SAnonricordocosa con un DAt sony ES2000 non mi ricordo le marche dei cavi che ho usato ma saranno stati 4 o 5 tra ottici e coax.
alla fine ho tenuto un cavo coax autocostruito ma non su base cavo da antenna 75Ω.
il cavo ottico, probabilmente non di ottima qualità, attutiva quasi il segnale.
forse era il + neutro e forse non l'ho capito e forse tutti gli altri mettevano qualcosa di loro.
il tutto passava su un pcm one II e altri DAC usati tipo il philips serie 900, teac etc etc, quelli che si trovavano all'epoca insomma ma niente di strabiliante.
un'ottima impressione mi aveva dato il teac VRDS25 ma sono OT, scusate.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
MaurArte ha scritto:Mulo, mi sorprende che uno atttento come te metta le elttroniche sovrapposte!
Prova a metterle appaiate, distanziandole di almento 20cm. con lettore a sx poi dimmi se senti differenze...
Io gli ho messo una foto di una bella gnocca vicino l'ampli, e, devo dire che la dinamica si è impennata come mai, provare per credere
Qualcuno editi il post di mulo dove spara la vaccata che è un rip bit perfect si sente diverso dall'originale, queste sono cose gravissime, le fondamenta proprio...
dario- Affezionato
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
La prima volta che ho apprezzato le grandi differenze fra i cavi digitali (proprio a livello di correttezza e bontà di fondo del suono riprodotto) è stato quando avevo il DAC North Star Model 192, anni fa. All'inizio lo avevo collegato con un cavo ottico G&BL, non dei più economici e molto bello a vedersi... ma schifoso nel suono. Sconcertato per la deludente sonorità del DAC, avevo provvisoriamente usato un Cambridge Audio semibilanciato in rame argentato e teflon - cavo evidentemente non da 75 ohm e non progettato per trasferire segnali digitali. Beh le cose erano cambiate dalla notte al giorno, literally.
Inutile dire che è stata quest'esperienza a rendermi "credente" (sui cavi digitali s'intende, perchè su quelli analogici lo ero già da tempo).
Inutile dire che è stata quest'esperienza a rendermi "credente" (sui cavi digitali s'intende, perchè su quelli analogici lo ero già da tempo).
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
icavi influiscono sul comportamento dell'impianto e nessuno lo può negare.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Mi spiace molto dar ragione al Mulo ma la differenza tra cavi digitali è percepibile, in special modo con DAC di qualche anno.
Ultima modifica di MaurArte il Sab 14 Feb 2009 - 16:50 - modificato 1 volta.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Il Musiland ha il CS8416 (l'ultimo ricevitore Crystal) assistito da un quarzo di precisione.MaurArte ha scritto:Mi spiace molto dar ragione al Mulo ma la differenza tra cavi digitali è percebile, in special modo con DAC di qualche anno.
Invece il mio lettore Cambridge ha una buona meccanica Sony, abbinata ad un circuito di controllo apparentemente elaborato, marchiato Cambidge Audio e schermato da una grossa calotta metallica. Che sia curato sul piano dell'estrazione del segnale digitale lo testimonia anche l'uscita digitale BNC (e ottica).
Ultima modifica di Mulo il Sab 14 Feb 2009 - 16:53 - modificato 1 volta.
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
non mi dispiace dar ragione a uno che ha ragione.
i cavi si sentono.
anche il cavo di alimentazione.
p.s.: mulo non andar sempre OT.
i cavi si sentono.
anche il cavo di alimentazione.
p.s.: mulo non andar sempre OT.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Verorobertor ha scritto:
anche il cavo di alimentazione.
Io ho usato i Cablerie D'Eupen in passato con ottimi risultati. Nell'attuale lettore Cambridge ho preferito inserire semplicemente un filtro di rete (per spender meno).
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
MaurArte ha scritto:Mi spiace molto dar ragione al Mulo ma la differenza tra cavi digitali è percepibile, in special modo con DAC di qualche anno.
Concordo, ma sulle apparecchiature prodotte negli ultimi anni problemi come il jitter sono stati abbondantemente risolti.
pincellone- Membro classe argento
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Provincia : Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
Occupazione/Hobby : Cercare di migliorare le cose
Impianto : Si sente bene, almeno per me.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Se ce la faccio ad assemblare un test set vorrei fare una prova per vedere come varia il Jitter cambiando i cavi digitali.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
MaurArte ha scritto:Se ce la faccio ad assemblare un test set vorrei fare una prova per vedere come varia il Jitter cambiando i cavi digitali.
Il jitter ci sarà sempre, anche coi migliori cavi coassiali, il punto è che ormai tutti i DAC in commercio sono in grado di riconoscerlo e di ricampionare il segnale. Il problema non sta nel cavo me nel DAC.
Gli errori casuali possono essere causati da interferenze esterne e qua non c'è nulla da fare visto che lo spdif non ha sistemi di correzione. Ma anche qua penso che su una linea digitale corta il livello di errori è pressoché nullo (a meno che non ci siano gravi problemi elettrici).
Barone Rosso- Moderatore
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