Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Posto qui un po' di approfondimenti per i piu' curiosi
http://www.lessloss.com/page.html?id=40
As is the standard case in any pro-audio studio, it is always the converting device, the DAC, which contains the Master Clock. The clock is located right next to the converter chips. That way, no added line induced Jitter can possibly appear. This same clock signal is then taken from the DAC device and is used as the clock input of the digital signal source device, such as the computer, the DAT player, or the CD player. True, in that setup, the CD player is receiving a more jittered clock than the DAC is, but that doesn't matter, because the DAC is the one doing the analogue audio playing which we hear. When the Jittered audio signal arrives at the DAC, it is reclocked and synchronously quantized into place temporally and is played, in perfect synchronization with the original clock oscillator, which is right next to it.
But oh! In that case, you can use a $30 CD-player and still get a better sound than you'd be getting if you spent $30,000 on the best transport and digital cable! Yes, this is the plain truth about CD players and DACs.
http://www.lessloss.com/page.html?id=40
As is the standard case in any pro-audio studio, it is always the converting device, the DAC, which contains the Master Clock. The clock is located right next to the converter chips. That way, no added line induced Jitter can possibly appear. This same clock signal is then taken from the DAC device and is used as the clock input of the digital signal source device, such as the computer, the DAT player, or the CD player. True, in that setup, the CD player is receiving a more jittered clock than the DAC is, but that doesn't matter, because the DAC is the one doing the analogue audio playing which we hear. When the Jittered audio signal arrives at the DAC, it is reclocked and synchronously quantized into place temporally and is played, in perfect synchronization with the original clock oscillator, which is right next to it.
But oh! In that case, you can use a $30 CD-player and still get a better sound than you'd be getting if you spent $30,000 on the best transport and digital cable! Yes, this is the plain truth about CD players and DACs.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Carissimi... Non è "risolto" un bel niente finchè fra un cavo e l'altro (e particolarmente tra coassiale, in meglio, e fibra ottica, in peggio) si sentono delle differenze così grosse.
L'esperienza insegna... Non chi vi vorrebbe imboccare colle sue false certezze (sempre che ci creda lui stesso...).
Trovo sempre incredibilmente esilarante imbattermi in simili atteggiamenti disperatamente negazionisti (dell'altrui esperienza consolidata) da parte di certi "esperti" improvvisati e "garantisti" di un forum su internet (ovvero il massimo del nulla, che può impressionare solo gli allocchi).
Amici (e nemici) miei, provate il Beresford TRC-222 e, forse, vi si apriranno le menti.
Parlando seriamente, questo cavo va benissimo, ne sono innamorato. Non spenderei di più per cavi di marca più blasonata dopo aver provato questo Beresford (da 38 euro spedito).
L'esperienza insegna... Non chi vi vorrebbe imboccare colle sue false certezze (sempre che ci creda lui stesso...).
Trovo sempre incredibilmente esilarante imbattermi in simili atteggiamenti disperatamente negazionisti (dell'altrui esperienza consolidata) da parte di certi "esperti" improvvisati e "garantisti" di un forum su internet (ovvero il massimo del nulla, che può impressionare solo gli allocchi).
Amici (e nemici) miei, provate il Beresford TRC-222 e, forse, vi si apriranno le menti.
Parlando seriamente, questo cavo va benissimo, ne sono innamorato. Non spenderei di più per cavi di marca più blasonata dopo aver provato questo Beresford (da 38 euro spedito).
Ultima modifica di Mulo il Sab 14 Feb 2009 - 23:04 - modificato 3 volte.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
1) interessante questa discussione anche se sono poche le prove portate da una all'altra parte.
Direi che il punto chiave sia diventato la gestione del Jitter.
Sarebbe molto interessante la prova proposta da Maurarte.
2) (ModeratoreON) Mulo se scrivi ancora due messaggi di seguito te li cancello. (ModeratoreOFF)
Direi che il punto chiave sia diventato la gestione del Jitter.
Sarebbe molto interessante la prova proposta da Maurarte.
2) (ModeratoreON) Mulo se scrivi ancora due messaggi di seguito te li cancello. (ModeratoreOFF)
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nd1967- Moderatore
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Ne potrebbe valere la pena. Tuttavia sarebbe meglio, per non creare solo ulteriore confusione, se tu facessi queste prove a partire da cavi digitali con cui altri (ed io) hanno esperienza -- come il mio Beresford + i Blue Jeans ottico e coassiale (Belden 1694A).MaurArte ha scritto:Se ce la faccio ad assemblare un test set vorrei fare una prova per vedere come varia il Jitter cambiando i cavi digitali.
Sarebbe inutile invece se tu ti mettessi a misurare dei cavi che ti sei fatto tu e non conosce nessuno. Quello che bisogna ricercare è il punto di convergenza tra i dati misurati (ammesso che si possano misurare in maniera completa & consapevole) e i dati sensibili.
Anche perchè il problema è che tutti i cavi digitali suonano diversi l'uno dall'altro, e non banalmente che quello che ha meno jitter suona meglio (anzi talvolta potrebbe essere il contrario, in funzione degli squilibri di un dato impianto). Per me sarebbe molto difficile fare una classifica tra i miei 3 cavi digitali coassiali meglio suonanti (Beresford, coassiale in argento, e Belden 1694A), mentre d'altra parte mi riesce molto facile descriverne le reciproche differenze timbriche (colori sonori), di 'carattere' (più rilassato o più evidenziato nei transienti), oppure di resa (dinamica, estensione, precisione) agli estremi dello spettro.
Per inciso, è proprio questa varietà di comportamento d'insieme che mi fa ritenere i cavi digitali molto importanti per la "sintonia fine" degli impianti. Io varie volte dopo aver cambiato o un opamp con un altro, oppure un cavo di segnale con un altro, mi sono trovato a dover cambiare il cavo coassiale di conseguenza per poter ristabilire l'equilibrio timbrico che desidero.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Ne potrebbe valere la pena. Tuttavia sarebbe meglio, per non creare solo ulteriore confusione, se tu facessi queste prove a partire da cavi digitali con cui altri (ed io) hanno esperienza -- come il mio Beresford + i Blue Jeans ottico e coassiale (Belden 1694A).
Sarebbe inutile invece se tu ti mettessi a misurare dei cavi che ti sei fatto tu e non conosce nessuno. Quello che bisogna ricercare è il punto di convergenza tra i dati misurati (ammesso che si possano misurare in maniera completa & consapevole) e i dati sensibili.
Anche perchè il problema è che tutti i cavi digitali suonano diversi l'uno dall'altro, e non banalmente che quello che ha meno jitter suona meglio (anzi talvolta potrebbe essere il contrario, in funzione degli squilibri di un dato impianto). Per me sarebbe molto difficile fare una classifica tra i miei 3 cavi digitali coassiali meglio suonanti (Beresford, coassiale in argento, e Belden 1694A), mentre d'altra parte mi riesce molto facile descriverne le reciproche differenze timbriche (colori sonori), di 'carattere' (più rilassato o più evidenziato nei transienti), oppure di resa (dinamica, estensione, precisione) agli estremi dello spettro.
Per inciso, è proprio questa varietà di comportamento d'insieme che mi fa ritenere i cavi digitali molto importanti per la "sintonia fine" degli impianti. Io varie volte dopo aver cambiato o un opamp con un altro, oppure un cavo di segnale con un altro, mi sono trovato a dover cambiare il cavo coassiale di conseguenza per poter ristabilire l'equilibrio timbrico che desidero.
Sicuramente non acquisterò cavi. Provero (se ne avrò tempo) 4 cavi diversi per vedere se il Jitter cambia.
Mi interessa vedere se il cavo influenza la misura.
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Stamattina ho collegato di proposito il mio dac Lampucera con doppio ingresso digitale coassiale e digitale toslink al mio ampli per cuffie.
E tramite le mie cuffie ho ascoltato a fondo il suono proveniente dal dac utilizzando un interruttore per scambiare la sorgente digitale coassiale e quella digitale toslink.
Vi assicuro che non c'era nessuna, ma proprio nessuna differenza nella qualita' sonora, a parita' di sorgente (lettore cd).
Ho preferito usare le cuffie per questo test per eliminare qualsiasi influenza relativa all'ambiente e al mio posizionamento rispetto agli speaker.
E tramite le mie cuffie ho ascoltato a fondo il suono proveniente dal dac utilizzando un interruttore per scambiare la sorgente digitale coassiale e quella digitale toslink.
Vi assicuro che non c'era nessuna, ma proprio nessuna differenza nella qualita' sonora, a parita' di sorgente (lettore cd).
Ho preferito usare le cuffie per questo test per eliminare qualsiasi influenza relativa all'ambiente e al mio posizionamento rispetto agli speaker.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
pincellone ha scritto:Stamattina ho collegato di proposito il mio dac Lampucera con doppio ingresso digitale coassiale e digitale toslink al mio ampli per cuffie.
E tramite le mie cuffie ho ascoltato a fondo il suono proveniente dal dac utilizzando un interruttore per scambiare la sorgente digitale coassiale e quella digitale toslink.
Vi assicuro che non c'era nessuna, ma proprio nessuna differenza nella qualita' sonora, a parita' di sorgente (lettore cd).
Ho preferito usare le cuffie per questo test per eliminare qualsiasi influenza relativa all'ambiente e al mio posizionamento rispetto agli speaker.
Non seo un ascoltatore maturo che domande
dario- Affezionato
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non sentirai mai le differenze se confronti in questo modo (facendo ripetutamente A/B con un interruttore). Non è che stiamo confrontando la radio AM alla radio FM...pincellone ha scritto:Stamattina ho collegato di proposito il mio dac Lampucera con doppio ingresso digitale coassiale e digitale toslink al mio ampli per cuffie.
E tramite le mie cuffie ho ascoltato a fondo il suono proveniente dal dac utilizzando un interruttore per scambiare la sorgente digitale coassiale e quella digitale toslink.
Vi assicuro che non c'era nessuna, ma proprio nessuna differenza nella qualita' sonora, a parita' di sorgente (lettore cd).
Ho preferito usare le cuffie per questo test per eliminare qualsiasi influenza relativa all'ambiente e al mio posizionamento rispetto agli speaker.
Pensa che io, in quel modo, non sentivo neppure la differenza fra 2 DAC diversi! Uno era il Musiland SVDAC05 con dentro 2x OPA-Sun V2, l'altro era il Super Pro con dentro 2x THS4031.
Sfruttando l'ingresso "monitor" del mio amp. (attraverso un tastino che attiva quell' ingresso escludendo qualsiasi altro ingresso selezionato), andavo continuamente avanti e indietro, fin quasi al parossismo... Perchè giuro che non sentivo differenze, e non ci credevo.
La spiegazione psicoacustica è, com'è noto, che il cervello tende ad assuefarsi, e non riesce a discernere differenze relativamente sottili se non gli viene dato prima il tempo di disabituarsi alla situazione precedente.
Insomma, l'unico modo per sentire le differenze tra un cavo e l'altro, è: 1) concentrandosi sulla musica, non sul suono, e 2) tenendo un cavo per un po' di tempo, poi facendo una pausa per "disintossicarsi dal suo suono", e poi collegando l'altro e tenendolo un po' di tempo senza fare avanti-indietro (e soprattutto, godendosi la musica). Provateci.
Ultima modifica di Mulo il Dom 15 Feb 2009 - 13:51 - modificato 2 volte.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non andavo continuamente avanti e indietro (avrei rotto l'interruttore). Ho ascoltato per una mezz'ora lo stesso brano, alternando l'ingresso digitale toslink a quello coassiale.
Come ho detto non ho riscontrato differenze udibili, a mio avviso e' questo quello che conta.
La modalita' che suggerisci serve ad autoconvincersi che le differenze ci sono. Non mi pare la maniera piu' corretta per procedere ad un'analisi obiettiva.
E' chiaro che se chiudiamo gli occhi facendo sesso con una bella come Rosy Bindi possiamo tranquillamente immaginarci che invece stiamo accarezzando Monica Bellucci, ma e' la verita quella che conta.
Ciao
P.
Come ho detto non ho riscontrato differenze udibili, a mio avviso e' questo quello che conta.
La modalita' che suggerisci serve ad autoconvincersi che le differenze ci sono. Non mi pare la maniera piu' corretta per procedere ad un'analisi obiettiva.
E' chiaro che se chiudiamo gli occhi facendo sesso con una bella come Rosy Bindi possiamo tranquillamente immaginarci che invece stiamo accarezzando Monica Bellucci, ma e' la verita quella che conta.
Ciao
P.
Ultima modifica di pincellone il Dom 15 Feb 2009 - 13:54 - modificato 1 volta.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Eppure tuttò ciò dovrebbe servire ad ascoltare della semplice musica, fatta da gente che tutte ste seghe mentali nemmeno se le immagina, e che uno che ascolta nemmeno se le dovrebbe immaginare, dato che l'obiettivo non innamorarsi del cavo e portarselo a letto, ma ascoltare musica porca miseria...con tutti i soldi (se veramente l'hai spesi Mulo) di opamp e cavi ti andavi a vede musica dal vivo e ti andavi a fa un viaggio, mi chiedo se veramente fai tutte le prove che dici quando ascolti musica visto che dici anche di studiare, forse vivi sul pianeta "x" dove una giornata dura 96 ore
dario- Affezionato
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Come ho già avuto modo di dire, non esiste nessuna contraddizione fra godersi la musica ed ottimizzare l'impianto (purchè non diventi ossessione, è ovvio). Anzi per me le 2 cose vanno sempre parallele.
Semplicemente, per es., con un cavo digitale Blue Jeans ottico non riuscivo a godermi la musica, perchè il suono era troppo ruvido, ed appiattito nella ricchezza cromatica (la cosa peggiore che c'è!).
Dunque per me, una volta di più, 38 euro per questo Beresford TRC-222 sono soldi spesi benissimo. Anzi, nel mondo dell'hi-fi seria, per un cavo digitale di qualità sono una miseria. Quindi spesi doppiamente benissimo.
Semplicemente, per es., con un cavo digitale Blue Jeans ottico non riuscivo a godermi la musica, perchè il suono era troppo ruvido, ed appiattito nella ricchezza cromatica (la cosa peggiore che c'è!).
Dunque per me, una volta di più, 38 euro per questo Beresford TRC-222 sono soldi spesi benissimo. Anzi, nel mondo dell'hi-fi seria, per un cavo digitale di qualità sono una miseria. Quindi spesi doppiamente benissimo.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Mulo ha scritto:
pausa per "disintossicarsi dal suo suono", e poi collegando l'altro e tenendolo un po' di tempo senza fare avanti-indietro (e soprattutto, godendosi la musica). Provateci.
Mulo con questo metodo penso che si riuscirebbero a sentire le differenze sullo stesso amplificatore nello stesso set up e nello stesso ambiente.
L'unico modo per sentire le differenze, in particolare quando sono molto sottili, è fare avanti e indietro, e su questo c'è poco da fare.
Se poi le differenze sono palesi allora un buona memoria aiuta.
Ultima modifica di Barone Rosso il Dom 15 Feb 2009 - 20:27 - modificato 1 volta.
Barone Rosso- Moderatore
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Sono assolutamente in disaccordo... Io mi ricordo benissimo il suono del mio impianto con un certo disco, a distanza di qualche ora o persino di qualche giorno.
L'unica via per capire veramente come suona un dato cavo digitale o analogico, è convivere con il suo suono per un po'.
Se fai A/B invece non senti NULLA, o quasi. E tantomeno ascolti musica (forse proprio per questo non senti NULLA).
L'unica via per capire veramente come suona un dato cavo digitale o analogico, è convivere con il suo suono per un po'.
Se fai A/B invece non senti NULLA, o quasi. E tantomeno ascolti musica (forse proprio per questo non senti NULLA).
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Mulo ha scritto:
Sono assolutamente in disaccordo... Io mi ricordo benissimo il suono del mio impianto con un certo disco, a distanza di qualche ora o persino di qualche giorno.
Se ci sono differenze palesi lo si sente anche dopo giorni, su questo sono d'accordo.
Ma sulle finezze la memoria sui pochi secondi è molto buona quindi diventa l'unico modo per sentire le differenze.
Prova stesso impianto: cavo dac ampli ecc... stessa canzone ma ad esempio compressa in mp3, e dimmi se a distanza di giorni riesci a distinguere le differenze.
Un mp3 da 128 kbs dovresti sentirlo quasi al volo se si tratta di buone registrazioni.
Il tuo modo è ottimo per auto illudersi.
Barone Rosso- Moderatore
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Come no... Oppure è ottimo per auto-illudere te stesso.
Credi a me... Non mi convincerai mai a mettere in discussione anni di esperienza sui cavi (e non vedo proprio come potresti).
Credi a me... Non mi convincerai mai a mettere in discussione anni di esperienza sui cavi (e non vedo proprio come potresti).
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Mulo ha scritto:Come no... Oppure è ottimo per auto-illudere te stesso.
Credi a me... Non mi convincerai mai a mettere in discussione anni di esperienza sui cavi (e non vedo proprio come potresti).
Allora fa questo test.
Prendi un appendi abiti metallico e comparalo col tuo van de hul se usato come cavo digitale e dimmi se c'è differenza.
Ma fa il test alla cieca, ovvero non devi sapere che cavo si sta usando .....
Barone Rosso- Moderatore
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Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
Non userei il VDH come cavo digitale - l'impedenza di 110 ohm lo sconsiglia. Tra le cose che ho imparato, c'è il fatto che i cavi da 75 ohm vanno effettivamente meglio, perchè suonano molto più naturali (ovvero: i cavi analogici usati come digitali suonano variamente innaturali).
Finora solo il mio coassiale in argento dall'impedenza imprecisata ha fatto eccezione a questo principio - chissà, magari ha un'impedenza pari o vicina a 75 ohm.
Finora solo il mio coassiale in argento dall'impedenza imprecisata ha fatto eccezione a questo principio - chissà, magari ha un'impedenza pari o vicina a 75 ohm.
Ospite- Ospite
Re: Cavo digitale coassiale Beresford TRC-222
ho preso questo cavo pochi giorni fa,appena arrivato lo ho collegato e dopo un po' di rodaggio lo confronto con il mio vecchio 75 ohm pcocc della Monitor Cable(cavo di 10 anni fa)......morale e nn so perchè il suono era più gommoso e cupo e un pelo distorto,ho rimeso su il suo vecchio coax da 75 ohm pcocc e tutto è tornato a posto....bho.....come è possibile?il cavo beresford 222 ovviamente è stato messo nel cassetto
Corsaro- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 13.09.10
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