Mussorgsky: quadri di un'esposizione

Buongiorno a tutti,

ho appena ascoltato QUADRI DI UN'ESPOSIZIONE di Mussorgsky nell'orchestrazione di di RAVEL eseguiti da ABBADO alla guida dei BERLINER.

Era tanto tempo che non ascoltavo musica di questo genere. Per anni ho vissuto di musica ma poi ho smesso per parecchio tempo come a volte, inspiegabilmente, succede nella vita.

FInalmente ho rimesso in piedi il mio impianto, pur con qualche novità tecnologica, e ho ripreso in mano tutti i miei cd, compagni di tutta la mia crescita lunga quasi 30 anni, dal primo vinile di Mozart a tutti gli altri !!

Così oggi mi sono messo ad ascoltare i QUADRI ...gli ultimi secondo mi sono davvero commosso.
Li ho trovati meravigliosi e indescrivibili.
Così mi sono preso in mano, anche lui riesumato, la storia della musica di ALL'ORTO e mi sono ripassato in poche righe il periodo e i tratti principali dell'autore.


Ora li sto per ascoltare nell'esecuzione pianistica di Horowitz del 1947 (ho solo questa).
Non ho riflessioni particolari da trasmettere, valutazioni critiche che possano interessare ma volevo semplicemente condividere con voi questo momento così bello per me sapendo che su questo forum molti mi possono comprendere.

Saluti

Grazie per aver condiviso questa riscoperta...

drengot ha scritto:
Li ho trovati meravigliosi e indescrivibili.

Quotone, li ho ascoltati per anni con il mio Musical Fidelity A1 e le Infinity Kappa 7.

Grazie dei ricordi che mi ha fatto riaffiorare.

Li ho ascoltati proprio oggi in una edizione Telarc con la Atlanta Symphony Orchestra, ho ancora la pelle d'oca per l'emozione che provo ogni volta

Dei "Quadri" con orchestrazione Ravel, trovai molto bella l'interpretazione di Karajan con i Berliner, con una potentissimo finale "La grande porta di Kiev", di dinamica e sacralità sorprendenti.
Da ricordare anche l'interpretazione di Emerson Lake and Palmer, che me li fece conoscere da ragazzo!

p.cristallini ha scritto:Dei "Quadri" con orchestrazione Ravel, trovai molto bella l'interpretazione di Karajan con i Berliner, con una potentissimo finale "La grande porta di Kiev", di dinamica e sacralità sorprendenti.
Da ricordare anche l'interpretazione di Emerson Lake and Palmer, che me li fece conoscere da ragazzo!

da evitare avrai voluto dire forse... mussorgski si rigira ancora nella tomba probabilmente...il top del trash

toscanini, giulini e celibidache molto meglio di karajan su questo abusato e sopravvalutato pezzo a mio avviso, almeno nel finale c' è respiro negli ultimi due, così come il giusto fuoco nei passaggi più concitati nel caso di toscanini

per non parlare di fritz reiner con l' orchestra di chicago