Gainclone Concerto by rsan61: impressioni e recensione
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Gainclone Concerto by rsan61: impressioni e recensione
Qui trovate il topic originale:
http://t-class.niceboard.org/gainclone-f44/gainclone-concerto-by-rsan61-prime-impressioni-e-recensione-t2736-30.htm#41845
PARTE I
Gio 30, Apr 2009
Finalmente, qualche giorno fa, proprio quando non me lo aspettavo, suona il citofono ed è il corriere. Non molto esaltato della cosa (sono redattore di un sito di informatica, lavoro a casa ed ho corrieri che vanno e vengono quasi ogni giorno col materiale da recensire, avevo quindi pensato all'ennesimo materiale per il lavoro) apro, firmo, ritiro il pacco e mi accingo ad aprirlo per sapere cosa dovrò recensire... e invece no, sopra c'è il nome di Rsan... ma è il MIO Gainclone! E' arrivato, è lui!!!
Non sto più nella pelle, più che aprirlo sventro il pacco per altro fatto benissimo, col Gainclone protetto da una confezione a prova di olocausto nucleare ed estraggo il Concerto!
Estrarre è la parola giusta, è pesantissimo e questo già mi gasa non poco.
Ovviamente per il momento e per i giorni a seguire non esprimerò alcun parere sul suono, come mia abitudine, visto che va pesantemente rodato (almeno 100 ore, ma SilverBlack nella sua recensione ha detto di aver continuato a sentire miglioramenti anche dopo oltre 200 ore), mi limiterò quindi per il momento a fare come per le Proson e a parlarvi solo della realizzazione.
Inizio col dire anzitutto che il Gainclone, nel senso letterale del termine, ossia copia dell'originale Gaincard di 47 Lab, non esiste. Non può esistere, in quanto nessuno, che io sappia, sa esattamente com'è fatto e come funziona un Gaincard originale. La comunità internazionale dei DIYers l'ha certo studiato e sono proliferati in rete kit e modelli di autocostruttori in quantità, ma possiamo dire che in un certo senso ogni Gainclone è la personale interpretazione e rilettura di un'idea di base, più che di un modello specifico, l'idea che ha ispirato il costruttore originale, l'ingegner Junji Kimura.
Un'idea, aggiungerei, che non poteva che nascere in Giappone, patria della filosofia Zen e dell'essenzialismo. E il Gaincard è proprio questo: ottenere un suono fantastico con la massima semplicità possibile: pochissimi componenti di alta qualità, piste brevissime, niente fronzoli, niente circuiti complessi, solo l'essenziale per estrarre l'essenza della musica.
Prima che la metà del forum insorga, specifico subito che non intendo con ciò esprimere un giudizio qualitativo. Sono convinto infatti che non ci sia una strada migliore delle altre. OpAmps, Power Packs, valvole, stato solido, Tripath, pochi semplici componenti o finali da 40 Kg... non c'è un'unica via per approcciarsi alla riproduzione musicale, alla fine quello che conta infatti è il risultato, la musica, non la circuitazione o i singoli componenti. Del resto questo è ciò che giustamente pensa lo stesso Kimura, che infatti afferma: " Nel mondo dell'audio, un tipo di formato è spesso contrapposto a un altro, essendo trattati come fazioni opposte. valvolari contro stato solido, driver caricati a tromba contro coni etc. etc. Personalmente invece non mi interessa del formato o del mezzo impiagto, finchè riproducono la musica nella maniera che io voglio." (link al testo originale: http://www.sakurasystems.com/articles/Op-amps%20Junji.html)
Il Concerto di Santo è quindi la messa in pratica di un'idea, di una filosofia e, come tale, non può essere considerato un clone di un altro oggetto, in quanto entrambi non sono che modi, che differiscono tra di loro, di realizzare la stessa visione. Questo per me vale per tutti i Gainclone di cui si parla qui dentro e altrove, tutti degni quindi di essere messi sullo stesso scalino assieme all'originale Gaincard.
Nel prossimo post foto e commenti di aspetto e componentistica.
Parte II
Dom 10, Mag 2009
Come ho già avuto occasione di dire ieri per quanto riguarda l'ascolto delle Proson, anche per il Concerto me la sono presa comoda, perchè ho voluto che raggiungesse almeno le 100h di riproduzione prima di fare un ascolto serio, tanto più che, contemporaneamente, andavano rodate anche le Proson cui è collegato.
Dunque, finito il rodaggio, ho effettuato lunghe sessioni di ascolto su più giorni e con più dischi di diverso genere, per farmi un'idea quanto più precisa possibile.
Preciso che, durante gli acolti, le Proson sono ancora così come le ho comprate, quindi senza nessuno dei tweaking (http://t-class.niceboard.org/tweaking-f23/modifica-delle-proson-conquest-6020-mk2con-la-collaborazione-di-maurarte-t2844.htm) che ho in programma a breve e del cui risultato farò un resoconto prossimamente.
La sessione d'ascolto è quindi la stessa citata per le Proson (http://t-class.niceboard.org/diffusori-f7/proson-conquest-6020-mk2-prime-impressioni-e-test-d-scolto-t2582.htm)
e che riporto qui per comodità, per chi non fosse interessato a leggere la rece degli speaker:
Jazz
John Coltrane, A Love Supreme
Gateway, Homecoming
Miles Davis, In A Silent Way
Pat Metheny Group, As Falls Wichita/Offramp
Keith Jarret, The Koln Concert
Rock
Tool, Aenima/Lateralus/10.000 Days
Porcupine Tree, Coma Divine/We Lost The Skyline
Ozric Tentacles, Erpland
Rage Against The Machine, omonimo
Red Hot Chili Peppers, Blood Sugar Sex Magic
Wishbone Ash, Argus
Hawkwind, In Search Of Space
Uriah Heep, Look At Yourself
Judas Priest, Sad Wings Of Destiny
The Mars Volta, De-Loused In The Comatorium
Rainbow, Rising
Anekdoten, Vemod/Nucleus/From Within
Pure Reason Revolution, Cautionary Tales For The Brave/The Dark Third
Yes, The Yes Album/Fragile/Close To The Edge
Sigur Ros, Takk
King Crimson, Lark's Tongues In Aspic/Red/Starless And Bible Black
The Dresden Dolls, Yes Virginia/No, Virginia
Dream Theater, Systematic Chaos
Caravan, If I Could Do It All Over Again/In The Land Of Grey And Pink
Camel, Mirage/Rain Dances/The Snow Goose
Elettronica
Massive Attack, Mezzanine/100th Window
Faithless, No Roots
Prodigy, The Fat Of The Land
The Chemical Brothers, Come With Us
Apparat, Duplex/Walls
Dot Allison, We Are Science
Ellen Allien, Berlinette/Thrills
Ladytron, Witching Hour/Velocifero
Pluxus, Solid State
Portishead, Third
Psychonauts, Songs For Creatures
Il sistema di prova è quello che potete vedere nel mio profilo a sinistra.
Il Concerto è basato su un'architettura "quasi" dual mono, nel senso che la sezione di alimentazione, il toroidale da 250 V, è in comune, mentre il resto è sdoppiato e fa uso di due National Semiconductor LM3886 e di un'architettura nuova, che rsan61 non aveva mai impiegato prima nei suoi precedenti modelli e che gli permette, tra l'altro, di erogare quasi 60 W su 8 ohm e 70 su 4.
Queste caratteristiche fanno del Concerto anzitutto una piccola "besta" in fatto di potenza. Siamo di fronte a un ampli muscolare e deciso, che già a ore 11 fa suonare davvero forte le Proson (a patto di usare registrazioni di alta qualità s'intende: ad esempio ascoltando Takk dei Sigur Ros viene giù casa già a ore 10/11, mentre ascoltando un qualsiasi album dei Caravan, pur se in versione rimasterizzata, devo portare il potenziometro almeno a ore 12 per avere un po' d'impatto e, in ogni caso, il suono ottenuto non è altrettanto coinvolgente di quello che si sente con l'altro CD).
Chi pensa però che un ampli del genere manchi di dettaglio si sbaglia: il Concerto è dotato di grande raffinatezza; ove la registrazione lo consente, riesce infatti a restituire anche particolari assai minimi, come il chitarrista che sfiora leggermente le corde in attesa di entrare nel brano o le molle del rullante che vibrano durante la registrazione, ma sa far tremare i muri quando il brano lo richiede.
Cosa ne pensi della timbrica a livello concettuale l'ho già espresso nelle impressioni d'ascolto delle Proson, in ogni caso il Concerto è molto corretto e fedele, con appena un pizzico di morbidezza tutta "valvolare": ha cioè un suono molto musicale e mai affaticante, ma forse io che sono un estimatore dello stato solido a oltranza, avrei preferito quel tocco in più di aggressività e di crudezza del messaggio musicale, che a molti non piace ma che io reputo soggettivamente più realistico, anche se sicuramente stancante se si effettuano ascolti prolungati ma, come dice la pubblicità, "a me mi piace"
In ogni caso il Concerto è veloce e preciso negli attacchi ed ha senso del ritmo, semplicemente non è stancante nell'ascolto e risulta sempre "dolce" nel trattare il messaggio musicale, che non significa però privo di energia, anzi... Come detto, qui è più che altro una questione soggettiva di gusti, ma tale caratteristica nel Concerto non è accentuata come nei valvolari, quindi risulta comunque assai piacevole. Viceversa quando dico "musicale" non intendo dire che sia un'esposizione "ruffiana", ma semplicemente che manca di quella crudezza e quell'elettricità, forse eccessiva, tipica di molti stati solidi. Il Concerto è quindi un amplificatore corretto, che non accentua alcuna porzione dello spettro sonoro.
Volendo riassumere il Concerto con degli aggettivi, quelli che più mi vengono in mente sono: muscoloso, intelligibile, energico, dettagliato, equilibrato, musicale, caldo ma senza essere scuro.
I bassi sono possenti e turgidi, gli alti dolci e brillanti, mentre i medi sono tesi, ma forse un po' arretrati, anche se qui è difficile stabilire cosa imputare alle Proson, cosa al Concerto e cosa all'interazione dei due.
In conclusione un amplificatore davvero speciale, che mi conquista ascolto dopo ascolto e che vale decisamente più del suo prezzo. Del resto non ci dimentichiamo che il Gaincard originale di 47Labs costa oltre 3000 € (se consideriamo l'ampli vero e proprio in accoppiata alla sezione di alimentazione separata) e li vale tutti, non per ciò che contiene dentro (davvero poco, in confronto il mio Concerto sembra un mastodontico stato solido AM-Audio), ma per la qualità della riproduzione, ottenibile con amplificatori di pari fascia.
Decisamente consigliato a tutti come prestigiosa porta d'ingresso nel mondo dell'"affordable HiFi", per citare il buon Andrea Gianelli soprattutto in accoppiata a diffusori "frizzanti" ed esuberanti come i Klipsch, forse il suo complemento più adatto, almeno se come me preferite lo stato solido al valvolare, perchè compensano la dolcezza del Concerto e vanno quindi a costituire un mix assai equilibrato. Anche l'accoppiata con diffusori più equilibrati come i Proson o equivalenti è comunque molto valida, mentre ne sconsiglierei l'accoppiata con diffusori "scuri" e già tendenzialmente gentili, come ad esempio Energy.
Che dire, Santo/rsan61 è davvero un mago e le sue creature non mancheranno di deliziarvi se appunto inserite in una catena adatta ad esaltarne le caratteristiche, permettendovi di avere la qualità di un amplificatore di fascia alta a un decimo del prezzo.
Vorrei anche chiudere però presentandovi un'altra chicca di quel mago di rsan, ossia i cavi di segnale SignalGold, da lui realizzati per la prima volta per me.
Si tratta di cavi con solid core in argento puro e calza schermante in rame OFC 99,99 % rivestiti, credo, in polietilene (non so se Santo saprà dirci di più) e terminati da Santo con RCA di grande qualità, del tipo a vite.
Quelli che vedete in foto poi sono stati modificati da me, più che altro esteticamente, con l'aggiunta di una calza di alta qualità come la Hellerman Tyton Helagain HLB, ma anche i cavi di Santo si presentano molto bene, essendo di un colore grigio ghiaccio.
Eccoli in tutto il loro splendore (la polvere a terra non la guardate: sto afcendo dei lavori a casa ):
E un paio di particolari dei bellissimi connettori:
That's all folks
http://t-class.niceboard.org/gainclone-f44/gainclone-concerto-by-rsan61-prime-impressioni-e-recensione-t2736-30.htm#41845
PARTE I
Gio 30, Apr 2009
Finalmente, qualche giorno fa, proprio quando non me lo aspettavo, suona il citofono ed è il corriere. Non molto esaltato della cosa (sono redattore di un sito di informatica, lavoro a casa ed ho corrieri che vanno e vengono quasi ogni giorno col materiale da recensire, avevo quindi pensato all'ennesimo materiale per il lavoro) apro, firmo, ritiro il pacco e mi accingo ad aprirlo per sapere cosa dovrò recensire... e invece no, sopra c'è il nome di Rsan... ma è il MIO Gainclone! E' arrivato, è lui!!!
Non sto più nella pelle, più che aprirlo sventro il pacco per altro fatto benissimo, col Gainclone protetto da una confezione a prova di olocausto nucleare ed estraggo il Concerto!
Estrarre è la parola giusta, è pesantissimo e questo già mi gasa non poco.
Ovviamente per il momento e per i giorni a seguire non esprimerò alcun parere sul suono, come mia abitudine, visto che va pesantemente rodato (almeno 100 ore, ma SilverBlack nella sua recensione ha detto di aver continuato a sentire miglioramenti anche dopo oltre 200 ore), mi limiterò quindi per il momento a fare come per le Proson e a parlarvi solo della realizzazione.
Inizio col dire anzitutto che il Gainclone, nel senso letterale del termine, ossia copia dell'originale Gaincard di 47 Lab, non esiste. Non può esistere, in quanto nessuno, che io sappia, sa esattamente com'è fatto e come funziona un Gaincard originale. La comunità internazionale dei DIYers l'ha certo studiato e sono proliferati in rete kit e modelli di autocostruttori in quantità, ma possiamo dire che in un certo senso ogni Gainclone è la personale interpretazione e rilettura di un'idea di base, più che di un modello specifico, l'idea che ha ispirato il costruttore originale, l'ingegner Junji Kimura.
Un'idea, aggiungerei, che non poteva che nascere in Giappone, patria della filosofia Zen e dell'essenzialismo. E il Gaincard è proprio questo: ottenere un suono fantastico con la massima semplicità possibile: pochissimi componenti di alta qualità, piste brevissime, niente fronzoli, niente circuiti complessi, solo l'essenziale per estrarre l'essenza della musica.
Prima che la metà del forum insorga, specifico subito che non intendo con ciò esprimere un giudizio qualitativo. Sono convinto infatti che non ci sia una strada migliore delle altre. OpAmps, Power Packs, valvole, stato solido, Tripath, pochi semplici componenti o finali da 40 Kg... non c'è un'unica via per approcciarsi alla riproduzione musicale, alla fine quello che conta infatti è il risultato, la musica, non la circuitazione o i singoli componenti. Del resto questo è ciò che giustamente pensa lo stesso Kimura, che infatti afferma: " Nel mondo dell'audio, un tipo di formato è spesso contrapposto a un altro, essendo trattati come fazioni opposte. valvolari contro stato solido, driver caricati a tromba contro coni etc. etc. Personalmente invece non mi interessa del formato o del mezzo impiagto, finchè riproducono la musica nella maniera che io voglio." (link al testo originale: http://www.sakurasystems.com/articles/Op-amps%20Junji.html)
Il Concerto di Santo è quindi la messa in pratica di un'idea, di una filosofia e, come tale, non può essere considerato un clone di un altro oggetto, in quanto entrambi non sono che modi, che differiscono tra di loro, di realizzare la stessa visione. Questo per me vale per tutti i Gainclone di cui si parla qui dentro e altrove, tutti degni quindi di essere messi sullo stesso scalino assieme all'originale Gaincard.
Nel prossimo post foto e commenti di aspetto e componentistica.
Parte II
Dom 10, Mag 2009
Come ho già avuto occasione di dire ieri per quanto riguarda l'ascolto delle Proson, anche per il Concerto me la sono presa comoda, perchè ho voluto che raggiungesse almeno le 100h di riproduzione prima di fare un ascolto serio, tanto più che, contemporaneamente, andavano rodate anche le Proson cui è collegato.
Dunque, finito il rodaggio, ho effettuato lunghe sessioni di ascolto su più giorni e con più dischi di diverso genere, per farmi un'idea quanto più precisa possibile.
Preciso che, durante gli acolti, le Proson sono ancora così come le ho comprate, quindi senza nessuno dei tweaking (http://t-class.niceboard.org/tweaking-f23/modifica-delle-proson-conquest-6020-mk2con-la-collaborazione-di-maurarte-t2844.htm) che ho in programma a breve e del cui risultato farò un resoconto prossimamente.
La sessione d'ascolto è quindi la stessa citata per le Proson (http://t-class.niceboard.org/diffusori-f7/proson-conquest-6020-mk2-prime-impressioni-e-test-d-scolto-t2582.htm)
e che riporto qui per comodità, per chi non fosse interessato a leggere la rece degli speaker:
Jazz
John Coltrane, A Love Supreme
Gateway, Homecoming
Miles Davis, In A Silent Way
Pat Metheny Group, As Falls Wichita/Offramp
Keith Jarret, The Koln Concert
Rock
Tool, Aenima/Lateralus/10.000 Days
Porcupine Tree, Coma Divine/We Lost The Skyline
Ozric Tentacles, Erpland
Rage Against The Machine, omonimo
Red Hot Chili Peppers, Blood Sugar Sex Magic
Wishbone Ash, Argus
Hawkwind, In Search Of Space
Uriah Heep, Look At Yourself
Judas Priest, Sad Wings Of Destiny
The Mars Volta, De-Loused In The Comatorium
Rainbow, Rising
Anekdoten, Vemod/Nucleus/From Within
Pure Reason Revolution, Cautionary Tales For The Brave/The Dark Third
Yes, The Yes Album/Fragile/Close To The Edge
Sigur Ros, Takk
King Crimson, Lark's Tongues In Aspic/Red/Starless And Bible Black
The Dresden Dolls, Yes Virginia/No, Virginia
Dream Theater, Systematic Chaos
Caravan, If I Could Do It All Over Again/In The Land Of Grey And Pink
Camel, Mirage/Rain Dances/The Snow Goose
Elettronica
Massive Attack, Mezzanine/100th Window
Faithless, No Roots
Prodigy, The Fat Of The Land
The Chemical Brothers, Come With Us
Apparat, Duplex/Walls
Dot Allison, We Are Science
Ellen Allien, Berlinette/Thrills
Ladytron, Witching Hour/Velocifero
Pluxus, Solid State
Portishead, Third
Psychonauts, Songs For Creatures
Il sistema di prova è quello che potete vedere nel mio profilo a sinistra.
Il Concerto è basato su un'architettura "quasi" dual mono, nel senso che la sezione di alimentazione, il toroidale da 250 V, è in comune, mentre il resto è sdoppiato e fa uso di due National Semiconductor LM3886 e di un'architettura nuova, che rsan61 non aveva mai impiegato prima nei suoi precedenti modelli e che gli permette, tra l'altro, di erogare quasi 60 W su 8 ohm e 70 su 4.
Queste caratteristiche fanno del Concerto anzitutto una piccola "besta" in fatto di potenza. Siamo di fronte a un ampli muscolare e deciso, che già a ore 11 fa suonare davvero forte le Proson (a patto di usare registrazioni di alta qualità s'intende: ad esempio ascoltando Takk dei Sigur Ros viene giù casa già a ore 10/11, mentre ascoltando un qualsiasi album dei Caravan, pur se in versione rimasterizzata, devo portare il potenziometro almeno a ore 12 per avere un po' d'impatto e, in ogni caso, il suono ottenuto non è altrettanto coinvolgente di quello che si sente con l'altro CD).
Chi pensa però che un ampli del genere manchi di dettaglio si sbaglia: il Concerto è dotato di grande raffinatezza; ove la registrazione lo consente, riesce infatti a restituire anche particolari assai minimi, come il chitarrista che sfiora leggermente le corde in attesa di entrare nel brano o le molle del rullante che vibrano durante la registrazione, ma sa far tremare i muri quando il brano lo richiede.
Cosa ne pensi della timbrica a livello concettuale l'ho già espresso nelle impressioni d'ascolto delle Proson, in ogni caso il Concerto è molto corretto e fedele, con appena un pizzico di morbidezza tutta "valvolare": ha cioè un suono molto musicale e mai affaticante, ma forse io che sono un estimatore dello stato solido a oltranza, avrei preferito quel tocco in più di aggressività e di crudezza del messaggio musicale, che a molti non piace ma che io reputo soggettivamente più realistico, anche se sicuramente stancante se si effettuano ascolti prolungati ma, come dice la pubblicità, "a me mi piace"
In ogni caso il Concerto è veloce e preciso negli attacchi ed ha senso del ritmo, semplicemente non è stancante nell'ascolto e risulta sempre "dolce" nel trattare il messaggio musicale, che non significa però privo di energia, anzi... Come detto, qui è più che altro una questione soggettiva di gusti, ma tale caratteristica nel Concerto non è accentuata come nei valvolari, quindi risulta comunque assai piacevole. Viceversa quando dico "musicale" non intendo dire che sia un'esposizione "ruffiana", ma semplicemente che manca di quella crudezza e quell'elettricità, forse eccessiva, tipica di molti stati solidi. Il Concerto è quindi un amplificatore corretto, che non accentua alcuna porzione dello spettro sonoro.
Volendo riassumere il Concerto con degli aggettivi, quelli che più mi vengono in mente sono: muscoloso, intelligibile, energico, dettagliato, equilibrato, musicale, caldo ma senza essere scuro.
I bassi sono possenti e turgidi, gli alti dolci e brillanti, mentre i medi sono tesi, ma forse un po' arretrati, anche se qui è difficile stabilire cosa imputare alle Proson, cosa al Concerto e cosa all'interazione dei due.
In conclusione un amplificatore davvero speciale, che mi conquista ascolto dopo ascolto e che vale decisamente più del suo prezzo. Del resto non ci dimentichiamo che il Gaincard originale di 47Labs costa oltre 3000 € (se consideriamo l'ampli vero e proprio in accoppiata alla sezione di alimentazione separata) e li vale tutti, non per ciò che contiene dentro (davvero poco, in confronto il mio Concerto sembra un mastodontico stato solido AM-Audio), ma per la qualità della riproduzione, ottenibile con amplificatori di pari fascia.
Decisamente consigliato a tutti come prestigiosa porta d'ingresso nel mondo dell'"affordable HiFi", per citare il buon Andrea Gianelli soprattutto in accoppiata a diffusori "frizzanti" ed esuberanti come i Klipsch, forse il suo complemento più adatto, almeno se come me preferite lo stato solido al valvolare, perchè compensano la dolcezza del Concerto e vanno quindi a costituire un mix assai equilibrato. Anche l'accoppiata con diffusori più equilibrati come i Proson o equivalenti è comunque molto valida, mentre ne sconsiglierei l'accoppiata con diffusori "scuri" e già tendenzialmente gentili, come ad esempio Energy.
Che dire, Santo/rsan61 è davvero un mago e le sue creature non mancheranno di deliziarvi se appunto inserite in una catena adatta ad esaltarne le caratteristiche, permettendovi di avere la qualità di un amplificatore di fascia alta a un decimo del prezzo.
Vorrei anche chiudere però presentandovi un'altra chicca di quel mago di rsan, ossia i cavi di segnale SignalGold, da lui realizzati per la prima volta per me.
Si tratta di cavi con solid core in argento puro e calza schermante in rame OFC 99,99 % rivestiti, credo, in polietilene (non so se Santo saprà dirci di più) e terminati da Santo con RCA di grande qualità, del tipo a vite.
Quelli che vedete in foto poi sono stati modificati da me, più che altro esteticamente, con l'aggiunta di una calza di alta qualità come la Hellerman Tyton Helagain HLB, ma anche i cavi di Santo si presentano molto bene, essendo di un colore grigio ghiaccio.
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SonicG- Appassionato
- Data d'iscrizione : 10.03.09
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Località : Roma
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Occupazione/Hobby : Faccio ciò che non mi interessa/Mi interesso di ciò che non faccio
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