Krell S-300i - Un'opinione personale
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Krell S-300i - Un'opinione personale
Dopo aver ascoltato per un po' di settimane questo amplificatore con i più svariati generi musicali, finalmente sento di poter esprimere un giudizio personale sufficientemente ponderato. Non intendo fare una recensione in quanto non ne ho né la competenza, né l'esperienza. Per quelle inserirò un po' di link al fondo di queste poche righe. Qui mi limiterò, quindi, a riportare delle impressioni personali condizionate da tutti i limiti della soggettività.
Il link del produttore : http://www.krellonline.com/s300i.html
Questo non è un test
Iniziamo dalla prima cosa che ci trova davanti dopo l'acquisto: la confezione. Una sufficientemente anonima scatola bianca, dal peso piuttosto ragguardevole, cela al suo interno l'amplificatore, il telecomando con relative batterie, le staffe per il montaggio a rack, il cavo di collegamento per i-Pod, una chiave a stella (capiremo a cosa serve), il cordone di alimentazione e il manuale.
Partiamo dalle cose più semplici. Il cavo di alimentazione è un normalissimo cavo, di quelli neri da computer per intenderci, che appare assolutamente inadeguato rispetto alla qualità generale che si percepisce ad un primo colpo d'occhio. Il manuale invece è ben fatto e sufficientemente esaustivo, ma è disponibile solamente in inglese. Poco male penserà qualcuno, in fondo cosa ci vuole a collegare un amplificatore, In realtà si tratta di un apparecchio che presenta alcune funzioni avanzate per le quali il manuale potrebbe risultare utile. Le batterie sono due normali alcaline in formato AA.
Il telecomando è un oggetto veramente particolare che strizza l'occhio a quegli audiofili per cui ogni elemento distintivo può essere motivo d'orgoglio. Ebbene questo telecomando è unico nel suo genere. Innanzitutto è contraddistinto da un peso fuori dal comune che ne consiglia l'uso attento onde evitarne la caduta su un piede! E' costituito da un blocco di alluminio verniciato in nero piuttosto spesso, in cui, ruotandolo, salta all'occhio l'assenza del vano batterie. Giusto, le batterie!!! Dove accidenti andranno inserite? Un rapido sguardo al manuale svela l'arcano: bisogna smontare il telecomando!!! E sì, la chiave a stella presente nella confezione serve proprio a svitare le quattro viti poste sul fondo del nostro telecomando. Tolte le viti aprire il vano si è rivelata operazione meno semplice del previsto, in quanto l'estrema aderenza di questo con il resto del corpo non ne consentiva il distacco per ribaltamento. Quindi facendo leva con un piccolo oggetto plastico ai lati finalmente si alzava il coperchio disvelando il vano batterie. Vista la relativa complessità dell'operazione, il primo pensiero è corso alla speranza che le alcaline fornite durino lungamente. I tasti affiorano appena dal metallo offrendo una gradevole sensazione tattile e garantiscono il controllo di tutte le funzionalità dell'unità, comprese quelle di un eventuale i-Pod collegato all'amplificatore. Veramente notevole.
Finalmente arriviamo a lui, il nostro amplificatore. il ragguardevole peso avvertito nel sollevarlo (circa 20 kg) non sorprende, visto che lo scatolone l'avevamo già trasportato dal negozio all'auto e da questa a casa. Quello che invece sorprende è la forma che ricorda più quella di un server (scusate questa è deformazione professionale) che quella di un tradizionale integrato. Le dimensioni sono inusuali essendo il profilo basso e la profondità ragguardevole, cosa che, in alcuni casi, potrebbe condizionarne il posizionamento. Molto bello il frontale che presenta uno spesso pannello in alluminio anodizzato con un ampio display. Un piccolo pulsante a lato per mettere l'unità in stand by e altrettanto piccoli pulsanti per selezionare i canali o attivare il mute. La nota stonata è rappresentata dalla manopola del volume che, come mi faceva notare il mio amico Pierpabass, ricorda un disco dell'hockey. Insomma la classica pacchianata all'americana! il resto dello chassis invece è costituito da un anonimo lamierino grigio che per l'appunto ricorda molto quello dei case dei vecchi computer, un effetto molto "tecnico", ma non certo elegante. Ordinato e convincente il retro su cui spicca in tutta evidenza la scritta "Manifactured in China under ISO 9001 quality system", che dichiara, in piena trasparenza, una delle principali motivazioni del prezzo relativamente basso di questo integrato. Per il resto si possono subito notare le due uscite fornite di morsetti di ottima qualità capaci di accettare tutte le tipologie di connessione, un'uscita del preamplificatore, tre classici ingressi RCA, un ingresso di tipo bilanciato XLR, il connettore per i-pod, una RS-232, una connessione 12 VDC triggers, l'interruttore generale, il socket dell'alimentazione. Una dotazione discreta, pur mancando, come ormai di regola, un ingresso pre-phono. E' altrettanto assente un'uscita cuffia.
L'interno si presenta molto ordinato e l'attenzione viene subito calamitata dall'imponente trasformatore toroidale che fa presagire una generosa erogazione di corrente. La configurazione è rigorosamente dual-mono e ogni sezione è separata dalle altre. Costruzione impeccabile.
E' l'ora delle prove. Collego il W4S DAC2 all'ingresso "1" con i Mogami 2534 di Pierpabass e le Electa della Sonus Faber con i miei cavi TripleT (progetto TNT).
Il rumore fragoroso dell'innesto di un relè accompagna l'accensione dell'interruttore principale, seguito da un lieve ronzio (immagino sia il trasformatore) che tende a sparire dopo il riscaldamento. Il led frontale si illumina di rosso e sul display appare per qualche istante la barra di caricamento del firmware e l'indicazione della sua versione.
Per prima cosa, senza fornire alcun segnale in ingresso, cerco di capire come funzioni l'indicatore del volume sul display scoprendo che va da 0 a 251 (???!!!). In questa occasione scopro anche che la manopola del volume è sensibile al tocco. Bella scoperta direte! Avete ragione, mi spiego meglio: il controllo del volume non è lineare, ma direttamente proporzionale alla velocità di rotazione impressa alla manopola, cioè ruotandola a velocità normale la scala sale di unità in unità, se invece la rotazione avviene in modo piuttosto energico, il volume varia di una decade circa. Curioso, ma necessario, altrimenti con un controllo così fine impieghereste tutto il vostro tempo a ruotare la manopola per raggiungere un volume adeguato o per abbassarlo. Dal telecomando tutto è più semplice, è sufficiente tenere schiacciato il pulsante per vedere schizzare il volume verso l'alto o verso il basso. Viene dunque offerta la possibilità di regolazioni molto fini, pur avendo a disposizione ben 150W (su 8 ohm), grazie ad una scala molto estesa. E' presente anche il mute che è programmabile, ovvero è possibile decidere di escludere completamente il volume oppure di abbassarlo al livello prescelto.
Provo in sequenza un po' di brani tratti dalla discoteca classica, da quella jazz e da quella rock, giusto per farmi l'orecchio. Sono sufficientemente impressionato sopratutto dalla scena offerta, che con la musica classica risulta molto convincente. Presagendo la possibilità di vivere un'esperienza emozionale, non resisto alla tentazione di cambiare subito i diffusori. Dopo aver rigorosamente spento tutto, sposto i cavi di potenza. Una nota: spegnendo l'amplificatore viene trasmessa una piccola scarica ai diffusori che non credo possa essere dannosa, ma risulta leggermente fastidiosa. Collegate le Tannoy Prestige Stirling SE riparto con gli ascolti. Il palco dell'orchestra si materializza letteralmente davanti ai miei occhi, è impressionante l'estensione nelle tre direzioni. Spengo nuovamente e provo ad utilizzare il Quid. La sensazione di trovarmi di fronte a un amplificatore capace di offrire una scena veramente ampia è confermata, ora appare tutto delimitato in spazi più stretti, anche se il suono generalmente appare più dolce, più valvolare (passatemi il termine). Torno al Krell. Spettacolare, a mio giudizio, è uno degli aggettivi che meglio gli si addice, ma nel senso letterale del termine, cioè capace di emozionare come quando ci si trova di fronte all'orchestra. Sono estasiato. Passo al jazz. Meraviglioso. Ancora una volta la ricostruzione della scena appare impeccabile, almeno per come uno se la sa immaginare. La voce è sempre in primo piano, il pianoforte a sinistra, la batteria leggermente spostata dietro sulla destra, sì, mi pare di vedere la cantante proprio lì sul palco leggermente più in alto di me. Anche in questo caso non esiterei a definire l'esperienza "live". Con il rock il gioco si fa duro e il Krell sa giocare veramente bene su questo terreno. Non un'esitazione, non un tentennamento, niente di niente, solo un flusso ininterrotto di note a cui potete dare tutta la potenza che volete, tanto sembra non finire mai! Soddisfazione allo stato puro, un ascolto veramente appagante.
Un'ulteriore conferma delle indubbie doti del piccoletto di casa Krell l'ho avuta durante l'ascolto effettuato con alcuni amici del forum (Pierpabass e LukyV) ascoltando una versione in alta definizione de "L'Italiana ad Algeri" ad un volume indecente. Un'esperienza quasi mistica, che ci ha lasciato per un attimo tutti senza parole. Scena, dettaglio, potenza tutto estremamente credibile e, sopratutto, estremamente coinvolgente.
A mio giudizio il prezzo relativamente "basso" di questo amplificatore non deve trarre in inganno. Probabilmente il fatto che sia costruito in Cina costituisce un valore aggiunto più che un'handicap, in quanto qualità e musicalità, solitamente ad appannaggio di apparecchi di fascia di prezzo decisamente più elevata, sono tutti ben presenti. Un rapporto qualità/prezzo tra i più elevati che mi sia capitato di trovare (seppure la mia esperienza non sia così vasta da costituire un riferimento per nessuno), che non mancherà di lasciare soddisfatto l'acquirente.
Credo che parte del merito per i risultati lusinghieri ottenuti, vada anche all'accoppiata vincente (anche se sulla carta potrebbe non apparire tale) con i diffusori della Tannoy. Onestamente ho ascoltato impianti anche più costosi di quello con cui ho effettuato queste prove, ma raramente ho provato un piacere analogo. Sarà autocompiacimento? Forse, ma il risultato finale è quello che conta.
Vi lascio con un po' di link alle recensioni (quelle vere!)
http://www.stylusaudio.se/wp-content/uploads/2011/02/Krell-S-300i-Hifi-Critic-1209.pdf
http://www.theabsolutesound.com/articles/tested-krell-s-300i-integrated-amplifier/
http://www.hifiplus.com/articles/hi-fi-plus-the-krell-s300i-integrated-amplifier/
http://hometheaterreview.com/krell-s-300i-integrated-amplifier-reviewed/
http://www.audioquartet.fr/pdf/Krell_S-300i.pdf
http://www.whathifi.com/review/krell-s-300i
http://www.6moons.com/audioreviews/krell3/krell.html
Il link del produttore : http://www.krellonline.com/s300i.html
Questo non è un test
Iniziamo dalla prima cosa che ci trova davanti dopo l'acquisto: la confezione. Una sufficientemente anonima scatola bianca, dal peso piuttosto ragguardevole, cela al suo interno l'amplificatore, il telecomando con relative batterie, le staffe per il montaggio a rack, il cavo di collegamento per i-Pod, una chiave a stella (capiremo a cosa serve), il cordone di alimentazione e il manuale.
Partiamo dalle cose più semplici. Il cavo di alimentazione è un normalissimo cavo, di quelli neri da computer per intenderci, che appare assolutamente inadeguato rispetto alla qualità generale che si percepisce ad un primo colpo d'occhio. Il manuale invece è ben fatto e sufficientemente esaustivo, ma è disponibile solamente in inglese. Poco male penserà qualcuno, in fondo cosa ci vuole a collegare un amplificatore, In realtà si tratta di un apparecchio che presenta alcune funzioni avanzate per le quali il manuale potrebbe risultare utile. Le batterie sono due normali alcaline in formato AA.
Il telecomando è un oggetto veramente particolare che strizza l'occhio a quegli audiofili per cui ogni elemento distintivo può essere motivo d'orgoglio. Ebbene questo telecomando è unico nel suo genere. Innanzitutto è contraddistinto da un peso fuori dal comune che ne consiglia l'uso attento onde evitarne la caduta su un piede! E' costituito da un blocco di alluminio verniciato in nero piuttosto spesso, in cui, ruotandolo, salta all'occhio l'assenza del vano batterie. Giusto, le batterie!!! Dove accidenti andranno inserite? Un rapido sguardo al manuale svela l'arcano: bisogna smontare il telecomando!!! E sì, la chiave a stella presente nella confezione serve proprio a svitare le quattro viti poste sul fondo del nostro telecomando. Tolte le viti aprire il vano si è rivelata operazione meno semplice del previsto, in quanto l'estrema aderenza di questo con il resto del corpo non ne consentiva il distacco per ribaltamento. Quindi facendo leva con un piccolo oggetto plastico ai lati finalmente si alzava il coperchio disvelando il vano batterie. Vista la relativa complessità dell'operazione, il primo pensiero è corso alla speranza che le alcaline fornite durino lungamente. I tasti affiorano appena dal metallo offrendo una gradevole sensazione tattile e garantiscono il controllo di tutte le funzionalità dell'unità, comprese quelle di un eventuale i-Pod collegato all'amplificatore. Veramente notevole.
Finalmente arriviamo a lui, il nostro amplificatore. il ragguardevole peso avvertito nel sollevarlo (circa 20 kg) non sorprende, visto che lo scatolone l'avevamo già trasportato dal negozio all'auto e da questa a casa. Quello che invece sorprende è la forma che ricorda più quella di un server (scusate questa è deformazione professionale) che quella di un tradizionale integrato. Le dimensioni sono inusuali essendo il profilo basso e la profondità ragguardevole, cosa che, in alcuni casi, potrebbe condizionarne il posizionamento. Molto bello il frontale che presenta uno spesso pannello in alluminio anodizzato con un ampio display. Un piccolo pulsante a lato per mettere l'unità in stand by e altrettanto piccoli pulsanti per selezionare i canali o attivare il mute. La nota stonata è rappresentata dalla manopola del volume che, come mi faceva notare il mio amico Pierpabass, ricorda un disco dell'hockey. Insomma la classica pacchianata all'americana! il resto dello chassis invece è costituito da un anonimo lamierino grigio che per l'appunto ricorda molto quello dei case dei vecchi computer, un effetto molto "tecnico", ma non certo elegante. Ordinato e convincente il retro su cui spicca in tutta evidenza la scritta "Manifactured in China under ISO 9001 quality system", che dichiara, in piena trasparenza, una delle principali motivazioni del prezzo relativamente basso di questo integrato. Per il resto si possono subito notare le due uscite fornite di morsetti di ottima qualità capaci di accettare tutte le tipologie di connessione, un'uscita del preamplificatore, tre classici ingressi RCA, un ingresso di tipo bilanciato XLR, il connettore per i-pod, una RS-232, una connessione 12 VDC triggers, l'interruttore generale, il socket dell'alimentazione. Una dotazione discreta, pur mancando, come ormai di regola, un ingresso pre-phono. E' altrettanto assente un'uscita cuffia.
L'interno si presenta molto ordinato e l'attenzione viene subito calamitata dall'imponente trasformatore toroidale che fa presagire una generosa erogazione di corrente. La configurazione è rigorosamente dual-mono e ogni sezione è separata dalle altre. Costruzione impeccabile.
E' l'ora delle prove. Collego il W4S DAC2 all'ingresso "1" con i Mogami 2534 di Pierpabass e le Electa della Sonus Faber con i miei cavi TripleT (progetto TNT).
Il rumore fragoroso dell'innesto di un relè accompagna l'accensione dell'interruttore principale, seguito da un lieve ronzio (immagino sia il trasformatore) che tende a sparire dopo il riscaldamento. Il led frontale si illumina di rosso e sul display appare per qualche istante la barra di caricamento del firmware e l'indicazione della sua versione.
Per prima cosa, senza fornire alcun segnale in ingresso, cerco di capire come funzioni l'indicatore del volume sul display scoprendo che va da 0 a 251 (???!!!). In questa occasione scopro anche che la manopola del volume è sensibile al tocco. Bella scoperta direte! Avete ragione, mi spiego meglio: il controllo del volume non è lineare, ma direttamente proporzionale alla velocità di rotazione impressa alla manopola, cioè ruotandola a velocità normale la scala sale di unità in unità, se invece la rotazione avviene in modo piuttosto energico, il volume varia di una decade circa. Curioso, ma necessario, altrimenti con un controllo così fine impieghereste tutto il vostro tempo a ruotare la manopola per raggiungere un volume adeguato o per abbassarlo. Dal telecomando tutto è più semplice, è sufficiente tenere schiacciato il pulsante per vedere schizzare il volume verso l'alto o verso il basso. Viene dunque offerta la possibilità di regolazioni molto fini, pur avendo a disposizione ben 150W (su 8 ohm), grazie ad una scala molto estesa. E' presente anche il mute che è programmabile, ovvero è possibile decidere di escludere completamente il volume oppure di abbassarlo al livello prescelto.
Provo in sequenza un po' di brani tratti dalla discoteca classica, da quella jazz e da quella rock, giusto per farmi l'orecchio. Sono sufficientemente impressionato sopratutto dalla scena offerta, che con la musica classica risulta molto convincente. Presagendo la possibilità di vivere un'esperienza emozionale, non resisto alla tentazione di cambiare subito i diffusori. Dopo aver rigorosamente spento tutto, sposto i cavi di potenza. Una nota: spegnendo l'amplificatore viene trasmessa una piccola scarica ai diffusori che non credo possa essere dannosa, ma risulta leggermente fastidiosa. Collegate le Tannoy Prestige Stirling SE riparto con gli ascolti. Il palco dell'orchestra si materializza letteralmente davanti ai miei occhi, è impressionante l'estensione nelle tre direzioni. Spengo nuovamente e provo ad utilizzare il Quid. La sensazione di trovarmi di fronte a un amplificatore capace di offrire una scena veramente ampia è confermata, ora appare tutto delimitato in spazi più stretti, anche se il suono generalmente appare più dolce, più valvolare (passatemi il termine). Torno al Krell. Spettacolare, a mio giudizio, è uno degli aggettivi che meglio gli si addice, ma nel senso letterale del termine, cioè capace di emozionare come quando ci si trova di fronte all'orchestra. Sono estasiato. Passo al jazz. Meraviglioso. Ancora una volta la ricostruzione della scena appare impeccabile, almeno per come uno se la sa immaginare. La voce è sempre in primo piano, il pianoforte a sinistra, la batteria leggermente spostata dietro sulla destra, sì, mi pare di vedere la cantante proprio lì sul palco leggermente più in alto di me. Anche in questo caso non esiterei a definire l'esperienza "live". Con il rock il gioco si fa duro e il Krell sa giocare veramente bene su questo terreno. Non un'esitazione, non un tentennamento, niente di niente, solo un flusso ininterrotto di note a cui potete dare tutta la potenza che volete, tanto sembra non finire mai! Soddisfazione allo stato puro, un ascolto veramente appagante.
Un'ulteriore conferma delle indubbie doti del piccoletto di casa Krell l'ho avuta durante l'ascolto effettuato con alcuni amici del forum (Pierpabass e LukyV) ascoltando una versione in alta definizione de "L'Italiana ad Algeri" ad un volume indecente. Un'esperienza quasi mistica, che ci ha lasciato per un attimo tutti senza parole. Scena, dettaglio, potenza tutto estremamente credibile e, sopratutto, estremamente coinvolgente.
A mio giudizio il prezzo relativamente "basso" di questo amplificatore non deve trarre in inganno. Probabilmente il fatto che sia costruito in Cina costituisce un valore aggiunto più che un'handicap, in quanto qualità e musicalità, solitamente ad appannaggio di apparecchi di fascia di prezzo decisamente più elevata, sono tutti ben presenti. Un rapporto qualità/prezzo tra i più elevati che mi sia capitato di trovare (seppure la mia esperienza non sia così vasta da costituire un riferimento per nessuno), che non mancherà di lasciare soddisfatto l'acquirente.
Credo che parte del merito per i risultati lusinghieri ottenuti, vada anche all'accoppiata vincente (anche se sulla carta potrebbe non apparire tale) con i diffusori della Tannoy. Onestamente ho ascoltato impianti anche più costosi di quello con cui ho effettuato queste prove, ma raramente ho provato un piacere analogo. Sarà autocompiacimento? Forse, ma il risultato finale è quello che conta.
Vi lascio con un po' di link alle recensioni (quelle vere!)
http://www.stylusaudio.se/wp-content/uploads/2011/02/Krell-S-300i-Hifi-Critic-1209.pdf
http://www.theabsolutesound.com/articles/tested-krell-s-300i-integrated-amplifier/
http://www.hifiplus.com/articles/hi-fi-plus-the-krell-s300i-integrated-amplifier/
http://hometheaterreview.com/krell-s-300i-integrated-amplifier-reviewed/
http://www.audioquartet.fr/pdf/Krell_S-300i.pdf
http://www.whathifi.com/review/krell-s-300i
http://www.6moons.com/audioreviews/krell3/krell.html
EasyRider_02- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 14.05.12
Numero di messaggi : 1136
Provincia : Torino
Impianto : SACD: Denon DCD-1500AE
DAC: Wyred 4 Sound DAC-2
Amplificatore: Krell S-300i
Pre-phono: Sonus Faber Quid
Diffusori: Tannoy Prestige Stirling SE
Sorgente digitale: ASUS Eee PC 1015P
Giradischi: Technics SL-3110
SW: Foobar2000
Cavi alimentazione : Elecaudio 331B - Tornado (by Pierpabass)
Cavi segnale: Mogami 2534 - Mogami 2534 XLR bilanciato (by Pierpabass) -
Cavi potenza: TNT TripleT (by me stesso)
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Bel resoconto ...mi fa venire voglia di risentirlo !
Stentor- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 12.07.10
Numero di messaggi : 20392
Località : .
Impianto : .
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
whathifi:
We thought long and hard about the S-300i's star rating: the amplifier's odd mix of the brilliant and disappointing makes it hard to classify.
We've decided to give it three stars, because we think an amp at this elevated price has to be a better musical all-rounder to gain a recommendation, particularly when its rivals include Plinius' excellent 9200 and Moon's highly capable i3.3.
Krell has made some great integrated amps – this isn't one of them.
We thought long and hard about the S-300i's star rating: the amplifier's odd mix of the brilliant and disappointing makes it hard to classify.
We've decided to give it three stars, because we think an amp at this elevated price has to be a better musical all-rounder to gain a recommendation, particularly when its rivals include Plinius' excellent 9200 and Moon's highly capable i3.3.
Krell has made some great integrated amps – this isn't one of them.
staky07- Appassionato
- Data d'iscrizione : 02.08.11
Numero di messaggi : 451
Località : ....
Provincia :
Occupazione/Hobby : informatica-pesca-hifi
Impianto : ABUSIVO
- Spoiler:
- Sorgente:Pc (foobar2000) -Musiland usd 01(2012)- Asus Xonar Essence One
Amplificatore : Arcam alpha9
Diffusori: Monitor Audio silver rs1 su Solidsteel zr-6
Cavi: chord carnival silver screen - mogami...
Cuffia : Beyerdynamic DT 880 / Sony MDR-XD100 Ampli: TPaudio CF-4T-OTL(sonic63mod)
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Ho inserito la recensione di What Hi*Fi perché era l'unica in cui il recensore non esprimeva apprezzamento pieno per questo integrato. Ho trovato interessante il suo punto di vista, anche se lontano dal mio e da quello di tutti gli altri recensioni di cui ho potuto leggere. In realtà leggendo bene l'articolo si nota una certa dissonanza con l'affermazione finale, che probabilmente va vista alla luce di una perfezione attesa e non trovata. Del resto per 3/4 dell'articolo tesse lodi dichiarando continuamente di essere di fronte a qualcosa che normalmente attiene ad una classe di prezzo più elevata e poi si lamenta della mancanza del tape-loop, cosa della quale al momento non sento il bisogno. Oppure rileva una certa mancanza di calore nella gamma media, che è la sensazione esattamente opposta a quella percepita da me e da chiunque abbia ascoltato con me questo amplificatore. Alla fine ne esce confuso tanto da non sapere quante stelle dare e conclude con un amletico - "Abbiamo deciso di dare tre stelle, perché pensiamo che un amplificatore di prezzo così elevato [???] dovrebbe garantire una migliore musicalità a tutto tondo [???], per ottenere una raccomandazione". Pare poi sospettare che il problema possa nascere dall'accoppiamento con i diffusori e lo dichiara nella sintesi. Del resto, come ho avuto modo di scrivere, nel mio piccolo l'accoppiata Krell/Tannoy l'ho trovata esplosiva, ma è una questione di gusti personali.
EasyRider_02- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 14.05.12
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Provincia : Torino
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Amplificatore: Krell S-300i
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Sorgente digitale: ASUS Eee PC 1015P
Giradischi: Technics SL-3110
SW: Foobar2000
Cavi alimentazione : Elecaudio 331B - Tornado (by Pierpabass)
Cavi segnale: Mogami 2534 - Mogami 2534 XLR bilanciato (by Pierpabass) -
Cavi potenza: TNT TripleT (by me stesso)
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Da quel che ho capito, l'hai già ascoltato senza esserne stato troppo colpito... se mai ti potesse ricapitare di ascoltarlo con attenzione sono certo che ne rimarresti piacevolmente soddisfatto.Stentor ha scritto:
Bel resoconto ...mi fa venire voglia di risentirlo !
E' un integrato con una esplosività e una velocità, sopratutto in gamma media, eccellente, ovviamente l'ascolto a casa di Maurizio e stato viziato da un set-up assolutamente da rodare.
Come già detto al fortunato proprietario,tra una settantina di ore, la musicalità e la coerenza prenderanno il loro posto, in quel frangente si denotava ancora una certa durezza nel messaggio, probabilmente data anche dalle Tannoy che necessitano di un lungo rodaggio,a quel punto lo stesso Rossini farà un applauso di gradimento alla sua "L'italiana in Algeri" che ha lasciato tutti noi che ascoltavamo con un bel sorriso inabetito sul viso
LakyV- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 10.06.12
Numero di messaggi : 2538
Località : San Benigno C.
Provincia : Torino
Occupazione/Hobby : Cuoco per diletto!!!
Impianto : Sorgenti:Cambridge 650C
Panasonic DVD/CD S42
PC HP-650 Intel core I3
Trasp: Hi-Face 1
DAC : Xindak DAC 5
DAC : SMSL TDA1543
Pre : Sonus Minus ( MOD. BY AAAVT )
Finale : TA 2022 ( work in progress)
Integrato ibrido TA2022 (BTL) 150watt ( BY Roberto Stella)
SMSL TA2020
diffusori: XTZ99.38
Potenza: QED-Anniversary
TNT Star (autocostruiti)
CAT5 (autocostruiti)
G&bl In Argento.
Segnale:
Cambridge S500
Siemens (autocos.semibil.)
Mogami 2534 (by Pirpabass)
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
L'ultima volta che lo avevo ascoltato in effetti non mi aveva colpito ....ma come sempre ascolti una catena nel suo insieme .....leggendo questa recensione mi è tornata la vogliaLakyV ha scritto:Da quel che ho capito, l'hai già ascoltato senza esserne stato troppo colpito... se mai ti potesse ricapitare di ascoltarlo con attenzione sono certo che ne rimarresti piacevolmente soddisfatto.Stentor ha scritto:
Bel resoconto ...mi fa venire voglia di risentirlo !
E' un integrato con una esplosività e una velocità, sopratutto in gamma media, eccellente, ovviamente l'ascolto a casa di Maurizio e stato viziato da un set-up assolutamente da rodare.
Come già detto al fortunato proprietario,tra una settantina di ore, la musicalità e la coerenza prenderanno il loro posto, in quel frangente si denotava ancora una certa durezza nel messaggio, probabilmente data anche dalle Tannoy che necessitano di un lungo rodaggio,a quel punto lo stesso Rossini farà un applauso di gradimento alla sua "L'italiana in Algeri" che ha lasciato tutti noi che ascoltavamo con un bel sorriso inabetito sul viso
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Certo.. è un ampli di tutto rispetto anche molto bello esteticamente, mi sembra peraltro intorno ai 3k, per non averti colpito significa che forse avevi dimenticato di attaccare la spina..Stentor ha scritto:L'ultima volta che lo avevo ascoltato in effetti non mi aveva colpito ....ma come sempre ascolti una catena nel suo insieme .....leggendo questa recensione mi è tornata la vogliaLakyV ha scritto:Da quel che ho capito, l'hai già ascoltato senza esserne stato troppo colpito... se mai ti potesse ricapitare di ascoltarlo con attenzione sono certo che ne rimarresti piacevolmente soddisfatto.
E' un integrato con una esplosività e una velocità, sopratutto in gamma media, eccellente, ovviamente l'ascolto a casa di Maurizio e stato viziato da un set-up assolutamente da rodare.
Come già detto al fortunato proprietario,tra una settantina di ore, la musicalità e la coerenza prenderanno il loro posto, in quel frangente si denotava ancora una certa durezza nel messaggio, probabilmente data anche dalle Tannoy che necessitano di un lungo rodaggio,a quel punto lo stesso Rossini farà un applauso di gradimento alla sua "L'italiana in Algeri" che ha lasciato tutti noi che ascoltavamo con un bel sorriso inabetito sul viso
Firace- Membro classe argento
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Ascoltato in una fiera non mi fa impazzire,ma nel complesso bel suono
Albert^ONE- Membro classe oro
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Località : Lanciano(ch) Abruzzo
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Stentor ha scritto:L'ultima volta che lo avevo ascoltato in effetti non mi aveva colpito ....ma come sempre ascolti una catena nel suo insieme .....leggendo questa recensione mi è tornata la vogliaLakyV ha scritto:Da quel che ho capito, l'hai già ascoltato senza esserne stato troppo colpito... se mai ti potesse ricapitare di ascoltarlo con attenzione sono certo che ne rimarresti piacevolmente soddisfatto.
E' un integrato con una esplosività e una velocità, sopratutto in gamma media, eccellente, ovviamente l'ascolto a casa di Maurizio e stato viziato da un set-up assolutamente da rodare.
Come già detto al fortunato proprietario,tra una settantina di ore, la musicalità e la coerenza prenderanno il loro posto, in quel frangente si denotava ancora una certa durezza nel messaggio, probabilmente data anche dalle Tannoy che necessitano di un lungo rodaggio,a quel punto lo stesso Rossini farà un applauso di gradimento alla sua "L'italiana in Algeri" che ha lasciato tutti noi che ascoltavamo con un bel sorriso inabetito sul viso
Ivano, da quanto ho capito leggendoti, il suono che prediligi è completamente differente da quello che può offrirti questo amplificatore. E' uno stato solido a tutto tondo, lontanissimo dai suoni valvolari. In ogni caso, fai bene a sottolinearlo nuovamente, è la catena che conta: anche i migliori componenti, se mal assortiti, potrebbero dare risultati sorprendentemente negativi.
EasyRider_02- Membro classe bronzo
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Ho ottenuto un ulteriore miglioramento optando per i cavi XLR bilanciati. A parte il maggior guadagno che consente di avere una buona pressione sonora a volumi bassi (il che permette di far lavorare maggiormente l'amplificatore in classe A) è migliorato ulteriormente il dettaglio e la separazione delle voci.
EasyRider_02- Membro classe bronzo
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Sta cosa della classe A non l'ho capita.EasyRider_02 ha scritto:Ho ottenuto un ulteriore miglioramento optando per i cavi XLR bilanciati. A parte il maggior guadagno che consente di avere una buona pressione sonora a volumi bassi (il che permette di far lavorare maggiormente l'amplificatore in classe A) è migliorato ulteriormente il dettaglio e la separazione delle voci.
P.S. usando l'ingresso bilanciato hai più volume, a parità di posizione della manopola del volume, non perchè cambia il guadagno ma perchè è più forte il segnale in ingresso.
sonic63- Membro classe oro
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
L'ho ascoltato diverse volte. Con le Sonus Faber e l'ultima volta con delle Epos Epic 5: eccezionale! Concordo in pieno con la tua recensione
SaNdMaN- Membro classe oro
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Probabilmente essendo stato scritto al volo il messaggio non è sufficientemente chiaro.sonic63 ha scritto:Sta cosa della classe A non l'ho capita.EasyRider_02 ha scritto:Ho ottenuto un ulteriore miglioramento optando per i cavi XLR bilanciati. A parte il maggior guadagno che consente di avere una buona pressione sonora a volumi bassi (il che permette di far lavorare maggiormente l'amplificatore in classe A) è migliorato ulteriormente il dettaglio e la separazione delle voci.
P.S. usando l'ingresso bilanciato hai più volume, a parità di posizione della manopola del volume, non perchè cambia il guadagno ma perchè è più forte il segnale in ingresso.
L'impiego dei cavi XLR permette di sfruttare al meglio lo stadio di ingresso bilanciato che è accoppiato direttamente alla circuitazione Krell Classe A anch'essa totalmente bilanciata.
EasyRider_02- Membro classe bronzo
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Più l'ascolto e più rimango affascinato da questa sensazione "live" che mi sa offrire. Secondo me, la capacità di restituire la scena è la maggior dote di questo integrato che unita a una discreta neutralità nella riproduzione delle frequenze rende l'ascolto molto gradevole.SaNdMaN ha scritto:L'ho ascoltato diverse volte. Con le Sonus Faber e l'ultima volta con delle Epos Epic 5: eccezionale! Concordo in pieno con la tua recensione
EasyRider_02- Membro classe bronzo
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Ma la circuitazione "Krell classe A" è relativa allo stadio pre o allo stadio finale?EasyRider_02 ha scritto:Probabilmente essendo stato scritto al volo il messaggio non è sufficientemente chiaro.sonic63 ha scritto:Sta cosa della classe A non l'ho capita.
P.S. usando l'ingresso bilanciato hai più volume, a parità di posizione della manopola del volume, non perchè cambia il guadagno ma perchè è più forte il segnale in ingresso.
L'impiego dei cavi XLR permette di sfruttare al meglio lo stadio di ingresso bilanciato che è accoppiato direttamente alla circuitazione Krell Classe A anch'essa totalmente bilanciata.
Se lo sottolineano sarà sicuramente lo stadio finale.
Perchè un progettista così stupido da far lavorare uno stadio pre in classe A/B non credo esista, gli stadi di tensione sono tutti in classe A.
mi sembra di capire che lo stadio pre è bilanciato e dunque un segnale sbilanciato è sottoposto al passaggio in uno stadio in più, quello che lo converte da sbilanciato in bilanciato.
dunque il segnale che arriva già bilanciato è meno manipolato?
sonic63- Membro classe oro
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Esatto, la classe A è riferita allo stadio finale. Il pre è completamente bilanciato e i segnali provenienti dagli ingressi RCA sono sottoposti al bilanciamento, mentre quelli provenienti dagli ingressi XLR, ovviamente, no. Nella pratica i segnali provenienti dai canali bilanciati producono un suono più dettagliato, anche se non sono certo che questo sia l'aggettivo più corretto e sopratutto esaustivo per descrivere le differenze ottenute.
EasyRider_02- Membro classe bronzo
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Ciao ragazzi ho lettto un po i vostri commenti su di questo ampli.. quindi fatemi capire rapporto qualità prezzo è buono?? oh è sempre un prezzo "pompato" per il nome..??
cinghio- Interessato
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Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
Poi una domenica la tua fidanzata ti si presenta a casa con questo integratino "sottobraccio" dicendo, ciao volevo farti una sorpresa... Una così che fai? Non te la sposi?
Comunque mi ha e ci ha impressionato la sensazione live, la focalizzazione degli strumenti anche nei passaggi più complessi e il controllo dei bassi...
Non lo mollo più!
Ciao
Comunque mi ha e ci ha impressionato la sensazione live, la focalizzazione degli strumenti anche nei passaggi più complessi e il controllo dei bassi...
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drdlk- Novizio
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- LINN KAN + Stand Atacama
- AKG K501 (Cuffia)
- GRADO SR 80 (Cuffia)
Re: Krell S-300i - Un'opinione personale
te la sposi eccome! la mia quando mi presentai con l adcom tra le braccia ha esclamato " che ci devi fare co sto ferrovecchio??!"drdlk ha scritto:Poi una domenica la tua fidanzata ti si presenta a casa con questo integratino "sottobraccio" dicendo, ciao volevo farti una sorpresa... Una così che fai? Non te la sposi?
Comunque mi ha e ci ha impressionato la sensazione live, la focalizzazione degli strumenti anche nei passaggi più complessi e il controllo dei bassi...
Non lo mollo più!
Ciao
altro che regalo da lei...
jankovic- Membro classe argento
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