Rockbox Chunk, un "mattone" utile per chi viaggia e non solo

L'ho comprato qualche settimana fa a causa di una emergenza per una trasferta.
Trattandosi di una spesa non prevista, volevo spendere il meno possibile. Pertanto ho scartato a priori il Bose Soundlink III e il Sony SRS-X55, perché fuori budget, e tutti gli scatolotti Bluetooth più piccoli, perché, nel migliore dei casi, i bassi (se escono...) sono gonfi, distorti e/o sbrodolosi.
Non avendo tempo di fare la solita ricerca su Internet e poi, eventualmente, acquistare on-line, sono andato in un centro commerciale.
Ero fortemente orientato ad accontentarmi di un plasticoso sistema Trust con un subwoofer da due litri, piuttosto brutto ma economico, leggero e di potenza adeguata, quando, come ultima risorsa, mi sono rivolto a un addetto alle vendite e gli ho spiegato il mio problema. Questi mi ha fatto sentire il Rockbox Chunk e il Sony a confronto. Ovviamente il suono del Sony era migliore (un pochino più potente e con bassi un po' più "bassosi"), ma per le mie esigenze e il mio portafoglio ho scelto senza rimpianti il Rockbox, che mi è costato la metà, rispetto all'altro.


Grosso come un mattone e pesante meno di un Kg, ha trovato posto nel trolley senza problemi.
Per onor di cronaca, sono felice di affermare che l'oggetto ha fatto il suo onesto lavoro diffondendo adeguatamente il sonoro dei video in ogni parte di una sala di 60 mq.
Tornato a casa, ho sottoposto il Rockbox a un rodaggio come si deve e adesso suona forte, limpido e pieno. Insomma, dopo aver fatto fronte all'emergenza, adesso si è inserito benissimo nella quotidianità, pronto a rientrare nel trolley e andare a sostituire a destinazione sistemi sonori forse più potenti ma dal suono scadente.
È ovvio che i 10+10 watt dichiarati dal produttore sono quelli cosiddetti "musicali". Quelli veri, RMS, saranno sì e no 2+2. Ma sono belli e puliti e sono più che sufficienti per un ascolto in ambiente poco rumoroso (enormemente meglio degli altoparlantini del portatile!) o per amplificare una stazione radio internet captata dal telefonino.
Due chicche me lo fanno apprezzare grandemente: la sua batteria, di ben 4000 mA, può essere ricaricata con un qualsiasi caricatore da telefonino o dalla porta USB di un PC. E ha una autonomia (verificata!) di circa 20 ore. Un inconveniente marginale è la sua lentezza (circa quattro ore) a ricaricarsi completamente.
Infine, aspetti che non guastano, l'oggetto è ben costruito e si presenta bene.

che carino

Mia sorella ha ricevuto il JBL Go in regalo dal fidanzato.

Ovviamente per un prodotto da 26€ non si può parlare di alta fedeltà e quant'altro, ma è incredibile quanto forte suoni 'sto cosetto senza distorcere, e anzi riuscendo anche a trasmettere un certo calore al suono. Appena acceso la prima reazione è quella di guardarsi attorno per capire da dove provenga il suono, è una pulce con la voce da leone.
In quei pochi minuti che l'ho ascoltato mi ha piacevolmente sorpreso.