Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
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Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
Tanto per passare un po' di tempo, mi è venuta l'idea realizzare un Pre Phono di un certo livello con questi operazionali della National che sembrano -almeno leggendo i datasheet- a dir poco strepitosi, vuoi per il loro bassissimo rumore, vuoi per la loro distorsione così bassa da essere trascurabile. Ho notato dunque due caratteristiche che lo avvicinano in parte al concetto di "ideale" per quanto riguarda la preamplificazione di un segnale audio, aspettativa che si rafforza quando si legge nei datasheet che le impedenze d'ingresso sono state realizzate ad hoc dagli ingegneri della National per gestire un segnale di tipo Phono.
Si tratta però di un operazionale non acora molto diffuso (sul web non ho trovato schemi ad hoc per questo operazionale), dal prezzo scandalosamente abbordabile: solo 3,5 euro circa l'uno.
Ho acquistato dunque negli Stati Uniti (13 euro inclusa spedizione) quattro di questi LME49860, proprio per provare realizzare un Pre Phono come descritto nello "schema tipo" del datasheet. Ma qui mi sorge un problema.
Nell'immagine ho evidenziato i quattro componenti deputati all'equalizzazione RIAA i cui valori sono riportati in maniera a me non chiara. Ad esempio una resistenza riporta "21,1 kohm + 909 ohm". Intendono dire che debba montare una resistenza da 21,1 kohm ed una da 909 ohm in serie?
Invece, per quanto riguarda i condensatori che hanno i valori separati da due barre, quale valore dovrei usare?
Inoltre, considerando la necessità di dover disaccoppiare l'uscita (freccia rossa) con un condensatore, pensavo di usarne uno in polipropilene di buona qualità da 1,5 µF e una resistenza da 100 kohm in parallelo all'uscita. Questa configurazione l'ho supposta in altri pre ad operazionali, per il semplice motivo che non ho le basi per potermela calcolare. So solo che l'impedenza del mio amplificatore è di 47 kohm, e forse delle modifiche potrebbero interfacciarlo meglio. Che ne dite?
Il datasheet dell'operazionale, con tanto di schema del pre phono ed altri possibili interessanti utilizzi, è:
http://www.trbstudios.org/pre/LME49860.pdf
Qualcuno sa fare un po' di chiarezza in questo schema?
Si tratta però di un operazionale non acora molto diffuso (sul web non ho trovato schemi ad hoc per questo operazionale), dal prezzo scandalosamente abbordabile: solo 3,5 euro circa l'uno.
Ho acquistato dunque negli Stati Uniti (13 euro inclusa spedizione) quattro di questi LME49860, proprio per provare realizzare un Pre Phono come descritto nello "schema tipo" del datasheet. Ma qui mi sorge un problema.
Nell'immagine ho evidenziato i quattro componenti deputati all'equalizzazione RIAA i cui valori sono riportati in maniera a me non chiara. Ad esempio una resistenza riporta "21,1 kohm + 909 ohm". Intendono dire che debba montare una resistenza da 21,1 kohm ed una da 909 ohm in serie?
Invece, per quanto riguarda i condensatori che hanno i valori separati da due barre, quale valore dovrei usare?
Inoltre, considerando la necessità di dover disaccoppiare l'uscita (freccia rossa) con un condensatore, pensavo di usarne uno in polipropilene di buona qualità da 1,5 µF e una resistenza da 100 kohm in parallelo all'uscita. Questa configurazione l'ho supposta in altri pre ad operazionali, per il semplice motivo che non ho le basi per potermela calcolare. So solo che l'impedenza del mio amplificatore è di 47 kohm, e forse delle modifiche potrebbero interfacciarlo meglio. Che ne dite?
Il datasheet dell'operazionale, con tanto di schema del pre phono ed altri possibili interessanti utilizzi, è:
http://www.trbstudios.org/pre/LME49860.pdf
Qualcuno sa fare un po' di chiarezza in questo schema?
scorpio92- Appassionato
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Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
in genere "+" sta per serie e "//" per parallelo
non credo ci sia bisogno di disaccoppiare tramite condensatore, il circuito dovrebbe già andare così com'è
non credo ci sia bisogno di disaccoppiare tramite condensatore, il circuito dovrebbe già andare così com'è
kingbowser- Membro classe bronzo
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Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
kingbowser ha scritto:in genere "+" sta per serie e "//" per parallelo
non credo ci sia bisogno di disaccoppiare tramite condensatore, il circuito dovrebbe già andare così com'è
Perfetto. Non avevo mai incontrato questa nomenclatura prima d'ora...
In ogni caso, mi conviene evitare di disaccoppiare?
Una domanda ancora più difficile: c'è modo di implementarci un filtro subsonico (F < 5 Hz) per avere la funzione di antirumble senza alterare il segnale audio?
scorpio92- Appassionato
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Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
se non serve eliminare la continua e/o frequenze spurie e/o rifasare il segnale è meglio evitare qualsiasi condensatore
se vuoi un vero modo di disaccoppiare, ma costa un po', usa questo http://www.lundahl.se/pdfs/papers/feedbck.pdf
qualsiasi filtro per definizione altera il segnale. Questo è dato dall'imperfezione dei condensatori/induttanze (valori parassita)
Se si avesse a disposizione il condensatore perfetto esisterebbe un filtro che non apporta niente al segnale
ripeto: se i filtri non servono, perché metterli?
se vuoi un vero modo di disaccoppiare, ma costa un po', usa questo http://www.lundahl.se/pdfs/papers/feedbck.pdf
qualsiasi filtro per definizione altera il segnale. Questo è dato dall'imperfezione dei condensatori/induttanze (valori parassita)
Se si avesse a disposizione il condensatore perfetto esisterebbe un filtro che non apporta niente al segnale
ripeto: se i filtri non servono, perché metterli?
kingbowser- Membro classe bronzo
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Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
e farti il TNT indiscreto no vero?
passeresti sicuramente più tempo almeno e suona bene bene.
poi fai il figurone con un pre phono 2 telai.
http://www.tnt-audio.com/clinica/indiscreto.html
passeresti sicuramente più tempo almeno e suona bene bene.
poi fai il figurone con un pre phono 2 telai.
http://www.tnt-audio.com/clinica/indiscreto.html
Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
Ciao scorpio92,
c'è anche un kit con questo integrato è il Presilent di Heao, lo puoi usare sia come preamplificatore classico che come pre-phono, qui trovi un post dove ne abbiamo parlato http://t-class.niceboard.org/preamplificatori-f41/pre-silent-preamplificatore-con-lme49860-ne-parlate-t2575.htm
Ciao
Marco
c'è anche un kit con questo integrato è il Presilent di Heao, lo puoi usare sia come preamplificatore classico che come pre-phono, qui trovi un post dove ne abbiamo parlato http://t-class.niceboard.org/preamplificatori-f41/pre-silent-preamplificatore-con-lme49860-ne-parlate-t2575.htm
Ciao
Marco
Dreamflyer- Membro di riguardo
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Cavi potenza: TNT tripleT
Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
kingbowser ha scritto:ripeto: se i filtri non servono, perché metterli?
Ti riferisci anche al filtro subsonico?
Mi preoccupa vedere ondeggiare i woofer in quella maniera...
In ogni caso, ce lo metterei solo se fosse una funzione disattivabile (es. mediante relé), almeno per gli LP sani. In effetti, però, hai ragione: mi rendo conto che far fare al Suono percorsi che potrtebbe evitare non è una cosa molto intelligiente. Infatti il patto è che io possa decidere quando attivarlo.
robertor ha scritto:poi fai il figurone con un pre phono 2 telai.
http://www.tnt-audio.com/clinica/indiscreto.html
Quando ho visto i datasheet di questi operazionali non ho potuto resistere alla tentazione di provarli. Certo, con questo progetto spero di realizzare un valido pre phono per uno degli impianti di casa (se suonasse bene, babbo potrebbe diventare geloso e volerlo per il suo... ), senza spendere un botto, ma sopratutto per "farmi un po' di ossa" con questo tipo di circuiti e perché, a dirla tutta, sono curioso di sentire come suonano...
Per "fare il figo" con i due telai, sto portando avanti anche una versione modificata di questo.
Fortunatamente, avere tanto tempo a disposizione e qualche -troppo- gentile artigiano valvolare capace di procurarmi vetri e condensatori carta/olio a buon prezzo (ed anche emozioni indescrivibili quando mi fa ascoltare le sue realizzazioni ) mi permette di passare del tempo facendo cosette del genere...
Dreamflyer ha scritto:c'è anche un kit con questo integrato è il Presilent di Heao
Sì, gli ho dato un'occhiata e mi è sembrato un progetto molto interessante. Però, per gli stessi motivi, vorrei realizzarlo ad hoc per il mio impianto. Poi andrei anche fuori budget (mi pare che costi poco meno di trenta euro per canale). Ho fatto un giro di conti e ho notato che autocostruendomelo riuscirò a restare sotto i cinquanta euro contenitore e alimentazione all inclusive, quindi mi conviene anche economicamente.
scorpio92- Appassionato
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Re: Domanda difficile: Pre Phono Hi-Fi con gli LME49860
Signori, finalmente ho completato il progetto.
Allora, al momento non ho troppo tempo per descriverlo (devo andare a comprare una felpa), per cui cercherò di essere breve ma esaustivo.
Premetto che ho proposto le mie idee e lo schema in un forum di elettronica che frequento da tempo, molto frequentato, tra l’altro, da alcuni ingegneri e periti elettronici di cui mi fido (uno in particolare) che hanno saputo aiutarmi nel realizzare un lavoro, a mio avviso, ben riuscito soprattutto per merito loro. Ve lo descrivo.
Com'è fatto?
L'alimentazione è stata progettata per essere integrata con questi specifici operazionali. Trasformatore, rettificatore (idoneamente filtrato da condensatori ceramici) ed elettrolitici sono stati posizionati in un contenitore a se, in modo da portare la corrente già continua all'interno del box del preamplificatore vero e proprio, eliminando qualunque possibilità di ronzio di rete. Vaga per i siti audiofili il dogma che l'uso di un trasformatore toroidale non crei campi magnetici amplificabili: ebbene, ho fatto qualche prova per via di una pulce sull'orecchio che mi è nata postando qua e là, e posso garantirvi che l'unica soluzione è mettere il trasformatore fuori dal contenitore quando si lavora con segnali di pochi mV.
La stabilizzazione dell'alimentazione termina all'interno della scatola del preamplificatore, ed è effettuata con un 7815 ed un 7915. L'idea di usare questi due IC al posto dei tanto amati e più silenziosi LM317 e LM337 è spiegata dal fatto che si ha a che fare con operazionali di un certo livello, quindi con un'elevatissima attenuazione del rumore entrante con l'alimentazione. E allora, se abbiamo pagato bene per avere degli operazionali a regola d'arte, perché non dobbiamo sfruttare le loro peculiarità? Così abbiamo risparmiato spazio all'interno del box e denaro. In ogni caso, il tutto è ben filtrato da condensatori q.b. e d.s. (dove servono, N.d.R.) per far ottenere un’alimentazione seria. Molti usano mettere elettrolitici tra IN e GND e OUT e GND dei regolatori al posto dei poliestere perché sono abbagliati da una capacità più elevata e quindi credono che sia meglio: errore enorme. Quei due poliestere (100000 pF, in genere) servono principalmente per evitare autoscillazioni dell’integrato, ed usando degli elettrolitici non si scongiurerà il rischio. Tanto per sfida, il primo che riesce a dimostrarmi che un analogo circuito suona meglio con un LM317, ha un caffè pagato.
Arrivando al cuore del circuito, abbiamo i due PCB identici che ospitano l'operazionale, insieme alle resistenze all'1% ed i condensatori poliestere. Il tutto poteva essere ospitato in un unico circuito stampato, magari sfruttando un punto di massa centrale, ma così sarebbe stato più complesso creare percorsi simili ed evitare ponticelli (soprattutto per l'alimentazione degli IC). A titolo informativo, c'è un solo ponticello (nel tragitto dell'alimentazione, ovviamente) ed un solo condensatore nel percorso audio. Tornando alla massa, ho agito in modo da evitare ogni possibile ground loops affidando ad un unico punto l'incarico di raccogliere tutte le masse.
Per i collegamenti ho usato cavi schermati di buona qualità, RCA dorate e, per portare l'alimentazione, un bel connettore a 3 poli (simile al Cannon) di cui non ricordo il nome ma di cui vado molto fiero.
L'unico condensatore nel percorso audio è un misero elettrolitico non polarizzato da 3,3 µF che ha lo scopo di disaccoppiare l'uscita (necessario), che sostituirò presto con un polipropielene. A tal proposito ho una certa filosofia che mi obbliga a ponderare il rapporto (prezzo)/(quanto incide sul suono?), filosofia che mi ha portato a scegliere questo tipo di condensatore piuttosto che roba esoterica da prezzi esoterici. In ogni caso, se qualcuno mi dimostrerà nel corso della mia vita che esiste una differenza udibile che decreti questo peggiore di un altro a scelta, sarò fiero di essermi sbagliato e lo sostituirò (salvo che debba accendere un mutuo, perché non ne ho l'età giuridica per farlo).
Il tutto andrà in un bel contenitore Galaxy della HiFi200 che mi costerà più dei componenti. Ma fa la sua porca figura e quindi ci sta tutto.
Come suona?
Non avevo detto che non ho tempo? E va bene... Allora, per lo schifo di puntina che mi ritrovo (la sto per cambiare), anche troppo bene. A dire il vero, la differenza tra gli altri phono solid-state che mi sono passati tra le mani è stata lampante. Percepisco una linearità molto soddisfacente, che non mi spinge a cercare qualcosa che non riesco a sentire (merito anche della rete RIAA ben calcolata). Dinamica che fa onore al vinile, bassi precisissimi e, a braccio alzato, un silenzio mai provato prima. Avvicinando l'orecchio ad un diffusore, riesco ad udire solo il rumore di fondo dell'amplificatore (ho fatto la prova collegando e scollegando il pre) e non un minimo di ronzio di rete. Ho la sensazione che questo pre difficilmente rappresenterà un collo di bottiglia per molti impianti.
In attesa di montarlo nel contenitore, intenderò fare qualche prova per guadagnare un po' di dB (dal momento che a -12 dB dell'amplificatore, ho una pressione sonora più bassa rispetto agli altri miei preamplificatori phono), magari parallelando la resistenza da 26,1 kohm con una identica oppure aumentando il valore della resistenza applicata sul piedino invertente del primo operazionale (devo ancora scegliere).
Una volta fatto il tutto, lo farò ascoltare ad alcuni amici nei loro impianti, così che possano darmi un loro giudizio.
Appena ho le foto del pre finito, le posto.
Allora, al momento non ho troppo tempo per descriverlo (devo andare a comprare una felpa), per cui cercherò di essere breve ma esaustivo.
Premetto che ho proposto le mie idee e lo schema in un forum di elettronica che frequento da tempo, molto frequentato, tra l’altro, da alcuni ingegneri e periti elettronici di cui mi fido (uno in particolare) che hanno saputo aiutarmi nel realizzare un lavoro, a mio avviso, ben riuscito soprattutto per merito loro. Ve lo descrivo.
Com'è fatto?
L'alimentazione è stata progettata per essere integrata con questi specifici operazionali. Trasformatore, rettificatore (idoneamente filtrato da condensatori ceramici) ed elettrolitici sono stati posizionati in un contenitore a se, in modo da portare la corrente già continua all'interno del box del preamplificatore vero e proprio, eliminando qualunque possibilità di ronzio di rete. Vaga per i siti audiofili il dogma che l'uso di un trasformatore toroidale non crei campi magnetici amplificabili: ebbene, ho fatto qualche prova per via di una pulce sull'orecchio che mi è nata postando qua e là, e posso garantirvi che l'unica soluzione è mettere il trasformatore fuori dal contenitore quando si lavora con segnali di pochi mV.
La stabilizzazione dell'alimentazione termina all'interno della scatola del preamplificatore, ed è effettuata con un 7815 ed un 7915. L'idea di usare questi due IC al posto dei tanto amati e più silenziosi LM317 e LM337 è spiegata dal fatto che si ha a che fare con operazionali di un certo livello, quindi con un'elevatissima attenuazione del rumore entrante con l'alimentazione. E allora, se abbiamo pagato bene per avere degli operazionali a regola d'arte, perché non dobbiamo sfruttare le loro peculiarità? Così abbiamo risparmiato spazio all'interno del box e denaro. In ogni caso, il tutto è ben filtrato da condensatori q.b. e d.s. (dove servono, N.d.R.) per far ottenere un’alimentazione seria. Molti usano mettere elettrolitici tra IN e GND e OUT e GND dei regolatori al posto dei poliestere perché sono abbagliati da una capacità più elevata e quindi credono che sia meglio: errore enorme. Quei due poliestere (100000 pF, in genere) servono principalmente per evitare autoscillazioni dell’integrato, ed usando degli elettrolitici non si scongiurerà il rischio. Tanto per sfida, il primo che riesce a dimostrarmi che un analogo circuito suona meglio con un LM317, ha un caffè pagato.
Arrivando al cuore del circuito, abbiamo i due PCB identici che ospitano l'operazionale, insieme alle resistenze all'1% ed i condensatori poliestere. Il tutto poteva essere ospitato in un unico circuito stampato, magari sfruttando un punto di massa centrale, ma così sarebbe stato più complesso creare percorsi simili ed evitare ponticelli (soprattutto per l'alimentazione degli IC). A titolo informativo, c'è un solo ponticello (nel tragitto dell'alimentazione, ovviamente) ed un solo condensatore nel percorso audio. Tornando alla massa, ho agito in modo da evitare ogni possibile ground loops affidando ad un unico punto l'incarico di raccogliere tutte le masse.
Per i collegamenti ho usato cavi schermati di buona qualità, RCA dorate e, per portare l'alimentazione, un bel connettore a 3 poli (simile al Cannon) di cui non ricordo il nome ma di cui vado molto fiero.
L'unico condensatore nel percorso audio è un misero elettrolitico non polarizzato da 3,3 µF che ha lo scopo di disaccoppiare l'uscita (necessario), che sostituirò presto con un polipropielene. A tal proposito ho una certa filosofia che mi obbliga a ponderare il rapporto (prezzo)/(quanto incide sul suono?), filosofia che mi ha portato a scegliere questo tipo di condensatore piuttosto che roba esoterica da prezzi esoterici. In ogni caso, se qualcuno mi dimostrerà nel corso della mia vita che esiste una differenza udibile che decreti questo peggiore di un altro a scelta, sarò fiero di essermi sbagliato e lo sostituirò (salvo che debba accendere un mutuo, perché non ne ho l'età giuridica per farlo).
Il tutto andrà in un bel contenitore Galaxy della HiFi200 che mi costerà più dei componenti. Ma fa la sua porca figura e quindi ci sta tutto.
Come suona?
Non avevo detto che non ho tempo? E va bene... Allora, per lo schifo di puntina che mi ritrovo (la sto per cambiare), anche troppo bene. A dire il vero, la differenza tra gli altri phono solid-state che mi sono passati tra le mani è stata lampante. Percepisco una linearità molto soddisfacente, che non mi spinge a cercare qualcosa che non riesco a sentire (merito anche della rete RIAA ben calcolata). Dinamica che fa onore al vinile, bassi precisissimi e, a braccio alzato, un silenzio mai provato prima. Avvicinando l'orecchio ad un diffusore, riesco ad udire solo il rumore di fondo dell'amplificatore (ho fatto la prova collegando e scollegando il pre) e non un minimo di ronzio di rete. Ho la sensazione che questo pre difficilmente rappresenterà un collo di bottiglia per molti impianti.
In attesa di montarlo nel contenitore, intenderò fare qualche prova per guadagnare un po' di dB (dal momento che a -12 dB dell'amplificatore, ho una pressione sonora più bassa rispetto agli altri miei preamplificatori phono), magari parallelando la resistenza da 26,1 kohm con una identica oppure aumentando il valore della resistenza applicata sul piedino invertente del primo operazionale (devo ancora scegliere).
Una volta fatto il tutto, lo farò ascoltare ad alcuni amici nei loro impianti, così che possano darmi un loro giudizio.
Appena ho le foto del pre finito, le posto.
scorpio92- Appassionato
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