Picnic con Notsobad-TA2024
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Picnic con Notsobad-TA2024
E' dall'autunno scorso che aspettavo la giusta giornata con tre condizioni: un po' di tempo, temperatura mite e possibilità di portare un sistemino Hi-Fi in una zona senza (troppe) riflessioni.
La ragione è che spesso mi sono ritrovato a pensare "...Come suonerebbe un impianto in un ambiente IDEALE?".
Di posti se ne possono trovare a volontà, basta portare il sistema "fuori porta"
Così, oggi, nell'intervallo di pranzo, ho installato un sistema "light" in un'area picnic lungo la riva del torrente Stura, nei pressi di Lanzo Torinese.
L'impianto è stato scelto per avere una buona integrazione tra semplicità e qualità (tenendo presente il tempo di attrezzaggio, peso/dimensioni e alimentazione):
- diffusori Mission 780
- amplificatore Notsobad con TA2024, alimentato a batteria
- Creative Nomad caricato con brani in formato wav.
Tutte le aspettative che avevo sono state soddisfatte.
Poco più di 30 minuti di ascolto in "zapping" di vari generi sono stati sufficienti di farmi ripromettere di trovare un periodo più lungo...
Chissà come sarebbe una intera Nona Sinfonia di Beethoven con arrangiamento di uccellini?
Particolare impressione mi hanno fatto i pezzi "live" dal concerto di San Siro di Carmen Consoli e da Fronte del Palco di Vasco Rossi.
Per chi volesse provare, raccomando di scegliere una zona silenziosa. Io, per forza maggiore, avevo lo scroscio (piacevolissimo, peraltro) del torrente da una parte e rumore di automezzi dall'altra.
Ho fatto un filmatino, così rendo meglio l'idea dell'esperienza.
Perdonate la qualità del sonoro.
La ragione è che spesso mi sono ritrovato a pensare "...Come suonerebbe un impianto in un ambiente IDEALE?".
Di posti se ne possono trovare a volontà, basta portare il sistema "fuori porta"
Così, oggi, nell'intervallo di pranzo, ho installato un sistema "light" in un'area picnic lungo la riva del torrente Stura, nei pressi di Lanzo Torinese.
L'impianto è stato scelto per avere una buona integrazione tra semplicità e qualità (tenendo presente il tempo di attrezzaggio, peso/dimensioni e alimentazione):
- diffusori Mission 780
- amplificatore Notsobad con TA2024, alimentato a batteria
- Creative Nomad caricato con brani in formato wav.
Tutte le aspettative che avevo sono state soddisfatte.
Poco più di 30 minuti di ascolto in "zapping" di vari generi sono stati sufficienti di farmi ripromettere di trovare un periodo più lungo...
Chissà come sarebbe una intera Nona Sinfonia di Beethoven con arrangiamento di uccellini?
Particolare impressione mi hanno fatto i pezzi "live" dal concerto di San Siro di Carmen Consoli e da Fronte del Palco di Vasco Rossi.
Per chi volesse provare, raccomando di scegliere una zona silenziosa. Io, per forza maggiore, avevo lo scroscio (piacevolissimo, peraltro) del torrente da una parte e rumore di automezzi dall'altra.
Ho fatto un filmatino, così rendo meglio l'idea dell'esperienza.
Perdonate la qualità del sonoro.
Smanetton- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Bellissimo!!!! Anche io stavo pensando di fare qualche cosa del genere, infatti mi sono chiesto se esistessero dei diffusori davvero mini per gli impianti volanti, ovviamente qualche cosa che si senta in modo appropriato.
Viking- Affezionato
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Bellissimo! Ma siamo sicuri che l'aperto sia l'ambiente ideale? A volte un teatro o anche solo una saletta d'ascolto ben realizzata e acusticamente trattata può fare riprodurre meglio il nostro impianto (a volte anche peggio...!)
Inoltre, non ci vogliono delle casse belle grosse per avere un minimo di punch e bassi degni, oltre naturalmente a un'amplificazione muscolosetta?
Per il resto, ottima esperienza Smanetton, denota una grande passione!
Doamande:
1) Ma non ti guardava strano nessuno?
2) Se usassi un generatore a motore a scoppio andrebbe bene?
Inoltre, non ci vogliono delle casse belle grosse per avere un minimo di punch e bassi degni, oltre naturalmente a un'amplificazione muscolosetta?
Per il resto, ottima esperienza Smanetton, denota una grande passione!
Doamande:
1) Ma non ti guardava strano nessuno?
2) Se usassi un generatore a motore a scoppio andrebbe bene?
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pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Ho sempre letto che i diffusori Hi-Fi sono progettati per suonare in ambienti con pareti un minimo riflettenti e non certo in camere anecoiche, ma a me interessava sentire cosa veniva fuori da ideali sorgenti più o meno "puntiformi", senza riverberi o somme/sottrazioni di suoni dovute alle riflessioni laterali e del pavimento.
Il rumore di fondo ha un po' influenzato l'esperienza, come ho scritto, e i bassi non erano certo quelli che sento con le stesse casse al chiuso.
Nella prossima occasione ho già a piano di portarmi anche il Virtue e il PC portatile con un DAC, il tutto alimentato dal gruppo di continuità del mio PC fisso (che ha circa 30 AH).
Per il gruppo elettrogeno posso inoltrare domanda alla sezione locale della Protezione Civile. Ne hanno giusto uno carrellabile da 100 Kwatt, silenziato
Durante la prova nessuno ha osato avventurarsi nell'area picnic
Il rumore di fondo ha un po' influenzato l'esperienza, come ho scritto, e i bassi non erano certo quelli che sento con le stesse casse al chiuso.
Nella prossima occasione ho già a piano di portarmi anche il Virtue e il PC portatile con un DAC, il tutto alimentato dal gruppo di continuità del mio PC fisso (che ha circa 30 AH).
Per il gruppo elettrogeno posso inoltrare domanda alla sezione locale della Protezione Civile. Ne hanno giusto uno carrellabile da 100 Kwatt, silenziato
Durante la prova nessuno ha osato avventurarsi nell'area picnic
Smanetton- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Smanetton ha scritto:Ho sempre letto che i diffusori Hi-Fi sono progettati per suonare in ambienti con pareti un minimo riflettenti e non certo in camere anecoiche, ma a me interessava sentire cosa veniva fuori da ideali sorgenti più o meno "puntiformi", senza riverberi o somme/sottrazioni di suoni dovute alle riflessioni laterali e del pavimento.
Il rumore di fondo ha un po' influenzato l'esperienza, come ho scritto, e i bassi non erano certo quelli che sento con le stesse casse al chiuso.
Nella prossima occasione ho già a piano di portarmi anche il Virtue e il PC portatile con un DAC, il tutto alimentato dal gruppo di continuità del mio PC fisso (che ha circa 30 AH).
Per il gruppo elettrogeno posso inoltrare domanda alla sezione locale della Protezione Civile. Ne hanno giusto uno carrellabile da 100 Kwatt, silenziato
Durante la prova nessuno ha osato avventurarsi nell'area picnic
Seguirò con attenzione la tua prossima prova.
Ma allora, come si sentiva rispetto al tuo ambiente domestico? Non l'hai gran che descritto in dettaglio... Sono curioso!
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Silver Black- Amministratore
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Mi è spiaciuto moltissimo avere un tempo così limitato.Silver Black ha scritto:...Ma allora, come si sentiva rispetto al tuo ambiente domestico? Non l'hai gran che descritto in dettaglio... Sono curioso!
Non sono stato a fare ascolti come mio solito, quando faccio delle prove, in cui sento e risento uno stesso brano più volte per "pelarlo" come una cipolla dagli strati più esterni (gli effettoni emotivi) a quelli più interni (la finezza dei giochi di armonie, le coreografie melodiche, la voce degli strumenti, la loro posizione relativa e assoluta...).
Troppe novità intorno: uccellini, profumo della primavera, auto e ciclisti di passaggio, il tepore del sole, il rumore bianco del torrente, il suono mai sentito prima che veniva fuori da quelle casse...
Intanto l'impatto emotivo è stato notevole e sto con questo, per il momento.
La prossima volta andrò più in profondità e troverò sicuramente le parole per descrivere e condividere le mie sensazioni.
Sono curioso anch'io
Smanetton- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
bene bene, alla fine ce l'hai fatta!
complimenti, dobbiamo organizzare un picnic audiofilo torinese eheh
complimenti, dobbiamo organizzare un picnic audiofilo torinese eheh
madqwerty- Moderatore
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Non dimenticatevi di me!!!
Viking- Affezionato
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Secondo round: i Tripath in cortile
Dopo la puntata nell'area picnic di mercoledì scorso mi era rimasto il desiderio di giocare ancora un po' con un sistema in "campo aperto".
Ho deciso oggi pomeriggio di allestire un altro setting, questa volta semplicemente nel cortile di casa, con il vantaggio di avere l'alimentazione di rete e, letteralmente a portata di mano, tutti i dispositivi che volevo provare.
Questa volta mi è venuto a tenere compagnia l'amico Davilinux, fresco di forum, che abita nel mio stesso quartiere.
"Four orecchie is megl che two"...
Come elementi fissi abbiamo tenuto le casse e il PC come sorgente, con DAC Musiland Florin Signature.
Come ampli abbiamo alternato un Notsobad, una Fenice 20 e una Charlize.
Rispetto alla prova precedente, c'era molto più silenzio (niente torrente né auto, solo uccellini) e, quindi, anche con i pochi watt degli ampli, il livello sonoro era più che accettabile.
Davide, se vorrà, potrà raccontare le sue impressioni, la sua "prima volta" con la Classe T.
Io volevo proprio gustarmi la tridimensionalità e così è stato.
Quasi due ore che sono passate in un amen.
Nessuna novità eclatante, per me, ma tanta soddisfazione nel sentire che le casse SPARIVANO e comparivano strumenti e voci.
Le differenze tra un ampli e l'altro erano evidenti e molto più percepibili che in ambiente chiuso, così come era evidentissima la differenza tra alimentazione a batteria e quella dell'alimentatorino switching Reyed.
Dopo aver salutato Davide, mi sono ancora preso un'ora tutta per me, ascoltando a occhi chiusi la struggente Sinfonia n. 3 di Gorecki.
A un certo punto si è messo a piovere, ma noi eravamo pronti anche a questo
A un certo punto sono passati a prendere un caffè e si sono uniti all'ascolto e ai commenti anche il DJ Ricky Farini e mia figlia...
"Eight orecchie is megl che four"
Ho deciso oggi pomeriggio di allestire un altro setting, questa volta semplicemente nel cortile di casa, con il vantaggio di avere l'alimentazione di rete e, letteralmente a portata di mano, tutti i dispositivi che volevo provare.
Questa volta mi è venuto a tenere compagnia l'amico Davilinux, fresco di forum, che abita nel mio stesso quartiere.
"Four orecchie is megl che two"...
Come elementi fissi abbiamo tenuto le casse e il PC come sorgente, con DAC Musiland Florin Signature.
Come ampli abbiamo alternato un Notsobad, una Fenice 20 e una Charlize.
Rispetto alla prova precedente, c'era molto più silenzio (niente torrente né auto, solo uccellini) e, quindi, anche con i pochi watt degli ampli, il livello sonoro era più che accettabile.
Davide, se vorrà, potrà raccontare le sue impressioni, la sua "prima volta" con la Classe T.
Io volevo proprio gustarmi la tridimensionalità e così è stato.
Quasi due ore che sono passate in un amen.
Nessuna novità eclatante, per me, ma tanta soddisfazione nel sentire che le casse SPARIVANO e comparivano strumenti e voci.
Le differenze tra un ampli e l'altro erano evidenti e molto più percepibili che in ambiente chiuso, così come era evidentissima la differenza tra alimentazione a batteria e quella dell'alimentatorino switching Reyed.
Dopo aver salutato Davide, mi sono ancora preso un'ora tutta per me, ascoltando a occhi chiusi la struggente Sinfonia n. 3 di Gorecki.
A un certo punto si è messo a piovere, ma noi eravamo pronti anche a questo
A un certo punto sono passati a prendere un caffè e si sono uniti all'ascolto e ai commenti anche il DJ Ricky Farini e mia figlia...
"Eight orecchie is megl che four"
Ultima modifica di Smanetton il Dom 18 Apr 2010 - 19:47 - modificato 1 volta.
Smanetton- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Beh, devo ammettere che sono ancora un poco frastornato, non dalla ottima musica che ho ascoltato in quelle due ore, ma dalle fette di salame che mi sono letteralmente cadute dagli occhi, o dovrei dire dagli occhiali. Cercate di capirmi: arrivo da un’era preistorica nella quale gli amplificatori si vendevano al chilo e in cui non eri nessuno se non potevi rispondere con un bel numero alla fatidica domanda “Ma il tuo impianto quanti Watt c’ha?”. Sentire uscire quel suono da scatolotti che stanno nel palmo di una mano credo faccia sempre una certa impressione.
Le due ore di ascolto sono volate in un baleno e come vedete dalle foto non ci ha fermato neppure la pioggia! Per quanto riguarda le impressioni di ascolto che dire… con la guida esperta di Piermario neppure io ho avuto difficoltà a distinguere timbriche o tonalità che variavano da un impianto all’altro. Persino orecchie non allenate come le mie si sono accorte della differenza tra la batteria e il cosiddetto alimentatorino, con tutto vantaggio di quest’ultimo in definizione.
Per non parlare della tridimensionalità… pensate che ad un certo punto durante uno dei soliti incipit di Roger Waters, oltre a sentire latrati di cani e cigolii di portoni in lontananza, mi sembrava addirittura di sentire le gocce di acqua che battevano su un telone tutto intorno a me... ops, forse quelle erano gocce reali… A parte gli scherzi, con ottima musica e ottima compagnia il tempo è volato. Non mi resta che ringraziare formalmente Piermario per il tempo che mi ha dedicato, e sperare in altre occasioni come questa… intanto mi butterò nello studio teorico e soprattutto pratico (ri-ascoltando come si deve tutta la mia collezione di musica).
Saluti. Davide.
Le due ore di ascolto sono volate in un baleno e come vedete dalle foto non ci ha fermato neppure la pioggia! Per quanto riguarda le impressioni di ascolto che dire… con la guida esperta di Piermario neppure io ho avuto difficoltà a distinguere timbriche o tonalità che variavano da un impianto all’altro. Persino orecchie non allenate come le mie si sono accorte della differenza tra la batteria e il cosiddetto alimentatorino, con tutto vantaggio di quest’ultimo in definizione.
Per non parlare della tridimensionalità… pensate che ad un certo punto durante uno dei soliti incipit di Roger Waters, oltre a sentire latrati di cani e cigolii di portoni in lontananza, mi sembrava addirittura di sentire le gocce di acqua che battevano su un telone tutto intorno a me... ops, forse quelle erano gocce reali… A parte gli scherzi, con ottima musica e ottima compagnia il tempo è volato. Non mi resta che ringraziare formalmente Piermario per il tempo che mi ha dedicato, e sperare in altre occasioni come questa… intanto mi butterò nello studio teorico e soprattutto pratico (ri-ascoltando come si deve tutta la mia collezione di musica).
Saluti. Davide.
davilinux- Novizio
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Complimenti per la prova open air, tutto molto bello anche se la cosa migliore mi sembra il sorriso della signorina, complimenti alla mamma, il papi non me ne voglia
A parte i complimenti , torniamo alle cose serie quale dei tre ampli è risultato il vincente?
A parte i complimenti , torniamo alle cose serie quale dei tre ampli è risultato il vincente?
wincenzo- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Rispondo io per primo, così Piermario può correggermi. Non mi costa nulla ammettere che (per ora) il suo orecchio vale molto più del mio.
Un vero confronto è difficile: troppo poco tempo e troppe combinazioni provate. Ho ascoltato anche il Virtue: non mi ha conquistato, forse perchè davvero dà il meglio di sé a volumi più sostenuti (non volevamo svegliare il Sindaco che stava più o meno a 5 chilometri). Non è comunque stato provato con la stessa sorgente e casse degli altri, quindi è giustamente escluso dalla gara.
Tra gli altri tre io, per gusti personali, escluderei il Charlize, credo troppo metallico… e in fondo non sarei il primo a dire che tra la classe-T il 2024 is "the best of the best". Tra Fenice 20 (non ricordo come modificata) e Notsobad sarei un pazzo a dire che preferivo la prima. Diciamo che ha me sono piaciute entrambe, forse un po’ più caldo ed equilibrato il Notsobad (quindi migliore), ma poi in fondo… chi sono io? Almeno ci ho provato.
Alla fine non credo si possa decretare un vincitore perché non è stata una vera e propria seduta di ascolto (troppo corta e troppe distrazioni), quanto piuttosto una dimostrazione delle bellezze dei classe T messa in piedi dal gentilissimo Piermario ad uso e consumo del sottoscritto, credo anche con l’intento di conquistarmi a questa nuova malattia cosa che, posso garantirgli, gli è riuscita alla perfezione.
Un vero confronto è difficile: troppo poco tempo e troppe combinazioni provate. Ho ascoltato anche il Virtue: non mi ha conquistato, forse perchè davvero dà il meglio di sé a volumi più sostenuti (non volevamo svegliare il Sindaco che stava più o meno a 5 chilometri). Non è comunque stato provato con la stessa sorgente e casse degli altri, quindi è giustamente escluso dalla gara.
Tra gli altri tre io, per gusti personali, escluderei il Charlize, credo troppo metallico… e in fondo non sarei il primo a dire che tra la classe-T il 2024 is "the best of the best". Tra Fenice 20 (non ricordo come modificata) e Notsobad sarei un pazzo a dire che preferivo la prima. Diciamo che ha me sono piaciute entrambe, forse un po’ più caldo ed equilibrato il Notsobad (quindi migliore), ma poi in fondo… chi sono io? Almeno ci ho provato.
Alla fine non credo si possa decretare un vincitore perché non è stata una vera e propria seduta di ascolto (troppo corta e troppe distrazioni), quanto piuttosto una dimostrazione delle bellezze dei classe T messa in piedi dal gentilissimo Piermario ad uso e consumo del sottoscritto, credo anche con l’intento di conquistarmi a questa nuova malattia cosa che, posso garantirgli, gli è riuscita alla perfezione.
davilinux- Novizio
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Fantastico!
Ma più che conoscere il vincitore della prova, vorrei sapere le differenze tra ambiente chiuso/aperto in dettaglio, che poi se non vado errato era lo scopo di questa prova da parte di Piermario. O no?
Ma più che conoscere il vincitore della prova, vorrei sapere le differenze tra ambiente chiuso/aperto in dettaglio, che poi se non vado errato era lo scopo di questa prova da parte di Piermario. O no?
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Per rispondere subito a Wincenzo, non era un "contest" tra ampli. Ormai è stato scritto tutto in proposito.
A parte la collocazione "open air", l'elemento nuovo di questa catena era il DAC.
Mi ha sorpreso come questo dispositivo, pur montando in uscita un opamp NE5532 (orrore! ), sappia pilotare in modo spettacolare il Notsobad e riesce anche a sgrezzare le asprezze della Fenice 20.
L'imprevisto è arrivato con la Charlize, che da sempre apprezzo per la sua "concreta morbidezza cristallina" (è un po' come parlare di "convergenze parallele" ). In questo contesto ha sfoderato degli acuti quasi fastidiosi! Questo "tirar fuori le unghie" non me l'aspettavo proprio dalla mia gattina
Charlize e Fenice 20 sono state fatte suonare per dare a Davide il senso della diversità negli ampli classe T.
Ma la maggior parte degli ascolti, Gorecki compreso, è stata fatta con il Notsobad.
E vengo allo scopo principale della prova: che cosa ho sentito?
Cito le esperienze più significative, tra il tanto saltabeccare da un brano all'altro durante la sessione.
- Roger Waters, The ballad of Bill Hubbard.
In questo setting è impressionante come la voce alla radio sia ancora più a sinistra del diffusore e il latrato del cane sembra che quasi arrivi non solo oltre il diffusore destro, ma da dietro!
- Trio Broz, Variazioni Goldberg.
La viola, che sta al centro, tra il violino e il violoncello, al chiuso devo proprio concentrarmi per "isolarla" dal prepotente violino. Qui era ben presente e nettamente separata dagli altri due. E anche quando gli altri facevano "la voce grossa" lei non spariva mai.
- Pezzi vari di musica hard rock (Metallica, AC/DC, Nine Inch Nails...)
Anche qui cercavo la collocazione degli strumenti e, in più, la dinamica.
Parlare di hi-fi con valvole distorte mi sembra buffo, ma il suono delle chitarre era proprio "cattivo" come quando lo sento uscire dagli ampli nei concerti dal vivo.
Le voci dei cantanti sono belle e direzionate, non amalgamate nell'impasto sonoro.
- The Queen, Bohemian Rhapsody, a gentile richiesta di Ricky
Una bella ri-scoperta: il coretto era ben spaziato da sinistra a destra. Freddy ben in centro, il piano al centro-sinistra e la batteria, che sentita al chiuso prende molto più spazio di quello che fisicamente è pensabile, qui stava al suo posto, ben delineata dietro a Freddy.
Il gioco dello spostamento delle voci da un punto all'altro (sicuramente opera del producer) mi faceva girare la testa come in una partita di tennis.
- Dadawa, Sister Drum
I bassi poderosi, con il volume al massimo, hanno mandato più volte in clipping (ma non in protezione!) il Notsobad. E' bastato riportarlo a ore 3 e il cortile si è riempito di tutto il pathos che il pezzo sa dare.
Menzione speciale alla vocalist a sinistra che mi ricorda Sainkho Namtchylak: è già da brividi al chiuso, ma qui la sua presenza era mozzafiato.
- Le voci
Sentire Isabelle Boulay in Amsterdam mi fa già venire la pelle d'oca normalmente, Qui, se facevo un passo, la toccavo, tanto era reale la sua presenza. Cecilia Bartoli in Opera Proibita è quasi in fondo, normalmente e l'orchestra la impasta. Qui, anche se lei continuava a stare in fondo, gli strumenti non le stavano addosso. E veniva fuori il riverbero dell'ambiente in cui i brani sono stati registrati (che sento molto bene in cuffia).
- L'orchestra sinfonica
Ho scelto la Sinfonia n. 3 di Gorecki perché la conosco bene quasi come quelle di Beethoven, è tra le mie preferite ed è incisa in modo spettacolare (dir. David Zinman e orchestra London Sinfonietta).
L'inizio è tutto un gioco tra violoncelli e contrabbassi che prende la pancia e sale al cuore.
La voce del soprano con il riverbero che la circonda si staglia sull'orchestra come una fiaccola in anfiteatro in penombra. Al chiuso questo senso di "spazio aperto ma circoscritto" in cui l'orchestra è distribuita a semicerchio quasi "intorno" a me non l'avevo ancora mai sentito.
La combinazione sinfonia+setting mi ha proprio "portato fuori" o "dentro", secondo il punto di vista.
- Considerazione generale su bassi
Volutamente non ho fatto uscire il Virtue, perché i vicini avrebbero moolto probabilmente chiamato i Vigili
Ma, pur con gli 86 dB dichiarati delle Mission, non ho sentito la mancanza di pressione sonora. In più occasioni, per parlarci, durante i pezzi a volume alto, dovevamo quasi urlare.
I bassi. Ma che belli! Nell'area picnic non erano entusiasmanti, complice il rumore di fondo, credo. Qui erano potenti, secchi e misurati, senza risonanze strane o "code". Molto spesso, precisamente localizzabili, cosa che sento assai di meno al chiuso.
In conclusione
Mi sono preso la briga di fare queste esperienze perché credo che questo tipo di ascolto possa servire moltissimo a valutare senza influenze ambientali spurie i componenti di un impianto.
Gli esperimenti che mi vengono in mente sarebbero moltissimi.
E poi c'è il piacere di un ascolto "assoluto", roba da meditazione zen
Mi auguro che qualche altro "audio-curioso" faccia ulteriori esperimenti in futuro.
A parte la collocazione "open air", l'elemento nuovo di questa catena era il DAC.
Mi ha sorpreso come questo dispositivo, pur montando in uscita un opamp NE5532 (orrore! ), sappia pilotare in modo spettacolare il Notsobad e riesce anche a sgrezzare le asprezze della Fenice 20.
L'imprevisto è arrivato con la Charlize, che da sempre apprezzo per la sua "concreta morbidezza cristallina" (è un po' come parlare di "convergenze parallele" ). In questo contesto ha sfoderato degli acuti quasi fastidiosi! Questo "tirar fuori le unghie" non me l'aspettavo proprio dalla mia gattina
Charlize e Fenice 20 sono state fatte suonare per dare a Davide il senso della diversità negli ampli classe T.
Ma la maggior parte degli ascolti, Gorecki compreso, è stata fatta con il Notsobad.
E vengo allo scopo principale della prova: che cosa ho sentito?
Cito le esperienze più significative, tra il tanto saltabeccare da un brano all'altro durante la sessione.
- Roger Waters, The ballad of Bill Hubbard.
In questo setting è impressionante come la voce alla radio sia ancora più a sinistra del diffusore e il latrato del cane sembra che quasi arrivi non solo oltre il diffusore destro, ma da dietro!
- Trio Broz, Variazioni Goldberg.
La viola, che sta al centro, tra il violino e il violoncello, al chiuso devo proprio concentrarmi per "isolarla" dal prepotente violino. Qui era ben presente e nettamente separata dagli altri due. E anche quando gli altri facevano "la voce grossa" lei non spariva mai.
- Pezzi vari di musica hard rock (Metallica, AC/DC, Nine Inch Nails...)
Anche qui cercavo la collocazione degli strumenti e, in più, la dinamica.
Parlare di hi-fi con valvole distorte mi sembra buffo, ma il suono delle chitarre era proprio "cattivo" come quando lo sento uscire dagli ampli nei concerti dal vivo.
Le voci dei cantanti sono belle e direzionate, non amalgamate nell'impasto sonoro.
- The Queen, Bohemian Rhapsody, a gentile richiesta di Ricky
Una bella ri-scoperta: il coretto era ben spaziato da sinistra a destra. Freddy ben in centro, il piano al centro-sinistra e la batteria, che sentita al chiuso prende molto più spazio di quello che fisicamente è pensabile, qui stava al suo posto, ben delineata dietro a Freddy.
Il gioco dello spostamento delle voci da un punto all'altro (sicuramente opera del producer) mi faceva girare la testa come in una partita di tennis.
- Dadawa, Sister Drum
I bassi poderosi, con il volume al massimo, hanno mandato più volte in clipping (ma non in protezione!) il Notsobad. E' bastato riportarlo a ore 3 e il cortile si è riempito di tutto il pathos che il pezzo sa dare.
Menzione speciale alla vocalist a sinistra che mi ricorda Sainkho Namtchylak: è già da brividi al chiuso, ma qui la sua presenza era mozzafiato.
- Le voci
Sentire Isabelle Boulay in Amsterdam mi fa già venire la pelle d'oca normalmente, Qui, se facevo un passo, la toccavo, tanto era reale la sua presenza. Cecilia Bartoli in Opera Proibita è quasi in fondo, normalmente e l'orchestra la impasta. Qui, anche se lei continuava a stare in fondo, gli strumenti non le stavano addosso. E veniva fuori il riverbero dell'ambiente in cui i brani sono stati registrati (che sento molto bene in cuffia).
- L'orchestra sinfonica
Ho scelto la Sinfonia n. 3 di Gorecki perché la conosco bene quasi come quelle di Beethoven, è tra le mie preferite ed è incisa in modo spettacolare (dir. David Zinman e orchestra London Sinfonietta).
L'inizio è tutto un gioco tra violoncelli e contrabbassi che prende la pancia e sale al cuore.
La voce del soprano con il riverbero che la circonda si staglia sull'orchestra come una fiaccola in anfiteatro in penombra. Al chiuso questo senso di "spazio aperto ma circoscritto" in cui l'orchestra è distribuita a semicerchio quasi "intorno" a me non l'avevo ancora mai sentito.
La combinazione sinfonia+setting mi ha proprio "portato fuori" o "dentro", secondo il punto di vista.
- Considerazione generale su bassi
Volutamente non ho fatto uscire il Virtue, perché i vicini avrebbero moolto probabilmente chiamato i Vigili
Ma, pur con gli 86 dB dichiarati delle Mission, non ho sentito la mancanza di pressione sonora. In più occasioni, per parlarci, durante i pezzi a volume alto, dovevamo quasi urlare.
I bassi. Ma che belli! Nell'area picnic non erano entusiasmanti, complice il rumore di fondo, credo. Qui erano potenti, secchi e misurati, senza risonanze strane o "code". Molto spesso, precisamente localizzabili, cosa che sento assai di meno al chiuso.
In conclusione
Mi sono preso la briga di fare queste esperienze perché credo che questo tipo di ascolto possa servire moltissimo a valutare senza influenze ambientali spurie i componenti di un impianto.
Gli esperimenti che mi vengono in mente sarebbero moltissimi.
E poi c'è il piacere di un ascolto "assoluto", roba da meditazione zen
Mi auguro che qualche altro "audio-curioso" faccia ulteriori esperimenti in futuro.
Smanetton- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Fantastico Smanetton! Proprio quello che mi aspettavo di sentire!
Mi è venuta in mente questa considerazione: non ha senso spendere 1000 euro in più per un amplificatore, quando invece è ben più importante sistemare l'ambiente di ascolto...
Mi è venuta in mente questa considerazione: non ha senso spendere 1000 euro in più per un amplificatore, quando invece è ben più importante sistemare l'ambiente di ascolto...
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Silver Black- Amministratore
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ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
questa è fortissima!!!
piero7- Membro classe oro
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Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: Picnic con Notsobad-TA2024
e si audiofili contro le forze della natura!
Grazie Smanetton e compagni per la notevole esperienza che avete condiviso.
Grazie Smanetton e compagni per la notevole esperienza che avete condiviso.
wincenzo- Membro classe argento
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Re: Picnic con Notsobad-TA2024
Siete il nostro drappello in avanscoperta, la nostra avanguardia! Bellissima esperienza e grazie per averci fatti partecipi delle vostre emozioni.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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