Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
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Ivan
Flightangel
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Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
CHIEDO SCUSA PER L'ERRORE DI CARATTERE, MA IL COPIA/INCOLLA DA OPENOFFICE NON FUNZIONA A DOVERE.
Mi perdoneranno gli estimatori dei DVD players, ma voglio portare avanti la mia crociata a favore delle meccaniche di lettura “vere”. In questi ultimi 20 anni una manciata di meccaniche degne di questo nome, hanno visto la luce. Mi riferirò solo a quelle degna di nota, e che dopo tale periodo sono ancora al lavoro, dimostrando la loro reale indistruttibilità, nonché la loro finissima precisione meccanica e raffinata tecnologia elettronica che le governa.
Un po' di teoria quindi:
I pits incisi su un CD sono delle dimensioni di circa 500nm (nanometri) larghi,da 830 a 3000nm lunghi, e profondi 150nm.
Il nanomètro è un'unità di misura di lunghezza, corrispondente a 10-9metri (cioè un milionesimo di millimetro). Il nanometro è usato nella misura di distanze su scala atomica e molecolare: la lunghezza di un legame chimico covalente è tipicamente di 0,1-0,3nm; le celle elementari dei cristalli hanno lunghezze dell'ordine di un nanometro; la doppia elica del DNA ha un diametro di circa 2nm.
Con queste “dimensioni” mi viene fortemente difficile credere che le meccaniche plasticose e traballanti dei DVD players, non manchino di leggere “qualche” pit !
L'origine del CD risale al 1979, quando fu inventato, congiuntamente, dalle aziende Sony e Philips.
La genesi del CD è dovuta alla ricerca, da parte del mondo della telefonia, di un sistema efficiente di moltiplicazione per le informazioni, attraverso la digitalizzazione e semplificazione dei segnali.
L'applicazione congiunta del sistema numerico binario e del laser, diede vita al compact disc.
Il Compact Disc Digital Audio, acronimo CDDA, comunemente abbreviato in CD Audio, è uno standard di registrazione audio digitale su compact disc, il supporto di memoria removibile attualmente più utilizzato.
Il CD Audio è stato la prima applicazione pratica implementata per il compact disc da cui sono derivati tutti gli altri suoi formati e utilizzi vari ( CDR, CD-RW, etc. etc.). La struttura fisica del disco e i protocolli di memorizzazione dei dati sono descritte nel cosiddetto Red Book . Tali specifiche tecniche prevedono una capacità massima di 747 Mb e audio stereofonico LPCM campionato a 44,1 kHz con campioni di 16 bit, quindi, tenendo conto dello spazio occupato per la correzione d'errore, una capacità massima di registrazione di 74 minuti.
Poiché il compact disc non offre alcuna protezione contro la manipolazione e l'usura, è frequente la formazione di graffi o depositi di sporco sulla superficie, che possono comprometterne la lettura. Per ovviare al problema sono adottate complesse tecniche di correzione di errore e di ridondanza dei dati. Il sistema C.I.R.C. ( Cross interleave Reed-Solomon Code) è uno di questi.
In fase di scrittura, vengono innanzitutto intercalati i dati corrispondenti ai due canali stereo, dopodiché la sequenza è scomposta in spezzoni di 8 bit su cui viene effettuata una interpolazione per impedire che si abbiano sequenze consecutive troppo lunghe di zero o uno e contemporaneamente viene aumentata la ridondanza di informazione. Ai 14 bit ottenuti vengono aggiunti altri 3 bit di sincronizzazione.
Dopo questa prima manipolazione, la sequenza è sottoposta ad una ulteriore elaborazione al termine della quale si ottengono raggruppamenti elementari (frame) di 588 bit. Ciascun frame è composto da 24 sottogruppi di 17 bit di dati intercalati a 8 gruppi di 17 bit per la correzione di errore, più 27 bit di sincronismo e 17 di informazioni da mostrare sul display (numero di traccia, posizione ecc). La dispersione dei blocchi di controllo permette di ricostruire i dati mancanti a causa di un eventuale ampio difetto sulla superficie del disco.
Tutte queste operazioni devono essere compiute in senso inverso dal lettore, per ricostruire la sequenza originale di 16 bit per campione per canale.
Fu il 17 agosto 1982 che il primo CD per l'utilizzo commerciale venne prodotto in una fabbrica della Philips ad Hannover in Germania.
Il primo CD musicale ad essere messo in commercio fu The Visitors del gruppo svedese degli ABBA (curiosamente il loro ultimo album prodotto in studio).
Altre fonti rivelano invece che il primo cd musicale prodotto fu “52nd street “ di Billy Joel, altre ancora (Federazione Industria Musicale Italiana), più attendibili, dichiarano che il primo CD pubblicato fu la “Sinfonia delle Alpi” di Richard Strauss suonata dai Berliner Philharmoniker e diretta da Herbert von Karajan.
Di seguito riporterò tra breve, alcune foto delle meccaniche Philips e Sony più famose e tecnologicamente insuperabili.
Mi perdoneranno gli estimatori dei DVD players, ma voglio portare avanti la mia crociata a favore delle meccaniche di lettura “vere”. In questi ultimi 20 anni una manciata di meccaniche degne di questo nome, hanno visto la luce. Mi riferirò solo a quelle degna di nota, e che dopo tale periodo sono ancora al lavoro, dimostrando la loro reale indistruttibilità, nonché la loro finissima precisione meccanica e raffinata tecnologia elettronica che le governa.
Un po' di teoria quindi:
I pits incisi su un CD sono delle dimensioni di circa 500nm (nanometri) larghi,da 830 a 3000nm lunghi, e profondi 150nm.
Il nanomètro è un'unità di misura di lunghezza, corrispondente a 10-9metri (cioè un milionesimo di millimetro). Il nanometro è usato nella misura di distanze su scala atomica e molecolare: la lunghezza di un legame chimico covalente è tipicamente di 0,1-0,3nm; le celle elementari dei cristalli hanno lunghezze dell'ordine di un nanometro; la doppia elica del DNA ha un diametro di circa 2nm.
Con queste “dimensioni” mi viene fortemente difficile credere che le meccaniche plasticose e traballanti dei DVD players, non manchino di leggere “qualche” pit !
L'origine del CD risale al 1979, quando fu inventato, congiuntamente, dalle aziende Sony e Philips.
La genesi del CD è dovuta alla ricerca, da parte del mondo della telefonia, di un sistema efficiente di moltiplicazione per le informazioni, attraverso la digitalizzazione e semplificazione dei segnali.
L'applicazione congiunta del sistema numerico binario e del laser, diede vita al compact disc.
Il Compact Disc Digital Audio, acronimo CDDA, comunemente abbreviato in CD Audio, è uno standard di registrazione audio digitale su compact disc, il supporto di memoria removibile attualmente più utilizzato.
Il CD Audio è stato la prima applicazione pratica implementata per il compact disc da cui sono derivati tutti gli altri suoi formati e utilizzi vari ( CDR, CD-RW, etc. etc.). La struttura fisica del disco e i protocolli di memorizzazione dei dati sono descritte nel cosiddetto Red Book . Tali specifiche tecniche prevedono una capacità massima di 747 Mb e audio stereofonico LPCM campionato a 44,1 kHz con campioni di 16 bit, quindi, tenendo conto dello spazio occupato per la correzione d'errore, una capacità massima di registrazione di 74 minuti.
Poiché il compact disc non offre alcuna protezione contro la manipolazione e l'usura, è frequente la formazione di graffi o depositi di sporco sulla superficie, che possono comprometterne la lettura. Per ovviare al problema sono adottate complesse tecniche di correzione di errore e di ridondanza dei dati. Il sistema C.I.R.C. ( Cross interleave Reed-Solomon Code) è uno di questi.
In fase di scrittura, vengono innanzitutto intercalati i dati corrispondenti ai due canali stereo, dopodiché la sequenza è scomposta in spezzoni di 8 bit su cui viene effettuata una interpolazione per impedire che si abbiano sequenze consecutive troppo lunghe di zero o uno e contemporaneamente viene aumentata la ridondanza di informazione. Ai 14 bit ottenuti vengono aggiunti altri 3 bit di sincronizzazione.
Dopo questa prima manipolazione, la sequenza è sottoposta ad una ulteriore elaborazione al termine della quale si ottengono raggruppamenti elementari (frame) di 588 bit. Ciascun frame è composto da 24 sottogruppi di 17 bit di dati intercalati a 8 gruppi di 17 bit per la correzione di errore, più 27 bit di sincronismo e 17 di informazioni da mostrare sul display (numero di traccia, posizione ecc). La dispersione dei blocchi di controllo permette di ricostruire i dati mancanti a causa di un eventuale ampio difetto sulla superficie del disco.
Tutte queste operazioni devono essere compiute in senso inverso dal lettore, per ricostruire la sequenza originale di 16 bit per campione per canale.
Fu il 17 agosto 1982 che il primo CD per l'utilizzo commerciale venne prodotto in una fabbrica della Philips ad Hannover in Germania.
Il primo CD musicale ad essere messo in commercio fu The Visitors del gruppo svedese degli ABBA (curiosamente il loro ultimo album prodotto in studio).
Altre fonti rivelano invece che il primo cd musicale prodotto fu “52nd street “ di Billy Joel, altre ancora (Federazione Industria Musicale Italiana), più attendibili, dichiarano che il primo CD pubblicato fu la “Sinfonia delle Alpi” di Richard Strauss suonata dai Berliner Philharmoniker e diretta da Herbert von Karajan.
Di seguito riporterò tra breve, alcune foto delle meccaniche Philips e Sony più famose e tecnologicamente insuperabili.
Ultima modifica di Flightangel il Gio 27 Nov 2008 - 16:04 - modificato 2 volte.
Flightangel- CDP Expert
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Impianto : Primary set-up:
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
Tutto bello e interessante cortesemente potresti usare un carattere più grande!! Grazie
**********************Perfetto, grazie ancora***********************
**********************Perfetto, grazie ancora***********************
Ultima modifica di Ivan il Gio 27 Nov 2008 - 16:27 - modificato 1 volta.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
Andrew, apprezzo molto le tue considerazioni, ma non tutto quello che viene prodotto oggi e' necessariamente malvagio o non pargonabile ai vecchi player...
E comunque, tra qualche anno si passera' tutti alle memorie a stato solido... (non ti arrabbiare )
Ciao
P.
E comunque, tra qualche anno si passera' tutti alle memorie a stato solido... (non ti arrabbiare )
Ciao
P.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
pincellone ha scritto:Andrew, apprezzo molto le tue considerazioni, ma non tutto quello che viene prodotto oggi e' necessariamente malvagio o non pargonabile ai vecchi player...
E comunque, tra qualche anno si passera' tutti alle memorie a stato solido... (non ti arrabbiare )
Ciao
P.
No, non mi arrabbio, perché è tutto vero, tra qualche tempo i cd players spariranno
Flightangel- CDP Expert
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
No ,nn spariranno , anche i giradischi sarebbero dovuti sparire , ma guardate ora ! E' tutto un fiorire di dischi in vinile....
spero...
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schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
Credo che i cd player resisteranno ancora a lungo, ma visto che stiamo parlando anche dello stato solido: nel caso in cui io voglia passare un mio cd in formato non compresso i cd/dvd dei computer sono abbastanza buoni per l'operazione o dobbiamo pensare a qualche altro sistema?
bravo20- Affezionato
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
bravo20 ha scritto:Credo che i cd player resisteranno ancora a lungo, ma visto che stiamo parlando anche dello stato solido: nel caso in cui io voglia passare un mio cd in formato non compresso i cd/dvd dei computer sono abbastanza buoni per l'operazione o dobbiamo pensare a qualche altro sistema?
non ho capito la domanda, il tuo pc/lettore/software deve essere in grado di effettuare "estrazione audio digitale" ad una velocità decente e senza errori, non ricordo più quale software usavo io, ma era in grado anche di effettuare un controllo al volo sugli errori di estrazione (con relativa ri-lettura corretta), te li indicava così come la velocità effettiva..forse era addirittura freeware
in questo senso, una volta che l'operazione è stata effettuata correttamente (zero errori indicati) la sorgente è insignificante, il dato è letto alla perfezione bit per bit...
in linea di massima, qualsiasi lettore cd/dvd degli ultimi anni è in grado di farlo, con velocità discrete/buone e senza errori sistematici che rendano impossibile l'operazione, almeno, io non ho più visto lettori (anche economici) con serie difficoltà ad eseguire D.A.E., negli ultimi 5 anni...prima invece sì..
[OT] sogno il giorno in cui i CD spariranno, e anche il giorno in cui autoradio e lettori costeranno di meno, per via della mancanza di complicate costose e delicate meccaniche,ecc.ecc..il primo arriverà, speriamo anche il secondo..
madqwerty- Moderatore
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
[quote="madqwerty"]
Mi trovo in forte disaccordo. Vero che l'operazione è fatta bit per bit; ma solo di quei bit che la meccanica riesce ad estrarre dal suporto. Non credo proprio che le meccaniche ballerine dei dvd players siano in grado di estrarre fino all'ultimo bit dal supporto.
Peraltro i software ti dicono che quello che hanno letto è quello che hanno scritto, ma se sono miopi, scriveranno ciò che hanno visto da miope.Chiaro l'esempio?
bravo20 ha scritto:.......................................
in questo senso, una volta che l'operazione è stata effettuata correttamente (zero errori indicati) la sorgente è insignificante, il dato è letto alla perfezione bit per bit...
in linea di massima, qualsiasi lettore cd/dvd degli ultimi anni è in grado di farlo, .......................
Mi trovo in forte disaccordo. Vero che l'operazione è fatta bit per bit; ma solo di quei bit che la meccanica riesce ad estrarre dal suporto. Non credo proprio che le meccaniche ballerine dei dvd players siano in grado di estrarre fino all'ultimo bit dal supporto.
Peraltro i software ti dicono che quello che hanno letto è quello che hanno scritto, ma se sono miopi, scriveranno ciò che hanno visto da miope.Chiaro l'esempio?
Flightangel- CDP Expert
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
mmm, si no forse non ho grossa esperienza in merito..
io facevo riferimento alle unità CD/DVD dei PC, che spesso sono anche masterizzatori,
quindi credo debbano averlo un minimo di precisione nel posizionamento dell'ottica..
ho notato che negli anni, man mano che cambiavo unità CD, per poi passare a masterizzatori CD, a lettori DVD, ed infine a masterizzatori CD/DVD +-R/RW (sempre restando nel low-mid-cost) le prestazioni mediamente aumentavano, sempre più veloci, sempre meno errori di estrazione...mediamente eh..
vero che i cd non hanno (se non erro) codici di protezione o ridondanza sui dati (tipo CRC)
quindi se il lettore è miope non se ne accorge nemmeno di sbagliare,
però i vari sw implementano dei meccanismi di check (rileggono più volte i dati che devono corrispondere per tot volte, li leggono a settori, coi vari settori sovrapposti tra di loro, ecc.ecc.)
effettivamente non v'è certezza, ma dal poco della mia esperienza passata, quando ho avuto errori di estrazione, e il .wav veniva generato, tali errori erano chiaramente udibili (e non solo la perdita dei bit lsb per esempio, che potrebbero confondersi con la scarsa qualità dell'impianto)
poi boh, magari li ho sempre avuti e non me ne sono mai accorto, vista la mia sensibilità e la qualità dell'impianto, potrebbe anche essere!
io facevo riferimento alle unità CD/DVD dei PC, che spesso sono anche masterizzatori,
quindi credo debbano averlo un minimo di precisione nel posizionamento dell'ottica..
ho notato che negli anni, man mano che cambiavo unità CD, per poi passare a masterizzatori CD, a lettori DVD, ed infine a masterizzatori CD/DVD +-R/RW (sempre restando nel low-mid-cost) le prestazioni mediamente aumentavano, sempre più veloci, sempre meno errori di estrazione...mediamente eh..
vero che i cd non hanno (se non erro) codici di protezione o ridondanza sui dati (tipo CRC)
quindi se il lettore è miope non se ne accorge nemmeno di sbagliare,
però i vari sw implementano dei meccanismi di check (rileggono più volte i dati che devono corrispondere per tot volte, li leggono a settori, coi vari settori sovrapposti tra di loro, ecc.ecc.)
effettivamente non v'è certezza, ma dal poco della mia esperienza passata, quando ho avuto errori di estrazione, e il .wav veniva generato, tali errori erano chiaramente udibili (e non solo la perdita dei bit lsb per esempio, che potrebbero confondersi con la scarsa qualità dell'impianto)
poi boh, magari li ho sempre avuti e non me ne sono mai accorto, vista la mia sensibilità e la qualità dell'impianto, potrebbe anche essere!
madqwerty- Moderatore
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
E invece ce l'hanno, da sempre, dal primo Philips CD100 o il primo SONY CDP 101. E' il sistema C.I.R.C. ( Cross interleave Reed-Solomon Code) sistema di correzione a ridondanza che ripete i campioni analizzando i precedenti.
Flightangel- CDP Expert
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
non ti capisco, nomini due lettori,
quindi credo tu intenda dire che i lettori stessi (non solo questi, tutti) implementano dei meccanismi di lettura "sicura/ridondata" ?
se così fosse praticamente abbiamo detto la stessa cosa, tu in modo più dettagliato e preciso, ne convengo ..
un qualcosa del tipo "leggo n volte lo stesso dato, se per n volte ottengo lo stesso risultato, allora sono sicuro che ho letto bene e il dato è valido"
quindi, parlando di potenziali errori non rilevati e quindi inseriti nel flusso .wav,
immagino tu stia parlando di "miopìe" così forti e sistematiche da parte dei lettori, che leggendo per n volte lo stesso dato (sbagliato) o non leggendolo proprio, non si accorgano dell'errore commesso?
io non ho mai verificato questa evenienza, oppure non me ne sono mai accorto, ma non ho una grossa base statistica,
operazione effettuata poche volte, sempre con hardware diverso, e a distanza di mesi l'una dall'altra..
quindi credo tu intenda dire che i lettori stessi (non solo questi, tutti) implementano dei meccanismi di lettura "sicura/ridondata" ?
se così fosse praticamente abbiamo detto la stessa cosa, tu in modo più dettagliato e preciso, ne convengo ..
un qualcosa del tipo "leggo n volte lo stesso dato, se per n volte ottengo lo stesso risultato, allora sono sicuro che ho letto bene e il dato è valido"
quindi, parlando di potenziali errori non rilevati e quindi inseriti nel flusso .wav,
immagino tu stia parlando di "miopìe" così forti e sistematiche da parte dei lettori, che leggendo per n volte lo stesso dato (sbagliato) o non leggendolo proprio, non si accorgano dell'errore commesso?
io non ho mai verificato questa evenienza, oppure non me ne sono mai accorto, ma non ho una grossa base statistica,
operazione effettuata poche volte, sempre con hardware diverso, e a distanza di mesi l'una dall'altra..
madqwerty- Moderatore
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
Bene: Tutti i lettori cd Stereo Hi Fi, prodotti dal 1982 ad oggi, inglobano il sistema CIRC, per il semplice fatto che è il sistema che richiede l'adozione della correzione di errore come fatto integrante del brevetto cd Audio.
Ciò che in realtà voglio dire è che le meccaniche evolute per esclusivo uso audio, richiedono un inferiore intervento del sistema di corrrezione,diversamente dalle meccaniche Drive ROM che in virtù della loro inferiore qualità obbligano il CIRC ad intervenire più spesso.
Ciò che in realtà voglio dire è che le meccaniche evolute per esclusivo uso audio, richiedono un inferiore intervento del sistema di corrrezione,diversamente dalle meccaniche Drive ROM che in virtù della loro inferiore qualità obbligano il CIRC ad intervenire più spesso.
Flightangel- CDP Expert
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Re: Apologia di due costruttori di meccaniche di lettura per cd: SONY e PHILIPS.
Sul fatto che le meccaniche da 2 lire dei DVD economici siano peggio di quelle Sony e Philips "medie" dei lettori CD normali...
Bè era intuitivo. Troppi bit mi fanno... girare la testa.
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