Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
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Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Cari amici,
arrivato alla 100 ora di ascolto, concludo insieme a voi il rodaggio delle mie nuove Paradigm Reference Studio 60 v.5 (diffusore a 2vie e mezzo, dotato di 4 driver) vi "sintetizzo" (6 pagine di word!! ) le mie considerazioni su questi diffusori canadesi.
Partiamo dal marchio, Paradigm produce direttamente in Canada, ed è stata la prima azienda a stabilizzare il berillio in campo audio, e in questi ultimi anni ha dimostrato di saper progettare e costruire diffusori con un rapporto qualità prezzo da combattimento.
Le Signature S8 si sono scontrate con le Wilson Audio Sasha, dimostrando un grande valore. Se Wilson Audio si è rivelata un pelino superiore, il recensore si chiedeva dove fossero finiti i 20.000 dollari di differenza tra i due contendenti.
Paradigm propone dunque diffusori capaci di rivaleggiare con prodotti anche 3 volte superiori in termine di costo e fama, e questo "a noi (risparmiatori) ci piace" citando il grande Totò.
Andiamo alle Studio, primo step nella categoria REFERENCE, ad oggi la serie propone due modelli BOOKSHELF (studio 10 e studio 20) e due FLOORSTANDING (studio 60 e Studio 100). Il costo al pubblico per le Studio 60 è di circa 2100 euro, le 100 superano i 3000 euro.
Le Studio 60v5, le ho preferite alle PSB IMAGINE T, di cui si parla molto bene in termini di trasparenza e musicalità sulle medie frequenze, ma non tanto bene nella gestione delle basse frequenze, che necessitano di un piccolo aiuto "subsonico" per avere il giusto feedback nella musica Rock ed in campo Home Theatre.
Nella mia catena si sono inserite su diverse tipologie di ascolto, dall'uso "monitor" per registrazione audio, all'uso home theatre, all'uso ludico, ma soprattutto ESSE vivono per l'esecuzione musicale.
Capitolo 1.
Una grande prova... di piccoli cambiamenti!
Ecco le combinazioni di elettroniche che ho provato, tutte sempre abbinate alla sorgente Focusrite + PC.
- Pre Accuphase C200x + Finale Accuphase P260
- Pre Accuphase C200x + "finale" SMSL SA36 TA2024
- Nad C350
- Pre Accuphase C200x + "finale" NAD C350
Le Studio 60 in ognuna di queste configurazioni sono state un elemento altamente caratterizzante. Hanno sempre mostrato la loro personalità, con una capacità di trasparenza e dettaglio che non ho incontrato facilmente nei miei passati ascolti.
La migliore performance è stata raggiunta dalla coppia Accuphase, naturalezza, dinamica, musicalità, di gran lunga superiori a tutte le altre coppie provate.
Nelle altre prove si perdeva sempre qualcosa per strada. Il Nad era un po' annichilito nella prova in solitaria, riprendendo qualche punto nell'inedita veste di "FINALE".
Interessante anche la coppia C200X e TA2024, il piccolino come avevo già detto nel thread apposito ( https://www.tforumhifi.com/t17016-smsl-sa36-ta2024-pre-accuphase-c200x-ascolto ), suona molto bene in coppia con questi diffusori.
Capitolo 2
I BRANI SCELTA PER LA PROVA
SINGOLI
Lazy Afternoon - Pete La Roca
Au Lait - Pat Metheny
Invocation - Lyle Mays
Stormy Weather - Eileen Farrel
Now is the month of maying - Quink Vocal Ensemble (scritto da Thomas Morley)
Afro Blue - Gary Burton
Concerto per violino n.2 di Bela Bartok - direttore L. Bernstein
Valsang - Tingvall Trio (meraviglia)
What Wonderful World - Guillaume de Chassy & Daniel Yvinec
No Twilight Within the Courts of the Sun - Steven Wilson
Breakfast in Baghdad - Youh Sun Nah
Roberto Gatto (omaggio al Rock Progressive),
ALBUM DIVISI PER CATEGORIA
Jazz
Reference Jazz ETC. - autori vari
ROUND MIDNIGHT - HERBIE HANCOCK
5 - Alain Caron
Trycicle - Flim and the BB
discografia - TINGVALL TRIO
For Hamp, Red, Bags and Cal - Gary Burton
work of art - autori vari
waltz for debbie - Bill Evans
trio in tokyo - michel petrucciani
Koln Concert - Keith Jarret
Vol. 2 - MOKAVE
Strumentali - Soundtrack
Alex Argento - Ego
Virgin Suicides - AIR
The Snowgoose - Camel
TRON LEGACY - Daft Punk
Pooh - strumentali special compilation by Dacclor65
A valid Path - Alan Parsons Project
Vari brani dalla Discografia - Joe Hisaishi
Rock
THRAK - King Crimson
The Wall - Pink Floyd
Wish you Were Here - Pink Floyd
Outside - David Bowie
Vari brani dalla Discografia - Porcupine Tree
Unorthodox Behaviour - Brand X
Insurgentes - Steven Wilson
Classica
Vari brani dalla Discografia - Bartok
Vari brani dalla Discografia - Rachmaninov
Capitolo 3.
APPUNTI DI UN VIAGGIO TRASPARENTE
SENSIBILITA'
Non sono state rare le serate in cui guidate dal TA2024 a bassissimo volume, riuscivano sempre a ricreare impatto, dinamica, ed una notevole pressione sonora. Non posso fare misurazioni, però i 90-92db di sensibilità ci sono tutti, e 5 watt regalano ascolti di tutto rispetto.
TRASPARENZA
Il primo pregio che ho notato è la grande trasparenza. Se ascolti un brano lievemente saturo o con qualche clip, anche a basso volume i diffusori lamenteranno la bassa qualità di registrazione. Il microdettaglio di ogni singolo pezzo è riprodotto precisamente e nettamente, con velocità e capacità di diffusione in ambiente che ricorda l'ascolto in cuffia (notevole l'ascolto di Round Midnight dove si sentono tutti i micro rumori ambientali in fase di registrazione).
TENUTA IN POTENZA
Le Studio (come anche le Paradigm Monitor 9 di Dacclor65), sono ben progettate e costruite. I woofer, anche sotto torchio, rimangono ben fermi, ed eseguono movimenti veloci e frenati. L'impatto con la musica a volumi sostenuti è emozionante, e spesso sono arrivato al limite del P260 (cioè 130w RMS in 8ohm), senza avvertire fatica e stordimento, quanto la sensazione di avere in ambiente una materia musicale tangibile.
FATICA D'ASCOLTO
La musica può essere emessa sia a basso volume, che ad altissimo volume, e la fatica d'ascolto è minima. Le prime ore ricordo un accenno di asprezza nelle medio alte, una colorazione che è scomparsa già dopo 20 ore di rodaggio.
RISOLUZIONE
Probabilmente un "difetto" per un orecchio poco allenato è l'enorme quantità di dettaglio che i driver riescono ad esprimere, i nostri sensi vengono letteralmente investiti dai "bit del suono", se ad esempio le ottime XTZ 99.26 mostrano una discreta risoluzione e potremmo definirli diffusori "HD", le Studio 60 divengono diffusori "FULL HD", e questa capacità di dettaglio si avverte in tutta la linea Paradigm. Anche le ottime e piccole ATOM riescono a gestire una ottima risoluzione, non a caso, sono molto apprezzate nella loro categoria di prezzo.
TIMBRICA
Potrei definire il timbro delle Studio come arioso e live, potrebbe ricordare per certi versi un timbro Klipsch. Non ci sono rotondità, né venature scure. Il tweeter in metallo è capace di musicalità e naturalezza, con una sensazione incessante di luminosità.
Non tutti gli strumenti riescono naturali allo stesso modo, sembra esserci una preferenza sugli ottoni, e sugli archi. Sulle voci maschili medio-alte, sulle percussioni, sul contrabbasso. Le voci femminili ed il piano escono molto bene ma non al livello delle incredibili ARS AURES (che per chi non lo sapesse è un produttore SICILIANO i cui diffusori hanno vinto premi come miglior diffusore al mondo a Los Angeles), né penso siano paragonabili ai toni cristallini delle Signature.
DINAMICA
Dal suono più piccolo e nascosto, al suono ben piazzato come un gigante per la strada, ogni nota prende il suo posto nel mondo, con il volume che si merita. La dinamica è buona, niente da segnalare.
PROFONDITA' - SCENA
Come ascoltatore ho molte aspettative sulla ricostruzione della scena e la capacità di separazione tra gli strumenti. Però nonostante le numerose prove, ancora non ho stabilito in modo definitivo se la scena è eccellente o solo molto buona. Purtroppo incontro due limiti, la sorgente (è pur sempre una FOCUSRITE SAFFIRE), e l'ambiente, che risente di un posizionamento non perfettamente adatto all'ascolto (come vedrete nelle foto).
Posso dirvi che la separazione orizzontale/verticale è notevole, la profondità è avvertibile su almeno 4 livelli principali, alcuni strumenti solisti con buone registrazioni si staccano e si pongono in primo piano, ad un livello di tridimensionalità tipico delle catene di FASCIA ALTA.
Questo effetto l'avevo sentito chiaramente nell'ascolto di LAZY AFTERNOON con diffusori ARS AURES, potevo vedere il SAX in 3D, percepire l'emissione di fiato, al punto che avevo la sensazione di vedere il sassofonista a 2 metri da me, compreso di vestiti, sudore, sangue jazz e capelli. Una cosa incredibile.
Ecco, su LAZY AFTERNOON questo effetto non l'ho ancora raggiunto, ci sono vicino, probabilmente dovrò provare con elettroniche di maggiore spessore (la catena ARS AURES aveva un lettore CD Accuphase DP70, monofonici M100 Accuphase come finali, e pre C280 sempre Accuphase, insomma elettroniche da sogno).
Capitolo 4.
CONCLUSIONI DI UN VIAGGIO
Dopo 100 ore di ascolto, mi ritengo altamente soddisfatto, questi diffusori si avvicinano pericolosamente al mio ideale di diffusore. Hanno un suono ammaliante, rilassante, controllato, iper dettagliato e dinamico. Risolvono passaggi molto complessi con naturalezza, anche le orchestre di Bartok e Rachmaninov escono fuori in modo mirabile.
Ho ancora qualcosa da fare, togliere i piedini in gomma e mettere le punte in dotazione con le sottopunte, per migliorare ulteriormente il dettaglio delle medio basse.
Ed infine, continuare la caccia al DAC che dovrà dirigere la musica al posto della FOCUSRITE, ma questa è un altra storia (ed altri capitoli da scrivere ).
Difetti, non riesco a trovarne per la fascia di prezzo, le Studio 60 mi sono piaciute più di altri concorrenti (una decina di valorosi in casa Focal, Monitor Audio, Psb, Klipsch, Triangle) nella fascia di prezzo sino a 2000 euro. Ed ora vi lascio alla galleria immagini, alle recensioni di Stereophile e SoundStageAv, ed alle specifiche tecniche.
Recensione Stereophile (con misurazioni)
http://www.stereophile.com/floorloudspeakers/paradigm_reference_studio_60_v5_loudspeaker/index.html
Recensione SoundStageAV (con misurazioni)
http://www.soundstageav.com/onhifi/20090501.htm
Specifiche
Un po' di foto!
Campo lungo
Avvicinamento
Totale
Terrestre
Porta sul retro
Monolite
Aerea
Dettaglio
trequarti
THE END!
arrivato alla 100 ora di ascolto, concludo insieme a voi il rodaggio delle mie nuove Paradigm Reference Studio 60 v.5 (diffusore a 2vie e mezzo, dotato di 4 driver) vi "sintetizzo" (6 pagine di word!! ) le mie considerazioni su questi diffusori canadesi.
Partiamo dal marchio, Paradigm produce direttamente in Canada, ed è stata la prima azienda a stabilizzare il berillio in campo audio, e in questi ultimi anni ha dimostrato di saper progettare e costruire diffusori con un rapporto qualità prezzo da combattimento.
Le Signature S8 si sono scontrate con le Wilson Audio Sasha, dimostrando un grande valore. Se Wilson Audio si è rivelata un pelino superiore, il recensore si chiedeva dove fossero finiti i 20.000 dollari di differenza tra i due contendenti.
Paradigm propone dunque diffusori capaci di rivaleggiare con prodotti anche 3 volte superiori in termine di costo e fama, e questo "a noi (risparmiatori) ci piace" citando il grande Totò.
Andiamo alle Studio, primo step nella categoria REFERENCE, ad oggi la serie propone due modelli BOOKSHELF (studio 10 e studio 20) e due FLOORSTANDING (studio 60 e Studio 100). Il costo al pubblico per le Studio 60 è di circa 2100 euro, le 100 superano i 3000 euro.
Le Studio 60v5, le ho preferite alle PSB IMAGINE T, di cui si parla molto bene in termini di trasparenza e musicalità sulle medie frequenze, ma non tanto bene nella gestione delle basse frequenze, che necessitano di un piccolo aiuto "subsonico" per avere il giusto feedback nella musica Rock ed in campo Home Theatre.
Nella mia catena si sono inserite su diverse tipologie di ascolto, dall'uso "monitor" per registrazione audio, all'uso home theatre, all'uso ludico, ma soprattutto ESSE vivono per l'esecuzione musicale.
Capitolo 1.
Una grande prova... di piccoli cambiamenti!
Ecco le combinazioni di elettroniche che ho provato, tutte sempre abbinate alla sorgente Focusrite + PC.
- Pre Accuphase C200x + Finale Accuphase P260
- Pre Accuphase C200x + "finale" SMSL SA36 TA2024
- Nad C350
- Pre Accuphase C200x + "finale" NAD C350
Le Studio 60 in ognuna di queste configurazioni sono state un elemento altamente caratterizzante. Hanno sempre mostrato la loro personalità, con una capacità di trasparenza e dettaglio che non ho incontrato facilmente nei miei passati ascolti.
La migliore performance è stata raggiunta dalla coppia Accuphase, naturalezza, dinamica, musicalità, di gran lunga superiori a tutte le altre coppie provate.
Nelle altre prove si perdeva sempre qualcosa per strada. Il Nad era un po' annichilito nella prova in solitaria, riprendendo qualche punto nell'inedita veste di "FINALE".
Interessante anche la coppia C200X e TA2024, il piccolino come avevo già detto nel thread apposito ( https://www.tforumhifi.com/t17016-smsl-sa36-ta2024-pre-accuphase-c200x-ascolto ), suona molto bene in coppia con questi diffusori.
Capitolo 2
I BRANI SCELTA PER LA PROVA
SINGOLI
Lazy Afternoon - Pete La Roca
Au Lait - Pat Metheny
Invocation - Lyle Mays
Stormy Weather - Eileen Farrel
Now is the month of maying - Quink Vocal Ensemble (scritto da Thomas Morley)
Afro Blue - Gary Burton
Concerto per violino n.2 di Bela Bartok - direttore L. Bernstein
Valsang - Tingvall Trio (meraviglia)
What Wonderful World - Guillaume de Chassy & Daniel Yvinec
No Twilight Within the Courts of the Sun - Steven Wilson
Breakfast in Baghdad - Youh Sun Nah
Roberto Gatto (omaggio al Rock Progressive),
ALBUM DIVISI PER CATEGORIA
Jazz
Reference Jazz ETC. - autori vari
ROUND MIDNIGHT - HERBIE HANCOCK
5 - Alain Caron
Trycicle - Flim and the BB
discografia - TINGVALL TRIO
For Hamp, Red, Bags and Cal - Gary Burton
work of art - autori vari
waltz for debbie - Bill Evans
trio in tokyo - michel petrucciani
Koln Concert - Keith Jarret
Vol. 2 - MOKAVE
Strumentali - Soundtrack
Alex Argento - Ego
Virgin Suicides - AIR
The Snowgoose - Camel
TRON LEGACY - Daft Punk
Pooh - strumentali special compilation by Dacclor65
A valid Path - Alan Parsons Project
Vari brani dalla Discografia - Joe Hisaishi
Rock
THRAK - King Crimson
The Wall - Pink Floyd
Wish you Were Here - Pink Floyd
Outside - David Bowie
Vari brani dalla Discografia - Porcupine Tree
Unorthodox Behaviour - Brand X
Insurgentes - Steven Wilson
Classica
Vari brani dalla Discografia - Bartok
Vari brani dalla Discografia - Rachmaninov
Capitolo 3.
APPUNTI DI UN VIAGGIO TRASPARENTE
SENSIBILITA'
Non sono state rare le serate in cui guidate dal TA2024 a bassissimo volume, riuscivano sempre a ricreare impatto, dinamica, ed una notevole pressione sonora. Non posso fare misurazioni, però i 90-92db di sensibilità ci sono tutti, e 5 watt regalano ascolti di tutto rispetto.
TRASPARENZA
Il primo pregio che ho notato è la grande trasparenza. Se ascolti un brano lievemente saturo o con qualche clip, anche a basso volume i diffusori lamenteranno la bassa qualità di registrazione. Il microdettaglio di ogni singolo pezzo è riprodotto precisamente e nettamente, con velocità e capacità di diffusione in ambiente che ricorda l'ascolto in cuffia (notevole l'ascolto di Round Midnight dove si sentono tutti i micro rumori ambientali in fase di registrazione).
TENUTA IN POTENZA
Le Studio (come anche le Paradigm Monitor 9 di Dacclor65), sono ben progettate e costruite. I woofer, anche sotto torchio, rimangono ben fermi, ed eseguono movimenti veloci e frenati. L'impatto con la musica a volumi sostenuti è emozionante, e spesso sono arrivato al limite del P260 (cioè 130w RMS in 8ohm), senza avvertire fatica e stordimento, quanto la sensazione di avere in ambiente una materia musicale tangibile.
FATICA D'ASCOLTO
La musica può essere emessa sia a basso volume, che ad altissimo volume, e la fatica d'ascolto è minima. Le prime ore ricordo un accenno di asprezza nelle medio alte, una colorazione che è scomparsa già dopo 20 ore di rodaggio.
RISOLUZIONE
Probabilmente un "difetto" per un orecchio poco allenato è l'enorme quantità di dettaglio che i driver riescono ad esprimere, i nostri sensi vengono letteralmente investiti dai "bit del suono", se ad esempio le ottime XTZ 99.26 mostrano una discreta risoluzione e potremmo definirli diffusori "HD", le Studio 60 divengono diffusori "FULL HD", e questa capacità di dettaglio si avverte in tutta la linea Paradigm. Anche le ottime e piccole ATOM riescono a gestire una ottima risoluzione, non a caso, sono molto apprezzate nella loro categoria di prezzo.
TIMBRICA
Potrei definire il timbro delle Studio come arioso e live, potrebbe ricordare per certi versi un timbro Klipsch. Non ci sono rotondità, né venature scure. Il tweeter in metallo è capace di musicalità e naturalezza, con una sensazione incessante di luminosità.
Non tutti gli strumenti riescono naturali allo stesso modo, sembra esserci una preferenza sugli ottoni, e sugli archi. Sulle voci maschili medio-alte, sulle percussioni, sul contrabbasso. Le voci femminili ed il piano escono molto bene ma non al livello delle incredibili ARS AURES (che per chi non lo sapesse è un produttore SICILIANO i cui diffusori hanno vinto premi come miglior diffusore al mondo a Los Angeles), né penso siano paragonabili ai toni cristallini delle Signature.
DINAMICA
Dal suono più piccolo e nascosto, al suono ben piazzato come un gigante per la strada, ogni nota prende il suo posto nel mondo, con il volume che si merita. La dinamica è buona, niente da segnalare.
PROFONDITA' - SCENA
Come ascoltatore ho molte aspettative sulla ricostruzione della scena e la capacità di separazione tra gli strumenti. Però nonostante le numerose prove, ancora non ho stabilito in modo definitivo se la scena è eccellente o solo molto buona. Purtroppo incontro due limiti, la sorgente (è pur sempre una FOCUSRITE SAFFIRE), e l'ambiente, che risente di un posizionamento non perfettamente adatto all'ascolto (come vedrete nelle foto).
Posso dirvi che la separazione orizzontale/verticale è notevole, la profondità è avvertibile su almeno 4 livelli principali, alcuni strumenti solisti con buone registrazioni si staccano e si pongono in primo piano, ad un livello di tridimensionalità tipico delle catene di FASCIA ALTA.
Questo effetto l'avevo sentito chiaramente nell'ascolto di LAZY AFTERNOON con diffusori ARS AURES, potevo vedere il SAX in 3D, percepire l'emissione di fiato, al punto che avevo la sensazione di vedere il sassofonista a 2 metri da me, compreso di vestiti, sudore, sangue jazz e capelli. Una cosa incredibile.
Ecco, su LAZY AFTERNOON questo effetto non l'ho ancora raggiunto, ci sono vicino, probabilmente dovrò provare con elettroniche di maggiore spessore (la catena ARS AURES aveva un lettore CD Accuphase DP70, monofonici M100 Accuphase come finali, e pre C280 sempre Accuphase, insomma elettroniche da sogno).
Capitolo 4.
CONCLUSIONI DI UN VIAGGIO
Dopo 100 ore di ascolto, mi ritengo altamente soddisfatto, questi diffusori si avvicinano pericolosamente al mio ideale di diffusore. Hanno un suono ammaliante, rilassante, controllato, iper dettagliato e dinamico. Risolvono passaggi molto complessi con naturalezza, anche le orchestre di Bartok e Rachmaninov escono fuori in modo mirabile.
Ho ancora qualcosa da fare, togliere i piedini in gomma e mettere le punte in dotazione con le sottopunte, per migliorare ulteriormente il dettaglio delle medio basse.
Ed infine, continuare la caccia al DAC che dovrà dirigere la musica al posto della FOCUSRITE, ma questa è un altra storia (ed altri capitoli da scrivere ).
Difetti, non riesco a trovarne per la fascia di prezzo, le Studio 60 mi sono piaciute più di altri concorrenti (una decina di valorosi in casa Focal, Monitor Audio, Psb, Klipsch, Triangle) nella fascia di prezzo sino a 2000 euro. Ed ora vi lascio alla galleria immagini, alle recensioni di Stereophile e SoundStageAv, ed alle specifiche tecniche.
Recensione Stereophile (con misurazioni)
http://www.stereophile.com/floorloudspeakers/paradigm_reference_studio_60_v5_loudspeaker/index.html
Recensione SoundStageAV (con misurazioni)
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THE END!
Ultima modifica di Solomon il Mar 31 Mag 2011 - 0:18 - modificato 2 volte.
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- Album scelto per adesso: Steven Wilson - Hand. Cannot. Erase. - Kscope - Bluray DTS/LPCM/24-96
- Tu creasti per loro un tempio nell'udito - R.M. Rilke -
Solomon- Moderatore di sezione
- Data d'iscrizione : 07.07.10
Numero di messaggi : 2237
Località : Palermo
Provincia : Palermo
Impianto : decisamente multicanale
Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
bellissime!!!!!!!!!!! mamma mia non ho mai visto niente di simile
ecco ho la conferma che al 99% la fresatura per incassare gli AP non influiscono nel suono...e se influiscono e dello 0,1%
ecco ho la conferma che al 99% la fresatura per incassare gli AP non influiscono nel suono...e se influiscono e dello 0,1%
rattaman- Falegname HiFi specializzato
- Data d'iscrizione : 27.08.08
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Provincia : NA
Occupazione/Hobby : Falegname
Impianto : [spoiler] Lettore CD : Marantz CD 6006.
Amplificatore: Marantz PM 6006.
Giradischi : Rega P1
Diffusori: Klipsch F1.
Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Complimenti, complimenti, complimenti.
Invidia,invidia,invidia.
Bell'acquisto e bella recensione.
Ma scriviamoli tutti assieme questi capitoli per adesso Weiss + Lavry sono altri 2000 euro grazie.
A parte gli scherzi per adesso sono il mio riferimento per quanto riguarda liquida anche se ti devo dire che non sempre l'iperdettaglio e la maggior spesa corrispondono alla soddisfazione.
Sapessi quanto me la godo quando ascolto e penso che ho speso solo poco più di cento euro per un poco performante DAC che mi regala una musicalità sconosciuta simile ad un vinile.
Questa settimana lo facciamo uscire di casa a confrontarsi con i fratelli grandi vediamo cosa ne esce.
PS: Togli i ponticelli sui diffusori, spella il cavo e bypassali poi mi dici come va.
Invidia,invidia,invidia.
Bell'acquisto e bella recensione.
Solomon ha scritto:
Ed infine, continuare la caccia al DAC che dovrà dirigere la musica al posto della FOCUSRITE, ma questa è un altra storia (ed altri capitoli da scrivere ).
Ma scriviamoli tutti assieme questi capitoli per adesso Weiss + Lavry sono altri 2000 euro grazie.
A parte gli scherzi per adesso sono il mio riferimento per quanto riguarda liquida anche se ti devo dire che non sempre l'iperdettaglio e la maggior spesa corrispondono alla soddisfazione.
Sapessi quanto me la godo quando ascolto e penso che ho speso solo poco più di cento euro per un poco performante DAC che mi regala una musicalità sconosciuta simile ad un vinile.
Questa settimana lo facciamo uscire di casa a confrontarsi con i fratelli grandi vediamo cosa ne esce.
PS: Togli i ponticelli sui diffusori, spella il cavo e bypassali poi mi dici come va.
flovato- UTENTE BANNATO
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
flovato ha scritto:
PS: Togli i ponticelli sui diffusori, spella il cavo e bypassali poi mi dici come va.
Grazie Fabio,
ti comunico che le foto sono vecchiotte, sono giorni che suonano con un supra da 4mm al posto del ponticello, la placca di metallo è stata già chiusa nelle segrete! Certo che suonano meglio. Che te lo dico a fare?!
Per i Dac, aspetto solo di poter sentire il Wyred4Sound, e qualche altro, per stilare la SUPER LISTA DEFINITIVA! (così come ho fatto in un anno per i diffusori e le elettroniche). Magari un Lite se lo capito lo provo!
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
rattaman ha scritto:bellissime!!!!!!!!!!! mamma mia non ho mai visto niente di simile
ecco ho la conferma che al 99% la fresatura per incassare gli AP non influiscono nel suono...e se influiscono e dello 0,1%
Caro Gennaro, dunque ti sembrano ben costruite? Pensi sia costoso un mobile costruito in questo modo? (non ho alcuna idea di cosa possa esserci dentro, non trovo foto!).
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Non si sa mai c'è gente che non sente alcuna differenza.Solomon ha scritto: Certo che suonano meglio. Che te lo dico a fare?!
Solomon ha scritto:Per i Dac, aspetto solo di poter sentire il Wyred4Sound, e qualche altro, per stilare la SUPER LISTA DEFINITIVA! (così come ho fatto in un anno per i diffusori e le elettroniche). Magari un Lite se lo capito lo provo!
Il Wyred4Sound è al livello del Lavry, ne parlano molto bene.
Il Lite non può competere siamo su un'altra categoria, può competere solo nella categoria prezzo/prestazioni nella
categoria assoluta non c'è storia troppa la differenza a favore degli altri DAC.
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Mamma mia! che meraviglia di resoconto, sembra un film!
Solomon ha scritto:
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Diffusori: PARADIGM MONITOR 9
Sorgenti: SACD DENON DCD 1500-AE, PHILIPS CDR 600, PHILIPS DVDR 3355, TOSHIBA SD-3300
Tape: JVC TD-V662
Cuffia: SONY MDR IF-140
Liquida: PIONEER BDP-170-K + SAMSUNG M3 Portable Series
Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Veramente belle, complimenti...
Perdonami la curiosità e l'ignoranza, ma cosa vuol dire due vie e mezzo?
Se ho letto bene ci sono due crossover, non suddividono lo spettro di frequenze in tre bande??
In che senso "incassati"? A me sembrano montati a filo... adesso me le ristudio per bene...
Perdonami la curiosità e l'ignoranza, ma cosa vuol dire due vie e mezzo?
Se ho letto bene ci sono due crossover, non suddividono lo spettro di frequenze in tre bande??
rattaman ha scritto:bellissime!!!!!!!!!!! mamma mia non ho mai visto niente di simile
ecco ho la conferma che al 99% la fresatura per incassare gli AP non influiscono nel suono...e se influiscono e dello 0,1%
In che senso "incassati"? A me sembrano montati a filo... adesso me le ristudio per bene...
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Switters ha scritto:Veramente belle, complimenti...
Perdonami la curiosità e l'ignoranza, ma cosa vuol dire due vie e mezzo?
Se ho letto bene ci sono due crossover, non suddividono lo spettro di frequenze in tre bande??
Grazie per i complimenti per la faccenda due vie e mezzo, dovrebbe funzionare con un crossover con taglio a 2khz per il tweeter, al di sotto il midwoofer con taglio sino a 500hz, sotto quella soglia dovrebbero suonare gli altri 2 driver, costruiti in modo differente dal mid, probabilmente con un filtro taglia basso che spinge sulle frequenze basse. Tutto questo in linea teorica perché sconosco la natura del progetto di Paradigm.
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Switters ha scritto:Veramente belle, complimenti...
Perdonami la curiosità e l'ignoranza, ma cosa vuol dire due vie e mezzo?
Se ho letto bene ci sono due crossover, non suddividono lo spettro di frequenze in tre bande??rattaman ha scritto:bellissime!!!!!!!!!!! mamma mia non ho mai visto niente di simile
ecco ho la conferma che al 99% la fresatura per incassare gli AP non influiscono nel suono...e se influiscono e dello 0,1%
In che senso "incassati"? A me sembrano montati a filo... adesso me le ristudio per bene...
sono a filo ,ma cmq hanno un ulteriore base che crea un gradino sul box.......molti dicono che crea problemi ma nn i credo più di tanto....
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Solomon ha scritto:rattaman ha scritto:bellissime!!!!!!!!!!! mamma mia non ho mai visto niente di simile
ecco ho la conferma che al 99% la fresatura per incassare gli AP non influiscono nel suono...e se influiscono e dello 0,1%
Caro Gennaro, dunque ti sembrano ben costruite? Pensi sia costoso un mobile costruito in questo modo? (non ho alcuna idea di cosa possa esserci dentro, non trovo foto!).
Solomon si mi piacciono molto sembrano ben fatte e sono molto snelle come piacciono a me ....vorrei sentire con le nocche se sono sorde.... Poi dovrei sapere il Prezzo.......dimmi un pò quanto costano???
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Complimenti per la prova e per le casse... sembrerebbero avere diverse cose in comune con le Focal, sia a livello costruttivo che come caratteristiche sonore (da quello che descrivi).
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
rattaman ha scritto:
Solomon si mi piacciono molto sembrano ben fatte e sono molto snelle come piacciono a me ....vorrei sentire con le nocche se sono sorde.... Poi dovrei sapere il Prezzo.......dimmi un pò quanto costano???
Molto sorde, il mobile pieno sembra avere pareti molto spesse. Il prezzo è di circa 2000 euro. Sembrano mediamente piccole, ma pesano 23kg cad
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
grunter ha scritto:Complimenti per la prova e per le casse... sembrerebbero avere diverse cose in comune con le Focal, sia a livello costruttivo che come caratteristiche sonore (da quello che descrivi).
Esattamente, ci sono molti punti in comune con la classe Focal serie 8, vedi la separazione sui medi, la dolcezza. Avevo infatti inserito le 836 nella super lista delle papabili. Alla fine la costruzione canadese, la risoluzione e la grande trasparenza mi hanno stregato per sempre
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Solomon ha scritto:rattaman ha scritto:
Solomon si mi piacciono molto sembrano ben fatte e sono molto snelle come piacciono a me ....vorrei sentire con le nocche se sono sorde.... Poi dovrei sapere il Prezzo.......dimmi un pò quanto costano???
Molto sorde, il mobile pieno sembra avere pareti molto spesse. Il prezzo è di circa 2000 euro. Sembrano mediamente piccole, ma pesano 23kg cad
23kg??? ottimo!!! allora sono sicuramente molto ma molto sorde!!!! ottimo prodotto....ma su internet che vende prodotti Paradigm??
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Ciao, lo stò valutando anche io.
Sono andato ad ascoltarle e mi sono piaciute tantissimo.
Purtroppo però nel mio ambiente la collocazione è a ridosso della parete posteriore, quindi ho paura che il bass reflex posteriore possa generare problemi. Sai dirmi qualcosa in merito?
Vib
Sono andato ad ascoltarle e mi sono piaciute tantissimo.
Purtroppo però nel mio ambiente la collocazione è a ridosso della parete posteriore, quindi ho paura che il bass reflex posteriore possa generare problemi. Sai dirmi qualcosa in merito?
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
rattaman ha scritto:
ma su internet che vende prodotti Paradigm??
Il distributore ufficiale è XFAUDIO http://www.xfaudio.it/dettaglio_prodotto/Paradigm_Reference_Studio_60_v5.html
Vibration ha scritto:Ciao, lo stò valutando anche io.
Sono andato ad ascoltarle e mi sono piaciute tantissimo.
Purtroppo però nel mio ambiente la collocazione è a ridosso della parete posteriore, quindi ho paura che il bass reflex posteriore possa generare problemi. Sai dirmi qualcosa in merito?
Vib
Dalle prove che ho fatto, il reflex posteriore dovrebbe occuparsi principalmente delle frequenze più basse, mentre dell'impatto dei bassi fino a 100hz si occupa il reflex anteriore. Ho fatto delle prove con dei TAPPI nel reflex posteriore e nell'ascolto musicale non è cambiato molto. Probabilmente è nell'uso HOME THEATRE che dovresti togliere il tappo per avere suoni subsonici.
Ma dimmi un po',
riusciresti a tenerle almeno a 20cm dalla parete? Avrebbero comunque molta aria intorno?
Uno dei consigli principali di paradigm è tenerle lontane dalle PARETI LATERALI.
Ad esempio se riuscissi a tenerle lontane 20cm dalla parete posteriore, dovresti tenerle almeno a 45cm dalle pareti laterali.
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Solomon ha scritto:
Ma dimmi un po',
riusciresti a tenerle almeno a 20cm dalla parete? Avrebbero comunque molta aria intorno?
Uno dei consigli principali di paradigm è tenerle lontane dalle PARETI LATERALI.
Ad esempio se riuscissi a tenerle lontane 20cm dalla parete posteriore, dovresti tenerle almeno a 45cm dalle pareti laterali.
Dalla parete posteriore siamo sui 10-20 cm, giusto lo spazio per il passaggio e inserimento dei cavi di potenza. Lateralmente invece non ci sono problemi c'è molto spazio sia sul lato destro che sul lato sinistro.
Qui vedi il mio ambiente: https://www.tforumhifi.com/t8640p60-il-vostro-angolo-di-paradiso#137646
Il problema principale è sul lato dx della foto (diffusore sx) dove puoi vedere la colonna portante alla quale è appoggiato il subwoofer e il diffusore (orientato verso il punto di ascolto) che è molto a ridosso della parete.
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Vibration ha scritto:
Qui vedi il mio ambiente: https://www.tforumhifi.com/t8640p60-il-vostro-angolo-di-paradiso#137646
L'ambiente dovrebbe andare con qualche piccolo suggerimento.
1. Portare i diffusori al livello del mobile, addirittura sarebbe preferibile sporgessero un minimo, ed anche si avvicinassero tra loro un minimo.
La distanza tra i diffusori sarà 3/4 della distanza tra te ed il tweeter. Orientando i diffusori in modo da formare un triangolo.
2. Il sub non sarà più necessario, le Studio si comportano molto bene anche in veste "sub". (infatti presto metterò in vendita il buon Mosscade Titan 7.4).
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Belle considerazioni. E interessanti, e chiare.
Grazie
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Vibration ha scritto:Solomon ha scritto:
Ma dimmi un po',
riusciresti a tenerle almeno a 20cm dalla parete? Avrebbero comunque molta aria intorno?
Uno dei consigli principali di paradigm è tenerle lontane dalle PARETI LATERALI.
Ad esempio se riuscissi a tenerle lontane 20cm dalla parete posteriore, dovresti tenerle almeno a 45cm dalle pareti laterali.
Dalla parete posteriore siamo sui 10-20 cm, giusto lo spazio per il passaggio e inserimento dei cavi di potenza. Lateralmente invece non ci sono problemi c'è molto spazio sia sul lato destro che sul lato sinistro.
Qui vedi il mio ambiente: https://www.tforumhifi.com/t8640p60-il-vostro-angolo-di-paradiso#137646
Il problema principale è sul lato dx della foto (diffusore sx) dove puoi vedere la colonna portante alla quale è appoggiato il subwoofer e il diffusore (orientato verso il punto di ascolto) che è molto a ridosso della parete.
Non ti voglio sviare da Paradigm ma visto che anche Solomon dice che hanno una certa assonanza con le Focal perchè non provi le 826 o le 836 che hanno uno sfogo per il bass reflex frontale e uno sotto dove presentano una base fornita a corredo?
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
grunter ha scritto:
Non ti voglio sviare da Paradigm ma visto che anche Solomon dice che hanno una certa assonanza con le Focal perchè non provi le 826 o le 836 che hanno uno sfogo per il bass reflex frontale e uno sotto dove presentano una base fornita a corredo?
Le ho ascoltate ma mi sono piaciute meno delle Paradigm Studio 60. Mi stò convincendo che, visto le cifre in ballo, procederò all'acquisto solo se il negoziante mi concede di provarle nel mio ambiente. Grazie a tutti e a te Solomon, in particolare, per i suggerimenti.
P.S: Il subwoofer è collegato all'impianto HT non a quello HIFI
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Vibration ha scritto:
Le ho ascoltate ma mi sono piaciute meno delle Paradigm Studio 60. Mi stò convincendo che, visto le cifre in ballo, procederò all'acquisto solo se il negoziante mi concede di provarle nel mio ambiente. Grazie a tutti e a te Solomon, in particolare, per i suggerimenti.
P.S: Il subwoofer è collegato all'impianto HT non a quello HIFI
Grande Vib, queste tue parole confermano le mie impressioni, anche per me le Studio 60 sono risultate più interessanti e complete delle 836. Speriamo davvero che il negoziante possa aiutarti, anche se la vedo dura! Ricorda sempre che l'ambiente puoi sempre modificarlo, il diffusore è il punto fermo.
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Re: Paradigm Reference Studio 60 V.5. Fine Rodaggio e Considerazioni.
Vibration ha scritto:
Le ho ascoltate ma mi sono piaciute meno delle Paradigm Studio 60. Mi stò convincendo che, visto le cifre in ballo, procederò all'acquisto solo se il negoziante mi concede di provarle nel mio ambiente. Grazie a tutti e a te Solomon, in particolare, per i suggerimenti.
Mi sembra giusto, ogni negoziante serio dovrebbe concedere una prova di questo tipo.
Allora buona prova in ambiente!
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