Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
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Alessio Zenga
Stentor
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Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Viste le richieste posto anche qui il 3d che iniziato su BAW
Eccoci qui con le famigerate interfacce USB/Spdif per la musica liquida.
Quanto contano sulle prestazioni della catena? ...a mio avviso tanto e dopo la vecchia digital war ho voluto fare una comparazione tra la mia vecchia hiface e la nuova Musical Fidelity V-Link.
Di Hiface penso si sia detto ormai tutto e quindi voglio fare due chiacchiere sull'interfaccia asincrona V-Link.
L'oggetto si presenta nel medesimo cabinet del V-DAC, in pratica una mattonella nera ma che qui ha una importanza minore. A fronte di un unico ingresso (Usb) troviamo l'uscita Spdif e quella ottica Toslink.
Senza averla ascoltata mi sento però di muovere le prime critiche. La prima è rivolta verso la totale assenza di una alimentazione esterna. L'abbondante cabinet permetteva l'installazione di tale ingresso che sarebbe stato molto gradito anche senza l'alimentatore fornito di serie.... una occasione sprecata
La seconda è l'assenza di un trasformatore sulla uscita spdif che avrebbe permesso un isolamento galvanico dal PC ...tanto che il patron di MF arriva a consigliare l'utilizzo della uscita toslink proprio per quel motivo
A me in genere l'uscita Toslink non piace e i test li ho quindi comunque eseguiti con il mio fedele Mogami 2964
Alle critiche voglio però aggiungere anche un elogio: il ricevitore USB, che non necessità di nessun driver, è compatibile anche con l'importante frequenza di 88.2 senza bisogno quindi di utilizzare alcun resample software...abituato a tutti questi ingressi USB compatibili solo con i 96 (non ultima la pur buona interfaccia USB/Spdif AudioGd) è stata una gradita sorpresa e con tutte le frequenze fino a 96 a funzionato liscia come l'olio come quando in passato avevo provato l'Halide Design...interfaccia con cui...nonostante il prezzo decisamente inferiore condivide anche la sonorità
La prova è stata eseguita nel mio impianto principale con il mio notebook con Windows7 come sorgente, il Dac CEC DX71 MkII Limited Edition (dalle spiccate doti di musicalità e morbidezza), l'integrato Mcintosh MA6300 (perdonatemi ma amo gli occhioni blu) e le solite Focal Mini Utopia.
Il software utilizzato è stata una selezione di file in bassa e alta risoluzione
Ma ora andiamo al confronto e partiamo con l'ormai conosciuta Hiface. Il suono con la “pennetta” fuoriesce sempre nitido e cristallino; trasparenza e dinamica sono sempre ottime così come il soundstage ...sentire ad esempio concerti di chitarra acustica è veramente da brivido.
Le voci ricevono un trattamento sopraffino senza mai un accenno di nasalità.
I difetti invece rimangono sempre quelli, a volte tende ad illuminare eccessivamente la scena e a portare in primo piano dettagli che alla lunga creano un filo di fatica di ascolto. Il decadimento delle note è descritto in modo quasi lezioso e se con pochi strumenti le performance sono veramente impressionanti con la grande orchestra a volte la fatica di ascolto è all'angolo.
Proprio per questi motivi, nonostante le sue ottime prestazioni, non è mai riuscita a sostituire la mia meccanica CEC nell'ascolto dei file a risoluzione standard.
Ora prendiamo in esame il V-Link ed è tutt'altra musica. L'impostazione è decisamente agli antipodi di hiface. Pur non facendo mancare nulla il V-Link presenta subito una musicalità più tranquilla e dolce. Sicuramente un suono che fa meno “scena” e in un confronto attacca e stacca sembra quasi più limitato agli estremi.
Questo da un lato da un senso di maggior naturalezza nell'ascolto e la grande orchestra perde un filo del dettaglio che ha con hiface ma proprio per questo mi riporta a sonorità lignee più vicine a quanto posso ascoltare al teatro e in nessun caso induce fatica di ascolto.
Questa sonorità non porta però solo pregi. Ascoltando brani dinamici con batteria e sax come la splendida Walking On the Moon interpretata dall'Yuri Honing Trio il V-link perde di mordente mentre hiface restituisce una batteria più viva e emozionante che ti “scuote” proprio come nell'ascolto live.
Anche con la chitarra folk hiface stacca di una lunghezza il V-Link. Ascoltando la traccia audio del bellissimo DVD di Peppino D'Agostino “Acoustic Guitar” con Juan Van Emmerloot le sonorità della chitarra vengono riprodotte con maggior realismo e le percussioni sono anche qui più vive.
Ascoltando poi la traccia n° 3 dell'Lp di Xiomara “la Voz” la sempreverde Besame Mucho si nota la maggiore articolazione dei bassi e il maggior senso di trasparenza di hiface mentre il V-Link suona comunque in modo eccellente ma non così emozionante.
Alla fine trovare un vincitore è stato semplice: per me hiface rimane un passo avanti anche se il V-Link si è dimostrato un oggetto sicuramente ben suonante.
La sua maggior dolcezza potrebbe renderlo preferibile in quei sistemi eccessivamente aperti con cui hiface potrebbe diventare addirittura eccessiva. In un sistema equilibrato invece, pur con qualche limite, hiface è superiore e costa pure meno
Eccoci qui con le famigerate interfacce USB/Spdif per la musica liquida.
Quanto contano sulle prestazioni della catena? ...a mio avviso tanto e dopo la vecchia digital war ho voluto fare una comparazione tra la mia vecchia hiface e la nuova Musical Fidelity V-Link.
Di Hiface penso si sia detto ormai tutto e quindi voglio fare due chiacchiere sull'interfaccia asincrona V-Link.
L'oggetto si presenta nel medesimo cabinet del V-DAC, in pratica una mattonella nera ma che qui ha una importanza minore. A fronte di un unico ingresso (Usb) troviamo l'uscita Spdif e quella ottica Toslink.
Senza averla ascoltata mi sento però di muovere le prime critiche. La prima è rivolta verso la totale assenza di una alimentazione esterna. L'abbondante cabinet permetteva l'installazione di tale ingresso che sarebbe stato molto gradito anche senza l'alimentatore fornito di serie.... una occasione sprecata
La seconda è l'assenza di un trasformatore sulla uscita spdif che avrebbe permesso un isolamento galvanico dal PC ...tanto che il patron di MF arriva a consigliare l'utilizzo della uscita toslink proprio per quel motivo
A me in genere l'uscita Toslink non piace e i test li ho quindi comunque eseguiti con il mio fedele Mogami 2964
Alle critiche voglio però aggiungere anche un elogio: il ricevitore USB, che non necessità di nessun driver, è compatibile anche con l'importante frequenza di 88.2 senza bisogno quindi di utilizzare alcun resample software...abituato a tutti questi ingressi USB compatibili solo con i 96 (non ultima la pur buona interfaccia USB/Spdif AudioGd) è stata una gradita sorpresa e con tutte le frequenze fino a 96 a funzionato liscia come l'olio come quando in passato avevo provato l'Halide Design...interfaccia con cui...nonostante il prezzo decisamente inferiore condivide anche la sonorità
La prova è stata eseguita nel mio impianto principale con il mio notebook con Windows7 come sorgente, il Dac CEC DX71 MkII Limited Edition (dalle spiccate doti di musicalità e morbidezza), l'integrato Mcintosh MA6300 (perdonatemi ma amo gli occhioni blu) e le solite Focal Mini Utopia.
Il software utilizzato è stata una selezione di file in bassa e alta risoluzione
Ma ora andiamo al confronto e partiamo con l'ormai conosciuta Hiface. Il suono con la “pennetta” fuoriesce sempre nitido e cristallino; trasparenza e dinamica sono sempre ottime così come il soundstage ...sentire ad esempio concerti di chitarra acustica è veramente da brivido.
Le voci ricevono un trattamento sopraffino senza mai un accenno di nasalità.
I difetti invece rimangono sempre quelli, a volte tende ad illuminare eccessivamente la scena e a portare in primo piano dettagli che alla lunga creano un filo di fatica di ascolto. Il decadimento delle note è descritto in modo quasi lezioso e se con pochi strumenti le performance sono veramente impressionanti con la grande orchestra a volte la fatica di ascolto è all'angolo.
Proprio per questi motivi, nonostante le sue ottime prestazioni, non è mai riuscita a sostituire la mia meccanica CEC nell'ascolto dei file a risoluzione standard.
Ora prendiamo in esame il V-Link ed è tutt'altra musica. L'impostazione è decisamente agli antipodi di hiface. Pur non facendo mancare nulla il V-Link presenta subito una musicalità più tranquilla e dolce. Sicuramente un suono che fa meno “scena” e in un confronto attacca e stacca sembra quasi più limitato agli estremi.
Questo da un lato da un senso di maggior naturalezza nell'ascolto e la grande orchestra perde un filo del dettaglio che ha con hiface ma proprio per questo mi riporta a sonorità lignee più vicine a quanto posso ascoltare al teatro e in nessun caso induce fatica di ascolto.
Questa sonorità non porta però solo pregi. Ascoltando brani dinamici con batteria e sax come la splendida Walking On the Moon interpretata dall'Yuri Honing Trio il V-link perde di mordente mentre hiface restituisce una batteria più viva e emozionante che ti “scuote” proprio come nell'ascolto live.
Anche con la chitarra folk hiface stacca di una lunghezza il V-Link. Ascoltando la traccia audio del bellissimo DVD di Peppino D'Agostino “Acoustic Guitar” con Juan Van Emmerloot le sonorità della chitarra vengono riprodotte con maggior realismo e le percussioni sono anche qui più vive.
Ascoltando poi la traccia n° 3 dell'Lp di Xiomara “la Voz” la sempreverde Besame Mucho si nota la maggiore articolazione dei bassi e il maggior senso di trasparenza di hiface mentre il V-Link suona comunque in modo eccellente ma non così emozionante.
Alla fine trovare un vincitore è stato semplice: per me hiface rimane un passo avanti anche se il V-Link si è dimostrato un oggetto sicuramente ben suonante.
La sua maggior dolcezza potrebbe renderlo preferibile in quei sistemi eccessivamente aperti con cui hiface potrebbe diventare addirittura eccessiva. In un sistema equilibrato invece, pur con qualche limite, hiface è superiore e costa pure meno
Stentor- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 12.07.10
Numero di messaggi : 20392
Località : .
Impianto : .
Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Bravo Ivano, interessantissimo confronto! Sarebbe bello, se qualcuno potesse farti avere una Musiland Monitor USD 01 per vedere come si rapporta al v-link e alla hiface. Avrei una domanda relativamente a quest'ultima: supporta gli 88,2khz? E ne approfitto anche per chiederti un consiglio un po' da niubbo, stavo pensando di comprare la hiface con uscita bnc in vista di futuri upgrade del dac, ma per ora mi servirebbe solo per alimentare un dac in coassiale. Si può fare e, in tal caso, che cavo si deve usare?
Alessio Zenga- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 11.05.11
Numero di messaggi : 1418
Località : Treviso
Provincia : Treviso
Impianto : A manovella
Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Grazie mille,
veramente un bel contributo!
Per i test che sto facendo, mi sento di condividere il giudizio sulla hi-face, che regala un suono effettivamente aperto e piuttosto ricco di dettagli.
Ho provato ad utilizzare il v-dac sia collegato all'uscita coassiale del cdp (arcam alpha7) sia collegato al pc, tramite porta usb + hi face e con collegamento usb diretto.
Utilizzando il cdp come sorgente, il suono risulta naturale, le voci vengono restituite (specie le femminili) con buona fedeltà, ma si perde un pochino di profondità e gli strumenti risultano meno localizzati nello spazio. Sperando di non andare troppo OT, il pianoforte risulta meno individuabile; in generale è uno strumento difficile da registrare (quindi i problemi penso nascano in fase di incisione) ed il difetto che spesso riscontro è quello di uno scollamento fra il registro grave e quello medio alto. Con il dac collegato al cdp (che è comunque datato), questa sensazione è maggiore.
Utilizzando invece il computer (macbook) come sorgente insieme all'hi-face, la scena prende forma, gli strumenti risultano meglio collocati (non differenze enormi ma sicuramente percepibili) e i dettagli sono maggiori. Allo stesso tempo il suono risulta più esteso, specie in alto. Il pianoforte solo viene restituito con maggior precisione, e il suono risulta più coeso; insieme ad altri strumenti, risulta sempre ben individuato.
Con il collegamento tramite usb, si sente la mancanza di hi-face! La maggior dolcezza è accompagnata da un certo impastamento del suono e dalla perdita dei piani sonori. Gli strumenti usualmente collocati al centro della scena, come i fiati, sembrano tutti alla stessa distanza, con appiattimento notevole della prospettiva sonora, mentre con hi-face, nei concerti per piano ed orchestra di Beethoven (pianista C. Arrau) ad esempio, si ha maggiormente la sensazione dell'acustica di una sala da concerto.
Per il v-dac (ma anche per gli altri apparecchi) confermo quanto detto tempo fa da stentor, circa l'influenza della messa in fase. Continuo a variare l'inserimento della presa, cercando di individuare il suono migliore ad orecchio (ma l'effetto risulta più o meno preferibile a seconda del disco!!)
veramente un bel contributo!
Per i test che sto facendo, mi sento di condividere il giudizio sulla hi-face, che regala un suono effettivamente aperto e piuttosto ricco di dettagli.
Ho provato ad utilizzare il v-dac sia collegato all'uscita coassiale del cdp (arcam alpha7) sia collegato al pc, tramite porta usb + hi face e con collegamento usb diretto.
Utilizzando il cdp come sorgente, il suono risulta naturale, le voci vengono restituite (specie le femminili) con buona fedeltà, ma si perde un pochino di profondità e gli strumenti risultano meno localizzati nello spazio. Sperando di non andare troppo OT, il pianoforte risulta meno individuabile; in generale è uno strumento difficile da registrare (quindi i problemi penso nascano in fase di incisione) ed il difetto che spesso riscontro è quello di uno scollamento fra il registro grave e quello medio alto. Con il dac collegato al cdp (che è comunque datato), questa sensazione è maggiore.
Utilizzando invece il computer (macbook) come sorgente insieme all'hi-face, la scena prende forma, gli strumenti risultano meglio collocati (non differenze enormi ma sicuramente percepibili) e i dettagli sono maggiori. Allo stesso tempo il suono risulta più esteso, specie in alto. Il pianoforte solo viene restituito con maggior precisione, e il suono risulta più coeso; insieme ad altri strumenti, risulta sempre ben individuato.
Con il collegamento tramite usb, si sente la mancanza di hi-face! La maggior dolcezza è accompagnata da un certo impastamento del suono e dalla perdita dei piani sonori. Gli strumenti usualmente collocati al centro della scena, come i fiati, sembrano tutti alla stessa distanza, con appiattimento notevole della prospettiva sonora, mentre con hi-face, nei concerti per piano ed orchestra di Beethoven (pianista C. Arrau) ad esempio, si ha maggiormente la sensazione dell'acustica di una sala da concerto.
Per il v-dac (ma anche per gli altri apparecchi) confermo quanto detto tempo fa da stentor, circa l'influenza della messa in fase. Continuo a variare l'inserimento della presa, cercando di individuare il suono migliore ad orecchio (ma l'effetto risulta più o meno preferibile a seconda del disco!!)
ermete- Affezionato
- Data d'iscrizione : 26.03.10
Numero di messaggi : 109
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Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Come al solito recensione interessante e soprattutto utile.
Naturalmente se sei disponibile, ti piombo in casa una sera con la mia Musiland USD01 e facciamo una prova a tre hiface/v-link/musiland.
P.S. Il Mogami va che è una favola!!!
Naturalmente se sei disponibile, ti piombo in casa una sera con la mia Musiland USD01 e facciamo una prova a tre hiface/v-link/musiland.
P.S. Il Mogami va che è una favola!!!
Vella- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.12.10
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Occupazione/Hobby : finanza/tra un pò scrivo un romanzo
Impianto :- Spoiler:
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Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Alessio Zenga ha scritto:Bravo Ivano, interessantissimo confronto! Sarebbe bello, se qualcuno potesse farti avere una Musiland Monitor USD 01 per vedere come si rapporta al v-link e alla hiface. Avrei una domanda relativamente a quest'ultima: supporta gli 88,2khz? E ne approfitto anche per chiederti un consiglio un po' da niubbo, stavo pensando di comprare la hiface con uscita bnc in vista di futuri upgrade del dac, ma per ora mi servirebbe solo per alimentare un dac in coassiale. Si può fare e, in tal caso, che cavo si deve usare?
Entrambe supportano gli 88.2, per quanto riguarda Hiface BNC basta che ti assembli un cavo da un lato BNC (per Hiface) e dall'altro RCA oppure ti compri un adattatore BNC Rca da mettere inizialmente su Hiface e ti usi il tuo normale cavo RCA.
PS: comprati il digitale Mogami 2964
Stentor- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 12.07.10
Numero di messaggi : 20392
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Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Vella ha scritto:Come al solito recensione interessante e soprattutto utile.
Naturalmente se sei disponibile, ti piombo in casa una sera con la mia Musiland USD01 e facciamo una prova a tre hiface/v-link/musiland.
P.S. Il Mogami va che è una favola!!!
Nessun problema per il confronto che anzi ...è graditissimo
Sono contento che ti piaccia il digitale Mogami ...il tuo Audiogd dovrebbe aver guadagnato ...mi confermi?
Stentor- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 12.07.10
Numero di messaggi : 20392
Località : .
Impianto : .
Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Ivano, official t-forum tester!
Per me, quello non è un difetto della hiface, ma un pregio. I dettagli sono parte fondamentale del messaggio musicale, e nasconderli o attenuarli, quello si che è un difetto!
Se la hiface costasse 50 euro sarebbe stata p-e-r-f-e-t-t-a!
I difetti invece rimangono sempre quelli, a volte tende ad illuminare eccessivamente la scena e a portare in primo piano dettagli che alla lunga creano un filo di fatica di ascolto
Per me, quello non è un difetto della hiface, ma un pregio. I dettagli sono parte fondamentale del messaggio musicale, e nasconderli o attenuarli, quello si che è un difetto!
Se la hiface costasse 50 euro sarebbe stata p-e-r-f-e-t-t-a!
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
piero7 ha scritto:
Per me, quello non è un difetto della hiface, ma un pregio. I dettagli sono parte fondamentale del messaggio musicale, e nasconderli o attenuarli, quello si che è un difetto!
Se la hiface costasse 50 euro sarebbe stata p-e-r-f-e-t-t-a!
A 50 euro la prenderei anch'io per confrontarla all'interfaccia FIREWARE, però sarebbe solo un capriccio!
_________________
- Album scelto per adesso: Steven Wilson - Hand. Cannot. Erase. - Kscope - Bluray DTS/LPCM/24-96
- Tu creasti per loro un tempio nell'udito - R.M. Rilke -
Solomon- Moderatore di sezione
- Data d'iscrizione : 07.07.10
Numero di messaggi : 2237
Località : Palermo
Provincia : Palermo
Impianto : decisamente multicanale
Re: Interfacce USB/Spdif a confronto: M2Tech Hiface VS Musical Fidelity V-Link
Stentor ha scritto:Vella ha scritto:Come al solito recensione interessante e soprattutto utile.
Naturalmente se sei disponibile, ti piombo in casa una sera con la mia Musiland USD01 e facciamo una prova a tre hiface/v-link/musiland.
P.S. Il Mogami va che è una favola!!!
Nessun problema per il confronto che anzi ...è graditissimo
Sono contento che ti piaccia il digitale Mogami ...il tuo Audiogd dovrebbe aver guadagnato ...mi confermi?
Eh si, un'anticchia quà, un'anticchia là e il suono, per quello che può fare un cavo, è migliorato e si è aperto.
Devo anche dire che, come dicevano estensivamente su Head-fi ma ero scettico, per l'NFB-12 è necessario un buon rodaggio: e in effetti anche da questo punto di vista il suono ora è un pò più corposo, si è scrollato di dosso la timidezza delle prime ore.
L'effetto cavo lo valuto facendo un A/S (attacca/stacca) istantaneo, quindi il discorso rodaggio ha poca o nessuna influenza.
Vella- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.12.10
Numero di messaggi : 3992
Località : Milano
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