L'hi fi ai tempi del Colera (la crisi..)
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L'hi fi ai tempi del Colera (la crisi..)
Salve, innanzitutto credo di aver perso più tempo a cercare un topic adatto che a redarre questo scritto, ce n'è una marea! Alla fine preso da sfinimento ho azzardato la creazione di un nuovo argomento tra l'altro scritto da un supernuovo aficionado, cioè io..
La questione che coinvolge tutti noi, anche i più abbienti, è che i soldi sono finiti ma la passione è rimasta. In più per quel che mi riguarda sono in continua ricerca di risparmiare soldini per comprare dischi, digitali e non, per cui col lavoro precario che asfissia la prospettiva di migliorare il proprio impianto è hardissima. Mi piacerebbe che qualcuno intervenisse non solo per dei consigli ma anche per dire la sua su una cosa che mi ha colpito, ovvero questo amore odio verso la Cina. E' cosa quasi atavica ormai, c'è denigrazione per via della concorrenza sleale ma tutti più o meno, prima o poi, abbiamo acquistato qualcosa (e parlo in senso lato), c'è denigrazione per la qualità ma poi..come sopra. Come sappiamo tantissime aziende hanno delocalizzato e l'hi fi non è un mercato a sè, infatti si è delocalizzato anche per questo ramo dell'industria. Quando ho letto la diatriba sulle Hallyster oltre ad una critica nel merito c'era una critica ad un modo di costruire e mercificare prodotti hi fi, poi però quando ho letto delle Proson non ho visto lo stesso atteggiamento. Eppure hanno gli stessi difetti: costruzione leggerina, crossover da migliorare. Quindi? Ancora speranzoso di poter comprare delle casse acustiche almeno discrete con due soldi ovviamente sono tentato da comprare qualcosa di questo tipo perchè le Klipsch synergy F1 per ora non fanno al caso mio(delle mie tasche..). Poi però mi prende il timore di prendere una fregatura e rimpiango di non aver rapinato qualcuno per poter pretendere l'acquisto di un paio di Klipsch . Esagerato mi si dirà..il fatto è che il mio Thorens 280 mkII già nato sotto una stella minore da anni mi tormenta con la cinghia che parte per la tangente anche se nuova e il cavo di massa ronza non so se per colpa sua o del Luxman 110 a cui è collegato. Capite come son messo male? Per anni ho evitato di farmi fregare dalla passione per l'hi fi proprio per non farsi prendere dalla frustrazione di non poter comprare un piffero. Quindi ora, ma non solo ora, i cinesi ci vengono in aiuto (pare vogliano salvare la nostra economia insieme ai brasiliani..) e io che cavolo devo fare? Le compro 'stè Proson event 6 e poi ci faccio un pò di tewaking(a proposito ma in linea di massima si può rinforzare il cabinet anche dall'esterno giusto? Il sughero è ok?)? E le Intimidation=Hallyster=Cocaine? Ho visto quel modello postato da Artinside e forse ho avuto un Proson deja vu..incredibile..E se autocostruissi le casse? I progetti Ciare, che comunque mi costerebbero più delle Proson per esempio, quanto sono..hi fi? Ho due carcasse di Altec che potrei riempire (http://www.ciare.com/pdf/Progetti/MyPersonalSpeaker/h03.21.pdf)Se non c'e modo di riassettare il giradischi ho la Pro ject nel mirino e visto che parlare d'intenzioni non è reato anche un bel Dayton o qualcosa di affordable similare. Prego a Voi la parola che io ho scritto abbastanza..
La questione che coinvolge tutti noi, anche i più abbienti, è che i soldi sono finiti ma la passione è rimasta. In più per quel che mi riguarda sono in continua ricerca di risparmiare soldini per comprare dischi, digitali e non, per cui col lavoro precario che asfissia la prospettiva di migliorare il proprio impianto è hardissima. Mi piacerebbe che qualcuno intervenisse non solo per dei consigli ma anche per dire la sua su una cosa che mi ha colpito, ovvero questo amore odio verso la Cina. E' cosa quasi atavica ormai, c'è denigrazione per via della concorrenza sleale ma tutti più o meno, prima o poi, abbiamo acquistato qualcosa (e parlo in senso lato), c'è denigrazione per la qualità ma poi..come sopra. Come sappiamo tantissime aziende hanno delocalizzato e l'hi fi non è un mercato a sè, infatti si è delocalizzato anche per questo ramo dell'industria. Quando ho letto la diatriba sulle Hallyster oltre ad una critica nel merito c'era una critica ad un modo di costruire e mercificare prodotti hi fi, poi però quando ho letto delle Proson non ho visto lo stesso atteggiamento. Eppure hanno gli stessi difetti: costruzione leggerina, crossover da migliorare. Quindi? Ancora speranzoso di poter comprare delle casse acustiche almeno discrete con due soldi ovviamente sono tentato da comprare qualcosa di questo tipo perchè le Klipsch synergy F1 per ora non fanno al caso mio(delle mie tasche..). Poi però mi prende il timore di prendere una fregatura e rimpiango di non aver rapinato qualcuno per poter pretendere l'acquisto di un paio di Klipsch . Esagerato mi si dirà..il fatto è che il mio Thorens 280 mkII già nato sotto una stella minore da anni mi tormenta con la cinghia che parte per la tangente anche se nuova e il cavo di massa ronza non so se per colpa sua o del Luxman 110 a cui è collegato. Capite come son messo male? Per anni ho evitato di farmi fregare dalla passione per l'hi fi proprio per non farsi prendere dalla frustrazione di non poter comprare un piffero. Quindi ora, ma non solo ora, i cinesi ci vengono in aiuto (pare vogliano salvare la nostra economia insieme ai brasiliani..) e io che cavolo devo fare? Le compro 'stè Proson event 6 e poi ci faccio un pò di tewaking(a proposito ma in linea di massima si può rinforzare il cabinet anche dall'esterno giusto? Il sughero è ok?)? E le Intimidation=Hallyster=Cocaine? Ho visto quel modello postato da Artinside e forse ho avuto un Proson deja vu..incredibile..E se autocostruissi le casse? I progetti Ciare, che comunque mi costerebbero più delle Proson per esempio, quanto sono..hi fi? Ho due carcasse di Altec che potrei riempire (http://www.ciare.com/pdf/Progetti/MyPersonalSpeaker/h03.21.pdf)Se non c'e modo di riassettare il giradischi ho la Pro ject nel mirino e visto che parlare d'intenzioni non è reato anche un bel Dayton o qualcosa di affordable similare. Prego a Voi la parola che io ho scritto abbastanza..
Taras- Novizio
- Data d'iscrizione : 06.09.11
Numero di messaggi : 8
Località : Sardinia
Impianto : Thorens+Luxman+wharfedale pro 8.2
Re: L'hi fi ai tempi del Colera (la crisi..)
ciao, io ne ho costruita una coppia di diffusori quindi non ho molta esperienza, ma leggendo sul forum ho capito che se l'intento é il risparmio allora l'autocostruzione non é la soluzione. Poi felice di essere smentito!
Jourawsky- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 28.03.10
Numero di messaggi : 918
Impianto : Musiland 01 US
Scythe SDA-1100
uB3N
A.MS1i
Re: L'hi fi ai tempi del Colera (la crisi..)
Guarda, non è vero che TUTTO quello che si costruisce in cina faccia schifo (peraltro il 90% dei computers da cui tutti noi digitiamo è made in china): un esempio viene dalla STUDIO PROJECT.
E' una ditta statunitense che progetta (principalmente microfoni) in patria e fà costruire "come dicono loro" in cina. Risultato ?
Microfoni con rapporto qualità/prezzo estremamente competitivo.
Però, ribadisco, fanno costruire ai cinesi con criteri di qualità non-cinesi.
E' una ditta statunitense che progetta (principalmente microfoni) in patria e fà costruire "come dicono loro" in cina. Risultato ?
Microfoni con rapporto qualità/prezzo estremamente competitivo.
Però, ribadisco, fanno costruire ai cinesi con criteri di qualità non-cinesi.
Re: L'hi fi ai tempi del Colera (la crisi..)
Taras ha scritto:Mi piacerebbe che qualcuno intervenisse non solo per dei consigli ma anche per dire la sua su una cosa che mi ha colpito, ovvero questo amore odio verso la Cina. E' cosa quasi atavica ormai, c'è denigrazione per via della concorrenza sleale ma tutti più o meno, prima o poi, abbiamo acquistato qualcosa (e parlo in senso lato), c'è denigrazione per la qualità ma poi..come sopra. Come sappiamo tantissime aziende hanno delocalizzato e l'hi fi non è un mercato a sè, infatti si è delocalizzato anche per questo ramo dell'industria. Quando ho letto la diatriba sulle Hallyster oltre ad una critica nel merito c'era una critica ad un modo di costruire e mercificare prodotti hi fi, poi però quando ho letto delle Proson non ho visto lo stesso atteggiamento. Eppure hanno gli stessi difetti: costruzione leggerina, crossover da migliorare. Quindi?
Visto che ormai il 70% di quello che ci gira in casa è fatto in Cina non direi che il problema è se sia fatto o no in Cina quanto se sia un prodotto dal buon rapporto qualità/prezzo.
Bisogna pure accontentarsi però.
Io sono passato da delle Klipsch made in China a delle Focal made in France. Come qualità costruttiva (rifiniture) sono migliori...ma costano anche il doppio di listino.
Ora non posso dire che suonino 2 volte meglio quanto sono diverse rispetto ad alcuni aspetti che nella mia personalissima valutazione mi hanno portato ad un cambiamento.
Magari un'altro si sarebbe tenuto le klipsch non valutando alcune loro caratteristiche con difetti tali da dover cambiare e spendere in doppio.
R!ck- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 03.09.09
Numero di messaggi : 4987
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Impianto : -------------
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