Musica dal vivo VS registrata
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Re: Musica dal vivo VS registrata
DACCLOR65 ha scritto:
Vabbè allora chi l'ha visto dal vivo dice QUELLO era De Andrè!
Scusate, ma chi l'ha sentito dal vivo, non corrisponde all'ascolto con casse ed ampli "da giostrai"??
Almeno non credo canti a squrciagola...
GPDB- Affezionato
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Alessandro MS1i
Re: Musica dal vivo VS registrata
GPDB ha scritto:DACCLOR65 ha scritto:
Vabbè allora chi l'ha visto dal vivo dice QUELLO era De Andrè!
Scusate, ma chi l'ha sentito dal vivo, non corrisponde all'ascolto con casse
ed ampli "da giostrai"??
Almeno non credo canti a squrciagola...
direi di no la sorgente è ben diversa...... è la realtà e non un misero cd o un vinile
poi c'è l'emozione....... quella che con un impianto hifi si cerca di ricreare e che a mio avviso casse e diffusori da giostrai non possono lontanamente permetterselo
Stentor- Membro classe diamante
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Re: Musica dal vivo VS registrata
francescosquillace ha scritto:Le AMO,quasi come la mia ragazza...
Questo è un audiofilo!!!
GPDB ha scritto:Scusate, ma chi l'ha sentito dal vivo, non corrisponde all'ascolto con casse ed ampli "da giostrai"??
Almeno non credo canti a squrciagola...
No, completamente diverso perchè dal vivo non è una registrazione, è presa diretta tramite microfono. La voce viene solo amplificata, non riprodotta.
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Silver Black- Amministratore
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Re: Musica dal vivo VS registrata
Silver Black ha scritto:
No, completamente diverso perchè dal vivo non è una registrazione, è presa diretta tramite microfono. La voce viene solo amplificata, non riprodotta.
Scusate, non ho proprio idea di cosa succeda a bordo palco, ma i mixers che usano sono analogici o digitali?
Nel qual caso, cosa cambia dal segnale in uscita dal mixer verso gli ampli e lo stesso segnale registrato e poi riprodotto a casa (a parte il pubblico)?
GPDB- Affezionato
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Alessandro MS1i
Re: Musica dal vivo VS registrata
GPDB ha scritto:Silver Black ha scritto:
No, completamente diverso perchè dal vivo non è una registrazione, è presa diretta tramite microfono. La voce viene solo amplificata, non riprodotta.
Scusate, non ho proprio idea di cosa succeda a bordo palco, ma i mixers che usano sono analogici o digitali?
Nel qual caso, cosa cambia dal segnale in uscita dal mixer verso gli ampli e lo stesso segnale registrato e poi riprodotto a casa (a parte il pubblico)?
nel concerto senti la voce vera amplificata, nel cd o lp senti la voce riprodotta che ogni differente diffusore può riprodurre più o MENO vicino alla realtà!
DACCLOR65- Gran Cerimoniere
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Re: Musica dal vivo VS registrata
Beh, non è proprio così! Non ci dimentichiamo che anche in un concerto c'è il lavoro del fonico che può modificare (con equalizzatori, compressori, enhancer, enfatizzatori di armoniche, ecc.) il suono di ogni "strumento", senza poi tralasciare quanto influisca il microfono; e anche in un concerto ci sono degli amplificatori e dei diffusori che possono rispondere al segnale in modo naturale o meno, proprio come avviene in casa.DACCLOR65 ha scritto:
nel concerto senti la voce vera amplificata, nel cd o lp senti la voce riprodotta che ogni differente diffusore può riprodurre più o MENO vicino alla realtà!
Re: Musica dal vivo VS registrata
condivido completamente quanto dici, e aggiungo che quando la registrazione e molto ben fatta e riprodotta con un buon impianto , sopratutto la voce del cantante di turno si apprezza di più ed e molto più particolareggiata , tutto il resto è psico acustica influenzata notevolmente dal coinvolgimento scenico.
e anche indubbio che molte volte il concerto riprodotto è inferiore rispetto al live perchè le condizioni ambientali ( vedi stadi sopratutto) non consentono acustiche perfette.es. l'ultimo live di Sting a Berlino non è un granchè ,a differenza di live in berlin di E.S.T.,ottimo anche cd.
e anche indubbio che molte volte il concerto riprodotto è inferiore rispetto al live perchè le condizioni ambientali ( vedi stadi sopratutto) non consentono acustiche perfette.es. l'ultimo live di Sting a Berlino non è un granchè ,a differenza di live in berlin di E.S.T.,ottimo anche cd.
Beh, non è proprio così! Non ci dimentichiamo che anche in un concerto c'è il lavoro del fonico che può modificare (con equalizzatori, compressori, enhancer, enfatizzatori di armoniche, ecc.) il suono di ogni "strumento", senza poi tralasciare quanto influisca il microfono; e anche in un concerto ci sono degli amplificatori e dei diffusori che possono rispondere al segnale in modo naturale o meno, proprio come avviene in casa.[/quote]hotube ha scritto:quote="DACCLOR65"]
nel concerto senti la voce vera amplificata, nel cd o lp senti la voce riprodotta che ogni differente diffusore può riprodurre più o MENO vicino alla realtà!
adriano gaddari- Membro classe bronzo
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DIGITALE -- marantz cd 75II -macbook con audirvana 3 - m2tech
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PRE--music first audio classic -- Itube di Ifi Audio FINALI--mono hypex ucd 180 hxl - trends 10.1
DIFFUSORI--Dipole glass by Gaddari , prog R39 Audiojam2 modificato
ALIMENTAZIONE-furutek ( linea dedicata + ciabatta autocostruita )-- SEGNALE- saec - monster cable - Van Den Hul- Ramm Elite- Rj 142 POTENZA- tellurium blue
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Re: Musica dal vivo VS registrata
Io i concerti li registro, di solito seguo anche le prove e il piú delle volte la registrazione si sente molto meglio che il concerto, se si ha un impianto di adeguata qualità.
L'ultimo l'ho registrato con 8 Neumann 2 dpa e 2 AKG e c'era un pubblico orrendamente tossicchiante, per fortuna nella registrazione il fenomeno e molto attenuato rispetto al concerto.
Poi le casse sono da considerarsi come strumenti musicali, vanno a gusti é come per il piano, c'é chi preferisce il Bosendorfer, chi il Fazioli, chi lo Steinway ecc...
Nessuno preferisce il Badiloni peró...
L'ultimo l'ho registrato con 8 Neumann 2 dpa e 2 AKG e c'era un pubblico orrendamente tossicchiante, per fortuna nella registrazione il fenomeno e molto attenuato rispetto al concerto.
Poi le casse sono da considerarsi come strumenti musicali, vanno a gusti é come per il piano, c'é chi preferisce il Bosendorfer, chi il Fazioli, chi lo Steinway ecc...
Nessuno preferisce il Badiloni peró...
Re: Musica dal vivo VS registrata
quindi confermi quanto da me asserito in precedenza.
Zruz ha scritto:Io i concerti li registro, di solito seguo anche le prove e il piú delle volte la registrazione si sente molto meglio che il concerto, se si ha un impianto di adeguata qualità.
L'ultimo l'ho registrato con 8 Neumann 2 dpa e 2 AKG e c'era un pubblico orrendamente tossicchiante, per fortuna nella registrazione il fenomeno e molto attenuato rispetto al concerto.
Poi le casse sono da considerarsi come strumenti musicali, vanno a gusti é come per il piano, c'é chi preferisce il Bosendorfer, chi il Fazioli, chi lo Steinway ecc...
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adriano gaddari- Membro classe bronzo
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Musica dal vivo VS registrata
E' vero che in concerto tutti gli strumenti, compresa la voce, vengono comunque manipolati.
Ma è altresì vero che per sentirla nel nostro impianto la musica deve passare un altro stadio che la modifica sensibilmente, che è la registrazione.
Secondo me, a parte situazioni ambientali del concerto che in alcuni casi possono peggiorare l'ascolto, la musica dal vivo è più intrigante, emozionante.
Senza considerare che devi avere un impianto da mila euro per competere con l'ascolto live.
Ma è altresì vero che per sentirla nel nostro impianto la musica deve passare un altro stadio che la modifica sensibilmente, che è la registrazione.
Secondo me, a parte situazioni ambientali del concerto che in alcuni casi possono peggiorare l'ascolto, la musica dal vivo è più intrigante, emozionante.
Senza considerare che devi avere un impianto da mila euro per competere con l'ascolto live.
Vella- Membro classe argento
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Re: Musica dal vivo VS registrata
Ma io non sto parlando di registrazioni fatte in mezzo al pubblico, sto parlando del segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori.
Quel segnale è un segnale analogico, probabilmente anche convertito in digitale, trattato e riconvertito in analogico, ma sicuramente non è la "voce" del cantante.
Quindi, a parte un minimo degrado solo se il segnale è analogico, questo può essere registrato e riprodotto in casa così come al concerto in questione.
Poi magari questo non succede e le registrazioni live vengono rimasterizzate in studio con n-mila effetti prima di commercializzarle...
questo sempre secondo la mia nulla esperienza di registrazioni live...
Quel segnale è un segnale analogico, probabilmente anche convertito in digitale, trattato e riconvertito in analogico, ma sicuramente non è la "voce" del cantante.
Quindi, a parte un minimo degrado solo se il segnale è analogico, questo può essere registrato e riprodotto in casa così come al concerto in questione.
Poi magari questo non succede e le registrazioni live vengono rimasterizzate in studio con n-mila effetti prima di commercializzarle...
questo sempre secondo la mia nulla esperienza di registrazioni live...
GPDB- Affezionato
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Re: Musica dal vivo VS registrata
GPDB ha scritto:Ma io non sto parlando di registrazioni fatte in mezzo al pubblico, sto parlando del segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori.
Registrazioni in mezzo al pubblico, a parte i bootleg, mica se ne fanno, generalmente.
GPDB ha scritto:
Quel segnale è un segnale analogico, probabilmente anche convertito in digitale, trattato e riconvertito in analogico, ma sicuramente non è la "voce" del cantante.
Quindi, a parte un minimo degrado solo se il segnale è analogico, questo può essere registrato e riprodotto in casa così come al concerto in questione.
Quindi secondo te il segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori (e che si ascolta dal vivo) da un risultato peggiore della registrazione dello stesso segnale che poi viene riprodotto in casa?
Dissento energicamente!!!!
Un suono "riprodotto in casa così come al concerto", nella mia esperienza, non l'ho mai incontrato.
Vella- Membro classe argento
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Re: Musica dal vivo VS registrata
Vella ha scritto:
Quindi secondo te il segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori (e che si ascolta dal vivo) è peggio dello stesso segnale che poi viene registrato e riprodotto in casa?
Dissento energicamente!!!!
Un suono "riprodotto in casa così come al concerto", nella mia esperienza, non l'ho mai incontrato.
No, assolutamente. Stavo sostenendo che in linea teorica si potrebbe avvicinarsi (dal basso) al segnale che viene amplificato dal vivo.
Il degrado potrebbe essere nullo solo se il mixer fosse digitale (non so se si usano..)
Quello che sostengo fin dall'inizio è che negli eventi LIVE non ascoltiamo la voce del cantante, nè direttamente gli strumenti, viene tutto mixato e diventa comunque un segnale analogico amplificato...
Discorso diverso per concerti di classica o musica unplugged.
GPDB- Affezionato
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Re: Musica dal vivo VS registrata
GPDB ha scritto:Ma io non sto parlando di registrazioni fatte in mezzo al pubblico, sto parlando del segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori.
Quel segnale è un segnale analogico, probabilmente anche convertito in digitale, trattato e riconvertito in analogico, ma sicuramente non è la "voce" del cantante.
Quindi, a parte un minimo degrado solo se il segnale è analogico, questo può essere registrato e riprodotto in casa così come al concerto in questione.
Poi magari questo non succede e le registrazioni live vengono rimasterizzate in studio con n-mila effetti prima di commercializzarle...
questo sempre secondo la mia nulla esperienza di registrazioni live...
Scusate mi sento tirato in causa..Sono sound engineering di professione, e sono titolare di un service. Chiarisco tutto in breve come funziona.
Il live(cio che sente il publico pagante)è una cosa la reg. Del live è completamente diversa. Sono due eventi presi contemporaneamente l'uno con l'altro ma di fatto non centrano nulla tra di loro. Vi spiego con parole povere la reg è esattamente cio che il microfono capta(dal banco viene prelevato canale x canale quindi reg. Multi traccia e non LR, post gain(subito dopo il gain,prima di qualsiasi altra cosa)). Questa cosa va in studio neutra così comè.L'esecuzione del live per una ottima riuscita sono necessarie poche cose(ironizzo) un impianto adeguato, linea cablaggi fatti bene, microfoni buoni, un fonico che abbia gusto((verità)diciamo che stiamo nell'intorno dei 300.000€ di investimenti ,apparte il fonico che ti costa 500€ a data.).questo per una cosa che inizzia ad essere buona. Poi che sia analogico o digitale preferisco il digitale perchè è più leggero da caricare sul camion eppoi il digitale ti permette di fare cose che con l'analogico non esistono in maniera letteraria non esistono(suona meglio l'analogico ma non ditelo ingiro).
Scusatemi l'ultima cosa non mi ricordo chi diceva che la voce viene solo amplificata....Un fonico e ti dico chi il fonico lo fá veramente , se tutto il sistema a monte è buono, questo fonico apre solo il canale e non lo tocca più fino a fine concerto. Ma se a monte non è buono c'è un lavoro dietro soprattutto di conoscenza e tempestività che fà paura( tutto tra "")..Un fonico a casa solitamente per pranzo c'è in tavola pasta e cd.
Spesso sento criticare fonici ecc. Senza che la gente sappia nulla, solo perchè è un audiofilo del cavolo che di questo mestiere non conosce un beneamato, purtroppo ma dico anche fortunatamente,la gente non deve per forza di cose conoscere questo mestiere,ma quello che voglio dire, è la gente che conosce e lavora in questo campo che investe in minchiate e fa lavori a 4 soldi stanno distruggendo la reputazione del nostro lavoro!!!
Ascoltatevi un bel concerto jaz in teatro senza un caizer...ke goduria....
Re: Musica dal vivo VS registrata
GPDB ha scritto:Vella ha scritto:
Quindi secondo te il segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori (e che si ascolta dal vivo) è peggio dello stesso segnale che poi viene registrato e riprodotto in casa?
Dissento energicamente!!!!
Un suono "riprodotto in casa così come al concerto", nella mia esperienza, non l'ho mai incontrato.
No, assolutamente. Stavo sostenendo che in linea teorica si potrebbe avvicinarsi (dal basso) al segnale che viene amplificato dal vivo.
Il degrado potrebbe essere nullo solo se il mixer fosse digitale (non so se si usano..)
Quello che sostengo fin dall'inizio è che negli eventi LIVE non ascoltiamo la voce del cantante, nè direttamente gli strumenti, viene tutto mixato e diventa comunque un segnale analogico amplificato...
Discorso diverso per concerti di classica o musica unplugged.
E siamo tutti d'accordo.
Si discute sulla proposizione "riprodotto in casa così come al concerto", cioè sul fatto che anche la registrazione soffre degli stessi limiti (non ascoltiamo la voce del cantante), e in più ha il passaggio della registrazione appunto, che modifica ulteriormente il tutto, rispetto al concerto.
Vella- Membro classe argento
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Re: Musica dal vivo VS registrata
concerti come intendi tu ne ho sentiti parecchi, l'ultimo in prima fila di Fresu-Rava-Douglas ,anche su uno che ricordo molto volentieri risale ai primi anni ottanta , in teatro con l'Art Ensemble Of Chicago ,ineccepibile , acusticamente parlando , col teatro insonorizzato da quattro ,dico quattro, casse bose reflecting .
quindi ,partendo dal presupposto che l'acustica sia buona, l'impianto di registrazione sia buono,il ,fonico sia bravo, altrettanto il sound engineering, gli artisti siano in forma , i microfoni siano buoni e ben posizionati al punto che come dici tu devono essere solo aperti e non bisogna intervenire in correzioni ,premesso che il fonico bravo interviene solo per correggere la voce e gli strumenti qualora essi non siano naturali , il risultato sarà un'ottima registrazione tanto live quanto registrata.a questo punto la differenza la fà l'ambiente che tanto più grande è tanto più dispersivo diventa rispetto al propagarsi delle onde sonore.ecco perchè affermo che l'ascolto in casa è più dettagliato rispetto al live e ancora meglio l'ascolto in cuffia .quello che cambia e la dinamica e il coinvolgimento .questo è uno dei motivi per cui non ascolto musica in cuffia,tranne quando devo fare qualche regolazione , niente coinvolgimento se non di carattere tecnico ,mentre ascolto con impianto e diffusori di medioalta efficienza che mi donano dinamica e coinvolgimento molto vicino al live,con meno coinvolgimento ma più dettaglio .(il coinvolgimento è determinato tanto dall'udito quanto dalla vista ).
scusate se mi sono dilungato, è il mio modo di vedere e sentire.
quindi ,partendo dal presupposto che l'acustica sia buona, l'impianto di registrazione sia buono,il ,fonico sia bravo, altrettanto il sound engineering, gli artisti siano in forma , i microfoni siano buoni e ben posizionati al punto che come dici tu devono essere solo aperti e non bisogna intervenire in correzioni ,premesso che il fonico bravo interviene solo per correggere la voce e gli strumenti qualora essi non siano naturali , il risultato sarà un'ottima registrazione tanto live quanto registrata.a questo punto la differenza la fà l'ambiente che tanto più grande è tanto più dispersivo diventa rispetto al propagarsi delle onde sonore.ecco perchè affermo che l'ascolto in casa è più dettagliato rispetto al live e ancora meglio l'ascolto in cuffia .quello che cambia e la dinamica e il coinvolgimento .questo è uno dei motivi per cui non ascolto musica in cuffia,tranne quando devo fare qualche regolazione , niente coinvolgimento se non di carattere tecnico ,mentre ascolto con impianto e diffusori di medioalta efficienza che mi donano dinamica e coinvolgimento molto vicino al live,con meno coinvolgimento ma più dettaglio .(il coinvolgimento è determinato tanto dall'udito quanto dalla vista ).
scusate se mi sono dilungato, è il mio modo di vedere e sentire.
DR AUDIO ha scritto:GPDB ha scritto:Ma io non sto parlando di registrazioni fatte in mezzo al pubblico, sto parlando del segnale che esce dal mixer del fonico e va agli amplificatori.
Quel segnale è un segnale analogico, probabilmente anche convertito in digitale, trattato e riconvertito in analogico, ma sicuramente non è la "voce" del cantante.
Quindi, a parte un minimo degrado solo se il segnale è analogico, questo può essere registrato e riprodotto in casa così come al concerto in questione.
Poi magari questo non succede e le registrazioni live vengono rimasterizzate in studio con n-mila effetti prima di commercializzarle...
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Il live(cio che sente il publico pagante)è una cosa la reg. Del live è completamente diversa. Sono due eventi presi contemporaneamente l'uno con l'altro ma di fatto non centrano nulla tra di loro. Vi spiego con parole povere la reg è esattamente cio che il microfono capta(dal banco viene prelevato canale x canale quindi reg. Multi traccia e non LR, post gain(subito dopo il gain,prima di qualsiasi altra cosa)). Questa cosa va in studio neutra così comè.L'esecuzione del live per una ottima riuscita sono necessarie poche cose(ironizzo) un impianto adeguato, linea cablaggi fatti bene, microfoni buoni, un fonico che abbia gusto((verità)diciamo che stiamo nell'intorno dei 300.000€ di investimenti ,apparte il fonico che ti costa 500€ a data.).questo per una cosa che inizzia ad essere buona. Poi che sia analogico o digitale preferisco il digitale perchè è più leggero da caricare sul camion eppoi il digitale ti permette di fare cose che con l'analogico non esistono in maniera letteraria non esistono(suona meglio l'analogico ma non ditelo ingiro).
Scusatemi l'ultima cosa non mi ricordo chi diceva che la voce viene solo amplificata....Un fonico e ti dico chi il fonico lo fá veramente , se tutto il sistema a monte è buono, questo fonico apre solo il canale e non lo tocca più fino a fine concerto. Ma se a monte non è buono c'è un lavoro dietro soprattutto di conoscenza e tempestività che fà paura( tutto tra "")..Un fonico a casa solitamente per pranzo c'è in tavola pasta e cd.
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Re: Musica dal vivo VS registrata
L'Hi Fi infatti è un giochino divertente, che non vuole essere REAL FI, o una riproduzione totalmente reale dell'evento sonoro. Per così tanti ed ovvi motivi che elencarli tutti prenderebbe miliardi di caratteri.
In un certo senso è più "semplice", creare ALTA FEDELTA' nel passaggio tra ESECUZIONE, REGISTRAZIONE, RIPRODUZIONE di un evento musicale acustico. Niente strumenti elettrici. In quel caso, il principale ostacolo al tentativo di ricreare PERFETTAMENTE l'evento sonoro sarebbe l'orecchio di chi registra, manipola, e mette su un disco l'esecuzione.
Ostacolo, non per incapacità o ignoranza, semplicemente perché (dopo aver partecipato all'evento), il nostro editor ha cercato di memorizzare l'effetto dinamico/timbrico/sonoro percepito. I SENSORI che hanno captato quell'evento, sono le sue orecchie, legatissime ed avviluppate ad un GUSTO.
Non è detto che un secondo SPETTATORE abbia PERCEPITO l'evento allo stesso modo.
Chi registra, ovviamente, mette del suo. TUTTO QUESTO ESCLUDENDO LA CAPACITA' DEL MIXER, DEI MICROFONI, DEL DAT (o altro sistema), che potrebbero non essere in grado di sostenere ed impiantare il SEME di una corretta registrazione.
Se dunque un evento acustico, è già DAVVERO COMPLESSO da registrare, pur utilizzando per natura, strumenti con un suono liberamente riproducibile nell'aria, nel campo della musica "elettrica", a mio modesto avviso, non c'è proprio alcuna possibilità di raggiungere la MINIMA coerenza!
Iniziamo dal suono di un SYNTH... ecco, prendiamo un "programma" di una qualunque workstation a campioni... mi spiegate quale potrebbe essere la COERENZA TIMBRICA di quel suono? Cioè, se attacco una cuffia al SYNTH... che sento? Un mix tra il suono in uscita dallo stadio analogico del synth, creato a monte dal convertitore D/A della workstation, che proviene dalla CPU, che analizzava un campione. E dunque che suono mi arriva?
Per capirlo, dovrei fare una media di tutti gli elementi in gioco e stabilire effettivamente che tipo di suono sto ascoltando.
Ok, quel suono chiamato ad esempio "SINE LEAD 77", ascoltato con una CUFFIA suona in un modo, ascoltato con altra cuffia suona in altro modo. Bene, togliamo la cuffia in uscita dal SYNTH e andiamo a registrare in STUDIO!
Il nostro amato SYNTH è collegato al banco tramite le sue belle uscite non bilanciate su JACK da 1/4. Dal banco ci restituiscono un suono tramite l'uscita cuffia. Suono proveniente già dall'out del banco, tramite un ampli per cuffie.
Ebbene, adesso che stiamo sentendo in STUDIO? Sentiamo un "SINE LEAD 77" totalmente diverso da quello che sentivamo in CUFFIA direttamente dal PHONES OUT del SYNTH. Ma proprio diverso.
E questo suono, effettivamente diverso, verrà registrato, divenendo L'EVENTO SONORO.
Altro dubbio, ma quel suono totalmente diverso... come lo sentiranno quei signori nella stanza MONITOR?
Se io lo sentivo in cuffia, ed aveva un certo suono, quei signori lo sentiranno probabilmente dai diffusori monitor, se sono attivi dunque dal loro ampli integrato, dal banco da cui arriva il suono, per non parlare di compressori, limiter, equalizzatori, ecc.. Insomma, quel suono che partiva dal campione del SYNTH, uscirà sempre diverso, e peggio di peggio entrerà SEMPRE IN ORECCHIE DIVERSE! CON GUSTI ED OPINIONI DIVERSE!!!
Moltiplichiamo tutto questo per tutte le chitarre, i samples, il basso, la batteria, i compressori, e la post produzione... ma qualcuno mi vuole spiegare con QUALE MAGIA ALCHIMISTICA, CON QUALE MARCHINGEGNO ALIENO dovremmo sentire la musica come era stata concepita? Ma concepita dove? Nella CPU del SAMPLER? Nella testa del chitarrista che a casa sentiva il suo riff con testata e cassa Marshall valvolare, ed in studio esce dal pre out per entrare nel banco dove tutto cambia, il suono cambia, la cuffia cambia, il mondo cambia!!
Dicono - "che bello, lo sentite come lo sentivamo NOI IN STUDIO!"
rispondo - MA SPERIAMO PROPRIO DI NO, che spesso in studio non esistono i BASSI, il suono è flat, emozione ZERO!!".
Eh no, speriamo di sentirlo magari con maggiore dinamica e calore, magari con più corpo, magari più simile all'idea di qualuno dei membri del gruppo. MAGARI SPERIAMO DI SENTIRLO COME L'HA SENTITO LA FIGLIA DI UNO DEI MUSICISTI DEL GRUPPO, che magari sogna di diventare musicista anche lei, e che magari nella sua TESTA suonava MOOOOOLTO meglio che in studio!
Ok. Se anche trasmettessero i pensieri telepaticamente i membri di una band come una unica persona, avendo chiaro in mente il suono che vogliono ottenere, e condividessero questa CONSAPEVOLEZZA con il fonico, non penso che una registrazione possa venire fuori in modo COERENTE. Si dovranno più o meno accontentare di come SUONANO i diffusori monitor in studio, magari proprio incapaci di far vibrare un SYNTH come se fosse IL TROMBONE di PETRELLA.
E dunque, si chiama HI FI, ed è un paradosso, è un gioco. Non proviamo a chiamarla o confonderla con l'idea di REAL FI. Che la REALTA' sonora, con l'umanità di un ORECCHIO in mezzo è impossibile!
****
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertendo o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
In un certo senso è più "semplice", creare ALTA FEDELTA' nel passaggio tra ESECUZIONE, REGISTRAZIONE, RIPRODUZIONE di un evento musicale acustico. Niente strumenti elettrici. In quel caso, il principale ostacolo al tentativo di ricreare PERFETTAMENTE l'evento sonoro sarebbe l'orecchio di chi registra, manipola, e mette su un disco l'esecuzione.
Ostacolo, non per incapacità o ignoranza, semplicemente perché (dopo aver partecipato all'evento), il nostro editor ha cercato di memorizzare l'effetto dinamico/timbrico/sonoro percepito. I SENSORI che hanno captato quell'evento, sono le sue orecchie, legatissime ed avviluppate ad un GUSTO.
Non è detto che un secondo SPETTATORE abbia PERCEPITO l'evento allo stesso modo.
Chi registra, ovviamente, mette del suo. TUTTO QUESTO ESCLUDENDO LA CAPACITA' DEL MIXER, DEI MICROFONI, DEL DAT (o altro sistema), che potrebbero non essere in grado di sostenere ed impiantare il SEME di una corretta registrazione.
Se dunque un evento acustico, è già DAVVERO COMPLESSO da registrare, pur utilizzando per natura, strumenti con un suono liberamente riproducibile nell'aria, nel campo della musica "elettrica", a mio modesto avviso, non c'è proprio alcuna possibilità di raggiungere la MINIMA coerenza!
Iniziamo dal suono di un SYNTH... ecco, prendiamo un "programma" di una qualunque workstation a campioni... mi spiegate quale potrebbe essere la COERENZA TIMBRICA di quel suono? Cioè, se attacco una cuffia al SYNTH... che sento? Un mix tra il suono in uscita dallo stadio analogico del synth, creato a monte dal convertitore D/A della workstation, che proviene dalla CPU, che analizzava un campione. E dunque che suono mi arriva?
Per capirlo, dovrei fare una media di tutti gli elementi in gioco e stabilire effettivamente che tipo di suono sto ascoltando.
Ok, quel suono chiamato ad esempio "SINE LEAD 77", ascoltato con una CUFFIA suona in un modo, ascoltato con altra cuffia suona in altro modo. Bene, togliamo la cuffia in uscita dal SYNTH e andiamo a registrare in STUDIO!
Il nostro amato SYNTH è collegato al banco tramite le sue belle uscite non bilanciate su JACK da 1/4. Dal banco ci restituiscono un suono tramite l'uscita cuffia. Suono proveniente già dall'out del banco, tramite un ampli per cuffie.
Ebbene, adesso che stiamo sentendo in STUDIO? Sentiamo un "SINE LEAD 77" totalmente diverso da quello che sentivamo in CUFFIA direttamente dal PHONES OUT del SYNTH. Ma proprio diverso.
E questo suono, effettivamente diverso, verrà registrato, divenendo L'EVENTO SONORO.
Altro dubbio, ma quel suono totalmente diverso... come lo sentiranno quei signori nella stanza MONITOR?
Se io lo sentivo in cuffia, ed aveva un certo suono, quei signori lo sentiranno probabilmente dai diffusori monitor, se sono attivi dunque dal loro ampli integrato, dal banco da cui arriva il suono, per non parlare di compressori, limiter, equalizzatori, ecc.. Insomma, quel suono che partiva dal campione del SYNTH, uscirà sempre diverso, e peggio di peggio entrerà SEMPRE IN ORECCHIE DIVERSE! CON GUSTI ED OPINIONI DIVERSE!!!
Moltiplichiamo tutto questo per tutte le chitarre, i samples, il basso, la batteria, i compressori, e la post produzione... ma qualcuno mi vuole spiegare con QUALE MAGIA ALCHIMISTICA, CON QUALE MARCHINGEGNO ALIENO dovremmo sentire la musica come era stata concepita? Ma concepita dove? Nella CPU del SAMPLER? Nella testa del chitarrista che a casa sentiva il suo riff con testata e cassa Marshall valvolare, ed in studio esce dal pre out per entrare nel banco dove tutto cambia, il suono cambia, la cuffia cambia, il mondo cambia!!
Dicono - "che bello, lo sentite come lo sentivamo NOI IN STUDIO!"
rispondo - MA SPERIAMO PROPRIO DI NO, che spesso in studio non esistono i BASSI, il suono è flat, emozione ZERO!!".
Eh no, speriamo di sentirlo magari con maggiore dinamica e calore, magari con più corpo, magari più simile all'idea di qualuno dei membri del gruppo. MAGARI SPERIAMO DI SENTIRLO COME L'HA SENTITO LA FIGLIA DI UNO DEI MUSICISTI DEL GRUPPO, che magari sogna di diventare musicista anche lei, e che magari nella sua TESTA suonava MOOOOOLTO meglio che in studio!
Ok. Se anche trasmettessero i pensieri telepaticamente i membri di una band come una unica persona, avendo chiaro in mente il suono che vogliono ottenere, e condividessero questa CONSAPEVOLEZZA con il fonico, non penso che una registrazione possa venire fuori in modo COERENTE. Si dovranno più o meno accontentare di come SUONANO i diffusori monitor in studio, magari proprio incapaci di far vibrare un SYNTH come se fosse IL TROMBONE di PETRELLA.
E dunque, si chiama HI FI, ed è un paradosso, è un gioco. Non proviamo a chiamarla o confonderla con l'idea di REAL FI. Che la REALTA' sonora, con l'umanità di un ORECCHIO in mezzo è impossibile!
****
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertendo o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
Ultima modifica di Solomon il Ven 4 Nov 2011 - 21:49 - modificato 1 volta.
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- Album scelto per adesso: Steven Wilson - Hand. Cannot. Erase. - Kscope - Bluray DTS/LPCM/24-96
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Solomon- Moderatore di sezione
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Numero di messaggi : 2237
Località : Palermo
Provincia : Palermo
Impianto : decisamente multicanale
Re: Musica dal vivo VS registrata
Solomon ha scritto:
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertento o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
Finalmente un pensiero che condivido completamente
Re: Musica dal vivo VS registrata
DR AUDIO ha scritto:Solomon ha scritto:
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertento o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
Finalmente un pensiero che condivido completamente
Il grande Salvo colpisce ancora.
Quoto.
flovato- UTENTE BANNATO
- Data d'iscrizione : 23.12.10
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Re: Musica dal vivo VS registrata
Solomon ha scritto:
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertendo o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
DACCLOR65- Gran Cerimoniere
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Località : Sicilia, Italia!
Provincia : Panormus City
Impianto : GPL
Amplificatore: ONKYO A933
Diffusori: PARADIGM MONITOR 9
Sorgenti: SACD DENON DCD 1500-AE, PHILIPS CDR 600, PHILIPS DVDR 3355, TOSHIBA SD-3300
Tape: JVC TD-V662
Cuffia: SONY MDR IF-140
Liquida: PIONEER BDP-170-K + SAMSUNG M3 Portable Series
Re: Musica dal vivo VS registrata
Sono in disaccordo. Passa comunque attraverso un impianto che ha proprie caratteristiche timbricheSilver Black ha scritto:GPDB ha scritto:Scusate, ma chi l'ha sentito dal vivo, non corrisponde all'ascolto con casse ed ampli "da giostrai"??
Almeno non credo canti a squrciagola...
No, completamente diverso perchè dal vivo non è una registrazione, è presa diretta tramite microfono. La voce viene solo amplificata, non riprodotta.
Anche nei concerti la voce viene riprodotta da diffusori ... ognuno dei quali avrà una propria timbrica caratteristica.DACCLOR65 ha scritto:nel concerto senti la voce vera amplificata, nel cd o lp senti la voce riprodotta che ogni differente diffusore può riprodurre più o MENO vicino alla realtà!
Quoto.DR AUDIO ha scritto:Solomon ha scritto:
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertento o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
Finalmente un pensiero che condivido completamente
E, per tornare al titolo del 3d: la maggior parte delle volte i concerti AMPLIFICATI che ho ascoltato mi hanno dato, dal punto di vista della qualità del suono, minor soddisfazione di quel che provo a casa. Il valore aggiunto ovviamente c'è, ma sta nel coinvolgimento emotivo: essere lì, in quel momento, e vedere i musicisti che in tempo reale creano la musica davanti a te. Ma, come qualità del suono ... ben poche volte sono rimasto soddisfatto.
A meno che non si misuri la qualità della musica solo sulla base dell' (il tutto, ovviamente e rigorosamente IMHO ).
pallapippo- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 20.02.08
Numero di messaggi : 5514
Provincia : Pistoia (Montecatini Terme)
Impianto :- Spoiler:
- Sorgenti:
cdp: Advance Acoustic MCD 203, modificato (con GE Jan 5751)
giradischi: Pioneer PL-112D; testina: Audio-Techica AT95 EB;
liquida:Asus Eee PC 1001PX; software: wtfplay; cavo usb: Audioquest Cinnamon;dac: SMSL M7;
pre: Yaqin MS-12B modificato da MaurArte (valvole Mullard CV4003 KB/D e Tungsol 12AX7)
finale: Connexelectronic TA3020 V2a con alimentatore A1000SMPS, il tutto modificato ed assemblato da Vincenzo;
casse: Sonus Faber "Concerto" Grand Piano.
cavi segnale: XLR ---> RCA by Vincenzo; Mogami "Stentor";
cavi potenza: Transparent HP 14-4 (biwiring)
cavi alimentazione: by Vincenzo; by bobby052cavihifi; A.V.A.
distr. di rete: by bobby052cavihifi.
Re: Musica dal vivo VS registrata
DR AUDIO ha scritto:
Scusate mi sento tirato in causa..Sono sound engineering di professione, e sono titolare di un service. Chiarisco tutto in breve come funziona.
Il live(cio che sente il publico pagante)è una cosa la reg. Del live è completamente diversa. Sono due eventi presi contemporaneamente l'uno con l'altro ma di fatto non centrano nulla tra di loro. Vi spiego con parole povere la reg è esattamente cio che il microfono capta(dal banco viene prelevato canale x canale quindi reg. Multi traccia e non LR, post gain(subito dopo il gain,prima di qualsiasi altra cosa)). Questa cosa va in studio neutra così comè.L'esecuzione del live per una ottima riuscita sono necessarie poche cose(ironizzo) un impianto adeguato, linea cablaggi fatti bene, microfoni buoni, un fonico che abbia gusto((verità)diciamo che stiamo nell'intorno dei 300.000€ di investimenti ,apparte il fonico che ti costa 500€ a data.).questo per una cosa che inizzia ad essere buona. Poi che sia analogico o digitale preferisco il digitale perchè è più leggero da caricare sul camion eppoi il digitale ti permette di fare cose che con l'analogico non esistono in maniera letteraria non esistono(suona meglio l'analogico ma non ditelo ingiro).
Scusatemi l'ultima cosa non mi ricordo chi diceva che la voce viene solo amplificata....Un fonico e ti dico chi il fonico lo fá veramente , se tutto il sistema a monte è buono, questo fonico apre solo il canale e non lo tocca più fino a fine concerto. Ma se a monte non è buono c'è un lavoro dietro soprattutto di conoscenza e tempestività che fà paura( tutto tra "")..Un fonico a casa solitamente per pranzo c'è in tavola pasta e cd.
Spesso sento criticare fonici ecc. Senza che la gente sappia nulla, solo perchè è un audiofilo del cavolo che di questo mestiere non conosce un beneamato, purtroppo ma dico anche fortunatamente,la gente non deve per forza di cose conoscere questo mestiere,ma quello che voglio dire, è la gente che conosce e lavora in questo campo che investe in minchiate e fa lavori a 4 soldi stanno distruggendo la reputazione del nostro lavoro!!!
Ascoltatevi un bel concerto jaz in teatro senza un caizer...ke goduria....
DR Audio, grazie per la spiegazione, e scusami per le miesemplificazioni che non volevano sminuire il lavoro dei fonici...
Mi piacerebbe approfondire quello che succede a bordo palco...
Per esempio la separazione LR che troviamo nei CD viene o no effettuata anche nel concerto? io cerco sempre di piazzarmi in mezzo per avere una certa immagine sonora, ma chi è seduto lateralmente perde parte del messaggio musicale? Oppure questa viene ricreata in studio in maniera completamente diversa dallo stadio, mixando le singole tracce?
GPDB- Affezionato
- Data d'iscrizione : 03.03.11
Numero di messaggi : 155
Località : Conegliano
Provincia : Conegliano
Impianto : Yamaha RX-V2067 +Energy RVS-1&2 & 2xES8
Hypex + JBL-HP420
NuForce DIA + KRO CRAFT revB
Alessandro MS1i
Re: Musica dal vivo VS registrata
nessuno mette in dubbio che tutti percepiamo il suono in modo diverso,cosa peraltro comune anche agli altri sensi, e anche che tutti gli impianti suonano in modo diverso l'uno dall'altro , però chissà perche la voce di Bob Dylan (per esempio ) la riconosco tanto dal vero,quanto sentita nell'impianto hi-fi
, quanto sentita pessimamente attraverso una cornetta telefonica , e quindi riesco a valutare ,come singolo individuo , dove la sento meglio.
come nell'esempio precedente ,in una rappresentazione Live in teatro e tanto meno nello stadio ,provate, ad ascoltare un concerto ad occhi chiusi e vedrete come sarà difficile individuare la posizione giusta dei componesti che suonano l'evento,cosa che risulta più semplice con un BUON
impianto di riproduzione .la differenza del dettaglio è ancora più evidente.
, quanto sentita pessimamente attraverso una cornetta telefonica , e quindi riesco a valutare ,come singolo individuo , dove la sento meglio.
come nell'esempio precedente ,in una rappresentazione Live in teatro e tanto meno nello stadio ,provate, ad ascoltare un concerto ad occhi chiusi e vedrete come sarà difficile individuare la posizione giusta dei componesti che suonano l'evento,cosa che risulta più semplice con un BUON
impianto di riproduzione .la differenza del dettaglio è ancora più evidente.
Solomon ha scritto:L'Hi Fi infatti è un giochino divertente, che non vuole essere REAL FI, o una riproduzione totalmente reale dell'evento sonoro. Per così tanti ed ovvi motivi che elencarli tutti prenderebbe miliardi di caratteri.
In un certo senso è più "semplice", creare ALTA FEDELTA' nel passaggio tra ESECUZIONE, REGISTRAZIONE, RIPRODUZIONE di un evento musicale acustico. Niente strumenti elettrici. In quel caso, il principale ostacolo al tentativo di ricreare PERFETTAMENTE l'evento sonoro sarebbe l'orecchio di chi registra, manipola, e mette su un disco l'esecuzione.
Ostacolo, non per incapacità o ignoranza, semplicemente perché (dopo aver partecipato all'evento), il nostro editor ha cercato di memorizzare l'effetto dinamico/timbrico/sonoro percepito. I SENSORI che hanno captato quell'evento, sono le sue orecchie, legatissime ed avviluppate ad un GUSTO.
Non è detto che un secondo SPETTATORE abbia PERCEPITO l'evento allo stesso modo.
Chi registra, ovviamente, mette del suo. TUTTO QUESTO ESCLUDENDO LA CAPACITA' DEL MIXER, DEI MICROFONI, DEL DAT (o altro sistema), che potrebbero non essere in grado di sostenere ed impiantare il SEME di una corretta registrazione.
Se dunque un evento acustico, è già DAVVERO COMPLESSO da registrare, pur utilizzando per natura, strumenti con un suono liberamente riproducibile nell'aria, nel campo della musica "elettrica", a mio modesto avviso, non c'è proprio alcuna possibilità di raggiungere la MINIMA coerenza!
Iniziamo dal suono di un SYNTH... ecco, prendiamo un "programma" di una qualunque workstation a campioni... mi spiegate quale potrebbe essere la COERENZA TIMBRICA di quel suono? Cioè, se attacco una cuffia al SYNTH... che sento? Un mix tra il suono in uscita dallo stadio analogico del synth, creato a monte dal convertitore D/A della workstation, che proviene dalla CPU, che analizzava un campione. E dunque che suono mi arriva?
Per capirlo, dovrei fare una media di tutti gli elementi in gioco e stabilire effettivamente che tipo di suono sto ascoltando.
Ok, quel suono chiamato ad esempio "SINE LEAD 77", ascoltato con una CUFFIA suona in un modo, ascoltato con altra cuffia suona in altro modo. Bene, togliamo la cuffia in uscita dal SYNTH e andiamo a registrare in STUDIO!
Il nostro amato SYNTH è collegato al banco tramite le sue belle uscite non bilanciate su JACK da 1/4. Dal banco ci restituiscono un suono tramite l'uscita cuffia. Suono proveniente già dall'out del banco, tramite un ampli per cuffie.
Ebbene, adesso che stiamo sentendo in STUDIO? Sentiamo un "SINE LEAD 77" totalmente diverso da quello che sentivamo in CUFFIA direttamente dal PHONES OUT del SYNTH. Ma proprio diverso.
E questo suono, effettivamente diverso, verrà registrato, divenendo L'EVENTO SONORO.
Altro dubbio, ma quel suono totalmente diverso... come lo sentiranno quei signori nella stanza MONITOR?
Se io lo sentivo in cuffia, ed aveva un certo suono, quei signori lo sentiranno probabilmente dai diffusori monitor, se sono attivi dunque dal loro ampli integrato, dal banco da cui arriva il suono, per non parlare di compressori, limiter, equalizzatori, ecc.. Insomma, quel suono che partiva dal campione del SYNTH, uscirà sempre diverso, e peggio di peggio entrerà SEMPRE IN ORECCHIE DIVERSE! CON GUSTI ED OPINIONI DIVERSE!!!
Moltiplichiamo tutto questo per tutte le chitarre, i samples, il basso, la batteria, i compressori, e la post produzione... ma qualcuno mi vuole spiegare con QUALE MAGIA ALCHIMISTICA, CON QUALE MARCHINGEGNO ALIENO dovremmo sentire la musica come era stata concepita? Ma concepita dove? Nella CPU del SAMPLER? Nella testa del chitarrista che a casa sentiva il suo riff con testata e cassa Marshall valvolare, ed in studio esce dal pre out per entrare nel banco dove tutto cambia, il suono cambia, la cuffia cambia, il mondo cambia!!
Dicono - "che bello, lo sentite come lo sentivamo NOI IN STUDIO!"
rispondo - MA SPERIAMO PROPRIO DI NO, che spesso in studio non esistono i BASSI, il suono è flat, emozione ZERO!!".
Eh no, speriamo di sentirlo magari con maggiore dinamica e calore, magari con più corpo, magari più simile all'idea di qualuno dei membri del gruppo. MAGARI SPERIAMO DI SENTIRLO COME L'HA SENTITO LA FIGLIA DI UNO DEI MUSICISTI DEL GRUPPO, che magari sogna di diventare musicista anche lei, e che magari nella sua TESTA suonava MOOOOOLTO meglio che in studio!
Ok. Se anche trasmettessero i pensieri telepaticamente i membri di una band come una unica persona, avendo chiaro in mente il suono che vogliono ottenere, e condividessero questa CONSAPEVOLEZZA con il fonico, non penso che una registrazione possa venire fuori in modo COERENTE. Si dovranno più o meno accontentare di come SUONANO i diffusori monitor in studio, magari proprio incapaci di far vibrare un SYNTH come se fosse IL TROMBONE di PETRELLA.
E dunque, si chiama HI FI, ed è un paradosso, è un gioco. Non proviamo a chiamarla o confonderla con l'idea di REAL FI. Che la REALTA' sonora, con l'umanità di un ORECCHIO in mezzo è impossibile!
****
Chiudo questo lungo intervento con una riflessione: credo che il GUSTO (dato come mix di storia personale, caratteristiche biologiche e aspettative timbriche), sia DETERMINANTE nella visione musicale.
La coerenza è una chimera, la fedeltà è una illusione, ed è invece la nostra simpatica soggettiva a decidere se quella registrazione ci piace, ci emoziona o no, se quell'impianto suona BENE o no, se ci stiamo divertendo o no.
La musica è un camaleonte, e noi possiamo solo descrivere quale dei suoi colori ci piace di più.
adriano gaddari- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 27.08.11
Numero di messaggi : 1265
Località : nuoro
Provincia : trasparente
Occupazione/Hobby : artigiano del vetro
Impianto : ANALOGICO -lenco l 78 se con plinto in vetro stratificato (avatar )-stanton 681 EE-goldring 2100
phono -- Graham Slee Amp 2 se
DIGITALE -- marantz cd 75II -macbook con audirvana 3 - m2tech
hiface two - Denafrips Ares dac
PRE--music first audio classic -- Itube di Ifi Audio FINALI--mono hypex ucd 180 hxl - trends 10.1
DIFFUSORI--Dipole glass by Gaddari , prog R39 Audiojam2 modificato
ALIMENTAZIONE-furutek ( linea dedicata + ciabatta autocostruita )-- SEGNALE- saec - monster cable - Van Den Hul- Ramm Elite- Rj 142 POTENZA- tellurium blue
CUFFIE-- akg q 701
Re: Musica dal vivo VS registrata
dimenticavo.curiosità e coincidenza.ho appena visto che
questo tema è affrontato anche da Andrea Della Sala nell'editoriale dell'ultimo n. di Fedeltà del Suono.
questo tema è affrontato anche da Andrea Della Sala nell'editoriale dell'ultimo n. di Fedeltà del Suono.
adriano gaddari- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 27.08.11
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