Buon compleanno Compact Disc
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Buon compleanno Compact Disc
Dal 1970 al 2009: il CD compie 30 anni. 30 anni di onorato servizio.
http://i.gizmodo.com/5166399/happy-30th-birthday-compact-disc
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Silver Black- Amministratore
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Capo 1979 non 1970 senò sarebbero 40.Silver Black ha scritto:Dal 1970 al 2009: il CD compie 30 anni. 30 anni di onorato servizio.
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traspar- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Ricordate quale sia stato il vostro primo cd acquistato? Il mio fu "Brasil" dei Manhattan Transfer ; era il 1989.
Ultima modifica di Flightangel il Sab 14 Mar 2009 - 23:56 - modificato 1 volta.
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Il mio The Jonh Lennon Collection, era la primavera del 1990Flightangel ha scritto:Ricordate quale sia stato il vostro primo cd acquistato? Il mio fu "Brasil" dei Manhattan Transfer.
traspar- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
traspar ha scritto:Il mio The Jonh Lennon Collection, era la primavera del 1990Flightangel ha scritto:Ricordate quale sia stato il vostro primo cd acquistato? Il mio fu "Brasil" dei Manhattan Transfer.
Palermo 1986, negozio "master" via XX settembre, primi 2 cd presi insieme
TRESPASS e
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dei GENESIS che emozione
Lorenzo.
Ultima modifica di DACCLOR65 il Lun 16 Mar 2009 - 15:35 - modificato 2 volte.
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Il CD è morto! Viva il CD
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Telstar ha scritto:Il CD è morto! Viva il CD
Si, infatti! Lo hanno seppellito insieme agli LP, vero?
Flightangel- CDP Expert
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Flightangel ha scritto:Telstar ha scritto:Il CD è morto! Viva il CD
Si, infatti! Lo hanno seppellito insieme agli LP, vero?
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Beh........augurare buon compleanno ad un supporto peggiore del vinile non mi semra una cosa sana........schwantz34 ha scritto:Flightangel ha scritto:Telstar ha scritto:Il CD è morto! Viva il CD
Si, infatti! Lo hanno seppellito insieme agli LP, vero?
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Re: Buon compleanno Compact Disc
E' possibile conoscere le motivazioni tecniche di questa affermazione?QUALITY SOUND ha scritto:
Beh........augurare buon compleanno ad un supporto peggiore del vinile non mi semra una cosa sana........
mgiombi- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
QUALITY SOUND ha scritto:Beh........augurare buon compleanno ad un supporto peggiore del vinile non mi semra una cosa sana........schwantz34 ha scritto:Flightangel ha scritto:Telstar ha scritto:Il CD è morto! Viva il CD
Si, infatti! Lo hanno seppellito insieme agli LP, vero?
Stai scherzando vero? Il CD ha segnato l'inizio della rivoluzione digitale... Quanto alla superiorità del vinile, cio vale esclusivamente per i brani realizzati su master analogico e antecedenti all'introduzione di quello digitale. Negli altri casi, il CD e' senza dubbio superiore. Ne abbiamo già parlato in questo forum.
Ciao
P.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Certo:Il vinile e' analogico il Cd e' digitale..L'esecuzione audio e' analogica e poi viene convertita in digitale (sistema binario 0 1 0 1)per poi essere riascoltata in analogico(il nostro orechio e' analogico non digitale).Il vinile e' un supporto analogico meccanico(esattamente come il nostro orecchio)Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale.mgiombi ha scritto:E' possibile conoscere le motivazioni tecniche di questa affermazione?QUALITY SOUND ha scritto:
Beh........augurare buon compleanno ad un supporto peggiore del vinile non mi semra una cosa sana........
Vedi una delle cause del disinteresse alla riproduzione audio sta proprio nel fatto che l'uscita di ogni nuovo formato e' sempre significato uno scadimento peggiore della riproduzione(Vedi quando il 33 giri ha sostituito il 78 giri,poi neli anni 60 con la cassetta stereo 7,poi negli anni 80 con il CD e da poco con lMP3):Lo standard qualitativo del supporto col passare degli anni e' sempre peggio.concludendo: se ascolti sempre l'MP3 non avrai mai l'esigenza di un vinile.........
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Certo che a segnato l'nizio della rioluzione digitale(in effetti il CD e' piu' pratico,ma solo piu' pratico)Il miglior supporto e' il vinile..PS. giusto per puntualizzare ma non produciamo giradischi...pincellone ha scritto:QUALITY SOUND ha scritto:Beh........augurare buon compleanno ad un supporto peggiore del vinile non mi semra una cosa sana........schwantz34 ha scritto:Flightangel ha scritto:Telstar ha scritto:Il CD è morto! Viva il CD
Si, infatti! Lo hanno seppellito insieme agli LP, vero?
Stai scherzando vero? Il CD ha segnato l'inizio della rivoluzione digitale... Quanto alla superiorità del vinile, cio vale esclusivamente per i brani realizzati su master analogico e antecedenti all'introduzione di quello digitale. Negli altri casi, il CD e' senza dubbio superiore. Ne abbiamo già parlato in questo forum.
Ciao
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Poi se ti informi scoprirai che le migliori regstrazioni sono in analogico.......ciaopincellone ha scritto:QUALITY SOUND ha scritto:Beh........augurare buon compleanno ad un supporto peggiore del vinile non mi semra una cosa sana........schwantz34 ha scritto:Flightangel ha scritto:Telstar ha scritto:Il CD è morto! Viva il CD
Si, infatti! Lo hanno seppellito insieme agli LP, vero?
Stai scherzando vero? Il CD ha segnato l'inizio della rivoluzione digitale... Quanto alla superiorità del vinile, cio vale esclusivamente per i brani realizzati su master analogico e antecedenti all'introduzione di quello digitale. Negli altri casi, il CD e' senza dubbio superiore. Ne abbiamo già parlato in questo forum.
Ciao
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Re: Buon compleanno Compact Disc
[quote="QUALITY SOUND"]
Antonio, non e' cosi'. Come ho detto, il vinile e' superiore nel caso in cui il master della registrazione originale sia analogico.
Se ascolti Joni Mitchell o Joan Baez su CD e vinile sicuramente il secondo vince.
Ma se il master e' digitale e' esattamente l'opposto.
Questa è la verità, ci si puo' arrivare anche con un po' di buon senso, e' chiaro che la conversione del master da analogico in digitale comporta una perdita in termini di qualità sonora.
Se il master e' digitale e lo porti su un supporto analogico come il vinile, ci perdi eccome, molto di piu' di un semplice downsampling per la versione cd.
QUALITY SOUND ha scritto:
Certo che a segnato l'nizio della rioluzione digitale(in effetti il CD e' piu' pratico,ma solo piu' pratico)Il miglior supporto e' il vinile..PS. giusto per puntualizzare ma non produciamo giradischi...
Antonio, non e' cosi'. Come ho detto, il vinile e' superiore nel caso in cui il master della registrazione originale sia analogico.
Se ascolti Joni Mitchell o Joan Baez su CD e vinile sicuramente il secondo vince.
Ma se il master e' digitale e' esattamente l'opposto.
Questa è la verità, ci si puo' arrivare anche con un po' di buon senso, e' chiaro che la conversione del master da analogico in digitale comporta una perdita in termini di qualità sonora.
Se il master e' digitale e lo porti su un supporto analogico come il vinile, ci perdi eccome, molto di piu' di un semplice downsampling per la versione cd.
Ultima modifica di pincellone il Lun 16 Mar 2009 - 17:01 - modificato 1 volta.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Ci sono registrazioni per CD veramente orrende... ci sono registrazioni su LP veramente orrende...
Ciò che è certo è che tutto dipende da chi registra e da come. E da come avviene il master di pre-produzione. Altro fatto oggettivo: col CD viene più facile per il tecnico del suono modificare un po' tutto e metterci del suo, es. comprimere o aumentare la dinamica per massimizzarla ai livelli del supporto, cosa molto più facile nel CD che non nell'LP. Questo è il fenomeno chiamato anche "Loudness war" che rende PESSIME le registrazioni, ma che diventano idonee solamente per chi ascolta MP3 un cuffietta/auricolare in ambienti molto rumorosi, dove quindi si vuole riuscire ad ascoltare un ottavino o un pianissimo di un violino allo stesso volume di un assolo di chiatarra elettrica.
Mi sono accorto di questo quando, ascoltando con il mio GC, ho sentito cantare piano quasi sussurrato un cantante e poi poco dopo cantare gridando.. tutto allo stesso volume... impressionante e davvero ORRENDO come risultato!
Beh, tutto ciò non è imputabile al supporto, anche se, ripeto, la loudness war è più presente con le registrazioni in CD per ovvie ragioni, di conseguenza spesso si associano cattive registrazioani al supporto CD, quando invece la cosa è totalmente ininfluente dal supporto. Ci sono infatti registrazioni su CD semplicemente divine e certamente più silenziose e dettagliate (e con più dinamica!) della corrispondente in vinile.
Ciò che è certo è che tutto dipende da chi registra e da come. E da come avviene il master di pre-produzione. Altro fatto oggettivo: col CD viene più facile per il tecnico del suono modificare un po' tutto e metterci del suo, es. comprimere o aumentare la dinamica per massimizzarla ai livelli del supporto, cosa molto più facile nel CD che non nell'LP. Questo è il fenomeno chiamato anche "Loudness war" che rende PESSIME le registrazioni, ma che diventano idonee solamente per chi ascolta MP3 un cuffietta/auricolare in ambienti molto rumorosi, dove quindi si vuole riuscire ad ascoltare un ottavino o un pianissimo di un violino allo stesso volume di un assolo di chiatarra elettrica.
Mi sono accorto di questo quando, ascoltando con il mio GC, ho sentito cantare piano quasi sussurrato un cantante e poi poco dopo cantare gridando.. tutto allo stesso volume... impressionante e davvero ORRENDO come risultato!
Beh, tutto ciò non è imputabile al supporto, anche se, ripeto, la loudness war è più presente con le registrazioni in CD per ovvie ragioni, di conseguenza spesso si associano cattive registrazioani al supporto CD, quando invece la cosa è totalmente ininfluente dal supporto. Ci sono infatti registrazioni su CD semplicemente divine e certamente più silenziose e dettagliate (e con più dinamica!) della corrispondente in vinile.
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale. Questa frase non mi è chiara.QUALITY SOUND ha scritto:
Certo:Il vinile e' analogico il Cd e' digitale..L'esecuzione audio e' analogica e poi viene convertita in digitale (sistema binario 0 1 0 1)per poi essere riascoltata in analogico(il nostro orechio e' analogico non digitale).Il vinile e' un supporto analogico meccanico(esattamente come il nostro orecchio)Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale.
Vedi una delle cause del disinteresse alla riproduzione audio sta proprio nel fatto che l'uscita di ogni nuovo formato e' sempre significato uno scadimento peggiore della riproduzione(Vedi quando il 33 giri ha sostituito il 78 giri,poi neli anni 60 con la cassetta stereo 7,poi negli anni 80 con il CD e da poco con lMP3):Lo standard qualitativo del supporto col passare degli anni e' sempre peggio.concludendo: se ascolti sempre l'MP3 non avrai mai l'esigenza di un vinile.........
Ma non è che confondiamo la qualità della registrazione con le potenzialità del supporto? La prima si che è andata peggiorando...almeno nella musica "comune". Mi spiego meglio: un disco a stato solido è probabilmente il miglior supporto oggi esistente...ma se ci metto dentro degli mp3 a 128 Kbps...
E comunque rimane il discorso del master...se è digitale...
mgiombi- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
mgiombi ha scritto:Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale. Questa frase non mi è chiara.QUALITY SOUND ha scritto:
Certo:Il vinile e' analogico il Cd e' digitale..L'esecuzione audio e' analogica e poi viene convertita in digitale (sistema binario 0 1 0 1)per poi essere riascoltata in analogico(il nostro orechio e' analogico non digitale).Il vinile e' un supporto analogico meccanico(esattamente come il nostro orecchio)Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale.
Vedi una delle cause del disinteresse alla riproduzione audio sta proprio nel fatto che l'uscita di ogni nuovo formato e' sempre significato uno scadimento peggiore della riproduzione(Vedi quando il 33 giri ha sostituito il 78 giri,poi neli anni 60 con la cassetta stereo 7,poi negli anni 80 con il CD e da poco con lMP3):Lo standard qualitativo del supporto col passare degli anni e' sempre peggio.concludendo: se ascolti sempre l'MP3 non avrai mai l'esigenza di un vinile.........
Ma non è che confondiamo la qualità della registrazione con le potenzialità del supporto? La prima si che è andata peggiorando...almeno nella musica "comune". Mi spiego meglio: un disco a stato solido è probabilmente il miglior supporto oggi esistente...ma se ci metto dentro degli mp3 a 128 Kbps...
E comunque rimane il discorso del master...se è digitale...
Esatto Michele. La storia della bidimesionalità e della tridimensionalità non indica proprio nulla. Quello che importa è il contenuto.
Potenzialmente il CD è superiore al vinile, dipende sempre da cosa ci metti dentro. Vedo che anche Sergio è d'accordo su questo.
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Re: Buon compleanno Compact Disc
[quote="pincellone"]
Joni Mitchell o Joan Baez hanno inciso 30/40 anni fa' sono tutte analogiche.......non per contraddirti ma abbiamo verificato stessa incisione sia col vinile 180gr che con cd(stesso mixing)(chiaramente avverti cio' con un impianto di livello e non certamente con l'autocostruzione)Quando ti va' vieni da me .ne ho diverse sia CD che Vinile stesso masterQUALITY SOUND ha scritto:QUALITY SOUND ha scritto:
Certo che a segnato l'nizio della rioluzione digitale(in effetti il CD e' piu' pratico,ma solo piu' pratico)Il miglior supporto e' il vinile..PS. giusto per puntualizzare ma non produciamo giradischi...
Antonio, non e' cosi'. Come ho detto, il vinile e' superiore nel caso in cui il master della registrazione originale sia analogico.
Se ascolti Joni Mitchell o Joan Baez su CD e vinile sicuramente il secondo vince.
Ma se il master e' digitale e' esattamente l'opposto.
Questa è la verità, ci si puo' arrivare anche con un po' di buon senso, e' chiaro che la conversione del master da analogico in digitale comporta una perdita in termini di qualità sonora.
Se il master e' digitale e lo porti su un supporto analogico come il vinile, ci perdi eccome, molto di piu' di un semplice downsampling per la versione cd.
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Il Cd di rispetto al Vinile non ha profondita' (per semplificare noi diciamo ce il CD e' bidimensionale e il Vinile e' tridimensionale.no, non confondiamo.esistono pessime registrazioni (nel 90% di casi ed e' avvertibile con un buon impianto non certamente con l'autocostruzione)se un giorno verrai da me tu sceglierai 10 cd a tua scelta e ti accorgerai che di questi 10 almeno 7 sono incisi male.Poi esistono le incisioni speciali(ma quella e' un altra storia,altro costo e chiaramente ne vale la pena con un grosso impianto)resta il fatto che come la giri o la volti i vinile e' sempre meglio,poi viene il cd e poi lMP3.meglio del vinile e' il vinile a 78 giri.....vinile vegine pesantemgiombi ha scritto:Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale. Questa frase non mi è chiara.QUALITY SOUND ha scritto:
Certo:Il vinile e' analogico il Cd e' digitale..L'esecuzione audio e' analogica e poi viene convertita in digitale (sistema binario 0 1 0 1)per poi essere riascoltata in analogico(il nostro orechio e' analogico non digitale).Il vinile e' un supporto analogico meccanico(esattamente come il nostro orecchio)Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale.
Vedi una delle cause del disinteresse alla riproduzione audio sta proprio nel fatto che l'uscita di ogni nuovo formato e' sempre significato uno scadimento peggiore della riproduzione(Vedi quando il 33 giri ha sostituito il 78 giri,poi neli anni 60 con la cassetta stereo 7,poi negli anni 80 con il CD e da poco con lMP3):Lo standard qualitativo del supporto col passare degli anni e' sempre peggio.concludendo: se ascolti sempre l'MP3 non avrai mai l'esigenza di un vinile.........
Ma non è che confondiamo la qualità della registrazione con le potenzialità del supporto? La prima si che è andata peggiorando...almeno nella musica "comune". Mi spiego meglio: un disco a stato solido è probabilmente il miglior supporto oggi esistente...ma se ci metto dentro degli mp3 a 128 Kbps...
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Re: Buon compleanno Compact Disc
non per insistere ma e' universalmente riconosciuto che il vinile e' nettamente superiore al cd(vi invito ad informarvi)e la differenza non e' poca.Ripeto stessa registrazione stesso disco stesso impianto(parlo di impianto decente):non c'e' paragone........pincellone ha scritto:mgiombi ha scritto:Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale. Questa frase non mi è chiara.QUALITY SOUND ha scritto:
Certo:Il vinile e' analogico il Cd e' digitale..L'esecuzione audio e' analogica e poi viene convertita in digitale (sistema binario 0 1 0 1)per poi essere riascoltata in analogico(il nostro orechio e' analogico non digitale).Il vinile e' un supporto analogico meccanico(esattamente come il nostro orecchio)Il CD e' bidimensionale il vinile e' tridimensionale.
Vedi una delle cause del disinteresse alla riproduzione audio sta proprio nel fatto che l'uscita di ogni nuovo formato e' sempre significato uno scadimento peggiore della riproduzione(Vedi quando il 33 giri ha sostituito il 78 giri,poi neli anni 60 con la cassetta stereo 7,poi negli anni 80 con il CD e da poco con lMP3):Lo standard qualitativo del supporto col passare degli anni e' sempre peggio.concludendo: se ascolti sempre l'MP3 non avrai mai l'esigenza di un vinile.........
Ma non è che confondiamo la qualità della registrazione con le potenzialità del supporto? La prima si che è andata peggiorando...almeno nella musica "comune". Mi spiego meglio: un disco a stato solido è probabilmente il miglior supporto oggi esistente...ma se ci metto dentro degli mp3 a 128 Kbps...
E comunque rimane il discorso del master...se è digitale...
Esatto Michele. La storia della bidimesionalità e della tridimensionalità non indica proprio nulla. Quello che importa è il contenuto.
Potenzialmente il CD è superiore al vinile, dipende sempre da cosa ci metti dentro. Vedo che anche Sergio è d'accordo su questo.
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Re: Buon compleanno Compact Disc
Introduzione generale alla tecnologia dei CD
Le informazioni su un compact disc sono codificate tramite minuscole 'fossette' situate proprio sotto l'etichetta del CD. Il CD stesso è stampato più o meno nello stesso modo di un vecchio disco in vinile, ma in condizioni molto più severamente controllate, simili a quelle mantenute in una stanza asettica di una fabbrica di circuiti integrati. La stampa del CD viene quindi rivestita con una copertura in alluminio in una camera a vuoto, e quindi il lato dell'etichetta è ricoperto con una resina plastica protettiva e stampato con l'etichetta.
Memorizzazione e lettura delle informazioni di un CD
Le reali informazioni da registrare subiscono una importante serie di trasformazioni a partire dall'audio grezzo (o dati digitali) prima di diventare microscopiche fossette. Nel caso dell'audio, questo processo inizia con il filtraggio del segnale, per rimuovere eventuali frequenze superiori a 20 KHz, e prosegue con la conversione da analogico a digitale ad una frequenza di campionamento di 44.100 campioni al secondo per ciascuno dei due canali stereo (88.200 campioni al secondo in totale). Si noti che nella maggior parte dei CD commerciali o professionali, la musica in origine è stata registrata su un nastro multitraccia digitale con una frequenza di campionamento di 48 KHz, e tutte le operazioni di miscelazione e premastering sono state effettuate a questa frequenza. Il passo finale consiste nella riconversione a 44.100 campioni al secondo attraverso un resampling, cioè la conversione digitale della frequenza di campionamento attraverso sofisticate tecniche di interpolazione.
Segue una sofisticata codifica dei risultanti campioni a 16 bit in complemento a due (interfogliati tra i canali Left e Right) allo scopo di implementare una rivelazione e correzione di errore. Infine, i dati sono convertiti in un formato idoneo al mezzo di registrazione tramite una modulazione 8-14 e quindi incisi su un disco master utilizzando un tornio con laser di precisione (o attualmente con i CD registrabili, tramite un masterizzatore di costo modesto).
Come nel caso di un disco fonografico in vinile, le informazioni sono registrate in una spirale continua; ad ogni modo nei CD questa traccia (solco o sequenza di fossette, da non confondere con i vari brani di un CD musicale) inizia vicino al centro del CD per finire verso il bordo esterno, seguendo un percorso antiorario visto dalla parte dell'etichetta). La lettura dello strato di informazioni in alluminio situato proprio sotto l'etichetta viene effettuata attraverso il substrato di policarbonato spesso 1,2 mm. La lunghezza totale della traccia spiralata per un disco di 74 minuti è superiore a 5 Km, in oltre 20.000 rotazioni del disco!
Attraverso una serie di processi di elettroplaccatura, stripping e riproduzioni vengono quindi prodotti gli svariati 'stampers' che sono poi utilizzati per stampare i dischi.
La codifica digitale per l'implementazione della rivelazione e correzione d'errore è denominata Cross Interleave Reed Soloman Code o CIRC. Per descriverla il più semplicemente possibile, il codice CIRC consta di due parti: 'sparpagliamento' dei dati, in modo tale che un dropout o un danno venga (si spera) distribuito su di un'area fisica abbastanza vasta da consentire la ricostruzione dei dati, ed un codice per la correzione degli errori tipo CRC. Messe insieme, queste due tecniche permettono di raggiungere una stupefacente correzione di errori. La supposizione alla base dell'utilizzo di queste tecniche è che la maggior parte degli errori si verificano a raffica come risultato di granelli di polvere, graffi, imperfezioni tipo microscopici fori nel rivestimento di alluminio, ecc. Per esempio, i codici sono abbastanza potenti da recuperare totalmente un errore di oltre 4.000 bit consecutivi, che corrisponde ad un foro sul disco del diametro di circa 2,5 mm. Se la correzione d'errore viene implementata al completo (non è sempre il caso di tutti i lettori CD), è possibile attaccare un pezzo di nastro isolante largo 2 mm radialmente sul disco, o praticare sul disco un foro di 2 mm senza riscontrare alcun degrado nell'audio riprodotto. Alcuni CD di test hanno questo tipo di difetti introdotti deliberatamente.
Nel caso degli errori non correggibili possono essere intrapresi due diversi approcci: interpolazione e muting. Se il numero di buoni campioni è maggiore di quello dei cattivi, allora viene utilizzata l'interpolazione lineare o di ordine superiore per ricostruire i campioni errati. Se invece i dati mancanti sono in eccesso, l'audio viene dolcemente silenziato per una frazione di secondo. Dipendentemente dal modo in cui questi errori si presentano in relazione al contesto musicale, anche queste drastiche misure potrebbero passare inosservate all'orecchio umano.
Si noti che la correzione degli errori per i formati CD-ROM è ancora più complicata rispetto ai CD audio, poichè anche l'errore di un solo bit è inaccettabile. Questa è una delle molte ragioni per le quali è generalmente impossibile convertire un lettore CD audio in un drive CD-ROM. Ad ogni modo, poichè quasi tutti i drive CD-ROM sono in grado di riprodurre CD musicali, è possibile acquisire molte informazioni sulla natura di un eventuale problema controllando per prima cosa il funzionamento di un drive CD-ROM con un CD musicale, meno critico.
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3.3) Costruzione dei CD (dischi)
Come già detto in precedenza, lo strato contenente le informazioni utilizza delle 'fossette' come meccanismo di memorizzazione. Queste fossette sono delle depressioni profonde meno di 0,2 micron (1/4 della lunghezza d'onda della luce laser da 780 nm, tenendo in considerazione la reale lunghezza d'onda all'interno dal policarbonato). Quindi, il raggio riflesso è sfasato di 180 gradi con un raggio incidente e si annulla creando un alto contrasto sui bordi ed un buon rapporto segnale rumore. Tutto ciò che non è una fossetta è una 'pianura'. Le fossette sono larghe circa 0,5 micron e sono lunghe multipli di 0,278 micron, la lunghezza base di un bit sullo strato del disco contenente le informazioni.
Ciascun byte dell'informazione elaborata viene convertito in un codice a 14 bit run length limited prelevato da una tabella di lookup in modo tale che non ci siano meno di 2 o più di 10 bit a 0 consecutivi tra due bit a 1. Quindi, trasformando successivamente questo codice in transizioni dei bit ad 1 da fossetta a pianura o viceversa, la lunghezza di qualunque configurazione sul disco non è mai minore di 3*x e mai maggiore di 11*x, dove x è la misura base di 0,278 micron. Questo schema è denominato Eight-to-Fourteen Modulation - EFM. Quindi la lunghezza di una fossetta varia da 0,833 a 3,054 micron.
A ciascuna parola di codice lunga 14 bit vengono aggiunti 3 ulteriori bit di sincronizzazione e di soppressione della bassa frequenza, per un totale di 17 bit a rappresentare ciascun byte di 8 bit. Poichè un singolo bit è lungo 0,278 micron, un byte è quindi rappresentato in uno spazio lineare di 4,72 micron. La EFM unita ai bit di sincronismo assicura che il segnale medio non abbia componenti in corrente continua e che che ci siano sufficienti transizioni per ricostruire in modo affidabile il clock per la lettura dei dati. Queste parole vengono combinate in frame di 588 bit; ciascun frame contiene 24 bytes di dati audio (6 campioni di L+R a 16 bit) e 8 bit di informazioni utilizzate per codificare (su più frame) informazioni come il tempo, la traccia, l'indice, ecc.
Un blocco, costituito da 98 frame consecutivi, è la più piccola unità che può essere indirizzata su un CD audio, e corrisponde ad un tempo di 1/75 di secondo. Nel byte di informazione sono attualmente definiti solo due bit, il bit P e il bit Q: il bit P svolge una sorta di funzione di sincronismo globale e indica l'inizio e la fine delle selezioni, il tempo tra le selezioni, e così via. I bit Q accumulati in une parola costituita da una porzione dei 98 possibili bit codificano il tempo, la traccia ed il numero di indice, così come pure molte altre possibili funzioni dipendentemente dalla posizione sul disco, di che tipo di disco si tratta, e così via.
Le informazioni su un CD sono registrate a velocità lineare costante (Constant Linear Velocity - CLV); questo sistema è insieme sia buono che cattivo. Per i CD (1X, ad una velocità) questa CLV si aggira sui 1,2 metri al secondo. L'utilizzo di una CLV permette di impaccare quante più possibili informazioni sul disco, visto che la registrazione viene effettuata alla massima densità indipendentemente dalla posizione. Ad ogni modo, per esigenze di accesso rapido ai dati, particolarmente nel caso dei drive CD-ROM, questo sistema costringe il lettore a modificare velocemente la velocità di rotazione del disco quando il gruppo di lettura si sposta tra le tracce più interne e più esterne del disco. Naturalmente, non c'è alcuna ragione che impedisca di realizzare dei CD-ROM in cui la velocità di rotazione venga mantenuta costante; l'unica differenza consisterebbe nel data transfer rate che sarebbe maggiore per le tracce più esterne e minore per quelle interne ma, a quanto ne so, questo sistema non è mai stato implementato.
Si noti che a differenza di un giradischi, la tonalità del segnale audio; non è determinata dalla velocità istantanea di rotazione; nel lettore viene effettuata una certa bufferizzazione dei dati letti nella RAM, sia allo scopo di implementare una FIFO per non costringere il sistema servo a mantenere la velocità di rotazione entro tolleranze strettissime e quindi semplificare la lettura dei dati, e sia per fornire un mezzo temporaneo per la memorizzazione dei risultati intermedi durante la decodifica e la correzione d'errore. La tonalità del suono riprodotto è determinata dal clock di lettura dei dati, di solito basato su un oscillatore al quarzo che controlla le temporizzazioni del convertitore D/A e del chipset LSI; l'unico modo di regolare la tonalità è quello di variare la frequenza di questo clock. Alcuni lettori CD di fascia alta includono la possibilità di regolazione della tonalità. La precisione di riproduzione di qualunque lettore CD è determinata da un oscillatore quarzato di alta qualità e quindi il wow e flutter, le misure chiave della qualità dei giradischi analogici, sono così bassi da essere non rilevabili. In definitiva, l'audio in uscita è determinato unicamente dalla frequenza di campionamento di 44.100 campioni al secondo; per questo motivo, il bit rate medio dal disco è di 4,321 Megabit al secondo.
Le tracce sono spaziate di 1,6 micron; quindi un disco da 12 cm ha oltre 20.000 tracce per i suoi 74 minuti di musica. Naturalmente, diversamente da un hard disk e similmente ad un disco in vinile, le cosiddette tracce sono in realtà una sola traccia spiralata lunga oltre 5 Km che, come già detto in precedenza, inizia in un punto vicino alla parte centrale del disco. La larghezza delle fossette su una traccia è di circa 0,5 micron; il raggio laser focalizzato è largo meno di 2 micron all'altezza delle fossette. Confrontate queste misure con quelle di un LP: un LP davvero lungo potrebbe contenere qualcosa oltre i 72 minuti di musica sui due lati, cioè 36 minuti per ciascun lato. Anzi, la maggior parte degli LP non raggiungono nemmeno una tal durata visto che la spaziatura fra i solchi deve essere variata dipendentemente dal contenuto di toni bassi della musica, e dei solchi più larghi occupano uno spazio maggiore. A 33-1/3 giri al minuto, ci sono poco oltre 1.200 solchi in circa 10 centimetri, contro le 20.000 tracce su un CD in uno spazio di poco superiore ai 3 cm! La puntina di lettura per un LP ha un raggio di forse 50 o 75 micron.
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3.4) E voi pensavate che guidare su una stretta e tortuosa strada di campagna fosse difficile!
Per meglio comprendere la precisione richiesta ai meccanismi servo di un lettore CD, ecco un'analogia:
Ad una velocità lineare costante di circa 1,2 metri al secondo, la precisione di tracking richiesta è impressionante: il tracking corretto di un CD equivale a percorrere oltre 5.000 Km su di un'autostrada larga 3 metri (supponendo un errore di tracking accettabile minore di +/- 0,35 micron) per un secondo di riproduzione, oppure oltre 23.040.000 Km per suonare l'intero disco, senza attraversare accidentalmente la corsia! In realtà, le cose stanno ancor peggio: per tutto questo tempo occorre anche mantenere il fuoco entro 1 micron (o con una tolleranza di +/- 0,5 micron). Quindi, è come pilotare un aereo su un percorso aereo largo 3 metri ad un'altitudine di circa 20 Km (corrispondenti in rapporto ai circa 4 mm della tipica lunghezza focale di una lente dell'obiettivo) con un errore di altitudine minore di +/- 2 metri! Tutto questo mentre la traccia che ci interessa si sposta sotto di noi sia orizzontalmente di quasi 2 Km (assumendo uno scarto di centratura del CD e dello spindle di circa 0,35 mm) che verticalmente di 5 Km per ogni giro (deformazioni del disco ed oscillazioni dello spindle fino ad 1 mm)! Inoltre, dovete provare ad ignorare vari tipi di robaccia (macchie, impronte digitali, fibre, polvere, ecc.) sotto di voi che rapportati in scala hanno le dimensioni di montagne.
La precisione richiesta è incredibile ma è diventata realtà grazie all'utilizzo di tecnologia prodotta in serie che risale alla fine degli anni '70. Inoltre, considerate che un un lettore CD funzionante a dovere è eccezionalmente immune ai piccoli urti e vibrazioni, senz'altro in misura molto maggiore rispetto ad un vecchio giradischi. E tutto si basa sulla riflessione di un raggio laser invisibile della potenza di una frazione di milliWatt!
Naturalmente, per i sistemi servo del lettore CD tutto ciò è comune amministrazione. Meglio sperare che le nostre abilità tecnologiche non siamo mai sprecate - un disco in vinile può essere riprodotto utilizzando una spina di un cespuglio di rose come puntina, e la ruota di un vasaio come piatto del giradischi. Per leggere ed interpretare i contenuti di un CD è necessaria un bel po' di tecnologia in più!
fonte http://bertola.eu/usenet/faq/testi/ser-faq/F_cd_repair1_it.html#CDREPAIR_002
Le informazioni su un compact disc sono codificate tramite minuscole 'fossette' situate proprio sotto l'etichetta del CD. Il CD stesso è stampato più o meno nello stesso modo di un vecchio disco in vinile, ma in condizioni molto più severamente controllate, simili a quelle mantenute in una stanza asettica di una fabbrica di circuiti integrati. La stampa del CD viene quindi rivestita con una copertura in alluminio in una camera a vuoto, e quindi il lato dell'etichetta è ricoperto con una resina plastica protettiva e stampato con l'etichetta.
Memorizzazione e lettura delle informazioni di un CD
Le reali informazioni da registrare subiscono una importante serie di trasformazioni a partire dall'audio grezzo (o dati digitali) prima di diventare microscopiche fossette. Nel caso dell'audio, questo processo inizia con il filtraggio del segnale, per rimuovere eventuali frequenze superiori a 20 KHz, e prosegue con la conversione da analogico a digitale ad una frequenza di campionamento di 44.100 campioni al secondo per ciascuno dei due canali stereo (88.200 campioni al secondo in totale). Si noti che nella maggior parte dei CD commerciali o professionali, la musica in origine è stata registrata su un nastro multitraccia digitale con una frequenza di campionamento di 48 KHz, e tutte le operazioni di miscelazione e premastering sono state effettuate a questa frequenza. Il passo finale consiste nella riconversione a 44.100 campioni al secondo attraverso un resampling, cioè la conversione digitale della frequenza di campionamento attraverso sofisticate tecniche di interpolazione.
Segue una sofisticata codifica dei risultanti campioni a 16 bit in complemento a due (interfogliati tra i canali Left e Right) allo scopo di implementare una rivelazione e correzione di errore. Infine, i dati sono convertiti in un formato idoneo al mezzo di registrazione tramite una modulazione 8-14 e quindi incisi su un disco master utilizzando un tornio con laser di precisione (o attualmente con i CD registrabili, tramite un masterizzatore di costo modesto).
Come nel caso di un disco fonografico in vinile, le informazioni sono registrate in una spirale continua; ad ogni modo nei CD questa traccia (solco o sequenza di fossette, da non confondere con i vari brani di un CD musicale) inizia vicino al centro del CD per finire verso il bordo esterno, seguendo un percorso antiorario visto dalla parte dell'etichetta). La lettura dello strato di informazioni in alluminio situato proprio sotto l'etichetta viene effettuata attraverso il substrato di policarbonato spesso 1,2 mm. La lunghezza totale della traccia spiralata per un disco di 74 minuti è superiore a 5 Km, in oltre 20.000 rotazioni del disco!
Attraverso una serie di processi di elettroplaccatura, stripping e riproduzioni vengono quindi prodotti gli svariati 'stampers' che sono poi utilizzati per stampare i dischi.
La codifica digitale per l'implementazione della rivelazione e correzione d'errore è denominata Cross Interleave Reed Soloman Code o CIRC. Per descriverla il più semplicemente possibile, il codice CIRC consta di due parti: 'sparpagliamento' dei dati, in modo tale che un dropout o un danno venga (si spera) distribuito su di un'area fisica abbastanza vasta da consentire la ricostruzione dei dati, ed un codice per la correzione degli errori tipo CRC. Messe insieme, queste due tecniche permettono di raggiungere una stupefacente correzione di errori. La supposizione alla base dell'utilizzo di queste tecniche è che la maggior parte degli errori si verificano a raffica come risultato di granelli di polvere, graffi, imperfezioni tipo microscopici fori nel rivestimento di alluminio, ecc. Per esempio, i codici sono abbastanza potenti da recuperare totalmente un errore di oltre 4.000 bit consecutivi, che corrisponde ad un foro sul disco del diametro di circa 2,5 mm. Se la correzione d'errore viene implementata al completo (non è sempre il caso di tutti i lettori CD), è possibile attaccare un pezzo di nastro isolante largo 2 mm radialmente sul disco, o praticare sul disco un foro di 2 mm senza riscontrare alcun degrado nell'audio riprodotto. Alcuni CD di test hanno questo tipo di difetti introdotti deliberatamente.
Nel caso degli errori non correggibili possono essere intrapresi due diversi approcci: interpolazione e muting. Se il numero di buoni campioni è maggiore di quello dei cattivi, allora viene utilizzata l'interpolazione lineare o di ordine superiore per ricostruire i campioni errati. Se invece i dati mancanti sono in eccesso, l'audio viene dolcemente silenziato per una frazione di secondo. Dipendentemente dal modo in cui questi errori si presentano in relazione al contesto musicale, anche queste drastiche misure potrebbero passare inosservate all'orecchio umano.
Si noti che la correzione degli errori per i formati CD-ROM è ancora più complicata rispetto ai CD audio, poichè anche l'errore di un solo bit è inaccettabile. Questa è una delle molte ragioni per le quali è generalmente impossibile convertire un lettore CD audio in un drive CD-ROM. Ad ogni modo, poichè quasi tutti i drive CD-ROM sono in grado di riprodurre CD musicali, è possibile acquisire molte informazioni sulla natura di un eventuale problema controllando per prima cosa il funzionamento di un drive CD-ROM con un CD musicale, meno critico.
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3.3) Costruzione dei CD (dischi)
Come già detto in precedenza, lo strato contenente le informazioni utilizza delle 'fossette' come meccanismo di memorizzazione. Queste fossette sono delle depressioni profonde meno di 0,2 micron (1/4 della lunghezza d'onda della luce laser da 780 nm, tenendo in considerazione la reale lunghezza d'onda all'interno dal policarbonato). Quindi, il raggio riflesso è sfasato di 180 gradi con un raggio incidente e si annulla creando un alto contrasto sui bordi ed un buon rapporto segnale rumore. Tutto ciò che non è una fossetta è una 'pianura'. Le fossette sono larghe circa 0,5 micron e sono lunghe multipli di 0,278 micron, la lunghezza base di un bit sullo strato del disco contenente le informazioni.
Ciascun byte dell'informazione elaborata viene convertito in un codice a 14 bit run length limited prelevato da una tabella di lookup in modo tale che non ci siano meno di 2 o più di 10 bit a 0 consecutivi tra due bit a 1. Quindi, trasformando successivamente questo codice in transizioni dei bit ad 1 da fossetta a pianura o viceversa, la lunghezza di qualunque configurazione sul disco non è mai minore di 3*x e mai maggiore di 11*x, dove x è la misura base di 0,278 micron. Questo schema è denominato Eight-to-Fourteen Modulation - EFM. Quindi la lunghezza di una fossetta varia da 0,833 a 3,054 micron.
A ciascuna parola di codice lunga 14 bit vengono aggiunti 3 ulteriori bit di sincronizzazione e di soppressione della bassa frequenza, per un totale di 17 bit a rappresentare ciascun byte di 8 bit. Poichè un singolo bit è lungo 0,278 micron, un byte è quindi rappresentato in uno spazio lineare di 4,72 micron. La EFM unita ai bit di sincronismo assicura che il segnale medio non abbia componenti in corrente continua e che che ci siano sufficienti transizioni per ricostruire in modo affidabile il clock per la lettura dei dati. Queste parole vengono combinate in frame di 588 bit; ciascun frame contiene 24 bytes di dati audio (6 campioni di L+R a 16 bit) e 8 bit di informazioni utilizzate per codificare (su più frame) informazioni come il tempo, la traccia, l'indice, ecc.
Un blocco, costituito da 98 frame consecutivi, è la più piccola unità che può essere indirizzata su un CD audio, e corrisponde ad un tempo di 1/75 di secondo. Nel byte di informazione sono attualmente definiti solo due bit, il bit P e il bit Q: il bit P svolge una sorta di funzione di sincronismo globale e indica l'inizio e la fine delle selezioni, il tempo tra le selezioni, e così via. I bit Q accumulati in une parola costituita da una porzione dei 98 possibili bit codificano il tempo, la traccia ed il numero di indice, così come pure molte altre possibili funzioni dipendentemente dalla posizione sul disco, di che tipo di disco si tratta, e così via.
Le informazioni su un CD sono registrate a velocità lineare costante (Constant Linear Velocity - CLV); questo sistema è insieme sia buono che cattivo. Per i CD (1X, ad una velocità) questa CLV si aggira sui 1,2 metri al secondo. L'utilizzo di una CLV permette di impaccare quante più possibili informazioni sul disco, visto che la registrazione viene effettuata alla massima densità indipendentemente dalla posizione. Ad ogni modo, per esigenze di accesso rapido ai dati, particolarmente nel caso dei drive CD-ROM, questo sistema costringe il lettore a modificare velocemente la velocità di rotazione del disco quando il gruppo di lettura si sposta tra le tracce più interne e più esterne del disco. Naturalmente, non c'è alcuna ragione che impedisca di realizzare dei CD-ROM in cui la velocità di rotazione venga mantenuta costante; l'unica differenza consisterebbe nel data transfer rate che sarebbe maggiore per le tracce più esterne e minore per quelle interne ma, a quanto ne so, questo sistema non è mai stato implementato.
Si noti che a differenza di un giradischi, la tonalità del segnale audio; non è determinata dalla velocità istantanea di rotazione; nel lettore viene effettuata una certa bufferizzazione dei dati letti nella RAM, sia allo scopo di implementare una FIFO per non costringere il sistema servo a mantenere la velocità di rotazione entro tolleranze strettissime e quindi semplificare la lettura dei dati, e sia per fornire un mezzo temporaneo per la memorizzazione dei risultati intermedi durante la decodifica e la correzione d'errore. La tonalità del suono riprodotto è determinata dal clock di lettura dei dati, di solito basato su un oscillatore al quarzo che controlla le temporizzazioni del convertitore D/A e del chipset LSI; l'unico modo di regolare la tonalità è quello di variare la frequenza di questo clock. Alcuni lettori CD di fascia alta includono la possibilità di regolazione della tonalità. La precisione di riproduzione di qualunque lettore CD è determinata da un oscillatore quarzato di alta qualità e quindi il wow e flutter, le misure chiave della qualità dei giradischi analogici, sono così bassi da essere non rilevabili. In definitiva, l'audio in uscita è determinato unicamente dalla frequenza di campionamento di 44.100 campioni al secondo; per questo motivo, il bit rate medio dal disco è di 4,321 Megabit al secondo.
Le tracce sono spaziate di 1,6 micron; quindi un disco da 12 cm ha oltre 20.000 tracce per i suoi 74 minuti di musica. Naturalmente, diversamente da un hard disk e similmente ad un disco in vinile, le cosiddette tracce sono in realtà una sola traccia spiralata lunga oltre 5 Km che, come già detto in precedenza, inizia in un punto vicino alla parte centrale del disco. La larghezza delle fossette su una traccia è di circa 0,5 micron; il raggio laser focalizzato è largo meno di 2 micron all'altezza delle fossette. Confrontate queste misure con quelle di un LP: un LP davvero lungo potrebbe contenere qualcosa oltre i 72 minuti di musica sui due lati, cioè 36 minuti per ciascun lato. Anzi, la maggior parte degli LP non raggiungono nemmeno una tal durata visto che la spaziatura fra i solchi deve essere variata dipendentemente dal contenuto di toni bassi della musica, e dei solchi più larghi occupano uno spazio maggiore. A 33-1/3 giri al minuto, ci sono poco oltre 1.200 solchi in circa 10 centimetri, contro le 20.000 tracce su un CD in uno spazio di poco superiore ai 3 cm! La puntina di lettura per un LP ha un raggio di forse 50 o 75 micron.
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3.4) E voi pensavate che guidare su una stretta e tortuosa strada di campagna fosse difficile!
Per meglio comprendere la precisione richiesta ai meccanismi servo di un lettore CD, ecco un'analogia:
Ad una velocità lineare costante di circa 1,2 metri al secondo, la precisione di tracking richiesta è impressionante: il tracking corretto di un CD equivale a percorrere oltre 5.000 Km su di un'autostrada larga 3 metri (supponendo un errore di tracking accettabile minore di +/- 0,35 micron) per un secondo di riproduzione, oppure oltre 23.040.000 Km per suonare l'intero disco, senza attraversare accidentalmente la corsia! In realtà, le cose stanno ancor peggio: per tutto questo tempo occorre anche mantenere il fuoco entro 1 micron (o con una tolleranza di +/- 0,5 micron). Quindi, è come pilotare un aereo su un percorso aereo largo 3 metri ad un'altitudine di circa 20 Km (corrispondenti in rapporto ai circa 4 mm della tipica lunghezza focale di una lente dell'obiettivo) con un errore di altitudine minore di +/- 2 metri! Tutto questo mentre la traccia che ci interessa si sposta sotto di noi sia orizzontalmente di quasi 2 Km (assumendo uno scarto di centratura del CD e dello spindle di circa 0,35 mm) che verticalmente di 5 Km per ogni giro (deformazioni del disco ed oscillazioni dello spindle fino ad 1 mm)! Inoltre, dovete provare ad ignorare vari tipi di robaccia (macchie, impronte digitali, fibre, polvere, ecc.) sotto di voi che rapportati in scala hanno le dimensioni di montagne.
La precisione richiesta è incredibile ma è diventata realtà grazie all'utilizzo di tecnologia prodotta in serie che risale alla fine degli anni '70. Inoltre, considerate che un un lettore CD funzionante a dovere è eccezionalmente immune ai piccoli urti e vibrazioni, senz'altro in misura molto maggiore rispetto ad un vecchio giradischi. E tutto si basa sulla riflessione di un raggio laser invisibile della potenza di una frazione di milliWatt!
Naturalmente, per i sistemi servo del lettore CD tutto ciò è comune amministrazione. Meglio sperare che le nostre abilità tecnologiche non siamo mai sprecate - un disco in vinile può essere riprodotto utilizzando una spina di un cespuglio di rose come puntina, e la ruota di un vasaio come piatto del giradischi. Per leggere ed interpretare i contenuti di un CD è necessaria un bel po' di tecnologia in più!
fonte http://bertola.eu/usenet/faq/testi/ser-faq/F_cd_repair1_it.html#CDREPAIR_002
Ultima modifica di traspar il Lun 16 Mar 2009 - 17:38 - modificato 3 volte.
traspar- Membro classe argento
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Re: Buon compleanno Compact Disc
SPIEGAZIONE TECNICA IMPECCABILE.........traspar ha scritto:Introduzione generale alla tecnologia dei CD
Le informazioni su un compact disc sono codificate tramite minuscole 'fossette' situate proprio sotto l'etichetta del CD. Il CD stesso è stampato più o meno nello stesso modo di un vecchio disco in vinile, ma in condizioni molto più severamente controllate, simili a quelle mantenute in una stanza asettica di una fabbrica di circuiti integrati. La stampa del CD viene quindi rivestita con una copertura in alluminio in una camera a vuoto, e quindi il lato dell'etichetta è ricoperto con una resina plastica protettiva e stampato con l'etichetta.
Memorizzazione e lettura delle informazioni di un CD
Le reali informazioni da registrare subiscono una importante serie di trasformazioni a partire dall'audio grezzo (o dati digitali) prima di diventare microscopiche fossette. Nel caso dell'audio, questo processo inizia con il filtraggio del segnale, per rimuovere eventuali frequenze superiori a 20 KHz, e prosegue con la conversione da analogico a digitale ad una frequenza di campionamento di 44.100 campioni al secondo per ciascuno dei due canali stereo (88.200 campioni al secondo in totale). Si noti che nella maggior parte dei CD commerciali o professionali, la musica in origine è stata registrata su un nastro multitraccia digitale con una frequenza di campionamento di 48 KHz, e tutte le operazioni di miscelazione e premastering sono state effettuate a questa frequenza. Il passo finale consiste nella riconversione a 44.100 campioni al secondo attraverso un resampling, cioè la conversione digitale della frequenza di campionamento attraverso sofisticate tecniche di interpolazione.
Segue una sofisticata codifica dei risultanti campioni a 16 bit in complemento a due (interfogliati tra i canali Left e Right) allo scopo di implementare una rivelazione e correzione di errore. Infine, i dati sono convertiti in un formato idoneo al mezzo di registrazione tramite una modulazione 8-14 e quindi incisi su un disco master utilizzando un tornio con laser di precisione (o attualmente con i CD registrabili, tramite un masterizzatore di costo modesto).
Come nel caso di un disco fonografico in vinile, le informazioni sono registrate in una spirale continua; ad ogni modo nei CD questa traccia (solco o sequenza di fossette, da non confondere con i vari brani di un CD musicale) inizia vicino al centro del CD per finire verso il bordo esterno, seguendo un percorso antiorario visto dalla parte dell'etichetta). La lettura dello strato di informazioni in alluminio situato proprio sotto l'etichetta viene effettuata attraverso il substrato di policarbonato spesso 1,2 mm. La lunghezza totale della traccia spiralata per un disco di 74 minuti è superiore a 5 Km, in oltre 20.000 rotazioni del disco!
Attraverso una serie di processi di elettroplaccatura, stripping e riproduzioni vengono quindi prodotti gli svariati 'stampers' che sono poi utilizzati per stampare i dischi.
La codifica digitale per l'implementazione della rivelazione e correzione d'errore è denominata Cross Interleave Reed Soloman Code o CIRC. Per descriverla il più semplicemente possibile, il codice CIRC consta di due parti: 'sparpagliamento' dei dati, in modo tale che un dropout o un danno venga (si spera) distribuito su di un'area fisica abbastanza vasta da consentire la ricostruzione dei dati, ed un codice per la correzione degli errori tipo CRC. Messe insieme, queste due tecniche permettono di raggiungere una stupefacente correzione di errori. La supposizione alla base dell'utilizzo di queste tecniche è che la maggior parte degli errori si verificano a raffica come risultato di granelli di polvere, graffi, imperfezioni tipo microscopici fori nel rivestimento di alluminio, ecc. Per esempio, i codici sono abbastanza potenti da recuperare totalmente un errore di oltre 4.000 bit consecutivi, che corrisponde ad un foro sul disco del diametro di circa 2,5 mm. Se la correzione d'errore viene implementata al completo (non è sempre il caso di tutti i lettori CD), è possibile attaccare un pezzo di nastro isolante largo 2 mm radialmente sul disco, o praticare sul disco un foro di 2 mm senza riscontrare alcun degrado nell'audio riprodotto. Alcuni CD di test hanno questo tipo di difetti introdotti deliberatamente.
Nel caso degli errori non correggibili possono essere intrapresi due diversi approcci: interpolazione e muting. Se il numero di buoni campioni è maggiore di quello dei cattivi, allora viene utilizzata l'interpolazione lineare o di ordine superiore per ricostruire i campioni errati. Se invece i dati mancanti sono in eccesso, l'audio viene dolcemente silenziato per una frazione di secondo. Dipendentemente dal modo in cui questi errori si presentano in relazione al contesto musicale, anche queste drastiche misure potrebbero passare inosservate all'orecchio umano.
Si noti che la correzione degli errori per i formati CD-ROM è ancora più complicata rispetto ai CD audio, poichè anche l'errore di un solo bit è inaccettabile. Questa è una delle molte ragioni per le quali è generalmente impossibile convertire un lettore CD audio in un drive CD-ROM. Ad ogni modo, poichè quasi tutti i drive CD-ROM sono in grado di riprodurre CD musicali, è possibile acquisire molte informazioni sulla natura di un eventuale problema controllando per prima cosa il funzionamento di un drive CD-ROM con un CD musicale, meno critico.
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3.3) Costruzione dei CD (dischi)
Come già detto in precedenza, lo strato contenente le informazioni utilizza delle 'fossette' come meccanismo di memorizzazione. Queste fossette sono delle depressioni profonde meno di 0,2 micron (1/4 della lunghezza d'onda della luce laser da 780 nm, tenendo in considerazione la reale lunghezza d'onda all'interno dal policarbonato). Quindi, il raggio riflesso è sfasato di 180 gradi con un raggio incidente e si annulla creando un alto contrasto sui bordi ed un buon rapporto segnale rumore. Tutto ciò che non è una fossetta è una 'pianura'. Le fossette sono larghe circa 0,5 micron e sono lunghe multipli di 0,278 micron, la lunghezza base di un bit sullo strato del disco contenente le informazioni.
Ciascun byte dell'informazione elaborata viene convertito in un codice a 14 bit run length limited prelevato da una tabella di lookup in modo tale che non ci siano meno di 2 o più di 10 bit a 0 consecutivi tra due bit a 1. Quindi, trasformando successivamente questo codice in transizioni dei bit ad 1 da fossetta a pianura o viceversa, la lunghezza di qualunque configurazione sul disco non è mai minore di 3*x e mai maggiore di 11*x, dove x è la misura base di 0,278 micron. Questo schema è denominato Eight-to-Fourteen Modulation - EFM. Quindi la lunghezza di una fossetta varia da 0,833 a 3,054 micron.
A ciascuna parola di codice lunga 14 bit vengono aggiunti 3 ulteriori bit di sincronizzazione e di soppressione della bassa frequenza, per un totale di 17 bit a rappresentare ciascun byte di 8 bit. Poichè un singolo bit è lungo 0,278 micron, un byte è quindi rappresentato in uno spazio lineare di 4,72 micron. La EFM unita ai bit di sincronismo assicura che il segnale medio non abbia componenti in corrente continua e che che ci siano sufficienti transizioni per ricostruire in modo affidabile il clock per la lettura dei dati. Queste parole vengono combinate in frame di 588 bit; ciascun frame contiene 24 bytes di dati audio (6 campioni di L+R a 16 bit) e 8 bit di informazioni utilizzate per codificare (su più frame) informazioni come il tempo, la traccia, l'indice, ecc.
Un blocco, costituito da 98 frame consecutivi, è la più piccola unità che può essere indirizzata su un CD audio, e corrisponde ad un tempo di 1/75 di secondo. Nel byte di informazione sono attualmente definiti solo due bit, il bit P e il bit Q: il bit P svolge una sorta di funzione di sincronismo globale e indica l'inizio e la fine delle selezioni, il tempo tra le selezioni, e così via. I bit Q accumulati in une parola costituita da una porzione dei 98 possibili bit codificano il tempo, la traccia ed il numero di indice, così come pure molte altre possibili funzioni dipendentemente dalla posizione sul disco, di che tipo di disco si tratta, e così via.
Le informazioni su un CD sono registrate a velocità lineare costante (Constant Linear Velocity - CLV); questo sistema è insieme sia buono che cattivo. Per i CD (1X, ad una velocità) questa CLV si aggira sui 1,2 metri al secondo. L'utilizzo di una CLV permette di impaccare quante più possibili informazioni sul disco, visto che la registrazione viene effettuata alla massima densità indipendentemente dalla posizione. Ad ogni modo, per esigenze di accesso rapido ai dati, particolarmente nel caso dei drive CD-ROM, questo sistema costringe il lettore a modificare velocemente la velocità di rotazione del disco quando il gruppo di lettura si sposta tra le tracce più interne e più esterne del disco. Naturalmente, non c'è alcuna ragione che impedisca di realizzare dei CD-ROM in cui la velocità di rotazione venga mantenuta costante; l'unica differenza consisterebbe nel data transfer rate che sarebbe maggiore per le tracce più esterne e minore per quelle interne ma, a quanto ne so, questo sistema non è mai stato implementato.
Si noti che a differenza di un giradischi, la tonalità del segnale audio; non è determinata dalla velocità istantanea di rotazione; nel lettore viene effettuata una certa bufferizzazione dei dati letti nella RAM, sia allo scopo di implementare una FIFO per non costringere il sistema servo a mantenere la velocità di rotazione entro tolleranze strettissime e quindi semplificare la lettura dei dati, e sia per fornire un mezzo temporaneo per la memorizzazione dei risultati intermedi durante la decodifica e la correzione d'errore. La tonalità del suono riprodotto è determinata dal clock di lettura dei dati, di solito basato su un oscillatore al quarzo che controlla le temporizzazioni del convertitore D/A e del chipset LSI; l'unico modo di regolare la tonalità è quello di variare la frequenza di questo clock. Alcuni lettori CD di fascia alta includono la possibilità di regolazione della tonalità. La precisione di riproduzione di qualunque lettore CD è determinata da un oscillatore quarzato di alta qualità e quindi il wow e flutter, le misure chiave della qualità dei giradischi analogici, sono così bassi da essere non rilevabili. In definitiva, l'audio in uscita è determinato unicamente dalla frequenza di campionamento di 44.100 campioni al secondo; per questo motivo, il bit rate medio dal disco è di 4,321 Megabit al secondo.
Le tracce sono spaziate di 1,6 micron; quindi un disco da 12 cm ha oltre 20.000 tracce per i suoi 74 minuti di musica. Naturalmente, diversamente da un hard disk e similmente ad un disco in vinile, le cosiddette tracce sono in realtà una sola traccia spiralata lunga oltre 5 Km che, come già detto in precedenza, inizia in un punto vicino alla parte centrale del disco. La larghezza delle fossette su una traccia è di circa 0,5 micron; il raggio laser focalizzato è largo meno di 2 micron all'altezza delle fossette. Confrontate queste misure con quelle di un LP: un LP davvero lungo potrebbe contenere qualcosa oltre i 72 minuti di musica sui due lati, cioè 36 minuti per ciascun lato. Anzi, la maggior parte degli LP non raggiungono nemmeno una tal durata visto che la spaziatura fra i solchi deve essere variata dipendentemente dal contenuto di toni bassi della musica, e dei solchi più larghi occupano uno spazio maggiore. A 33-1/3 giri al minuto, ci sono poco oltre 1.200 solchi in circa 10 centimetri, contro le 20.000 tracce su un CD in uno spazio di poco superiore ai 3 cm! La puntina di lettura per un LP ha un raggio di forse 50 o 75 micron.
--------------------------------------------------------------------------------
3.4) E voi pensavate che guidare su una stretta e tortuosa strada di campagna fosse difficile!
Per meglio comprendere la precisione richiesta ai meccanismi servo di un lettore CD, ecco un'analogia:
Ad una velocità lineare costante di circa 1,2 metri al secondo, la precisione di tracking richiesta è impressionante: il tracking corretto di un CD equivale a percorrere oltre 5.000 Km su di un'autostrada larga 3 metri (supponendo un errore di tracking accettabile minore di +/- 0,35 micron) per un secondo di riproduzione, oppure oltre 23.040.000 Km per suonare l'intero disco, senza attraversare accidentalmente la corsia! In realtà, le cose stanno ancor peggio: per tutto questo tempo occorre anche mantenere il fuoco entro 1 micron (o con una tolleranza di +/- 0,5 micron). Quindi, è come pilotare un aereo su un percorso aereo largo 3 metri ad un'altitudine di circa 20 Km (corrispondenti in rapporto ai circa 4 mm della tipica lunghezza focale di una lente dell'obiettivo) con un errore di altitudine minore di +/- 2 metri! Tutto questo mentre la traccia che ci interessa si sposta sotto di noi sia orizzontalmente di quasi 2 Km (assumendo uno scarto di centratura del CD e dello spindle di circa 0,35 mm) che verticalmente di 5 Km per ogni giro (deformazioni del disco ed oscillazioni dello spindle fino ad 1 mm)! Inoltre, dovete provare ad ignorare vari tipi di robaccia (macchie, impronte digitali, fibre, polvere, ecc.) sotto di voi che rapportati in scala hanno le dimensioni di montagne.
La precisione richiesta è incredibile ma è diventata realtà grazie all'utilizzo di tecnologia prodotta in serie che risale alla fine degli anni '70. Inoltre, considerate che un un lettore CD funzionante a dovere è eccezionalmente immune ai piccoli urti e vibrazioni, senz'altro in misura molto maggiore rispetto ad un vecchio giradischi. E tutto si basa sulla riflessione di un raggio laser invisibile della potenza di una frazione di milliWatt!
Naturalmente, per i sistemi servo del lettore CD tutto ciò è comune amministrazione. Meglio sperare che le nostre abilità tecnologiche non siamo mai sprecate - un disco in vinile può essere riprodotto utilizzando una spina di un cespuglio di rose come puntina, e la ruota di un vasaio come piatto del giradischi. Per leggere ed interpretare i contenuti di un CD è necessaria un bel po' di tecnologia in più!
fonte http://bertola.eu/usenet/faq/testi/ser-faq/F_cd_repair1_it.html#CDREPAIR_002
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Re: Buon compleanno Compact Disc
QUALITY SOUND ha scritto:Quando ti va' vieni da me .ne ho diverse sia CD che Vinile stesso master
E' proprio questo il problema: STESSO master. Se il masterè ANALOGICO ovvio vincerà l'LP, se è DIGITALE vincerà il CD, o come minimo il vinile non potrà essere migliore (poichè il master digitale verrà convertito in analogico e ogni processo di trasformazione subirà una perdita di qualità).
Tu usi per testare incisioni "vecchie", impeccabili ma di diversi anni or sono, quando i master rano tutti ANALOGICI. Ecco spiegato come mai vince sempre il vinile!
Se usi invece registrazioni non recenti, ma ATTUALI, con master DIGITALI, vedrai che il verdetto sarà a favore dei CD.
In pratica, come spesso accade anche in formatica, i tuoi risultati e le tue osservazioni sono corretti, ciò che sbagli sono i metodi di testing.
Ultima modifica di Silver Black il Lun 16 Mar 2009 - 18:37 - modificato 1 volta.
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sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Buon compleanno Compact Disc
non mi risulta quanto dici anche con incisioni digitali il vinile va' sempre meglio(non dimenticare poi che l'anello piu' importante della catena e' l'orecchio:analogico)Silver Black ha scritto:QUALITY SOUND ha scritto:Quando ti va' vieni da me .ne ho diverse sia CD che Vinile stesso master
E' proprio questo il problema: STESSO master. Se il masterè ANALOGICO ovvio vincerà l'LP, se è DIGITALE vincerà il CD, o come minimo il vinile non potrà essere migliore (poichè il master digitale verrà convertito in analogico e ogni processo di trasformazione subirà una perdita di qualità).
Tu usi per testare incisioni "vecchie", impeccabili ma di diversi anni or sono, quando i master rano tutti ANALOGICI. Ecco spiegato come mai vince sempre il vinile!
Se usi invece registrazioni non recenti, ma ATTUALI, con master DIGITALI, vedrai che il verdetto sarà a favore dei CD.
In pratica, come spesso accade anche in formatica, i tuoi risultati e le tue osservazioni sono corretti, ciò che sbagli sono i metodi di testing.
Vieni ad ascoltare e te ne renderai conto semplicemente
QUALITY SOUND- Operatore Hi-Fi
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