Recensione Pure Acoustics PRO838

Eccomi qui, finalmente pronto ad aprire questo thread con le mie impressioni di ascolto su questi diffusori che tanto hanno fatto discutere in questi ultimi mesi. Vi prego di leggere fino alla fine e di non giungere a conclusioni affrettate.





Prima di tutto mi sembra doveroso ringraziare il Signor Antonio Merino e la Signora Silvana Spada, distributori del marchio per l'Italia. Persone che hanno dimostrato disponibilità, correttezza, passione e preparazione assolutamente fuori dal comune.
Ho anche avuto il piacere di conoscerli telefonicamente, in una lunga conversazione durante la quale hanno molto cortesemente ed esaustivamente risposto a tutti i miei quesiti in merito ai diffusori.
Tuttavia (e chi mi conosce non può che esserne consapevole), il giudizio estremamente positivo sulle persone non inciderà di una virgola sull' esposizione delle idee che ho maturato in questi giorni di ascolti delle PRO838.

PRO 838 Pure Acoustics "Le Schiaccia Giganti".
Così recita il banner pubblicitario posto sulla colonna destra di questo meraviglioso forum.

Il prezzo di vendita è di 199 euro spese di spedizione comprese, prezzo da bookshelf entry level.

Ma si sono resi conto del rischio che corrono a scrivere una cosa del genere? Il rischio di un' affermazione così roboante?

Ma ci credono davvero o come un chihuahua isterico abbaiano, rumorosi ma innocui, per darsi un contegno, per far capire al mondo che li circonda che anche loro, a dispetto delle apparenze, appartengono alla razza canina?

Le PRO838 sono diffusori anomali. Sono un ibrido. Un bookshelf 2 vie, basso reflex posteriore, con un insolito woofer in polipropilene da 8" ed un classico tweeter da 1" in seta, protetto da una griglia salvacupola in metallo.





Il litraggio è importante ed i diffusori appaiono decisamente imponenti, larghi, profondi, con una linea semplice ma elegante.





Le PRO838 dichiarano una tenuta in potenza di 180 watt RMS ed una buona sensibilità di 89 decibel, un'estensione che va dai 42hz ai 22Khz.



Il legno utilizzato è un economicissimo quanto insufficiente mdf da 11mm. Bussando sulla cassa sembra di suonare un cajon. Anche i cavi usati per il cablaggio sono incredibilmente sottili e il materiale utilizzato come fonoassorbente interno è ridicolo sia per quantità che per qualità.







Anche il crossover è ridotto all'osso, perso nello sconfinato vuoto dell'interno del diffusore, in compagnia soltanto di qualche schizzo di colla.



Fin qui tutto in linea con il prezzo richiesto, nella media.

Tweeter e woofer sono ben realizzati, molto pesanti e dotati di magneti davvero importanti.









Veniamo alla prova d'ascolto.





Ho collegato i diffusori al mio impianto composto da:

Amplificatore Onkyo A-9355
Scheda audio Terratec DMX Fire 24/96

Altre prove sono state effettuate anche con ampli Scythe Kama Bay SDA1100
e scheda audio Terratec Phase 26USB.

Musica liquida in Flac, Wave ed Ape.
I brani che ho usato maggiormente sono quelli che più spesso utilizzo per "capire" un impianto.

Tra i quali:

Sophie Milman - Take Love Easy
Trilok Gurtu - Dea
Spyro Gyra - Get Busy
Fourplay - Galaxia
Ozric Tentacles - Oddweird
Quintorigo - Grigio
Sarah K - Miles Away
Carmen Gomes - Let's Go Get Stoned
Fourplay - Let's Make Love
Dire Straits - Money For Nothing
Milan Polak - The Glowing Of A Cigarette
Steve Vai - Warm Regards
Another Brick In The Wall Part II - Pink Floyd
Manù Katché - Swing Piece

Bene, avete presente la favola del brutto anatroccolo? Bravi.



Le PRO838, sempre tenendo conto del prezzo di vendita, si trasformano in uno splendido cigno. E' una delle prime volte che mi capita di trovare un produttore che dichiara la reale sensibilità di un diffusore. Le Pure Acoustics suonano forte, forte, forte. Sono facili da pilotare, anche lo Scythe 1100 le pilota bene (sempre coi suoi limiti endemici).

Anche l'estremo basso dichiarato di 42hz, che credevo fosse un numero illusorio messo lì a gettare fumo negli occhi, è invece assolutamente realistico. I diffusori scendono incredibilmente in basso, palesando una matericità inaspettata. Il basso è potente, profondo, articolato: e' un rapporto fisico.
La gamma media non mi è dispiaciuta affatto e soprattutto le voci femminili sono molto presenti, calde, facilmente percepibili.
Gli acuti sono cristallini, brillanti. Gli strumenti a corda sono godibilissimi. L'attacco di Mark Knopfler è un orgasmo, anche i timbri sono credibili.
La scena mi è sembrata ottima, tutto è ben posizionabile, distinguibile, spaziale.

Tutto ciò è però vero fino a certi volumi. Girando la manopola dell'ampli fino ad ore 12 (stiamo comunque parlando già di livelli assolutamente incompatibili con la pazienza del vicinato medio), il basso si slabbra e diventa confuso, sgradevole, inascoltabile così come la chitarra e le note più alte del pianoforte che risultano fastidiosamente metalliche a causa anche del mobile che entra in risonanza fino a vibrare in maniera insopportabile, tanto che appoggiando una mano sopra si avverte chiaramente la vibrazione degli inadeguati pannelli in mdf, ma ripeto, sto parlando di pressioni sonore
da maleducazione pura.

Per concludere, a mio parere, i Pure Acoustics PRO838 sono dei diffusori con un rapporto prezzo/prestazioni assolutamente sbalorditivo. Sono diffusori che emozionano, che ti inebriano con il loro profumo intenso e con il loro sapore corposo, piccante come un buon formaggio stagionato, grasse come una salsiccia tagliata a coltello.

In quanti hanno rinunciato ad acquistare un bookshelf, consapevoli che si sarebbero trovati con una gamma bassa sacrificata, soprattutto nel segmento entry level?
Bene, questi diffusori sono la scelta obbligata di chiunque cerchi un diffusore da scaffale che suoni ricco e potente come un diffusore da pavimento.
Il tutto però a patto di disaccoppiarlo a dovere dalla superficie d'appoggio e di dargli un certo quantitativo di aria soprattutto posteriormente, altrimenti anche a volumi moderati il suono sarà fortemente influenzato dallo spazio circostante.

Sinceramente non mi spiego come la pochezza costruttiva e dei materiali utilizzati per produrre questi diffusori (a parte i driver che sono sicuramente ottimi) possa aver portato a risultati così validi, ma questo interrogativo mi porta a pensare che con pochi euro ed ancora meno tempo si possano ottenere, con semplici modifiche, notevoli miglioramenti nella resa sonora. Per questo motivo ho deciso di acquistare i diffusori oggetto di questa prova, per poter poi intervenire, poco per volta, con modifiche sul mobile, nel cablaggio e nel crossover.

A presto!

Patrick Fisichella

Grazie della recensione da un altro nottambulo causa studio!!! e resto in attesa delle modifiche

una domanda: quindi è superiore agli altri bookshlef sotto i 250 euro? tipo IL&co? con cosa si potrebbe paragonare?

Ti giuro che mi viene difficile fare un paragone con altri bookshelf. Un' impressione simile di "vigore", di presenza in basso me l'avevano data con il mio impianto solo le Monitor Audio RS1. Ma, sebbene le Monitor Audio siano globalmente superiori, le PRO838 sono ancora più "fisiche".

Bella recensione. Hai ottime proprietà di linguaggio, e speriamo pure di tweaking... Siamo in attesa!
Sembra un prodotto davvero interessante

mikelangeloz ha scritto:Bella recensione. Hai ottime proprietà di linguaggio, e speriamo pure di tweaking... Siamo in attesa!
Sembra un prodotto davvero interessante

Ti ringrazio. Sai qual è il rischio? Che agendo all'interno, sul mobile, si riduca il litraggio e cambino così le caratteristiche soniche del diffusore. Andrò per tentativi, confidando anche nell'aiuto del mio amico forumer my-avatar, lui si straordinario diy-er.

Vero. Si potrebbe cominciare intanto aggiungendo fonoassorbente o bitume, migliorando la sezione dei cavi e magari mettendo qualche listello di legno in orizzontale per aumentare la rigidità del mobile...

mikelangeloz ha scritto:Vero. Si potrebbe cominciare intanto aggiungendo fonoassorbente o bitume, migliorando la sezione dei cavi e magari mettendo qualche listello di legno in orizzontale per aumentare la rigidità del mobile...

Dammi un po' di tempo e ci divertiamo

grazie Patrik bella prova molto realistica nella disamina ed anche neutra! aspettiamo il tweking per sapere la loro resa se sia migliorata........ buon proseguimento.

Complimenti Patrik, ottima disamina, ottimo lavoro.

Adesso che hai detto tutto tu non me le spediranno più.

Avevo il sospetto che chi le ascolta se le tiene, il prezzo è molto importante ed è sicuramente centrato.
Credo che per chi si affaccia al mondo hi-fi queste soluzioni siano eccellenti, poca spesa massima resa.

Va che bella recensione !!!
Molto interessante ed effettivamente a quel prezzo viene voglia di provarli.

Grazie

Bravo Patrick!
Interessantissima recensione, e complimenti per l'acquisto!

Patrick ha scritto:Dammi un po' di tempo e ci divertiamo

Anch'io mi associo al plauso per questa bella recensione.
Questa occasione mi fa venire in mente la bella stagione di tweaking della schedina Sure con TA2024...

Grazie Patrik, ottimo lavoro, rimango sintonizzato per vedere gli effetti di eventuali TK, chissà forse sarebbe anche il caso di mettere mano al xover, che mi sembra veramente... minimale!
Ciao Mauro

bella recensione Patrick! mi interesserebbe anche un confronto con le tannoy che hai in foto

jankovic ha scritto:bella recensione Patrick! mi interesserebbe anche un confronto con le tannoy che hai in foto

Ciao carissimo! Le Tannoy sono molto più asettiche. Il basso presente, articolato, più secco e controllato ma meno coinvolgente, la gamma media è più arretrata e gli acuti sono decisamente meno gradevoli. Le inglesi sono meno sensibili, più difficili da pilotare (la sensibilità dichiarata di 89db mi sembra parecchio lontana dalla realtà). La ricostruzione della scena è ugualmente buona ma le Tannoy, data la migliore realizzazione ed il maggior pregio dei materiali utilizzati, anche a volumi molto elevati restano assolutamente coerenti.

A livello di puro ascolto, lo dico con assoluta sorpresa, almeno nella mia catena le PRO838 vincono a mani basse.

Grazie delle recensione.

Sono curioso sul sapere le differenze che hai riscontrato utilizzando i due amplificatori Onkyo A-9355
e Kama Bay SDA1100. Sicuramente l'Onkyo avendo più potenza riuscirà a gestirle meglio... puoi approfondire di più questo punto?

Grazie

Patrick con le tue recensioni fai venire voglia di comprare le cose alle persone.
meno male che ora mi hai talmente attaccato la voglia di cuffie che sto impazzendo tra acquisti vari
cercherò di trattenermi questa volta
grande recensione

Patrick ha scritto:

jankovic ha scritto:bella recensione Patrick! mi interesserebbe anche un confronto con le tannoy che hai in foto

Ciao carissimo! Le Tannoy sono molto più asettiche. Il basso presente, articolato, più secco e controllato ma meno coinvolgente, la gamma media è più arretrata e gli acuti sono decisamente meno gradevoli. Le inglesi sono meno sensibili, più difficili da pilotare (la sensibilità dichiarata di 89db mi sembra parecchio lontana dalla realtà). La ricostruzione della scena è ugualmente buona ma le Tannoy, data la migliore realizzazione ed il maggior pregio dei materiali utilizzati, anche a volumi molto elevati restano assolutamente coerenti.

A livello di puro ascolto, lo dico con assoluta sorpresa, almeno nella mia catena le PRO838 vincono a mani basse.

ottimo ed abbondante thanks

Ciao Patrick,
ovviamente con una recensione così scateni la curiosità di molti. Nel mio caso mi sono subito chiesto che differenze ci possono essere rispetto alle cambrdidge S30, visto che il prezzo è simile. Non so se le hai mai sentite, ma in caso affermativo sarei molto curioso di sapere le tue impressioni.
Ciao, grazie

bella recensione! adesso la curiosità è tanta! magari saranno preda della mia sure tk 2050 che modificherò a breve!!

nd1967 ha scritto:Grazie delle recensione.

Sono curioso sul sapere le differenze che hai riscontrato utilizzando i due amplificatori Onkyo A-9355
e Kama Bay SDA1100. Sicuramente l'Onkyo avendo più potenza riuscirà a gestirle meglio... puoi approfondire di più questo punto?

Grazie

Ciao Andrea, l'SDA1100 suona comunque più esile, con meno corpo rispetto all'Onkyo.
Le PRO838 sono facili da gestire ma alzando più del dovuto il potenziomentro l'Sda, come da tradizione, va in clipping. Fino ad oggi il Kama ha dato il meglio di sé con le Klipsch B2.

Ottimo Patrick!!
Sarebbe interessante il confronto con le Behringer TRUTH B2031P

Maxyx75 ha scritto:Ciao Patrick,
ovviamente con una recensione così scateni la curiosità di molti. Nel mio caso mi sono subito chiesto che differenze ci possono essere rispetto alle cambrdidge S30, visto che il prezzo è simile. Non so se le hai mai sentite, ma in caso affermativo sarei molto curioso di sapere le tue impressioni.
Ciao, grazie

Si, ho ascoltato le S30. Semplicemente sono due prodotti non paragonabili. Le S30 sono un bookshelf di piccole dimensioni. Molto generose in basso (in rapporto alle dimensioni del woofer) ma poco dettagliate. Le S30 sono sicuramente più facili da posizionare ma, potendo scegliere, preferisco nettamente le 838 che, credimi, sono diffusori da pavimento mascherati da bookshelf!

Che bella la recensione Patrik!!
So che è difficile ma una menzione di confronto con le Klipsh in foto?
"Temo" che le klipsh ne escano come diffusori senza gamma bassa vero?

PS: certo che sono enormi queste PRO838!!

MaurArte ha scritto:Ottimo Patrick!!
Sarebbe interessante il confronto con le Behringer TRUTH B2031P

Grazie! Le Behringer non le ho per adesso sotto mano ma le ho avute per parecchio tempo. Sarai d'accordo con me sul fatto che non emozionano. Suonano benissimo ma il woofer è difficile da muovere, restituisce un basso secco, potente ma poco profondo.
Gli acuti sono molto definiti, precisi, puliti, ma tutto restituisce un'impressione di grande freddezza, distacco. Pensa che quando ho dovuto scegliere tra le Behringer e le Tannoy ho preso le Tannoy senza pensarci su due volte. Le PRO838 mi sono piaciute subito, più delle Tannoy, che però terrò sicuramente per i mixing, sono meno colorate.