CD Players al posto di DVD players e multiformato.
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CD Players al posto di DVD players e multiformato.
Vorrei qui aprire una discussione sull’uso generalizzato di DVD player in Hi Fi, per la loro presunta superiorità sui CD Player tradizionali. Riporto di seguito l’intervista in inglese da me tradotta ad un’illuminato ingegnere elettronico polacco conosciuto in rete, e che meglio di me sa esprimere le perplessità tecniche su questa presunta superiorità ( artificiosità, aggiungo io). Per non citare la solidità delle macchine di qualche tempo fa rispetto alle orrende e lentissime meccaniche o telai in PVC dei DVD players odierni.
“Ingegnere, Lei è generalmente propenso ad usare ‘vecchie’ macchine anziche utilizzare i nuovi ritrovati tecnologici. Lei è forse un pò lunatico o è una sorta di Amish, che rifiuta il progresso tecnologico?
Cosa c’é che non va, secondo lei, nella conversione 24 bit/192 KHz e HDCD oppure nei SACD?
“Ecco cosa posso rispondere: esistono due tipi di risoluzione, analogica e digitale. Possiamo parlare in linguaggio digitare e concludere che l’informazione digitale può avere ad esempio un campione della lunghezza di 16 bit. Il chip che deve leggere questa informazione deve operare a 16 bit, ma quest’ultimo è in grado di convertire in una risultante Onda sinusoidale con la stessa accuratezza presente nel dominio digitale? Ecco la questione chiave!
I bits sono la più piccola informazione che interviene nel processo, e qui vorrei portare un esempio con le macchine fotografiche digitali. In genere si preferisce acquistare una CANON D30 da 8megapixel anziche una KODAK tascabile da 100 euro e 10megapixel. Il numero di pixel di quest’ultima è maggiore rispetto alla CANON, ma tutto viene perduto fra compressioni e firmware,bassa qualità delle lenti ed accuratezza degli stadi d’alimentazione etc.
Nella riproduzione musicale, i nostri cd sono incisi a 16 bits, non importa che DAC usiamo, sono sempre 16 bits. Ciò significa che possiamo riprodurre un segnale di di 2 Volts pp con la risoluzione di 2 /65500 di volts.
Allora perché gli economici DVD player con una risoluzione reale di 24bits non sono immediatamente superiori?
Semplicemente perché aumentare la risoluzione digitale non ha alcuna possibilità reale di entrare in gioco.
Il fatto è che, perlando “digitalmente” , un chip possa leggere una informazione a 24bits, non garantisce affatto la restituzione di un segnale analogico della stessa risoluzione e dettaglio. Vi sono troppe cose che entrano in gioco ad esempio la frequenza di Clock, la stabilità degli stadi di alimentazione e dello stadio analogico; tutti questi circuiti hanno la capacità di riprodurre un segnale con un’accuratezza diciamo del 0.01% che equivale 1/10000, il che è molto lontano da 1/65500 che è la risoluzione del DAC a 16 bit; ma mooooolto più lontano di un DAC a 24bit, che equivalrebbe a 2 24 potenza, ovvero 2X655008 ( due per 65500 elevato all’ottava potenza) Risultato: un numero con 49 cifre!!!!!!!
Una spiegazione non matematica si può rendere se si prende ad esempio una comune moderna stampante.Alcuni produttori possono vantare su alcune loro stampanti una risoluzione di 20.000 punti per pollice. Questo potrebbe anche essere vero per la risoluzione della testa di stampa ed il relativo software; ma il risultato “analogico” sarà ben diverso. La goccia di inchiostro rilasciata dal singolo uggello dalla testa di stampa si spanderà su una superficie della carta 10 volte maggiore, in seconda ipotesi, la struttura della trama della carta è dieci volte maggiore di quanto una risoluzione a 20.000dpi richiederebbe. Sicché la limitazione risiede nell’interazione fra carta e testa di stampa, e non nella capacità di risoluzione di quest’ultima. Per non citare la precisione dei movimenti sulle guide su cui scorre detta testa o la temperatura degl’ugelli,la pressione atmosferica, la temperatura e l’umidità, etc etc.
Per cui, chi dice e promette una risoluzione udibile a 24bits effettiva, vuol dire che è in grado di realizzare un dispostivo capace della risoluzione di una centibilionesima parte di Volt!
Non è molto serio affermare ciò, e va preso tutto col beneficio di successive verifiche, di là da venire.
Sicche cari audiofili, non c’é correlazione tra l’aumento della risoluzione digitale oltre 16 bits, e la qualità del suono; o almeno non è immediatamente garantito con poca spesa. Suggerisco in fine di concentrarci piuttosto sullo sfruttamento migliore dei Bits che abbiamo, invece di preoccuparci di quelli che non abbiamo.
Dite la vostra.
“Ingegnere, Lei è generalmente propenso ad usare ‘vecchie’ macchine anziche utilizzare i nuovi ritrovati tecnologici. Lei è forse un pò lunatico o è una sorta di Amish, che rifiuta il progresso tecnologico?
Cosa c’é che non va, secondo lei, nella conversione 24 bit/192 KHz e HDCD oppure nei SACD?
“Ecco cosa posso rispondere: esistono due tipi di risoluzione, analogica e digitale. Possiamo parlare in linguaggio digitare e concludere che l’informazione digitale può avere ad esempio un campione della lunghezza di 16 bit. Il chip che deve leggere questa informazione deve operare a 16 bit, ma quest’ultimo è in grado di convertire in una risultante Onda sinusoidale con la stessa accuratezza presente nel dominio digitale? Ecco la questione chiave!
I bits sono la più piccola informazione che interviene nel processo, e qui vorrei portare un esempio con le macchine fotografiche digitali. In genere si preferisce acquistare una CANON D30 da 8megapixel anziche una KODAK tascabile da 100 euro e 10megapixel. Il numero di pixel di quest’ultima è maggiore rispetto alla CANON, ma tutto viene perduto fra compressioni e firmware,bassa qualità delle lenti ed accuratezza degli stadi d’alimentazione etc.
Nella riproduzione musicale, i nostri cd sono incisi a 16 bits, non importa che DAC usiamo, sono sempre 16 bits. Ciò significa che possiamo riprodurre un segnale di di 2 Volts pp con la risoluzione di 2 /65500 di volts.
Allora perché gli economici DVD player con una risoluzione reale di 24bits non sono immediatamente superiori?
Semplicemente perché aumentare la risoluzione digitale non ha alcuna possibilità reale di entrare in gioco.
Il fatto è che, perlando “digitalmente” , un chip possa leggere una informazione a 24bits, non garantisce affatto la restituzione di un segnale analogico della stessa risoluzione e dettaglio. Vi sono troppe cose che entrano in gioco ad esempio la frequenza di Clock, la stabilità degli stadi di alimentazione e dello stadio analogico; tutti questi circuiti hanno la capacità di riprodurre un segnale con un’accuratezza diciamo del 0.01% che equivale 1/10000, il che è molto lontano da 1/65500 che è la risoluzione del DAC a 16 bit; ma mooooolto più lontano di un DAC a 24bit, che equivalrebbe a 2 24 potenza, ovvero 2X655008 ( due per 65500 elevato all’ottava potenza) Risultato: un numero con 49 cifre!!!!!!!
Una spiegazione non matematica si può rendere se si prende ad esempio una comune moderna stampante.Alcuni produttori possono vantare su alcune loro stampanti una risoluzione di 20.000 punti per pollice. Questo potrebbe anche essere vero per la risoluzione della testa di stampa ed il relativo software; ma il risultato “analogico” sarà ben diverso. La goccia di inchiostro rilasciata dal singolo uggello dalla testa di stampa si spanderà su una superficie della carta 10 volte maggiore, in seconda ipotesi, la struttura della trama della carta è dieci volte maggiore di quanto una risoluzione a 20.000dpi richiederebbe. Sicché la limitazione risiede nell’interazione fra carta e testa di stampa, e non nella capacità di risoluzione di quest’ultima. Per non citare la precisione dei movimenti sulle guide su cui scorre detta testa o la temperatura degl’ugelli,la pressione atmosferica, la temperatura e l’umidità, etc etc.
Per cui, chi dice e promette una risoluzione udibile a 24bits effettiva, vuol dire che è in grado di realizzare un dispostivo capace della risoluzione di una centibilionesima parte di Volt!
Non è molto serio affermare ciò, e va preso tutto col beneficio di successive verifiche, di là da venire.
Sicche cari audiofili, non c’é correlazione tra l’aumento della risoluzione digitale oltre 16 bits, e la qualità del suono; o almeno non è immediatamente garantito con poca spesa. Suggerisco in fine di concentrarci piuttosto sullo sfruttamento migliore dei Bits che abbiamo, invece di preoccuparci di quelli che non abbiamo.
Dite la vostra.
Ultima modifica di Flightangel il Gio 25 Set 2008 - 14:43 - modificato 3 volte.
Flightangel- CDP Expert
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Re: CD Players al posto di DVD players e multiformato.
Facendo due conti:
Il cd a 16 bit ha un range dinamico teorico di 96.6 dB
quello a 24 bit ha un range dinamico di 144.49 dB
Trovare solo un amplificatore con 96 dB di dinamica reale è difficile (il t-amp ci arriva).
l'orecchio umano ha una dinamica di 120 dB (soglia del dolore). Quindi con 144 dB
si potrebbe, in teoria, registrare il fruscio di una foglia che cade e
il rumore di un jumbojet in decollo, e riprodurlo senza distorsioni o
perdite di pressione acustica ( ).
Un dac di bassa qualità a 24 bit ormai costa poco, gli metti dentro un po di marketing, componenti di bassa qualità e il gioco è fatto.
Ha ragione in pieno!
Forse il 24 bit riduce le distorsioni sui pianissimi, ma anche qua ci vuole un ampli vero per riprodurli come si deve.
Il cd a 16 bit ha un range dinamico teorico di 96.6 dB
quello a 24 bit ha un range dinamico di 144.49 dB
Trovare solo un amplificatore con 96 dB di dinamica reale è difficile (il t-amp ci arriva).
l'orecchio umano ha una dinamica di 120 dB (soglia del dolore). Quindi con 144 dB
si potrebbe, in teoria, registrare il fruscio di una foglia che cade e
il rumore di un jumbojet in decollo, e riprodurlo senza distorsioni o
perdite di pressione acustica ( ).
Un dac di bassa qualità a 24 bit ormai costa poco, gli metti dentro un po di marketing, componenti di bassa qualità e il gioco è fatto.
Ha ragione in pieno!
Forse il 24 bit riduce le distorsioni sui pianissimi, ma anche qua ci vuole un ampli vero per riprodurli come si deve.
Barone Rosso- Moderatore
- Data d'iscrizione : 24.03.08
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Re: CD Players al posto di DVD players e multiformato.
ma facendo un altro paio di conti, potrebbe aver torto.
Il primo punto è che un sistema sovradimensionato (come il caso dell'audio a 24 bit) sicuramente permette una maggiore flessibilità nella dinamica e nelle registrazioni, quindi per chi usa sistemi che suonano bene potrebbe essere un vantaggio.
Ma se lo si usa su un su un sistema a basso costo e coi woofer in plastica [ne ho visto uno] suonerà male.
Il secondo punto molto tecnico è il filtraggio delle alte frequenze molto presenti nei sistemi digitali:
Con una densità di di campionamento di 44 Khz il massimo registrabile è di 22 Khz, dopo ci sono tutti i disturbi provocati dal fenomeno dell'aliasing che vanno filtrati, pena: sovracaricare l'amplificatore con segnali inutili ad alta frequenza.
Quindi con 192 KHz di frequenza di campionamento il fenomeno diventa molto piu facile da gestire in quanto spostato su gamme molto piu alte.
Il primo punto è che un sistema sovradimensionato (come il caso dell'audio a 24 bit) sicuramente permette una maggiore flessibilità nella dinamica e nelle registrazioni, quindi per chi usa sistemi che suonano bene potrebbe essere un vantaggio.
Ma se lo si usa su un su un sistema a basso costo e coi woofer in plastica [ne ho visto uno] suonerà male.
Il secondo punto molto tecnico è il filtraggio delle alte frequenze molto presenti nei sistemi digitali:
Con una densità di di campionamento di 44 Khz il massimo registrabile è di 22 Khz, dopo ci sono tutti i disturbi provocati dal fenomeno dell'aliasing che vanno filtrati, pena: sovracaricare l'amplificatore con segnali inutili ad alta frequenza.
Quindi con 192 KHz di frequenza di campionamento il fenomeno diventa molto piu facile da gestire in quanto spostato su gamme molto piu alte.
Barone Rosso- Moderatore
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Re: CD Players al posto di DVD players e multiformato.
Barone Rosso ha scritto:ma facendo un altro paio di conti, potrebbe aver torto.
Il primo punto è che un sistema sovradimensionato (come il caso dell'audio a 24 bit) sicuramente permette una maggiore flessibilità nella dinamica e nelle registrazioni, quindi per chi usa sistemi che suonano bene potrebbe essere un vantaggio.
Ma se lo si usa su un su un sistema a basso costo e coi woofer in plastica [ne ho visto uno] suonerà male.
Il secondo punto molto tecnico è il filtraggio delle alte frequenze molto presenti nei sistemi digitali:
Con una densità di di campionamento di 44 Khz il massimo registrabile è di 22 Khz, dopo ci sono tutti i disturbi provocati dal fenomeno dell'aliasing che vanno filtrati, pena: sovracaricare l'amplificatore con segnali inutili ad alta frequenza.
Quindi con 192 KHz di frequenza di campionamento il fenomeno diventa molto piu facile da gestire in quanto spostato su gamme molto piu alte.
Beh, ti sfugge che tutti i cd player dispongono di filtri anti alias! Anche il semplice sovraccapionamento 4X li sposta in avanti alla banda audio udibile.
Flightangel- CDP Expert
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Re: CD Players al posto di DVD players e multiformato.
Flightangel ha scritto:
Beh, ti sfugge che tutti i cd player dispongono di filtri anti alias! Anche il semplice sovraccapionamento 4X li sposta in avanti alla banda audio udibile.
Non mi è sfuggito, solo che un filtro che taglia a 100 Khz è meno dannoso, da un punto di vista audiofilo, di uno che deve tagliare a 22 Khz.
Di fronte al sovra campionamento molti audiofili storcono il naso , questo ti è sfuggito.
E ormai le memorie di massa costano davvero poco.
Il punto è che un woofer di plastica suonerà male anche con 24bit e 192 KHz.
Barone Rosso- Moderatore
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Re: CD Players al posto di DVD players e multiformato.
Ora sarei veramente curioso sapere se ( all'attuale livello costruttivo dei DVD players ) sia veramente determinante lo stadio di conversione, quello di alimentazione o la precisione della meccanica di lettura. Ed in più con quale metro distingueremmo fra queste variabili, quale è la più discriminante? :?: :?:
Escludendo di ascoltare il tutto con woofer di plastica, ... ovviamente !!
Escludendo di ascoltare il tutto con woofer di plastica, ... ovviamente !!
Flightangel- CDP Expert
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Re: CD Players al posto di DVD players e multiformato.
Mi ero perso questa discussione.
Il tuo amico polacco ha ragione se consideriamo solo materiale a 16/44.1k ovvero lo standard redbook. Se iniziamo a parlare di tracce ad alta risoluzione è ovvio che un DAC a 16 bit comporterà una perdita di parte delle informazioni contenute nella musica da riprodurre.
Tutto conta, più o meno.
Le mie esperienze portano a questa classifica:
1) alimentazione
2) stato di uscita del convertitore
3) DAC
4) Meccanica
5) Tutto il resto
A parità di tutto, variare un elemento (es. cambiare la meccanica) consente di fare qualche prova. Ben più difficile è sostituire un DAC con un altro
Il tuo amico polacco ha ragione se consideriamo solo materiale a 16/44.1k ovvero lo standard redbook. Se iniziamo a parlare di tracce ad alta risoluzione è ovvio che un DAC a 16 bit comporterà una perdita di parte delle informazioni contenute nella musica da riprodurre.
Flightangel ha scritto:Ora sarei veramente curioso sapere se ( all'attuale livello costruttivo dei DVD players ) sia veramente determinante lo stadio di conversione, quello di alimentazione o la precisione della meccanica di lettura. Ed in più con quale metro distingueremmo fra queste variabili, quale è la più discriminante? :?: :?:
Escludendo di ascoltare il tutto con woofer di plastica, ... ovviamente !!
Tutto conta, più o meno.
Le mie esperienze portano a questa classifica:
1) alimentazione
2) stato di uscita del convertitore
3) DAC
4) Meccanica
5) Tutto il resto
A parità di tutto, variare un elemento (es. cambiare la meccanica) consente di fare qualche prova. Ben più difficile è sostituire un DAC con un altro
Telstar- Membro classe bronzo
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