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differenze di voltaggio

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Messaggio Da fannaru Dom 12 Apr 2009 - 22:15

Mi sto ponendo questo problema ( la differenza di voltaggio nei vari paesi ) perchè sto dando una occhiata all'usato su siti esteri ed ovviamente per apparecchi USA c'è una bella differenza... nel senso che la corrente elettrica quella americana va a circa la metà di quella nostrana. Ma innanzitutto per chiarire ....

1) in Italia la corrente è a 220 v ?? o a 230 v ??

2) per esempio ho visto apparecchi che funzionano con 240 v.... vista la poca differenza che succede se viene messo in funzione con la nostra corrente ??

3) si può ovviare acquistando un alimentatore universale come quello che mi hanno fornito col Virtue One ??

4) se si, acquistando un alimentatore a quali cose si deve badare per evitare problemi ?

5) ultima e più importante.... si perde in qualità del suono ??
fannaru
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Messaggio Da Fabio Dom 12 Apr 2009 - 23:09

fannaru ha scritto:Mi sto ponendo questo problema ( la differenza di voltaggio nei vari paesi ) perchè sto dando una occhiata all'usato su siti esteri ed ovviamente per apparecchi USA c'è una bella differenza... nel senso che la corrente elettrica quella americana va a circa la metà di quella nostrana. Ma innanzitutto per chiarire ....

1) in Italia la corrente è a 220 v ?? o a 230 v ??

2) per esempio ho visto apparecchi che funzionano con 240 v.... vista la poca differenza che succede se viene messo in funzione con la nostra corrente ??

3) si può ovviare acquistando un alimentatore universale come quello che mi hanno fornito col Virtue One ??

4) se si, acquistando un alimentatore a quali cose si deve badare per evitare problemi ?

5) ultima e più importante.... si perde in qualità del suono ??



La tensione di rete è ufficialmente 220V, ma puo' oscillare di molto. Dipende dalla zona e dal carico della linea.
Di solito gli apparecchi a 240Volt funzionano regolarmente a 220V- 230V
Molti alimentatori switching accettano sia la tensione di rete americana che quella europea, vedi ad esempio quelli di molti portatili attuali
C'è da considerare che la corrente in ingresso è invresamente proporsionale alla tensione e molti di quesi alimentatori vanno meglio a 220V-230v, quando non ottimizzati appositmente per la 110v-115v.
Questo non è una regola ferrea, quindi nel tuo caso, accertati che sulla targhetta sia dichiarato un valore massimo compatibile, ma penso che per universale intendi appunto questa caratteristica.
Se uno switching è dichiarato a 240v di solito è un valore massimo e funziona egregiamente con la 220. Una volta che lo stadio di rettifica e pilotaggio a monte del trafo ad alta frequenza, riesce a gestire la tensione massima, si riesce anche ad avere in uscita la tensione costante di targa. In genere la tensione è "regolata" prima del trasformatore dall'oscillatore stesso e in uscita viene solo raddrizzata e filtrata.
Se invece l'alimentatore ha un trasformatore tradizionale, deve essere presente la possibilità di impostare la tensione di ingresso 110-220 con un selettore.
Nel caso non ci sia, o interponi un autotrasfomatore, o devi far riavvolgere il traformatore, o capire se esiste un ricambio apposito della casa.
Quando non hai una vaschetta IEC cambia anche la presa o comunque la spina del cavo.
Io eviterei di acquistare apparecchiature americane con trasformatori tradizionali, anche se a volte ci sono dei prezzi che mi hanno tentato non poco a sperimentare una modifica.
Se la tensione di rete è un po' più bassa ne puo' risentire la qualità quando all'ampli viene richiesto di erogare tutta sua potenza, in quanto l'alimentatore o in tensone o in corrrente (nelle due tipologie) diminuisce le sue capacità.
A bassi volumi di ascolto non me ne preoccuperei
I valori da tenere in considerazione sono la tensione alternata di ingresso, quella continua in uscita, e la corrente erogabile ( e qui dipende molto dall'onesta del costruttore ).
La tipologia invece puo' essere tadizionale, stabilizzata o non nelle sue varie implementazioni, oppure switching.
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Messaggio Da fannaru Lun 13 Apr 2009 - 10:25

Fabio ha scritto:
fannaru ha scritto:Mi sto ponendo questo problema ( la differenza di voltaggio nei vari paesi ) perchè sto dando una occhiata all'usato su siti esteri ed ovviamente per apparecchi USA c'è una bella differenza... nel senso che la corrente elettrica quella americana va a circa la metà di quella nostrana. Ma innanzitutto per chiarire ....

1) in Italia la corrente è a 220 v ?? o a 230 v ??

2) per esempio ho visto apparecchi che funzionano con 240 v.... vista la poca differenza che succede se viene messo in funzione con la nostra corrente ??

3) si può ovviare acquistando un alimentatore universale come quello che mi hanno fornito col Virtue One ??

4) se si, acquistando un alimentatore a quali cose si deve badare per evitare problemi ?

5) ultima e più importante.... si perde in qualità del suono ??



La tensione di rete è ufficialmente 220V, ma puo' oscillare di molto. Dipende dalla zona e dal carico della linea.
Di solito gli apparecchi a 240Volt funzionano regolarmente a 220V- 230V
Molti alimentatori switching accettano sia la tensione di rete americana che quella europea, vedi ad esempio quelli di molti portatili attuali
C'è da considerare che la corrente in ingresso è invresamente proporsionale alla tensione e molti di quesi alimentatori vanno meglio a 220V-230v, quando non ottimizzati appositmente per la 110v-115v.
Questo non è una regola ferrea, quindi nel tuo caso, accertati che sulla targhetta sia dichiarato un valore massimo compatibile, ma penso che per universale intendi appunto questa caratteristica.
Se uno switching è dichiarato a 240v di solito è un valore massimo e funziona egregiamente con la 220. Una volta che lo stadio di rettifica e pilotaggio a monte del trafo ad alta frequenza, riesce a gestire la tensione massima, si riesce anche ad avere in uscita la tensione costante di targa. In genere la tensione è "regolata" prima del trasformatore dall'oscillatore stesso e in uscita viene solo raddrizzata e filtrata.
Se invece l'alimentatore ha un trasformatore tradizionale, deve essere presente la possibilità di impostare la tensione di ingresso 110-220 con un selettore.
Nel caso non ci sia, o interponi un autotrasfomatore, o devi far riavvolgere il traformatore, o capire se esiste un ricambio apposito della casa.
Quando non hai una vaschetta IEC cambia anche la presa o comunque la spina del cavo.
Io eviterei di acquistare apparecchiature americane con trasformatori tradizionali, anche se a volte ci sono dei prezzi che mi hanno tentato non poco a sperimentare una modifica.
Se la tensione di rete è un po' più bassa ne puo' risentire la qualità quando all'ampli viene richiesto di erogare tutta sua potenza, in quanto l'alimentatore o in tensone o in corrrente (nelle due tipologie) diminuisce le sue capacità.
A bassi volumi di ascolto non me ne preoccuperei
I valori da tenere in considerazione sono la tensione alternata di ingresso, quella continua in uscita, e la corrente erogabile ( e qui dipende molto dall'onesta del costruttore ).
La tipologia invece puo' essere tadizionale, stabilizzata o non nelle sue varie implementazioni, oppure switching.

Perfetto Fabio....grazie mille !!! Smile
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