affaticamento uditivo
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affaticamento uditivo
nella ricerca della coppia di diffusori perfetta ho scoperto l'esistenza dell'affaticamento uditivo, ovvero del fastidio provocato da un diffusore magari perchè mal progettato.
Da cosa può dipendere questo fenomeno? Esistono diffusori con membrane realizzate nei più diversi materiali, dal metallo ai materiali plastici. Esiste una correlazione ed è possibile fare una scelta basata su qualche criterio?
Ad esempio un diffusore come il monitor audio RX1 che mi è sembrato avere le frequenze medie e acute in evidenza può risultare alla lunga più fastidioso di un diffusore come il MA BX2 che mi è parso in generale un po' più opaco?
L'Indiana line tesi 240 mi è sembrato invece molto ma molto morbido (almeno ad un ascolto in negozio), anche se naturalmente meno ricco di bassi.
Da cosa può dipendere questo fenomeno? Esistono diffusori con membrane realizzate nei più diversi materiali, dal metallo ai materiali plastici. Esiste una correlazione ed è possibile fare una scelta basata su qualche criterio?
Ad esempio un diffusore come il monitor audio RX1 che mi è sembrato avere le frequenze medie e acute in evidenza può risultare alla lunga più fastidioso di un diffusore come il MA BX2 che mi è parso in generale un po' più opaco?
L'Indiana line tesi 240 mi è sembrato invece molto ma molto morbido (almeno ad un ascolto in negozio), anche se naturalmente meno ricco di bassi.
zorba- Novizio
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Re: affaticamento uditivo
Eheheh, benvenuto in questo fantastico mondo!
In bocca al lupo...
In bocca al lupo...
sasachess- Membro classe bronzo
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Re: affaticamento uditivo
Per esperienza ti posso dire solo... Occhio alle Klipsch
Io le avevo, ora vivo felice senza mal di testa con le ProAc!
Credo in questo caso dipenda dal tweeter a tromba che 'spara' parecchio rendendo il suono aperto di grande impatto...ma che alla lunga a mio avviso, risulta un pò affaticante.
C'è comunque chi ama questo tipo di suono... Quindi il mio consiglio è di ascoltare molti diffusori per farti una idea tua!! Buona fortuna
Io le avevo, ora vivo felice senza mal di testa con le ProAc!
Credo in questo caso dipenda dal tweeter a tromba che 'spara' parecchio rendendo il suono aperto di grande impatto...ma che alla lunga a mio avviso, risulta un pò affaticante.
C'è comunque chi ama questo tipo di suono... Quindi il mio consiglio è di ascoltare molti diffusori per farti una idea tua!! Buona fortuna
pktgod- Membro di riguardo
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Re: affaticamento uditivo
Consideriamo anche la realtà, per una volta: è affaticante oppure no? Non crediamo che un concerto dal vivo, infatti, sia sempre "riposante", anzi. Spesso anche senza andare nei concerti rock, più di 1 h di ascolto può affaticare parecchio.
Siamo quindi portati erroneamente a credere che l'ascolto hifi, che ricordo dovrebbe essere la riproduzione quanto più fedele alla realtà possibile, sia "perfetto", quindi piacevole, riposante, con bassi presenti, alti sempre presenti e tintinnati, parole del cantante intelligibili, dettagli esasperati fino a sentire i respiri dei musicisti, ecc.
Ovviamente sto un po' usando esagerando, ma è per dire che non sempre questo è vero! Anzi, spesso un concerto live, anche di musica classica, mostra asprezze alla lunga molto affaticanti. Per non parlare di concerti rock, genere musicale assai congeniale alle Klipsch che quindi lo riproducono nel migliore dei modi. Affaticanti? Sì, ma è questo il rock. Se prendo dei diffusori che mascherano la musica rendendola più piacevole all'ascolto è appunto un mascheramenteo, ossia non è hifi perchè colorano il suono, allontanandosi dalla realtà.
Non confondiamo la vera hi-fi con ciò che più ci piace, perchè al contrario quest'ultima è my-fi.
Siamo quindi portati erroneamente a credere che l'ascolto hifi, che ricordo dovrebbe essere la riproduzione quanto più fedele alla realtà possibile, sia "perfetto", quindi piacevole, riposante, con bassi presenti, alti sempre presenti e tintinnati, parole del cantante intelligibili, dettagli esasperati fino a sentire i respiri dei musicisti, ecc.
Ovviamente sto un po' usando esagerando, ma è per dire che non sempre questo è vero! Anzi, spesso un concerto live, anche di musica classica, mostra asprezze alla lunga molto affaticanti. Per non parlare di concerti rock, genere musicale assai congeniale alle Klipsch che quindi lo riproducono nel migliore dei modi. Affaticanti? Sì, ma è questo il rock. Se prendo dei diffusori che mascherano la musica rendendola più piacevole all'ascolto è appunto un mascheramenteo, ossia non è hifi perchè colorano il suono, allontanandosi dalla realtà.
Non confondiamo la vera hi-fi con ciò che più ci piace, perchè al contrario quest'ultima è my-fi.
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Silver Black- Amministratore
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pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: affaticamento uditivo
ah ecco quindi per avere la vera hi fi dovrei spendere 20 mila euro non per avere un ascolto piacevole ma per farmi venire il mal di testa/orecchi dopo mezz'ora?
torno di corsa al compattone logitech allora
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MDT360- Membro di riguardo
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Re: affaticamento uditivo
MDT360 ha scritto:ah ecco quindi per avere la vera hi fi dovrei spendere 20 mila euro non per avere un ascolto piacevole ma per farmi venire il mal di testa/orecchi dopo mezz'ora?
torno di corsa al compattone logitech allora
La vera hifi non puoi averla con nessuna cifra, perchè è un concetto utopico nemmeno definibile con precisione. Alta fedeltà rispetto a cosa? Alla realtà come ho per semplcità approssimato io nel mio esempio di prima? A un concerto dal vivo? Riprodotto nel nostro ambiente di ascolto o in un teatro o in un palasporto o dove? Oppure più propriamente alla sorgente utilizzata, o meglio alla registrazione? E a che volume?
Però puristicamente se si parla di "vera hifi" può essere più hifi un impianto che riproduce in modo più affaticante rispetto ad un altro più riposante (e come dicono nelle riviste audiofile, "più ruffiano"). Una chitarra elettrica non è riposante! Un assolo di batteria neppure.
A me piace sentire un suono suadente se il suono E' suadente, ma se la chitarra graffia allora voglio graffiarmi i timpani. Questo secondo me è ascoltare con fedeltà maggiore rispetto a impianti che colorano scaldando e addolcendo il suono di qualsiasi strumento venga riprodotto.
Ma sono solo gusti, torniamo alla my-fi.
In pratica, riassumendo il mio pensiero, dire che "il mio impianto è affaticante" POTREBBE non voler dire che l'impianto è sbagliato, con componenti di bassa qualità o male assemblato, anzi a volte POTREBBE voler dire proprio l'opposto.
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Silver Black- Amministratore
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diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
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Re: affaticamento uditivo
Argomento molto, molto interessante anche se credo ci stiamo allontanando dal titolo del 3D, ne aprirei uno nuovo di tipo filosofico.
Per come concepisco l'impianto stereo il mio mi deve regalare gioia ed emozioni.
É indiffirente se é mora, bionda o rossa basta che sia figa.
La vera MyFiga a qualcuno piace alta e a qualcuno piace bassa ma se alla fine hai la fortuna di provarne molte ti accorgi che non sono le carattereizzazioni l'elemento fondamentale e non é il riferimento alla razza ariana che rende piacevole una scopata.
Una sessione d'ascolto non puó e non deve essere affaticante ma l'esatto contrario.
Cosa me ne faccio di un manico di scopa biondo, occhi azzurri alta 1.80 se puoi quando gli accarezzo il seno lei si fa le unghie.
Certo, é proprio come dovrebbe essere ma non mi regala emozioni.
Il mio impianto é composto da alcuni elementi vintage che regalano non certo la perfezione acustica ma vi assicuro che ascolto per 6/7 ore e il tempo non mi basta, vorrei non fisisse mai proprio come quando hai la fortuna di incrociare la MyFiga giusta.
Per come concepisco l'impianto stereo il mio mi deve regalare gioia ed emozioni.
É indiffirente se é mora, bionda o rossa basta che sia figa.
La vera MyFiga a qualcuno piace alta e a qualcuno piace bassa ma se alla fine hai la fortuna di provarne molte ti accorgi che non sono le carattereizzazioni l'elemento fondamentale e non é il riferimento alla razza ariana che rende piacevole una scopata.
Una sessione d'ascolto non puó e non deve essere affaticante ma l'esatto contrario.
Cosa me ne faccio di un manico di scopa biondo, occhi azzurri alta 1.80 se puoi quando gli accarezzo il seno lei si fa le unghie.
Certo, é proprio come dovrebbe essere ma non mi regala emozioni.
Il mio impianto é composto da alcuni elementi vintage che regalano non certo la perfezione acustica ma vi assicuro che ascolto per 6/7 ore e il tempo non mi basta, vorrei non fisisse mai proprio come quando hai la fortuna di incrociare la MyFiga giusta.
flovato- UTENTE BANNATO
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Re: affaticamento uditivo
pktgod ha scritto:
ora vivo felice senza mal di testa con le ProAc!
ci mancherebbe!
alessandro1- Membro classe argento
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Re: affaticamento uditivo
flovato ha scritto:Argomento molto, molto interessante anche se credo ci stiamo allontanando dal titolo del 3D, ne aprirei uno nuovo di tipo filosofico.
Per come concepisco l'impianto stereo il mio mi deve regalare gioia ed emozioni.
É indiffirente se é mora, bionda o rossa basta che sia figa.
La vera MyFiga a qualcuno piace alta e a qualcuno piace bassa ma se alla fine hai la fortuna di provarne molte ti accorgi che non sono le carattereizzazioni l'elemento fondamentale e non é il riferimento alla razza ariana che rende piacevole una scopata.
Una sessione d'ascolto non puó e non deve essere affaticante ma l'esatto contrario.
Cosa me ne faccio di un manico di scopa biondo, occhi azzurri alta 1.80 se puoi quando gli accarezzo il seno lei si fa le unghie.
Certo, é proprio come dovrebbe essere ma non mi regala emozioni.
Il mio impianto é composto da alcuni elementi vintage che regalano non certo la perfezione acustica ma vi assicuro che ascolto per 6/7 ore e il tempo non mi basta, vorrei non fisisse mai proprio come quando hai la fortuna di incrociare la MyFiga giusta.
La MYFiga è bella quando la si cambia spesso ....stessa cosa con l'hifi ...come con le donne bisogna spendere
Stentor- Membro classe diamante
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Re: affaticamento uditivo
quali? ci sono quasi una sessantina di modelli nel catalogo attuale...pktgod ha scritto:Per esperienza ti posso dire solo... Occhio alle Klipsch
dipende sempre da cosa ci metti a monte...Io le avevo, ora vivo felice senza mal di testa ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: affaticamento uditivo
l'affaticamento uditivo io credo nella stragrande maggioranza dei casi dipenda fortemente dallo stato d'animo che si ha quando si accende l'impianto, dal peso dei problemi di vita comune che in quel particolare momento ci impegnano la mente ed il cuore
credo che solo in una minima quota sia addebitabile al complesso delle macchine e della musica in gioco
meno che mai poi la storiellina delle klipsch, e poi quali come si faceva giustamente notare, che sarebbero la causa prima di tutti i mali del secolo, ormai è stantìa su questi lidi, cambiare disco, prego ...
credo che solo in una minima quota sia addebitabile al complesso delle macchine e della musica in gioco
meno che mai poi la storiellina delle klipsch, e poi quali come si faceva giustamente notare, che sarebbero la causa prima di tutti i mali del secolo, ormai è stantìa su questi lidi, cambiare disco, prego ...
Albers- Membro classe argento
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Impianto : ----
Re: affaticamento uditivo
Trovo il parallelo fatto da Flovato assolutamente calzante e completamente condivisibile...
Forse si dovrebbe fare una premessa: se è vero che: "É indifferente se é mora, bionda o rossa basta che sia figa." è altrettanto vero che se è strabica, zoppa, sdentata, più larga che alta e semianalfabeta la probabilità che possa procurare emozioni mi pare abbastanza bassa... anche se... de gustibus...
Con questo voglio dire che un minimo di qualità di base deve pur sempre esserci per ricreare comunque una certa dose di "credibilità" all'evento riprodotto.
E qui, proseguendo nel parallelo... " se hai avuto la fortuna di provarne tante..." conta appunto una buona dose di esperienza d'ascolto per definire quale e quanta debba essere questa credibilità.
Alla fine poi personalmente preferisco una bella contadinotta ciociara, magari un po' abbondante e tracagnotta ma che "...ci mette l'anima..." ad una scultorea ma algida e distaccata vikinga... troppo perfetta per essere vera!
Forse si dovrebbe fare una premessa: se è vero che: "É indifferente se é mora, bionda o rossa basta che sia figa." è altrettanto vero che se è strabica, zoppa, sdentata, più larga che alta e semianalfabeta la probabilità che possa procurare emozioni mi pare abbastanza bassa... anche se... de gustibus...
Con questo voglio dire che un minimo di qualità di base deve pur sempre esserci per ricreare comunque una certa dose di "credibilità" all'evento riprodotto.
E qui, proseguendo nel parallelo... " se hai avuto la fortuna di provarne tante..." conta appunto una buona dose di esperienza d'ascolto per definire quale e quanta debba essere questa credibilità.
Alla fine poi personalmente preferisco una bella contadinotta ciociara, magari un po' abbondante e tracagnotta ma che "...ci mette l'anima..." ad una scultorea ma algida e distaccata vikinga... troppo perfetta per essere vera!
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Ciao, Maurizio
"... non è importante il colore del gatto... l'importante è che prenda i topi!"
mau749- Moderatore di sezione
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Re: affaticamento uditivo
mau749 ha scritto:Trovo il parallelo fatto da Flovato assolutamente calzante e completamente condivisibile...
Forse si dovrebbe fare una premessa: se è vero che: "É indifferente se é mora, bionda o rossa basta che sia figa." è altrettanto vero che se è strabica, zoppa, sdentata, più larga che alta e semianalfabeta la probabilità che possa procurare emozioni mi pare abbastanza bassa... anche se... de gustibus...
Con questo voglio dire che un minimo di qualità di base deve pur sempre esserci per ricreare comunque una certa dose di "credibilità" all'evento riprodotto.
E qui, proseguendo nel parallelo... " se hai avuto la fortuna di provarne tante..." conta appunto una buona dose di esperienza d'ascolto per definire quale e quanta debba essere questa credibilità.
Alla fine poi personalmente preferisco una bella contadinotta ciociara, magari un po' abbondante e tracagnotta ma che "...ci mette l'anima..." ad una scultorea ma algida e distaccata vikinga... troppo perfetta per essere vera!
Ciao, io condivido a metà
Ci sono giorni in cui preferisco una vichinga e giorni in cui preferisco una contadinotta. Dipende dalla testa e dal cuore del momento. E' come quando si va in moto, ci sono giorni in cui la sintonia è perfetta, altri in cui non c'è verso di sentirla, e a volte alla moto preferisco il trattore di mio nonno
thepescator- Membro classe bronzo
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Re: affaticamento uditivo
Albers ha scritto:l'affaticamento uditivo io credo nella stragrande maggioranza dei casi dipenda fortemente dallo stato d'animo che si ha quando si accende l'impianto, dal peso dei problemi di vita comune che in quel particolare momento ci impegnano la mente ed il cuore
credo che solo in una minima quota sia addebitabile al complesso delle macchine e della musica in gioco
meno che mai poi la storiellina delle klipsch, e poi quali come si faceva giustamente notare, che sarebbero la causa prima di tutti i mali del secolo, ormai è stantìa su questi lidi, cambiare disco, prego ...
Sempre serenamente e per il gusto di condividere (tornando in tema ) ho avuto a casa per parecchio tempo le Heresy.
Se le abbini con ampli giusti (ad esempio con i McIntosch si acchiappano molto) sicuramente le ascolti con piacere.
Riempiono la casa di musica, le ascolti anche dall'altra stanza ma le mie Monitor Audio sono decisamente meno affaticanti.
Sullo stato d'animo non posso che quotarti, è vero, se non hai la predisposizione non c'è impianto che tenga ma è indubbio che ci siano diffusori più stancanti di altri.
Questo vale ad esempio anche per le automobili, non credo che un giro in Ferrari sia rilassante quando un giro in Lexus o Mercedes.
Non posso dire che la Ferrari non sia fantastica (magari) ma non facciamo passare il messaggio che i diffusori sono tutti uguali.
Chi preferisce farsi trapanare le orecchie per provare l'ebrezza di 20.000 Hz che ti penetrano e chi preferisce i toni rilassati di un vecchio tweeter in seta... de gustibus.
flovato- UTENTE BANNATO
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Impianto : (non specificato)
Re: affaticamento uditivo
Proprio per tornare serenamente in tema anche se l'argomento è molto vasto e forse in thread dedicato non ci starebbe affatto male, esprimo la mia personalissima opinione.
Innanzitutto credo che si dovrebbe estendere il problema, come già fra le righe espresso, non limitando o attribuendo la fatica d'ascolto ai soli diffusori.
A parer mio è tutta la catena a contribuire e spesso ponderalmente in maniera equivalente a questo fenomeno.
Non ne farei un problema di qualità intrinseca del singolo componente, con le dovute limitazioni evidentemente perché una scatola da scarpe difficilmente suonerà in modo diverso da una scatola da scarpe, quanto piuttosto di accoppiamenti più o meno felici o, se vogliamo, di simbiosi fra le varie componenti dell'intera catena.
Ho ancora nel cuore le emozioni di un ascolto THORENS/SME/SHURE/AUDIORESEARCH SP3/MARANTZ 9/DALQUIST DQ10, magari anche solo perché avevo vent'anni... mentre mi si rizzano ancora in testa i pochi capelli rimasti quando ripenso ad un altro impianto ORACLE/.../AUDIOTECNICA/KRELL/KRELL/APOGEE che non sono riuscito a sopportare per più di tre minuti.
Non si può negare la qualità di ciascun elemento ma sicuramente nel primo caso, considerando anche e soprattutto il gusto personale, questi erano decisamente meglio assortiti che non nel secondo e la conseguenza diretta di questo migliore o peggiore assortimento è proprio la fatica d'ascolto.
Aggiungiamo un'altra cosa, spesso trascurata ma, ritengo, assai importante.
Nel corso del tempo, soprattutto con l'avvento del digitale prima e della musica liquida nelle sue varie forme (MP3, ecc.) dopo si è persa man mano la cultura all'ascolto, causata in primis dalla quasi totale incompetenza di che sta seduto dietro al mixer in sala d'incisione ad al produttore che sta alle sue spalle che "impongono" per ragioni commerciali che solo loro conoscono che le incisioni "moderne" debbano essere sempre e comunque ricolme di "effetti speciali" con tutti i frizz... frizz... bum... bum... di un buon impianto da discoteca che si rispetti e questo anche quando si sta mixando un quintetto d'archi di Mozart...
Torniamo indietro gente... torniamo ad ascoltare "dal vivo", riascoltiamo un pianoforte "vero", un'orchestra sinfonica in teatro, un quartetto jazz in una fumosa cantina... solo allora sarà chiaro ed istintivo come costruirsi un buon impianto di riproduzione e vivere felici,... sia con la stangona dagli occhi azzurri che con la mora burrosa...
Innanzitutto credo che si dovrebbe estendere il problema, come già fra le righe espresso, non limitando o attribuendo la fatica d'ascolto ai soli diffusori.
A parer mio è tutta la catena a contribuire e spesso ponderalmente in maniera equivalente a questo fenomeno.
Non ne farei un problema di qualità intrinseca del singolo componente, con le dovute limitazioni evidentemente perché una scatola da scarpe difficilmente suonerà in modo diverso da una scatola da scarpe, quanto piuttosto di accoppiamenti più o meno felici o, se vogliamo, di simbiosi fra le varie componenti dell'intera catena.
Ho ancora nel cuore le emozioni di un ascolto THORENS/SME/SHURE/AUDIORESEARCH SP3/MARANTZ 9/DALQUIST DQ10, magari anche solo perché avevo vent'anni... mentre mi si rizzano ancora in testa i pochi capelli rimasti quando ripenso ad un altro impianto ORACLE/.../AUDIOTECNICA/KRELL/KRELL/APOGEE che non sono riuscito a sopportare per più di tre minuti.
Non si può negare la qualità di ciascun elemento ma sicuramente nel primo caso, considerando anche e soprattutto il gusto personale, questi erano decisamente meglio assortiti che non nel secondo e la conseguenza diretta di questo migliore o peggiore assortimento è proprio la fatica d'ascolto.
Aggiungiamo un'altra cosa, spesso trascurata ma, ritengo, assai importante.
Nel corso del tempo, soprattutto con l'avvento del digitale prima e della musica liquida nelle sue varie forme (MP3, ecc.) dopo si è persa man mano la cultura all'ascolto, causata in primis dalla quasi totale incompetenza di che sta seduto dietro al mixer in sala d'incisione ad al produttore che sta alle sue spalle che "impongono" per ragioni commerciali che solo loro conoscono che le incisioni "moderne" debbano essere sempre e comunque ricolme di "effetti speciali" con tutti i frizz... frizz... bum... bum... di un buon impianto da discoteca che si rispetti e questo anche quando si sta mixando un quintetto d'archi di Mozart...
Torniamo indietro gente... torniamo ad ascoltare "dal vivo", riascoltiamo un pianoforte "vero", un'orchestra sinfonica in teatro, un quartetto jazz in una fumosa cantina... solo allora sarà chiaro ed istintivo come costruirsi un buon impianto di riproduzione e vivere felici,... sia con la stangona dagli occhi azzurri che con la mora burrosa...
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: affaticamento uditivo
si ma col solo motore della ferrari non vai da nessuna parte , così come con i soli diffusori non fai un impianto .
cosi anche la Figa e l'Uccello , se non sono connessi a un cervello non servono a niente
la loro qualità è strettamente proporzionale alla qualità del cervello
scusate ma con tutte ste cazzate, alla fine si torna sempre sulla storiella delle Klipsch......
Quoto in toto quanto afferma Albers.
cosi anche la Figa e l'Uccello , se non sono connessi a un cervello non servono a niente
la loro qualità è strettamente proporzionale alla qualità del cervello
scusate ma con tutte ste cazzate, alla fine si torna sempre sulla storiella delle Klipsch......
Quoto in toto quanto afferma Albers.
adriano gaddari- Membro classe bronzo
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Impianto : ANALOGICO -lenco l 78 se con plinto in vetro stratificato (avatar )-stanton 681 EE-goldring 2100
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DIGITALE -- marantz cd 75II -macbook con audirvana 3 - m2tech
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DIFFUSORI--Dipole glass by Gaddari , prog R39 Audiojam2 modificato
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CUFFIE-- akg q 701
Re: affaticamento uditivo
flovato ha scritto:
Sempre serenamente e per il gusto di condividere (tornando in tema ) ho avuto a casa per parecchio tempo le Heresy.
Se le abbini con ampli giusti (ad esempio con i McIntosch si acchiappano molto) sicuramente le ascolti con piacere.
Riempiono la casa di musica, le ascolti anche dall'altra stanza ma le mie Monitor Audio sono decisamente meno affaticanti.
Sullo stato d'animo non posso che quotarti, è vero, se non hai la predisposizione non c'è impianto che tenga ma è indubbio che ci siano diffusori più stancanti di altri.
Questo vale ad esempio anche per le automobili, non credo che un giro in Ferrari sia rilassante quando un giro in Lexus o Mercedes.
Non posso dire che la Ferrari non sia fantastica (magari) ma non facciamo passare il messaggio che i diffusori sono tutti uguali.
Chi preferisce farsi trapanare le orecchie per provare l'ebrezza di 20.000 Hz che ti penetrano e chi preferisce i toni rilassati di un vecchio tweeter in seta... de gustibus.
su un’aliquota di responsabilità all’impianto, tutte le componenti incluse e secondo me con più o meno la stessa incidenza, se leggi sopra ne avevo già fatto cenno
quando però hai un po’ di ‘graffi’ al cervello e leggere ‘escoriazioni’ al cuore, hai voglia di far suonare impianti hifi !!
nel campo car;
credo tu abbia ricordi delle vecchie ferrari di una volta, ma direi di più, delle vecchie gt di un tempo, quelle senza servosterzo, col cambio che ti rompeva il polso ed il palmo della mano, che ti abbrustoliva la schiena, col motore scorbutico, la frizione da spingere con due piedi etc etc
ti aggiorno… ai tempi nostri le gt, anche quelle considerate più 'inguidabili' come porsche gt3, lotus 2 eleven etc , si guidano come le macchinine delle giostre, anche e direi soprattutto in città con coppia motore stellare e controlli elect step by step, hanno in media 3/4 programmi di handling, non parliamo poi di cambio, climatizzazione, etc etc … lasciati dire
dopodiché sai, tutto è relativo, per un 50/60enne con n.ri portati male, affetto da pigrizia senile ed un po’ sovrappeso potrebbe apparire scomodo il fatto che la panza abbia qualche sussulto guidando una gt piuttosto che un berlinone lussuoso, ma per moltissimi altri, se non tutti gli altri, ti garantisco che rilassa di più stare al volante di una sportiva moderna over 350 cv*
goditi i tuoi tw in seta, flovato, ciao
* tranne che per le note 'supposte di sobrietà' che il 'medico becchino bocconiano' ci ha recentemente prescritto!!
Albers- Membro classe argento
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Re: affaticamento uditivo
flovato ha scritto:
Riempiono la casa di musica, le ascolti anche dall'altra stanza ma le mie Monitor Audio sono decisamente meno affaticanti.
che modello di monitor audio possiedi? Ho ascoltato in negozio delle RX1 e RX2 che mi sono sembrate molto presenti nelle frequenze medie (e forse acute). Non so però se questo sia dovuto al fatto che erano ancora da rodare o se è proprio una loro caratteristica.
Sullo stato d'animo non posso che quotarti, è vero, se non hai la predisposizione non c'è impianto che tenga ma è indubbio che ci siano diffusori più stancanti di altri.
ecco, mi sembra di capire che le Klipsch possano essere più affaticanti per via del tweeter a tromba e delle frequenze acute molto in evidenza.
Chi preferisce farsi trapanare le orecchie per provare l'ebrezza di 20.000 Hz che ti penetrano e chi preferisce i toni rilassati di un vecchio tweeter in seta... de gustibus.
Con quali materiali sono realizzati i tweeter? Mi sembra di aver letto che quelli della Indiana Line siano in tessuto (?): è questo che conferisce loro un carattere più morbido?
I tweeter delle monitor audio RX e BX in che materiale sono fatti?
zorba- Novizio
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Re: affaticamento uditivo
Albers ha scritto:
......................
credo tu abbia ricordi delle vecchie ferrari di una volta, ma direi di più, delle vecchie gt di un tempo, quelle senza servosterzo, col cambio che ti rompeva il polso ed il palmo della mano, che ti abbrustoliva la schiena, col motore scorbutico, la frizione da spingere con due piedi etc etc
ti aggiorno… ai tempi nostri le gt, anche quelle considerate più 'inguidabili' come porsche gt3, lotus 2 eleven etc , si guidano come le macchinine delle giostre, anche e direi soprattutto in città con coppia motore stellare e controlli elect step by step, hanno in media 3/4 programmi di handling, non parliamo poi di cambio, climatizzazione, etc etc … lasciati dire
dopodiché sai, tutto è relativo, per un 50/60enne con n.ri portati male, affetto da pigrizia senile ed un po’ sovrappeso potrebbe apparire scomodo il fatto che la panza abbia qualche sussulto guidando una gt piuttosto che un berlinone lussuoso, ma per moltissimi altri, se non tutti gli altri, ti garantisco che rilassa di più stare al volante di una sportiva moderna over 350 cv*
goditi i tuoi tw in seta, flovato, ciao
* tranne che per le note 'supposte di sobrietà' che il 'medico becchino bocconiano' ci ha recentemente prescritto!!
io sono uno di quei (ultra) sessantenni che citi, sovrappeso ed affetto da pigrizia senile oltre che da presbiopia e calvizie ma, restando nel paragone, se voglio "sentire" davvero musica con tutte le emozioni che questa mi può dare preferisco di gran lunga le vecchie GT con i loro volantoni Nardi, la puzza di benzina, i loro motori che urlavano sopra i 5000 giri e con le quali dovevi litigare ad ogni curva per farle andare dove volevi tu e non dove invece volevano andare loro alle moderne gt che fanno tutto da sole con le loro centraline elettroniche supersofisticate (ma programmate da altri) e che ti dicono anche quando ti devi fermare a fare pipì...
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mau749- Moderatore di sezione
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Re: affaticamento uditivo
Albers ha scritto:su un’aliquota di responsabilità all’impianto, tutte le componenti incluse e secondo me con più o meno la stessa incidenza, se leggi sopra ne avevo già fatto cenno
Secondo me la causa dell'affaticamento di un impianto è da dividere 50% diffusori, 30% sorgente e 20% amplificazione.
Che guardacaso somiglia molto alle percentuali di spesa che andavano in voga una volta.
Telstar- Membro classe bronzo
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Re: affaticamento uditivo
zorba ha scritto:
Con quali materiali sono realizzati i tweeter? Mi sembra di aver letto che quelli della Indiana Line siano in tessuto (?): è questo che conferisce loro un carattere più morbido?
I tweeter delle monitor audio RX e BX in che materiale sono fatti?
Anche se fossero di memory foam le indiana sono inascoltabili comunque
Telstar- Membro classe bronzo
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Re: affaticamento uditivo
Telstar ha scritto:Albers ha scritto:su un’aliquota di responsabilità all’impianto, tutte le componenti incluse e secondo me con più o meno la stessa incidenza, se leggi sopra ne avevo già fatto cenno
Secondo me la causa dell'affaticamento di un impianto è da dividere 50% diffusori, 30% sorgente e 20% amplificazione.
Che guardacaso somiglia molto alle percentuali di spesa che andavano in voga una volta.
Stiamo dimenticando l'ambiente...
Secondo me le responsabilità quando parliamo di fatica d'ascolto sono, in ordine di importanza decrescente, di:
- ambiente
- diffusori
- sorgente
- amplificatore
poi è chiaro che modificando uno di questi componenti puoi mitigare/compensare i difetti degli altri...
alex79roma- Affezionato
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Re: affaticamento uditivo
alex79roma ha scritto:Stiamo dimenticando l'ambiente...
Secondo me le responsabilità quando parliamo di fatica d'ascolto sono, in ordine di importanza decrescente, di:
- ambiente
- diffusori
- sorgente
- amplificatore
poi è chiaro che modificando uno di questi componenti puoi mitigare/compensare i difetti degli altri...
Sicuramente al primo posto l'ambiente, poi i diffusori e infine le elettroniche. Che poi rispecchia l'ordine di importanza dei componenti in una catena hifi. Quindi ovvio che se ciò che ha maggior rilevanza nella catena hifi ha delle pecche si rifletterà con maggior incidenza sul difetto avvertibile durante l'ascolto.
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sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: affaticamento uditivo
Albers ha scritto:l'affaticamento uditivo io credo nella stragrande maggioranza dei casi dipenda fortemente dallo stato d'animo che si ha quando si accende l'impianto, dal peso dei problemi di vita comune che in quel particolare momento ci impegnano la mente ed il cuore
credo che solo in una minima quota sia addebitabile al complesso delle macchine e della musica in gioco
meno che mai poi la storiellina delle klipsch, e poi quali come si faceva giustamente notare, che sarebbero la causa prima di tutti i mali del secolo, ormai è stantìa su questi lidi, cambiare disco, prego ...
Sono d'accordo, lo stato d'animo incide molto su quanto il cervello interpreta fastidiosi i suoni
alex79roma- Affezionato
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Re: affaticamento uditivo
Telstar ha scritto:
Anche se fossero di memory foam le indiana sono inascoltabili comunque
Eppure le tesi 240 che ho ascoltato mi sono piaciute molto. Ovvio che questa è una opinione personale e che dei diffusori da 3000€ dovrebbero (si spera) suonare meglio, però nella loro fascia di prezzo mi sembrano valide. Sugli altri modelli non posso pronunciarmi.
Concordo che l'ambiente con i suoi echi, rimbombi e rinforzi di frequenze possa influire molto sulla qualità dell'ascolto. È sicuramente vero che anche lo stato d'animo influisce molto.
Nella mia tormentata ricerca mi sono però chiesto quali aspetti del diffusore "in sé" possano influire sulla fatica d'ascolto: materiali utilizzati, progettazione, dimensione casse, tecnologie impiegate...
Ad esempio c'è chi ha sostenuto che un tweeter in seta possa essere più morbido e a questo punto mi sono chiesto, le attuali tecnologie/materiali in che modo influiscano.
Ad esempio l'utilizzo di membrane plastiche o metalliche che tipo di incidenza ha sul suono e sulla eventuale fatica?
zorba- Novizio
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