Carver pm1200
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Carver pm1200
Grazie alla gentile richiesta di Stentor, provvedo a pubblicare la recensione del Carver pm1200 che ho appena pubblicato sui forum MaurArte e BitAudioWorld..
La recensione l'ho scritta in forma di comparativa con il ta2024, in modo da far intendere meglio a chi ne è (o è stato) il possesore di un esemplare il suono del Carver.
Finalmente questo pomeriggio posso cominciare l'ascolto accurato del Carver pm1200 (che confronterò sui parametri che riesco a distinguere con il mio riferimento, l'smsl ta2024 36 modificato da Maurarte);
dato che sono un musiaudiofilo autodidatta alle prime arme e poco convenzionale, imposterò la mia recensione in modo diverso dal solito. Progressiva, quindi non posterò tutto insieme, analizzando solo una traccia per volta in loop per un tempo molto lungo. Quindi cambio di amp.
il setup: Foobar/wasapi/hiface 1/vdac chf mod 1/Quad 33 rev Maurarte/finale/klipsch rf 82
cavetteria tasker digitale, tender segnale e semplice tnt star di grande sezione di potenza
la prima traccia
Man next door flac da Mezzanine, Massive Attack
nb: non sono tecnico, non sono esperto, sono solo un appassionato alle prime armi, quindi prendete le mie impressioni per quello che sono, impressioni :o
La recensione l'ho scritta in forma di comparativa con il ta2024, in modo da far intendere meglio a chi ne è (o è stato) il possesore di un esemplare il suono del Carver.
Finalmente questo pomeriggio posso cominciare l'ascolto accurato del Carver pm1200 (che confronterò sui parametri che riesco a distinguere con il mio riferimento, l'smsl ta2024 36 modificato da Maurarte);
dato che sono un musiaudiofilo autodidatta alle prime arme e poco convenzionale, imposterò la mia recensione in modo diverso dal solito. Progressiva, quindi non posterò tutto insieme, analizzando solo una traccia per volta in loop per un tempo molto lungo. Quindi cambio di amp.
il setup: Foobar/wasapi/hiface 1/vdac chf mod 1/Quad 33 rev Maurarte/finale/klipsch rf 82
cavetteria tasker digitale, tender segnale e semplice tnt star di grande sezione di potenza
la prima traccia
Man next door flac da Mezzanine, Massive Attack
nb: non sono tecnico, non sono esperto, sono solo un appassionato alle prime armi, quindi prendete le mie impressioni per quello che sono, impressioni :o
Ultima modifica di belozoglu il Mer 18 Lug 2012 - 12:20 - modificato 1 volta.
belozoglu- Membro di riguardo
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Impianto : fra 6 e 400 watt. su 8 Ohm, ne.
Re: Carver pm1200
queste valutazione personali valgono solo per la traccia
man next door, mezzanine, massive attack
test effettuato con volume di ascolto medio-basso
sessioni di ascolto successive da 45 minuti circa
(ta2024 non alimentato a batteria)
le impressionio parziali e mi riservo di rifare la prova tra qualche giorno
altezza scena: ta2024
larghezza scena: pm1200
naturalezza voce: ta2024
localizzazione sorgenti: ta2024
controllo bassi: pm1200
velocità: pm1200
finezza grana: ta2024
microdinamica: ta2024
macrodinamica: pm1200
ta2024: suono più dolce e sensuale
pm1200: suono più stabile e materico
fatica di ascolto: identica
per ascolto a volumi sostenuti; pm1200
per ascolto a volumi moderati: ta2024
miglior tratto ta2024: finezza
miglior tratto pm1200: controllo
maggior pecca ta2024: controllo bassi (abbastanza)
maggior pecca pm1200: naturalezza voce (poco)
il pm1200 si comporta bene su tutti i parametri
il ta2024 si comporta bene su molti parametri ma il basso è più lungo e slabbrato
seguono commenti...
man next door, mezzanine, massive attack
test effettuato con volume di ascolto medio-basso
sessioni di ascolto successive da 45 minuti circa
(ta2024 non alimentato a batteria)
le impressionio parziali e mi riservo di rifare la prova tra qualche giorno
altezza scena: ta2024
larghezza scena: pm1200
naturalezza voce: ta2024
localizzazione sorgenti: ta2024
controllo bassi: pm1200
velocità: pm1200
finezza grana: ta2024
microdinamica: ta2024
macrodinamica: pm1200
ta2024: suono più dolce e sensuale
pm1200: suono più stabile e materico
fatica di ascolto: identica
per ascolto a volumi sostenuti; pm1200
per ascolto a volumi moderati: ta2024
miglior tratto ta2024: finezza
miglior tratto pm1200: controllo
maggior pecca ta2024: controllo bassi (abbastanza)
maggior pecca pm1200: naturalezza voce (poco)
il pm1200 si comporta bene su tutti i parametri
il ta2024 si comporta bene su molti parametri ma il basso è più lungo e slabbrato
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belozoglu- Membro di riguardo
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Re: Carver pm1200
Ho scelto "Man next Door" proprio perché la considero (oltre che un gran bel pezzo adorato anche da una mia antica fiamma :o:o:o:o ) una traccia rivelatrice per le basse frequenze, a detta di tutti punto dolente del ta2024.
Premetto che sono abituato ad ascoltare la musica ad un volume tendenzialmente basso rispetto gli standard :bluuuurp
La traccia la conosco per averla ascoltato a lungo nei mesi passati proprio con il ta2024, e al di là degli aspetti positivi (è stata una delle prime succulenzie con la quale mi sono dilettato nella parte di neofita audiofilo) ciò che ravvisavo con più 'fastidio' era la fatica di ascolto, che si evidenziava dopo le sedute di ascolto più lughe, con il sospetto che fosse dovuto alla distorsione a causa della fatica del piccolo 6 watt a frenare i due woofer delle rf82.
La prova di ascolto fatto in confronto con la "bestia" da 450 watt a canale pare aver contribuito a darmi la convinzione che l'intuizione (sufrfragata anche da altri, e più esperti) era esatta.
Il pm1200 si comporta bene su tutta la linea, e la definizione che mi pare più appropriata per questo divoratore di corrente è: solido. Solido su tutta la linea.
Nel controllo del messagio musicale intero, nel controllo delle basse e più impegnative frequenze, e anche (con mia felicità) delle medie e alte frequenze.
In effetti pensavo che la distanza in termini di raffinatezza con il ta2024 fosse maggiore (come lo è, daltronde, con il Dune liscio, che rispetto al ta2024 paga un differenza in termini di definizione abissssssale).
Il pm1200 nel campo a lui teoreticamente più ostico, ossia la raffinatezza, scotta qualcosina, ma poco. Certo, le mie orecchie non sono allenate all'ascolto attento come quelle di appassionati che le hanno magari coltivate per decenni, e sono quindi in grado di rilevare sfumature che a me sfuggono.
Considero il ta2024 superiore sulle altissime e alte frequenze, nel senso che il suono mi affascina di più, mi pare più docile, dolce, come detto prima più sensuale e quasi sussurrato. Gli 'audiofili' sgamati mi pare che dicano più setoso e con più aria fra gli strumenti, se interpreto bene. Per me è semplicemente più dolce, arrotondato, prezioso.
Detto questo, pensavo che il Carver pagasse come il Dune liscio un grande dazio; non è così. Il suono sulle alte mi pare un poco più fermo, meno arzigolato (direi una scrittura in stampatello minuscolo piuttosto che un corsivo del ta2024) ma molto credibile.
I suoni artificiali hanno con il pm1200 forse un briciolo di fascino in meno ma molto più nerbo; poca aria in meno, poca focalizzazione in meno, ma una coerenza nettamente maggiore.
D'altra parte a livello di ascolto medio (che penso taluni di voi considerino basso) le differenze delle basse frequenze sono la differenza più marcata fra i due. Il pm1200 non retrocede mai di un millimetro, blocca e accelera e tiene tutto sotto controllo, come un cane con un gregge di pecore.
Il ta2024 asseconda, va dietro alla musica, al riverbero, è lasso nel ricomporre il gregge, finge di nulla e fischietta.
Questo a volumi di ascolto che io considero "medi"; non DEVO alzare il VOLUME. Se lo faccio, le mie considerazioni sul ta2024 svaniscono, perché 'man next door' sotto è una mazzata. Proprio non ce la fa e distorce.
La scelta della prima traccia analizzata era un pò provocatoria, perché volevo mettere il Carver subito su di un piano a lui congegnale e il ta2024 fuori casa. E' così.
Lo dico; a me il tocco snob e aristocratico del ta2024 lassù mi piace e parecchio. Mi piace la scena, lo stage, l'apertura. La microdinamica. Ma con Man Next Door va bene (per me, s'intende) solo a patto di volare basso con le ruotanti manovelle.
Mi accorgo che fatica anche a volume basso, ma trovo la distorsione tutto sommato accettabile per quel quid lassù.
Il pm1200 non ha nessun problema su nessun parametro; quando il ta2024 vince, vince di pochino (solo sulla naturalità della voce mi pare un poco più di margine), ma quando perde perde di brutto.
A parità di prezzo non c'è storia, sempre pm1200, soprattuto considerando che con 97 db dichiarete le rf82 sono casse propizie per il ta2024.
Con diffusori più impegnativi non credo ci possa essere storia, a meno di non considerare un ascolto davvero crepuscolare.
Premetto che sono abituato ad ascoltare la musica ad un volume tendenzialmente basso rispetto gli standard :bluuuurp
La traccia la conosco per averla ascoltato a lungo nei mesi passati proprio con il ta2024, e al di là degli aspetti positivi (è stata una delle prime succulenzie con la quale mi sono dilettato nella parte di neofita audiofilo) ciò che ravvisavo con più 'fastidio' era la fatica di ascolto, che si evidenziava dopo le sedute di ascolto più lughe, con il sospetto che fosse dovuto alla distorsione a causa della fatica del piccolo 6 watt a frenare i due woofer delle rf82.
La prova di ascolto fatto in confronto con la "bestia" da 450 watt a canale pare aver contribuito a darmi la convinzione che l'intuizione (sufrfragata anche da altri, e più esperti) era esatta.
Il pm1200 si comporta bene su tutta la linea, e la definizione che mi pare più appropriata per questo divoratore di corrente è: solido. Solido su tutta la linea.
Nel controllo del messagio musicale intero, nel controllo delle basse e più impegnative frequenze, e anche (con mia felicità) delle medie e alte frequenze.
In effetti pensavo che la distanza in termini di raffinatezza con il ta2024 fosse maggiore (come lo è, daltronde, con il Dune liscio, che rispetto al ta2024 paga un differenza in termini di definizione abissssssale).
Il pm1200 nel campo a lui teoreticamente più ostico, ossia la raffinatezza, scotta qualcosina, ma poco. Certo, le mie orecchie non sono allenate all'ascolto attento come quelle di appassionati che le hanno magari coltivate per decenni, e sono quindi in grado di rilevare sfumature che a me sfuggono.
Considero il ta2024 superiore sulle altissime e alte frequenze, nel senso che il suono mi affascina di più, mi pare più docile, dolce, come detto prima più sensuale e quasi sussurrato. Gli 'audiofili' sgamati mi pare che dicano più setoso e con più aria fra gli strumenti, se interpreto bene. Per me è semplicemente più dolce, arrotondato, prezioso.
Detto questo, pensavo che il Carver pagasse come il Dune liscio un grande dazio; non è così. Il suono sulle alte mi pare un poco più fermo, meno arzigolato (direi una scrittura in stampatello minuscolo piuttosto che un corsivo del ta2024) ma molto credibile.
I suoni artificiali hanno con il pm1200 forse un briciolo di fascino in meno ma molto più nerbo; poca aria in meno, poca focalizzazione in meno, ma una coerenza nettamente maggiore.
D'altra parte a livello di ascolto medio (che penso taluni di voi considerino basso) le differenze delle basse frequenze sono la differenza più marcata fra i due. Il pm1200 non retrocede mai di un millimetro, blocca e accelera e tiene tutto sotto controllo, come un cane con un gregge di pecore.
Il ta2024 asseconda, va dietro alla musica, al riverbero, è lasso nel ricomporre il gregge, finge di nulla e fischietta.
Questo a volumi di ascolto che io considero "medi"; non DEVO alzare il VOLUME. Se lo faccio, le mie considerazioni sul ta2024 svaniscono, perché 'man next door' sotto è una mazzata. Proprio non ce la fa e distorce.
La scelta della prima traccia analizzata era un pò provocatoria, perché volevo mettere il Carver subito su di un piano a lui congegnale e il ta2024 fuori casa. E' così.
Lo dico; a me il tocco snob e aristocratico del ta2024 lassù mi piace e parecchio. Mi piace la scena, lo stage, l'apertura. La microdinamica. Ma con Man Next Door va bene (per me, s'intende) solo a patto di volare basso con le ruotanti manovelle.
Mi accorgo che fatica anche a volume basso, ma trovo la distorsione tutto sommato accettabile per quel quid lassù.
Il pm1200 non ha nessun problema su nessun parametro; quando il ta2024 vince, vince di pochino (solo sulla naturalità della voce mi pare un poco più di margine), ma quando perde perde di brutto.
A parità di prezzo non c'è storia, sempre pm1200, soprattuto considerando che con 97 db dichiarete le rf82 sono casse propizie per il ta2024.
Con diffusori più impegnativi non credo ci possa essere storia, a meno di non considerare un ascolto davvero crepuscolare.
belozoglu- Membro di riguardo
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Re: Carver pm1200
Grazie dell'apprezzamento per il mio sforzo da principiante :bluuuurp
Oggi seconda traccia testa, questa volta scelta per esaltare il ta2024;
La bellissima (per me ) Autumn Leaves, Nightclub, Patricia Barber (flac)
Dynamic Range 16 db (secondo DRM)
Oggi seconda traccia testa, questa volta scelta per esaltare il ta2024;
La bellissima (per me ) Autumn Leaves, Nightclub, Patricia Barber (flac)
Dynamic Range 16 db (secondo DRM)
belozoglu- Membro di riguardo
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Re: Carver pm1200
altezza scena: ta2024
larghezza scena: pm1200
naturalezza voce: ta2024
localizzazione sorgenti: pari
controllo bassi: - (ininfluente)
velocità: pm1200
finezza grana: ta2024
microdinamica: ta2024
macrodinamica: - (quasi ininfluente)
ta2024: suono più dolce e sensuale
pm1200: suono più stabile e materico
fatica di ascolto: più fatica con ta2024
per ascolto a volumi sostenuti; -
per ascolto a volumi moderati: ta2024
miglior tratto ta2024: ricchezza e dolcezza
miglior tratto pm1200: matericità
maggior pecca ta2024: nessuna pecca se non che, l'estrema analiticità, ingenera fatica
maggior pecca pm1200: minor ricchezza
il pm1200 si comporta bene su tutti i parametri ma pecca un poco in analiticità
il ta2024 si comporta bene su tutti parametri ed eccelle nel particolare
seguono commenti...
larghezza scena: pm1200
naturalezza voce: ta2024
localizzazione sorgenti: pari
controllo bassi: - (ininfluente)
velocità: pm1200
finezza grana: ta2024
microdinamica: ta2024
macrodinamica: - (quasi ininfluente)
ta2024: suono più dolce e sensuale
pm1200: suono più stabile e materico
fatica di ascolto: più fatica con ta2024
per ascolto a volumi sostenuti; -
per ascolto a volumi moderati: ta2024
miglior tratto ta2024: ricchezza e dolcezza
miglior tratto pm1200: matericità
maggior pecca ta2024: nessuna pecca se non che, l'estrema analiticità, ingenera fatica
maggior pecca pm1200: minor ricchezza
il pm1200 si comporta bene su tutti i parametri ma pecca un poco in analiticità
il ta2024 si comporta bene su tutti parametri ed eccelle nel particolare
seguono commenti...
belozoglu- Membro di riguardo
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Re: Carver pm1200
Queste considerazioni valgono solo per Autumn leaves di P.Barber
Come detto, questa volta ho scelto un genere e una traccia che sulla carta dovevano essere in tutto e per tutto a favore del ta2024 rispetto al pm1200.
Quindi una traccia lenta, una traccia che richiede un volume di ascolto medio-basso (oltre è inutile), senza alcun pieno, una traccia che mette davanti a tutto la voce umana e quasi sussurrata (prima parte) e il virtuosismo delicato degli strumenti (nella seconda, piano, pizzicato, strisciato )
Ebbene qui le qualità del pm1200 sono messe di sicuro su di un banco di prova severo; il ta2024 è talmente analitico che diventa (dopo 40 minuti di loop) persino fastidioso sentire la erre salivata dell'inglese della barber, diventa persino fastidioso sentire l'epidermide scorrere sulle corde, l'aspirare del fiato... si sente tutto, tutto fino all'ultimo dettaglio.
Con il Carver alcuni particolari infinetesimale scompaiono e sono al limite dell'udibile (a parità di volume d'ascolto)
La scena è molto larga, ma più appiattata verticalmente e in profondità rispetto al ta2024.
Intendiamoci; il pm1200 mi sembra perfettamente coerente, tiene in ogni caso unito il messaggio musicale, è serioso e impegnato come un mestierante che suona sempre bene, sempre sul pezzo, capace di passare da un pezzo all'altro e rendere sempre al meglio, ma che non eccelle.
A confronto il ta2024 sembra invece un artista non accademico, meno composto ma eccezionalmente virtuoso, che indugia sulla sbavatura, sul particolare in modo maniacale, a costo di far emergere anche le imperfezioni... il raschiare, il tintinnare, il respiro del musicista quasi fosse parte dell'esecuzione.
Ribadisco; questa traccia, come Man next Door, è scelta per mettere in luce sulla carta i punti teoricamente più dolenti, questa volta del Carver, mettendo invece in bella mostra il dirimpettaio.
Anche questa volta, sono sincero, e dico che fra i due (solo per questa traccia) la mia preferenza va di sicuro al ta2024 sebbene non possa rimproverare nulla al pm1200 (come invece prima rimproveravo la grande fatica sui bassi del 6 watt); semplicemente mi soddisfa di più, mi incuriosisce e solletica di più, vincendo questa volta il duello su tutti i parametri in modo un poco più sensibile.
Se però, mi dite, di rifare la prova e sentire per 40 minuti x 2 (80 complessivi...) in loop ancora Autumn LEaves le ascolto con il Carver, meno affaticante... il respiro del pizzicatore comincio ad odiarlo
Come detto, questa volta ho scelto un genere e una traccia che sulla carta dovevano essere in tutto e per tutto a favore del ta2024 rispetto al pm1200.
Quindi una traccia lenta, una traccia che richiede un volume di ascolto medio-basso (oltre è inutile), senza alcun pieno, una traccia che mette davanti a tutto la voce umana e quasi sussurrata (prima parte) e il virtuosismo delicato degli strumenti (nella seconda, piano, pizzicato, strisciato )
Ebbene qui le qualità del pm1200 sono messe di sicuro su di un banco di prova severo; il ta2024 è talmente analitico che diventa (dopo 40 minuti di loop) persino fastidioso sentire la erre salivata dell'inglese della barber, diventa persino fastidioso sentire l'epidermide scorrere sulle corde, l'aspirare del fiato... si sente tutto, tutto fino all'ultimo dettaglio.
Con il Carver alcuni particolari infinetesimale scompaiono e sono al limite dell'udibile (a parità di volume d'ascolto)
La scena è molto larga, ma più appiattata verticalmente e in profondità rispetto al ta2024.
Intendiamoci; il pm1200 mi sembra perfettamente coerente, tiene in ogni caso unito il messaggio musicale, è serioso e impegnato come un mestierante che suona sempre bene, sempre sul pezzo, capace di passare da un pezzo all'altro e rendere sempre al meglio, ma che non eccelle.
A confronto il ta2024 sembra invece un artista non accademico, meno composto ma eccezionalmente virtuoso, che indugia sulla sbavatura, sul particolare in modo maniacale, a costo di far emergere anche le imperfezioni... il raschiare, il tintinnare, il respiro del musicista quasi fosse parte dell'esecuzione.
Ribadisco; questa traccia, come Man next Door, è scelta per mettere in luce sulla carta i punti teoricamente più dolenti, questa volta del Carver, mettendo invece in bella mostra il dirimpettaio.
Anche questa volta, sono sincero, e dico che fra i due (solo per questa traccia) la mia preferenza va di sicuro al ta2024 sebbene non possa rimproverare nulla al pm1200 (come invece prima rimproveravo la grande fatica sui bassi del 6 watt); semplicemente mi soddisfa di più, mi incuriosisce e solletica di più, vincendo questa volta il duello su tutti i parametri in modo un poco più sensibile.
Se però, mi dite, di rifare la prova e sentire per 40 minuti x 2 (80 complessivi...) in loop ancora Autumn LEaves le ascolto con il Carver, meno affaticante... il respiro del pizzicatore comincio ad odiarlo
belozoglu- Membro di riguardo
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Re: Carver pm1200
Concludo la mia non ortodossa analisi del pm1200 con un pezzo meraviglioso che conosco nota per nota:
Ein deutsches Requiem (A German Requiem), primo movimento: Selig sind, die da Leid tragen di Johan Brahms, direttore Kemplere (Schwarzkorf, Dieskau, Fischer)
Ein deutsches Requiem (A German Requiem), primo movimento: Selig sind, die da Leid tragen di Johan Brahms, direttore Kemplere (Schwarzkorf, Dieskau, Fischer)
belozoglu- Membro di riguardo
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Re: Carver pm1200
Ottimo... però io metterei una fotina del prodotto (anche presa dal web). Tipo questa:
Ultima modifica di nd1967 il Mer 18 Lug 2012 - 12:16 - modificato 1 volta.
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Lettore CD Micromega Stage 2
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Diffusori Dynavoice Challenger M-65 EX
Re: Carver pm1200
altezza scena: simile
larghezza scena: simile
naturalezza voce: ta2024
localizzazione sorgenti: ta2024
controllo bassi: pm1200
velocità: pm1200
finezza grana: ta2024
microdinamica: ta2024
macrodinamica: pm1200
ta2024: voci
pm1200: resa del messaggio completo
fatica di ascolto: -
per ascolto a volumi sostenuti; pm1200
per ascolto a volumi moderati: ta2024/pm1200
miglior tratto ta2024: facilità nella distinzioni delle singole voci (dove possibile)
miglior tratto pm1200: basso
maggior pecca ta2024: i bassi/medio bassi latitano
maggior pecca pm1200: più fatica nel mettere a fuoco le voci
il pm1200 si comporta bene tendelzialmente su tutti i parametri
il ta2024 si comporta bene su molti parametri ma i bassi sono scarsi
larghezza scena: simile
naturalezza voce: ta2024
localizzazione sorgenti: ta2024
controllo bassi: pm1200
velocità: pm1200
finezza grana: ta2024
microdinamica: ta2024
macrodinamica: pm1200
ta2024: voci
pm1200: resa del messaggio completo
fatica di ascolto: -
per ascolto a volumi sostenuti; pm1200
per ascolto a volumi moderati: ta2024/pm1200
miglior tratto ta2024: facilità nella distinzioni delle singole voci (dove possibile)
miglior tratto pm1200: basso
maggior pecca ta2024: i bassi/medio bassi latitano
maggior pecca pm1200: più fatica nel mettere a fuoco le voci
il pm1200 si comporta bene tendelzialmente su tutti i parametri
il ta2024 si comporta bene su molti parametri ma i bassi sono scarsi
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Re: Carver pm1200
Prova conclusiva con una registrazione storica ed eccezionale, anche se le modalità di registrazione per un capolavoro di questo tipo non sono eccelse (arco dinamico DMR fra 9/12)
Questa volta la traccia l'ho scelta solo ed esclusivamente perchè la adoro e perchè completo un trittico (musica contemporanea elettronica, musica smooth jazz solo, classica corale).
L'esperienza stata più rivelatrice di quanto potessi immaginare.
Per la prima volta, ancora più che con Man Next Door, la differenza nel comportamente del pm1200 stata lampante nei confronti del ta2024.
Come già detto questa traccia la conosco come le mie tasche, dato che l'ho ascoltata e gustata per centinaia di volte. L'ascolto stato più breve, perché le differenze le ho evidenziate praticamente nette del primissimo ascolto.
Il pm1200 è emozionante, con il Requiem Tedesco; fronte d'impatto pieno, realismo sano, immagine tridimensionale molto credibile e profonda. I salti dinamici (anche se, come detto, la dinamica della registrazione non è eccezionale) sono risolti senza fronzoli, anzi, messi bene in evidenza. Diventano quasi protagonisti.
La voglia di alzare il volume diventa incontrollabile :ph1
E allora lo faccio, e sono avvolto dalle note che mi bombardano dappertutto e con buona pace dei vicini me le gusto per qualche minuto :an1:an1
Che gli dico, al Carver? Niente. Wow.
Passo al ta2024; ho due impressioni immediate e contrastanti.
Il concetto non cambia; 1 le voci e i cosidetti arpeggi mi fanno sbavare, vedo le boccacce che cantano quasi una per una, donne e uomini ... 2 i bassi sono scomparsi.
Ora, è inutile che mi dilungo perchè rispetto al pm1200 il ta2024 ripropone quel quid che non riesco proprio a tacere: quanto mi piace sopra. Mi piace, mi piace, mi piace tanto.
Eppure questa volta i bassi latitano davvero. Il volume con il ta2024 non lo posso alzare, ossia posso, ma non va affatto bene. I suoi pregi non accrescono, i difetti sì e in modo esponenziale.
Il Carver pm1200 sembra non avere quel tocco magico sopra, ma il tocco magico a questo punto ce l'ha in basso. Wow!
Ora il quesito che mi pongo, e che mi stato appena rinnovato, e al quale non sono capace di dare una risposta per i miei evidenti limiti questo; la maggiore ariosità in alto del ta2024 deriva esclusivamente dalla mancanza dei mediobassi/bassi? E allo stesso modo la sua raffinatezza sulla voce è dovuta a quello?
Io non sono in grado di rispondere, purtroppo... mi piacerebbe scrivere qualcosa ad effetto su questa considerazione ma umilmente non mi esprimo.
Due note; il pm1200 ha almeno 15 anni, non so esattamente come sia stato usato (fuori che è integro e mai riparato). I suoi componenti potrebbero essere in alcuni casi esausti, e rinnovandoli la definizione potrebbe fare un passo in avanti e avvicinarsi ancora di più al ta2024, conservando il grandissimo vantaggio sotto.
Il ta2024 è nuovo ma l'ho testato senza batteria, la sua alimentazione preferita: quindi un poco di musicalità in meno e un poco di raffinetezza in meno, ma nessuno possibile guadagno sui bassi, che anzi potrebbero rallentare ancora un pò...
Detto questo, arrivo alle conclusioni; a parità di prezzo non avrei alcuna esitazione a prendere il pm1200. Di certo.
Però faccio un distinguo; io il pm1200 l'ho pagato spedito 190 euro, per me un affare galattico. Dovessi pagare un Trends 200 euro (mettendolo a paragone), lo troverei un costo esorbitante.
C'è che l'smsl l'ho pagato circa 50 euro da Maurarte, non 200. E che il Carver nuovo ai tempi ho letto che veniva 2200 dollarozzi.
Se il confronto è: ta2024 a 50 e pm1200 a 2000 sospendo il giudizio, primo perchè 2000 euro per un finale non ce li ho secondo perchè la differenza di prezzo è così abissale che mi trovo in imbarazzo a mi sentirei propenso a guardare il ta2024 con un occhi di riguardo.
Finisco così; il ta2024 è un Alvaro Recoba, capace di delizie inenarrabili, gol da centrocampo, da calcio d'angolo, con punizioni a girare da 40 metri o dopo aver dribblato 15 giocatori. Ma che poi si siede, e lo insulti per 10 partite di seguito perché è indolente, non corre, batte la fiacca, corricchia e se ne frega, molle e inconsistente come un gambo di sedano. E lo metti in panca.
Il pm1200 è un Lothar Matthaus, solido, altro che solido, un panzer. Sole o vento, neve o pioggia, coppa Italia o finale di Champions aggredisce l'erba famelico e dove passa non scresce più. Di forza teutonica randella le gambe degli avversari, imposta il gioco, calcia i rigori come fossero bombe ma, sotto sotto, dispone anche di una grande classe che, al termine di ogni partita, ti fa esclamare; ce ne fossero 200, di questi.
Adesso sapete anche che non tifo la terza squadra de Milan.
Saluti e grazie per chi ha avuto la pazienza di leggere tutta sta spataffiata! lol1
Questa volta la traccia l'ho scelta solo ed esclusivamente perchè la adoro e perchè completo un trittico (musica contemporanea elettronica, musica smooth jazz solo, classica corale).
L'esperienza stata più rivelatrice di quanto potessi immaginare.
Per la prima volta, ancora più che con Man Next Door, la differenza nel comportamente del pm1200 stata lampante nei confronti del ta2024.
Come già detto questa traccia la conosco come le mie tasche, dato che l'ho ascoltata e gustata per centinaia di volte. L'ascolto stato più breve, perché le differenze le ho evidenziate praticamente nette del primissimo ascolto.
Il pm1200 è emozionante, con il Requiem Tedesco; fronte d'impatto pieno, realismo sano, immagine tridimensionale molto credibile e profonda. I salti dinamici (anche se, come detto, la dinamica della registrazione non è eccezionale) sono risolti senza fronzoli, anzi, messi bene in evidenza. Diventano quasi protagonisti.
La voglia di alzare il volume diventa incontrollabile :ph1
E allora lo faccio, e sono avvolto dalle note che mi bombardano dappertutto e con buona pace dei vicini me le gusto per qualche minuto :an1:an1
Che gli dico, al Carver? Niente. Wow.
Passo al ta2024; ho due impressioni immediate e contrastanti.
Il concetto non cambia; 1 le voci e i cosidetti arpeggi mi fanno sbavare, vedo le boccacce che cantano quasi una per una, donne e uomini ... 2 i bassi sono scomparsi.
Ora, è inutile che mi dilungo perchè rispetto al pm1200 il ta2024 ripropone quel quid che non riesco proprio a tacere: quanto mi piace sopra. Mi piace, mi piace, mi piace tanto.
Eppure questa volta i bassi latitano davvero. Il volume con il ta2024 non lo posso alzare, ossia posso, ma non va affatto bene. I suoi pregi non accrescono, i difetti sì e in modo esponenziale.
Il Carver pm1200 sembra non avere quel tocco magico sopra, ma il tocco magico a questo punto ce l'ha in basso. Wow!
Ora il quesito che mi pongo, e che mi stato appena rinnovato, e al quale non sono capace di dare una risposta per i miei evidenti limiti questo; la maggiore ariosità in alto del ta2024 deriva esclusivamente dalla mancanza dei mediobassi/bassi? E allo stesso modo la sua raffinatezza sulla voce è dovuta a quello?
Io non sono in grado di rispondere, purtroppo... mi piacerebbe scrivere qualcosa ad effetto su questa considerazione ma umilmente non mi esprimo.
Due note; il pm1200 ha almeno 15 anni, non so esattamente come sia stato usato (fuori che è integro e mai riparato). I suoi componenti potrebbero essere in alcuni casi esausti, e rinnovandoli la definizione potrebbe fare un passo in avanti e avvicinarsi ancora di più al ta2024, conservando il grandissimo vantaggio sotto.
Il ta2024 è nuovo ma l'ho testato senza batteria, la sua alimentazione preferita: quindi un poco di musicalità in meno e un poco di raffinetezza in meno, ma nessuno possibile guadagno sui bassi, che anzi potrebbero rallentare ancora un pò...
Detto questo, arrivo alle conclusioni; a parità di prezzo non avrei alcuna esitazione a prendere il pm1200. Di certo.
Però faccio un distinguo; io il pm1200 l'ho pagato spedito 190 euro, per me un affare galattico. Dovessi pagare un Trends 200 euro (mettendolo a paragone), lo troverei un costo esorbitante.
C'è che l'smsl l'ho pagato circa 50 euro da Maurarte, non 200. E che il Carver nuovo ai tempi ho letto che veniva 2200 dollarozzi.
Se il confronto è: ta2024 a 50 e pm1200 a 2000 sospendo il giudizio, primo perchè 2000 euro per un finale non ce li ho secondo perchè la differenza di prezzo è così abissale che mi trovo in imbarazzo a mi sentirei propenso a guardare il ta2024 con un occhi di riguardo.
Finisco così; il ta2024 è un Alvaro Recoba, capace di delizie inenarrabili, gol da centrocampo, da calcio d'angolo, con punizioni a girare da 40 metri o dopo aver dribblato 15 giocatori. Ma che poi si siede, e lo insulti per 10 partite di seguito perché è indolente, non corre, batte la fiacca, corricchia e se ne frega, molle e inconsistente come un gambo di sedano. E lo metti in panca.
Il pm1200 è un Lothar Matthaus, solido, altro che solido, un panzer. Sole o vento, neve o pioggia, coppa Italia o finale di Champions aggredisce l'erba famelico e dove passa non scresce più. Di forza teutonica randella le gambe degli avversari, imposta il gioco, calcia i rigori come fossero bombe ma, sotto sotto, dispone anche di una grande classe che, al termine di ogni partita, ti fa esclamare; ce ne fossero 200, di questi.
Adesso sapete anche che non tifo la terza squadra de Milan.
Saluti e grazie per chi ha avuto la pazienza di leggere tutta sta spataffiata! lol1
belozoglu- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 13.09.11
Numero di messaggi : 941
Località : Milàn, già Mediolanum, già Medhelan
Provincia : Uless
Impianto : fra 6 e 400 watt. su 8 Ohm, ne.
Re: Carver pm1200
nd1967 ha scritto:Ottimo... però io metterei una fotina del prodotto (anche presa dal web)
Adesso provvedo
belozoglu- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 13.09.11
Numero di messaggi : 941
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Provincia : Uless
Impianto : fra 6 e 400 watt. su 8 Ohm, ne.
Re: Carver pm1200
Ottimo resoconto !!!! Credo che possa essere di aiuto a molti nel valutare le differenze tra il piccolo TA2024 e gli ampli pro
Stentor- Membro classe diamante
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