A Fine Frenzy - Pines (2012)

Ciao a tutti
come promesso continuo con il bombardamento...
Altro disco, altra fanciulla.
Dopo la mora Tanita, questa volta la bionda ventottenne americana Alison Sudol che però pubblica i suoi dischi con lo pseudonimo A Fine Frenzy
Giusto per chiacchierare... in realtà non so se sia veramente bionda in quanto nel suo primo disco era rossa, nel secondo non si capisce visto che la foto e in bianco/nero e nel terzo è appunto bionda. Ecco qui le copertine dei tre dischi.




In realtà, questa sua metamorfosi "estetica" io l'ho sentita sopratutto nei dischi (il primo del 2007, il secondo del 2009 e il terzo di pochi giorni fa)
Una crescita che ha portato a una notevole maturità espressiva dell'autrice.
Se devo dirla tutta i primi due dischi li avevo trovati carini ma "leggeri", mentre questo ultimo lo trovo veramente musicalmente molto maturo.


A FINE FRENZY - PINES (2012)




La copertina e il titolo dicono molto del disco.
Un disco "intimo", fatto di poche note (a parte un paio di brani), che rimandano alle spiagge invernali con il solo rumore delle onde, ai boschi avvolti di nebbia in cui i suoni sono ovattati, alle serate invernali avvolti in una coperta (bianca, gialla e nera come quella della copertina) con la sola luce della legna che scoppietta nel camino
Più assenza che presenza di strumenti.
Il piano suonato con delicatezza, accompagnato a volte con un violoncello, a volte con altri strumenti ma sempre in secondo piano.
Al centro sempre la voce soave e ammaliante.
Insomma, ripeto, questo disco mi piace molto.
Purtroppo di recensioni non ne ho proprio trovate per cui dovete accontentarvi di quello che ho scritto io.
Ma giusto per non farvi prendere una cantonata (magari a voi fa schifo) potete ascoltarlo tutto qui

http://grooveshark.com/#!/album/Pines/8349183

Dovesse piacervi... fatemelo sapere

Buona musica