STING - THE LAST SHIPS (2013) disco e concerto
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STING - THE LAST SHIPS (2013) disco e concerto
Ciao a tutti
oggi vi voglio parlare di un disco che mi sta piacendo moltissimo, nonostante le critiche che ho letto in giro non ne parlino molto bene. Probabilmente questo perchè è stato ascoltato in un modo diverso dal mio.
Sto parlando dell'ultimo lavoro di Sting
STING - THE LAST SHIPS (2013)
Probabilmente molti recensori si aspettavano un disco dello Sting da "The Dream of the Blue Turtles" a "Ten Summoner's Tales" (sicuramente il periodo migliore dello Sting solista). Per non parlare di quelli che si aspettano ancora le sonorità dei Police. Partendo da questi presupposti, quanto contenuti in THE LAST SHIPS spiazza l'ascoltatore. Infatti le sonorità che ci si trovano sono proprie della tradizione inglese e cioè ballate folk suonate, oltre che con i classici piano, chitarra, basso, batteria, con strumenti più tipici come violini, mandolini, il melodeon (una specie di fisarmonica), Northumbrian pipes (che assomigliano alle cornamuse) per arrivare anche cucchiai usati a mo' di nacchere. Fate finta di entrare in un pub inglese di 50-100 anni fa e avrete un'idea del suono che aspetta l'ascoltatore. Anche il cantato è diverso dal solito in quanto in molti brani è un quasi recitato e un dialogo tra più cantanti (non canta solo Sting, ma anche molti altri artisti). A completare il tutto a supporto di questi strumenti e queste voci un gruppo di 5 cantanti stile vichinghi che con i loro vocioni riempiono il fondo della sala.
Al di là dell sonorità, il disco è un concept in quanto parte dai ricordi di Sting che viveva a Wallsend vicino a Newcastle (nel Nord Est dell'Inghilterra) nella comunità dei costruttori di navi. In quella comunità venivano varate le grossisime nave che poi venivano utilizzate per la traversata verso gli Stati Uniti. Ma nel periodo in cui quegli enormi cantieri, pieni di inglesi, e "immigrati" scozzesi e irlandesi, venivano smantellati (siamo negli anni 80 più o meno). Questo smantellamento aveva portato anche allo smantellamento di quella comunità.
Riporto da una delle recensione che potete leggere sotto, un breve pezzo che spiega meglio la storia di questo concept
<<Nella storia, un sacerdote in fin di vita vuole lasciare un’eredità di solidarietà e di unione chiedendo, come ultimo desiderio, che la comunità costruisca una grande e bellissima nave nonostante il fatto che il cantiere sia in procinto di essere chiuso. Una nave che sia tutta loro e di nessun altro, in cui ciascuno infonda tutta la propria abilità. Nel paese ci sono favorevoli e contrari, personaggi di età diverse, giovani che si affacciano alla vita e uomini che devono accettare il proprio invecchiamento. Donne chiuse in incomprensibili dolori e ragazze che “hanno voglia di essere afferrate e fatte girare come trottole”. Amori cercati e respinti. E poi uno che torna da “fuori”, uno che ce l’ha fatta a non vivere solo di cantiere o di miniera, uno che però si porta dentro quel posto “come se avesse un ago magnetico piantato nel cranio”. E che proprio là, dove l’alba ha quell’odore particolare, dovrà fare i conti con se stesso.
Tra momenti festosi e la rievocazione di fosche leggende di navi maledette il progetto viene approvato e la città si appresta a realizzare il suo sogno di libertà e dignità anche perché, come dice il ritornello del brano che ha il titolo dell’album “Cos’altro abbiamo?”>>
Per completare le informazioni che voglio darvi, vi segnalo le musiche di questo album non sono altro che l'ossatura di un musical per Broadway che si intitolerà proprio THE LAST SHIPS. Spero che questo non vi spaventi.
Per capire questo disco ritengo che il modo migliore sia guardare il bellissimo concerto fatto da Sting per presentare il disco (le immagini sono tratte proprio dal concerto). Questo concerto (1 ora e 20 circa) lo potete guardare qui su youtube
https://www.youtube.com/watch?v=TbMY9lf58FA
Una volta visto/ascoltato questo concerto sono sicuro apprezzerete ancora di più il disco.
C'è anche la possibilità di ascoltarlo tutto in anteprima qui
https://www.youtube.com/watch?v=6sRhCy3MGOI
Del disco ne sono uscite ben 4 versioni (su Amazon.it le trovate tutte)
Versione CD standard ed LP (12 brani)
The Last Ship – 3:51
Dead Man's Boots – 3:30
And Yet – 3:53
August Winds – 3:18
Language of Birds – 3:30
Practical Arrangement – 3:20
The Night the Pugilist Learned How to Dance – 4:13
Ballad of the Great Eastern – 5:15
What Have We Got? (con Jimmy Nail) – 3:35
I Love Her But She Loves Someone Else – 3:42
So to Speak (con Becky Unthank) – 4:07
The Last Ship (Reprise) – 3:20
Versione deluxe (versione standard + altri 6 brani)
Shipyard (con Jimmy Nail, Brian Johnson e Jo Lawry) – 6:01
It's Not the Same Moon – 2:55
Hadaway – 3:18
Sky Hooks and Tartan Paint (con Brian Johnson) – 3:34
Show Some Respect – 4:48
Versione super deluxe (versione deluxe + altri 2 brani)
Peggy's Song (con Rachel Unthank) – 2:39
Practical Arrangement (duetto originale completo con Jo Lawry) – 4:35
Ovviamente io consiglio l'ultima (anche perchè costa poco di più delle altre)
Per concludere, come il solito, vi riporto i link ad altre recensioni
http://www.musicpost.it/sting-the-last-ship-recensione/9497/
http://www.suoniestrumenti.it/blog/suoneria/post/la_recensione_sting_the_last_ship_cd
http://www.onstageweb.com/recensioni-album/sting-the-last-ship-recensione/
http://www.spaziorock.it/recensione.php?&id=sting_the_last_ship_2013
http://www.rockol.it/recensione-5408/sting-the-last-ship
http://www.distorsioni.net/canali/dischi/the-last-ship-elk
http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2013/9/26/STING-The-Last-Ship-le-navi-la-vita-il-viaggio-dell-ex-Police-E-Father-O-Brian-/429967/
Vi ho convinto?
Buona musica
Andrea
oggi vi voglio parlare di un disco che mi sta piacendo moltissimo, nonostante le critiche che ho letto in giro non ne parlino molto bene. Probabilmente questo perchè è stato ascoltato in un modo diverso dal mio.
Sto parlando dell'ultimo lavoro di Sting
STING - THE LAST SHIPS (2013)
Probabilmente molti recensori si aspettavano un disco dello Sting da "The Dream of the Blue Turtles" a "Ten Summoner's Tales" (sicuramente il periodo migliore dello Sting solista). Per non parlare di quelli che si aspettano ancora le sonorità dei Police. Partendo da questi presupposti, quanto contenuti in THE LAST SHIPS spiazza l'ascoltatore. Infatti le sonorità che ci si trovano sono proprie della tradizione inglese e cioè ballate folk suonate, oltre che con i classici piano, chitarra, basso, batteria, con strumenti più tipici come violini, mandolini, il melodeon (una specie di fisarmonica), Northumbrian pipes (che assomigliano alle cornamuse) per arrivare anche cucchiai usati a mo' di nacchere. Fate finta di entrare in un pub inglese di 50-100 anni fa e avrete un'idea del suono che aspetta l'ascoltatore. Anche il cantato è diverso dal solito in quanto in molti brani è un quasi recitato e un dialogo tra più cantanti (non canta solo Sting, ma anche molti altri artisti). A completare il tutto a supporto di questi strumenti e queste voci un gruppo di 5 cantanti stile vichinghi che con i loro vocioni riempiono il fondo della sala.
Al di là dell sonorità, il disco è un concept in quanto parte dai ricordi di Sting che viveva a Wallsend vicino a Newcastle (nel Nord Est dell'Inghilterra) nella comunità dei costruttori di navi. In quella comunità venivano varate le grossisime nave che poi venivano utilizzate per la traversata verso gli Stati Uniti. Ma nel periodo in cui quegli enormi cantieri, pieni di inglesi, e "immigrati" scozzesi e irlandesi, venivano smantellati (siamo negli anni 80 più o meno). Questo smantellamento aveva portato anche allo smantellamento di quella comunità.
Riporto da una delle recensione che potete leggere sotto, un breve pezzo che spiega meglio la storia di questo concept
<<Nella storia, un sacerdote in fin di vita vuole lasciare un’eredità di solidarietà e di unione chiedendo, come ultimo desiderio, che la comunità costruisca una grande e bellissima nave nonostante il fatto che il cantiere sia in procinto di essere chiuso. Una nave che sia tutta loro e di nessun altro, in cui ciascuno infonda tutta la propria abilità. Nel paese ci sono favorevoli e contrari, personaggi di età diverse, giovani che si affacciano alla vita e uomini che devono accettare il proprio invecchiamento. Donne chiuse in incomprensibili dolori e ragazze che “hanno voglia di essere afferrate e fatte girare come trottole”. Amori cercati e respinti. E poi uno che torna da “fuori”, uno che ce l’ha fatta a non vivere solo di cantiere o di miniera, uno che però si porta dentro quel posto “come se avesse un ago magnetico piantato nel cranio”. E che proprio là, dove l’alba ha quell’odore particolare, dovrà fare i conti con se stesso.
Tra momenti festosi e la rievocazione di fosche leggende di navi maledette il progetto viene approvato e la città si appresta a realizzare il suo sogno di libertà e dignità anche perché, come dice il ritornello del brano che ha il titolo dell’album “Cos’altro abbiamo?”>>
Per completare le informazioni che voglio darvi, vi segnalo le musiche di questo album non sono altro che l'ossatura di un musical per Broadway che si intitolerà proprio THE LAST SHIPS. Spero che questo non vi spaventi.
Per capire questo disco ritengo che il modo migliore sia guardare il bellissimo concerto fatto da Sting per presentare il disco (le immagini sono tratte proprio dal concerto). Questo concerto (1 ora e 20 circa) lo potete guardare qui su youtube
https://www.youtube.com/watch?v=TbMY9lf58FA
Una volta visto/ascoltato questo concerto sono sicuro apprezzerete ancora di più il disco.
C'è anche la possibilità di ascoltarlo tutto in anteprima qui
https://www.youtube.com/watch?v=6sRhCy3MGOI
Del disco ne sono uscite ben 4 versioni (su Amazon.it le trovate tutte)
Versione CD standard ed LP (12 brani)
The Last Ship – 3:51
Dead Man's Boots – 3:30
And Yet – 3:53
August Winds – 3:18
Language of Birds – 3:30
Practical Arrangement – 3:20
The Night the Pugilist Learned How to Dance – 4:13
Ballad of the Great Eastern – 5:15
What Have We Got? (con Jimmy Nail) – 3:35
I Love Her But She Loves Someone Else – 3:42
So to Speak (con Becky Unthank) – 4:07
The Last Ship (Reprise) – 3:20
Versione deluxe (versione standard + altri 6 brani)
Shipyard (con Jimmy Nail, Brian Johnson e Jo Lawry) – 6:01
It's Not the Same Moon – 2:55
Hadaway – 3:18
Sky Hooks and Tartan Paint (con Brian Johnson) – 3:34
Show Some Respect – 4:48
Versione super deluxe (versione deluxe + altri 2 brani)
Peggy's Song (con Rachel Unthank) – 2:39
Practical Arrangement (duetto originale completo con Jo Lawry) – 4:35
Ovviamente io consiglio l'ultima (anche perchè costa poco di più delle altre)
Per concludere, come il solito, vi riporto i link ad altre recensioni
http://www.musicpost.it/sting-the-last-ship-recensione/9497/
http://www.suoniestrumenti.it/blog/suoneria/post/la_recensione_sting_the_last_ship_cd
http://www.onstageweb.com/recensioni-album/sting-the-last-ship-recensione/
http://www.spaziorock.it/recensione.php?&id=sting_the_last_ship_2013
http://www.rockol.it/recensione-5408/sting-the-last-ship
http://www.distorsioni.net/canali/dischi/the-last-ship-elk
http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2013/9/26/STING-The-Last-Ship-le-navi-la-vita-il-viaggio-dell-ex-Police-E-Father-O-Brian-/429967/
Vi ho convinto?
Buona musica
Andrea
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Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti [Saltatempo di Stefano Benni]
Chi non sa ridere non è una persona seria [Fryderyk Chopin]
nd1967- Moderatore
- Data d'iscrizione : 04.02.08
Numero di messaggi : 12826
Località : Cavaion Veronese (VR)
Provincia : Verona
Occupazione/Hobby : Musica, Fotografia, Hi-Fi, Fumetti, Libri, Cinema
Impianto : Preamplificatore Sonus Mirus AAVT
Finale TA 3020 by Vincenzo
Lettore CD Micromega Stage 2
Giradischi Project 6.9
Diffusori Dynavoice Challenger M-65 EX
Re: STING - THE LAST SHIPS (2013) disco e concerto
decisamente si
Grazie infinite
Grazie infinite
Luca brh- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 02.08.11
Numero di messaggi : 1571
Località : Capolago
Provincia : Varese
Occupazione/Hobby : Ingegnere della Prevenzione e della Sicurezza nell'Industria di Processo / Musica, Pesca, Cucina
Impianto : Pc, Rega RP1, Rotel RCD-930AX - Schiit Grugnir Multi Bit - Gabri's Amp New Vegas EL34, Fase Performance 1.1 - - Royd Minstrel B&W DM 602 S3
Cuffie: Beyer990pro, HD 650
Re: STING - THE LAST SHIPS (2013) disco e concerto
Il disco è molto bello, molto poetico; folk, recitato, maturo. Concordo in tutto e dopo diverse (troppe) raccolte ed esperimenti sinfonici di dubbio gusto riporta Sting al fasti del passato di Ten Summoner's Tales, The Dream of the Blue Turtles e ci metterei anche Nothing Like the Sun. Certo che un testo patetico come "Practical Arrangement" stona un poco con la fama di neotantrico cui Sting tiene in modo particolare.
Hoogo- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 01.04.13
Numero di messaggi : 2199
Località : scarificata dalla miseria
Provincia : GE
Occupazione/Hobby : Musica Cinema Fotografia Informatica Comunicazione
Impianto : Non specificato | Desktop: SMSL SD 398 + SMSL SA 80 + SoundMAGIC HP100 + B&W685 () Wireworld Ultraviolet + Wireworld Luna 7 + MonsterCable XP-HP | Mobile: Sony A865 + Sony XBA3 + un'altra dozzina.
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