Stabilizzatore ferro risonante multiplo
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Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Ciao a tutti,
Qualche esperto mi può dare un parere su questo brevetto?
Gate For Music IR1.1
so più o meno come funzionano gli stabilizzatori ferro risonanti, ma mi interessava una valutazione di questo specifico circuito.
(lo stabilizzatore/condizionatore in questione non lo fanno più, ma costava l'ira di dio e l'ho trovato usato...)
Qualche esperto mi può dare un parere su questo brevetto?
Gate For Music IR1.1
so più o meno come funzionano gli stabilizzatori ferro risonanti, ma mi interessava una valutazione di questo specifico circuito.
(lo stabilizzatore/condizionatore in questione non lo fanno più, ma costava l'ira di dio e l'ho trovato usato...)
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Il circuito è buono,
e quello che dice di saper fare lo sa fare bene,
se l'apparecchio è costruito bene è un buon apparecchio che io comprerei
anche solo per vederlo e provarlo.
Naturalmente è totalmente inutile al buon funzionamento di uno stereo moderno
alimentato dall'attuale rete elettrica.
Mi raccomando non farti prendere poi dalla suggestione
del sentire "la scena più ampia" e gli acuti più naturali e stabili.
Soprattutto di componenti con alimentazione a commutazione senza cambio-tensione.
Però vedo che hai anche un amplificatore valvolare,
ma un amplificatore, meno cose ha alle spalle meglio è.
e quello che dice di saper fare lo sa fare bene,
se l'apparecchio è costruito bene è un buon apparecchio che io comprerei
anche solo per vederlo e provarlo.
Naturalmente è totalmente inutile al buon funzionamento di uno stereo moderno
alimentato dall'attuale rete elettrica.
Mi raccomando non farti prendere poi dalla suggestione
del sentire "la scena più ampia" e gli acuti più naturali e stabili.
Soprattutto di componenti con alimentazione a commutazione senza cambio-tensione.
Però vedo che hai anche un amplificatore valvolare,
ma un amplificatore, meno cose ha alle spalle meglio è.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
valterneri ha scritto:Il circuito è buono,
e quello che dice di saper fare lo sa fare bene,
se l'apparecchio è costruito bene è un buon apparecchio che io comprerei
anche solo per vederlo e provarlo.
Naturalmente è totalmente inutile al buon funzionamento di uno stereo moderno
alimentato dall'attuale rete elettrica.
Mi raccomando non farti prendere poi dalla suggestione
del sentire "la scena più ampia" e gli acuti più naturali e stabili.
Soprattutto di componenti con alimentazione a commutazione senza cambio-tensione.
Però vedo che hai anche un amplificatore valvolare,
ma un amplificatore, meno cose ha alle spalle meglio è.
sì, l'amplificatore è valvolare ed è però attaccato ad un Accuphase PS510 (rigeneratore): il leben è un integrato di pochi watt (30) che però uso come finale, perchè il buffer di uscita del Wadia 2000 devo dire che suona in modo fantastico. avendolo attaccato al PS510 ho perso un po' di dinamica (ma proprio poca) ma ho guadagnato in tanti altri parametri.
invece il condizionatore in oggetto lo utilizzerei proprio per il DAC.
a prescindere dalle valutazioni generali sui condizionatori, di cui sono un fan assoluto (di quelli buoni ovvio), quindi la soluzione che adotta questo Gate For Music è buona?
insomma, la domanda è: i filtri in uscita garantiscono davvero una forma d'onda poco distorta?
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
oibò, vergogna!
(il Manzoni oibò lo fa dire a Renzo senza h e così lo scrivo anch'io!)
(in queste notti, tutte le notti, ho l'insogna volontaria,
dalle 3 alle 4 leggo un libro che non vi dico,
dalle 4 alle 5 rileggo I Promessi Sposi in un'edizione fantastica!)
(di giorno sembro sveglio ma dentro di me dormo!)
Continuo: oibò,
di condizionatori di rete non ne so praticamente nulla,
non me ne sono mai interessato perché le apparecchiature professionali
non ne hanno minimamente bisogno.
Ci fossero ora ad aiutarmi le menti lucide del forum,
ma loro se ne stanno a spasso per quell'altro forum serio serio.
Ma si fa così:
"meno male che non c'è Fernando, che lui non ci capisce nulla!"
"meno male che non c'è Giancarlo, che lui non ci capisce nulla!"
(detta tra noi sotto sotto
è che quelli son permalosi e l'unico modo per sfruttarli è sfotterli un po',
e speriamo che arrivino a razionalizzarci le spiegazioni!)
Allora!
da ora non scrivo ma penso, quindi niente critiche
che sto imparando tra me e me:
di solito la peste di un trasformatore alla fine di un valvolare è la saturazione,
ma è la saturazione il trucco della stabilizzazione negli stabilizzatori,
quindi gli stabilizzatori dovrebbero produrre notevole distorsione,
molta di più di quella presente in rete.
Nell'apparecchio che stai per comprare
(e che anche io comprerei, ma non per usarlo)
esiste in uscita un filtro risonante, un rifasatore (non so se il termine sia corretto)
che sicuramente diminuisce (non certo elimina) la distorsione
presente sia in entrata che in uscita.
Risultato?
Sicuramente i disturbi impulsivi diminuiscono drasticamente,
la tensione è più stabile,
l'impedenza non so,
la distorsione di seconda armonica notevolmente superiore all'ingresso
(qui con la seconda armonica sono andato per istinto)
e il risultato?
L'onda distorta è negativa?
No, non direi, aiuta il trasformatore a caricare i condensatori,
contiene maggiore energia alta per un tempo superiore.
Quello che credo però è questo:
1) che la corrente di rete sia già buona di suo e non certo è come nel disegno
2) che le apparecchiature ben costruite prevedono sia le variazioni
sia il contenuto disturbativo di spurie,
mente preferiscono avere una fonte con minor impedenza possibile,
ossia la rete tale e quale.
Anche se un trasformatore di potenza doppia del necessario posto in saturazione
ha una bassa impedenza nell'offrire l'energia.
Mi sono dilungato perché mi piace pensare a lungo sui problemi improvvisi
e per dar tempo a sti due pelandroni di Giancarlo e Fernando
d'intervenire!
(il Manzoni oibò lo fa dire a Renzo senza h e così lo scrivo anch'io!)
(in queste notti, tutte le notti, ho l'insogna volontaria,
dalle 3 alle 4 leggo un libro che non vi dico,
dalle 4 alle 5 rileggo I Promessi Sposi in un'edizione fantastica!)
(di giorno sembro sveglio ma dentro di me dormo!)
Continuo: oibò,
di condizionatori di rete non ne so praticamente nulla,
non me ne sono mai interessato perché le apparecchiature professionali
non ne hanno minimamente bisogno.
Ci fossero ora ad aiutarmi le menti lucide del forum,
ma loro se ne stanno a spasso per quell'altro forum serio serio.
Ma si fa così:
"meno male che non c'è Fernando, che lui non ci capisce nulla!"
"meno male che non c'è Giancarlo, che lui non ci capisce nulla!"
(detta tra noi sotto sotto
è che quelli son permalosi e l'unico modo per sfruttarli è sfotterli un po',
e speriamo che arrivino a razionalizzarci le spiegazioni!)
Allora!
da ora non scrivo ma penso, quindi niente critiche
che sto imparando tra me e me:
di solito la peste di un trasformatore alla fine di un valvolare è la saturazione,
ma è la saturazione il trucco della stabilizzazione negli stabilizzatori,
quindi gli stabilizzatori dovrebbero produrre notevole distorsione,
molta di più di quella presente in rete.
Nell'apparecchio che stai per comprare
(e che anche io comprerei, ma non per usarlo)
esiste in uscita un filtro risonante, un rifasatore (non so se il termine sia corretto)
che sicuramente diminuisce (non certo elimina) la distorsione
presente sia in entrata che in uscita.
Risultato?
Sicuramente i disturbi impulsivi diminuiscono drasticamente,
la tensione è più stabile,
l'impedenza non so,
la distorsione di seconda armonica notevolmente superiore all'ingresso
(qui con la seconda armonica sono andato per istinto)
e il risultato?
L'onda distorta è negativa?
No, non direi, aiuta il trasformatore a caricare i condensatori,
contiene maggiore energia alta per un tempo superiore.
Quello che credo però è questo:
1) che la corrente di rete sia già buona di suo e non certo è come nel disegno
2) che le apparecchiature ben costruite prevedono sia le variazioni
sia il contenuto disturbativo di spurie,
mente preferiscono avere una fonte con minor impedenza possibile,
ossia la rete tale e quale.
Anche se un trasformatore di potenza doppia del necessario posto in saturazione
ha una bassa impedenza nell'offrire l'energia.
Mi sono dilungato perché mi piace pensare a lungo sui problemi improvvisi
e per dar tempo a sti due pelandroni di Giancarlo e Fernando
d'intervenire!
valterneri- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
il condizionatore visivamente è questo qui, Gate IR-1, venticinque chili di peso per nemmeno trecentocinquanta watt (max):
IR-1 Interfaccia di Rete
leggendo in giro, era un oggetto abbastanza apprezzato in passato: dicono che il circuito brevettato è uno dei pochi che veramente isoli un componente ad esso collegato dal resto, fornendo sempre la medesima forma d'onda, con la stessa (minima) distorsione, in ogni circostanza. vedremo. ovvio lo proverò prima di comprarlo.
IR-1 Interfaccia di Rete
leggendo in giro, era un oggetto abbastanza apprezzato in passato: dicono che il circuito brevettato è uno dei pochi che veramente isoli un componente ad esso collegato dal resto, fornendo sempre la medesima forma d'onda, con la stessa (minima) distorsione, in ogni circostanza. vedremo. ovvio lo proverò prima di comprarlo.
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Accidenti, è molto più brutto di come mi immaginavo!emaspac ha scritto:leggendo in giro,
era un oggetto abbastanza apprezzato in passato.
Però 25 Kg è impressionante, ed è quello che conta.
Ti ripeto quello che ho pensato vedendo la descrizione del progetto:
è sicuramente progettato bene e costruito bene,
ma le apparecchiature elettroniche sono costruite per variazioni di rete minimo 10%,
la tua rete varia spesso oltre i 200 - 250 V.?
Quelle senza cambio-tensione poi da 110 a 240 V 10% di norma, ovvero 100-264.
E senti spesso crepitii o scoppiettii dovuti a disturbi improvvisi nella rete?
Se il frigorifero fa click click è preferibile filtrare lui con qualcosa di economico,
e poi un click sul disco di De André ogni volta che qualcuno in casa
prende il latte dal frigorifero non fa gran che male.
Però, io lo comprerei, ma visto il prezzo di partenza
non so quanto economico potrà essere.
Mi comprerei una bella supercuffia!
valterneri- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
guarda, sinceramente non è questione di frigorifero. non solo di frigorifero. non voglio essere scortese con nessuno o inutilmente polemico, ma proprio non riesco a capire come si possa ascoltare, ad esempio, la musica liquida senza rendersi conto con che cosa si ha a che fare. sarò ingenuo io, ma forse non tutti sanno come funziona un alimentatore a commutazione, o le porcherie che emette un hdd, o il proprio router, o la NAS. forse non tutti sanno come funziona l'alimentazione della CPU. però basterebbe ascoltare bene cosa succede all'audio del proprio impianto, tipo accendendo e spegnendo la televisione LCD. sono tutti sordi o nessuno ha un impianto degno dell'appellativo di hi fi?
boh, non lo so. ripeto: non me lo spiego. per me è davvero facile sentire le differenze di dettaglio, di localizzazione e soprattuto di timbro se è accesa la caldaia o se è spenta. sono differenze enormi per il mio orecchio, che è allenato quanto può esserlo quello di una persona normale che ascolta musica spesso e volentieri da trent'anni ormai.
poi ho potuto appurare cosa succede al ripple degli alimentatori lineari alimentandoli con dei rigeneratori di alternata (analogici) a frequenze di 100hz invece che 50hz. e questo mi ha chiarito ogni dubbio su come influisce la tensione domestica sulla qualità del nostro ascolto. tra l'altro ho anche letto anche di preamplificatori che rigenerano la tensione a 400hz.
quindi, dal mio punto di vista il dubbio se condizionare la rete elettrica, in un'abitazione privata, serva o meno, è ampiamente superato. ora sto cercando i condizionatori adatti, e me ne manca solo uno. il pc sarà alimentato da un alimentatore ATX completamente lineare, in modo che gli switching siano solo quelli on board sulla mobo. per le interfacce digitali che consumano pochi watt mi rigenero da capo la la tensione di rete, converendola in DC e poi in AC, a 100hz. sull'amplificatore di potenza uso l'accuphase, che rigenera parzialmente la forma d'onda della AC, confrontandola con un riferimento e riempiendo i buchi/limando i picchi.
il DAC Wadia, che funge anche da pre, è già in parte isolato dal resto della catena a monte, perchè connesso in fibra ottica (AT&T ST, no toslink): ora lo voglio isolare completamente, in modo da avere più dettaglio, più realismo e più o meno lo stessa qualità di ascolto dalle ore del giorno a quelle notte, cosa che ora non avviene. ecco perchè mi sono orientato su questo condizionatore, che per un carico come il Wadia (75W), mi sembra possa andar bene.
purtroppo non sono ferrato su questi tipi di circuiti e quindi chiedo, tecnicamente, lumi.
boh, non lo so. ripeto: non me lo spiego. per me è davvero facile sentire le differenze di dettaglio, di localizzazione e soprattuto di timbro se è accesa la caldaia o se è spenta. sono differenze enormi per il mio orecchio, che è allenato quanto può esserlo quello di una persona normale che ascolta musica spesso e volentieri da trent'anni ormai.
poi ho potuto appurare cosa succede al ripple degli alimentatori lineari alimentandoli con dei rigeneratori di alternata (analogici) a frequenze di 100hz invece che 50hz. e questo mi ha chiarito ogni dubbio su come influisce la tensione domestica sulla qualità del nostro ascolto. tra l'altro ho anche letto anche di preamplificatori che rigenerano la tensione a 400hz.
quindi, dal mio punto di vista il dubbio se condizionare la rete elettrica, in un'abitazione privata, serva o meno, è ampiamente superato. ora sto cercando i condizionatori adatti, e me ne manca solo uno. il pc sarà alimentato da un alimentatore ATX completamente lineare, in modo che gli switching siano solo quelli on board sulla mobo. per le interfacce digitali che consumano pochi watt mi rigenero da capo la la tensione di rete, converendola in DC e poi in AC, a 100hz. sull'amplificatore di potenza uso l'accuphase, che rigenera parzialmente la forma d'onda della AC, confrontandola con un riferimento e riempiendo i buchi/limando i picchi.
il DAC Wadia, che funge anche da pre, è già in parte isolato dal resto della catena a monte, perchè connesso in fibra ottica (AT&T ST, no toslink): ora lo voglio isolare completamente, in modo da avere più dettaglio, più realismo e più o meno lo stessa qualità di ascolto dalle ore del giorno a quelle notte, cosa che ora non avviene. ecco perchè mi sono orientato su questo condizionatore, che per un carico come il Wadia (75W), mi sembra possa andar bene.
purtroppo non sono ferrato su questi tipi di circuiti e quindi chiedo, tecnicamente, lumi.
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Ripeto che quel che fa lo fa benissimo, è un buon progetto!
La sua possibile inutilità per me non deriva dalla sua inefficienza,
ma dal ritenere che le apparecchiature elettroniche moderne non ne hanno bisogno
e anche la nostra rete non ne ha bisogno,
ma su questo non siamo d'accordo e la cosa quindi è a vantaggio dell'acquisto.
Il mio consiglio è che,
se costa 100 200 o 300 euro puoi comprarlo senza troppi sospetti o paure,
se costa di più devi un minimo provarlo sul campo,
ovvero collegato a quel che vuoi collegargli.
Non perché lui sia costruito male, tutt'altro,
ma perché deve svolgere il lavoro di cui tu hai bisogno,
è inutile una medicina fantastica per il mal di testa se ti fa male il fegato.
Io credo che
un'apparecchiatura ben costruita deve, deve! non risentire minimamente
del giorno o della notte,
se questo avviene qualcosa non va,
o nel progetto o nella procedura di prova.
Io sono un ecologista seppur pigro e non lo farei,
ma se una sola delle apparecchiature che ora ho intorno per lavoro
suonasse o mi desse un risultato differente ora o questa prossima notte
o domattina o se ne accendo una e ne spengo un'altra
o se accendo o meno il ventilatore o il fornellino per il caffè,
finirebbe in Arno entro due minuti.
Però forse il professionale è un'altra cosa, ma questo io ho.
La sua possibile inutilità per me non deriva dalla sua inefficienza,
ma dal ritenere che le apparecchiature elettroniche moderne non ne hanno bisogno
e anche la nostra rete non ne ha bisogno,
ma su questo non siamo d'accordo e la cosa quindi è a vantaggio dell'acquisto.
Il mio consiglio è che,
se costa 100 200 o 300 euro puoi comprarlo senza troppi sospetti o paure,
se costa di più devi un minimo provarlo sul campo,
ovvero collegato a quel che vuoi collegargli.
Non perché lui sia costruito male, tutt'altro,
ma perché deve svolgere il lavoro di cui tu hai bisogno,
è inutile una medicina fantastica per il mal di testa se ti fa male il fegato.
Io credo che
un'apparecchiatura ben costruita deve, deve! non risentire minimamente
del giorno o della notte,
se questo avviene qualcosa non va,
o nel progetto o nella procedura di prova.
Io sono un ecologista seppur pigro e non lo farei,
ma se una sola delle apparecchiature che ora ho intorno per lavoro
suonasse o mi desse un risultato differente ora o questa prossima notte
o domattina o se ne accendo una e ne spengo un'altra
o se accendo o meno il ventilatore o il fornellino per il caffè,
finirebbe in Arno entro due minuti.
Però forse il professionale è un'altra cosa, ma questo io ho.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
I separatori di rete o 1:1 soprattutto se in ferro saturo sono la soluzione per tutti i problemi di ingressi indesiderati.Quando si ha un problema su apparecchiature industriali e quando filtri emi e cazzabubboli vari falliscono, con il separatore ne esci di certo.La controindicazione è che sugli stadi di linea in particolare quelli analogici asciugano tutto, ottimi invece x le sorgenti digitali.Tutto questo ragionamento, a fronte di una valutazione dei costi.
valvolas- Membro classe oro
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by Gigi6c/pre-minimalist V4 /rotel ra-413/pre tube minimalist 6n6P/pretube bymau ecc88/Ecc82 pretty
casse:indiana line 11 50/national SB-22 alnico/Mayu 103 by Hell67 cavi:di tutto..autocostruito (senza la kriptonite di Urano)
Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
valvolas ha scritto:I separatori di rete o 1:1 soprattutto se in ferro saturo sono la soluzione per tutti i problemi di ingressi indesiderati.Quando si ha un problema su apparecchiature industriali e quando filtri emi e cazzabubboli vari falliscono, con il separatore ne esci di certo.La controindicazione è che sugli stadi di linea in particolare quelli analogici asciugano tutto, ottimi invece x le sorgenti digitali.Tutto questo ragionamento, a fronte di una valutazione dei costi.
lo sto provando collegato al DAC e per ora le mie impressioni sono veramente positive. "a orecchio" è il miglior condizionatore che ho mai avuto, ma le valutazioni vere si fanno a lungo termine. l'effetto che noto è una localizzazione molto accentuata degli strumenti, non più dettaglio ma più contrasto. in più il timbro degli strumenti più naturale. molto più naturale. la dinamica m isembra inalterata, anzi quasi migliorata a causa dell'impronta più emotiva della musica. comunque lo devo provare con tutti i generi, per ora solo jazz e chitarra acustica.
di contro non è muto: il primo trasformatore, da bevetto, si satura completamente e fa rumore. vibra. fortunatamente è appeso al telaio con una cinghia elastica, quindi il telaio del condizionatore non vibra. si sente solo un ronzio ma da un metro e mezzo già non ci fai più caso.
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Verifica che la bulloneria che tiene insieme e ancora al telaio il trafo sia serrata perché spesso nel tempo si allenta,naturalmente a presa staccata e che i consumi siano congruenti ai dati di targa, e non superiori..I motivi di un ronzio potrebbero essere questi.
valvolas- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
2.400 € e ronza!?
paolofb65- Appassionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Se lo hai pagato 2400 euro gli hai dato veramente troppo,un furto!
Il ronzio NON è normale,secondo me è vecchio,magari ha preso pure qualche botta,dovresti farlo vedere a qualcuno che ripara trasformatori,ammesso che ci perde tempo!
Vi sembrera strano ma la rete elettrica Italiana è una delle migliori del mondo,forse solo Svizzera e Germania sono di poco superiori,la nostra rete elettrica può essere usata tranquillamente anche senza condizionatori di rete,in quanto sostanzialmente abbastanza pulita. Da usare i condizionatori di rete solo in aree industrali o densamente popolate,dove ci sono grandi assorbimenti di energia.
Il ronzio NON è normale,secondo me è vecchio,magari ha preso pure qualche botta,dovresti farlo vedere a qualcuno che ripara trasformatori,ammesso che ci perde tempo!
Vi sembrera strano ma la rete elettrica Italiana è una delle migliori del mondo,forse solo Svizzera e Germania sono di poco superiori,la nostra rete elettrica può essere usata tranquillamente anche senza condizionatori di rete,in quanto sostanzialmente abbastanza pulita. Da usare i condizionatori di rete solo in aree industrali o densamente popolate,dove ci sono grandi assorbimenti di energia.
Albert^ONE- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Quegli apparecchi sono stati in auge 50 anni fa con la introduzione della fase neutro nella rete italiana, di solito si mettevano a rendere sicure le tv valvolari,anche se molte reti restavano bifase.Erano poi spariti al punto che in qualche caso fino a 30 anni fa se ne volevi uno te lo dovevi far "avvolgere" e costicchiavano.Negli ultimi anni grazie ai pc hanno ritrovato momenti di mercato favorevole.Come tutti i trasformatori se restano sempre "in presa" é possibile che si allentino le bullonerie soprattutto se "tirati x il collo" come consumi.Non giustifico il prezzo anche secondo me eccessivo, ma quelli seri pesano parecchio e cubano costi di materiale e soprattutto hanno piccole produzioni, ne avevo fatti fare alcuni forse 2 o 3 unità parecchi anni fa per problemi di autopartenza di macchine industriali,e mi ricordo che era stato un bel costo.
valvolas- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
sinceramente, mi sembra che parliate per sentito dire. non me l'aspettavo. io non conosco il circuito in oggetto, ma conosco i ferro saturo e i ferro risonanza, che sono tra l'altro due cose diverse. i ferro risonanza li fanno tuttora. un trasformatore che lavora in saturazione sicuramente non é silenzioso, a prescindere dalle faccine che inserite. il circuito in oggetto é particolare perchè ne ha due in cascata e dei filtri. ribadisco il mio parere: la tensione italiana sarà la migliore del mondo, ma se il vostro impianto non vi fa distinguere la differenza tra un buon condizionatore e il nulla, non é il migliore del mondo. per quanto riguarda la qualità, é forse il migliore che ho. quantomeno al pari dell'accuphase.
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Albert^ONE ha scritto:
Vi sembrera strano ma la rete elettrica Italiana è una delle migliori del mondo,forse solo Svizzera e Germania sono di poco superiori,la nostra rete elettrica può essere usata tranquillamente anche senza condizionatori di rete,in quanto sostanzialmente abbastanza pulita. Da usare i condizionatori di rete solo in aree industrali o densamente popolate,dove ci sono grandi assorbimenti di energia.
una teoria naive. sostanzialmente non ti curi delle armoniche che produce un pc, gli alimentatori di switching, i frigoriferi, il router, la NAS, etc etc. come se il fatto che la tensione di rete in Italia sia una sinusoide, e stabile, garantisca che tutti i nostri componenti non si inquinino a vicenda. come se avessero delle alimentazioni filtrate ad hoc. tipo un PC...
ovviamente, sono totalmente in disaccordo con la tua teoria. a parte i finali, tutti i componenti dovrebbero avere un filtro/condizionatore dedicato. i miglioramenti sono eclatanti. ovviamente parlo di sistemi di una certa qualità, quelli che vale davvero la pena riparare.
tornando al Gate, è senza dubbio un oggetto di grande qualità costruttiva e i suoi effetti, per ora, sono davvero ottimi.
però chedevo pareri sul circuito, non sul prezzo d'acquisto o sulal bontà dei condizionatori. qualcuno davvero ferrato, con un po' di tempo a disposizione, mi potrebbe sostìanzialmente spiegare il vantaggio descritto brevetto? intendo quello di inserire due ferro risonanti in serie?
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Damm a tra...(dammi retta).io li ho presi anni fa perché nel campo in cui lavoravo se si innesca(e succedeva) una macchina non è che uno non sentiva bene un armonica pari o dispari o perdeva l'immagine stereo, quello che ci lavorava tornava a casa senza una falange una falangina o un pezzo di arto a caso
Detto questo per esperienza diretta (non per sentito dire)quelli a ferro saturo sono i migliori, devi separare 4 sorgenti digitali da (la butto li) 2-3 ampere non la sala regia dello shuttle, le persone che si occupano di queste cose al livello professionale che dici tu in Italia saranno rimasti in 50 (forse 50...) perche sono prodotti con un mercato esiguo siccome notoriamente la gente fa lavori che gli consentono di pagarsi l hobby di mangiare 2 volte al giorno, in questo specifico settore mi riesce difficile pensare che ci siano margini x soddisfare questa esigenza anche a livello industriale.Se ti ha preso l'ansia del l'alternata basta comprarsi una dozzina di batterie da camion e mettersele,in casa o mettere qlc cella solare sul tetto e risolvi il problema.Oppure in alternativa procurarsi un buon 1:1 a ferro saturo senza farsi rapinare, perché il reale valore aggiunto é ridotto...
Detto questo per esperienza diretta (non per sentito dire)quelli a ferro saturo sono i migliori, devi separare 4 sorgenti digitali da (la butto li) 2-3 ampere non la sala regia dello shuttle, le persone che si occupano di queste cose al livello professionale che dici tu in Italia saranno rimasti in 50 (forse 50...) perche sono prodotti con un mercato esiguo siccome notoriamente la gente fa lavori che gli consentono di pagarsi l hobby di mangiare 2 volte al giorno, in questo specifico settore mi riesce difficile pensare che ci siano margini x soddisfare questa esigenza anche a livello industriale.Se ti ha preso l'ansia del l'alternata basta comprarsi una dozzina di batterie da camion e mettersele,in casa o mettere qlc cella solare sul tetto e risolvi il problema.Oppure in alternativa procurarsi un buon 1:1 a ferro saturo senza farsi rapinare, perché il reale valore aggiunto é ridotto...
valvolas- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
valvolas ha scritto:Damm a tra...(dammi retta).io li ho presi anni fa perché nel campo in cui lavoravo se si innesca(e succedeva) una macchina non è che uno non sentiva bene un armonica pari o dispari o perdeva l'immagine stereo, quello che ci lavorava tornava a casa senza una falange una falangina o un pezzo di arto a caso
Detto questo per esperienza diretta (non per sentito dire)quelli a ferro saturo sono i migliori, devi separare 4 sorgenti digitali da (la butto li) 2-3 ampere non la sala regia dello shuttle, le persone che si occupano di queste cose al livello professionale che dici tu in Italia saranno rimasti in 50 (forse 50...) perche sono prodotti con un mercato esiguo siccome notoriamente la gente fa lavori che gli consentono di pagarsi l hobby di mangiare 2 volte al giorno, in questo specifico settore mi riesce difficile pensare che ci siano margini x soddisfare questa esigenza anche a livello industriale.Se ti ha preso l'ansia del l'alternata basta comprarsi una dozzina di batterie da camion e mettersele,in casa o mettere qlc cella solare sul tetto e risolvi il problema.Oppure in alternativa procurarsi un buon 1:1 a ferro saturo senza farsi rapinare, perché il reale valore aggiunto é ridotto...
tu non scrivi per sentito dire e si capisce. detto questo, sono d'accordo con te che sono i migliori. di mio, posso aggiungere che lo sono anche in ambito hi fi. almeno di quell iche ho provato (tanti). a orecchio si capisce benissimo che isolano davvero il componente dal resto. però chedevo lumi sul brevetto: che senso ha metterne due in serie? ha senso?
emaspac- Affezionato
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
emaspac ha scritto:valvolas ha scritto:Damm a tra...(dammi retta).io li ho presi anni fa perché nel campo in cui lavoravo se si innesca(e succedeva) una macchina non è che uno non sentiva bene un armonica pari o dispari o perdeva l'immagine stereo, quello che ci lavorava tornava a casa senza una falange una falangina o un pezzo di arto a caso
Detto questo per esperienza diretta (non per sentito dire)quelli a ferro saturo sono i migliori, devi separare 4 sorgenti digitali da (la butto li) 2-3 ampere non la sala regia dello shuttle, le persone che si occupano di queste cose al livello professionale che dici tu in Italia saranno rimasti in 50 (forse 50...) perche sono prodotti con un mercato esiguo siccome notoriamente la gente fa lavori che gli consentono di pagarsi l hobby di mangiare 2 volte al giorno, in questo specifico settore mi riesce difficile pensare che ci siano margini x soddisfare questa esigenza anche a livello industriale.Se ti ha preso l'ansia del l'alternata basta comprarsi una dozzina di batterie da camion e mettersele,in casa o mettere qlc cella solare sul tetto e risolvi il problema.Oppure in alternativa procurarsi un buon 1:1 a ferro saturo senza farsi rapinare, perché il reale valore aggiunto é ridotto...
tu non scrivi per sentito dire e si capisce. detto questo, sono d'accordo con te che sono i migliori. di mio, posso aggiungere che lo sono anche in ambito hi fi. almeno di quell iche ho provato (tanti). a orecchio si capisce benissimo che isolano davvero il componente dal resto. però chedevo lumi sul brevetto: che senso ha metterne due in serie? ha senso?
Per il suo principio di funzionamento uno stabilizzatore(non dimentichiamo che è un'oggetto che nasce per stabilizzare la tensione di rete, non per filtrarla) a ferro saturo distorce la sinusoide di rete rendendola simile ad una quadra(come un'ampli in clipping) per cui abbatte parte dei disturbi provenienti dalla rete, ma ne crea altri.
Il secondo trasformatore del Gate for Music serve a stabilizzare la tensione in maniera ancora più precisa e con i due filtri LC collegati al suo secondario filtrare 3a e 5a armonica della distorsione prodotta dalla saturazione, naturalmente ci saranno anche altre armoniche di ordine più elevato, ma evidentemente i progettisti non hanno ritenuto di doverle filtrare.
Mi ricordo che ne lessi una prova d'ascolto su Suono molti anni fà, purtroppo l'azienda produttrice mi sembra sia non più attiva.
Io credo che sia un'apparecchio da usare solo quando si hanno gravi problemi di fluttuazione della tensione di rete.
sonic63- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Non mi stupisce che queste aziende non esistano più, visto che il
mercato di questi prodotti é limitato, io uso un vecchio separatore 1:1 ma solo sulle sorgenti lettore cd e pc, e li fa bene il suo lavoro.Ho provato ad alimentarci gli stadi di linea ma francamente sull' analogico, perlomeno, non è cosa..
.
mercato di questi prodotti é limitato, io uso un vecchio separatore 1:1 ma solo sulle sorgenti lettore cd e pc, e li fa bene il suo lavoro.Ho provato ad alimentarci gli stadi di linea ma francamente sull' analogico, perlomeno, non è cosa..
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valvolas- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
La Gate for Music produceva anche un pre, anch' esso molto costoso e uno stadio phono, forse anche altre cose ma io non ricordo altro.valvolas ha scritto:Non mi stupisce che queste aziende non esistano più, visto che il
mercato di questi prodotti é limitato, io uso un vecchio separatore 1:1 ma solo sulle sorgenti lettore cd e pc, e li fa bene il suo lavoro.Ho provato ad alimentarci gli stadi di linea ma francamente sull' analogico, perlomeno, non è cosa..
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sonic63- Membro classe oro
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
Ciao!! Buon Anno!!valterneri ha scritto:
Mi sono dilungato perché mi piace pensare a lungo sui problemi improvvisi
e per dar tempo a sti due pelandroni di Giancarlo e Fernando
d'intervenire!
Ecco il primo pelandrone che interviene..
Mi sono preso la briga di leggere la domanda del brevetto depositato.
Non mi sarei mai aspettato che in una domanda di brevetto per un dispositivo del genere, che inevitabilmente dovrebbe affrontare problemi impegnativi come l'elettromagnetismo con rigore scientifico, non vi sia il benchè minimo accenno di formule matematiche, atte a dimostrare il funzionamento del circuito.
Fiumi di parole, spesso ripetitive e a volte contraddittorie tra loro..
Schemi elettrici appena leggibili, per non parlare delle forme d'onda, che sembrano disegnate a mano..
Una domanda di brevetto, che mi sembra più una pratica burocratica, che un documento tecnico..
Non voglio dire che il circuito non sia efficace, ma se dovessi valutarne l'acquisto da come è stato descritto.. Beh, non avrei dubbi..
Mi permetto di scrivere qualcosina a proposito dei trasformatori ferrorisonanti (non è tutta farina del mio sacco).
Chi non è più giovanissimo, come il sottoscritto, forse ricorderà che i vecchi televisori a valvole erano collegati a scatolotti metallici.. i famosi "stabilizzatori di tensione", che altro non erano che trasformatori ferrorisonanti.
Il trasformatore ferrorisonante è un trasformatore di potenza progettato per operare in condizioni di forte saturazione del nucleo.
Il suo nucleo di ferro lavora in condizioni estreme, cioè è "pieno stracolmo" delle linee magnetiche di flusso per gran parte dell'onda sinusoidale, in modo tale che le variazioni di tensione di rete sul lato primario, abbiano scarso effetto sulla densità del flusso magnetico del nucleo e conseguentemente sull'avvolgimento secondario la tensione rimanga quasi costante.
La saturazione del nucleo in un trasformatore comporta una distorsione della forma sinusoidale, e il trasformatore ferrorisonante non fa eccezione.
Per contrastare questo effetto collaterale, nei trasformatori ferrorisonanti c'è un avvolgimento ausiliario secondario parallelo con uno o più condensatori, che forma appunto un circuito risonante (una bobina in parallelo con un condensatore è un circuito risonante), accordato sulla frequenza di alimentazione (50Hz in Italia).
Questo circuito risonante, ha in effetti un doppio scopo:
. Funge da filtro delle armoniche create dalla saturazione del nucleo
. Immagazzina un po' di energia sotto forma di oscillazioni, garantendo un'ulteriore stabilità di tensione per variazioni di rete limitate nel tempo (si parla di millisecondi, ma meglio di niente).
Un trasformatore risonante può tollerare anche sovratensioni notevoli per tempi limitati, fungendo quindi da protezione nei confronti del carico ad esso collegato.
Per contro i trasformatori ferrorisonanti sprecano molta energia (a causa di perdite per isteresi nel nucleo saturo), generando molto calore, non funzionano bene in caso di variazione della frequenza di rete e ronzano molto.
Per attenuare il rumore, ho visto che i vecchi stabilizzatori usati nei TV avevano il circuito completamente ricoperto di una resina nera catramosa (pece), rendendo impossibile qualsiasi tipo di manutenzione.
L'ultimo esemplare di tali stabilizzatori capitato per le mani di mio padre, è da una ventina d'anni che, una volta svuotato del suo contenuto, è stato riutilizzato come contenitore di un alimentatore switching basato su L296
Il circuito brevettato è un collegamento in cascata di due trasformatori ferrorisonanti, con l'intento di migliorare ulteriormente l'effetto stabilizzante/filtrante.
Funziona?
Beh.. per prima cosa verificherei che staccando e riattaccando velocemente la spina, ovvero simulando una momentanea assenza di rete di lungo periodo, così come è stato scritto dagli inventori, effettivamente la tensione in uscita rimanga presente, funzionando come una sorta di "UPS temporaneo".
In seconda battuta misurerei se la tensione in uscita si mantiene all'interno dello 0.2%, con una variazione del -65% +40% della tensione di rete.
Tradotto in altri termini, collegando un variac, fornirei al circuito una tensione in ingresso da 80,5V a 322V e verificherei che l'uscita rimanga tra 229.54V e 230.46V (230V +/- 0.46V).
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
A Pag. 18 della domanda di brevetto depositata è scritto:
"..rendendo il circuito particolarmente indicato ad alimentare apparecchiature atte al trattamento di segnali audio poiché è immune da tutti i disturbi di frequenze presenti nella gamma di frequenze comprese tra 0 e 20Khz".
Il circuito non deve essere immune ai disturbi, ma semmai deve sopprimere i rumori, evitando che gli stessi arrivino al carico e comunque come fa ad accettare in ingresso un disturbo a frequenza pari a 0Hz??
0Hz corrisponde a corrente continua!! Un disturbo è per sua natura un transitorio, un segnale variabile nel tempo e se invece fosse una componente continua sovrapposta alla tensione di rete, il trasformatore lo bloccherebbe di sicuro, ma bruciandosi! Altro che immune ai disturbi a 0Hz! Ma magari è solo un refuso e intendevano scrivere 20--20KHz.. ( a proposito KHz e non Khz)
Come fa ad essere immune sull'intero spettro tra 0-20KHz, quando è scritto da altre parti che è un alimentatore ad elevata reiezione delle sole armoniche (terza e quinta)?
Definirlo "alimentatore".. Bah..
Continuiamo con la lettura..
Al diminuire del carico si ha una ulteriore estensione del campo di stabilizzazione. Questo vantaggio può essere sfruttato qualora ci si trovi in condizioni di alimentazione di rete molto basse oppure soggette a notevoli punte di carico.
Un vantaggio derivante dalla presente configurazione circuitale è quello di un duplice impiego in funzione delle esigenze del fruitore e cioè:
1) se si ha bisogno di avere una forma d'onda in uscita molto pulita si dovrà far lavorare il presente circuito alle condizioni di carico massimo;
2) se si ha bisogno di estendere il già ampio campo di stabilizzazione si farà lavorare lo stesso circuito su un carico leggermente inferiore alla sua potenzialità massima
A parte il fatto che dover far lavorare il circuito alle condizioni di carico massimo, non mi sembra affatto un vantaggio, quindi, se si vuole una estensione del campo di stabilizzazione
(che tra l'altro non mi è chiaro che cosa significhi... Forse intendono valori in uscita stabili, con variazioni al di sotto dello 0.2%, oppure in un range di funzionamento oltre il limite 0-20KHz? Boh.. ),
il carico deve essere al tempo stesso minimo, ma la rete soggetta a notevoli punte di carico, mentre se si vuole un'uscita pulita, il carico deve essere massimo?
Chiaro, no?!
"..rendendo il circuito particolarmente indicato ad alimentare apparecchiature atte al trattamento di segnali audio poiché è immune da tutti i disturbi di frequenze presenti nella gamma di frequenze comprese tra 0 e 20Khz".
Il circuito non deve essere immune ai disturbi, ma semmai deve sopprimere i rumori, evitando che gli stessi arrivino al carico e comunque come fa ad accettare in ingresso un disturbo a frequenza pari a 0Hz??
0Hz corrisponde a corrente continua!! Un disturbo è per sua natura un transitorio, un segnale variabile nel tempo e se invece fosse una componente continua sovrapposta alla tensione di rete, il trasformatore lo bloccherebbe di sicuro, ma bruciandosi! Altro che immune ai disturbi a 0Hz! Ma magari è solo un refuso e intendevano scrivere 20--20KHz.. ( a proposito KHz e non Khz)
Come fa ad essere immune sull'intero spettro tra 0-20KHz, quando è scritto da altre parti che è un alimentatore ad elevata reiezione delle sole armoniche (terza e quinta)?
Definirlo "alimentatore".. Bah..
Continuiamo con la lettura..
Al diminuire del carico si ha una ulteriore estensione del campo di stabilizzazione. Questo vantaggio può essere sfruttato qualora ci si trovi in condizioni di alimentazione di rete molto basse oppure soggette a notevoli punte di carico.
Un vantaggio derivante dalla presente configurazione circuitale è quello di un duplice impiego in funzione delle esigenze del fruitore e cioè:
1) se si ha bisogno di avere una forma d'onda in uscita molto pulita si dovrà far lavorare il presente circuito alle condizioni di carico massimo;
2) se si ha bisogno di estendere il già ampio campo di stabilizzazione si farà lavorare lo stesso circuito su un carico leggermente inferiore alla sua potenzialità massima
A parte il fatto che dover far lavorare il circuito alle condizioni di carico massimo, non mi sembra affatto un vantaggio, quindi, se si vuole una estensione del campo di stabilizzazione
(che tra l'altro non mi è chiaro che cosa significhi... Forse intendono valori in uscita stabili, con variazioni al di sotto dello 0.2%, oppure in un range di funzionamento oltre il limite 0-20KHz? Boh.. ),
il carico deve essere al tempo stesso minimo, ma la rete soggetta a notevoli punte di carico, mentre se si vuole un'uscita pulita, il carico deve essere massimo?
Chiaro, no?!
Giancarlo- UTENTE DISISCRITTO
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
vabbè, ora stiamo a discutere pure le proprietà dei ferro risonanti?
comunque i test che qualcuno ha proposto di fare, sono stati fatti dal vecchio proprietario. altri li trovate anche in rete, se si cerca bene. ci dicono che i ferro risonanti... stabilizzano davvero. wow!
invece, parlando di cose un po' più serie, è dal punto di vista "sonoro" che questo dispositivo è impressionante. se mi dite che due ferro risonanti in serie non implicano un isolamento maggiore, se non totale, dall'inquinamento della rete, e che questa cosa ha enormi impatti dal punto di vista "audiofilo", cosa che mi aspettavo, allora avranno curato particolarmente i filtri della terza e della quinta armonica, magari aggiungendo qualcosa, perchè il timbro e la localizzazione che ne vien fuori è proprio naturale. veramente ben fatto questo condizionatore.
comunque i test che qualcuno ha proposto di fare, sono stati fatti dal vecchio proprietario. altri li trovate anche in rete, se si cerca bene. ci dicono che i ferro risonanti... stabilizzano davvero. wow!
invece, parlando di cose un po' più serie, è dal punto di vista "sonoro" che questo dispositivo è impressionante. se mi dite che due ferro risonanti in serie non implicano un isolamento maggiore, se non totale, dall'inquinamento della rete, e che questa cosa ha enormi impatti dal punto di vista "audiofilo", cosa che mi aspettavo, allora avranno curato particolarmente i filtri della terza e della quinta armonica, magari aggiungendo qualcosa, perchè il timbro e la localizzazione che ne vien fuori è proprio naturale. veramente ben fatto questo condizionatore.
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Re: Stabilizzatore ferro risonante multiplo
1) se si ha bisogno di avere una forma d'onda in uscita molto pulita si dovrà far lavorare il presente circuito alle condizioni di carico massimo;
Un DAC non sarebbe sicuramente in grado di far lavorare il circuito alle condizioni di massimo carico.
La potenza massima erogabile dall'ambaradan non è stata menzionata da nessuna parte (e che volevate pure saperlo?! ), ma immagino sia sui 200/300VA, per cui un DAC gli fa un baffo e tanti saluti alla forma d'onda in uscita molto pulita..
Un DAC non sarebbe sicuramente in grado di far lavorare il circuito alle condizioni di massimo carico.
La potenza massima erogabile dall'ambaradan non è stata menzionata da nessuna parte (e che volevate pure saperlo?! ), ma immagino sia sui 200/300VA, per cui un DAC gli fa un baffo e tanti saluti alla forma d'onda in uscita molto pulita..
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