Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
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fritznet
UMMAGUMMA1960
Jaguarx
Francesco Passantino
8 partecipanti
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Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Salve a tutti ,
ho molta esperienza riguardo alle puntine da giradischi in ambito DJ ma, ho un po di dubbi sul modello adatto (non troppo costoso ) ad acquisire la sorgente audio di un vinile senza perdita di frequenze.
un caro saluto a presto.
ho molta esperienza riguardo alle puntine da giradischi in ambito DJ ma, ho un po di dubbi sul modello adatto (non troppo costoso ) ad acquisire la sorgente audio di un vinile senza perdita di frequenze.
un caro saluto a presto.
Francesco Passantino- Interessato
- Data d'iscrizione : 12.02.16
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Provincia : Berlino
Impianto : Genelec, Steinberg UR44
Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Scusate se riprendo vecchio 3d
Qualcuno saprebbe dare consigli riguardo questa operazione (software e quali settaggi per la qualità e ha consigliato) ?
Qualcuno saprebbe dare consigli riguardo questa operazione (software e quali settaggi per la qualità e ha consigliato) ?
Jaguarx- Affezionato
- Data d'iscrizione : 17.02.21
Numero di messaggi : 167
Provincia : Mi
Impianto : Da allestire
Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Se il giradischi dispone di uscita USB basta un programma per la registrazione, questo è gratuito:
https://www.audacityteam.org/
se non ce l'ha, serve un prephono con uscita usb tipo il Rega fono mini A2D:
https://www.regaitalia.it/wordpress/prodotti/fono-mini-a2d/
ce ne sono di più economici, ma non conosco la qualità, questo è valido
https://www.audacityteam.org/
se non ce l'ha, serve un prephono con uscita usb tipo il Rega fono mini A2D:
https://www.regaitalia.it/wordpress/prodotti/fono-mini-a2d/
ce ne sono di più economici, ma non conosco la qualità, questo è valido
UMMAGUMMA1960- UTENTE DISISCRITTO
- Data d'iscrizione : 18.02.19
Numero di messaggi : 1381
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Impianto : nn
Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Ti serve una buona sorgente (testina+prephono) e una buona scheda audio. Per acquisire senza grosse pretese di editing può andare benissimo audacity ( gratuito) . Se usi Linux hai una vasta scelta di editor audio gratuiti e ben funzionanti.
fritznet- Membro classe diamante
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Io l'ho fatto per i dischi più importanti della mia collezione.
Ovviamente devi avere un giradischi ed un pre phono. La qualità di questi componenti determina il limite delle registrazioni. Se non hai un giradischi, molti apparecchi di oggi, hanno un pre phono interno, eventualmente bypassabile.
Eviterei giradischi con l'uscita usb che effettuano già la conversione in digitale, ma spesso di cattiva qualità.
Poi serve una scheda audio completa (con ingressi ed uscite), che deve necessariamente essere dotata di ingressi analogici.
Il collegamento deve essere fatto dall'uscita tape dell'amplificatore all'ingresso analogico della scheda.
In questa maniera, il segnale convertito in digitale, con la scheda connessa al computer sulla porta usb, può essere registrato con un software tipo Audacity, gratuito, ben fatto e disponibile per windows e Linux.
Regola bene il livello, cercando di stare alto ma senza saturare. Conviene registrate una intera facciata di LP, poi si inseriscono dei marker tra una traccia e l'altra, e con il comando split by markers, Audacity ti separa le tracce creando tanti file con una numerazione progressiva.
Se non vuoi spendere troppi soldi per fare le prove, prendi una scheda Edirol UA25, che si trova usata a poche decine di €. Con linux funziona senza necessità di drivers, con windows trovi i driver fino a Win 8.1, ma con un po' di sbattimenti si riesce a far funzionare anche con Win 10. La successiva UA25-EX è supportata anche con Win 10.
Ovviamente devi avere un giradischi ed un pre phono. La qualità di questi componenti determina il limite delle registrazioni. Se non hai un giradischi, molti apparecchi di oggi, hanno un pre phono interno, eventualmente bypassabile.
Eviterei giradischi con l'uscita usb che effettuano già la conversione in digitale, ma spesso di cattiva qualità.
Poi serve una scheda audio completa (con ingressi ed uscite), che deve necessariamente essere dotata di ingressi analogici.
Il collegamento deve essere fatto dall'uscita tape dell'amplificatore all'ingresso analogico della scheda.
In questa maniera, il segnale convertito in digitale, con la scheda connessa al computer sulla porta usb, può essere registrato con un software tipo Audacity, gratuito, ben fatto e disponibile per windows e Linux.
Regola bene il livello, cercando di stare alto ma senza saturare. Conviene registrate una intera facciata di LP, poi si inseriscono dei marker tra una traccia e l'altra, e con il comando split by markers, Audacity ti separa le tracce creando tanti file con una numerazione progressiva.
Se non vuoi spendere troppi soldi per fare le prove, prendi una scheda Edirol UA25, che si trova usata a poche decine di €. Con linux funziona senza necessità di drivers, con windows trovi i driver fino a Win 8.1, ma con un po' di sbattimenti si riesce a far funzionare anche con Win 10. La successiva UA25-EX è supportata anche con Win 10.
fileo- Membro di riguardo
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Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Grazie a tutti per le risposte
Tante info...Sapevo solo che i giradischi che registrano già in digitale sono da evitare (da un punto di vista hi-fi) .. anche per il solo ascolto diretto
..è davvero valida come scheda? Chiedo perché io pagai di più per una SoundBlaster Audigy modificata.....lo so fa rima con...ehm una parolaccia purtroppo non conoscevo ancora questo forum quindi è andata così
fileo ha scritto:
Se non vuoi spendere troppi soldi per fare le prove, prendi una scheda Edirol UA25, che si trova usata a poche decine di €. Con linux funziona senza necessità di drivers, con windows trovi i driver fino a Win 8.1, ma con un po' di sbattimenti si riesce a far funzionare anche con Win 10. La successiva UA25-EX è supportata anche con Win 10.
Tante info...Sapevo solo che i giradischi che registrano già in digitale sono da evitare (da un punto di vista hi-fi) .. anche per il solo ascolto diretto
..è davvero valida come scheda? Chiedo perché io pagai di più per una SoundBlaster Audigy modificata.....lo so fa rima con...ehm una parolaccia purtroppo non conoscevo ancora questo forum quindi è andata così
Jaguarx- Affezionato
- Data d'iscrizione : 17.02.21
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Riguardo alle schede audio, in giro c'è un mucchio di roba ed i prezzi variano da pochi spicci a cifre astronomiche.
Siccome i miracoli non li fa nessuno, e tutte usano componenti prodotti industrialmente, bisogna stare molto attenti.
Tornando alla Edirol, che si trova facilmente usata a 50 60 €, è una scheda di parecchi anni fa, quindi i suoi convertitori non sono l'ultimo grido, ma si difende ancora.
Ultimamente per l'ascolto l'ho accantonata in favore di un Topping E30, che suona sicuramente meglio, ma si avverte su certi dettagli, non ti aspettare differenza tipo dal giorno alla notte.
E' una delle poche schede "complete", nel senso che ha ingressi ed uscite sia analogici che digitali, quindi ci puoi fare tutto: ascoltare la musica del computer, portare in digitale vinili e nastri, ascoltare l'audio della TV.
Arriva a 24/96 (in questo caso solo in un verso, cioè non puoi monitorare in uscita il segnale in ingresso), perché, data l'età, ha una connessione usb 1.
Si riesce ad usare facilmente perché ha tutti gli switch meccanici, quindi non necessita di software apposito, ma solo dei driver, forniti come ti ho già detto, per Windows fino alla versione 8.1, ma ci sono in giro tutorial per farla andare con Windows 10.
Su Linux va liscia senza fare nulla, possibilmente evitando di usare PulseAudio e passando direttamente per Alsa. A tale proposito, la versione aggiornata di Audacity prevede questa possibilità.
Riguardo al riversamento con Audacity, io registro di seguito un'intera facciata del disco e, prima di splittare le tracce, eseguo una normalizzazione a -1 di tutta la registrazione. Non lo faccio sulle singole tracce per cercare di rispettare il più possibile i livelli originari. Poiché Audacity internamente lavora a 32 bit floating, non dovrebbero esserci problemi a tirare su il livello, in modo che quando salvi la registrazione con una profondità di 16 bit (ma potresti farlo anche a 24), non dovresti avere perdite.
Una cosa curiosa ed interessante. Quando ho importato le tracce dei miei vinili, realizzando i file in flac, ho provato a farle leggere al database usato da Easytag, e, con mia grande sorpresa ha trovato sempre l'album giusto, chiedendomi però conferma.
Mi spiego meglio, l'individuazione delle tracce di un album sul database, si basa sulla sequenza di queste è sulla loro esatta durata (in minuti e secondi). Nel cd tutto ciò è preciso al secondo, ma nell'estrazione dal vinile, c'è l'imprecisione dovuta al punto in cui vai ad inserire il marker, per non parlare di possibili imprecisioni nella velocità del giradischi, che possono determinare variazioni di diversi secondi.
Non mi lesse solo un album dei Beatles, perché, scoprii dopo, nella versione cd era stata aggiunta una traccia.
Siccome i miracoli non li fa nessuno, e tutte usano componenti prodotti industrialmente, bisogna stare molto attenti.
Tornando alla Edirol, che si trova facilmente usata a 50 60 €, è una scheda di parecchi anni fa, quindi i suoi convertitori non sono l'ultimo grido, ma si difende ancora.
Ultimamente per l'ascolto l'ho accantonata in favore di un Topping E30, che suona sicuramente meglio, ma si avverte su certi dettagli, non ti aspettare differenza tipo dal giorno alla notte.
E' una delle poche schede "complete", nel senso che ha ingressi ed uscite sia analogici che digitali, quindi ci puoi fare tutto: ascoltare la musica del computer, portare in digitale vinili e nastri, ascoltare l'audio della TV.
Arriva a 24/96 (in questo caso solo in un verso, cioè non puoi monitorare in uscita il segnale in ingresso), perché, data l'età, ha una connessione usb 1.
Si riesce ad usare facilmente perché ha tutti gli switch meccanici, quindi non necessita di software apposito, ma solo dei driver, forniti come ti ho già detto, per Windows fino alla versione 8.1, ma ci sono in giro tutorial per farla andare con Windows 10.
Su Linux va liscia senza fare nulla, possibilmente evitando di usare PulseAudio e passando direttamente per Alsa. A tale proposito, la versione aggiornata di Audacity prevede questa possibilità.
Riguardo al riversamento con Audacity, io registro di seguito un'intera facciata del disco e, prima di splittare le tracce, eseguo una normalizzazione a -1 di tutta la registrazione. Non lo faccio sulle singole tracce per cercare di rispettare il più possibile i livelli originari. Poiché Audacity internamente lavora a 32 bit floating, non dovrebbero esserci problemi a tirare su il livello, in modo che quando salvi la registrazione con una profondità di 16 bit (ma potresti farlo anche a 24), non dovresti avere perdite.
Una cosa curiosa ed interessante. Quando ho importato le tracce dei miei vinili, realizzando i file in flac, ho provato a farle leggere al database usato da Easytag, e, con mia grande sorpresa ha trovato sempre l'album giusto, chiedendomi però conferma.
Mi spiego meglio, l'individuazione delle tracce di un album sul database, si basa sulla sequenza di queste è sulla loro esatta durata (in minuti e secondi). Nel cd tutto ciò è preciso al secondo, ma nell'estrazione dal vinile, c'è l'imprecisione dovuta al punto in cui vai ad inserire il marker, per non parlare di possibili imprecisioni nella velocità del giradischi, che possono determinare variazioni di diversi secondi.
Non mi lesse solo un album dei Beatles, perché, scoprii dopo, nella versione cd era stata aggiunta una traccia.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
DSD: https://www.audioreview.it/tecnica/articoli/dsd-suona-meglio-del-pcm.html
Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Grazie ad entrambi
@Fileo ...registrando a 24/96 non si perde proprio nulla..o è ^il migliore dei compromessi ^ ? E quanti Mb impiega
E riguardo Easytag mi confermi che inserisce le info (album, genere, anno ) e magari anche la copertine ?
@Fileo ...registrando a 24/96 non si perde proprio nulla..o è ^il migliore dei compromessi ^ ? E quanti Mb impiega
E riguardo Easytag mi confermi che inserisce le info (album, genere, anno ) e magari anche la copertine ?
Jaguarx- Affezionato
- Data d'iscrizione : 17.02.21
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
A mio avviso, il miglior compromesso, è la risoluzione cd (16/44,1), avendo a che fare con una copia normale, di una incisione normale, passando il tutto attraverso una "catena" normale.
Se dovessi digitalizzare un nastro magnetico master, a 38 cm/s, con uno Studer Revox perfettamente tarato, salirei di risoluzione.
Naturalmente puoi fare delle prove per vedere quale è il limite oltre il quale sprechi solo spazio sul disco.
Lo spazio occupato dipende anche dal formato, un album in formato CD audio occupa mediamente 600 MB in formato non compresso, più o meno la metà in formato lossless (tipo FLAC o APE).
La resa di un file in formato FLAC (o altro lossless), è assolutamente identica al file non compresso, a cui si può tornare in qualsiasi momento, senza perdita di dati. Quanto sostengono alcuni: i formati lossless suonano peggio perché stressano la CPU per effettuare la conversione, è assolutamente ridicolo.
Il motivo principale dell'uso del FLAC è il supporto ai tag, usati per organizzare la raccolta, da parte di quasi tutti i player audio. Teoricamente si possono taggare anche i WAV, ma è una operazione non supportata ufficialmente e può non funzionare con alcuni player. Naturalmente c'è il risparmio di spazio, ora, con il costo ridicolo di dischi di dimensioni enormi, diventato meno vitale.
EasyTag fa un mucchio di cose:
1) inserisce i tag, eventualmente su tutte le tracce di una album, in un solo colpo (a parte il titolo brano che cambia ogni volta)
2) può rinominare in automatico i file, prendendo i dati dai tag già inseriti: es 01-titolo1 02-titolo2 ...
3) può inserire i tag prendendoli dai nomi dei file, nel caso di tracce già scaricate con i nomi
4) avendo una sequenza di tracce, per esempio i brani di un vinile che hai convertito, fa la ricerca su un database, per inserire automaticamente i tag. La ricerca viene fatta in base all'ordine e alla lunghezza in minuti e secondi esatta, ma in genere il database individua l'album anche con leggere differenze di durata, dovute all'imprecisione del taglio sul disco in vinile. Comunque, se non riesce ad individuare l'album, è sempre possibile impostarlo a mano e forzare la scrittura.
5) inserisce la foto della copertina, anche se preferisco tenerla a parte, in formato JPG, nella stessa cartella dei brani, in quanto viene normalmente letta da player come Clementine e Strawberry.
6) fa sicuramente altre cose che ora non ricordo.
Ricordo che il database usato da EasyTag, ma anche da molti software di estrazione delle tracce dei cd, una volta era Freedb, che non esiste più. Ora puoi usare Musicbrainz.
Se dovessi digitalizzare un nastro magnetico master, a 38 cm/s, con uno Studer Revox perfettamente tarato, salirei di risoluzione.
Naturalmente puoi fare delle prove per vedere quale è il limite oltre il quale sprechi solo spazio sul disco.
Lo spazio occupato dipende anche dal formato, un album in formato CD audio occupa mediamente 600 MB in formato non compresso, più o meno la metà in formato lossless (tipo FLAC o APE).
La resa di un file in formato FLAC (o altro lossless), è assolutamente identica al file non compresso, a cui si può tornare in qualsiasi momento, senza perdita di dati. Quanto sostengono alcuni: i formati lossless suonano peggio perché stressano la CPU per effettuare la conversione, è assolutamente ridicolo.
Il motivo principale dell'uso del FLAC è il supporto ai tag, usati per organizzare la raccolta, da parte di quasi tutti i player audio. Teoricamente si possono taggare anche i WAV, ma è una operazione non supportata ufficialmente e può non funzionare con alcuni player. Naturalmente c'è il risparmio di spazio, ora, con il costo ridicolo di dischi di dimensioni enormi, diventato meno vitale.
EasyTag fa un mucchio di cose:
1) inserisce i tag, eventualmente su tutte le tracce di una album, in un solo colpo (a parte il titolo brano che cambia ogni volta)
2) può rinominare in automatico i file, prendendo i dati dai tag già inseriti: es 01-titolo1 02-titolo2 ...
3) può inserire i tag prendendoli dai nomi dei file, nel caso di tracce già scaricate con i nomi
4) avendo una sequenza di tracce, per esempio i brani di un vinile che hai convertito, fa la ricerca su un database, per inserire automaticamente i tag. La ricerca viene fatta in base all'ordine e alla lunghezza in minuti e secondi esatta, ma in genere il database individua l'album anche con leggere differenze di durata, dovute all'imprecisione del taglio sul disco in vinile. Comunque, se non riesce ad individuare l'album, è sempre possibile impostarlo a mano e forzare la scrittura.
5) inserisce la foto della copertina, anche se preferisco tenerla a parte, in formato JPG, nella stessa cartella dei brani, in quanto viene normalmente letta da player come Clementine e Strawberry.
6) fa sicuramente altre cose che ora non ricordo.
Ricordo che il database usato da EasyTag, ma anche da molti software di estrazione delle tracce dei cd, una volta era Freedb, che non esiste più. Ora puoi usare Musicbrainz.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Pardon rettifico, con il miglior compromesso mi riferivo alle schede audio che supportano max 24/96....perché quelle che supportano qualità superiore ma udibile poco ..costan molto di più, quindi il rapporto qualità/prezzo è molto basso (ma la mia è solo un ipotesi, altrimenti non chiederei )
- riguardo la risoluzione CD... be' magari per vinili dove non è incisione tutto analogico e audiofilo è ok, ma in casi dove ci siano entrambi...col 24/96 non dovrei perder nulla (direi di udibile ...solo che mi fa riflettere il fatto che si diceva così per gli mp3 eh ) o sì? È questo il dilemma
Grazie ancora per le preziose risposte
- riguardo la risoluzione CD... be' magari per vinili dove non è incisione tutto analogico e audiofilo è ok, ma in casi dove ci siano entrambi...col 24/96 non dovrei perder nulla (direi di udibile ...solo che mi fa riflettere il fatto che si diceva così per gli mp3 eh ) o sì? È questo il dilemma
Grazie ancora per le preziose risposte
Jaguarx- Affezionato
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Il miglioramento più forte, almeno a livello di misure, aumentando la frequenza di campionamento, è nel rapporto S/N.
Una incisione su vinile ha comunque un limite dovuto all'impossibilità di modulare i solchi più di tanto. E' un limite "fisco meccanico", perché più dinamica significa solco più profondo, per avere i "segnetti" (la dico terra terra) dell'incisione più grandi. Questo comporta solchi più distanti tra di loro e quindi disco più breve. E poi, oltre al limite superiore, c'è quello inferiore, del rumore di fondo, sempre in agguato, specie se il disco è vintage.
Poi c'è il fatto che un profondità maggiore (24 invece di 16 bit), dovrebbe garantire una maggiore accuratezza.
Quando fu scelto il formato cd audio, si optò per 16/44,1, che è comunque un po' limitato. Forse, con il senno del poi, si sarebbe potuto scegliere 24/48, ancora, per quei tempi, un formato abbordabile. Probabilmente non si volle salire troppo anche per avere sul supporto, cioè il cd, una durata accettabile. Un formato 24/48, rispetto a quelle del cd audio, occupa circa il 65% in più.
Comunque, oggi ci sono molte schede audio non costosissime, che raggiungono frequenze molto elevate. Bisogna sempre controllare che abbiano prese analogiche in ingresso, e che quindi siano in grado di effettuare conversione da analogico a digitale, come appunto la vecchia Edirol che ti ho segnalato.
Una incisione su vinile ha comunque un limite dovuto all'impossibilità di modulare i solchi più di tanto. E' un limite "fisco meccanico", perché più dinamica significa solco più profondo, per avere i "segnetti" (la dico terra terra) dell'incisione più grandi. Questo comporta solchi più distanti tra di loro e quindi disco più breve. E poi, oltre al limite superiore, c'è quello inferiore, del rumore di fondo, sempre in agguato, specie se il disco è vintage.
Poi c'è il fatto che un profondità maggiore (24 invece di 16 bit), dovrebbe garantire una maggiore accuratezza.
Quando fu scelto il formato cd audio, si optò per 16/44,1, che è comunque un po' limitato. Forse, con il senno del poi, si sarebbe potuto scegliere 24/48, ancora, per quei tempi, un formato abbordabile. Probabilmente non si volle salire troppo anche per avere sul supporto, cioè il cd, una durata accettabile. Un formato 24/48, rispetto a quelle del cd audio, occupa circa il 65% in più.
Comunque, oggi ci sono molte schede audio non costosissime, che raggiungono frequenze molto elevate. Bisogna sempre controllare che abbiano prese analogiche in ingresso, e che quindi siano in grado di effettuare conversione da analogico a digitale, come appunto la vecchia Edirol che ti ho segnalato.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Ciao, ti spiego e in parte ti correggo:
un maggior campionamento porta a una risposta in frequenza più alta,
un maggior numero di bit porta a una maggiore capacità dinamica, cioè anche a minor rumore
la frequenza di 44,100 era una scelta obbligata, dovuta al fatto che l'unico modo all'epoca di registrare
un segnale digitale era quello di adoperare registratori video U-MATIC PAL o NTSC
e quindi la frequenza scelta era legata alle possibilità e le capacità e i numeri di questi
(per fare un CD occorreva prima avere un master su nastro)
i bit sono stati scelti in un modo intelligente, cioè musicale:
un CD doveva contenere per intero la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven nella direzione di Furtwängler,
quindi i 74 minuti necessari portava a un campionamento massimo di 16 Bit
In quel momento quindi l'industria (Philips e Sony) ha pensato al contenuto,
successivamente coi 24 32 96 192 384 ... ecc ecc ha pensato solo ai polli da spennare
le due cose sono vere ma le hai scambiate:fileo ha scritto:... il miglioramento più forte aumentando la frequenza di campionamento è nel rapporto S/N ...
... un profondità maggiore (24 invece di 16 bit), dovrebbe garantire una maggiore accuratezza ...
un maggior campionamento porta a una risposta in frequenza più alta,
un maggior numero di bit porta a una maggiore capacità dinamica, cioè anche a minor rumore
No, non era abbordabile:fileo ha scritto:... quando fu scelto il formato cd audio si optò per 16/44,1, che è comunque un po' limitato. Forse, con il senno del poi, si sarebbe potuto scegliere 24/48, ancora, per quei tempi, un formato abbordabile ...
la frequenza di 44,100 era una scelta obbligata, dovuta al fatto che l'unico modo all'epoca di registrare
un segnale digitale era quello di adoperare registratori video U-MATIC PAL o NTSC
e quindi la frequenza scelta era legata alle possibilità e le capacità e i numeri di questi
(per fare un CD occorreva prima avere un master su nastro)
i bit sono stati scelti in un modo intelligente, cioè musicale:
un CD doveva contenere per intero la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven nella direzione di Furtwängler,
quindi i 74 minuti necessari portava a un campionamento massimo di 16 Bit
In quel momento quindi l'industria (Philips e Sony) ha pensato al contenuto,
successivamente coi 24 32 96 192 384 ... ecc ecc ha pensato solo ai polli da spennare
e anche l'invalicabile rumore di fondo del preamplificatore phono che forse equivarrà a 13 o 14 Bitfileo ha scritto:... c'è quello inferiore, del rumore di fondo, sempre in agguato, specie se il disco è vintage ...
valterneri- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 09.10.12
Numero di messaggi : 7918
Provincia : abito nel forum
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
anche io ho pensato a questo, forse il CD è nato troppo prestofileo ha scritto:... con il senno del poi ...
avesse aspettato 10 anni avrebbe potuto usufruire di tecniche di registrazione video migliori e a basso costo,
ma è un controsenso, perché quelle tecniche video già contenevano l'audio digitale,
avesse aspettato 15 anni sarebbe stato possibile usare il computer,
ma anche questo non ha senso, è il computer che alla fine ha sepolto il CD ...
se il CD o chi per lui fosse nato a 60.000 Hz e 20 Bit non avrebbe avuto più bisogno di miglioramenti,
perché avrebbe surclassato la capacità dell'udito di capire e discernere,
anche 44,1 - 16 sono superiori all'udito, ma di troppo poco, forse bastavano anche solo 48000/18
salire oltre 60.000 Hz 20 Bit fa parte della deficienza di questo mondo
valterneri- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 09.10.12
Numero di messaggi : 7918
Provincia : abito nel forum
Impianto : un Thorens Debut Carbon
Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Beh, ricordo di aver visto delle tabelle che indicano il rapporto S/N delle varie frequenze di campionamento, e questo migliorava con l'aumentare della frequenza.
Naturalmente, più aumenta la frequenza di campionamento e più aumenta anche la risposta in frequenza, ma questo lo davo per scontato.
Sulla faccenda del CD audio, quando è stato studiato lo standard, probabilmente non era possibile fare meglio, però ricordo che già qualche anno dopo si parlava di questo problema, ma mi rendo conto che da quando si stabilisce uno standard a quando questo prende piede, può passare parecchio tempo e nel frattempo viene coinvolta l'industria, con tutte le conseguenze che questo comporta. Insomma è difficile dire alla gente: "abbiamo fatto un nuovo formato, se non compri il nuovo apparecchio, i dischi che usciranno ora, non potrai ascoltarli". Tra l'altro, appena usciti, i primi cd player, non costavano proprio due spicci.
Ricordo la faccenda della Nona di Beethoven, faceva molto effetto avere l'autonomia di quasi due LP, senza neanche girare facciata.
Sul rumore del pre phono, non posso che darti ragione, oggi, magari si potrebbe fare qualcosa, per rendere meno rumoroso il circuito, ma resta sempre il rumore di fondo meccanico, dello stilo che legge il solco, e quello non ce lo leva nessuno.
Sulle frequenze di campionamento che voi umani ... sfondi una porta aperta. Ci hanno venduto un sacco di roba che era finta HD, con tracce gonfiate in oversampling, e poi bisogna vedere, anche quando la registrazione è "vera", fino a che punto si sente la differenza.
Io, per la poca esperienza che ho potuto fare, penso che oltre 24/96 non sia il caso di andare. Diciamo che mi sono tenuto largo, per non rischiare.
Naturalmente, più aumenta la frequenza di campionamento e più aumenta anche la risposta in frequenza, ma questo lo davo per scontato.
Sulla faccenda del CD audio, quando è stato studiato lo standard, probabilmente non era possibile fare meglio, però ricordo che già qualche anno dopo si parlava di questo problema, ma mi rendo conto che da quando si stabilisce uno standard a quando questo prende piede, può passare parecchio tempo e nel frattempo viene coinvolta l'industria, con tutte le conseguenze che questo comporta. Insomma è difficile dire alla gente: "abbiamo fatto un nuovo formato, se non compri il nuovo apparecchio, i dischi che usciranno ora, non potrai ascoltarli". Tra l'altro, appena usciti, i primi cd player, non costavano proprio due spicci.
Ricordo la faccenda della Nona di Beethoven, faceva molto effetto avere l'autonomia di quasi due LP, senza neanche girare facciata.
Sul rumore del pre phono, non posso che darti ragione, oggi, magari si potrebbe fare qualcosa, per rendere meno rumoroso il circuito, ma resta sempre il rumore di fondo meccanico, dello stilo che legge il solco, e quello non ce lo leva nessuno.
Sulle frequenze di campionamento che voi umani ... sfondi una porta aperta. Ci hanno venduto un sacco di roba che era finta HD, con tracce gonfiate in oversampling, e poi bisogna vedere, anche quando la registrazione è "vera", fino a che punto si sente la differenza.
Io, per la poca esperienza che ho potuto fare, penso che oltre 24/96 non sia il caso di andare. Diciamo che mi sono tenuto largo, per non rischiare.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Scusate se riprendo ora ma al tempo non mi venne in mente questa domanda
A parte problemi con i S.O. ... credo più che altro per chi vuole usare quelli Microsoft (perchè l'anno prossimo uscirà Win11) più nuovi, a livello hardware con i pc più nuovi sarà compatibile?
fileo ha scritto:Riguardo alle schede audio, in giro c'è un mucchio di roba ed i prezzi variano da pochi spicci a cifre astronomiche.
Siccome i miracoli non li fa nessuno, e tutte usano componenti prodotti industrialmente, bisogna stare molto attenti.
Tornando alla Edirol, che si trova facilmente usata a 50 60 €, è una scheda di parecchi anni fa, quindi i suoi convertitori non sono l'ultimo grido, ma si difende ancora.
Ultimamente per l'ascolto l'ho accantonata in favore di un Topping E30, che suona sicuramente meglio, ma si avverte su certi dettagli, non ti aspettare differenza tipo dal giorno alla notte.
E' una delle poche schede "complete", nel senso che ha ingressi ed uscite sia analogici che digitali, quindi ci puoi fare tutto: ascoltare la musica del computer, portare in digitale vinili e nastri, ascoltare l'audio della TV.
Arriva a 24/96 (in questo caso solo in un verso, cioè non puoi monitorare in uscita il segnale in ingresso), perché, data l'età, ha una connessione usb 1.
Si riesce ad usare facilmente perché ha tutti gli switch meccanici, quindi non necessita di software apposito, ma solo dei driver, forniti come ti ho già detto, per Windows fino alla versione 8.1, ma ci sono in giro tutorial per farla andare con Windows 10.
A parte problemi con i S.O. ... credo più che altro per chi vuole usare quelli Microsoft (perchè l'anno prossimo uscirà Win11) più nuovi, a livello hardware con i pc più nuovi sarà compatibile?
Jaguarx- Affezionato
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
La compatibilità hardware con il SO può essere sempre un problema.
Nel caso di sistemi proprietari come Win e Mac, si è coperti se c'è volontà da parte di chi gestisce il sistema o di chi produce l'hardware, di impiegare tempo (e soldi) per mantenere il supporto.
Con sistemi open source, come Linux, c'è una comunità, in genere ampia, che si adopera per mantenere il supporto anche ad hardware molto obsoleti. Di contro, nel caso di prodotti molto nuovi, se il fabbricante non si cura di Linux (ma con le case principali non succede), bisogna aspettare (in genere poco), che venga scritto dalla comunità quanto serve per quell'hardware.
Faccio per esempio il caso di stampanti e scanner. HP fornisce ufficialmente ampio supporto a plotter, stampanti e scanner attraverso il software Hplip. Nel caso di Epson, spesso ci sono i driver per Linux.
Diciamo che, data la struttura aperta di Linux, è più facile scrivere codice che non vada in conflitto con il SO, rispetto ad un sistema proprietario come Win.
Tornando a Win 11, la retro compatibilità con vecchi hardware, probabilmente in molti casi sarà garantita, ma bisognerà vedere da caso a caso.
Personalmente continuo a preferire, a meno di particolari esigenze professionali, Linux, anche a livello software.
Faccio un esempio di campo differente da quello audio: da anni faccio post produzione delle mie foto ed ho sempre usato software free, in particolare, l'accoppiata Raw Therapee e Gimp. Sono due software completi, che fanno il 99% di quello a cui arrivano i prodotti a pagamento più blasonati. Ultimamente le case che producono software a pagamento, stanno cambiando politica, e non ti vendono più la licenza, ma ti "affittano" il programma. Se da un lato questo ha il vantaggio di avere un prodotto sempre aggiornato (ammesso che ti serva), dall'altro, come smetti di pagare, non hai più nulla. Sinceramente preferisco mille volte usare RT e Gimp, che comunque vengono aggiornati e non mi costano nulla. Se proprio si vuole essere corretti fino in fondo, basta fare una piccola donazione agli sviluppatori.
C'è anche un altro aspetto riguardo al software: poniamo che compro un programma che fa una certa cosa, ad un certo punto il produttore decide di abbandonarlo, o peggio, chiude. Trattandosi di software proprietario, se nessuno lo "compra", finisce tutto. Invece, nel caso di software open source, se il gruppo di sviluppatori che lo seguiva si scioglie, è facile che altri lo riprendano, magari modificandolo e quindi effettuando un "fork".
Per esempio, il player audio Clementine, è un fork di Amarok 1.x. Quando gli sviluppatori di Amarok passarono alla versione 2.x, ebbero un po' di problemi: in pratica non funzionava un piffero. Clementine riprese la prima versione di Amarok che andava benissimo ed ebbe un buono sviluppo per diversi anni.
Ultimamente su Clementine è stata eliminata (inspiegabilmente) la possibilità di inviare il segnale direttamente ad ALSA, bypassando Pulseaudio, ed ecco che compare Strawberry, fork di Clementine, che ripristina questa utilissima possibilità.
Nel caso di sistemi proprietari come Win e Mac, si è coperti se c'è volontà da parte di chi gestisce il sistema o di chi produce l'hardware, di impiegare tempo (e soldi) per mantenere il supporto.
Con sistemi open source, come Linux, c'è una comunità, in genere ampia, che si adopera per mantenere il supporto anche ad hardware molto obsoleti. Di contro, nel caso di prodotti molto nuovi, se il fabbricante non si cura di Linux (ma con le case principali non succede), bisogna aspettare (in genere poco), che venga scritto dalla comunità quanto serve per quell'hardware.
Faccio per esempio il caso di stampanti e scanner. HP fornisce ufficialmente ampio supporto a plotter, stampanti e scanner attraverso il software Hplip. Nel caso di Epson, spesso ci sono i driver per Linux.
Diciamo che, data la struttura aperta di Linux, è più facile scrivere codice che non vada in conflitto con il SO, rispetto ad un sistema proprietario come Win.
Tornando a Win 11, la retro compatibilità con vecchi hardware, probabilmente in molti casi sarà garantita, ma bisognerà vedere da caso a caso.
Personalmente continuo a preferire, a meno di particolari esigenze professionali, Linux, anche a livello software.
Faccio un esempio di campo differente da quello audio: da anni faccio post produzione delle mie foto ed ho sempre usato software free, in particolare, l'accoppiata Raw Therapee e Gimp. Sono due software completi, che fanno il 99% di quello a cui arrivano i prodotti a pagamento più blasonati. Ultimamente le case che producono software a pagamento, stanno cambiando politica, e non ti vendono più la licenza, ma ti "affittano" il programma. Se da un lato questo ha il vantaggio di avere un prodotto sempre aggiornato (ammesso che ti serva), dall'altro, come smetti di pagare, non hai più nulla. Sinceramente preferisco mille volte usare RT e Gimp, che comunque vengono aggiornati e non mi costano nulla. Se proprio si vuole essere corretti fino in fondo, basta fare una piccola donazione agli sviluppatori.
C'è anche un altro aspetto riguardo al software: poniamo che compro un programma che fa una certa cosa, ad un certo punto il produttore decide di abbandonarlo, o peggio, chiude. Trattandosi di software proprietario, se nessuno lo "compra", finisce tutto. Invece, nel caso di software open source, se il gruppo di sviluppatori che lo seguiva si scioglie, è facile che altri lo riprendano, magari modificandolo e quindi effettuando un "fork".
Per esempio, il player audio Clementine, è un fork di Amarok 1.x. Quando gli sviluppatori di Amarok passarono alla versione 2.x, ebbero un po' di problemi: in pratica non funzionava un piffero. Clementine riprese la prima versione di Amarok che andava benissimo ed ebbe un buono sviluppo per diversi anni.
Ultimamente su Clementine è stata eliminata (inspiegabilmente) la possibilità di inviare il segnale direttamente ad ALSA, bypassando Pulseaudio, ed ecco che compare Strawberry, fork di Clementine, che ripristina questa utilissima possibilità.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Interessante, grazie
chiedo conferma, intendi Apple e Microsoft ?
fileo ha scritto:La compatibilità hardware con il SO può essere sempre un problema.
Nel caso di sistemi proprietari come Win e Mac, si è coperti se c'è volontà da parte di chi gestisce il sistema ...
chiedo conferma, intendi Apple e Microsoft ?
Jaguarx- Affezionato
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Certo, intendo i sistemi operativi di Apple e Microsoft. Personalmente, per computer dedicato alla riproduzione audio, ho sempre preferito Linux. Ormai sono passati i tempi in cui gli estimatori del pinguino dovevano compilare il kernel a manina ed usare comandi a riga di comando.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
valterneri ha scritto:anche io ho pensato a questo, forse il CD è nato troppo prestofileo ha scritto:... con il senno del poi ...
avesse aspettato 10 anni avrebbe potuto usufruire di tecniche di registrazione video migliori e a basso costo,
ma è un controsenso, perché quelle tecniche video già contenevano l'audio digitale,
avesse aspettato 15 anni sarebbe stato possibile usare il computer,
ma anche questo non ha senso, è il computer che alla fine ha sepolto il CD ...
se il CD o chi per lui fosse nato a 60.000 Hz e 20 Bit non avrebbe avuto più bisogno di miglioramenti,
perché avrebbe surclassato la capacità dell'udito di capire e discernere,
anche 44,1 - 16 sono superiori all'udito, ma di troppo poco, forse bastavano anche solo 48000/18
salire oltre 60.000 Hz 20 Bit fa parte della deficienza di questo mondo
Quoto tutto ..non credo però che un formato 60/20 avrebbe in ogni caso soddisfatto le aspettative delle teste bacate che credono di sentire le differenze cambiando i connettori a banana... alla fine 44.1/16 è più che sufficiente per una riproduzione in casa e dove l'unico limite reale sono i 96db di dinamica ..solo che prima ci devono arrivare ..
Firace- Membro classe argento
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
@Firace
La qualità potenziale di una traccia 44,1/16 è abbastanza elevata e probabilmente va oltre le possibilità dinamiche della maggior parte degli impianti HiFi casalinghi.
Purtroppo l'appassionato medio, spesso va dietro a più o meno probabili sfumature timbriche ascritte alla miracolosa resa di un certo tweeter audiofilo (e perciò ipercostoso), o gioca con cavi da migliaia di €, ascoltando la musica con un impianto che è incapace di riprodurre correttamente la dinamica di un programma musicale registrato correttamente.
Il mio impianto, nella sua modestia, è stato costruito usando componenti professionali, e mi garantisce, limitatamente ai 40 Hz, una resa corretta anche ad alto volume. E' stata una scelta di progetto, ho preferito in 50 Hz flat ed i 40 appena attenuati, evitando di avere 25 o 30 Hz "virtuali", magari ad un watt, mangiati poi dalla distorsione, con il salire del livello.
Le poche registrazioni che possiedo in alta risoluzione (al massimo 96/24), spesso suonano uguale alle stesse tracce 44,1/16, in altri casi si avverte un udibile miglioramento. La cosa mi fa pensare che i vantaggi di una registrazione HD siano possibili solo in caso di registrazioni fatte bene e native, evitando l'upsampling delle tracce dei cd audio.
Non posso verificare la correttezza e la provenienza di queste tracce, quindi mi baso solo sull'ascolto.
La qualità potenziale di una traccia 44,1/16 è abbastanza elevata e probabilmente va oltre le possibilità dinamiche della maggior parte degli impianti HiFi casalinghi.
Purtroppo l'appassionato medio, spesso va dietro a più o meno probabili sfumature timbriche ascritte alla miracolosa resa di un certo tweeter audiofilo (e perciò ipercostoso), o gioca con cavi da migliaia di €, ascoltando la musica con un impianto che è incapace di riprodurre correttamente la dinamica di un programma musicale registrato correttamente.
Il mio impianto, nella sua modestia, è stato costruito usando componenti professionali, e mi garantisce, limitatamente ai 40 Hz, una resa corretta anche ad alto volume. E' stata una scelta di progetto, ho preferito in 50 Hz flat ed i 40 appena attenuati, evitando di avere 25 o 30 Hz "virtuali", magari ad un watt, mangiati poi dalla distorsione, con il salire del livello.
Le poche registrazioni che possiedo in alta risoluzione (al massimo 96/24), spesso suonano uguale alle stesse tracce 44,1/16, in altri casi si avverte un udibile miglioramento. La cosa mi fa pensare che i vantaggi di una registrazione HD siano possibili solo in caso di registrazioni fatte bene e native, evitando l'upsampling delle tracce dei cd audio.
Non posso verificare la correttezza e la provenienza di queste tracce, quindi mi baso solo sull'ascolto.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
Ma infatti il punto cruciale e la registrazione.
Se si parte da una buona registrazione il formato CD basta e "avanza". Non c'è nessun fenomeno possibile per cui frequenze più alte possano interferire con quelle udibili .. semplicemente non sono udibili.
E non c'è nessun miracolo che l'upsampling può fare..
Però in mezzo, come giustamente citavi, c'è la catena di riproduzione e la cosa si fa più complessa.
Ci sono DAC, tanto per cominciare, che "suonano" meglio con frequenze di campionamento più alte e altri che danno il massimo con un semplice formato CD.
Io ho un tda1541 in doppio telaio da diversi anni e mi da ancora grandi soddisfazioni.
Ma in ogni caso l'hd rimane una grande presa per i fondelli.. per far girare un po' di soldini nelle tasche di qualcuno
Se si parte da una buona registrazione il formato CD basta e "avanza". Non c'è nessun fenomeno possibile per cui frequenze più alte possano interferire con quelle udibili .. semplicemente non sono udibili.
E non c'è nessun miracolo che l'upsampling può fare..
Però in mezzo, come giustamente citavi, c'è la catena di riproduzione e la cosa si fa più complessa.
Ci sono DAC, tanto per cominciare, che "suonano" meglio con frequenze di campionamento più alte e altri che danno il massimo con un semplice formato CD.
Io ho un tda1541 in doppio telaio da diversi anni e mi da ancora grandi soddisfazioni.
Ma in ogni caso l'hd rimane una grande presa per i fondelli.. per far girare un po' di soldini nelle tasche di qualcuno
Firace- Membro classe argento
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Re: Acquisire audio da vinile con tutte le frequenze presenti.
In teoria, una registrazione HD dovrebbe permette una banda passante più estesa sulle alte frequenze ed una maggiore dinamica.
Nella pratica questa è una possibilità che può essere sfruttata da chi incide il disco, ma non è detto che avvenga.
Se poi parliamo di vecchie registrazioni la faccenda si fa spinosa. Siamo certi che la preziosa e costosa copia HD, sia stata ricavata dal master originale, che il nastro originale fosse in buone condizioni e che chi ha provveduto alla rimasterizzazione abbia fatto un buon lavoro? O piuttosto si è trattato di un "furbo" upsampling delle tracce del cd audio?
Credo di averlo già raccontato su questo forum, ma mi sembra giusto ripetere questo aneddoto.
Tra i dischi in vinile che passai in digitale con il mio metodo "casareccio", c'era anche il primo album della PFM, storia di un minuto.
Il disco era parecchio "vissuto", pieno di tic e toc, che ero riuscito ad eliminare solo in parte, e affetto da un fruscio di fondo abbastanza udibile. Dopo un po' di tempo mi capita la copia su CD, e decido di rimpiazzarlo per avere una carrozza di Hans un po' meno scricchiolante.
Ascolto la nuova incisione e noto con un filo di soddisfazione la mancanza di tutti i disturbi che avevo prima, però ... c'è qualcosa che non mi convince.
A confronto, la versione CD suona piatta e smorta. Aprendo le tracce con Audacity, scopro che la rimasterizzazione ha completamente appiattito la dinamica, comprimendo i picchi ed alzando il livello medio. Chi ha fatto questo scempio, sicuramente aveva a disposizione un materiale migliore del mio, presumibilmente un nastro ad alta dinamica, riprodotto con un registratore pro, tipo uno Studer Revox o roba del genere. Io avevo fatto la registrazione partendo da una copia non perfetta del disco, con Thorens TD 125, una Shure V15 IV e la mia scheda Edirol, quindi materiale buono ma sicuramente inferiore alle attrezzature a disposizione di una grande casa discografica.
Probabilmente lo "scempio" era stato compiuto per rendere ascoltabile il disco su impianti modesti o in macchina, dove infatti le incisioni migliori non sono mai riuscito ad ascoltarle, perché la parti incise piano venivano affogate nei rumori di fondo e se alzavo andava in crisi il finale della radio e gli altoparlanti.
Nella pratica questa è una possibilità che può essere sfruttata da chi incide il disco, ma non è detto che avvenga.
Se poi parliamo di vecchie registrazioni la faccenda si fa spinosa. Siamo certi che la preziosa e costosa copia HD, sia stata ricavata dal master originale, che il nastro originale fosse in buone condizioni e che chi ha provveduto alla rimasterizzazione abbia fatto un buon lavoro? O piuttosto si è trattato di un "furbo" upsampling delle tracce del cd audio?
Credo di averlo già raccontato su questo forum, ma mi sembra giusto ripetere questo aneddoto.
Tra i dischi in vinile che passai in digitale con il mio metodo "casareccio", c'era anche il primo album della PFM, storia di un minuto.
Il disco era parecchio "vissuto", pieno di tic e toc, che ero riuscito ad eliminare solo in parte, e affetto da un fruscio di fondo abbastanza udibile. Dopo un po' di tempo mi capita la copia su CD, e decido di rimpiazzarlo per avere una carrozza di Hans un po' meno scricchiolante.
Ascolto la nuova incisione e noto con un filo di soddisfazione la mancanza di tutti i disturbi che avevo prima, però ... c'è qualcosa che non mi convince.
A confronto, la versione CD suona piatta e smorta. Aprendo le tracce con Audacity, scopro che la rimasterizzazione ha completamente appiattito la dinamica, comprimendo i picchi ed alzando il livello medio. Chi ha fatto questo scempio, sicuramente aveva a disposizione un materiale migliore del mio, presumibilmente un nastro ad alta dinamica, riprodotto con un registratore pro, tipo uno Studer Revox o roba del genere. Io avevo fatto la registrazione partendo da una copia non perfetta del disco, con Thorens TD 125, una Shure V15 IV e la mia scheda Edirol, quindi materiale buono ma sicuramente inferiore alle attrezzature a disposizione di una grande casa discografica.
Probabilmente lo "scempio" era stato compiuto per rendere ascoltabile il disco su impianti modesti o in macchina, dove infatti le incisioni migliori non sono mai riuscito ad ascoltarle, perché la parti incise piano venivano affogate nei rumori di fondo e se alzavo andava in crisi il finale della radio e gli altoparlanti.
fileo- Membro di riguardo
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