Ascoltiamo 1300 euro di cavi

potowatax ha scritto:

Fabio Menozzi ha scritto:

valterneri ha scritto:
non c'è né musica né missaggio che tenga, l'arte musicale è deludente,
la tecnologia che la racconta è più avanti di mezzo secolo!

Molto interessante la tua esperienza, intendi dire che ciò che ostacola da un'ascolto di primordine è innanzitutto la qualità delle registrazioni?
Della serie, puoi anche farti un'impianto a budget illimitato, tanto non lo sfrutterai mai più del 40% del suo potenziale, perchè il collo è la schifezza che gli facciamo riprodurre?

Il messaggio di Valter, se ho capito bene, non è nella tecnologia che, sia per la produzione che per la riproduzione, è sicuramente adeguata ai nostri tempi. E’ la musica stessa, l’arte delle note, dei suoni che è esaurita. Almeno nelle forme che oggi assume. E quindi, cui bono?

Cioè, dalle possibili combinazioni del pentagramma oramai si è tirato fuori quasi tutto il possibile?
Le idee migliori (composizioni) provengono perlopiù dal passato, e quello che si compone oggi è una rilettura di basso livello di qualcosa già sentito, già diverse volte utilizzato?
E' per questo che i miei momenti musicali migliori li passo con i genesis, yes, edoardo bennato, itzack perlman, gidon kremer che suona bach...e comunque roba del passato con qualità di registrazione pessima, ma emozionante, godibilissima e che non ti stanca mai?

Si. Ma ci sono ancora eccezioni?

Concordo e aggiungo: gli anni migliori sono stati il periodo 1967-1983 (secondo me). Psichedelia, prog, new wave, cantautori, glam rock, e anche il pop ha avuto le sue eccellenze in quegli anni.

Fabio Menozzi ha scritto:
Cioè, dalle possibili combinazioni del pentagramma oramai si è tirato fuori quasi tutto il possibile?
Le idee migliori (composizioni) provengono perlopiù dal passato, e quello che si compone oggi è una rilettura di basso livello di qualcosa già sentito, già diverse volte utilizzato?
E' per questo che i miei momenti musicali migliori li passo con i genesis, yes, edoardo bennato, itzack perlman, gidon kremer che suona bach...e comunque roba del passato con qualità di registrazione pessima, ma emozionante, godibilissima e che non ti stanca mai?

Si. Ma ci sono ancora eccezioni?

Le possibili combinazioni delle note sul pentagramma possono essere anche non confortevoli al nostro senso armonico (basta ascoltare le miriadi di scale armoniche esistenti al mondo) e lo stesso vale per i suoni ed i timbri di strumenti strumenti lontani da quelli che conosciamo da piccoli.
Io credo che quello che voleva dire è che, in senso filosofico, la musica, come viene raccontata dai compositori, non è più adeguata al messaggio che viene poi ripreso e quindii riprodotto.
Per esempio per l'arte pittorica, i tagli sulle tele di Fontana non avevano bisogno di occhiali speciali ed esoterici per trasmettere il messaggio, e allo stesso tempo riusciva a vederli anche chi, di occhiali ne aveva certamente bisogno.
Ed ecco, oggi che abbiamo televisori pronti per l'8k, il taglio della tela pittorica è superato perché magari ci fa vedere le sfilacciature del tessuto tagliato che fanno perdere la profondità del gesto.
Questo è solo un mio parere ovviamente.

potowatax ha scritto:
Per esempio per l'arte pittorica, i tagli sulle tele di Fontana non avevano bisogno di occhiali speciali ed esoterici per trasmettere il messaggio, e allo stesso tempo riusciva a vederli anche chi, di occhiali ne aveva certamente bisogno.

Questo è solo un mio parere ovviamente.

Il Fontana del terzo millennio venderebbe cavi speciali
...e ovviamente questo è il mio parere

sportyerre ha scritto:

potowatax ha scritto:
Per esempio per l'arte pittorica, i tagli sulle tele di Fontana non avevano bisogno di occhiali speciali ed esoterici per trasmettere il messaggio, e allo stesso tempo riusciva a vederli anche chi, di occhiali ne aveva certamente bisogno.

Questo è solo un mio parere ovviamente.

Il Fontana del terzo millennio venderebbe cavi speciali
...e ovviamente questo è il mio parere

Potrebbe come no, magari poi quando aprivi la confezione ti ritrovavi una macchinetta alla Banksy che ti ossida i connettori...

sportyerre ha scritto:

potowatax ha scritto:
Per esempio per l'arte pittorica, i tagli sulle tele di Fontana non avevano bisogno di occhiali speciali ed esoterici per trasmettere il messaggio, e allo stesso tempo riusciva a vederli anche chi, di occhiali ne aveva certamente bisogno.

Questo è solo un mio parere ovviamente.

Il Fontana del terzo millennio venderebbe cavi speciali
...e ovviamente questo è il mio parere

io credo che Piero Manzoni del terzo millennio, più che Fontana venderebbe cavi...

A proposito di tagli (da vedere fino alla fine)

potowatax: Io credo che quello che voleva dire è che, in senso filosofico, la musica, come viene raccontata dai compositori, non è più adeguata al messaggio che viene poi ripreso e quindi riprodotto...

Da sempre la musica è stata influenzata da vicende storico/politiche/psicologiche/religiose/reazionarie di un'epoca. Non esiste capolavoro o genere che non sia nato da uno stato d'animo drammaticamente vissuto da uno o da un popolo. E' l'intensità del sentimento vissuto che in qualche modo influenza il compositore.
La musica commerciale nasce con il business...
Se ne potrebbe dedurre che il vuoto, l'assenza di significato che padroneggia la nostra epoca sia la causa della mancanza di ispirazione?
Ogni popolo ha la musica che si merita?

Settanta paia di cuffie ho consumate
di tutta plastica per te ritrovare:
settanta casse di legno ho logorate
per appoggiarmi nel fatale ascoltare:
settemila master CD di lacrime ho colmate,
settanta lunghi anni, di lacrime amare:
tu dormi a le mie grida disperate,
e il gallo canta, e non ti vuoi svegliare.

proprio ora sono in Versilia, in treno,
questi miei versi fanno parte di una mia nuova poesia intitolata "davanti a san forum"

La musica, che ho ascoltato, a migliaia di tonnellate,
non mi ha modificato,
adesso in treno e guardo dal finestrino, in questa Versilia,
vedo strade case orti piccoli e rari alberi di natale un poco illuminati,
cimiteri,
e immagino la vita della gente
che porta i fiori, cuoce la pasta, mette lo stucco nelle crepe,
case abbandonate, cani abbandonati,
le bottiglie vuote di birra che navigano nei canali d'irrigazione,
i bidoni della spazzatura dai piedi sporchi,
biciclette senza ruote abbandonate come sigarette spente sui marciapiedi,
colline cicatrizzate di case …
e tutto quel che cade è caduto, e tutto quel che sale è salito,
e chiese chiese chiese di ogni tipo a ricordarci che l'unico modo per sopravvivere
è morire senza disubbidienza.

Nulla vedo che la musica abbia deformato
o formato.
I nonni che fanno musica che abbaglia i nipoti non si era mai visto
se non nel nostro tempo!

Il Re Serse scorse un orso...

Lo rincorse con la sferza...

Lo percosse a tutta forza...

L'orso insorse con un morso...

Serse andò fuori di Serse...e si perse nel discorso

Se cane bau

se gatto miao

se tardi ciao

(cit C. Guzzanti)

Parlando da un punto di vista quantistico, il solo fatto di assistere ad un evento ci cambia e cambia l"evento stesso.
Quindi voto :"se gatto, miao"

Inviato con Topic'it

federico63 ha scritto:Parlando da un punto di vista quantistico, il solo fatto di assistere ad un evento ci cambia e cambia l"evento stesso.
Quindi voto :"se gatto, miao"

Inviato con Topic'it

Quoto, anche a me la musica mi ha cambiato.
A volte scelgo un brano in base allo stato d'animo...
altre volte lo scelgo per farmi influenzare lo stesso...

ho diretto concerti davanti al mio impianto, ho ballato ed ho pianto...

vai avanti tu federico, dì qualcosa, qualsiasi cosa...
abbiamo bisogno di nuove idee...

Chi non ha mai suonato uno strumento immaginario ascoltando un brano che ci appassionava particolarmente....il bello della musica è anche questo.

giucam61 ha scritto:Chi non ha mai suonato uno strumento immaginario ascoltando un brano che ci appassionava particolarmente....il bello della musica è anche questo.

Esatto, se poi uno musicista lo è, come il sottoscritto, ancora di più.

Comunque, se cane bau, per mè, è il massimo.
Oggi sono stato a fare una medicazione in ospedale, accompagnato da mia moglie,
e quasi continuamente, come un tormentone, citavamo la cantilena di Sportyerre

ma... se tardi, ciao.

Cioè se arrivi in ritardo, oppure se noi del forum scriviamo cose da tardi, allora vi saluto???

Questo è il dilemma che mi attanaglia....

Fabio Menozzi ha scritto:
e quasi continuamente, come un tormentone, citavamo la cantilena di Sportyerre

ma... se tardi, ciao.

Non è farina per la mia polenta, è il sommo poeta Robertetti

potowatax ha scritto:

Fabio Menozzi ha scritto:

valterneri ha scritto:non c'è né musica né missaggio che tenga, la tecnologia che la racconta è più avanti di mezzo secolo!

... intendi dire che ...

è la musica stessa, l’arte delle note, dei suoni, che è esaurita.
Almeno nelle forme che oggi assume. E quindi?

ero di ritorno da una registrazione nelle terre di Peppone e Don Camillo ...
(convinto analogista …)

(ma il filo d'uscita che usa … che pena! Altro che 1300 euro!)

e fu la più grande nevicata del secolo
24 ore di autostrada bloccata con l'esercito che distribuiva coperte

decisi di viaggiare, e ovviamente non avevo le catene …
non ho mai usato le catene! Vibrano e non le sopporto!
(e sono convinto che la mia abilità nel guidare ne saprà sempre fare a meno)

- ma dove vai? è tutto bloccato! -
- vado! ... non riesco a stare fermo! -

e furono 23 ore di bianco assoluto per le piccole strade piccole dei piccoli Appennini e Abetone.

Non vedevo altro che bianco, bianco su bianco, bianco oltre il bianco!
- scusi signora, da che parte sto andando? -
- si si! avanti! ancora avanti! ma avanti è ancora peggio! -

vidi una panda ferma con un cappello di 150 centimetri di neve
e poi solo una pista da bob e due metri di neve che facevano da sponde

ma senza catene il silenzio era assoluto
il silenzio più silenzio che io abbia mai sentito …

un giorno un violista mi chiese: (violista è chi suona la viola! )

- vuoi vedere la camera anecoica di mio padre? -
- tuo padre ha una camera anecoica? -

andai di corsa!
Per attraversare la fabbrica occorreva la bicicletta,
era immensa!
E per controllare le vibrazioni delle cose costruite avevano la camera anecoica.

Mi ci feci chiudere dentro per un'ora,
un'ora di fantastico silenzio,
centomila volte più silenzio del mio studio di registrazione spento.

Il silenzio è come l'aria pulita, l'acqua pulita, i problemi risolti.

Ma il silenzio di quell'immensa neve bianca, che sentivi cigolare se pensi a quel che senti
e non a quel che credi,
era centomila volte più bianco di quella nera camera anecoica.

Dall'alto dell'Abetone vidi un'immensa Toscana Bianca.

Il viaggio finì 24 ore dopo, quando l'autostrada si sciolse e liberò una catena di ferro targata,
io li sorpassai tutti, colla mia SW senza catene.


Il silenzio contiene la musica,
ma quando la musica è spenta il silenzio sulla neve ha odore d'aria pulita,
di neve pulita,
e non c'è cosa più bella del rumore della neve che cadendo fa ... cic cic cic …

ma all'avvicinarsi nell'anno scorso del concerto dei Rolling Stones a Lucca …



una mamma disse:
- non vedo l'ora d'andarci e di portarci i miei figli! -

mio padre e i vostri genitori mai ci hanno portato a vedere un concerto
di Natalino Otto, del Quartetto Cetra o di Nilla pizzi con nostra grande soddisfazione!

Vediamo se capite!

Brescello, con quel carro armato ancora paecheggiato nel centro del paese

La pressunta eterna lotta di potere tra la DC e il PCI

Ricordo ancora il titolo del Manifesto: "non moriremo Democristiani!"

Chi avrebbe immaginato che tutto sarebbe cambiato...

La neve in appennino Modenese, è un'esperienza che ho vissuto anch'io, facendomi provare sensazioni miste di gioia (tutto bianco, immacolato) e di paura (ma ne uscirò da qui?).

<1: non c'è né musica né missaggio che tenga, l'arte musicale è deludente,
la tecnologia che la racconta è più avanti di mezzo secolo!
Provare per credere!

<2: I nonni che fanno musica che abbaglia i nipoti non si era mai visto
se non nel nostro tempo!

<3: mio padre e i vostri genitori mai ci hanno portato a vedere un concerto
di Natalino Otto, del Quartetto Cetra o di Nilla pizzi con nostra grande soddisfazione!

Vediamo se capite!

Mi arrendo...un altro indizio?

Se le nevicate erano quelle a cavallo tra l'85 e l'86, ero in servizio militare sperduto tra le montagne di Arezzo. La neve era così alta che in alcuni punti si passava tranquillamente a piedi o con gli sci, sopra la recinzione del sito... e, a questo punto, mi arrendo anche io.

Fabio Menozzi ha scritto:... mi arrendo ... un altro indizio?

potowatax ha scritto:... e, a questo punto, mi arrendo anche io.

la solitudine è una forza creatrice,
però mi fece pena quella bambina di 4 anni tutta colorata di nero e di madre bianca
che sul triciclo correva pian piano per le enormi stanze di quella comunità di Mondo X
dove zero gradi era una giornata di sole e a meno dieci si dormiva.
Non c'era mai anima viva,
erano tutti a lavoro nei campi e forse si alzavano alle cinque di mattina
per arare, zappare, potare all'ora giusta e non certo ai nostri orari da musicisti.

Eravamo ospiti, un'intera orchestra barocca che nel cervello risuona Vivaldi.

Ma io mi alzavo prima degli altri, molto prima degli altri,
per ascoltare il silenzio delle persone assenti,
e trovavo una grande sala spoglia e disabitata con una grande tavola addobbata di piatti,
posate, tovaglioli di carta, pane, miele, marmellata, latte e caffè … un po' di formaggio …
e una bambina nera tutta sola su di una biciclettina rossa colle rotelline argento,
ricordo gli occhi … cercavano parole per lei che facessero compagnia alla sua solitudine.

Le raccontai …
"un giorno abitavo in dei bungalow un po' abbandonati …

(lei non sapeva cosa fossero i bungalow, ma l'immaginazione fantasticheggiante
da bambini è la cosa più educativa che abbiamo, e non glielo dissi …)

non faceva freddo come ora, era primavera, gli alberi avevano le foglie nuove,
e mi accorsi che nella stanza dove dormivo io c'erano delle tracce lasciate da topolini:
briciole di pane che ci sono e poi spariscono,
cacchine piccolissime e nere, anche vicino al cuscino, tutte in fila come nella fiaba di Pollicino.
Mi preoccupavo! Ma non dissi nulla a nessuno!
Mi preoccupavo un po' a sapere che mentre dormivo dei topolini mi frullavano intorno
in cerca di qualcosa da mangiare,
però non volevo neppure che qualcuno cominciasse a cacciarli per ucciderli.

Ma se ne accorsero,
perché i topolini fantasma che girano mentre noi si dorme
giravano anche nelle stanze degli altri musicisti, più paurosi e più stupidi di me,
e fecero mettere delle trappole per catturarli.
Le trappole io non le avevo viste, perché mi ero alzato presto ed ero già andato nella chiesa,
ma la sera, quando sono tornato … 
ho trovati due topini appiccicati a una colla su un cartoncino.
E' una colla speciale, l'odore piace ai topolini,
ci si avvicinano, l'annusano, la toccano, ci rimangono appiccicati e non si spiccicano più.

(mi fermai per venti secondi,
una pausa interminabile per guardare gli occhi della bambina
dove vidi la solitudine, il vuoto, il silenzio e la speranza)

Presi il cartoncino di colla e i topini appiccicati e uscii,
verso l'erba e il bosco,
mi accoccolai e iniziai piano piano piano a spiccicarli dalla colla senza fargli male …
piano piano, piano piano riuscii a spiccicarne uno che scappò come un fulmine …
piano piano, piano piano, il secondo era più difficile e non ci riuscivo …
piano piano, piano piano riuscii a liberarlo, ma aveva la colla appiccicata alla pelle
e volevo togliergliela …
lo tenevo stretto e millimetro per millimetro piano piano, piano piano …
ma lui aveva paura d'essere mangiato e si dimenava …
-STAI FERMO! - gli dissi
e lui mi appiccicò un bel morso in questo dito trapassandolo da parte a parte
coi denti più lunghi di una tigre, e scappò ancora un po' incollato …"

La bambina non disse nulla,
girò la bicicletta e sparì nel vuoto e nel silenzio di quei corridoi pedalando lentissimamente,
capii che stava pensando, e neppure io dissi più nulla.

Dopo un anno tornai in quell'enorme villa piena di vuoto e di silenzio,
e la bambina riapparse dal nulla, mi vide da lontano … e si avvicinò piano piano:

- E l'hai più rivisto quel topolino che ti ha dato un morso? -

Il cervello vive solo di memoria, nuota nella memoria, anche quando si ascolta.


Ma la storia non è andata così come l'ho raccontata a quegl'occhi castani della bambina nera,
non ho questo coraggio!
Quella colla ha una tenacia infinita, è impossibile staccarla, si stacca la pelle dalla carne,
tracina con se le ossa,
e dopo inutili tentativi, delicati che siano stati, un'ora dopo coi topi ormai dilaniati,
ho dovuto ucciderli, colle mie stesse mani sanguinanti,
perché i morsi me li hanno dati davvero, e non solo uno.

>Il cervello vive solo di memoria, nuota nella memoria, anche quando si ascolta.

E' l'esperienza del ricordo di una emozione che provoca l'interesse e la crescita musicale.
Sono cresciuto in una famiglia di musicisti; a 14 anni potevo fischiettare la maggior parte dei concerti di violino e piano orchestrali dall'inizio alla fine.
Questo ascolto forzato a cui sono stato sottoposto, dovuto alle interminabili ore di studio di mio fratello, concerti a teatro etc., ha sviluppato in me un amore per la musica classica e operistica.

>mio padre e i vostri genitori mai ci hanno portato a vedere un concerto
di Natalino Otto, del Quartetto Cetra o di Nilla pizzi con nostra grande soddisfazione!

Tutto ciò per dire che il mio amore per la classica e il bel canto non è il frutto di una inclinazione naturale, ma quello di un'educazione alla musica che ha sortito questo effetto.
Pertanto i nonni-genitori e la scuola dovrebbero favorire un'educazione musicale a tutto tondo, perchè spesso è proprio la musica meno fruibile nell'immediato che porta a estrapolare le emozioni più sublimi.

>Il cervello vive solo di memoria, nuota nella memoria, anche quando si ascolta.

E se la memoria è vuota?
...si va ad ascoltare Sfera e si rischia pure la vita!

Credo d'aver risposto al punto 2 e 3, ma il punto1

>non c'è né musica né missaggio che tenga, l'arte musicale è deludente.

per me è ancora mistero...

Quelli non sono tre quesiti, ma tre indizi. E la soluzione è, se ho capito bene, che quello che ascoltiamo sarà sempre la versione a lieto fine di quello che è stato suonato.
E dovevo ben saperlo visto il mio breve trascorso dietro un banco mixer, ma il senso escatologico ha avuto il sopravvento.
Rimane un fatto però, che prima i poi questi discorsi sarebbe bene farli seduti ad un tavolo davanti ad un bicchiere di quello buono...