Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
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fileo
valterneri
Tramtram
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Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Saluti nostalgici a tutti. Guardando le discussioni sui Revox mi sono tornati in mente i tempi in cui smanettavo su un A77 credo quando muovevo i miei primi passi professionali in una radio privata ben attrezzata. E allora vorrei aggiungere al mio impianto una macchina del genere e vorrei chiedere ai naviganti e a Valterneri: quale modello farei bene a cercare, dove e in quali condizioni spendendo in modo ragionevole? Grazie anticipato
Tramtram- Interessato
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Prima di risponderti seriamente cerco d'inquadrarti il tema:
Comprare un giradischi ha senso perché ci sono milioni di 33 giri da poterci ascoltare.
Questi 33 sono già stati tutti riversati in digitale,
ma di solito con manipolazione per renderli più ... "accattivanti",
se questa manipolazione non piace l'unico rimedio è ascoltarli al naturale.
Non esistono invece registrazioni originali su nastro, se non riversamenti moderni
fatti solo per far spendere un po' di soldi,
e anche per loro vige la stessa spiegazione:
questi riversamenti è meglio ascoltarli al naturale, cioè digitali.
Il registratore potrebbe quindi solo servire per registrare e riascoltare in proprio,
ma cosa? e come?
E' un po' stupido riregistrare le sorgenti digitali,
perché ovviamente suonano meglio in originale senza essere riregistrate,
è un po' obsoleto registrare cose nuove tramite microfoni,
perché qualunque apparecchietto digitale con entrata XLR registrerà inevitabilmente meglio.
Rimangono due soli motivi che rendono bello avere un registratore a bobina:
1) il mio:
smontarlo per metterci le mani dentro e tenerlo permanentemente smontato,
perché ammiro e invidio l'abilità di costruire, e me ne vorrei impossessare, cioè imparare.
Occorre dire che un computer o un cellulare sono miliardi di volte più complessi,
ma aprendoli si impara solo ad essere utenti smaliziati, non costruttori.
2) il tuo:
è bellissimo vedere la musica uscire da un meccanismo che ruota,
non c'è chiavetta o dac che tenga
Quindi è solo estetica.
Gira in rete la convinzione che la registrazione magnetica
sia in assoluto il miglior modo di registrare e riascoltare per qualità audiofila,
il problema è che il buon Dio
a pochi ha dato le orecchie e a molti ha dato i polpastrelli.
PS: però non so se a chi mi dice che la registrazione è migliore dell'originale,
vinile o nastro che sia,
il buon Dio non gli abbia dato le orecchie o il cervello ... ci penserò.
Comprare un giradischi ha senso perché ci sono milioni di 33 giri da poterci ascoltare.
Questi 33 sono già stati tutti riversati in digitale,
ma di solito con manipolazione per renderli più ... "accattivanti",
se questa manipolazione non piace l'unico rimedio è ascoltarli al naturale.
Non esistono invece registrazioni originali su nastro, se non riversamenti moderni
fatti solo per far spendere un po' di soldi,
e anche per loro vige la stessa spiegazione:
questi riversamenti è meglio ascoltarli al naturale, cioè digitali.
Il registratore potrebbe quindi solo servire per registrare e riascoltare in proprio,
ma cosa? e come?
E' un po' stupido riregistrare le sorgenti digitali,
perché ovviamente suonano meglio in originale senza essere riregistrate,
è un po' obsoleto registrare cose nuove tramite microfoni,
perché qualunque apparecchietto digitale con entrata XLR registrerà inevitabilmente meglio.
Rimangono due soli motivi che rendono bello avere un registratore a bobina:
1) il mio:
smontarlo per metterci le mani dentro e tenerlo permanentemente smontato,
perché ammiro e invidio l'abilità di costruire, e me ne vorrei impossessare, cioè imparare.
Occorre dire che un computer o un cellulare sono miliardi di volte più complessi,
ma aprendoli si impara solo ad essere utenti smaliziati, non costruttori.
2) il tuo:
è bellissimo vedere la musica uscire da un meccanismo che ruota,
non c'è chiavetta o dac che tenga
Quindi è solo estetica.
Gira in rete la convinzione che la registrazione magnetica
sia in assoluto il miglior modo di registrare e riascoltare per qualità audiofila,
il problema è che il buon Dio
a pochi ha dato le orecchie e a molti ha dato i polpastrelli.
PS: però non so se a chi mi dice che la registrazione è migliore dell'originale,
vinile o nastro che sia,
il buon Dio non gli abbia dato le orecchie o il cervello ... ci penserò.
valterneri- Membro classe oro
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Caro Valterneri, condivido la tua analisi ma sospetto che un po' tutti i frequentatori di questo forum, chi più chi meno, e in proporzioni diverse, abbia una parte razionale e una emotiva che li muovono nello scegliere e usare le loro apparecchiature. Nel mio caso temo che la parte emotiva (e nostalgica dei suoni di quando avevo tra i 20 e i 30 anni) al momento prevalga. Così ho riportato nel mio studio le apparecchiature di allora insieme a libri e centinaia di lp e cd oltre a cassette e videocassette legate un po' anche ai miei lavori giovanili. Adesso ho le ar6 da ribordare, ho sistemato per ora il Marantz 1070, attendo le lampadine per il 112 che è tornato a funzionare perfettamente, ho sempre in standby il Thorens td160 in in attesa di acquistarne uno rotto adatto per i ricambi prima di disturbarti di nuovo. Così gli occhi rivedono le scene di allora e le orecchie sentono i suoni di allora, non certo hi-end ma appunto adatti a me. Mancherebbe a questo punto un ultimo feticcio che ho sempre sognato fin da allora come oggetto bellissimo che avevo avuto tra le mani e che vorrei riavere. Forse per suonare qualche vecchio nastro di musica in generale, di jazz (modern jazz quartet, che allora vidi dal vivo) o di classica se si trovano di qualità, magari copiati dai master chi lo sa. Io so che se lo trovassi lo metterei a posto e lo userei raramente ma averlo davanti agli occhi nello scaffale mi darebbe piacere. Sono sicuro che tu mi capisci...
Tramtram- Interessato
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Tramtram- Interessato
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Mentre attendo indicazioni in particolare dal paziente valterneri, ho notato in vendita questo a77: il venditore dice che funziona e che lo farebbe provare ma non so se ho le cognizioni per giudicare. Secondo voi in che condizioni è? E quanto dovrebbe valere? Grazie a tuttti
Tramtram- Interessato
- Data d'iscrizione : 26.04.20
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
La disamina sincera di Valterneri dovrebbe essere sufficiente a scoraggiare un simile acquisto.
Diciamo che se si è mossi dal desiderio di possedere un bell'oggetto, l'acquisto è possibile e ragionevole a prescindere dal suo buon funzionamento.
Se invece si pensa di trovare nella riproduzione dei nastri chissà quale magia, o peggio si vogliono riversare registrazioni moderne su cd, aspettandosi dei miglioramenti, meglio lasciar perdere.
L'unico vantaggio potrebbe venire prendendo un apparecchio due tracce ad alta velocità, per riprodurre nastri master originali. Il problema è che i master originali non li vendono sulle bancarelle, sempre che in tutti questi anni non si siano danneggiati, ma sono in genere custoditi presso le case discografiche.
La vendita di nastri spacciati per master o direttamente copiati da questi è un'operazione commerciale molto disinvolta, ad essere gentili.
Comunque l'A77 è il Revox classico dei classici, è un apparecchio molto diffuso e la casa, almeno fino ad un po' di anni fa, disponeva dei ricambi originali, ma suppongo che esistano anche ricambi prodotti da terze parti. Credo che Valterneri possa essere più esaustivo di me.
Diciamo che se si è mossi dal desiderio di possedere un bell'oggetto, l'acquisto è possibile e ragionevole a prescindere dal suo buon funzionamento.
Se invece si pensa di trovare nella riproduzione dei nastri chissà quale magia, o peggio si vogliono riversare registrazioni moderne su cd, aspettandosi dei miglioramenti, meglio lasciar perdere.
L'unico vantaggio potrebbe venire prendendo un apparecchio due tracce ad alta velocità, per riprodurre nastri master originali. Il problema è che i master originali non li vendono sulle bancarelle, sempre che in tutti questi anni non si siano danneggiati, ma sono in genere custoditi presso le case discografiche.
La vendita di nastri spacciati per master o direttamente copiati da questi è un'operazione commerciale molto disinvolta, ad essere gentili.
Comunque l'A77 è il Revox classico dei classici, è un apparecchio molto diffuso e la casa, almeno fino ad un po' di anni fa, disponeva dei ricambi originali, ma suppongo che esistano anche ricambi prodotti da terze parti. Credo che Valterneri possa essere più esaustivo di me.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Un reel to reel è bello, maledettamente bello, oserei dire quasi sexy....
Ma oggi, nel 2023 serve davvero a poco, ovvero quasi a niente.
I nastri pre registrati su questo supporto sono pochissimi, limitati a pochi titoli, e molto costosi.
Non è nemmeno pensabile di usarlo per copiare musica da LP o da CD, perché, con ogni probabilità, la copia costerebbe di più dell'originale.
L'unico ambito in cui potrebbe essere utile, è se si intende registrare della musica auto prodotta con un paio di microfoni
Ma oggi, nel 2023 serve davvero a poco, ovvero quasi a niente.
I nastri pre registrati su questo supporto sono pochissimi, limitati a pochi titoli, e molto costosi.
Non è nemmeno pensabile di usarlo per copiare musica da LP o da CD, perché, con ogni probabilità, la copia costerebbe di più dell'originale.
L'unico ambito in cui potrebbe essere utile, è se si intende registrare della musica auto prodotta con un paio di microfoni
Quaiozi!- Membro classe bronzo
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
È proprio vero ma è proprio un oggetto sexy
Tramtram- Interessato
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Quaiozi! ha scritto:Un reel to reel è bello, maledettamente bello, oserei dire quasi sexy....
Ma oggi, nel 2023 serve davvero a poco, ovvero quasi a niente.
I nastri pre registrati su questo supporto sono pochissimi, limitati a pochi titoli, e molto costosi.
Non è nemmeno pensabile di usarlo per copiare musica da LP o da CD, perché, con ogni probabilità, la copia costerebbe di più dell'originale.
L'unico ambito in cui potrebbe essere utile, è se si intende registrare della musica auto prodotta con un paio di microfoni
Si in effetti avete già detto tutto ciò che è logicamente sensato...io ho avuto lo stesso impulso nel comprare un DAT recorder, perchè avevo un po' di cassette registrate negli anni '80 e '90, e perchè la musica di qualità che esce da un nastro che gira ha sempre un gran fascino, nel B77 e simili è "n" volte maggiore...ma dal punto di vista pratico non ha senso, se ne facciamo un discorso di qualità
Io le cassette DAT le sento ogni tanto anche per far girare la meccanica, ma una volta che sei abituato alla musica liquida con un setup di qualità non esiste altro, a mio giudizio
root- Membro classe argento
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
questo potrebbe essere un punto fermo,Tramtram ha scritto:... ho sempre in standby il Thorens td160 in in attesa di acquistarne uno rotto adatto per i ricambi ...
oppure una limitazione
il Revox A77 non è il miglior registratore da comprare,
è un po' obsoleto, bruttino, e di difficile riparazione/manutenzione/taratura
però è perfetto (per estetica e storia) per essere abbinato al Thorens TD160,
ma anche il TD160 è un po' obsoleto e bruttino, ma è sicuramente storia
quindi,
vuoi percorrere questa strada 160+77 ...
o disfarti dell'incompleto 160 e ripartire con cose un po' più moderne?
o abbinare al 160 un registratore (B77 o giapponese) che sembreranno accoppiati
da chi di estetica e storia non ci capisce nulla?
Se rimani sulla strada TD160+A77 ...
di A77 ce ne sono 4 generazioni: MKI MKII MKIII MKIV
due versioni: 2 tracce o 4 tracce
due velocità: 9,5+19 o 19+38 (cm/s)
con amplificatore incorporato (20+20 watt) o senza
con riduttore di rumore Dolby B o senza
più altre varianti di poco interesse e poca utilità
DA EVITARE COME LA PESTE
qualunque modello di A77 che sia stato "recappato" o modificato in meglio
per estetica e storia anche l'economico AKAI 4000 andrebbe bene:
(il DS, oppure il più moderno GX)
valterneri- Membro classe oro
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Grazie al paziente e grande Valterneri. Io punterei all'accoppiata td160-a77 anche perché andrebbero nel mio studio dove ho libertà di azione mentre l'impianto principale resta in sala:n il classico Thorens (anche se il modesto 115)-Marantz-Ar. Non so se ha senso cercarne uno amplificato (lo userei con il Marantz 1070) e il vantaggio reale del dolby. Vorrei chiedere se dalle foto si può capire in che condizioni è quello che mi propongono sostenendo che funziona e che me lo mettono in moto de visu. Che prove devo fare? Che cosa posso fotografare facilmente dei circuiti interni?
Tramtram- Interessato
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
non aver fretta
prima devi decidere velocità e n° tracce,
sai decidere da solo questi due parametri o hai bisogno di consigli?
prima devi decidere velocità e n° tracce,
sai decidere da solo questi due parametri o hai bisogno di consigli?
valterneri- Membro classe oro
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
non ho le idee chiare. i nastri preregistrati mi pare siano 19 cm sec 4 tracce... un giorno mi piacerebbe registrare qualche concerto o opera in diretta Rai 3...
Tramtram- Interessato
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
I nastri preregistrati sono realizzati alla velocità e con il numero di tracce con cui è avvenuta la registrazione. Cosa intendi per nastri preregistrati? Al 99% provengono dalla registrazione di un supporto, che, data l'epoca, è facile sia un disco in vinile. I nastri master credo in genere venissero registrati a 38 cm/s, con qualche caso, credo sporadico, a 76 cm/s, ma dubito tu possa metterci le mani sopra.
Pensare di mettersi a registrare dal vivo con un vecchio Revox a bobine, per recuperare chissà quale magia, è puramente velleitario. Se poi stai progettando di registrare qualche programma tv trasmesso su Raiplay, vuol dire che hai voglia di giocare. Scusa la franca brutalità, ma non riesco a trattenermi.
Pensare di mettersi a registrare dal vivo con un vecchio Revox a bobine, per recuperare chissà quale magia, è puramente velleitario. Se poi stai progettando di registrare qualche programma tv trasmesso su Raiplay, vuol dire che hai voglia di giocare. Scusa la franca brutalità, ma non riesco a trattenermi.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
per nastri preregistrati intendevo quelli che si possono comprare sul mercato usato (19 cm 4 tracce) ma solo per avere qualche nastro in casa. capisco che le mie domande siano ingenue ma come ho spiegato mi interessa solo ricostruire un impianto anni 70 con un a77 che certo non sarà operativo per registrazioni di alta fedeltà ma solo funzionante più o meno come allora... una curiosità in più e solo per sperimentare riguarderebbe la possibilità di registrare una diretta rai (fm o dab) di musica classica o operistica e vedere che effetto fa su nastro (non ho parlato certo di programmi tv da Raiplay)...
Tramtram- Interessato
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Il mercato dei nastri in bobine registratei è un terno al lotto. In genere come hai detto è roba 19 cm/s 4 tracce, ma anche 9,5, registrata come non si sa, conservata come non si sa, poi bisogna vedere le condizioni del registratore usato per il riascolto, l'allineamento delle testine ecc ...
I programmi di oggi, che siano FM, DAB o streaming su Raiplay, sono registrati in digitale, a volte bene, a volte meno bene. Un ripassata in analogico non gli ridà certo una patina di magia.
Sono molto scettico su questa "fissa" dell'analogico, che può avere valide motivazioni, solo in caso di cospicuo materiale registrato già in proprio possesso.
La riproduzione di vinili e la registrazione analogica su nastro, sono sempre state fonti di grossi sbattimenti e di fracassamento di cabbasisi, almeno se lo scopo è ascoltare per bene la musica. Se si possiede una collezione di dischi, o di nastri registrati (bene), può valere la pena investirci tempo e soldini, altrimenti è un passatempo come tanti, ma a questo punto il risultato non è importante.
Per esempio, io avevo diversi dischi in vinile a cui tenevo, ho conservato il giradischi e qualche volta, molto raramente ad essere sincero, lo metto in modo, me le registrazioni che mi interessavano le ho trasferite, usando una scheda di acquisizione audio ed Audacity, in modo da poterle ascoltare comodamente. Il risultato è stato superiore alle mie aspettative, ed ho anche scoperto che alcune registrazione, trasferite in seguito su CD, sono state massacrate comprimendone maldestramente la dinamica, ma questo è un altro discorso.
I programmi di oggi, che siano FM, DAB o streaming su Raiplay, sono registrati in digitale, a volte bene, a volte meno bene. Un ripassata in analogico non gli ridà certo una patina di magia.
Sono molto scettico su questa "fissa" dell'analogico, che può avere valide motivazioni, solo in caso di cospicuo materiale registrato già in proprio possesso.
La riproduzione di vinili e la registrazione analogica su nastro, sono sempre state fonti di grossi sbattimenti e di fracassamento di cabbasisi, almeno se lo scopo è ascoltare per bene la musica. Se si possiede una collezione di dischi, o di nastri registrati (bene), può valere la pena investirci tempo e soldini, altrimenti è un passatempo come tanti, ma a questo punto il risultato non è importante.
Per esempio, io avevo diversi dischi in vinile a cui tenevo, ho conservato il giradischi e qualche volta, molto raramente ad essere sincero, lo metto in modo, me le registrazioni che mi interessavano le ho trasferite, usando una scheda di acquisizione audio ed Audacity, in modo da poterle ascoltare comodamente. Il risultato è stato superiore alle mie aspettative, ed ho anche scoperto che alcune registrazione, trasferite in seguito su CD, sono state massacrate comprimendone maldestramente la dinamica, ma questo è un altro discorso.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
@fileo
e dai... è sicuramente conscio del fatto che se acquisisci in digitale hai un risultato migliore
vuole la poesia delle bobine che girano
del resto se fosse la qualità l'unico parametro che determina le nostre scelte i giradischi dovrebbero sparire dalla faccia della terra
anche se devo dire con riferimento alla frase "La riproduzione di vinili e la registrazione analogica su nastro, sono sempre state fonti di grossi sbattimenti e di fracassamento di cabbasisi" non mi trova d'accordo
nel senso che se in digitale non ti organizzi molto bene, e quindi con un limiter settato a dovere, o stai lontano dallo 0 e normalizzi, e non è il massimo, o clippi
con il nastro saturi in modo indolore
ma questa è un'altra questione
vuole le bobine e a77 è più retrò di b77... per cui al posto suo prenderei il primo
e dai... è sicuramente conscio del fatto che se acquisisci in digitale hai un risultato migliore
vuole la poesia delle bobine che girano
del resto se fosse la qualità l'unico parametro che determina le nostre scelte i giradischi dovrebbero sparire dalla faccia della terra
anche se devo dire con riferimento alla frase "La riproduzione di vinili e la registrazione analogica su nastro, sono sempre state fonti di grossi sbattimenti e di fracassamento di cabbasisi" non mi trova d'accordo
nel senso che se in digitale non ti organizzi molto bene, e quindi con un limiter settato a dovere, o stai lontano dallo 0 e normalizzi, e non è il massimo, o clippi
con il nastro saturi in modo indolore
ma questa è un'altra questione
vuole le bobine e a77 è più retrò di b77... per cui al posto suo prenderei il primo
lello64- Membro classe diamante
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Ti metto subito un primo punto fermo:Tramtram ha scritto:non ho le idee chiare.valterneri ha scritto:prima devi decidere velocità e n° tracce,
i nastri preregistrati mi pare siano 19 cm sec 4 tracce...
un giorno mi piacerebbe registrare qualche concerto o opera in diretta Rai 3...
NON SI COMPRANO NASTRI PREREGISTRATI!
per due motivi:
se sono originali d'epoca sono nastri "chimicamente" vecchi
e non si devono usare nastri vecchi
perché lasciano residui che sporcano il percorso del nastro
già da un minimo di due minuti a un massimo di un'ora di scorrimento
se sono nastri registrati nuovi
è migliore la qualità di un registratore che registra per sé
di un registratore che registra per un altro registratore,
soprattutto oggi in epoca moderna dove le incompatibilità di taratura tra registratori e nastri
sono praticamente certe
Ti racconto:
quando all'epoca si spediva un nastro master in stampa (per vinile)
si inserivano in testa 3 "test tone" e un "test Dolby"
il primo: 100 1.000 10.000 Hz
serviva a tarare l'azimuth, il livello, la parità dei canali e l'equalizzazione
il secondo: il livello di riferimento del riduttore di rumore Dolby A o SR
e questo tra registratori ultra-professionali super-tarati e nastri nuovi-professionali,
figurati tra catorci recappati e nastri di dubbia provenienza che girano tra gli audiofili oggi
valterneri- Membro classe oro
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Ecco un esempio di percorso del nastro sporco,
è proprio il registratore che hai trovato e hai messo le foto sopra:
visto così a occhio e croce
lo strato di collante residuo del nastro che vedo appiccicato sopra alla testina erase
è circa 20 volte più spesso del traferro di lettura della testina play
è come avere sopra gli occhiali tre centimetri di fango
il registratore che hai trovato è interessante,
è o MKII o MKIII, e ha il raro riduttore di rumore Dolby B,
sembra pure tenuto bene, e se è "unico proprietario" sarebbe un buon acquisto ...
Cosa guardare? semplicemente che non abbia subito modifiche o riparazioni.
è proprio il registratore che hai trovato e hai messo le foto sopra:
visto così a occhio e croce
lo strato di collante residuo del nastro che vedo appiccicato sopra alla testina erase
è circa 20 volte più spesso del traferro di lettura della testina play
è come avere sopra gli occhiali tre centimetri di fango
il registratore che hai trovato è interessante,
è o MKII o MKIII, e ha il raro riduttore di rumore Dolby B,
sembra pure tenuto bene, e se è "unico proprietario" sarebbe un buon acquisto ...
Cosa guardare? semplicemente che non abbia subito modifiche o riparazioni.
valterneri- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 09.10.12
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Credo che Valterneri abbia detto tutto quel che c'era da dire sulla questione.
Riguardo a quanto scrive Lello64, certo, anche la registrazione digitale, richiede le sue accortezze, ma è estremamente più facile e meno dispendioso, ottenere buoni risultati.
La scheda audio che usavo aveva anche il limiter, ma per registrare da vinile, non ho mai dovuto impiegarlo, perché la dinamica di partenza non era certo quella degli strumenti dal vivo. Era sufficiente regolare i livelli con un po' di cura ed un po' di pratica, visto che si trattava di brani che già conoscevo ed avevo registrato su cassetta anni prima.
Per concludere, credo sia chiaro che se si vuole "giocare" con degli oggetti belli ed affascinanti, come possono essere i vecchi reel to reel a nastro magnetico, si può fare benissimo, ma se si pensa da avere chissà quali vantaggi nell'ascolto, si va incontro a pesanti disillusioni.
Riguardo a quanto scrive Lello64, certo, anche la registrazione digitale, richiede le sue accortezze, ma è estremamente più facile e meno dispendioso, ottenere buoni risultati.
La scheda audio che usavo aveva anche il limiter, ma per registrare da vinile, non ho mai dovuto impiegarlo, perché la dinamica di partenza non era certo quella degli strumenti dal vivo. Era sufficiente regolare i livelli con un po' di cura ed un po' di pratica, visto che si trattava di brani che già conoscevo ed avevo registrato su cassetta anni prima.
Per concludere, credo sia chiaro che se si vuole "giocare" con degli oggetti belli ed affascinanti, come possono essere i vecchi reel to reel a nastro magnetico, si può fare benissimo, ma se si pensa da avere chissà quali vantaggi nell'ascolto, si va incontro a pesanti disillusioni.
fileo- Membro di riguardo
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Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Ciao
io possiedo un B77 MKII due piste alta velocità e mi ci diverto, ovvio che non lo uso tutti i giorni ma almeno due volte la settimana prendo una bobina e in santa pace me la ascolto, ho riversato su nastro alcuni gli lp che preferisco, ho registrato qualcosa direttamente dallo streamer con ottimi risultati e ho un master tape acquistato, uno solo, costano tanto. Uso solo nastri nuovi LPR35 pulisco spesso le testine e il pinch roller, le testine vanno anche smagnettizzate ogni tanto. Personalmente tutto ciò mi piace e l'ascolto è buono, alle mie orecchie, non dico che il digitale non sia valido, anzi sicuramente più tecnicamente performante, ma è un'altra cosa e comunque si possono ascoltare tutti e due sia digitale che analogico, chi ce lo proibisce?
io possiedo un B77 MKII due piste alta velocità e mi ci diverto, ovvio che non lo uso tutti i giorni ma almeno due volte la settimana prendo una bobina e in santa pace me la ascolto, ho riversato su nastro alcuni gli lp che preferisco, ho registrato qualcosa direttamente dallo streamer con ottimi risultati e ho un master tape acquistato, uno solo, costano tanto. Uso solo nastri nuovi LPR35 pulisco spesso le testine e il pinch roller, le testine vanno anche smagnettizzate ogni tanto. Personalmente tutto ciò mi piace e l'ascolto è buono, alle mie orecchie, non dico che il digitale non sia valido, anzi sicuramente più tecnicamente performante, ma è un'altra cosa e comunque si possono ascoltare tutti e due sia digitale che analogico, chi ce lo proibisce?
Gianluigi Bresciani- Appassionato
- Data d'iscrizione : 27.09.21
Numero di messaggi : 347
Provincia : Mantova
Occupazione/Hobby : Chitarra, moto, informatica, lettura
Impianto : Audiolab ampli e cdt 6000A, pre Audiolab 8000C,Streamer Audiolab 6000 N, piatto Technics, diffusori Wharfedale, Revox b77 mk2, JVC KD 55
Re: Quale Revox cercare per entrare nel mondo della registrazione a bobine?
Con un buon registratore a bobine, ben tenuto, usando nastri di buona qualità, si può registrare correttamente della musica, nessuno lo mette in dubbio.
Però, a parità di qualità della sorgente, è possibile ottenere la stessa qualità di registrazione, usando più moderni metodi di registrazione digitale, faticando di meno.
Siccome stiamo parlando di un hobby, intendendo la riproduzione musicale attraverso attrezzature vintage, non l'ascolto della musica in sé, ci sta benissimo che uno faccia tutto ciò a scopo di divertimento, purché non si pretenda di trovare chissà quale magia.
Ricordo che il 99.9% del materiale che noi ascoltiamo, proviene da registrazioni "elaborate", nel senso di mixate, equalizzate, compresse, più o meno correttamente, al fine di andare bene al grosso dell'utenza. I successivi passaggi che compiamo, possono modificare ma non certo migliorare il materiale di partenza.
Il limite qualitativo di un CD audio, specie per quanto riguarda la dinamica, è superiore al quello del disco in vinile, ma non viene quasi mai raggiunto, anzi, spesso, nel corso degli anni, le rimasterizzazioni dei cd, sono state fortemente peggiorative per quanto riguardava la dinamica originaria del disco.
Ne avuto esperienze personali dirette con alcuni dischi, dove la mia "modesta" registrazione digitale, effettuata con buone attrezzature, risultava notevolmente migliore delle tracce estratte dal cd rimasterizzato.
In soldoni, una traccia digitale in alta definizione nativa, ripresa da una buona registrazione in studio (che significa non malamente mixata e compressa), sarebbe decisamente superiore ad una traccia di cd audio, o di un disco in vinile.
Teoricamente, avendo a disposizione un nastro master originale analogico in perfette condizioni, inciso a 38 o 76 cm/s, riproducendolo su un registratore in altrettanto perfette condizioni e perfettamente tarato, si potrebbe avere un risultato simile, per quanto riguarda la timbrica e la dinamica.
Naturalmente questo è un discorso teorico, poi succede che questo nastro non esiste o non siamo in grado di venirne in possesso e il registratore, dopo 50 anni di onorato servizio fa quel che può. Naturalmente ci possiamo divertire, perché restiamo consapevoli dei limiti dell'operazione.
Il tutto senza considerare i limiti dinamici e di gamma riproducibile del 99% degli impianti di riproduzione audio disponibili.
Però, a parità di qualità della sorgente, è possibile ottenere la stessa qualità di registrazione, usando più moderni metodi di registrazione digitale, faticando di meno.
Siccome stiamo parlando di un hobby, intendendo la riproduzione musicale attraverso attrezzature vintage, non l'ascolto della musica in sé, ci sta benissimo che uno faccia tutto ciò a scopo di divertimento, purché non si pretenda di trovare chissà quale magia.
Ricordo che il 99.9% del materiale che noi ascoltiamo, proviene da registrazioni "elaborate", nel senso di mixate, equalizzate, compresse, più o meno correttamente, al fine di andare bene al grosso dell'utenza. I successivi passaggi che compiamo, possono modificare ma non certo migliorare il materiale di partenza.
Il limite qualitativo di un CD audio, specie per quanto riguarda la dinamica, è superiore al quello del disco in vinile, ma non viene quasi mai raggiunto, anzi, spesso, nel corso degli anni, le rimasterizzazioni dei cd, sono state fortemente peggiorative per quanto riguardava la dinamica originaria del disco.
Ne avuto esperienze personali dirette con alcuni dischi, dove la mia "modesta" registrazione digitale, effettuata con buone attrezzature, risultava notevolmente migliore delle tracce estratte dal cd rimasterizzato.
In soldoni, una traccia digitale in alta definizione nativa, ripresa da una buona registrazione in studio (che significa non malamente mixata e compressa), sarebbe decisamente superiore ad una traccia di cd audio, o di un disco in vinile.
Teoricamente, avendo a disposizione un nastro master originale analogico in perfette condizioni, inciso a 38 o 76 cm/s, riproducendolo su un registratore in altrettanto perfette condizioni e perfettamente tarato, si potrebbe avere un risultato simile, per quanto riguarda la timbrica e la dinamica.
Naturalmente questo è un discorso teorico, poi succede che questo nastro non esiste o non siamo in grado di venirne in possesso e il registratore, dopo 50 anni di onorato servizio fa quel che può. Naturalmente ci possiamo divertire, perché restiamo consapevoli dei limiti dell'operazione.
Il tutto senza considerare i limiti dinamici e di gamma riproducibile del 99% degli impianti di riproduzione audio disponibili.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
Numero di messaggi : 530
Provincia : Roma
Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
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