qual'è il migliore tra questi due amplificatori
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qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Salve a tutti, sono in possesso di un amplificatore Denon PMA-510AE e di un Technics SU-V50. Mi piacerebbe sapere quale tra i due è il migliore per un impianto da casa normale.
Grazie
Grazie
marco rovigo- Novizio
- Data d'iscrizione : 30.07.24
Numero di messaggi : 2
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Impianto : denon pma-510ae, technics su-v50, denn dcd-510ae, toshiba eq-e30, cassa indiana line 2vie
Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Li hai entrambi, non ti resta che provare.
Dubito fortemente che qualcuno abbia avuto gli stessi ampli contemporaneamente a casa e possa fare un parere migliore del tuo.
Dubito fortemente che qualcuno abbia avuto gli stessi ampli contemporaneamente a casa e possa fare un parere migliore del tuo.
giucam61- Membro classe diamante
- Data d'iscrizione : 26.09.15
Numero di messaggi : 11813
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Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Sicuramente la cosa migliore è provarli, così, tra l’altro, valuti anche le condizioni attuali dei due amplificatori, che sono anzianotti.
Poi , volendo fare qualche considerazione , considera che il Denon ha uno stadio finale a componenti discreti e quindi riparabile essendoci disponibilità di ricambi originali o equivalenti.
Nel Technics il finale è realizzato con un IC ibrido marcato da loro e forse specificatamente costruito per Technics. Gli ibridi venivano generalmente impiegati soprattutto negli ampli molto economici, e forse per questo, non godono di gran fama. In realtà l’uso di un ibrido potrebbe non essere un problema per la qualità del risultato ma lo è per la riparabilità. Temo non sia facilmente reperibile e questo potrebbe renderecquell’amplificatore irreparabile in caso di guasto al finale. Consideralo se devi decidere quale tenere.
Poi , volendo fare qualche considerazione , considera che il Denon ha uno stadio finale a componenti discreti e quindi riparabile essendoci disponibilità di ricambi originali o equivalenti.
Nel Technics il finale è realizzato con un IC ibrido marcato da loro e forse specificatamente costruito per Technics. Gli ibridi venivano generalmente impiegati soprattutto negli ampli molto economici, e forse per questo, non godono di gran fama. In realtà l’uso di un ibrido potrebbe non essere un problema per la qualità del risultato ma lo è per la riparabilità. Temo non sia facilmente reperibile e questo potrebbe renderecquell’amplificatore irreparabile in caso di guasto al finale. Consideralo se devi decidere quale tenere.
Alessandro Gurato- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 26.12.22
Numero di messaggi : 632
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Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Mi correggo da solo. Ho cercato su internet , il modulo ibrido sembra di trovi anche se caro se garantito originale.
Alessandro Gurato- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 26.12.22
Numero di messaggi : 632
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Impianto : Autocostruito ,Thorens td 160 super con sme 3009 Improved ortofon mc10 denon dl 300, bang olufsen beolab 6000 e beosound 4, stax sr 34
Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Provali e se funzionano correttamente entrambi tieni quello che ti sembra migliore.
Il 99% degli ampli di diversi decenni fa, non suonava meglio di quelli odierni.Nota bene, ho scritto suonava e non suona. Significa che dopo molti anni, tra ossidazioni, componenti ormai fuori dalle specifiche di progetto, è facile che vadano peggio rispetto a quando erano nuovi, insomma non è come le bottiglie di buon vino.
In più bisogna ammettere che c'è stato un discreto processo, specie per quanto riguarda la capacità dinamiche, ma non solo.
Spesso cerchiamo (e quando si cerca ostinatamente si finisce per trovare anche quello che non c'è) negli apparecchi vintage, la magia di quando eravamo giovani, ma a parte l'aspetto, quasi mai l'ascolto ci ripaga dell'entusiasmo.
Faccio un esempio, il mio primo ampli è stato un Sansui AU101, costruzione impeccabile con ottimi materiali, favoloso da vedersi e da maneggiarsi. Per il resto poca potenza, 15 watt dichiarati, ma estremamente "stitico" in quanto a dinamica. Oggi si vede spesso offerto a prezzi assurdi, insieme a tutto quello che porta il marchio Sansui, incluse certe schifezze degli anni '80.
Un Nad 3020 se lo mangerebbe a colazione, ma si mangerebbe anche gran parte degli ampli coevi, anche di potenze doppie e triple dichiarate.
Il condizionale è perché il Nad è un po' più recente, ma non di così tanto e la costruzione era molto economica, quindi potrebbe richiedere interventi complessi e costosi per ripristinarlo.
Se si tratta di roba che avete in casa, ok, nulla vieta di provare, se invece ve li dovete comprare a caro prezzo, pensateci 14 volte prima di aprire il portafogli.
Gli interventi di riparazione vanno valutati e comunque non si cambiano mai pezzi a casaccio.
Il 99% degli ampli di diversi decenni fa, non suonava meglio di quelli odierni.Nota bene, ho scritto suonava e non suona. Significa che dopo molti anni, tra ossidazioni, componenti ormai fuori dalle specifiche di progetto, è facile che vadano peggio rispetto a quando erano nuovi, insomma non è come le bottiglie di buon vino.
In più bisogna ammettere che c'è stato un discreto processo, specie per quanto riguarda la capacità dinamiche, ma non solo.
Spesso cerchiamo (e quando si cerca ostinatamente si finisce per trovare anche quello che non c'è) negli apparecchi vintage, la magia di quando eravamo giovani, ma a parte l'aspetto, quasi mai l'ascolto ci ripaga dell'entusiasmo.
Faccio un esempio, il mio primo ampli è stato un Sansui AU101, costruzione impeccabile con ottimi materiali, favoloso da vedersi e da maneggiarsi. Per il resto poca potenza, 15 watt dichiarati, ma estremamente "stitico" in quanto a dinamica. Oggi si vede spesso offerto a prezzi assurdi, insieme a tutto quello che porta il marchio Sansui, incluse certe schifezze degli anni '80.
Un Nad 3020 se lo mangerebbe a colazione, ma si mangerebbe anche gran parte degli ampli coevi, anche di potenze doppie e triple dichiarate.
Il condizionale è perché il Nad è un po' più recente, ma non di così tanto e la costruzione era molto economica, quindi potrebbe richiedere interventi complessi e costosi per ripristinarlo.
Se si tratta di roba che avete in casa, ok, nulla vieta di provare, se invece ve li dovete comprare a caro prezzo, pensateci 14 volte prima di aprire il portafogli.
Gli interventi di riparazione vanno valutati e comunque non si cambiano mai pezzi a casaccio.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
Numero di messaggi : 530
Provincia : Roma
Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Mi trovi perfettamente d’accordo.
Dagli anni 70/80 sono migliorati decisamente i semiconduttori, sono oggi facilmente reperibili transistor con alta capacità di erogare corrente, ottima resistenza alle tensioni elevate, costanza nel guadagno alle varie correnti e buona velocità. Tutte queste doti non erano possibili nei transistor di alcuni decenni fa. Oggi è più semplice costruire un buon amplificatore anche restando a circuitazioni tradizionali e collaudate. Poi esiste il problema dell’invecchiamento dei componenti che non è cosa da poco. Condensatori elettrolitici, certo ma non solo. Molto delicati anche i vari deviatori , commutatori , relè, anche se negli amplificatori anni 70 /90 erano spesso di buona qualità. Già diversa la situazione negli anni 90 quando cominciarono a vedersi potenziometri e commutatori al risparmio. Concludendo ritengo anch’io che spesso il vintage sia sovrastimato , soprattutto se lo scopo finale resta l’ascolto di qualità e non il collezionismo.
Ci sono comunque eccezioni, apparecchi veramente costruiti così bene da meritare attenzione , ma sono pochi e generalmente molto cari.
Dagli anni 70/80 sono migliorati decisamente i semiconduttori, sono oggi facilmente reperibili transistor con alta capacità di erogare corrente, ottima resistenza alle tensioni elevate, costanza nel guadagno alle varie correnti e buona velocità. Tutte queste doti non erano possibili nei transistor di alcuni decenni fa. Oggi è più semplice costruire un buon amplificatore anche restando a circuitazioni tradizionali e collaudate. Poi esiste il problema dell’invecchiamento dei componenti che non è cosa da poco. Condensatori elettrolitici, certo ma non solo. Molto delicati anche i vari deviatori , commutatori , relè, anche se negli amplificatori anni 70 /90 erano spesso di buona qualità. Già diversa la situazione negli anni 90 quando cominciarono a vedersi potenziometri e commutatori al risparmio. Concludendo ritengo anch’io che spesso il vintage sia sovrastimato , soprattutto se lo scopo finale resta l’ascolto di qualità e non il collezionismo.
Ci sono comunque eccezioni, apparecchi veramente costruiti così bene da meritare attenzione , ma sono pochi e generalmente molto cari.
Alessandro Gurato- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 26.12.22
Numero di messaggi : 632
Località : Venezia
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Occupazione/Hobby : Pensionato, elettronica audio, musica, vela
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Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Le riparazioni di apparecchi elettronici sono spesso complicate. Innanzitutto, anche se individuate il componente guasto, non è detto che questo sia la causa del problema, ma potrebbe solo esserne l'effetto, e quindi la sua sostituzione potrebbe causare un nuovo "botto", e magari ciò si potrebbe accompagnare ad ulteriori danni. A volte la mancanza dello schema elettrico potrebbe rendere la riparazione molto difficoltosa. Gli apparecchi a componenti discreti sono più facilmente riparabili anche se a volte può essere difficile trovare certi transistor, più complesso nel caso di integrati, operazionali, dove serve proprio il "fatto apposta".
Purtroppo la corrente non si vede, quindi a differenza di oggetti meccanici, l'individuazione dei guasti è molto più laboriosa.
Se vi divertite a cercare i guasti, e avete anche le capacità tecniche, potete fare da voi, ma spesso, nel caso di apparecchi vintage non di fascia elevata, l'intervento prolungato di un tecnico, non vale proprio la pena.
Purtroppo la corrente non si vede, quindi a differenza di oggetti meccanici, l'individuazione dei guasti è molto più laboriosa.
Se vi divertite a cercare i guasti, e avete anche le capacità tecniche, potete fare da voi, ma spesso, nel caso di apparecchi vintage non di fascia elevata, l'intervento prolungato di un tecnico, non vale proprio la pena.
fileo- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 04.04.21
Numero di messaggi : 530
Provincia : Roma
Impianto : Topping E30, pre Audiometric A10P, finale Phonic Max 860, diffusori autocostruiti
Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Sono ancora perfettamente d’accordo .
Vi racconto mia esperienza recentissima. Un vecchio amico mi chiede se sono in grado di riparargli un luxman L80.
Accetto , era il mio lavoro fino a 25 anni fa.
L’amplificatore è molto bello, pannello massiccio, mobile in legno, manopole massicce , tutto bello. Apriamo e faccio due misure.
Finali di un canale in corto. L’altro canale ha già i finali sostituiti con coppia Motorola al posto degli originali giapponesi. Cambio i finali e verifico a bassa tensione . C’è qualcosa che non quadra , un canale, quello che aveva i finali rotti ha un po’ di instabilità in dc . Anche la risposta in frequenza nei due canali non è identica.
Provo i transistor ( con un vero provatransistor) e provo e cambio un po’ di condensatori. Le instabilità in dc si attenuano ma ancora a freddo qualcosa non convince.La risposta in frequenza torna uguale sui due canali. Cambio i trimmer per la regolazione dell’offset e niente, appena acceso l’offset è instabile e resta un minimo di maggior rumorosità su un canale. Finalmente provo un doppi diodo usato nel circuito del finale. Si comporta strano, la tensione massima inversa è instabile. Lo sostituisco e finalmente regolato il trimmer l’uscita in dc è minima e stabile. Una pulita ai contatti,regolazione della corrente di riposo e due misure. Potenza ok , distorsione ok, risposta in frequenza ok.
In pratica in mezz’ora l’ampli sembrava riparato ma togliergli alcune irregolarità pericolose per la durata dell’’amplificatore e da eliminare per un ascolto di qualità, ha richiesto svariate ore e la necessità di usare strumentazione specifica , normalmente non disponibile per un dilettante e troppo spesso nemmeno per certi “professionisti”. Io ho fatto il lavoro ad un amico per diletto , il materiale lo avevo e il lavoro mi ha divertito, ma fossi stato un tecnico che con questo lavoro deve viverci?
Cosa avrei chiesto al cliente?
Per le stesse ore un idraulico vuole più di qualche centinaio di euro .
E un dilettante?
Probabilmente si sarebbe fermato ad un mezzo funzionamento , nella migliore delle ipotesi.
Vi racconto mia esperienza recentissima. Un vecchio amico mi chiede se sono in grado di riparargli un luxman L80.
Accetto , era il mio lavoro fino a 25 anni fa.
L’amplificatore è molto bello, pannello massiccio, mobile in legno, manopole massicce , tutto bello. Apriamo e faccio due misure.
Finali di un canale in corto. L’altro canale ha già i finali sostituiti con coppia Motorola al posto degli originali giapponesi. Cambio i finali e verifico a bassa tensione . C’è qualcosa che non quadra , un canale, quello che aveva i finali rotti ha un po’ di instabilità in dc . Anche la risposta in frequenza nei due canali non è identica.
Provo i transistor ( con un vero provatransistor) e provo e cambio un po’ di condensatori. Le instabilità in dc si attenuano ma ancora a freddo qualcosa non convince.La risposta in frequenza torna uguale sui due canali. Cambio i trimmer per la regolazione dell’offset e niente, appena acceso l’offset è instabile e resta un minimo di maggior rumorosità su un canale. Finalmente provo un doppi diodo usato nel circuito del finale. Si comporta strano, la tensione massima inversa è instabile. Lo sostituisco e finalmente regolato il trimmer l’uscita in dc è minima e stabile. Una pulita ai contatti,regolazione della corrente di riposo e due misure. Potenza ok , distorsione ok, risposta in frequenza ok.
In pratica in mezz’ora l’ampli sembrava riparato ma togliergli alcune irregolarità pericolose per la durata dell’’amplificatore e da eliminare per un ascolto di qualità, ha richiesto svariate ore e la necessità di usare strumentazione specifica , normalmente non disponibile per un dilettante e troppo spesso nemmeno per certi “professionisti”. Io ho fatto il lavoro ad un amico per diletto , il materiale lo avevo e il lavoro mi ha divertito, ma fossi stato un tecnico che con questo lavoro deve viverci?
Cosa avrei chiesto al cliente?
Per le stesse ore un idraulico vuole più di qualche centinaio di euro .
E un dilettante?
Probabilmente si sarebbe fermato ad un mezzo funzionamento , nella migliore delle ipotesi.
Alessandro Gurato- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 26.12.22
Numero di messaggi : 632
Località : Venezia
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Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
Grazie, farò delle prove e valutero il suono migliore
marco rovigo- Novizio
- Data d'iscrizione : 30.07.24
Numero di messaggi : 2
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Re: qual'è il migliore tra questi due amplificatori
marco rovigo ha scritto:Grazie, farò delle prove e valutero il suono migliore
Ciao.
Visto che hai l'occasione, potresti, se ti va, fare un confronto livellando i volumi con un fonometro (anche da telefonino, l'importante è che la misura sia presa sempre dalla stessa distanza) e amplificando un rumore rosa (da youtube ad esempio).
A questo punto potresti fare lo stacca attacca e provare.
arthur dent- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 01.12.14
Numero di messaggi : 1145
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amplificatore
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