Milano Hi-fidelity 2024

giucam61 ha scritto:

Chardonnay ha scritto:Grazie, mi hai fatto sentire quasi come se fossi li.
Ma perché in queste fiere solo impianti TOP, dia millanta euro e nulla di più terreno, popolare, umano. Solo Hi Fi per nababbi, sarebbe tempo che esponessero anche roba più terrena, non credete?

Già, ma molti vogliono sentire l'impiantone e poi dire che fa schifo..🤭
Indiana line era presente con i nuovi diffusori, sicuramente alla portata di tutti e, da quel che dicono, non suonavano neanche malaccio.
Molte sono stanze medio piccole, dovrebbe essere più facile far suonare bene impianti normali che impianto i dimostrativi.
Ricordo l'ultima volta che andai delle JBL, credo le 100, con un ampli Mark levinson in uno stanzino con il rock a palla, ecco diffusori più piccoli avrebbero sicuramente reso di più ma erano quelle le novità del momento e quindi...

Ok, ma le novità ci sono anche per prodotti entry level, perché sempre e solo Hi - End, che tra l'altro hanno un mercato marginale rispetto alla restante parte dell'elettronica di consumo (ovviamente in ambito HiFi).
Vorrei capire quanti Dan D'Agostino o Gryphon si vendono rispetto alla linea base di Pro-Ac o, come dicevi, Indiana line...
Per me tutto questo resta un mistero, intestardirsi solo sul Top di gamma e lasciare quello che potrebbe (e di fatto lo è) la fetta più importante del mercato, mi sembra come faceva quel personaggio di Zelig che si chiamava Tafazi, non so se, i più anzianotti, ricordate.

A Padova suonavano le I.L. Diva5 in una saletta medio piccola, poco visitata, ma suonavano davvero bene. Un 2 vie e mezzo da meno di 1000 €, peccato non ci fosse un giradischi, ma solo liquida.
Credo che con queste nuove serie abbiano parecchio affinato la resa sugli acuti, i nuovi tweeter non sembravano parenti dei vecchi

Quaiozi! ha scritto:A Padova suonavano le I.L. Diva5 in una saletta medio piccola, poco visitata, ma suonavano davvero bene. Un 2 vie e mezzo da meno di 1000 €, peccato non ci fosse un giradischi, ma solo liquida.
Credo che con queste nuove serie abbiano parecchio affinato la resa sugli acuti, i nuovi tweeter non sembravano parenti dei vecchi

I giradischi servono solo per i nostalgici 🤭 qualitativamente, soprattutto per impianti normali, molto meglio lo streaming, senza considerare che se vuoi ascoltare qualcosa di preciso lo hai a disposizione..

Chardonnay ha scritto:

Ok, ma le novità ci sono anche per prodotti entry level, perché sempre e solo Hi - End, che tra l'altro hanno un mercato marginale rispetto alla restante parte dell'elettronica di consumo (ovviamente in ambito HiFi).
Vorrei capire quanti Dan D'Agostino o Gryphon si vendono rispetto alla linea base di Pro-Ac o, come dicevi, Indiana line...
Per me tutto questo resta un mistero, intestardirsi solo sul Top di gamma e lasciare quello che potrebbe (e di fatto lo è) la fetta più importante del mercato, mi sembra come faceva quel personaggio di Zelig che si chiamava Tafazi, non so se, i più anzianotti, ricordate.

Dal mio punto di vista è un insieme di fattori, come in ogni fiera/esposizione.

Le case produttrici non vogliono sfigurare nei confronti delle altre, tipo corsa al riarmo.

Gli utenti vogliono vedere, almeno in fiera, la "Ferrari come al motorshow".

I produttori che vanno in fiera difficilmente sono i big.
Già agli albori del 2000 i grandi produttori di elettrodomestici evitavano le fiere e preferivano curare i loro rivenditori attraverso altre modalità.
Il fatto che un nome sia famoso o che faccia prodotti molto costosi non significa che sia un grande produttore.
E i produttori più piccoli non possono necessariamente competere su elettroniche di consumo.

E, mi spiace per i rivenditori HiFi, i grandi produttori li hanno scavalcati nella commercializzazione delle elettroniche di consumo.
La fiera/esposizione serviva anche a prendere contatti commerciali tra distributori e rivenditori: il big di turno si muove su canali della GDO.

E poi come in ogni mercato in crisi, si prova il posizionamento in alto, dove c'è chi è disposto a spendere.

Credo che l'insieme di questi (e magari altri che non conosco) fattori determinino il tipo di prodotti esposti

ste-65 ha scritto:

Gente ce n'era, ma con un po' di pazienza si ha la possibilità di piazzarsi davanti i sistemi per un decente ascolto. In quasi tutte le sale, ormai, si trovano dacs, streamers, assieme a giradischi... La nota dolente, purtroppo,è sempre il prezzo degli apparecchi ma ci si fa un'idea di cosa c'è in giro.

Sì, grazie ancora per la risposta, ero interessato a sapere un po' di "concept car" restando nel paragone col motorshow.

Secondo me su certi settori (ascolti personalizzati, streaming, correzione ambientale ecc...) assisteremo (e assistiamo) a piccole, ma significative svolte.

Poi magari non ci piacciono perché siamo affezionati a quello a cui siamo abituati, ma non mi stupirebbe se qualcuno stesse già progettando, visto l'invecchiamento della popolazione e i nuovi tipi fruizione sempre meno sociali, impianti diretti sui nervi uditivi, come nella cura della sordità.

Gli amanti dell'hifi sono ormai molto pochi. Di questi ancor meno i davvero facoltosi che vanno perciò spremuti come limoni (che poi gli venga dato un prodotto che valga l'esborso, per me no, ma proprio NO!).
Gli altri acquirenti sono stati ceduti tutti alla Cina...

Andare a queste mostre non ha più significato se non per farsi un'idea di come suona il nostro impianto... E visto che siamo generalmente non di primo pelo, direi piuttosto bene (anche se abbiamo ancora il giradischi)  

Secondo me su certi settori (ascolti personalizzati, streaming, correzione ambientale ecc...) assisteremo (e assistiamo) a piccole, ma significative svolte.

Poi magari non ci piacciono perché siamo affezionati a quello a cui siamo abituati, ma non mi stupirebbe se qualcuno stesse già progettando, visto l'invecchiamento della popolazione e i nuovi tipi fruizione sempre meno sociali, impianti diretti sui nervi uditivi, come nella cura della sordità.[/quote]
Sistemi con dsp sicuramente ce n'erano, c'era anche chi provava cuffie ma di gente con cavi che gli uscivano dalle orecchie no, almeno non ne ho visti.
Scherzi a parte,mi sento di condividere che si possa, sicuramente, mettere insieme un buon impianto senza chiedere un mutuo ma, per esempio, se andiamo ad un Salone dell'automobile è lo Stesso. Ci si aspetta di vedere Ferrari, Lamborghini, Jaguar, ci sarà anche il nuovo modello Panda, in versione top di gamma e nessuno se la fila. Se ti  fanno fare un giro voglio credere che in pochi scendono da una SF90 e si lamentano che è scomoda,quando ti ricapita? Ecco, queste mostre ci danno la possibilità di vedere, sentire, secondo i nostri gusti anche criticare, fermo restando la nostra passione per l'hi-fi e questi apparecchi. Riguardo l'evoluzione, chissà, davano per finito il vinile, sepolto il nastro magnetico e invece è ricominciato il business su questi supporti. Non è escluso che qualcuno si rimetta a caricare a manovella un grammofono.
Anche quest'anno, comunque, ho trovato cose interessanti, mi piacerebbe sentire dell'altro, di più, credo che a Monaco ci sia veramente il top. Capace che in Primavera ci vado. Buona serata a tutti.

ste-65 ha scritto:. Riguardo l'evoluzione, chissà, davano per finito il vinile, sepolto il nastro magnetico e invece è ricominciato il business su questi supporti. Non è escluso che qualcuno si rimetta a caricare a manovella un grammofono.

Ho letto che 10 nastri registrati per bobine (non si sa di quale autore) li vendevano a 10k€, saranno anche il top qualitativamente, musicalmente non so, ma secondo me non hanno senso, la stessa cosa per i vinili con stampa audiofila e prezzo di conseguenza.
Poi ci sono anche i collezionisti e gli appassionati del vintage (spesso solo roba vecchia sopravvalutata), non capirò mai il perché si acquisti ampli economici di 40 anni fa, con tutte le problematiche del caso, quando un entry level serio o un cinesino se ne fanno tranquillamente beffe, si tratta di elettronica di consumo, in mezzo secolo se ne sono fatti di passi avanti in questo settore, perché l'hifi dovrebbe essere rimasto fermo?

giucam61 ha scritto:Ho letto che 10 nastri registrati per bobine (non si sa di quale autore) li vendevano a 10k€, saranno anche il top qualitativamente, musicalmente non so, ma secondo me non hanno senso, la stessa cosa per i vinili con stampa audiofila e prezzo di conseguenza.
Poi ci sono anche i collezionisti e gli appassionati del vintage (spesso solo roba vecchia sopravvalutata), non capirò mai il perché si acquisti ampli economici di 40 anni fa, con tutte le problematiche del caso,  quando un entry level serio o un cinesino se ne fanno tranquillamente beffe, si tratta di elettronica di consumo, in mezzo secolo se ne sono fatti di passi avanti in questo settore, perché l'hifi dovrebbe essere rimasto fermo?

Sono d'accordo su quasi tutto. L'economico vintage è buono solo per la piazzola ecologica: se non si fa da sè l'aggiustaggio è assolutamente antieconomico e comunque l'oggetto è sonicamente scadente.
Però l'industria non si muove in direzione del cliente in modo trasparente: c'è l'obsolescenza programmata e soprattutto c'è il risparmio in fase di produzione.
Per esempio il CD. Negli anni '80 è arrivato ed è subito stato incensato oltre modo, investito del più alto titolo attribuito all'hifi: il 'perfetto'. Ti chiedo, quante rimasterizzazioni, sovracampionamenti e mutamenti di formato (hires) sono avvenute in seguito, ereditando ogni volta il titolo di 'perfetto' (dimenticando che se perfetto è l'ultimo quelli prima non lo erano...)? Adesso l'alta risoluzione fa dire che i CD sono scarsi...
E noi che lo dicevamo negli '80: ma guardate che st'affare non suona poi tanto bene, siamo subito diventati dei paria...
E' vero, la tecnologia va avanti, ma un po' a singhiozzo. Anche il CD stesso è davvero molto migliorato. Però a dire che una cosa è buona e quell'altra no devono essere le orecchie. Affidarsi ai numeri delle misure, alle appartenenze topologiche (digitale, analogico, valvole, classe A, D, eccetera) non mi convince proprio.
E guarda che potrei farti esempi chiarissimi di passi indietro in ambito hifi quando i transistor nemmeno esistevano (introduzione della controreazione ingresso/uscita), spacciati per salto nel futuro da praticamente tutti i costruttori dell'epoca, misure alla mano... Perchè risparmiavano.

Poi, davvero senza alcuna polemica: ma davvero non hai mai sentito un giradischi analogico che ti sia piaciuto più di un tamp con la liquida?

P.S. i nastri magnetici perdono materiale megnetico in giro e sulle testine, soffiano ed esiste una fastidiosissima mutua interferenza magnetica fra spire adiacenti. E poi, copie da nastro a nastro? (brivido, terrore e raccapriccio)... L'affare lo ha fatto solo chi vendeva i nastri... Mia opinione.

mi sembra come faceva quel personaggio di Zelig che si chiamava Tafazi, non so se, i più anzianotti, ricordate.[/quote]
Tafazi, era su Mai dire Gol con Teo Teocoli....su Zelig non ricordo..

Grazie per il bellissimo reportage!

Poi, davvero senza alcuna polemica: ma davvero non hai mai sentito un giradischi analogico che ti sia piaciuto più di un tamp con la liquida?[/quote]

Mai sentito il t-amp, ma mai sentito, a prezzi umani, un giradischi andare meglio di un CD, ovviamente con lo stesso software.
A casa mia vado solo di streaming, il giradischi è un bel soprammobile.
Poi i gusti sono gusti, un mio caro amico con un ottimo impianto acquista quasi solo vinili, ma qui si entra nel collezionismo.

giucam61 ha scritto:Poi, davvero senza alcuna polemica: ma davvero non hai mai sentito un giradischi analogico che ti sia piaciuto più di un tamp con la liquida?

Mai sentito il t-amp, ma mai sentito, a prezzi umani, un giradischi andare meglio di un CD, ovviamente con lo stesso software.
A casa mia vado solo di streaming, il giradischi è un bel soprammobile.
Poi i gusti sono gusti, un mio caro amico con un ottimo impianto acquista quasi solo vinili, ma qui si entra nel collezionismo.[/quote]


Sono perplesso. Un giradischi e un cd con lo stesso software?

[/quote]Sono perplesso. Un giradischi e un cd con lo stesso software? [/quote]

Stesso disco, poi se ci hanno smanettato in fase di mastering non ne ho idea..
Comunque uno ascolta come vuole, io il pop corn dei vinili (termine orrendo, una volta si chiamavano semplicemente dischi) faccio molta fatica a sopportarlo, poi se vi piace il rito dell'analogico va benissimo..

Sospetto che un disco in grazia su un bel giradischi sia un po' che non lo senti. Ti assicuro che il popcorn non esiste, qualche pop ogni tanto capita, ma a anche no... Non è che siamo dei posseduti, ci piace il rito e la copertina, ma soprattutto ci piace sentire la musica come si deve.
Anche in CD...

Lo sento 3 volte all'anno per farlo sgranchire, molto meglio di tanti coetanei e di plasticosi giradischi moderni.
Se poi un sistema analogico (detto così fa più figo) che ancora adesso su HiFi Shark si trova a circa 800 euro non è sufficiente per apprezzarne la qualità, allora passo...

Allora devi comprare dei dischi nuovi....

TRIPLALLOSCADERE ha scritto:Allora devi comprare dei dischi nuovi....

No, grazie, con qobuz ho tutti i dischi che voglio..

ste-65 ha scritto:
Sala Luxury Audio. A questo elegante comodino australiano della Pilium è toccato pilotare quest'anno delle Scansonic,nuova serie Q,mettendole,a mio parere,a disagio. L'anno scorso toccò a una coppia di Raidho,mi pare fossero delle TD3.8,con lo stesso effetto di fatica.
Comicio a credere che il problema sia il finale.

Ahem.. Mi correggo. La PILIUM è greca, ho confuso con Plinius, chiedo scusa.
Buona serata.