Charlize 2, una cotta duratura

L'antefatto
Dal 2006 ho avuto storie con il TA2024 (T-Amp e Fenice 20) e il TA2021B (la scheda tedesca).
Tutte le realizzazioni hanno bobine avvolte su ferrite.
Sentendo magnificare da tante parti l'assoluta superiorità delle bobine avvolte in aria, la curiosità di sentire se ciò fosse vero anche per me è cresciuta lettura dopo lettura.

La scelta
TA 10.1, scheda di Autocostruire o Charlize 2? Ho passato un bel po' di tempo a leggere tutto quello che ho trovato in rete. Sarebbe stato più facile e sbrigativo poter sentire in modo comparato i tre prodotti e lasciar decidere alle mie orecchie, ma l'unica soluzione praticabile è stata fidarmi di chi aveva potuto farlo. Il TA 10.1 è stato per la maggior parte del tempo di valutazione il candidato favorito, ma a far pesare la bilancia in favore della Charlize 2 sono stati Francesco Campedelli nel suo sito e Nick Whetstone in TNT-Audio (Amp6 e prova comparativa). Inoltre in molti forum anglofoni "la" Charlize è assai presente e sempre apprezzata.
Mi sono anche detto "20 Watt sono meglio di 12 e senza condensatori di ingresso elimino il problema dei bassi alla radice".

L'acquisto
A metà Maggio faccio l'ordine (95 Euro, spese di spedizione incluse). Tre giorni dopo arriva (dalla Malesia!!!) la scheda. Perfettamente imballata ma senza nemmeno un foglio di accompagnamento.
Mi è sufficiente comunque leggere le scarne istruzioni sul sito DIYParadise e in 10 minuti ho la scheda pronta all'uso.
Connessioni: alimentatore stabilizzato, PC con Creative Audigy, casse monovia u-B3N autocostruite.
Suona. Suono pulito, tutto perfettino, ma niente di emozionante, per il momento.
Non sto a perdere tempo e metto la scheda in rodaggio nel ripostiglio per tre giorni filati, connessa a un lettore MP3 e a due altoparlantini di recupero.

L'innamoramento
Arriva il sabato e smetto di far gracidare Charlize con gli altoparlantini e la riconnetto alle monovia.
Non credo alle mie orecchie. Parafrasando il fratello di Pieraccioni nel film Il Ciclone, mi viene da pensare "il rodaggio fa miracoli e io ne ho la prova!"
Tutta un'altra musica
In tutti gli ascolti, dei generi più vari, la mia rispota è sempre un "sì" incondizionato.

La storia continua
Charlize 2 è stata inscatolata senza pretese (in attesa di una ben più degna sistemazione) ed eletta Ampli Ufficiale del PC (con il quale lavoro svariate ore al giorno e che suona in continuazione) e, per renderle pieno onore, le ho connesso le mie casse migliori, le Mission 780 (classe 1985!).

Il sottile e sadico piacere del confronto...
Ho portato Charlize 2 a casa di amici orgogliosi (e giustamente!) dei loro sistemi costosi e blasonati che, graziosamente, mi hanno concesso di connettere la mia umile e minimale scatoletta ai loro Sublimi Diffusori.
Allo sgorgare della musica, le facce che hanno fatto tutti sono degne di Candid Camera




I due cilindretti che si vedono sotto il contenitore di Charlize sono gli ammortizzatori antivibranti
descritti nel sito della Dakiom: www.dakiom.com/diy.htm



Con mia "quasi" sorpresa questo cablaggio ben poco audiophile non innesca né raccoglie alcun disturbo.
Con il volume al massimo, senza segnali in ingresso, gli altoparlanti restano muti come pesci.

bellissimo, bravissimo.
gli anti vibrazioni sono geniali.
accetta un consiglio minimalista: onde evitare quell'intreccio di cavi dall'alimentazione al led procurati uno switch di accensione o munito di led o con la levetta retro illuminata.

Alla mia Charlize è arrivata una sorella quasi gemella (alcuni condensatori sono diversi).
Per schermare decentemente la scheda ho adottato un modello Hi-Fi 2000 della serie economica (cm 10x10x4).
Un'altra modifica che ho apportato, rispetto alla mia precedente versione, è stata l'eliminazione dei condensatori elettrolitici (10.000 uF in totale) che avevo messo in parallelo all'alimentazione. Ho scoperto non ne ha bisogno: di suo ha già 1000+1000 uF al posto dei 180+180 uF indicati da Tripath.
Dunque, grazie anche all'assenza degli ingombranti condensatori sugli ingressi (croce e delizia dei classe T), l'ampli è diventato ancora più "tascabile".
Ecco le foto. Gia che ci sono, aggiungo anche alcune immagini di dettagli della scheda.

Caro Smaneton,complimenti per il tuo lavoro,vorrei sapere se la scheda aveva i componenti saldati quando l'hai comprata.Grazie,
Buona domenica!

WoW!

ma sei poi riuscito a fare confronti diretti (anche se "postumi") con gli altri contendenti tra cui eri indeciso all'inizio?

Gran bell'ampli!

cosa puoi dirci rispetto al confronto con la tua scheda tedesca basata sul TA2021B? Anch'io ho l'amplificatore basato su questo chip sono curioso del confronto col TA2020, a quanti volt le alimenti rispettivamente?

florin ha scritto:Caro Smaneton,complimenti per il tuo lavoro,vorrei sapere se la scheda aveva i componenti saldati quando l'hai comprata.Grazie

Caro Florin, fortunatamente le schede Charlize arrivano con i componenti già montati (un buon motivo per averla preferita anche all'AMP6). Tutto il mio lavoro è stato forare il contenitore e fare una trentina di saldature
O.T.: Che dici, combiniamo un incontro d'ascolto torinese?

Virgilio ha scritto:WoW!
ma sei poi riuscito a fare confronti diretti (anche se "postumi") con gli altri contendenti tra cui eri indeciso all'inizio?

Ahimé non ho ancora avuto l'occasione di confrontare Charlize con TA10.1 o l'Autocostruire.
In compenso ho fatto estese prove comparative con la scheda Fenice 20 (con condensatori di ingresso cambiati), la Sure (con alcune modifiche da Maurarte) e una con TA2021b (assai simile all'AMP3).
Che dire, tutte ottime, tenendo presente il loro limite di potenza.
Tuttavia le Charlize (e dietro, a una incollatura quella con TA2021b) hanno quel filo di potenza e dinamica in più che non guasta. Inoltre il loro suono è sempre molto "gentile" e mai "luccicante" come, a volto, nella Fenice.
Una sorpresa, poi, l'ho avuta tra la Charlize n. 1 e la n. 2. L'ultima arrivata, dopo un'ottantina di ore di rodaggio, ha una spazialità ancora maggiore della sorella più anziana, in attività ormai da oltre nove mesi. Le differenze circuitali evidenti sono i quattro condensatori d'uscita che sono di marca diversa tra le due.

wincenzo ha scritto:cosa puoi dirci rispetto al confronto con la tua scheda tedesca basata sul TA2021B? Anch'io ho l'amplificatore basato su questo chip sono curioso del confronto col TA2020, a quanti volt le alimenti rispettivamente?

Il TA2020 è, alle mie orecchie, più pieno nei bassi, mentre nel TA201B c'è un filo di presenza sui medi-alti in più. Per il resto la dinamica e la ricostruzione tridimensionale sono estremamente simili. In prove "alla cieca" sono riuscito a distinguere le due solo nei brani ricchi di percussioni e con il volume al massimo della potenza indistorta.
Ho anche fatto prove con HC206 (8 Ohm) e Mission 780 (6 Ohm). Charlize si sposa divinamente con le Mission mentre la tedesca sfodera i suoi artigli con le HC 206.

Smaneton a scritto:

Caro Florin, fortunatamente le schede Charlize arrivano con i componenti già montati (un buon motivo per averla preferita anche all'AMP6). Tutto il mio lavoro è stato forare il contenitore e fare una trentina di saldature
O.T.: Che dici, combiniamo un incontro d'ascolto torinese?


Si,sarò lieto di conoscerti di persona e poi vorrei sentire diversi impianti ed imparare.Dalle foto mi sembra che il fabbricante non a fatto molto bene le saldature,ti farò vedere come si possono coreggere senza usare lo stagno.
Ciao

Complimenti per le tue autocostruzioni, mi piace molto il tuo approccio votato alla sostanza

Smanetton ha scritto:Connessioni: alimentatore stabilizzato, PC con Creative Audigy, casse monovia u-B3N autocostruite.

In merito a questo progetto di diffusori, che impressioni hai avuto?
Ho visto un altro progetto con un altro caricamento per lo stesso speaker, con l'aggiunta di un filtro notch, che cosa ne pensi? http://www.webalice.it/loziopino1/Sito/Home.html

Se ritieni opportuno e utile la discussione apri un'altra discussione.
Grazie.

Come il nanetto del "Magico mondo di Amelie" la mia Charlize (junior) si fa fotografare in posti diversi
Qui è in New England, in compagnia di discutibili diffusori che di solito sono fatti gracidare da un compattone pari loro. Con la Charlize almeno ho la soddisfazione di sentire che il segnale arriva alle casse fedele e indistorto.

Come il nanetto del "Magico mondo di Amelie" la mia Charlize (junior) si fa fotografare in posti diversi Smile
Qui è in New England, in compagnia di discutibili diffusori che di solito sono fatti gracidare da un compattone pari loro.

Charlize on tour ...