QLN Signature MkII + Sub 82
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QLN Signature MkII + Sub 82
Allora, eccoci qua, oggi mi son arrivate le QLN Signature MkII + Sub 82, per problemi di colore abbiam perso un po' di tempo, ed infatti, sto aspettando il secondo sub, perchè questi fanno pure da stand per le casse. Quindi, avrò modo di provare le casse da sole, con 1 sub, con tutti e due, ed i sub con le mia casse. Ci sarà da divertirsi!
Ho avuto il tempo di montare solo il sub che, mentre sto scrivendo, è sotto segnale a 16Hz a volume moderato per smuovere un po' le sospensioni che sono in gomma e piuttosto spesse all'aspetto.
Sono due sub montati in bass reflex con condotto (doppio posteriore) e ampli incorporato + crossover elettronico.
Particolare dell'ampli:
Ha l'auto accensione, quindi dopo un po' che non lo si usa, va in standby automatico, la possibilità di inversione della fase, ingressi (e bypass) a basso livello e ad alto livello. Che vuol dire? Che se non avete un pre o un ampli con l'uscita pre-out, il segnale in ingresso lo prendete direttamente dall'uscita altoparlanti dell'ampli, non è il miglior modo di connettere un sub, ma può far comodo quando si ha un ampli poco poliedrico e mancante dell'uscita pre out. Il controllo della frequenza di taglio, che da specifiche va da 40 a 160hz circa, ed il controllo del volume. Niente telecomando per il controllo remoto, peccato, sarebbe stata una comodità in più ma non indispensabile perchè una volta trovato il giusto equilibrio, non lo si tocca più. L'ampli, da dati di targa è di oltre 200 W! Son tanti! Ed il manualetto allegato, spiega come montare (e posizionare il o i sub) per avere le migliori prestazioni, ci son pure dei disegni molto chiari. Il sub poggia su quattro piedini metallici da avvitare sulla base su dadi affogati nella stessa, e sono forniti quattro sotto piedini, questi son di plastica, a differenza delle punte che son metalliche. So un po' bruttini sti sotto piedini, ed inoltre vengono forniti quattro feltrini adesivi per bloccarli a terra. L'aspetto è bello, non sono esperto in legni ma pare MDF, mo che lo apro, verificherò, ma sono rifiniti molto bene, e picchiando con le nocche suona sufficientemente sordo, pesano, comunque, 20 chilozzi!!
Fine prima parte. Mo vado a montare le casse.
Ho avuto il tempo di montare solo il sub che, mentre sto scrivendo, è sotto segnale a 16Hz a volume moderato per smuovere un po' le sospensioni che sono in gomma e piuttosto spesse all'aspetto.
Sono due sub montati in bass reflex con condotto (doppio posteriore) e ampli incorporato + crossover elettronico.
Particolare dell'ampli:
Ha l'auto accensione, quindi dopo un po' che non lo si usa, va in standby automatico, la possibilità di inversione della fase, ingressi (e bypass) a basso livello e ad alto livello. Che vuol dire? Che se non avete un pre o un ampli con l'uscita pre-out, il segnale in ingresso lo prendete direttamente dall'uscita altoparlanti dell'ampli, non è il miglior modo di connettere un sub, ma può far comodo quando si ha un ampli poco poliedrico e mancante dell'uscita pre out. Il controllo della frequenza di taglio, che da specifiche va da 40 a 160hz circa, ed il controllo del volume. Niente telecomando per il controllo remoto, peccato, sarebbe stata una comodità in più ma non indispensabile perchè una volta trovato il giusto equilibrio, non lo si tocca più. L'ampli, da dati di targa è di oltre 200 W! Son tanti! Ed il manualetto allegato, spiega come montare (e posizionare il o i sub) per avere le migliori prestazioni, ci son pure dei disegni molto chiari. Il sub poggia su quattro piedini metallici da avvitare sulla base su dadi affogati nella stessa, e sono forniti quattro sotto piedini, questi son di plastica, a differenza delle punte che son metalliche. So un po' bruttini sti sotto piedini, ed inoltre vengono forniti quattro feltrini adesivi per bloccarli a terra. L'aspetto è bello, non sono esperto in legni ma pare MDF, mo che lo apro, verificherò, ma sono rifiniti molto bene, e picchiando con le nocche suona sufficientemente sordo, pesano, comunque, 20 chilozzi!!
Fine prima parte. Mo vado a montare le casse.
piero7- Membro classe oro
- Data d'iscrizione : 06.06.09
Numero di messaggi : 9854
Località : Somewhere over the rainbow
Impianto :
Re: QLN Signature MkII + Sub 82
Ed ecco le Singature MK II
montate sui piedistalli delle minima, so piccoli sti piedistalli, serve l'altro sub ...
Due vie, tweeter da 30mm circa e mid da 12/14 (ad occhio, non l'ho misurato) il mid ha l'increspatura come i mitici ScanSpeak!
Bass reflex anche questo, con condotto posteriore
e possibilità di biwiring, anche se i morsetti son poco prondi e le bananine non entrano tutte...
Ora son tutti sotto segnale a 16hz!
Continua...
Ho aperto le MKII Signature. Innanzi tutto smentiamo che non abbiano il crossover!
Si vedono due capacità a film e due elettrolitici non polarizzati. Questo è fissatto alla vaschetta che a sua volta è avvitata alla cassa con ben 8 viti e relativa guarnizione antiperdita sotto! Non male per essere un prodotto economico!
L'assorbente interno e a maglia molto aperta e la cassa è di MDF da 10mm impiallicciata.
Il woofer ha un complesso magnetico generoso e calotta posteriore forata e bombata, assomiglia un po' al mitico ScanSpeak per la corrugazione sulla membrana!
Sul magnete è stampigliato 4ohm 50W.
Anche il tweeter ha un magnete di generose dimensioni, su di esso c'è scritto 6ohm
In questa foto si vede meglio l'interno con il materiale assorbente e l'impiallicciatura che fa da guarnizione antiperdita
Ora rimetto le casse a rodare ed apro il sub...
Ecco uno degli altoparlanti del sub. E' da 8 ohm.
Notare la guarnizione in gomma sulla battuta del bordo dell'altoparlante per evitare perdite...
Il case è fatto di mdf da 14 questa volta, mentre assorbente e modalità costruttive sono come le casse.
Notare sul fondo l'ampli che lo pilota. E' chiuso dalla parte interna da un guscio plastico, non l'ho voluto aprire, ma da un primo sommario ascolto vi garantisco che pompa! E come pompa!! Ed è uno solo, perchè i sub saranno due, mo che mi arriva anche l'altro e potrò montarli come si deve vi ragguaglio
Occhei, per oggi finito, rimetto sotto segnale pure il sub, da domani partono gli ascolti.
RECENSIONE:
Ok, dopo un paio di giorni di segnali a bassa ed alta frequenza, burn disks e cose del genere, ho iniziato ad ascoltare queste Signature MKII con un solo sub, l’altro mi deve ancora arrivare. Acceso l’impianto stamane e lasciato a suonare a volume moderato, ho iniziato ad ascoltare le casse.
Le sorgenti utilizzate sono lettore CD modificato nell’alimentazione, clock e stabilità meccanica e lo Squeeze Box Touch (per alcuni CD che ho solo in formato flac). Uscita coax collegata al DAC con i trasformatori UTC. Pre valvolare Aikido con le E80CC alimentazione separata ed il finale cinese con le valvole cornute profondamente modificato. Cavi… ci sono, roba auto costruita, tanto sapete tutti come la penso sui cavi.
Metto nel lettore CD De Andrè con Mina al mio solito volume di ascolto e mi accorgo subito che gli alti son diversi dal mio riferimento che sono le Minima con il Dynaudio come tweeter. Sembrano attenuati. Non che non ci siano, ma sembrano attenuati, il pianoforte all’inizio della Canzone di Marinella ha perso un po’ della lucidità proverbiale, la cosa è evidente. La voce di Mina è al suo posto ma ha un po’ meno dettagli. La voce calda e profonda di De André è al suo posto ma è meno roca e dettagliata del solito. Il contrabasso, grazie al sub è rotondo e profondo. Nella parte finale dove cantano insieme, si percepisce chiaramente l’attenuazione delle alte, e con il tremolo del contrabasso finale manca il dettaglio delle dita che strusciano sulle corde.
La cosa è ancor più evidente con il jazz con il disco Acoustic Solution di Marantz con il brano Autumn Leaves con Mike Garson al piano, contrabasso e batteria. Le spazzolate sul rullante son meno definite, il piano è meno luminoso, mentre il basso, grazie anche al sub, e bello rotondo ma le sferzate delle corde che colpiscono il manico sono attenuate e molto meno evidenti del riferimento. La disposizione del trio è quella che deve essere, sono gli alti che rendono un po’ più spenta l’esecuzione e che chiaramente attirano la mia attenzione. La cosa si ripete con il sax di Paul Desmond dalla voce inconfondibile, mancano quei fini dettagli che ti fanno sbrodolare…
Con il rock, a volume più elevato, ricordo che l’ampli è di 30 watt circa di targa ma per risparmiar le valvole gli ho abbassato un po’ il bias, ma per me che non amo le pressioni live è più che sufficiente, le cose son meno evidenti, i Led Zeppelin si ascoltano con molto piacere. C’è da dire che i dischi originali non è che siano il meglio del meglio come incisione, ma con la cover di Studio 99 dove un gruppo di ragazzi eseguono i brani dei Led Zeppelin ed è inciso in maniera degna essendo contemporaneo e DDD tutto in digitale, si gode forte!!! Il sub pompa che è una bellezza!!! Le slappate del basso in Heartbreaker son cazzotti nello stomaco! La voce è ben disposta in ambiente, la chitarra sufficientemente lucida, la zona altissima è sempre quella, ma si nota meno, molto meno. Spengo il sub e… Queste casse vogliono il suo sub! Il basso ha perso la corposità che ha questa incisione, le slappate son quasi scomparse e si perde il coinvolgimento. Il sub l’ho tagliato a circa 60/70hz ed il volume a meno della metà, anche perché se lo alzo troppo, nonostante sia tagliato basso, diventa a mio giudizio fastidioso, risponde bene. Non scende in basso come il Velodyne, ma anche qui ricordo che costa meno di 300 euro ed il Velodyne moooolto di più, ma si comporta bene, riempiendo la parte bassa del messaggio musicale.
Con la classica, i cannoni del brano di 1812 di Tchaikovsky dell’incisione Mercury di metà degli anni 50 perdono profondità se paragonati al Velodyne, ma son belle mazzate comunque! E’ l’attenuazione degli alti che nascondi un po’ di dettagli, e con gli strumentini usati nell’orchestra, la cosa è evidente.
Quindi? Sebbene abbiano ancora un margine di miglioramento avendo suonato poco, un’idea me la son fatta. Innanzi tutto non dimentichiamo che stiamo parlando di casse che sono nella categoria “consumer”, e che costano meno di trecento euro, quindi non è che mi aspettassi miracoli, ma la parte alta e altissima è attenuata e poco evidente, e riguardando la foto del crossover noto che ci sono margini di miglioramento alla portata degli smanettoni. Ovviamente per questioni di correttezza, non l’ho smontato il crossover per ricavarne lo schema ed i valori delle componenti, ma ci sono margini di miglioramento alla portata di chi sa saldare, e qui dentro sono in tanti. Una buona imbottitura interna e stabilizzazione con la guaina catramata sulle pareti, la sostituzione delle capacità con gli economicissimi petp (spendere molto in componenti in una cassa economica è un controsenso) e la rimozione di quella resistenza di attenuazione potrebbero restituire lucidità dove manca. Il sub invece penso li valga quei soldi, a prezzo di ex demo poi, viene meno di un telefonino di fascia media! Anche qui le stesse modifiche delle casse, rimozione di quella imbottitura con una migliore, guaina catramata e via!
Ho fatto un ascolto fugace del sub con le mie Minima… ma di queste ne parleremo quando mi arriva il secondo sub per l’ascolto finale di entrambe le configurazioni.
Continua…
montate sui piedistalli delle minima, so piccoli sti piedistalli, serve l'altro sub ...
Due vie, tweeter da 30mm circa e mid da 12/14 (ad occhio, non l'ho misurato) il mid ha l'increspatura come i mitici ScanSpeak!
Bass reflex anche questo, con condotto posteriore
e possibilità di biwiring, anche se i morsetti son poco prondi e le bananine non entrano tutte...
Ora son tutti sotto segnale a 16hz!
Continua...
Ho aperto le MKII Signature. Innanzi tutto smentiamo che non abbiano il crossover!
Si vedono due capacità a film e due elettrolitici non polarizzati. Questo è fissatto alla vaschetta che a sua volta è avvitata alla cassa con ben 8 viti e relativa guarnizione antiperdita sotto! Non male per essere un prodotto economico!
L'assorbente interno e a maglia molto aperta e la cassa è di MDF da 10mm impiallicciata.
Il woofer ha un complesso magnetico generoso e calotta posteriore forata e bombata, assomiglia un po' al mitico ScanSpeak per la corrugazione sulla membrana!
Sul magnete è stampigliato 4ohm 50W.
Anche il tweeter ha un magnete di generose dimensioni, su di esso c'è scritto 6ohm
In questa foto si vede meglio l'interno con il materiale assorbente e l'impiallicciatura che fa da guarnizione antiperdita
Ora rimetto le casse a rodare ed apro il sub...
Ecco uno degli altoparlanti del sub. E' da 8 ohm.
Notare la guarnizione in gomma sulla battuta del bordo dell'altoparlante per evitare perdite...
Il case è fatto di mdf da 14 questa volta, mentre assorbente e modalità costruttive sono come le casse.
Notare sul fondo l'ampli che lo pilota. E' chiuso dalla parte interna da un guscio plastico, non l'ho voluto aprire, ma da un primo sommario ascolto vi garantisco che pompa! E come pompa!! Ed è uno solo, perchè i sub saranno due, mo che mi arriva anche l'altro e potrò montarli come si deve vi ragguaglio
Occhei, per oggi finito, rimetto sotto segnale pure il sub, da domani partono gli ascolti.
RECENSIONE:
Ok, dopo un paio di giorni di segnali a bassa ed alta frequenza, burn disks e cose del genere, ho iniziato ad ascoltare queste Signature MKII con un solo sub, l’altro mi deve ancora arrivare. Acceso l’impianto stamane e lasciato a suonare a volume moderato, ho iniziato ad ascoltare le casse.
Le sorgenti utilizzate sono lettore CD modificato nell’alimentazione, clock e stabilità meccanica e lo Squeeze Box Touch (per alcuni CD che ho solo in formato flac). Uscita coax collegata al DAC con i trasformatori UTC. Pre valvolare Aikido con le E80CC alimentazione separata ed il finale cinese con le valvole cornute profondamente modificato. Cavi… ci sono, roba auto costruita, tanto sapete tutti come la penso sui cavi.
Metto nel lettore CD De Andrè con Mina al mio solito volume di ascolto e mi accorgo subito che gli alti son diversi dal mio riferimento che sono le Minima con il Dynaudio come tweeter. Sembrano attenuati. Non che non ci siano, ma sembrano attenuati, il pianoforte all’inizio della Canzone di Marinella ha perso un po’ della lucidità proverbiale, la cosa è evidente. La voce di Mina è al suo posto ma ha un po’ meno dettagli. La voce calda e profonda di De André è al suo posto ma è meno roca e dettagliata del solito. Il contrabasso, grazie al sub è rotondo e profondo. Nella parte finale dove cantano insieme, si percepisce chiaramente l’attenuazione delle alte, e con il tremolo del contrabasso finale manca il dettaglio delle dita che strusciano sulle corde.
La cosa è ancor più evidente con il jazz con il disco Acoustic Solution di Marantz con il brano Autumn Leaves con Mike Garson al piano, contrabasso e batteria. Le spazzolate sul rullante son meno definite, il piano è meno luminoso, mentre il basso, grazie anche al sub, e bello rotondo ma le sferzate delle corde che colpiscono il manico sono attenuate e molto meno evidenti del riferimento. La disposizione del trio è quella che deve essere, sono gli alti che rendono un po’ più spenta l’esecuzione e che chiaramente attirano la mia attenzione. La cosa si ripete con il sax di Paul Desmond dalla voce inconfondibile, mancano quei fini dettagli che ti fanno sbrodolare…
Con il rock, a volume più elevato, ricordo che l’ampli è di 30 watt circa di targa ma per risparmiar le valvole gli ho abbassato un po’ il bias, ma per me che non amo le pressioni live è più che sufficiente, le cose son meno evidenti, i Led Zeppelin si ascoltano con molto piacere. C’è da dire che i dischi originali non è che siano il meglio del meglio come incisione, ma con la cover di Studio 99 dove un gruppo di ragazzi eseguono i brani dei Led Zeppelin ed è inciso in maniera degna essendo contemporaneo e DDD tutto in digitale, si gode forte!!! Il sub pompa che è una bellezza!!! Le slappate del basso in Heartbreaker son cazzotti nello stomaco! La voce è ben disposta in ambiente, la chitarra sufficientemente lucida, la zona altissima è sempre quella, ma si nota meno, molto meno. Spengo il sub e… Queste casse vogliono il suo sub! Il basso ha perso la corposità che ha questa incisione, le slappate son quasi scomparse e si perde il coinvolgimento. Il sub l’ho tagliato a circa 60/70hz ed il volume a meno della metà, anche perché se lo alzo troppo, nonostante sia tagliato basso, diventa a mio giudizio fastidioso, risponde bene. Non scende in basso come il Velodyne, ma anche qui ricordo che costa meno di 300 euro ed il Velodyne moooolto di più, ma si comporta bene, riempiendo la parte bassa del messaggio musicale.
Con la classica, i cannoni del brano di 1812 di Tchaikovsky dell’incisione Mercury di metà degli anni 50 perdono profondità se paragonati al Velodyne, ma son belle mazzate comunque! E’ l’attenuazione degli alti che nascondi un po’ di dettagli, e con gli strumentini usati nell’orchestra, la cosa è evidente.
Quindi? Sebbene abbiano ancora un margine di miglioramento avendo suonato poco, un’idea me la son fatta. Innanzi tutto non dimentichiamo che stiamo parlando di casse che sono nella categoria “consumer”, e che costano meno di trecento euro, quindi non è che mi aspettassi miracoli, ma la parte alta e altissima è attenuata e poco evidente, e riguardando la foto del crossover noto che ci sono margini di miglioramento alla portata degli smanettoni. Ovviamente per questioni di correttezza, non l’ho smontato il crossover per ricavarne lo schema ed i valori delle componenti, ma ci sono margini di miglioramento alla portata di chi sa saldare, e qui dentro sono in tanti. Una buona imbottitura interna e stabilizzazione con la guaina catramata sulle pareti, la sostituzione delle capacità con gli economicissimi petp (spendere molto in componenti in una cassa economica è un controsenso) e la rimozione di quella resistenza di attenuazione potrebbero restituire lucidità dove manca. Il sub invece penso li valga quei soldi, a prezzo di ex demo poi, viene meno di un telefonino di fascia media! Anche qui le stesse modifiche delle casse, rimozione di quella imbottitura con una migliore, guaina catramata e via!
Ho fatto un ascolto fugace del sub con le mie Minima… ma di queste ne parleremo quando mi arriva il secondo sub per l’ascolto finale di entrambe le configurazioni.
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