Pre-Phono TNT-InDiscreto
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
diechirico ha scritto:MITICO!!
ora però non snobbare le prove che stiamo pianificando insieme...
Perchè su questo forum mi considerate uno snobbatore ?
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Ivan ha scritto:diechirico ha scritto:MITICO!!
ora però non snobbare le prove che stiamo pianificando insieme...
Perchè su questo forum mi considerate uno snobbatore ?
Per me sei un grande, hai tanta voglia di fare ed uno spirito propositivo ... e poi non sei il solo che sta costruendo l'Indiscreto , stò per inziare anche questo progetto inseme al pre volvolare di Maurarte ed al dac con il TDA1541A ... poi basta altrimenti mia moglie mi fa cambiare casa
Ciao
Marco
Dreamflyer- Membro di riguardo
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Ivan... hai poi finito l'Indiscreto? (domanda retorica )
Qualche foto?
Come va?
Qualche foto?
Come va?
_________________
Bisogna assomigliare alle parole che si dicono. Forse non parola per parola, ma insomma ci siamo capiti [Saltatempo di Stefano Benni]
Chi non sa ridere non è una persona seria [Fryderyk Chopin]
nd1967- Moderatore
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Ti ringrazio per l'interessamento, è in versione "provvisoria" ma è completato.nd1967 ha scritto:Ivan... hai poi finito l'Indiscreto? (domanda retorica )
Qualche foto?
Come va?
Prima di tutto devo ringraziare ancora una volta MaurArte per avermi regalato i due condensatori che non ero riuscito a reperire in negozio. Due belle capacità in mica argentata di livello superiore al resto della componentistica da me utilizzata.
Prima di scrivere qualcosa sull'esperienza bricolegno -dove non sono proprio un mago - voglio rispondere alla seconda domanda.
L'InDiscreto è proprio un gioiellino, non avrei potuto chiedere di meglio. Partendo dal presupposto che ho integrato la catena analogica solo da pochi mesi e che possiedo decisamente pochi album, tutte le mie scelte nei confronti del giraLP e del pre sono state votate all'equilibrio e tenedo in considerazione che per me è una fonte secondaria.
Come ben sapete l'ho realizzato da principiante e con i componenti acquistati senza troppe velleità e il risultato è decisamente soddisfacente, figuriamoci come suona questo pre realizzato a regola d'arte.
Sarebbe stato interessante, come era nei piani tra me e Diego, confrontarlo con l'ormai tuo di pre-phono, per valutarne al meglio pregi e limiti, peccato non aver fatto in tempo!
Presto integrerò il thread con la Fase 4) versione "Alfa" e qualche impressione di ascolto più articolata.
Possiamo togliere "anteprima" dal titolo, l'InDiscreto se pur con un contenitore alla buona è pronto.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Sentite le indubbie qualità soniche dell'Indiscreto (suona davvero molto bene, ne ho uno anche io) si potrebbe tentare di farsi fare i circuiti stampati e predisporre ,con molta calma, un tutorial del tipo di pre valvolare e Gainclone...
Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Beh... se venite a trovarmi facciamo tutte le prove che voleteIvan ha scritto:
Sarebbe stato interessante, come era nei piani tra me e Diego, confrontarlo con l'ormai tuo di pre-phono, per valutarne al meglio pregi e limiti, peccato non aver fatto in tempo!
Ottimo... la tua disponibilità è da me (e sicuramente dagli altri del forum) molto apprezzata.MaurArte ha scritto:Sentite le indubbie qualità soniche dell'Indiscreto (suona davvero molto bene, ne ho uno anche io) si potrebbe tentare di farsi fare i circuiti stampati e predisporre ,con molta calma, un tutorial del tipo di pre valvolare e Gainclone...
Magari alla fine fare un bel libro di tutti questi progetti
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nd1967- Moderatore
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
bella l'idea di una raccolta di progetti (pre a valvole,gainclone,hypex)... a MaurArte prima o poi bisognerebbe almeno pagargli una cena...
caliber- Membro di riguardo
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Io ci sto !!!! La prossima volta che vengo a Roma (nn so quando pero'..) , da Lucia vicolo del Mattonato , Trastevere, Roma
spaghetti cacio e pepe !
ps : a Roma ci son stato la prima volta alla veneranda eta ' di 32 anni un paio d'anni fa , giusto dopo essermi sposato
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schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
MaurArte ha scritto:Sentite le indubbie qualità soniche dell'Indiscreto (suona davvero molto bene, ne ho uno anche io) si potrebbe tentare di farsi fare i circuiti stampati e predisporre ,con molta calma, un tutorial del tipo di pre valvolare e Gainclone...
Molto interessante , farsi fare i PCB sarebbe davvero un'ottima cosa, ma penso che dovremmo essere un bel po' altrimenti costa più lo stampato che non tutto il resto, comunque se il prezzo dello stampato e ragionevole io ci stò !
Ciao
Marco
Dreamflyer- Membro di riguardo
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
I prezzi sono abbastanza abbordabili, tra i 12 e 15 euro a scheda, per singolo acquisto più spese di spedizione, perciò giustamente se la richiesta è corposa ci può scappare lo sconto comitiva!!Dreamflyer ha scritto:
Molto interessante , farsi fare i PCB sarebbe davvero un'ottima cosa, ma penso che dovremmo essere un bel po' altrimenti costa più lo stampato che non tutto il resto, comunque se il prezzo dello stampato e ragionevole io ci stò !
Ciao
Marco
K8- Membro classe bronzo
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Fase 4)
Realizzazione di un primo contenitore per il TNT-InDiscreto
Considerando che
- non ho enormi problemi estetici per cui posso tranquillamente alloggiare componentistica dal layout minimale o scarso;
- non ho utensili adatti per forare le lamine metalliche dei contenitori presenti sul mercato;
- un contenitore decente è sempre possibile acquistarlo in futuro;
- ho poca esperienza con il brico legno e tanta voglia di sperimentare.
E che, in fine, prima di fare la scelta estetica definitiva preferisco attendere di aver costruito il pre-linea.
Detto questo, per non tradire lo spirito sperimentale di questa avventura ho deciso di intraprendere anche per il cabinet la via dell’autocostruzione riducendo al mimino il rischio economico in caso di insuccesso, tradotto “visto che non ci sono capace spendo il meno possibile”.
Peccato che il sopraggiungere di alcuni eventi in famiglia mi hanno spinto ad accelerare i tempi, trasformando il spirito di questa fase: da realizzare il mobile per il pre giocando un pò a sbrighiamoci a dare un tetto a questo pre-amplificatore il più presto possibile.
Questa fretta realizzativa ha comportato esiti meno accurati sulla finitura conclusiva.
La mia idea era quella di realizzare un due telai con copertura in plexiglass, interpretatelo come un piccolo peccato di vanità, con i mobili color nero e i frontali lasciati al naturale pitturati con mordente mogano, dopo di che vedere l’effetto finale.
Ho fatto anche una semplice bozza:
Ho deciso di realizzare due mobili in modo tale che affiancati occupassero circa 45 cm.
Per le carcasse ho usato abete primo prezzo acquistato e tagliato direttamente al brico, pur sapendo che non è un legno adatto per queste applicazioni, le pareti laterali sono stare ricavate da un listello in faggio già tagliato a 8 cm (in quando al fai da te non fanno tagli inferiori ad una certa soglia). Le pareti posteriori le ho fatte in compensato per facilitarne la foratura. Spesa complessiva circa 10 euro.
Dopo aver provveduto all’incollaggio con colla vinavil, ho dato svariate mani di fondo “dei poveri” cioè una soluzione di acqua e colla vinilica per poi procedere a verniciatura con spray nero opaco a base acrilica, il tutto previa foratura delle pareti di fondo e stuccatura dove necessario.
Strada facendo e per i motivi di cui sopra ho deciso di non occuparmi più della copertura in plexiglass e ho acquistato altri due pannelli di compensato atti a coprire le elettroniche, provvisorietà nella provvisorietà. Prima li ho colorati con mordente mogano, dopo aver appurato il bassissimo risultato estetico li ho riverniciati di nero.
I piedini sono stati realizzati con 6 semisfere in faggio anch’esse trattate con mordente all’acqua color mogano, non hanno nessun scopo audiofilo mi piacevano e le ho prese. Punto.
L’interno del mobile è stato completamente rivestito da doppio strato di pellicola in alluminio per alimenti, ho valutato accortamente la giusta continuità tra le pareti schermate.
A questo punto ho inserito le basette e tutto il resto tenendo ben in mente i consigli ricevuti in merito al giusto posizionamento delle masse, in seguito illustrerò qualche dubbio.
Il risultato è estetico è quello che è, non eccelso! L’effetto cassettone è presente e vistose sono le imperfezioni. Ma lo scopo è stato comunque raggiunto, mettere in sicurezza elettrica il preamplificatore, dargli un tetto parapolvere e fare un briciolo di esperienza in più.
Alimentatore:
Sul pannello posteriore ho alloggiato:
- la vaschetta IEC filtrata per la presa di rete;
- il portafusibile;
- la boccola per la massa del giradischi.
Il trasformatore l’ho posizionato su una gomma ignifuga per paura di eventuali rigonfiamenti e indesiderati contatti con il rivestimento in alluminio.
Ho effettuato i collegamenti (senza attorcigliare il filo elettrico me ne sono dimenticato).
La tensione generata dall’alimentatore esce con un filo elettrico tripolare lungo circa un metro che va a finire direttamente nel cabinet dell’amplificatore.
Masse:
Come si evince dalla foto successiva (anche se ora ho modificato qualcosa) avevo realizzato una stella vicino alla vaschetta della presa di rete. A tale stella era collegata la vaschetta stessa, la boccola della massa del giradischi e la massa dell’alimentatore.
Successivamente ho scollegato la massa dell’alimentatore dalla stella, non ne ero molto convinto
Amplificatore:
Sul pannello posteriore vi sono i collegamenti RCA audio in ingresso e in uscita e l’ingresso della tensione che arriva direttamente dall’alimentatore
Dopo aver sdoppiato per poter alimentare i due canali dell’alimentatore ho portato la massa vicino ai pin d’ingresso audio.
Il segnale audio transita sempre su 2 coppie di cavo microfonico tasker lo stesso del prototipo, in configurazione semibilanciata.
Non ho sprecato nemmeno il vecchio pata-fix utilizzato per il prototipo e l’ho riciclato su alcuni condensatori sicuro male non fa.
Dopo aver appurato ancora una volta, con il tester che tutto fosse ok, l'ho collegato alla 220v ed ho piazzato di nuovo il mio LP antisfiga e via...ancora una volta funzionava anche se con con l’inserimento del fusibile sono sorti dei problemi.
Considerando che
- non ho enormi problemi estetici per cui posso tranquillamente alloggiare componentistica dal layout minimale o scarso;
- non ho utensili adatti per forare le lamine metalliche dei contenitori presenti sul mercato;
- un contenitore decente è sempre possibile acquistarlo in futuro;
- ho poca esperienza con il brico legno e tanta voglia di sperimentare.
E che, in fine, prima di fare la scelta estetica definitiva preferisco attendere di aver costruito il pre-linea.
Detto questo, per non tradire lo spirito sperimentale di questa avventura ho deciso di intraprendere anche per il cabinet la via dell’autocostruzione riducendo al mimino il rischio economico in caso di insuccesso, tradotto “visto che non ci sono capace spendo il meno possibile”.
Peccato che il sopraggiungere di alcuni eventi in famiglia mi hanno spinto ad accelerare i tempi, trasformando il spirito di questa fase: da realizzare il mobile per il pre giocando un pò a sbrighiamoci a dare un tetto a questo pre-amplificatore il più presto possibile.
Questa fretta realizzativa ha comportato esiti meno accurati sulla finitura conclusiva.
La mia idea era quella di realizzare un due telai con copertura in plexiglass, interpretatelo come un piccolo peccato di vanità, con i mobili color nero e i frontali lasciati al naturale pitturati con mordente mogano, dopo di che vedere l’effetto finale.
Ho fatto anche una semplice bozza:
Ho deciso di realizzare due mobili in modo tale che affiancati occupassero circa 45 cm.
Per le carcasse ho usato abete primo prezzo acquistato e tagliato direttamente al brico, pur sapendo che non è un legno adatto per queste applicazioni, le pareti laterali sono stare ricavate da un listello in faggio già tagliato a 8 cm (in quando al fai da te non fanno tagli inferiori ad una certa soglia). Le pareti posteriori le ho fatte in compensato per facilitarne la foratura. Spesa complessiva circa 10 euro.
Dopo aver provveduto all’incollaggio con colla vinavil, ho dato svariate mani di fondo “dei poveri” cioè una soluzione di acqua e colla vinilica per poi procedere a verniciatura con spray nero opaco a base acrilica, il tutto previa foratura delle pareti di fondo e stuccatura dove necessario.
Strada facendo e per i motivi di cui sopra ho deciso di non occuparmi più della copertura in plexiglass e ho acquistato altri due pannelli di compensato atti a coprire le elettroniche, provvisorietà nella provvisorietà. Prima li ho colorati con mordente mogano, dopo aver appurato il bassissimo risultato estetico li ho riverniciati di nero.
I piedini sono stati realizzati con 6 semisfere in faggio anch’esse trattate con mordente all’acqua color mogano, non hanno nessun scopo audiofilo mi piacevano e le ho prese. Punto.
L’interno del mobile è stato completamente rivestito da doppio strato di pellicola in alluminio per alimenti, ho valutato accortamente la giusta continuità tra le pareti schermate.
A questo punto ho inserito le basette e tutto il resto tenendo ben in mente i consigli ricevuti in merito al giusto posizionamento delle masse, in seguito illustrerò qualche dubbio.
Il risultato è estetico è quello che è, non eccelso! L’effetto cassettone è presente e vistose sono le imperfezioni. Ma lo scopo è stato comunque raggiunto, mettere in sicurezza elettrica il preamplificatore, dargli un tetto parapolvere e fare un briciolo di esperienza in più.
Aspetto elettrico:
Alimentatore:
Sul pannello posteriore ho alloggiato:
- la vaschetta IEC filtrata per la presa di rete;
- il portafusibile;
- la boccola per la massa del giradischi.
Il trasformatore l’ho posizionato su una gomma ignifuga per paura di eventuali rigonfiamenti e indesiderati contatti con il rivestimento in alluminio.
Ho effettuato i collegamenti (senza attorcigliare il filo elettrico me ne sono dimenticato).
La tensione generata dall’alimentatore esce con un filo elettrico tripolare lungo circa un metro che va a finire direttamente nel cabinet dell’amplificatore.
Masse:
Come si evince dalla foto successiva (anche se ora ho modificato qualcosa) avevo realizzato una stella vicino alla vaschetta della presa di rete. A tale stella era collegata la vaschetta stessa, la boccola della massa del giradischi e la massa dell’alimentatore.
Successivamente ho scollegato la massa dell’alimentatore dalla stella, non ne ero molto convinto
Amplificatore:
Sul pannello posteriore vi sono i collegamenti RCA audio in ingresso e in uscita e l’ingresso della tensione che arriva direttamente dall’alimentatore
Dopo aver sdoppiato per poter alimentare i due canali dell’alimentatore ho portato la massa vicino ai pin d’ingresso audio.
Il segnale audio transita sempre su 2 coppie di cavo microfonico tasker lo stesso del prototipo, in configurazione semibilanciata.
Non ho sprecato nemmeno il vecchio pata-fix utilizzato per il prototipo e l’ho riciclato su alcuni condensatori sicuro male non fa.
Dopo aver appurato ancora una volta, con il tester che tutto fosse ok, l'ho collegato alla 220v ed ho piazzato di nuovo il mio LP antisfiga e via...ancora una volta funzionava anche se con con l’inserimento del fusibile sono sorti dei problemi.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Problemi
Ho ancora due dubbi principali:
1) la corretta configurazione delle masse nell’alimentatore. Secondo me, nella mia ignoranza e inesperienza così come si vede in foto crea un corto circuito, parlo della massa che esce dal PCB collegata alla stella. Alla fine ho deciso di scollegarla.
2) mi salta spesso il fusibile, il che non è un buon segno. Sul progetto è indicato l’uso di un fusibile da 125mA io l’ho trovato da 160. Ho controllato diverse volte la presenza di falsi contatti ma non saprei che dire.
Ovviamente la discussione è aperta a tutti i vostri consigli, suggerimenti e critiche, tenendo conto che non mi chiamo ne rattaman, ne maurarte
1) la corretta configurazione delle masse nell’alimentatore. Secondo me, nella mia ignoranza e inesperienza così come si vede in foto crea un corto circuito, parlo della massa che esce dal PCB collegata alla stella. Alla fine ho deciso di scollegarla.
2) mi salta spesso il fusibile, il che non è un buon segno. Sul progetto è indicato l’uso di un fusibile da 125mA io l’ho trovato da 160. Ho controllato diverse volte la presenza di falsi contatti ma non saprei che dire.
Ovviamente la discussione è aperta a tutti i vostri consigli, suggerimenti e critiche, tenendo conto che non mi chiamo ne rattaman, ne maurarte
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Ah!!! Finalmente l'Indiscreto ha trovato casa....
"Casa...dolce casa... che bellooooo!!!!!"
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K8- Membro classe bronzo
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
a cosa serve quello che sembra gray tack sui condensatori?
per capire la funzione della stella di massa ti chiedo se il fondo del case è metallico.
e visto che mi appresterò anch'io a montarlo dopo la tua disponibilità a "stamparmi" le PCB mi spieghi cosa vuol dire o dove sarebbe il piano di massa dove collegare il piedino dei transistor?
per capire la funzione della stella di massa ti chiedo se il fondo del case è metallico.
e visto che mi appresterò anch'io a montarlo dopo la tua disponibilità a "stamparmi" le PCB mi spieghi cosa vuol dire o dove sarebbe il piano di massa dove collegare il piedino dei transistor?
Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Quello non è altro che pata-fix o blue-tac che dir si voglia serve solo a ridurre le vibrazioni sui condensatori. Ho visto altri autocostruttori che l'hanno fatto anche sull'InDiscreto così l'ho fatto anch'io visto che mi avanzava una pallina.robertor ha scritto:a cosa serve quello che sembra gray tack sui condensatori?
Il case è in legno rivestito con alluminio per alimenti, ritengo migliore il case metallico ma visto che anche "naked" l'ampli era sufficientemente silenzioso mi sono fidato di questa schermatura domestica.robertor ha scritto:
per capire la funzione della stella di massa ti chiedo se il fondo del case è metallico.
Con un filo di rame colleghi quel piedino alla linea gnd.robertor ha scritto:
e visto che mi appresterò anch'io a montarlo dopo la tua disponibilità a "stamparmi" le PCB mi spieghi cosa vuol dire o dove sarebbe il piano di massa dove collegare il piedino dei transistor?
Da sotto.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Fase 1) A
Realizzazione delle PCB con i fogli P'n'P
Quando un utente del forum mi ha chiesto se potevo realizzargli due basette per il l’InDiscreto così come descritto nel post intitolato “Fase 1)” ho colto l’occasione per sperimentare l’uso dei fogli Press and Peel.
Originariamente non li avevo utilizzati in quanto in negozio li vendono solo in mini risme e dopo aver utilizzato il foglio a me necessario degli altri non avrei saputo che farmene, per cui optai per il pennarello Dalo.
Visto la buona riuscita dell’esperienza autocostruttiva questa volta ho pensato di provare anche questa modalità per realizzare le PCB, in rete avevo letto di risultati semi-professionali grazie a questa tecnica.
Il foglio P’n’P si presenta come un sottile foglio di plastica a fondo blu. Con una facciata lucida ed una porosa ed opaca. Quest’ultima è quella destinata all’incisione del rame.
Ho ripreso il pdf di Diego Pozzoli con le istruzioni del prephono dopo di che ho realizzato una copia dello stesso in versione “mirror” o “horizontal flip” per meglio dire una copia a specchio della traccia.
In copisteria mi sono fatto stampare questa versione delle piste sulla carta “magica”, per funzionare ci si deve avvalere di stampanti laser o toner da fotocopiatrice con la stampa impressa sul lato poroso del foglio.
Tornato a casa ho posizionato le due basette ramate ben ferme sul tavolo e vi ho posizionato sopra i fogli P’n’P stampati cercando di centrare il più possibile la pista sulla basetta, il lato che va appoggiato al rame, ben pulito, è quello con la stampa.
Con il ferro da stiro caldo a temperatura non superiore ai 170/190°C (posizionare la rotellina su Nylon) ho iniziato a riscaldare i fogli. Fino a quando non mi sono reso conto che effettivamente la traccia si era trasferita sulla pista. Ho atteso il raffreddamento e con molta cura ho tolto i fogli blu.
Subito mi sono reso conto dell’eccellente resa di questa tecnica, se quell’inchiostro avesse retto bene all’azione dell’acido queste basette erano di gran lunga superiori a quelle realizzate con il pennarello. Essendo la prima volta, immancabilmente ho commesso dei piccoli errori, infatti alcune piste periferiche non avevano aderito uniformemente al rame, per cui è stato necessario un ritocco a mano con il pennarello Dalo33. Si è trattato di un intervento marginale e di poco conto, visto che c’ero ho dato un rinforzo con il pennarello anche ad altre zone della pista.
Successivamente ho sciolto il rame in eccesso con la soluzione di cloruro ferrico, ho appurato che l’inchiostro dei fogli P’n’P è decisamente resistente. Dopo circa 45 minuti di bagno le basette erano pronte. Le ho lavate in acqua corrente e asciugate in seguito ho tolto la vernice protettiva con acqua ragia (è consigliato solvente alla nitro).
Il risultato è sotto ai vostri occhi, ottimo! Senza errori o eccessive sbavature. Con una migliore pratica si possono ottenere risultati al limite del professionale.
Le basette sono pronte per essere popolate di componenti, se le godrà un amico del forum. Beato lui! Sono migliori delle mie! E sono sicuro che i componenti non li acquisterà dal pizzicagnolo!!
Concludo dicendo che i fogli press and peel mantengono quello che promettono, consigliatissimi anche ai principianti.
Nota: in seguito salverò un'immagine con maggiore definizione sulla galleria.
Quando un utente del forum mi ha chiesto se potevo realizzargli due basette per il l’InDiscreto così come descritto nel post intitolato “Fase 1)” ho colto l’occasione per sperimentare l’uso dei fogli Press and Peel.
Originariamente non li avevo utilizzati in quanto in negozio li vendono solo in mini risme e dopo aver utilizzato il foglio a me necessario degli altri non avrei saputo che farmene, per cui optai per il pennarello Dalo.
Visto la buona riuscita dell’esperienza autocostruttiva questa volta ho pensato di provare anche questa modalità per realizzare le PCB, in rete avevo letto di risultati semi-professionali grazie a questa tecnica.
Il foglio P’n’P si presenta come un sottile foglio di plastica a fondo blu. Con una facciata lucida ed una porosa ed opaca. Quest’ultima è quella destinata all’incisione del rame.
Ho ripreso il pdf di Diego Pozzoli con le istruzioni del prephono dopo di che ho realizzato una copia dello stesso in versione “mirror” o “horizontal flip” per meglio dire una copia a specchio della traccia.
In copisteria mi sono fatto stampare questa versione delle piste sulla carta “magica”, per funzionare ci si deve avvalere di stampanti laser o toner da fotocopiatrice con la stampa impressa sul lato poroso del foglio.
Tornato a casa ho posizionato le due basette ramate ben ferme sul tavolo e vi ho posizionato sopra i fogli P’n’P stampati cercando di centrare il più possibile la pista sulla basetta, il lato che va appoggiato al rame, ben pulito, è quello con la stampa.
Con il ferro da stiro caldo a temperatura non superiore ai 170/190°C (posizionare la rotellina su Nylon) ho iniziato a riscaldare i fogli. Fino a quando non mi sono reso conto che effettivamente la traccia si era trasferita sulla pista. Ho atteso il raffreddamento e con molta cura ho tolto i fogli blu.
Subito mi sono reso conto dell’eccellente resa di questa tecnica, se quell’inchiostro avesse retto bene all’azione dell’acido queste basette erano di gran lunga superiori a quelle realizzate con il pennarello. Essendo la prima volta, immancabilmente ho commesso dei piccoli errori, infatti alcune piste periferiche non avevano aderito uniformemente al rame, per cui è stato necessario un ritocco a mano con il pennarello Dalo33. Si è trattato di un intervento marginale e di poco conto, visto che c’ero ho dato un rinforzo con il pennarello anche ad altre zone della pista.
Successivamente ho sciolto il rame in eccesso con la soluzione di cloruro ferrico, ho appurato che l’inchiostro dei fogli P’n’P è decisamente resistente. Dopo circa 45 minuti di bagno le basette erano pronte. Le ho lavate in acqua corrente e asciugate in seguito ho tolto la vernice protettiva con acqua ragia (è consigliato solvente alla nitro).
Il risultato è sotto ai vostri occhi, ottimo! Senza errori o eccessive sbavature. Con una migliore pratica si possono ottenere risultati al limite del professionale.
Le basette sono pronte per essere popolate di componenti, se le godrà un amico del forum. Beato lui! Sono migliori delle mie! E sono sicuro che i componenti non li acquisterà dal pizzicagnolo!!
Concludo dicendo che i fogli press and peel mantengono quello che promettono, consigliatissimi anche ai principianti.
Nota: in seguito salverò un'immagine con maggiore definizione sulla galleria.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
vorrei sapere cosa ne pensate sull'uso di questo tipo di condensatori:
sono i mullard philips soprannominati tropical fish.
poliestere metallizzato.
tipicamente vintage e molto usati negli ampli a valvole di qualche decennio fa.
purtroppo sono limitati come capacità che vanno da 1000pf a 2µf.
minimo 100vollt e tolleranza dal 5 al 20%.
thanks a lot
p.s.: logicamente montati sull'indiscreto.
sono i mullard philips soprannominati tropical fish.
poliestere metallizzato.
tipicamente vintage e molto usati negli ampli a valvole di qualche decennio fa.
purtroppo sono limitati come capacità che vanno da 1000pf a 2µf.
minimo 100vollt e tolleranza dal 5 al 20%.
thanks a lot
p.s.: logicamente montati sull'indiscreto.
Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Non li conosco, ma tendenzialmente credo che i condensatori moderni siano spesso molto migliori di quelli vintage. Tecnologia, materiali utilizzati e data di fabbricazione hanno una valenza in questo ambito.
Ciao
P.
Ciao
P.
pincellone- Membro classe argento
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
hai perfettamente ragione, era solo per provare qualcosa di diverso.
questa tipologia di condensatori era molto usata oltre che sui valvolari, sui valvolari d'epoca si trovavano per la maggior parte un altro tipo, sugli strumenti elettrici fender gibson etc etc.
per questo motivo credo che siano sufficientemente veloci.
poi un bel case trasparente con i "pesciolini" dentro sarebbe bello da vedere!
questa tipologia di condensatori era molto usata oltre che sui valvolari, sui valvolari d'epoca si trovavano per la maggior parte un altro tipo, sugli strumenti elettrici fender gibson etc etc.
per questo motivo credo che siano sufficientemente veloci.
poi un bel case trasparente con i "pesciolini" dentro sarebbe bello da vedere!
Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Ivan ha scritto:Ho ancora due dubbi principali:
1) la corretta configurazione delle masse nell’alimentatore. Secondo me, nella mia ignoranza e inesperienza così come si vede in foto crea un corto circuito, parlo della massa che esce dal PCB collegata alla stella. Alla fine ho deciso di scollegarla.
2) mi salta spesso il fusibile, il che non è un buon segno. Sul progetto è indicato l’uso di un fusibile da 125mA io l’ho trovato da 160. Ho controllato diverse volte la presenza di falsi contatti ma non saprei che dire.
Ovviamente la discussione è aperta a tutti i vostri consigli, suggerimenti e critiche, tenendo conto che non mi chiamo ne rattaman, ne maurarte
Nessuno ha qualche suggerimento in merito?
La foto sta sopra.
Grazie.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
- Data d'iscrizione : 11.02.08
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Hai controllato se hai perdite verso massa? Quanto assorbe a vuoto l'alimentatore?
Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Non ho fatto questo tipo di misurazioni, se mi dici dove devo mettere i puntali ci provo.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
- Data d'iscrizione : 11.02.08
Numero di messaggi : 4915
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Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Ivan ha scritto:Ivan ha scritto:Ho ancora due dubbi principali:
1) la corretta configurazione delle masse nell’alimentatore. Secondo me, nella mia ignoranza e inesperienza così come si vede in foto crea un corto circuito, parlo della massa che esce dal PCB collegata alla stella. Alla fine ho deciso di scollegarla.
2) mi salta spesso il fusibile, il che non è un buon segno. Sul progetto è indicato l’uso di un fusibile da 125mA io l’ho trovato da 160. Ho controllato diverse volte la presenza di falsi contatti ma non saprei che dire.
Ovviamente la discussione è aperta a tutti i vostri consigli, suggerimenti e critiche, tenendo conto che non mi chiamo ne rattaman, ne maurarte
Nessuno ha qualche suggerimento in merito?
La foto sta sopra.
Grazie.
Scusa, ma il fusibile salta all'accensione o durante il funzionamento?
Saluti.
meral964- Membro di riguardo
- Data d'iscrizione : 10.06.08
Numero di messaggi : 765
Località : Marcallo
Impianto : In Firma.
Re: Pre-Phono TNT-InDiscreto
Il pre non ha interruttore, salta solo se tolgo la presa della rete. Con il pre attaccato ( anche quanto è in funzione) il fusibile non è mai saltato .meral964 ha scritto:
Scusa, ma il fusibile salta all'accensione o durante il funzionamento?
Saluti.
Ivan- Giovane Saggio del Forum
- Data d'iscrizione : 11.02.08
Numero di messaggi : 4915
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Impianto : Ctrl+C, Ctrl+V.
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