Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
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Andrea Gianelli
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:
Secondo me il tuo target di diffusore è contenuto in questo sito Sergione
http://www.humblehomemadehifi.com/index.html
ovviamente nella sezione Floorstanding
Roberto
OMG! Alla faccia dell'humble
vastx- Membro classe argento
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ciao Robertone , a proposito di dipolo ...ho sentito parlare molto bene del progetto broken mirror di Mattia D'Antonio su un numero di qualche tempo fa di CHF ...che mi dici a tal proposito ? Che ne pensi ?
Ciao e grazie
ps: va benissimo anche un MP
Secondo me il tuo target di diffusore è contenuto in questo sito Sergione
http://www.humblehomemadehifi.com/index.html
ovviamente nella sezione Floorstanding
Roberto
grazie ROb , ma penso che con le rf 7 di essere a posto per qualche annetto ...;-)
invece era quel broken mirror li che mi solleticava ...che ne dici ? ci tengo ad un tuo giudizio ...
ciao!
S.
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Anche a me non piacciono molto i Dipolo Sergio tu conosci il mio Target di progetto imho forse te ne avrò parlato in PM
2 Seas CA22RNY 22cm accordati a 25 hz taglio @ 200 hz
2 Seas CA18RNY 18cm @ 700 hz
2 Seas MC15 15cm @ 2000 hz
1 Esotar (Morel) ET338-104mm a cui lascio con piacere il resto della gamma
il tutto in configurazione identica alle Gryphon Trident quindi cosi
2 Seas CA22RNY 22cm accordati a 25 hz taglio @ 200 hz
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2 Seas MC15 15cm @ 2000 hz
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il tutto in configurazione identica alle Gryphon Trident quindi cosi
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"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
quindi qui mi soffermerei ancora sul perchè consigliare un cassa chiusa di tutto rispetto con un T-amp sarebbe meglio
Roberto
Se non ho capito male con i T amp la cassa chiusa si sposa bene?
Puoi fare qualche nome (marca/modello) di cassa chiusa?
Grazie.
Ultima modifica di Alessandro LXIV il Mar 29 Dic 2009 - 14:41 - modificato 1 volta.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:Se ce un merito della cassa chiusa rispetto al Bass Reflex è nel GD sempre che il reflex non lo abbia fatto peppe de sotto casa, è dimostrato ma, da persone ( Leach e John Murphy ) che lo hanno fatto prendendo lo stesso woofer inserendolo, all\'interno di due box e misurato e cmq sono differenze irrisorie e inudibili ai più
Caro Roberto, parto da qui per ringraziare tutti e te in primis per le spiegazioni, le precisazioni e i concreti spunti: grazie davvero.
In proposito, sempre che tu ne abbia il tempo e la voglia, ti chiedo di volermi spiegare meglio quanto sopra riportato: il discorso m'interessa, dal momento che coloro che si sono rivolti a me per suggerimenti su componenti hi-fi e abbinamenti hanno ottenuto grandi miglioramenti e/o ottimi risultati pilotando con la Fenice 20 sospensioni pneumatiche, vecchie o recenti e di diverse dimensioni. Giusto per fare un paio di nomi e cognomi, in riferimento a categorie diverse di epoche diverse: Mosscade 502 e Grundig Box 7060. Tuttavia, è sufficiente dare un'occhiata ai commenti sul sito www.playstereo.com, in riferimento al semplice T-Amp della Sonic Impact, per vedere quanta soddisfazione hanno mostrato i possessori di Snell K, RCF con coni da 32 cm e, addirittura, uno che per scherzo ha collegato il piccoletto (con tanto di filtro passabasso a 100 Hz) alle sue AR LST, rimandendo "folgorato".
Insomma, non sposo nessuna filosofia progettuale e non ne avrei nemmeno tutte le specifiche nozioni per poterlo fare. Tuttavia mi darai atto che l'esperienza sia mia che di molti altri appassionati (spesso più navigati e abituati a prodotti di ben altra fascia di prezzo) debba per forza di cosa impormi una seria e profonda riflessione.
Ciò detto, oltre a quanto da me letto e qui di volta in volta condiviso con tutti voi, mi paiacerebbe poter approfondirne con te aspetti più tecnici e applicativi.
Grazie anora e, con anticipo, l'augurio per un 2010 ricco di successi e grandi soddisfazioni, umane e professionali!
PS: le casse postate nei precedenti post mi ricordano le australiane Duntech, come configurazione e filosofia progettuale, salvo i woofer in volume accordato (che nelle Duntech lavoravano sempre in sospensione).
NB: se Massimo Ambrosini dovesse leggere quel che hai scritto in firma...
In proposito, sempre che tu ne abbia il tempo e la voglia, ti chiedo di volermi spiegare meglio quanto sopra riportato: il discorso m'interessa, dal momento che coloro che si sono rivolti a me per suggerimenti su componenti hi-fi e abbinamenti hanno ottenuto grandi miglioramenti e/o ottimi risultati pilotando con la Fenice 20 sospensioni pneumatiche, vecchie o recenti e di diverse dimensioni. Giusto per fare un paio di nomi e cognomi, in riferimento a categorie diverse di epoche diverse: Mosscade 502 e Grundig Box 7060. Tuttavia, è sufficiente dare un'occhiata ai commenti sul sito www.playstereo.com, in riferimento al semplice T-Amp della Sonic Impact, per vedere quanta soddisfazione hanno mostrato i possessori di Snell K, RCF con coni da 32 cm e, addirittura, uno che per scherzo ha collegato il piccoletto (con tanto di filtro passabasso a 100 Hz) alle sue AR LST, rimandendo "folgorato".
Insomma, non sposo nessuna filosofia progettuale e non ne avrei nemmeno tutte le specifiche nozioni per poterlo fare. Tuttavia mi darai atto che l'esperienza sia mia che di molti altri appassionati (spesso più navigati e abituati a prodotti di ben altra fascia di prezzo) debba per forza di cosa impormi una seria e profonda riflessione.
Ciò detto, oltre a quanto da me letto e qui di volta in volta condiviso con tutti voi, mi paiacerebbe poter approfondirne con te aspetti più tecnici e applicativi.
Grazie anora e, con anticipo, l'augurio per un 2010 ricco di successi e grandi soddisfazioni, umane e professionali!
PS: le casse postate nei precedenti post mi ricordano le australiane Duntech, come configurazione e filosofia progettuale, salvo i woofer in volume accordato (che nelle Duntech lavoravano sempre in sospensione).
NB: se Massimo Ambrosini dovesse leggere quel che hai scritto in firma...
Ultima modifica di Andrea Gianelli il Mar 29 Dic 2009 - 14:51 - modificato 2 volte.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:Anche a me non piacciono molto i Dipolo Sergio tu conosci il mio Target di progetto imho forse te ne avrò parlato in PM
2 Seas CA22RNY 22cm accordati a 25 hz taglio @ 200 hz
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il tutto in configurazione identica alle Gryphon Trident quindi cosi
Marò, che totem!
Robè, costi approssimativi di 'ste bestie?
C'è qualche grafico di risposta in giro?
porfido- Membro classe oro
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Impianto :- Spoiler:
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Alessandro LXIV ha scritto:
quindi qui mi soffermerei ancora sul perchè consigliare un cassa chiusa di tutto rispetto con un T-amp sarebbe meglio
Roberto
Se non ho capito male con i T amp la cassa chiusa si sposa bene?
Puoi fare qualche nome (marca/modello) di cassa chiusa?
Grazie.
No assolutamente in my humble opinion
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"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Andrea Gianelli ha scritto:[justify] Caro Roberto, parto da qui per ringraziare tutti e te in primis per le spiegazioni, le precisazioni e i concreti spunti: grazie davvero.wasky ha scritto:Se ce un merito della cassa chiusa rispetto al Bass Reflex è nel GD sempre che il reflex non lo abbia fatto peppe de sotto casa, è dimostrato ma, da persone ( Leach e John Murphy ) che lo hanno fatto prendendo lo stesso woofer inserendolo, all'interno di due box e misurato e cmq sono differenze irrisorie e inudibili ai più
In proposito, sempre che tu ne abbia il tempo e la voglia, ti chiedo di volermi spiegare meglio quanto sopra riportato: il discorso m'interessa,
Andrea il concetto sopra è applicabile con grandi potenze in gioco sul woofer per evitare appunto i GD quindi: parliamo sempre di diffusori anche se in cassa chiusa di un certo spessore
Per approfondire intanto ti consiglio di cercare in Rete quanto più possibile sulla estensione alle basse Frequenze e Blauert & Laws
Ti assicuro non è facile come argomento lo stò studiando in questo periodo anche grazie a quel genio di Valerio Russo e sono anche scettico sull'argomento
Roberto
_________________
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Andrea Gianelli ha scritto:
NB: se Massimo Ambrosini dovesse leggere quel che hai scritto in firma... [/justify]
ciao Andrea , ma sei passato dall'osannare Ambrosini al sbeffeggiarlo pubblicamente ? Complimenti ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
porfido ha scritto:wasky ha scritto:Anche a me non piacciono molto i Dipolo Sergio tu conosci il mio Target di progetto imho forse te ne avrò parlato in PM
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Marò, che totem!
Robè, costi approssimativi di 'ste bestie?
C'è qualche grafico di risposta in giro?
Credo che con 65.000 Yurj a casa ce la porti la trident
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:
Credo che con 65.000 Yurj a casa ce la porti la trident
Ehm....
Immagino non ti sia scappato uno zero, no?
porfido- Membro classe oro
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Impianto :- Spoiler:
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
porfido ha scritto:wasky ha scritto:
Credo che con 65.000 Yurj a casa ce la porti la trident
Ehm....
Immagino non ti sia scappato uno zero, no?
1 2 3 no no ci sono tutti
Le Gryphon Poseidon vengono leggermente di più 120.000 €
_________________
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:porfido ha scritto:wasky ha scritto:
Credo che con 65.000 Yurj a casa ce la porti la trident
Ehm....
Immagino non ti sia scappato uno zero, no?
1 2 3 no no ci sono tutti
Le Gryphon Poseidon vengono leggermente di più 120.000 €
Praticamente, risparmiando anche qualcosina, ci potresti affittare un'orchestra dell'Europa dell'est a vita.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Impianto :
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Con 120.000 € me ne vado a vivere in Thailandia con la signora a vita
_________________
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Alessandro LXIV ha scritto:
Praticamente, risparmiando anche qualcosina, ci potresti affittare un'orchestra dell'Europa dell'est a vita.
Sarebbe anche più carino...
Potresti pubblicare le foto nude delle violiniste ungheresi per apprezzare meglio i componenti...
Prendere le misure alle flautiste...
Altro che misurare qts e damping factor...
Ultima modifica di vastx il Mar 29 Dic 2009 - 15:26 - modificato 1 volta.
vastx- Membro classe argento
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:Con 120.000 € me ne vado a vivere in Thailandia con la signora a vita
incredibile ! ma sai che c'avevo pensato pure io ...ad averli ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
schwantz34 ha scritto:wasky ha scritto:Con 120.000 € me ne vado a vivere in Thailandia con la signora a vita
incredibile ! ma sai che c'avevo pensato pure io ...ad averli ...
Se vi serve qualcuno per riempire il pullmann fatemi sapere.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Alessandro LXIV ha scritto:schwantz34 ha scritto:wasky ha scritto:Con 120.000 € me ne vado a vivere in Thailandia con la signora a vita
incredibile ! ma sai che c'avevo pensato pure io ...ad averli ...
Se vi serve qualcuno per riempire il pullmann fatemi sapere.
Ci apriamo la succursale del Cafe del Mar di Ibiza con Resort annesso
Impianto esclusivamente PA e sotto con i CD di Buddha Bar
come le trovo vi faccio vedere le foto fatte da umbriaco al Full Moon
_________________
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:[justify] GD sta per?Andrea Gianelli ha scritto:wasky ha scritto:Se ce un merito della cassa chiusa rispetto al Bass Reflex è nel GD sempre che il reflex non lo abbia fatto peppe de sotto casa, è dimostrato ma, da persone ( Leach e John Murphy ) che lo hanno fatto prendendo lo stesso woofer inserendolo, all'interno di due box e misurato e cmq sono differenze irrisorie e inudibili ai piùCaro Roberto, parto da qui per ringraziare tutti e te in primis per le spiegazioni, le precisazioni e i concreti spunti: grazie davvero.
In proposito, sempre che tu ne abbia il tempo e la voglia, ti chiedo di volermi spiegare meglio quanto sopra riportato: il discorso m'interessa,
Andrea il concetto sopra è applicabile con grandi potenze in gioco sul woofer per evitare appunto i GD quindi: parliamo sempre di diffusori anche se in cassa chiusa di un certo spessore
Per approfondire intanto ti consiglio di cercare in Rete quanto più possibile sulla estensione alle basse Frequenze e Blauert & Laws
Ti assicuro non è facile come argomento lo stò studiando in questo periodo anche grazie a quel genio di Valerio Russo e sono anche scettico sull'argomento
Roberto
In attesa di delucidazioni in merito, mi pare di capire che io ho sempre ottenuto vantaggi pilotando con amplificazioni dal fattore di smorzamento relativamente basso (50 per l'Akai DC Servo, 60 per il Technics e magari meno ancora nei classe T) woofer in cassa chiusa di qualità dignitosa ma non certo di riferimento (almeno a giudicare dal prezzo) secondo gli standard che presumibilmente hai in mente tu: il Bombardon della Philips all'epoca in cui fu pensato era secondo solo al woofer delle AR-3 (la cui sospensione acustica in foam poteva essere prodotta unicamente dall'Acoustic Research che ne deteneva ancora l'esclusiva di brevetto), ma parliamo di un epoca in cui l'home hi-fi era agli esordi (anni sessanta). Probabilmente lo stesso vale per l'attuale woofer Indiana Line, così come per i Boston originali (peggio costruiti rispetto ai W20).
Insomma, se non volessi saperne di più, mi godrei semplicemente la mia musica e l'ottimo risultato ottenuto dalla felice combinazione (dal tuo ragionamento devo dedurre che di questo si tratta, ora come in passato, dove l'esuberanza in basso dell'Akai compensava i bassi leggerini delle Philips, che avevano dalla loro comunque una notevole estensione: parliamo pur sempre di un 12" con cono da 24 cm). Invece evidentemente non mi basta e quindi ti ringrazio per le spiegazioni che mi spingeranno ad approfondire ulteriormente l'argomento.
Probabilmente il mio ragionamento fila nell'affordable hi-fi approach (vera hi-fi a prezzo abbordabile), mentre il tuo ha validità nel reference hi-fi (qualità senza vincoli di prezzo: vedi ad esempio i filtri che hai in mente tu rispetto a quelli utilizzati da molti produttori, anche seri, come nel caso di Indiana Line).schwantz34 ha scritto:ciao Andrea , ma sei passato dall'osannare Ambrosini al sbeffeggiarlo pubblicamente ? Complimenti ...Ciao Sergio, a Massimo Ambrosini ho riconosciuto e riconosco tuttora il merito di aver portato all'attenzione degli appassionati prodotti economici e ben suonanti come i vecchi Grundig, nonchè soluzioni semplici e tendenzialmente preferibili in tale categoria di prezzo (vedi sospensione pneumatica: lo stesso Alfredo Di Pietro mi disse a suo tempo che per i diffusori economici è preferibile, mentre il bass-reflex può avere maggiori potenzialità ma senza lesinare sui costi).
Ricorderai che già a suo tempo avevo manifestato perplessità (giusto per usare un eufemismo) sul CCI e, ancor più, sulle fantateorie a contorno (le stesse che mi portarono ad avvalermi del supporto di persone con specifica esperienza/conoscenza di tali prodotti e/o con indiscussa autorevolezza in materia di hi-fi: mio zio, che in quegli anni lavorava in un centro assistenza specializzato, e Lucio Cadeddu, che ha pubblicato sia la mia lettera sia le due repliche con cui Massimo ha prontamente fatto seguito).
Ora, tolto T-Forum, TNT-Audio ed Emozioni all'ascolto, vai raccontarla altrove la favoletta di chi ha osannato chi: magari chi non conosce il sottoscritto e gli sviluppi della vicenda potrebbe anche crederti.
Un'ultima cosa: complimenti a te per il tuo consueto rispetto per la verità dei fatti, ormai proverbiale.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
schwantz34 ha scritto:wasky ha scritto:Con 120.000 € me ne vado a vivere in Thailandia con la signora a vita
incredibile ! ma sai che c'avevo pensato pure io ...ad averli ...
Chissà perchè ma ti facevo più portato per la Giamaica.
Alessandro LXIV- Membro classe oro
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Impianto :
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Andrea Gianelli ha scritto:vai raccontarla altrove la favoletta di chi ha osannato chi: magari chi non conosce il sottoscritto e gli sviluppi della vicenda potrebbe anche crederti.
Un'ultima cosa: complimenti a te per il tuo consueto rispetto per la verità dei fatti, ormai proverbiale. [/justify]
ribadisco , [testo eliminato - insulto]
Ultima modifica di Silver Black il Mer 30 Dic 2009 - 13:44 - modificato 1 volta. (Motivazione : Insulto eliminato dall'Amministratore)
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Andrea Gianelli ha scritto:[justify] GD sta per?wasky ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:[justify] Caro Roberto, parto da qui per ringraziare tutti e te in primis per le spiegazioni, le precisazioni e i concreti spunti: grazie davvero.wasky ha scritto:Se ce un merito della cassa chiusa rispetto al Bass Reflex è nel GD sempre che il reflex non lo abbia fatto peppe de sotto casa, è dimostrato ma, da persone ( Leach e John Murphy ) che lo hanno fatto prendendo lo stesso woofer inserendolo, all'interno di due box e misurato e cmq sono differenze irrisorie e inudibili ai più
In proposito, sempre che tu ne abbia il tempo e la voglia, ti chiedo di volermi spiegare meglio quanto sopra riportato: il discorso m'interessa,
Andrea il concetto sopra è applicabile con grandi potenze in gioco sul woofer per evitare appunto i GD quindi: parliamo sempre di diffusori anche se in cassa chiusa di un certo spessore
Per approfondire intanto ti consiglio di cercare in Rete quanto più possibile sulla estensione alle basse Frequenze e Blauert & Laws
Ti assicuro non è facile come argomento lo stò studiando in questo periodo anche grazie a quel genio di Valerio Russo e sono anche scettico sull'argomento
Roberto
In attesa di delucidazioni in merito,
Eh eh dovresti sapermelo dire tu cosa è il GD Andrea
Roberto
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
wasky ha scritto:
Secondo me il tuo target di diffusore è contenuto in questo sito Sergione
http://www.humblehomemadehifi.com/index.html
Roberto
ora non vorrei tornare indietro ma per concludere il discorso di prima:
per caso il primo che ho visto è questo:
http://www.humblehomemadehifi.com/Classic.html
Mastico poco l'inglese e comunque non sono abbastanza tecnico per capire cosa dice, Qtc ecc..., ma questo grafico mi pare interessante:
quello che si vede è il "rigonfiamento" dovuto al reflex?
Virgilio- Affezionato
- Data d'iscrizione : 27.12.08
Numero di messaggi : 233
Località : Como
Impianto : .
Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Andrea Gianelli ha scritto:
Probabilmente il mio ragionamento fila nell'affordable hi-fi approach (vera hi-fi a prezzo abbordabile), mentre il tuo ha validità nel reference hi-fi (qualità senza vincoli di prezzo: vedi ad esempio i filtri che hai in mente tu rispetto a quelli utilizzati da molti produttori, anche seri, come nel caso di Indiana Line).[/justify]
Andrea il mio impianto costa meno di un CDP di bassa lega ovvero 740 € tolto il DAC North Star ma, quello era uno sfizio che volevo togliermi da tempo
I filtri Xover sono uguali per tutti e chiunque è occupato nella progettazione può arrivare allo stesso risultato di altri, io citavo un parametrico che è un componente elettronico a parte
http://www.behringer.com/EN/Products/FBQ2496.aspx
Per me affordable HiFi su un diffusore è spendere 600 € per un kit Eton o Proac 2.5 Clone o 290 € per un kit Gradient/Seas
Affordable Hi Fi è andare su mostri usati senza allontanarsi troppo come anno di produzione e nel 93/98 di bestie ne hanno tirate fuori parecchie come ampli e Pre
Affordable HiFi da sempre è collegata strettamente al DIY Andrea
Per me un consulente HiFi moderno deve saper fare una misura di ambiente, saperne trarre conclusioni e saperla addirittua correggere
Roberto
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Re: Cosa c'è nelle nostre Indiana Line? Seconda parte
Virgilio ha scritto:wasky ha scritto:
Secondo me il tuo target di diffusore è contenuto in questo sito Sergione
http://www.humblehomemadehifi.com/index.html
Roberto
ora non vorrei tornare indietro ma per concludere il discorso di prima:
per caso il primo che ho visto è questo:
http://www.humblehomemadehifi.com/Classic.html
Mastico poco l'inglese e comunque non sono abbastanza tecnico per capire cosa dice, Qtc ecc..., ma questo grafico mi pare interessante:
quello che si vede è il "rigonfiamento" dovuto al reflex?
Ti premetto che stai guardando una curva di accordo non una MLSAA e pensa te di un diffusore in sospensione pneumatica con pochi litri per far lavorare bene il CA22 infatti è passato al reflex
quella non è la frequenza è l'escursione
Devi guardare questa Curva
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