Il futuro della classe T
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Re: Il futuro della classe T
Peccato che le Klipsch da scaffale della medesima serie, oggetto della sopra citato test comparativo, a fronte dei 92 dB dichiarati, al banco prova si attestano a 88,5.
Secondo aspetto, non meno importante del primo: l'impianto in firma sonorizza correttamente la mia grande sala (m 7,40 x 4,40 x 3 di altezza) con pressioni sonore assolutamente realistiche: chi è stato al meeting da me tenuto in febbraio può confermarlo.
Terzo punto, forse ancor più eclatante dei precedenti: il piccolo TA2024 (a partire dal semplice T-Amp) è riuscito a ridar voce a vecchie elettroacustiche ritenute "durissime" e sino a quel momento pilotate da finaloni da 100 e passa watt assolutamente reali. Eclatante il caso di un noto progettista di Rivoli (mio caro amico) che ha provato un prototipo di circuito basato sul piccolo chip ex Tripath e, con una pila semiscarica da 9 V, è riuscito a far cantare le sue AR 11 (con i woofer che andavano avanti e indietro come solo il suo splendido Revac DC 260, sua creazione, era prima d'ora riuscito a fare).
Chiaramente, se anzichè esigere pressioni acustiche (relative, come percepite tra il pubblico) da sala da concerto, vogliamo volumi da discoteca, beh, allora sì, occorrono finali molto potenti, ma anche una certa cura a non esagerare con il volume... Tuttavia non è una mera questione di potenza: ho provato le mie splendide casse con un eccellente finale con moduli Hypex da 180 watt/ch (assolutamente reali) e, nonostante il volume a ore 2, il suono risultava appiattito e freddo rispetto a quanto riesce a fare la piccola Fenice 20 alimentata a batteria (solo osservando i woofer si capisce la netta preferenza da parte delle esigenti elettroacustiche per questa seconda amplificazione).
Concludo dicendo che mai ho sentito suonare le vecchie Chario TS-2513 (85 dB W/m) come con l'integratino Grundig V1700 (25 watt rms su 4 ohm).
Cari amici, tutti parlano di watt ma nessuno di corrente massima... chissà perchè
Secondo aspetto, non meno importante del primo: l'impianto in firma sonorizza correttamente la mia grande sala (m 7,40 x 4,40 x 3 di altezza) con pressioni sonore assolutamente realistiche: chi è stato al meeting da me tenuto in febbraio può confermarlo.
Terzo punto, forse ancor più eclatante dei precedenti: il piccolo TA2024 (a partire dal semplice T-Amp) è riuscito a ridar voce a vecchie elettroacustiche ritenute "durissime" e sino a quel momento pilotate da finaloni da 100 e passa watt assolutamente reali. Eclatante il caso di un noto progettista di Rivoli (mio caro amico) che ha provato un prototipo di circuito basato sul piccolo chip ex Tripath e, con una pila semiscarica da 9 V, è riuscito a far cantare le sue AR 11 (con i woofer che andavano avanti e indietro come solo il suo splendido Revac DC 260, sua creazione, era prima d'ora riuscito a fare).
Chiaramente, se anzichè esigere pressioni acustiche (relative, come percepite tra il pubblico) da sala da concerto, vogliamo volumi da discoteca, beh, allora sì, occorrono finali molto potenti, ma anche una certa cura a non esagerare con il volume... Tuttavia non è una mera questione di potenza: ho provato le mie splendide casse con un eccellente finale con moduli Hypex da 180 watt/ch (assolutamente reali) e, nonostante il volume a ore 2, il suono risultava appiattito e freddo rispetto a quanto riesce a fare la piccola Fenice 20 alimentata a batteria (solo osservando i woofer si capisce la netta preferenza da parte delle esigenti elettroacustiche per questa seconda amplificazione).
Concludo dicendo che mai ho sentito suonare le vecchie Chario TS-2513 (85 dB W/m) come con l'integratino Grundig V1700 (25 watt rms su 4 ohm).
Cari amici, tutti parlano di watt ma nessuno di corrente massima... chissà perchè
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Impianto : Lettore Philips CD460, amplificatore "BeoAffordable" (con modulo Bang&Olufsen ICEpower 50ASX2 e pre phono/linea integrati by Camillo Gianelli), diffusori a sospensione pneumatica Boston Acoustics T-930 "improved" con woofer Indiana Line W20.
Re: Il futuro della classe T
Andrea Gianelli ha scritto:Peccato che le Klipsch da scaffale della medesima serie, oggetto della sopra citato test comparativo, a fronte dei 92 dB dichiarati, al banco prova si attestano a 88,5.
Secondo aspetto, non meno importante del primo: l'impianto in firma sonorizza correttamente la mia grande sala (m 7,40 x 4,40 x 3 di altezza) con pressioni sonore assolutamente realistiche: chi è stato al meeting da me tenuto in febbraio può confermarlo.
Terzo punto, forse ancor più eclatante dei precedenti: il piccolo TA2024 (a partire dal semplice T-Amp) è riuscito a ridar voce a vecchie elettroacustiche ritenute "durissime" e sino a quel momento pilotate da finaloni da 100 e passa watt assolutamente reali. Eclatante il caso di un noto progettista di Rivoli (mio caro amico) che ha provato un prototipo di circuito basato sul piccolo chip ex Tripath e, con una pila semiscarica da 9 V, è riuscito a far cantare le sue AR 11 (con i woofer che andavano avanti e indietro come solo il suo splendido Revac DC 260, sua creazione, era prima d'ora riuscito a fare).
Chiaramente, se anzichè esigere pressioni acustiche (relative, come percepite tra il pubblico) da sala da concerto, vogliamo volumi da discoteca, beh, allora sì, occorrono finali molto potenti, ma anche una certa cura a non esagerare con il volume... Tuttavia non è una mera questione di potenza: ho provato le mie splendide casse con un eccellente finale con moduli Hypex da 180 watt/ch (assolutamente reali) e, nonostante il volume a ore 2, il suono risultava appiattito e freddo rispetto a quanto riesce a fare la piccola Fenice 20 alimentata a batteria (solo osservando i woofer si capisce la netta preferenza da parte delle esigenti elettroacustiche per questa seconda amplificazione).
Concludo dicendo che mai ho sentito suonare le vecchie Chario TS-2513 (85 dB W/m) come con l'integratino Grundig V1700 (25 watt rms su 4 ohm).
Cari amici, tutti parlano di watt ma nessuno di corrente massima... chissà perchè
Ciao Andrea , ti posso fare una domanda sincera , che penso molti ti vogliano fare ?
Ma non pensi di essere un filino ripetitivo?
ciao
S.
ps: e poi daje con ste iperboli , inestimabili , splendide ...pure Cadeddu te l'ha detto...come back on planet earth ... this is planet earth , come la canzone dei Duran !
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Il futuro della classe T
si sara ripetitivo, pero dice verita che sistematicamente la gente nn prende in considerazione...
ANDR3A101- Membro di riguardo
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Lucio Cadeddu...
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Più batterie (e caricatori) nci su, e megghiu mi sientu!
Re: Il futuro della classe T
schwantz34 ha scritto:Ciao Andrea , ti posso fare una domanda sincera , che penso molti ti vogliano fare ?
Ma non pensi di essere un filino ripetitivo?
ciao
S.
ps: e poi daje con ste iperboli , inestimabili , splendide ...pure Cadeddu te l'ha detto...come back on planet earth ... this is planet earth , come la canzone dei Duran !
Intanto quelli che citi non sono iperboli ma aggettivi, poi preferisco un intervento ripetitivo di Andrea che arricchisce il forum al tuo perfettamente inutile.
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Silver Black- Amministratore
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Impianto :
pre: S.M.S.L. Sanskrit 10th
ampli: Behringer A800 (220 W @ 8 Ohm, 400 W @ 4 Ohm, 800 W in mono)
diffusori: Cerwin Vega XLS-215 (126x43x53.5 cm, 53 Kg cad., 95 db/W/m, 6 Ohm, 2 woofer da 38 cm, midrange da 17 cm, tweeter a cupola a tromba, 500 W, 38 Hz - 20 KHz)
sorgente: Sony BDP-S370 (lettore DVD/Blue-Ray e stazione multimediale streaming via rete cablata)
cavi segnale: Monster Cable MKII
cavi potenza: Qed Micro
- Spoiler:
Re: Il futuro della classe T
Silver Black ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ciao Andrea , ti posso fare una domanda sincera , che penso molti ti vogliano fare ?
Ma non pensi di essere un filino ripetitivo?
ciao
S.
ps: e poi daje con ste iperboli , inestimabili , splendide ...pure Cadeddu te l'ha detto...come back on planet earth ... this is planet earth , come la canzone dei Duran !
Intanto quelli che citi non sono iperboli ma aggettivi, poi preferisco un intervento ripetitivo di Andrea che arricchisce il forum al tuo perfettamente inutile.
ANDR3A101 ha scritto:si sara ripetitivo, pero dice verita che sistematicamente la gente nn prende in considerazione...
Beh, gli amici si vedono sempre!
Graditissimo il vostro supporto: il mio principale obiettivo rimane quello di diffondere informazioni vere e fondate, anche a costo di essere duramente criticato. Grazie di cuore per il sostegno ancora una volta da voi ricevuto.
Un abbraccio e una buona serata!
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Un abbraccio e una buona serata!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Silver Black ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ciao Andrea , ti posso fare una domanda sincera , che penso molti ti vogliano fare ?
Ma non pensi di essere un filino ripetitivo?
ciao
S.
ps: e poi daje con ste iperboli , inestimabili , splendide ...pure Cadeddu te l'ha detto...come back on planet earth ... this is planet earth , come la canzone dei Duran !
Intanto quelli che citi non sono iperboli ma aggettivi, poi preferisco un intervento ripetitivo di Andrea che arricchisce il forum al tuo perfettamente inutile.
Grazie della precisazione , l'anno prossimo mi iscrivo anch'io all'accademia della crusca per uno stage sulle figure retoriche , vabbe'....è vero meglio interventi utilissimi e ripetitivi allo stremo ( ripetita iuvant ) ai miei inutili , ciao eh
stammi bene
S.
si certo , meglio
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Il futuro della classe T
ANDR3A101 ha scritto:si sara ripetitivo, pero dice verita che sistematicamente la gente nn prende in considerazione...
Andrea, dice verita' ? Si certo il tripath è un ottima base per un ampli , ma da qui a dire che la feince 20 surclassa , anzi parole testuali , fa buttare nel water valvolvari del costo di decine di migliaia di euro ...ce ne passa ...
Comunque , giusto per la cronaca :
http://www.tnt-audio.com/lettere/letter313.html
http://www.tnt-audio.com/edit/lettere.html
in medio stat virtus ...
ciao
ps per silverblack : Vaglielo a puntualizzare anche a Cadeddu che sono aggettivi e non iperboli ...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Il futuro della classe T
Andrea Gianelli ha scritto:Silver Black ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ciao Andrea , ti posso fare una domanda sincera , che penso molti ti vogliano fare ?
Ma non pensi di essere un filino ripetitivo?
ciao
S.
ps: e poi daje con ste iperboli , inestimabili , splendide ...pure Cadeddu te l'ha detto...come back on planet earth ... this is planet earth , come la canzone dei Duran !
Intanto quelli che citi non sono iperboli ma aggettivi, poi preferisco un intervento ripetitivo di Andrea che arricchisce il forum al tuo perfettamente inutile.ANDR3A101 ha scritto:si sara ripetitivo, pero dice verita che sistematicamente la gente nn prende in considerazione...Beh, gli amici si vedono sempre!
Graditissimo il vostro supporto: il mio principale obiettivo rimane quello di diffondere informazioni vere e fondate, anche a costo di essere duramente criticato. Grazie di cuore per il sostegno ancora una volta da voi ricevuto.
Un abbraccio e una buona serata!
Si certo Andrea , informazioni vere e fondate , solo che , lasciatelo dire bonariamente , ogni tanto ti fai prendere la mano...se poi la mia la vedi come una dura critica...
ciao e buona serata!
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Il futuro della classe T
Andrea Gianelli ha scritto:
Cari amici, tutti parlano di watt ma nessuno di corrente massima... chissà perchè [/justify]
Parliamone, la cosa mi interessa
Ma del discorso della sensibilita' (ovviamente ipotizzando
di usare dati reali) cosa non condividi?
bonghittu- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Andrea Gianelli ha scritto:Silver Black ha scritto:schwantz34 ha scritto:Ciao Andrea , ti posso fare una domanda sincera , che penso molti ti vogliano fare ?
Ma non pensi di essere un filino ripetitivo?
ciao
S.
ps: e poi daje con ste iperboli , inestimabili , splendide ...pure Cadeddu te l'ha detto...come back on planet earth ... this is planet earth , come la canzone dei Duran !
Intanto quelli che citi non sono iperboli ma aggettivi, poi preferisco un intervento ripetitivo di Andrea che arricchisce il forum al tuo perfettamente inutile.ANDR3A101 ha scritto:si sara ripetitivo, pero dice verita che sistematicamente la gente nn prende in considerazione...Beh, gli amici si vedono sempre!
Graditissimo il vostro supporto: il mio principale obiettivo rimane quello di diffondere informazioni vere e fondate, anche a costo di essere duramente criticato. Grazie di cuore per il sostegno ancora una volta da voi ricevuto.
Un abbraccio e una buona serata!
Quoto Andrea, non mi sembra ripetitivo anzi conferma quanto da me osservato che credo faccia piacere a tutti gli audiofili incalliti e neopatentati; per il T- Amp vanno bene tutti i diffusori forse anche i più duri! E' meraviglioso come una scatoletta da niente faccia suonare bene i CD anche con pressioni acustiche rilevanti.
Non ho provato a pilotare le piccole Meggy (Magneplanar MG) perchè ho paura di rovinare il Sonic Impact.
Posso rassicurare che l'impressione che provo nell'ascoltare l'Audioresearch VT 60 connesso con il VTL 2.5 ed il Sonic Impact è irrilevante!
Nell'articolo " l'ammazza giganti " Cadeddu ha perfettamente ragione, è tutto vero quello che dice sul T-Amp anche l'articolo di Morsiani corrisponde al vero. Straordinario no...!
cosimo- Interessato
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Re: Il futuro della classe T
bonghittu ha scritto:Andrea Gianelli ha scritto:
Cari amici, tutti parlano di watt ma nessuno di corrente massima... chissà perchè [/justify]
Parliamone, la cosa mi interessa
Ma del discorso della sensibilita' (ovviamente ipotizzando
di usare dati reali) cosa non condividi?
Teoricamente la potenza (in Watt) è uguale al prodotto della tensione (in Volt) moltiplicato la corrente (in Ampere). Dunque, sempre a livello teorico, amplificatori più potenti sono in grado di erogare una maggior quantità di corrente. Tuttavia vi sono amplificazioni di qualità che, a fronte di una potenza relativamente modesta, hanno un'ottima erogazione di corrente, grazie a stadi di alimentazione ad alta corrente sovradimensionati. Parimenti ve ne sono di mediocri (magari molto più potenti) con alimetatori sottodimensionati e circuito mal progettato, che tendono a "sedersi" nei transienti veloci o, peggio, ad inasprire il suono e appiattire le armoniche.
Ciò detto, ancora una volta le cose non stanno come pubblicità e riviste voglion farci credere... Un esempio per tutti è rappresentato dai Rotel, spacciati come integratini ad alta corrente: balla colossale (continua a leggere di seguito).
Gli amplificatori integrati di tale produttore riportano il dato relativo alla potenza in uscita limitatamente al carico di 8 ohm, laddove i 4 costituiscono già un limite, a differenza dei vecchi Grundig (V7000, V1700 e V35 per intenderci) o dei DC Servo nipponici (Nikko, Akai ecc.) che riuscivano a pilotare senza problemi anche carichi a bassa impedenza, a fronte di una eguale o addirittura inferiore potenza in uscita. Ebbene, questi ultimi sì che sono ad alta corrente, anche se ciò non viene pubblicizzato, al di fuori della scritta DC che indica semplicemente il ricorso all'accoppiamento diretto dei circuiti finali (in corrente continua appunto), peraltro comune a qualunque buon amplificatore in classe AB.
Veniamo alla Fenice 20 e ai piccoli classe T in generale. Pregio di queste straordinarie amplificazioni è la possibilità di alimentazione a 12 volt, che le rende idonee anche all'impiego di uno switching o, ancor meglio, di un accumulatore (la batteria appunto), soluzione ideale dal punto di vista teorico, per stabilità, continuità e assenza di qualsivoglia disturbo elettrico. In proposito considera che la Fenice 20 col semplice alimentatore switching batte già le tradizionali amplificazioni in classe A e AB (leggi qui: http://motxam.interfree.it/fenice20.html), mentre con la batteria sono ragionevolmente sicuro che nulla o quasi ha da invidiare ai vecchi Grundig e agli (eccellenti) Linear Transfer.
Per qualsiasi altro chiarimento sull'argomento non esitare a contattarmi, anche all'indirizzo privato che trovi in firma: magari dovrai attendere dati i molti impegni lavorativi di questo periodo, ma appena possibile ti risponderò comunque con vero piacere!
PS: la sensibilità dichiarata dalla maggioranza dei produttori non costituisce un dato attendibile ed è pertanto impossibile scegliere in base a quanto da loro scritto e promesso. Proprio tali balle hanno indotto i più a sovrastimare questo dato e la conseguente (falsa) esigenza, non tenendo conto che, in un ambiente domestico medio, diffusori di media sensibilità (86 dB) pilotati da un buon amplificatore da almeno 5 watt continui indistorti sono in grado di sonorizzarlo più che bene.
Ciò detto, ancora una volta le cose non stanno come pubblicità e riviste voglion farci credere... Un esempio per tutti è rappresentato dai Rotel, spacciati come integratini ad alta corrente: balla colossale (continua a leggere di seguito).
Gli amplificatori integrati di tale produttore riportano il dato relativo alla potenza in uscita limitatamente al carico di 8 ohm, laddove i 4 costituiscono già un limite, a differenza dei vecchi Grundig (V7000, V1700 e V35 per intenderci) o dei DC Servo nipponici (Nikko, Akai ecc.) che riuscivano a pilotare senza problemi anche carichi a bassa impedenza, a fronte di una eguale o addirittura inferiore potenza in uscita. Ebbene, questi ultimi sì che sono ad alta corrente, anche se ciò non viene pubblicizzato, al di fuori della scritta DC che indica semplicemente il ricorso all'accoppiamento diretto dei circuiti finali (in corrente continua appunto), peraltro comune a qualunque buon amplificatore in classe AB.
Veniamo alla Fenice 20 e ai piccoli classe T in generale. Pregio di queste straordinarie amplificazioni è la possibilità di alimentazione a 12 volt, che le rende idonee anche all'impiego di uno switching o, ancor meglio, di un accumulatore (la batteria appunto), soluzione ideale dal punto di vista teorico, per stabilità, continuità e assenza di qualsivoglia disturbo elettrico. In proposito considera che la Fenice 20 col semplice alimentatore switching batte già le tradizionali amplificazioni in classe A e AB (leggi qui: http://motxam.interfree.it/fenice20.html), mentre con la batteria sono ragionevolmente sicuro che nulla o quasi ha da invidiare ai vecchi Grundig e agli (eccellenti) Linear Transfer.
Per qualsiasi altro chiarimento sull'argomento non esitare a contattarmi, anche all'indirizzo privato che trovi in firma: magari dovrai attendere dati i molti impegni lavorativi di questo periodo, ma appena possibile ti risponderò comunque con vero piacere!
PS: la sensibilità dichiarata dalla maggioranza dei produttori non costituisce un dato attendibile ed è pertanto impossibile scegliere in base a quanto da loro scritto e promesso. Proprio tali balle hanno indotto i più a sovrastimare questo dato e la conseguente (falsa) esigenza, non tenendo conto che, in un ambiente domestico medio, diffusori di media sensibilità (86 dB) pilotati da un buon amplificatore da almeno 5 watt continui indistorti sono in grado di sonorizzarlo più che bene.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Andrea Gianelli ha scritto:In proposito considera che la Fenice 20 col semplice alimentatore switching batte già le tradizionali amplificazioni in classe A e AB (leggi qui: http://motxam.interfree.it/fenice20.html)
UN CLASSE A , tanto per gradire ...
http://www.tnt-audio.com/ampli/krell150a.html
un altro è l'audionote ongaku ...
un CLASSE AB , tanto per gradire , l'ensemble evocco....
http://www.savantaudio.com/evocco.html
Un altro classe a , praticamente sconosciuto
Pioneer A 09 ....
E qui chiudo ... le parole sono importanti....usiamole con criterio
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Il futuro della classe T
Andrea Gianelli ha scritto:
diffusori di media sensibilità (86 dB) pilotati da un buon amplificatore da almeno 5 watt continui indistorti sono in grado di sonorizzarlo più che bene. [/justify]
Come sai ho sia l'uno che l'altro a disposizione (alimentato a 13,8v/5A con uno
stabilizzato di buona qualita') e con molta serenita' e pacatezza non mi sento
di consigliare l'abbinamento. Con le Mosscade rodate le cose vanno decisamente
meglio ma anche qui ogni tanto ho sentito bisogno di un po' di birra (ma ho anche
vissuto ottime sessioni di ascolto).
Per il resto non ho altro da aggiungere
bonghittu- Membro classe argento
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Impianto :- Spoiler:
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Re: Il futuro della classe T
schwantz34 ha scritto:E qui chiudo ... le parole sono importanti....usiamole con criterio
Appunto, appena pubblichi i grafici di Fenice 20 e Audio Note a confronto, ne parliamo, sicuramente con criterio.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Ciao , scusa Andrea , ma io di solito per giudicare un suono uso le orecchie , dei grafici me ne faccio poco ...Andrea Gianelli ha scritto:schwantz34 ha scritto:E qui chiudo ... le parole sono importanti....usiamole con criterioAppunto, appena pubblichi i grafici di Fenice 20 e Audio Note a confronto, ne parliamo, sicuramente con criterio.
Buonanotte...
schwantz34- Membro classe diamante
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Re: Il futuro della classe T
schwantz34 ha scritto:UN CLASSE A , tanto per gradire ...
http://www.tnt-audio.com/ampli/krell150a.html
In effetti non dimentichiamo che certi Krell scendono a pilotare fino a 1 Ohm o meno. MOSTRUOSI.
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- Spoiler:
Re: Il futuro della classe T
schwantz34 ha scritto:Ciao , scusa Andrea , ma io di solito per giudicare un suono uso le orecchie , dei grafici me ne faccio poco ...Andrea Gianelli ha scritto:schwantz34 ha scritto:E qui chiudo ... le parole sono importanti....usiamole con criterioAppunto, appena pubblichi i grafici di Fenice 20 e Audio Note a confronto, ne parliamo, sicuramente con criterio.
Buonanotte...
Beh, caro Sergio, allora parliamo di sensazioni anzichè di realtà: evidentemente abbiamo obiettivi diversi, nei metodi s'intende (leggi oltre).
Lo scopo del mio costante (e volontario) impegno (ormai ventennale) di affordable hi-fi specialist è quello di fissare dei criteri oggettivi, tali per cui:
1) l'ascolto funge da conferma ultima della bontà progettuale e costruttiva;
2) trattandosi di prodotti tecnicamente (elettricamente e acusticamente) validi, diventa quasi automatico un corretto abbinamento tra i vari componenti;
3) essendo il suono quasi una "naturale conseguenza" della reale qualità tecnica, nonchè definitiva conferma delle misure di laboratorio, un impianto hi-fi che risponde a tali requisiti non necessita di essere sostituito, nè in parte nè in toto (l'alta fedeltà, se davvero tale, tale resta negli anni e nei decenni: senza andare su prodotti inavvicinabili, i semplici e abbordabili vecchi Grundig ne sono una conferma, così come oggi lo è la Fenice 20 ben alimentata e abbinata a qualunque buona coppia di elettroacustiche);
4) per quanto sopra, in caso di irreparabile guasto ad un componente, la sua sostituzione con altro idoneo non diventa un grattacapo, purchè si tengano in seria considerazione i parametri tecnici e le misure, di cui l'ascolto finale funge da giudice ultimo.
Tale approccio mira a:
1) costituire un vero impianto hi-fi al prezzo più conveniente possibile;
2) premessa per il punto precedente, dire le cose come stanno, a partire dai diffusori, spronando i produttori ad optare per le soluzioni più idonee, che spesso non sono necessariamente le più complicate nè le più costose (vedi sospensione pneumatica);
3) evitare che la nobile passione per la riproduzione musicale (conseguenza dell'amore per la musica) si trasformi in collezionismo, alla forzata ricerca di prodotti e combinazioni sempre migliori, atteggiamento il più delle volte causato da scelte sbagliate e di compromessi (spesso pagati con cifre spropositate) dovuti in promo luogo alla mancanza di prodotti (elettroacustiche in primis) in grado di suonare davvero bene, soprattutto all'interno di un comune locale di abitazione;
4) conseguenza di quanto sopra, includere la facilità di posizionamento dei diffusori tra i criteri di scelta.
Credo sia tutto, in estrema sintesi il mio contributo ed il mio umile e appassionato lavoro di promotore volontario di vera alta fedeltà sostenibile: nessun pregiudizio nè dogmatiche certezze in tutto ciò, ma solo tanto studio e assidua, costante ricerca, sempre basata sulla massima onestà, morale e intellettuale, peraltro irrinunciabile in qualsiasi ambito della mia vita.
Le belle parole di apprezzamento, spesso espresse dalla maggioranza di voi, sono per me uno stimolo per continuare questa mia missione, nonostante i notevoli sforzi per conciliare tutto questo con la mia (tra l'altro intensa) attività lavorativa e, non ultimi, i miei spazi privati (individuali, amicali, affettivi e relazionali).
Una buona giornata e un abbraccio a tutti voi, nessuno escluso.
Lo scopo del mio costante (e volontario) impegno (ormai ventennale) di affordable hi-fi specialist è quello di fissare dei criteri oggettivi, tali per cui:
1) l'ascolto funge da conferma ultima della bontà progettuale e costruttiva;
2) trattandosi di prodotti tecnicamente (elettricamente e acusticamente) validi, diventa quasi automatico un corretto abbinamento tra i vari componenti;
3) essendo il suono quasi una "naturale conseguenza" della reale qualità tecnica, nonchè definitiva conferma delle misure di laboratorio, un impianto hi-fi che risponde a tali requisiti non necessita di essere sostituito, nè in parte nè in toto (l'alta fedeltà, se davvero tale, tale resta negli anni e nei decenni: senza andare su prodotti inavvicinabili, i semplici e abbordabili vecchi Grundig ne sono una conferma, così come oggi lo è la Fenice 20 ben alimentata e abbinata a qualunque buona coppia di elettroacustiche);
4) per quanto sopra, in caso di irreparabile guasto ad un componente, la sua sostituzione con altro idoneo non diventa un grattacapo, purchè si tengano in seria considerazione i parametri tecnici e le misure, di cui l'ascolto finale funge da giudice ultimo.
Tale approccio mira a:
1) costituire un vero impianto hi-fi al prezzo più conveniente possibile;
2) premessa per il punto precedente, dire le cose come stanno, a partire dai diffusori, spronando i produttori ad optare per le soluzioni più idonee, che spesso non sono necessariamente le più complicate nè le più costose (vedi sospensione pneumatica);
3) evitare che la nobile passione per la riproduzione musicale (conseguenza dell'amore per la musica) si trasformi in collezionismo, alla forzata ricerca di prodotti e combinazioni sempre migliori, atteggiamento il più delle volte causato da scelte sbagliate e di compromessi (spesso pagati con cifre spropositate) dovuti in promo luogo alla mancanza di prodotti (elettroacustiche in primis) in grado di suonare davvero bene, soprattutto all'interno di un comune locale di abitazione;
4) conseguenza di quanto sopra, includere la facilità di posizionamento dei diffusori tra i criteri di scelta.
Credo sia tutto, in estrema sintesi il mio contributo ed il mio umile e appassionato lavoro di promotore volontario di vera alta fedeltà sostenibile: nessun pregiudizio nè dogmatiche certezze in tutto ciò, ma solo tanto studio e assidua, costante ricerca, sempre basata sulla massima onestà, morale e intellettuale, peraltro irrinunciabile in qualsiasi ambito della mia vita.
Le belle parole di apprezzamento, spesso espresse dalla maggioranza di voi, sono per me uno stimolo per continuare questa mia missione, nonostante i notevoli sforzi per conciliare tutto questo con la mia (tra l'altro intensa) attività lavorativa e, non ultimi, i miei spazi privati (individuali, amicali, affettivi e relazionali).
Una buona giornata e un abbraccio a tutti voi, nessuno escluso.
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Ciao, mi incuriosisci, impegno ventennale di che tipo? A titolo personale o cosa?Andrea Gianelli ha scritto:Lo scopo del mio costante (e volontario) impegno (ormai ventennale) di affordable hi-fi specialist è quello di fissare dei criteri oggettivi
traspar- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
traspar ha scritto:Ciao, mi incuriosisci, impegno ventennale di che tipo? A titolo personale o cosa?Andrea Gianelli ha scritto:Lo scopo del mio costante (e volontario) impegno (ormai ventennale) di affordable hi-fi specialist è quello di fissare dei criteri oggettivi
Lo so, avrei dovuto scriverlo nella mia presentazione personale, ma il tempo a disposizione è quello che è...
Per farla breve, ho iniziato su per giù all'età di dodici anni (tra l'altro nel periodo peggiore della mia vita), suggerendo soluzioni per la cameretta degli amici, spesso più grandi di me e che per la prima volta sentivano l'esigenza di qualcosa in più rispetto al walkman, cercando alternative al compattone e, soprattutto, alle casse del compattone.
Ricordo che su mio consiglio molti acquistarono coordinati Sony senza le casse in dotazione ma optando, con relativo sovrapprezzo (assolutamente sostenibile), per delle piccole JE Speakers (forse qualcuno le ricorda) o Indiana Line, che all'epoca erano ancora a sospensione pneumatica: bei tempi!
Poi talvolta i papà, positivamente sorpresi dal suono della camera dei ragazzi, mi richiamavano per la loro sala: belle soddisfazioni!
Per farla breve, ho iniziato su per giù all'età di dodici anni (tra l'altro nel periodo peggiore della mia vita), suggerendo soluzioni per la cameretta degli amici, spesso più grandi di me e che per la prima volta sentivano l'esigenza di qualcosa in più rispetto al walkman, cercando alternative al compattone e, soprattutto, alle casse del compattone.
Ricordo che su mio consiglio molti acquistarono coordinati Sony senza le casse in dotazione ma optando, con relativo sovrapprezzo (assolutamente sostenibile), per delle piccole JE Speakers (forse qualcuno le ricorda) o Indiana Line, che all'epoca erano ancora a sospensione pneumatica: bei tempi!
Poi talvolta i papà, positivamente sorpresi dal suono della camera dei ragazzi, mi richiamavano per la loro sala: belle soddisfazioni!
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Pensavo non potessero vendere i compattoni ecscluso casse, comunque complimenti per il ventennale impegno a favore dell'ignara gente.Andrea Gianelli ha scritto:traspar ha scritto:Ciao, mi incuriosisci, impegno ventennale di che tipo? A titolo personale o cosa?Andrea Gianelli ha scritto:Lo scopo del mio costante (e volontario) impegno (ormai ventennale) di affordable hi-fi specialist è quello di fissare dei criteri oggettiviLo so, avrei dovuto scriverlo nella mia presentazione personale, ma il tempo a disposizione è quello che è...
Per farla breve, ho iniziato su per giù all'età di dodici anni (tra l'altro nel periodo peggiore della mia vita), suggerendo soluzioni per la cameretta degli amici, spesso più grandi di me e che per la prima volta sentivano l'esigenza di qualcosa in più rispetto al walkman, cercando alternative al compattone e, soprattutto, alle casse del compattone.
Ricordo che su mio consiglio molti acquistarono coordinati Sony senza le casse in dotazione ma optando, con relativo sovrapprezzo (assolutamente sostenibile), per delle piccole JE Speakers (forse qualcuno le ricorda) o Indiana Line, che all'epoca erano ancora a sospensione pneumatica: bei tempi!
Poi talvolta i papà, positivamente sorpresi dal suono della camera dei ragazzi, mi richiamavano per la loro sala: belle soddisfazioni!
traspar- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
traspar ha scritto:Pensavo non potessero vendere i compattoni ecscluso casse
Certo, questo è ciò che i negozianti cercavano di far credere, ma io dicevo ai miei amici di dir loro che sarebbero tornati in un altro negozio, dove tale richiesta era già stata accolta... E devo ammettere che il giochino ha sempre funzionato.
Segno che potevano eccome!
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Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Una specie di Robin Hood dell'Hifi!Andrea Gianelli ha scritto:traspar ha scritto:Pensavo non potessero vendere i compattoni ecscluso casseCerto, questo è ciò che i negozianti cercavano di far credere, ma io dicevo ai miei amici di dir loro che sarebbero tornati in un altro negozio, dove tale richiesta era già stata accolta... E devo ammettere che il giochino ha sempre funzionato.
Segno che potevano eccome!
traspar- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
traspar ha scritto:Una specie di Robin Hood dell'Hifi!
La musica è un diritto di ciascun essere umano, indipendentemente dal ceto sociale e dalla capacità di spesa.
La dicitura "hi-fi" deve sempre corrispondere al vero, a partire da un prezzo largamente accessibile. Infatti in piccoli ambienti basta un piccolo impianto, ma anche questo dev'essere di qualità.
La Fenice 20 ha rappresentato un bel passo avanti, insieme ai lettori economici di ultima generazione (Trevi in testa, a quanto pare). Ora sarebbe auspicabile un ritorno alla cassa chiusa, più facile da progettare e timbricamente corretta: ad ogni ambiente il modello più idoneo! Speriamo
La dicitura "hi-fi" deve sempre corrispondere al vero, a partire da un prezzo largamente accessibile. Infatti in piccoli ambienti basta un piccolo impianto, ma anche questo dev'essere di qualità.
La Fenice 20 ha rappresentato un bel passo avanti, insieme ai lettori economici di ultima generazione (Trevi in testa, a quanto pare). Ora sarebbe auspicabile un ritorno alla cassa chiusa, più facile da progettare e timbricamente corretta: ad ogni ambiente il modello più idoneo! Speriamo
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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Re: Il futuro della classe T
Premessa Nulla da toglierer al tuo discorso anche se, lo vedo a senso unico un pò diciamo da FanBoy ma, permettimi di aggiungere il mio pensiero sperando che, tu non lo veda come un attacco come succede spesso in altri forum, siamo qui sia io che te per relazionarci e per metterci in discussione Andrea
Balle perchè balle ?
mi sembra un pò sbagliato dire balle Andrea, hai mai esposto questo pensiero in forum di elettronica e DIY dove ci sono persone come Bellino, Maltese, Claudio Negro e Valerio Russo ?
Te la sentiresti di spiegare a loro il tuo pensiero ? non a me io sono una cacchina che assembla diffusori da circa 14 anni
Parli di Efficenza o sensibilità ? con cosa hai misurato i valori che leggo scritti ? hai un grafico di misura con Clio o ARTA ?
con che mic hai effettuato le misure e con che tipo di generatore di onda ?
Quali sonus faber citi ? conosci i paramentri di T&S per calcolarti l'efficenza ?
Le domus concerto arrivano a scendere fino a 2 ohm mettendo in crisi ottime bestie, dubito che il T fenice le possa pilotare senza mettersi seduto
sono cmq due grandezze di misura diverse e formule diverse Andrea in fisica acustica SPL e Efficenza
SPL
20 log10 ( ( Eg x po x (Bxl) x Sd ) / ( 0.00002 x 6.28 x Mms x Re ) )
Efficenza
no: ( 9,64 x 10^-7 ) x ( ( Fs^3 x Vas )/Qes )
Ma andiamo avanti nel concetto T
Perchè sconsigli il reflex ?
Se un AP ha un VAS di 130 litri lo metti in cassa chiusa ? un AP con QTS inf a .35 ha la pace dei sensi in un accordo reflex sia esso un Quasi Butterworth del 3° ordine o un Bessel del 4°
Secondo me per ampli come il T non si deve soltanto ipotizzare il reflex ma, un fattore di merito (Q) ad HOC e ci si riesce solo dopo aver preso la mano con formule e pratica
Sul discorso morel dubito che un diffusore costruito con un Morel CAW 638 86 db di SPL una Re di 6.4 ohm possa essere ascoltato con una Fenice visto che ha messo in crisi merce più cicciotta dovresti sapere che il fenice a livello di Fattore smorzamento sta messo malino diciamo <50 quindi anche con un CMS di 0.72mm Tesla quel woofer non lo ferma il fenice
Riguardo ancora il triphat ti invito a leggere le considerazioni di Diego Nardi sul numero 114 di costruire Hi fi fatte proprio su questo ampli in paragone con il suo gainclone Ci Ciop e diego nardi credo si possa tenere un pò più in considerazione di me visto che, si occupa della riparazione degli Audio Note e scrive su una rivista di elettronica
troverai una frase che sicuramente non gradirai di Diego ma, puoi sempre contattarlo e esporre il tuo pensiero in merito alla Classe T
Non voglio togliere nulla al triphat Dio mi è testimone e tengo a precisarlo ma, nella fisica ci sono dei limiti e un chip non può fare miracoli spero che questo sia ovvio a tutti i parcecipanti al topic e anche a te Andrea
Quindi capisco che tu sei attratto da questi semplici oggetti ma dire che il T suona meglio di un Griphon signature vuol dire dimostrare un grande coraggio è questo il concetto errato IMO nel tuo pensiero e cmq non motivato da concetti fisici.
A sentire te io e altri audiofili abbiamo l'orecchino al naso e prendiamo oggetti che verrebbero surclassati da 20 € di scheda ma, non è cosi altrimenti tutti saremmo standardizzati come impianto e per fortuna che non è cosi, ti spieghi perchè gente come nelson pass non ha perso tempo con il T ma ha fatto un circuito per il Nationals ?
Come mai su CHF che non puoi negare è la migliore rivista di HI Fi non è mai comparso e credo non comparirà mai u progetto con i classe T ?
Conoscendo Fulvio Chiappetta credo che non sarebbe possibile
Non è un attacco a te o agli amici triphattisti e continuo a scriverlo almeno per i primi tempi visto che, qui sono nuovo, la tua filosofia inquadrata nel concetto "spendere poco e sentir bene" è da premiare e sono il primo a linkare questo forum per la sua mission che trovo perfetta ma, da qui a sostenere come tesi incontrastabile che, un T suona meglio di un ottimo AB la vedo ardua Andrea, anche tenendo in considerazione la tua esperienza che cmq a quanto ho capito non racchiude fondamenti di Elettronica Scolastici fatico a darti ragione credimi.
Se invece restiamo nel concetto Spesa poca resa "buona" il T diciamo che Suona senza elevarlo a RE indiscusso degli Ampli, calcola che quel chip lo trovi anche dentro le radioline della sony
con stima
Roberto
Andrea Gianelli ha scritto:
[justify] Attenzione alle balle che circolano in merito... ecco di seguito qualche esempio:
1) le Sonus faber con i loro 86 dB dichiarati (e reali) sono più sensibili di molti altri diffusori, incluse le Indiana Line Tesi (90/91 dB dichiarati e 84/85 misurati);
Balle perchè balle ?
mi sembra un pò sbagliato dire balle Andrea, hai mai esposto questo pensiero in forum di elettronica e DIY dove ci sono persone come Bellino, Maltese, Claudio Negro e Valerio Russo ?
Te la sentiresti di spiegare a loro il tuo pensiero ? non a me io sono una cacchina che assembla diffusori da circa 14 anni
Parli di Efficenza o sensibilità ? con cosa hai misurato i valori che leggo scritti ? hai un grafico di misura con Clio o ARTA ?
con che mic hai effettuato le misure e con che tipo di generatore di onda ?
Quali sonus faber citi ? conosci i paramentri di T&S per calcolarti l'efficenza ?
Le domus concerto arrivano a scendere fino a 2 ohm mettendo in crisi ottime bestie, dubito che il T fenice le possa pilotare senza mettersi seduto
sono cmq due grandezze di misura diverse e formule diverse Andrea in fisica acustica SPL e Efficenza
SPL
20 log10 ( ( Eg x po x (Bxl) x Sd ) / ( 0.00002 x 6.28 x Mms x Re ) )
Efficenza
no: ( 9,64 x 10^-7 ) x ( ( Fs^3 x Vas )/Qes )
Ma andiamo avanti nel concetto T
2) la stessa S3, produttrice delle amplificazioni Fenice in classe T, distribuisce anche i trasduttori Morel, che ben si abbinano a tali amplificatori (inclusa la piccola Fenice 20), nonostante la sensibilità dei woofer non superi gli 86-87 dB, nemmeno con caricamento reflex, che io peraltro sconsiglio...
Perchè sconsigli il reflex ?
Se un AP ha un VAS di 130 litri lo metti in cassa chiusa ? un AP con QTS inf a .35 ha la pace dei sensi in un accordo reflex sia esso un Quasi Butterworth del 3° ordine o un Bessel del 4°
Secondo me per ampli come il T non si deve soltanto ipotizzare il reflex ma, un fattore di merito (Q) ad HOC e ci si riesce solo dopo aver preso la mano con formule e pratica
Sul discorso morel dubito che un diffusore costruito con un Morel CAW 638 86 db di SPL una Re di 6.4 ohm possa essere ascoltato con una Fenice visto che ha messo in crisi merce più cicciotta dovresti sapere che il fenice a livello di Fattore smorzamento sta messo malino diciamo <50 quindi anche con un CMS di 0.72mm Tesla quel woofer non lo ferma il fenice
Riguardo ancora il triphat ti invito a leggere le considerazioni di Diego Nardi sul numero 114 di costruire Hi fi fatte proprio su questo ampli in paragone con il suo gainclone Ci Ciop e diego nardi credo si possa tenere un pò più in considerazione di me visto che, si occupa della riparazione degli Audio Note e scrive su una rivista di elettronica
troverai una frase che sicuramente non gradirai di Diego ma, puoi sempre contattarlo e esporre il tuo pensiero in merito alla Classe T
Non voglio togliere nulla al triphat Dio mi è testimone e tengo a precisarlo ma, nella fisica ci sono dei limiti e un chip non può fare miracoli spero che questo sia ovvio a tutti i parcecipanti al topic e anche a te Andrea
Quindi capisco che tu sei attratto da questi semplici oggetti ma dire che il T suona meglio di un Griphon signature vuol dire dimostrare un grande coraggio è questo il concetto errato IMO nel tuo pensiero e cmq non motivato da concetti fisici.
A sentire te io e altri audiofili abbiamo l'orecchino al naso e prendiamo oggetti che verrebbero surclassati da 20 € di scheda ma, non è cosi altrimenti tutti saremmo standardizzati come impianto e per fortuna che non è cosi, ti spieghi perchè gente come nelson pass non ha perso tempo con il T ma ha fatto un circuito per il Nationals ?
Come mai su CHF che non puoi negare è la migliore rivista di HI Fi non è mai comparso e credo non comparirà mai u progetto con i classe T ?
Conoscendo Fulvio Chiappetta credo che non sarebbe possibile
Non è un attacco a te o agli amici triphattisti e continuo a scriverlo almeno per i primi tempi visto che, qui sono nuovo, la tua filosofia inquadrata nel concetto "spendere poco e sentir bene" è da premiare e sono il primo a linkare questo forum per la sua mission che trovo perfetta ma, da qui a sostenere come tesi incontrastabile che, un T suona meglio di un ottimo AB la vedo ardua Andrea, anche tenendo in considerazione la tua esperienza che cmq a quanto ho capito non racchiude fondamenti di Elettronica Scolastici fatico a darti ragione credimi.
Se invece restiamo nel concetto Spesa poca resa "buona" il T diciamo che Suona senza elevarlo a RE indiscusso degli Ampli, calcola che quel chip lo trovi anche dentro le radioline della sony
con stima
Roberto
Re: Il futuro della classe T
Caro Roberto, come detto si tratta di prove di laboratorio pubblicate sul numero della rivista che avevo indicato a suo tempo.
Per la prefenza della cassa chiusa mi sono già ampiamente espresso in altre discussioni dedicate, col supporto di basi teoriche quali risuonatore di Helmotz: ovvio che è necessario l'impiego di trasduttori adatti a tale tipo di applicazione.
Il tuo messaggio, peraltro gradito, è molto lungo e dunque mi trovo a rispondere in modo sintetico, ma spero sufficientemente chiaro.
Stima ovviamente reciproca e...una buona serata!
PS: colgo l'occasione per invitarti a visionare con molta attenzione il brevetto Tripath che ho fatto inserire a Sergio nella sezione relativa alla documentazione tecnica.
Insisto col dire che non sempre è una questione di prezzo e abbiamo sotto gli occhi (e le orecchie) esempi più o meno recenti: Grundig e classe T sono i più ecaltanti, con Bose che si pone all'estremo opposto (il più sconveniente rapporto qualità/prezzo da me sinora riscontrato).
Per la prefenza della cassa chiusa mi sono già ampiamente espresso in altre discussioni dedicate, col supporto di basi teoriche quali risuonatore di Helmotz: ovvio che è necessario l'impiego di trasduttori adatti a tale tipo di applicazione.
Il tuo messaggio, peraltro gradito, è molto lungo e dunque mi trovo a rispondere in modo sintetico, ma spero sufficientemente chiaro.
Stima ovviamente reciproca e...una buona serata!
PS: colgo l'occasione per invitarti a visionare con molta attenzione il brevetto Tripath che ho fatto inserire a Sergio nella sezione relativa alla documentazione tecnica.
Insisto col dire che non sempre è una questione di prezzo e abbiamo sotto gli occhi (e le orecchie) esempi più o meno recenti: Grundig e classe T sono i più ecaltanti, con Bose che si pone all'estremo opposto (il più sconveniente rapporto qualità/prezzo da me sinora riscontrato).
Andrea Gianelli- Membro classe argento
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