PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Grazie di tutto Ragazzi
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Impressioni d'ascolto Playmax K-01
Finalmente l'ascolto del prototipo è avvenuto...
Premesse:
1- un grazie a Massimo Masotti per l'accoglienza, la gentilezza, la competenza e la disponibilità, perfetto padrone di casa!
2- non sono un recensore, non voglio nè esserlo nè diventarlo, non ho competenza ed esperienza per esserlo... voglio solo trasmettervi le sensazioni che ho provato... siate clementi anche per quanto riguarda la terminologia che non può essere precisa...poi con l'aiuto di nico e di acvtre, magari vi farete un quadro più completo anche perchè dalle firme potete capire che abbiamo impianti abbastanza diversi soprattutto per capire il tipo di suono (timbrica) a cui siamo abituati!
Prime impressioni:
i diffusori non sono "bassosi" (ndr. esosi in basso ), non che non abbiano bassi, ma nel senso che la risposta in frequenza non è molto estesa in basso... non si spingono fino all'oltretomba insomma...
i tweeter a nastro sono strepitosi
Cronaca:
Sono arrivato alle 15 in punto e Massimo ci stava aspettando, Nico è arrivato circa 15 minuti dopo, acvtre e signora verso le 16. Sono rimasto fino alle 17, gli altri si sono intrattenuti di più, non so quanto!
L'impianto è composto da meccanica e convertitore Micromega separati, integrato "occhi blu" McIntosh MA6900 e i diffusori Playmax K-01.
Gli ascolti hanno riguardato pezzi "commerciali" dai Pink Floyd - The dark side of the moon - ai Doors, ai Dream Theater - Awake - e pezzi meno commerciali come U.T. Gandhi, nostro conterraneo e di cui, me ne scuso, da ignorante non ne conoscevo l'esistenza e Petra Magoni - Musica Nuda.
La cosa che mi ha più impressionato sono stati i tweeter a nastro, velocissimi, dettagliati molto aperti... in poche parole strepitosi! Parlando con Massimo, mi ha spiegato che sono dei componenti particolari, costruiti con una membrana di mylar, molto leggera, scendono fino a 2kHz, cosa che i comuni "nastri" si sognano - si fermano di solito a 6kHz. Mi sono piaciuti molto perchè "ricordano" le klipsch come frizzantezza ma sono meno sparati e ovviamente meno direttivi, molto aperti. Il soundstage è molto alto, impressiona! Tutta un'altra storia rispetto alle cupole in seta (che io non riesco più ad ascoltare) e al suono "inglese" classico. Per me non sono affaticanti, anzi, non lo sono nemmeno le Klipsch
I medi mi sono piaciuti allo stesso modo parecchio; le voci femminili mi sono sembrate abbastanza naturali anche se nel complesso c'era qualche sibilante di troppo ma considerate che non abbiamo ascoltato in un ambiente trattato, anzi, nella sala all'ingresso del negozio con la parete destra completamente vetrata!
I bassi sono risultati molto precisi e controllati, secchi, non gonfi, permettono di gustare la track 1 di awake senza impastamenti, i passaggi sono chiari e si distinguono tutti gli strumenti. Il contrabbasso di musica nuda (traccia ?) è chiaro, per niente confuso, si percepiscono le vibrazioni della cassa armonica dello strumento, sembra di averlo lì, a 2 dico 2 passi.
Le 2 ore che avevo a disposizione sono volate, avrei voluto fermarmi di più per ascoltare altra musica commerciale che mi ero portato e provare anche il mio Virtue anche se sono quasi sicuro che non ce l'avrebbe fatta a far cantare come si deve le due "bestie" ... capisco Wasky cosa intendi... d'altra parte il Mc (un 200W per canale su 8 Ohm) aveva gli indicatori che giravano molto spesso oltre ore 12.
Il posizionamento dei diffusori non dovrebbe essere critico (visto che sono in cassa chiusa), magari a ridosso della parete posteriore rinforzano un po' l'emissione in gamma bassa...
Per quanto mi riguarda mi sa che fra un po' ripasserò da Audiomax... magari per riascoltare questi diffusori dopo che avranno "suonato" ancora un po'!
Esperienza splendida, da ripetere sicuramente!
P.S.: Massimo, molto gentilmente, ci aveva preparato anche un piccolo rinfresco, a cui personalmente ho divuto rinunciare perchè dovevo scappare, spero abbiano approfittato i miei compari
Premesse:
1- un grazie a Massimo Masotti per l'accoglienza, la gentilezza, la competenza e la disponibilità, perfetto padrone di casa!
2- non sono un recensore, non voglio nè esserlo nè diventarlo, non ho competenza ed esperienza per esserlo... voglio solo trasmettervi le sensazioni che ho provato... siate clementi anche per quanto riguarda la terminologia che non può essere precisa...poi con l'aiuto di nico e di acvtre, magari vi farete un quadro più completo anche perchè dalle firme potete capire che abbiamo impianti abbastanza diversi soprattutto per capire il tipo di suono (timbrica) a cui siamo abituati!
Prime impressioni:
i diffusori non sono "bassosi" (ndr. esosi in basso ), non che non abbiano bassi, ma nel senso che la risposta in frequenza non è molto estesa in basso... non si spingono fino all'oltretomba insomma...
i tweeter a nastro sono strepitosi
Cronaca:
Sono arrivato alle 15 in punto e Massimo ci stava aspettando, Nico è arrivato circa 15 minuti dopo, acvtre e signora verso le 16. Sono rimasto fino alle 17, gli altri si sono intrattenuti di più, non so quanto!
L'impianto è composto da meccanica e convertitore Micromega separati, integrato "occhi blu" McIntosh MA6900 e i diffusori Playmax K-01.
Gli ascolti hanno riguardato pezzi "commerciali" dai Pink Floyd - The dark side of the moon - ai Doors, ai Dream Theater - Awake - e pezzi meno commerciali come U.T. Gandhi, nostro conterraneo e di cui, me ne scuso, da ignorante non ne conoscevo l'esistenza e Petra Magoni - Musica Nuda.
La cosa che mi ha più impressionato sono stati i tweeter a nastro, velocissimi, dettagliati molto aperti... in poche parole strepitosi! Parlando con Massimo, mi ha spiegato che sono dei componenti particolari, costruiti con una membrana di mylar, molto leggera, scendono fino a 2kHz, cosa che i comuni "nastri" si sognano - si fermano di solito a 6kHz. Mi sono piaciuti molto perchè "ricordano" le klipsch come frizzantezza ma sono meno sparati e ovviamente meno direttivi, molto aperti. Il soundstage è molto alto, impressiona! Tutta un'altra storia rispetto alle cupole in seta (che io non riesco più ad ascoltare) e al suono "inglese" classico. Per me non sono affaticanti, anzi, non lo sono nemmeno le Klipsch
I medi mi sono piaciuti allo stesso modo parecchio; le voci femminili mi sono sembrate abbastanza naturali anche se nel complesso c'era qualche sibilante di troppo ma considerate che non abbiamo ascoltato in un ambiente trattato, anzi, nella sala all'ingresso del negozio con la parete destra completamente vetrata!
I bassi sono risultati molto precisi e controllati, secchi, non gonfi, permettono di gustare la track 1 di awake senza impastamenti, i passaggi sono chiari e si distinguono tutti gli strumenti. Il contrabbasso di musica nuda (traccia ?) è chiaro, per niente confuso, si percepiscono le vibrazioni della cassa armonica dello strumento, sembra di averlo lì, a 2 dico 2 passi.
Le 2 ore che avevo a disposizione sono volate, avrei voluto fermarmi di più per ascoltare altra musica commerciale che mi ero portato e provare anche il mio Virtue anche se sono quasi sicuro che non ce l'avrebbe fatta a far cantare come si deve le due "bestie" ... capisco Wasky cosa intendi... d'altra parte il Mc (un 200W per canale su 8 Ohm) aveva gli indicatori che giravano molto spesso oltre ore 12.
Il posizionamento dei diffusori non dovrebbe essere critico (visto che sono in cassa chiusa), magari a ridosso della parete posteriore rinforzano un po' l'emissione in gamma bassa...
Per quanto mi riguarda mi sa che fra un po' ripasserò da Audiomax... magari per riascoltare questi diffusori dopo che avranno "suonato" ancora un po'!
Esperienza splendida, da ripetere sicuramente!
P.S.: Massimo, molto gentilmente, ci aveva preparato anche un piccolo rinfresco, a cui personalmente ho divuto rinunciare perchè dovevo scappare, spero abbiano approfittato i miei compari
bartman- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 22.12.10
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
wasky ha scritto:Grazie di tutto Ragazzi
E de che??? Grazie a te che ce le hai segnalate!
A proposito Roberto, tu le hai ascoltate da Renato, prima che tornassero su in Friuli?
bartman- Membro classe bronzo
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Questi diffusori sono venduti solo in kit o anche già pronti all'ascolto?
Alessio Zenga- Membro classe bronzo
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Alessio Zenga ha scritto:Questi diffusori sono venduti solo in kit o anche già pronti all'ascolto?
dovrebbero esserci tre kit il primo small (solo ap e filtri) poi medium(ap+filtri+tagli) poi large (ap+filtri+mobile)
Comunque non vorrei dire inesattezze quindi contattalo direttamente che è meglio http://www.audiomaxitalia.com/kit/prod/playmax_k01_small.html?tx_ttproducts_pi1[backPID]=71&cHash=4e69dcf99d
nicommush- Membro di riguardo
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
nicommush ha scritto:Alessio Zenga ha scritto:Questi diffusori sono venduti solo in kit o anche già pronti all'ascolto?
dovrebbero esserci tre kit il primo small (solo ap e filtri) poi medium(ap+filtri+tagli) poi large (ap+filtri+mobile)
Comunque non vorrei dire inesattezze quindi contattalo direttamente che è meglio http://www.audiomaxitalia.com/kit/prod/playmax_k01_small.html?tx_ttproducts_pi1[backPID]=71&cHash=4e69dcf99d
In tutti i kit sono compresi anche i piedistalli, quelli che nelle foto appaiono grezzi - quelli che vedete comunque non sono definitivi, li devono rivedere/rimpicciolire.
Probabilmente verrà fornita anche la versione finita, "chiavi in mano" per così dire, ma il prezzo non è stato ancora stabilito... puoi comunque facilmente immaginare, vista la costruzione particolare, il costo!
bartman- Membro classe bronzo
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
bartman ha scritto:wasky ha scritto:Grazie di tutto Ragazzi
E de che??? Grazie a te che ce le hai segnalate!
A proposito Roberto, tu le hai ascoltate da Renato, prima che tornassero su in Friuli?
Io ho sentito la first version di quel diffusore Bartoma poi, Renato ha modificato piccole cosette quindi dovrei risentirlo bene
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"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
ma un woofer da 12" no?
ciao a tutti!! molto belle, devo dire!! il look mi garba, e il tweeter a nastro, di solito, lo adoro, però, vista la grandezza del diffusore, non era il caso, a sto punto, di allargare di un poco il mobile delle basse e alloggiarci almeno un bel 12", no??!! Così forse si godeva in toto sapete, il ciccio della musica mi piaceeeeee assaiiiiiiiiiii
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
E finalmente riesco a scrivere anch'io due righe riguardo l'ascolto di queste playmax.
Solite premesse: non sono recensore, non ho ascoltato millemila impianti, non ho abbastanza anni per averlo potuto fare, sono opinioni personali, bla bla bla bla...ecc ecc le solite cose.
Primo impatto: la superficie occupata in pianta dai diffusori è sufficientemente contenuta e, nonostante siano piuttosto alti rispetto alla media di quelli che si vedono in giro, o che conosco, non avevano un aspetto prorompente o esageratamente aggressivo, quindi secondo me si possono adattare abbastanza facilmente in ambiente, compatibilmente col colore scelto, ovviamente.
Inoltre, trovo la forma piuttosto gradevole, personalmente, il fatto che tutti gli angoli siano smussati, che la parte alta sia inclinata, anche se per necessità, e lo “smagrimento” presente tra le due sezionii, zona dove risiede il crossover, sono tutti fattori che donano un aspetto piacevole e slanciato.
Purtroppo sono arrivato appena alle 16, grazie alle indicazioni COMPLETAMENTE sbagliate di una gentile signora e a quel pirla che faceva scuola guida di autocarro....di sabato pomeriggio?!? Senza nulla togliere al GPS che non si trovava, nel senso che mi diceva di essere a Milano.
Tutto questo preambolo per dire che ho ascoltato le casse per poco più di un'ora senza alcuni confronti con altre elettroniche. Diciamo il tempo necessario per farsi una prima idea di come possano suonare.
Inoltre, non dimentichiamoci che erano i primissimi vagiti, quindi totalmente privi di rodaggio. Fattore da tenere bene in considerazione a mio parere, soprattutto per dei diffusori.
Premessa alle opinioni di ascolto: l'ambiente, come anticipato da bartman e a detta dello stesso Masotti, non era dei migliori a causa di una lunga vetrata su un lato e pareti in cartongesso, però la pavimentazione era un solido parquet con tappeti a pelo alto, la stanza piuttosto profonda e larga almeno 4 metri circa (a spanne), quindi assolutamente NON cubica.
Tutto ciò lo dico per garantire la maggiore obbiettività possibile e per far rendere perfettamente conto delle condizioni di ascolto. Dati necessari per una lettura critica delle opinioni.
Ascolto: il volume non credo raggiungesse i 120db, tanto amati dai “giostrai” , ma era ad una soglia più umana permettendo la massima godibilità della musica.
Il tutto, almeno per me, è iniziato con un potentissimo 6:00 dei Dream Theater dall'album Awake, uno dei loro migliori, e la voce di Labrie non è mai stata così rock, potente, cattiva, aggressiva, forse è più corretto dire non è mai stata così, in assoluto, almeno per me.
Altra cosa che ho notato è la notevole distinzione che si percepiva per ogni strumento, nonostante la traccia sia piuttosto veloce e agitata. Il basso era completamente staccato dagli assoli di chitarra, mentre Portnoy continuava con la sua doppia grancassa, e il tutto manteneva una buona amalgama.
A essere sincero però, mi è sembrato un filo pungente l’ascolto. (dopo sarò più esaustivo)
Poi siamo passati a dei più classici e calmi Pink Floyd e non poteva mancare “the great gig in the sky”, un pezzo d’obbligo.
Qui devo essere sincero: la voce e tutti i virtuosismi della cantante erano favolosi, si percepiva l’effettiva presenza di una voce nella stanza.
Quello che più stupiva era l’impressione di avere qualcuno davanti a se, che stava suonando, mi rendo conto, mentre lo scrivo, che possa sembrare assurdo, ma la sensazione era proprio quella. Non riesco a trovare migliore descrizione e credo di non esagerare minimamente.
Poi c’è stata una rapida successione di doors, jazz vario, pezzi piacevoli e resi bene, ma niente di esaltante...ma poi, in un bel momento, sono rimasto INCANTATO, quando ho sentito, per la prima volta in vita mia, “come together” cantata da Petra Magoni nell’album “musica nuda”.
Io e la mia morosa ci siamo guardati e abbiamo detto “CACCHIO!!!”.
In primis, la voce è stupenda e infatti mi devo procurerare l’album al più presto e poi il contrabbasso che usciva da quelle casse era davvero...un contrabbasso, niente di più niente di meno.
Mi spiego meglio. Mi è capitato di sentire casse dotate di basso, ma si limitava ad essere un basso, per l’appunto, una montagna di frequenze tonanti, ma non riuscivi a percepire quelle che sono le caratteristiche di uno strumento, quali le sue risonanze, vibrazioni, colori, calore.
Bisogna sicuramente, e sottolineo sicuramente, dare un grande merito alla eccellente registrazione, ma è innegabile che parte del merito dell’emozione e delle sensazioni sia dovuto alla qualità dell’impianto e quindi delle casse, essendo l’elemento più caratterizzante.
Infine, breve pausa di confronto e piacevole discussione su caratteri tecnici, teorie, filosofie, esistenza di Dio e asini volanti.
Ma prima di andare via, almeno un altro paio di pezzi, non ho resistito.
Intanto che Massimo Masotti preparava la traccia ho preso in mano una rivista con l’intenzione di darle una veloce scorsa, per vedere qualche articolo interessante. Ebbene dovete credermi, ma non ci sono riuscito, appena è partito “lo schiaccianoci” non ho potuto esimermi dall’ascoltare il brano, ha attirato la mia attenzione come una calamita con un’inifinità di dettagli.
Ultime considerazioni e conclusione: ma quindi questi diffusori sono perfetti e non hanno difetti? Ma neanche per sogno! Ovvio che non possono essere perfette.
Come ho accennato prima, e a detta anche della mia morosa, la presentazione è un po’ pungente e altamente dettagliata, infatti mi è stato confermato che il medio alto è leggermente enfatizzto, non a caso la chitarra di Petrucci era molto “avanti”. Ciò nonostante l’ascolto non risultava eccessivamente faticoso o freddo, ma più che altro richiedeva attenzione.
Vorrei far osservare questa caratteristica, queste sono casse che si fanno notare, che richiedono attenzione, appunto, o ascolti o fai altro. Questo può essere sia un pregio che un difetto, a voi la scelta.
Il basso è quello di una sospensione pneumatica, quindi non sarà mai profondissimo e sarà presente solo quando dovrà esserlo, ma in tal caso sarà piacevole, possente e fermo.
A esser sincero ogni tanto avrei preferito qualcosina di più, ma può essere che le sospensioni debbano slegarsi un po’.
Il soundstage è ampio e con una davvero ottima focalizzazione, ma soprattutto molto alto, ben al di sopra dei diffusori, tanto che sembrava suonasse solo la parte superiore delle casse.
Tutto l’insieme dona alla musica un grande senso di verità, realtà e matericità.
Appena tornato a casa non poteva mancare una veloce comparativa col mio impianto, il quale si è dimostrato di tutto rispetto considerata la spesa contenuta grazie al mercatino usato, ma che sotto ogni aspetto mancava di qualcosina.
Il suono più compassato delle mie keilidh, a confronto con le playmax, è molto più “comodo”, quindi adatto anche al sottofondo e ad ascolti prolungati, ma meno realistico.
The great gig in the sky non è la stessa cosa e la voce è molto più lontana, gli manca quel quid di spinta ed energia.
@bartman: la morosa dice che sei buon gustaio.
P.S.: scusate la lunghezza, ma avendo avuto l’onore di partecipare ad un’anteprima nazionale, mi sono sentito in dovere di essere il più esauriente possibile.
P.P.S.: un grazie gigantesco a Massimo Masotti, persona davvero gentile e sincera, con una evidente preparazione alle spalle, che ci ha offerto un piacevole quanto inaspettato spuntino.
Devo anche chiedere scusa, perchè nell’eccitazione del momento sono entrato nel suo negozio bypassandolo salutando direttamente nicommush e bartman per poi ascoltare subito la musica. (peggio dei bambini)
Solite premesse: non sono recensore, non ho ascoltato millemila impianti, non ho abbastanza anni per averlo potuto fare, sono opinioni personali, bla bla bla bla...ecc ecc le solite cose.
Primo impatto: la superficie occupata in pianta dai diffusori è sufficientemente contenuta e, nonostante siano piuttosto alti rispetto alla media di quelli che si vedono in giro, o che conosco, non avevano un aspetto prorompente o esageratamente aggressivo, quindi secondo me si possono adattare abbastanza facilmente in ambiente, compatibilmente col colore scelto, ovviamente.
Inoltre, trovo la forma piuttosto gradevole, personalmente, il fatto che tutti gli angoli siano smussati, che la parte alta sia inclinata, anche se per necessità, e lo “smagrimento” presente tra le due sezionii, zona dove risiede il crossover, sono tutti fattori che donano un aspetto piacevole e slanciato.
Purtroppo sono arrivato appena alle 16, grazie alle indicazioni COMPLETAMENTE sbagliate di una gentile signora e a quel pirla che faceva scuola guida di autocarro....di sabato pomeriggio?!? Senza nulla togliere al GPS che non si trovava, nel senso che mi diceva di essere a Milano.
Tutto questo preambolo per dire che ho ascoltato le casse per poco più di un'ora senza alcuni confronti con altre elettroniche. Diciamo il tempo necessario per farsi una prima idea di come possano suonare.
Inoltre, non dimentichiamoci che erano i primissimi vagiti, quindi totalmente privi di rodaggio. Fattore da tenere bene in considerazione a mio parere, soprattutto per dei diffusori.
Premessa alle opinioni di ascolto: l'ambiente, come anticipato da bartman e a detta dello stesso Masotti, non era dei migliori a causa di una lunga vetrata su un lato e pareti in cartongesso, però la pavimentazione era un solido parquet con tappeti a pelo alto, la stanza piuttosto profonda e larga almeno 4 metri circa (a spanne), quindi assolutamente NON cubica.
Tutto ciò lo dico per garantire la maggiore obbiettività possibile e per far rendere perfettamente conto delle condizioni di ascolto. Dati necessari per una lettura critica delle opinioni.
Ascolto: il volume non credo raggiungesse i 120db, tanto amati dai “giostrai” , ma era ad una soglia più umana permettendo la massima godibilità della musica.
Il tutto, almeno per me, è iniziato con un potentissimo 6:00 dei Dream Theater dall'album Awake, uno dei loro migliori, e la voce di Labrie non è mai stata così rock, potente, cattiva, aggressiva, forse è più corretto dire non è mai stata così, in assoluto, almeno per me.
Altra cosa che ho notato è la notevole distinzione che si percepiva per ogni strumento, nonostante la traccia sia piuttosto veloce e agitata. Il basso era completamente staccato dagli assoli di chitarra, mentre Portnoy continuava con la sua doppia grancassa, e il tutto manteneva una buona amalgama.
A essere sincero però, mi è sembrato un filo pungente l’ascolto. (dopo sarò più esaustivo)
Poi siamo passati a dei più classici e calmi Pink Floyd e non poteva mancare “the great gig in the sky”, un pezzo d’obbligo.
Qui devo essere sincero: la voce e tutti i virtuosismi della cantante erano favolosi, si percepiva l’effettiva presenza di una voce nella stanza.
Quello che più stupiva era l’impressione di avere qualcuno davanti a se, che stava suonando, mi rendo conto, mentre lo scrivo, che possa sembrare assurdo, ma la sensazione era proprio quella. Non riesco a trovare migliore descrizione e credo di non esagerare minimamente.
Poi c’è stata una rapida successione di doors, jazz vario, pezzi piacevoli e resi bene, ma niente di esaltante...ma poi, in un bel momento, sono rimasto INCANTATO, quando ho sentito, per la prima volta in vita mia, “come together” cantata da Petra Magoni nell’album “musica nuda”.
Io e la mia morosa ci siamo guardati e abbiamo detto “CACCHIO!!!”.
In primis, la voce è stupenda e infatti mi devo procurerare l’album al più presto e poi il contrabbasso che usciva da quelle casse era davvero...un contrabbasso, niente di più niente di meno.
Mi spiego meglio. Mi è capitato di sentire casse dotate di basso, ma si limitava ad essere un basso, per l’appunto, una montagna di frequenze tonanti, ma non riuscivi a percepire quelle che sono le caratteristiche di uno strumento, quali le sue risonanze, vibrazioni, colori, calore.
Bisogna sicuramente, e sottolineo sicuramente, dare un grande merito alla eccellente registrazione, ma è innegabile che parte del merito dell’emozione e delle sensazioni sia dovuto alla qualità dell’impianto e quindi delle casse, essendo l’elemento più caratterizzante.
Infine, breve pausa di confronto e piacevole discussione su caratteri tecnici, teorie, filosofie, esistenza di Dio e asini volanti.
Ma prima di andare via, almeno un altro paio di pezzi, non ho resistito.
Intanto che Massimo Masotti preparava la traccia ho preso in mano una rivista con l’intenzione di darle una veloce scorsa, per vedere qualche articolo interessante. Ebbene dovete credermi, ma non ci sono riuscito, appena è partito “lo schiaccianoci” non ho potuto esimermi dall’ascoltare il brano, ha attirato la mia attenzione come una calamita con un’inifinità di dettagli.
Ultime considerazioni e conclusione: ma quindi questi diffusori sono perfetti e non hanno difetti? Ma neanche per sogno! Ovvio che non possono essere perfette.
Come ho accennato prima, e a detta anche della mia morosa, la presentazione è un po’ pungente e altamente dettagliata, infatti mi è stato confermato che il medio alto è leggermente enfatizzto, non a caso la chitarra di Petrucci era molto “avanti”. Ciò nonostante l’ascolto non risultava eccessivamente faticoso o freddo, ma più che altro richiedeva attenzione.
Vorrei far osservare questa caratteristica, queste sono casse che si fanno notare, che richiedono attenzione, appunto, o ascolti o fai altro. Questo può essere sia un pregio che un difetto, a voi la scelta.
Il basso è quello di una sospensione pneumatica, quindi non sarà mai profondissimo e sarà presente solo quando dovrà esserlo, ma in tal caso sarà piacevole, possente e fermo.
A esser sincero ogni tanto avrei preferito qualcosina di più, ma può essere che le sospensioni debbano slegarsi un po’.
Il soundstage è ampio e con una davvero ottima focalizzazione, ma soprattutto molto alto, ben al di sopra dei diffusori, tanto che sembrava suonasse solo la parte superiore delle casse.
Tutto l’insieme dona alla musica un grande senso di verità, realtà e matericità.
Appena tornato a casa non poteva mancare una veloce comparativa col mio impianto, il quale si è dimostrato di tutto rispetto considerata la spesa contenuta grazie al mercatino usato, ma che sotto ogni aspetto mancava di qualcosina.
Il suono più compassato delle mie keilidh, a confronto con le playmax, è molto più “comodo”, quindi adatto anche al sottofondo e ad ascolti prolungati, ma meno realistico.
The great gig in the sky non è la stessa cosa e la voce è molto più lontana, gli manca quel quid di spinta ed energia.
@bartman: la morosa dice che sei buon gustaio.
P.S.: scusate la lunghezza, ma avendo avuto l’onore di partecipare ad un’anteprima nazionale, mi sono sentito in dovere di essere il più esauriente possibile.
P.P.S.: un grazie gigantesco a Massimo Masotti, persona davvero gentile e sincera, con una evidente preparazione alle spalle, che ci ha offerto un piacevole quanto inaspettato spuntino.
Devo anche chiedere scusa, perchè nell’eccitazione del momento sono entrato nel suo negozio bypassandolo salutando direttamente nicommush e bartman per poi ascoltare subito la musica. (peggio dei bambini)
Ultima modifica di acvtre il Mer 28 Set 2011 - 10:32 - modificato 1 volta.
acvtre- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 15.06.09
Numero di messaggi : 1834
Località : Romans d'Isonzo (GO)
Provincia : Adelante
Occupazione/Hobby : studente d'ingegneria dei materiali a Trieste
Impianto : Sorgente: voyage pc
Dac: ???
Amplificatore: per ora un vecchio sony TA-AX250
Diffusori: linn keilidh (con basi in granito)
Mobile: tnt-flexy autocostruito
Audio portatile: smartphone sony xperia sole, superlux hd381, x-minimax
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
ooooooooohhhhhhhhh
finalmente... di ma ti sei perso anche al ritorno visto che hai latitato così tanto prima di scrivere un 2 righe?
Comunque a parte le battute, ti trovo in perfetta sintonia con quanto ho sentito anch'io!
Beh, non era nemmeno condominiale
Comunque una prova con una 40ina o poco più di W la farei
P.S.: Masotti fa Massimo di nome, non Mario
P.P.S.:
finalmente... di ma ti sei perso anche al ritorno visto che hai latitato così tanto prima di scrivere un 2 righe?
Comunque a parte le battute, ti trovo in perfetta sintonia con quanto ho sentito anch'io!
il volume non credo raggiungesse i 120db, tanto amati dai “giostrai” , ma era ad una soglia più umana permettendo la massima godibilità della musica.
Beh, non era nemmeno condominiale
Comunque una prova con una 40ina o poco più di W la farei
P.S.: Masotti fa Massimo di nome, non Mario
P.P.S.:
si è accorta eh, infatti da qualche settimana mi sono messo a dieta...@bartman: la morosa dice che sei buon gustaio.
bartman- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 22.12.10
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Però io ho scritto di più e la maestra ha detto che va bene, gne gne gnebartman ha scritto:ooooooooohhhhhhhhh
finalmente... di ma ti sei perso anche al ritorno visto che hai latitato così tanto prima di scrivere un 2 righe?
Comunque a parte le battute, ti trovo in perfetta sintonia con quanto ho sentito anch'io!
Immediatamente corretto, onta e disonore e vergogna sulla mia testa.bartman ha scritto:P.S.: Masotti fa Massimo di nome, non Mario
Ahah, però lo scambio mi sembra un po' troppo solidale e poco equo.bartman ha scritto:si è accorta eh, infatti da qualche settimana mi sono messo a dieta...
acvtre- Membro classe bronzo
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Dac: ???
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Grazie ancora per aver portato una "VERA" testimonianza non quella di un recensore sono queste le prove migliori e le cose che si devono leggere
Siete precettati tutti e due come Recensori ovviamente a gratisse
Siete precettati tutti e due come Recensori ovviamente a gratisse
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"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Sono onorato!wasky ha scritto:Grazie ancora per aver portato una "VERA" testimonianza non quella di un recensore sono queste le prove migliori e le cose che si devono leggere
Siete precettati tutti e due come Recensori ovviamente a gratisse
acvtre- Membro classe bronzo
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Dac: ???
Amplificatore: per ora un vecchio sony TA-AX250
Diffusori: linn keilidh (con basi in granito)
Mobile: tnt-flexy autocostruito
Audio portatile: smartphone sony xperia sole, superlux hd381, x-minimax
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
wasky ha scritto:Grazie ancora per aver portato una "VERA" testimonianza non quella di un recensore sono queste le prove migliori e le cose che si devono leggere
Siete precettati tutti e due come Recensori ovviamente a gratisse
Lusingato... ma non è il caso
bartman- Membro classe bronzo
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Impianto : Fuso!
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
L'impianto alle spalle dei diffusori è già stato descritto da bartman, ma ci tengo a precisare che avevamo un Mcintosh bello ciccio e una sorgente micromega in due telai, quindi sicuramente il fatto di avere elettroniche no-compromise, o quasi, a sostegno delle casse credo che abbia fatto la sua differenza. Purtroppo non saprei dire quanta, visto che non siamo riusciti a fare confronti.
Dopo averle scassato le togne, la mia morosa si è degnata di darmi un parere dopo-ascolto, che riporto letteralmente: "partendo dal presupposto che di queste cose ci capisco poco se non niente, a mio parere il suono risultava chiaro e pulito,anche se leggermente tagliente...esteticamente le ho trovate gradevoli"
Dopo averle scassato le togne, la mia morosa si è degnata di darmi un parere dopo-ascolto, che riporto letteralmente: "partendo dal presupposto che di queste cose ci capisco poco se non niente, a mio parere il suono risultava chiaro e pulito,anche se leggermente tagliente...esteticamente le ho trovate gradevoli"
acvtre- Membro classe bronzo
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Provincia : Adelante
Occupazione/Hobby : studente d'ingegneria dei materiali a Trieste
Impianto : Sorgente: voyage pc
Dac: ???
Amplificatore: per ora un vecchio sony TA-AX250
Diffusori: linn keilidh (con basi in granito)
Mobile: tnt-flexy autocostruito
Audio portatile: smartphone sony xperia sole, superlux hd381, x-minimax
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
acvtre ha scritto:"partendo dal presupposto che di queste cose ci capisco poco se non niente, a mio parere il suono risultava chiaro e pulito,anche se leggermente tagliente...esteticamente le ho trovate gradevoli"
Gran donna, complimenti!
bartman- Membro classe bronzo
- Data d'iscrizione : 22.12.10
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Località : Là
Impianto : Fuso!
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Aggiorno il Topic dopo aver sentito il caro Massimo Masotti questo ragazzo è un eroe si è fatto 1400 Km in 2 gg per affinare insieme con Renato il nuovo crossover anche in base ai commenti e ascolti dei ragazzi del T-Forum intervenuti
Ecco il nuovo Xover by Giussani
FFT @ 1/3 ottava
Impedenza
Ecco il nuovo Xover by Giussani
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Impedenza
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Grande novitàwasky ha scritto:Aggiorno il Topic dopo aver sentito il caro Massimo Masotti questo ragazzo è un eroe si è fatto 1400 Km in 2 gg per affinare insieme con Renato il nuovo crossover anche in base ai commenti e ascolti dei ragazzi del T-Forum intervenuti
Vediamo se riesco a ri-passare da Massimo in uno dei prossimi weekend!
bartman- Membro classe bronzo
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Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Il pdf da scaricare e leggere
http://www.renatogiussani.it/varie/Audioplay/Progetti/PlayMax%20K-01.pdf
http://www.renatogiussani.it/varie/Audioplay/Progetti/PlayMax%20K-01.pdf
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"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
Re: PLAYMax K-01 Renato Giussani e Audiomax
Massimo Masotti (http://www.audiomaxitalia.com) offre una session di ascolto pubblica di questo kit presso la sede di Audiomax sabato prossimo 5 novembre a partire dalle 9:00 di mattina e per tutta la giornata fino alla chiusura.
_________________
"Sentire non è altro che una facoltà permessa da uno dei nostri cinque sensi ma ascoltare è un'arte." Frank Tyger
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