In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
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Marco Ravich
Vella
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In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Vediamo un pò se riesco a migliorare qualcosa nella sezione pc music del Vella-impianto, mi sono detto, e ho scaricato la demo di JRiver Music Center. Da confrontare con Foobar 2000, residente sul mio netbook (usando Wasapi su Foobar e Wasapi event style su JRiver). Chissamai che con i 50$ di JRiver porto a casa qualche risultato.
Sui forum, nostrani e non, i pareri sui due software si sprecano, e come al solito ce n’è per tutti i gusti. C’è chi dice che è meglio l’uno, chi dice che è meglio l’altro e chi sostiene che non c’è nessuna differenza. Prima cosa: la differenza c’è, secondo me.
Poi per valutarli mi son messo a fare confronti in un’attività di attacca-stacca virtuale.
E mentre ero in groppa al mio fido Beverly, in Viale Padova, ho ripensato ad un tipo antropologico che ho incontrato sovente nei forum hi-fi. E’ il Musicofilo-Sarcastico-Indeciso, aka MSI.
L’MSI si definisce lui stesso Musicofilo, e si accanisce sull’Audiofilo Standard. L’AS sarebbe un tizio che: non ascolta la musica, ma l’impianto e il suono; ascolta sempre quei quattro dischi audiofili; spende una vagonata di soldi inutilmente concentrandosi sulla marca e il blasone; è socialmente disagiato e poco propenso al confronto, identificandosi ossessivamente sull’ultimo marchio acquistato. L’MSI, per contro, gode in modo profondo della musica, spendendo il giusto, e sarcasticamente fa notare tutto questo, con malcelato senso di superiorità. Salvo poi, in preda ad una divorante indecisione ontologica, scrivere e discutere sui forum hifi pieni di Audiofili Standard.
Alle volte, come nel caso del confronto Foobar/JRiver, effettivamente mi sento un pò l’Audiofilo Standard (a parte il fattore pecunia, che manca). Ma vorrei difendermi.
Primo, è vero, alle volte mi concentro ossessivamente sul suono, sul timbro. Ma questo è solo un’altro modo di ascoltare, non necessariamente meno nobile. Anzi, molti compositori hanno basato alcune opere proprio sul timbro, sullle diverse sfumature puramente soniche della grana e tessitura dello strumento, o della voce. Immergersi nella sensazione dello spazio modificato dal manto sonoro, aggrapparsi alle diverse superfici di suono alle volte mi aliena, piacevolmente. Incidentalmente, capita spesso quando sto “ascoltando l’impianto”.
E poi, quando faccio qualche confronto succede che ascolto e riascolto (beh, forse in modo ossessivo, è vero) per venti minuti lo stesso spezzone, magari della durata di 15, 20 secondi. Sto ancora ascoltando l’impianto, come dice l’MSI? Si, ma anche in questo caso, e dai e dai, succede qualcosa di più: piano piano scivolo dentro in quel riquadro di musica come non riuscirei a fare altrimenti, scavando fino in fondo, trovando relazioni nascoste e sottili. E’ uno stato mentale simile a quando si ripete compulsivamente un gesto, magari facendo sport: dopo un pò si sale ad un livello superiore di consapevolezza, possibile solo attraverso una ripetitività ottusa e la sospensione parziale del controllo cosciente.
Tornando a Foobar vs JRiver, mi è parso evidente che non ci sia un vincitore assoluto. Dipende, come sempre, dall’impianto che deve alimentare a valle.
Foobar fornisce un suono più clinico, dissezionando in modo più preciso la musica. Alle volte spostando in modo indebito l’attenzione verso dettagli minuti. Il messaggio è più brillante rispetto a JRiver. Facendo ciò, l’intelligibilità dei diversi strati sonori ne guadagna, quando il brano si complica e si appesantisce. Con più facilità riesco a seguire e separare i diversi piani, gruppi di strumenti. Anche con il basso di Gary Willis (No Sweat, rip dal CD), che ha un suono pesante, con un attacco lasco e molto carico di effetti, Foobar riesce a contenerlo lì sotto e seguo il dispiegarsi delle impronte di quei giri geniali.
D’altra parte, JRiver dona più corpo agli strumenti, un pò più di ricchezza armonica, e forse più realismo. Il contrabbasso che accompagna Cassandra Wilson su Lover come back to me (da Loverly, rip da CD) è più pesante con JRiver, arrotondato. Quando un colpo un pò più energico del polpastrello sulla corda la fa sbattere sulla tastiera, con Foobar il suono è chiaramente percettibile e secco. Con JRIver è invece nascosto dietro la vibrazione della corda e il risuonare del legno.
Le voci di Foobar sono più prominenti ma meno intime, mentre con JRiver il contatto emozionale di quel simulacro di rapporto umano che è il canto riprodotto, arriva più diretto. Ascoltando Summa di Arvo Part con l’Hilliard Ensemble (da Arbos, ECM ovviamente) con Foobar, l’accento è posto sulle distinitvità delle voci del coro, ognuna con una sua delicatezza disarmante. Con JRiver, il fulcro è l’insieme e la sua coerenza ecclesiale, che è maggiore della somma delle parti. La solennità del brano (e di tutto il disco, a dire la veità) è sorretta dal contributo dell’effetto ambientale della registrazione, con riverberi da ECM: con entrambi i player i riverberi sono un piacere, sebbene con Foobar siamo un filo pù distanti dal coro.
Come spesso succede nei confronti di arnesi che suonano, la questione è quella dell'equilibrio tra dettaglio (Foobar) e fluire della musica (JRiver), tra piacere del particolare (Foobar) e integrazione emozionante del “tutto” (JRiver).
Sempificando: Foobar è relativamente più chiaro, leggero, trasparente. JRiver più ricco, corposo, scuro.
La scelta dipende dal resto dello “stereo”, of course. Io, in generale, preferisco il suono alla JRiver, ma sia l’ampli che i diffusori soprattutto mi danno già quelle sfumature. E quindi mi sa che mi tengo Foobar: tiro fuori un pò di grinta e dettaglio che domo più a valle.
Se però avessi un impianto già chiarello di suo, JRiver potrebbe dare un tocco di morbidezza che potrebbe non guastare.
A risentirci
Sui forum, nostrani e non, i pareri sui due software si sprecano, e come al solito ce n’è per tutti i gusti. C’è chi dice che è meglio l’uno, chi dice che è meglio l’altro e chi sostiene che non c’è nessuna differenza. Prima cosa: la differenza c’è, secondo me.
Poi per valutarli mi son messo a fare confronti in un’attività di attacca-stacca virtuale.
E mentre ero in groppa al mio fido Beverly, in Viale Padova, ho ripensato ad un tipo antropologico che ho incontrato sovente nei forum hi-fi. E’ il Musicofilo-Sarcastico-Indeciso, aka MSI.
L’MSI si definisce lui stesso Musicofilo, e si accanisce sull’Audiofilo Standard. L’AS sarebbe un tizio che: non ascolta la musica, ma l’impianto e il suono; ascolta sempre quei quattro dischi audiofili; spende una vagonata di soldi inutilmente concentrandosi sulla marca e il blasone; è socialmente disagiato e poco propenso al confronto, identificandosi ossessivamente sull’ultimo marchio acquistato. L’MSI, per contro, gode in modo profondo della musica, spendendo il giusto, e sarcasticamente fa notare tutto questo, con malcelato senso di superiorità. Salvo poi, in preda ad una divorante indecisione ontologica, scrivere e discutere sui forum hifi pieni di Audiofili Standard.
Alle volte, come nel caso del confronto Foobar/JRiver, effettivamente mi sento un pò l’Audiofilo Standard (a parte il fattore pecunia, che manca). Ma vorrei difendermi.
Primo, è vero, alle volte mi concentro ossessivamente sul suono, sul timbro. Ma questo è solo un’altro modo di ascoltare, non necessariamente meno nobile. Anzi, molti compositori hanno basato alcune opere proprio sul timbro, sullle diverse sfumature puramente soniche della grana e tessitura dello strumento, o della voce. Immergersi nella sensazione dello spazio modificato dal manto sonoro, aggrapparsi alle diverse superfici di suono alle volte mi aliena, piacevolmente. Incidentalmente, capita spesso quando sto “ascoltando l’impianto”.
E poi, quando faccio qualche confronto succede che ascolto e riascolto (beh, forse in modo ossessivo, è vero) per venti minuti lo stesso spezzone, magari della durata di 15, 20 secondi. Sto ancora ascoltando l’impianto, come dice l’MSI? Si, ma anche in questo caso, e dai e dai, succede qualcosa di più: piano piano scivolo dentro in quel riquadro di musica come non riuscirei a fare altrimenti, scavando fino in fondo, trovando relazioni nascoste e sottili. E’ uno stato mentale simile a quando si ripete compulsivamente un gesto, magari facendo sport: dopo un pò si sale ad un livello superiore di consapevolezza, possibile solo attraverso una ripetitività ottusa e la sospensione parziale del controllo cosciente.
Tornando a Foobar vs JRiver, mi è parso evidente che non ci sia un vincitore assoluto. Dipende, come sempre, dall’impianto che deve alimentare a valle.
Foobar fornisce un suono più clinico, dissezionando in modo più preciso la musica. Alle volte spostando in modo indebito l’attenzione verso dettagli minuti. Il messaggio è più brillante rispetto a JRiver. Facendo ciò, l’intelligibilità dei diversi strati sonori ne guadagna, quando il brano si complica e si appesantisce. Con più facilità riesco a seguire e separare i diversi piani, gruppi di strumenti. Anche con il basso di Gary Willis (No Sweat, rip dal CD), che ha un suono pesante, con un attacco lasco e molto carico di effetti, Foobar riesce a contenerlo lì sotto e seguo il dispiegarsi delle impronte di quei giri geniali.
D’altra parte, JRiver dona più corpo agli strumenti, un pò più di ricchezza armonica, e forse più realismo. Il contrabbasso che accompagna Cassandra Wilson su Lover come back to me (da Loverly, rip da CD) è più pesante con JRiver, arrotondato. Quando un colpo un pò più energico del polpastrello sulla corda la fa sbattere sulla tastiera, con Foobar il suono è chiaramente percettibile e secco. Con JRIver è invece nascosto dietro la vibrazione della corda e il risuonare del legno.
Le voci di Foobar sono più prominenti ma meno intime, mentre con JRiver il contatto emozionale di quel simulacro di rapporto umano che è il canto riprodotto, arriva più diretto. Ascoltando Summa di Arvo Part con l’Hilliard Ensemble (da Arbos, ECM ovviamente) con Foobar, l’accento è posto sulle distinitvità delle voci del coro, ognuna con una sua delicatezza disarmante. Con JRiver, il fulcro è l’insieme e la sua coerenza ecclesiale, che è maggiore della somma delle parti. La solennità del brano (e di tutto il disco, a dire la veità) è sorretta dal contributo dell’effetto ambientale della registrazione, con riverberi da ECM: con entrambi i player i riverberi sono un piacere, sebbene con Foobar siamo un filo pù distanti dal coro.
Come spesso succede nei confronti di arnesi che suonano, la questione è quella dell'equilibrio tra dettaglio (Foobar) e fluire della musica (JRiver), tra piacere del particolare (Foobar) e integrazione emozionante del “tutto” (JRiver).
Sempificando: Foobar è relativamente più chiaro, leggero, trasparente. JRiver più ricco, corposo, scuro.
La scelta dipende dal resto dello “stereo”, of course. Io, in generale, preferisco il suono alla JRiver, ma sia l’ampli che i diffusori soprattutto mi danno già quelle sfumature. E quindi mi sa che mi tengo Foobar: tiro fuori un pò di grinta e dettaglio che domo più a valle.
Se però avessi un impianto già chiarello di suo, JRiver potrebbe dare un tocco di morbidezza che potrebbe non guastare.
A risentirci
Ultima modifica di Vella il Mar Nov 22, 2011 1:48 pm - modificato 1 volta.
Vella- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.12.10
Numero di messaggi : 3992
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Occupazione/Hobby : finanza/tra un pò scrivo un romanzo
Impianto :- Spoiler:
- Asus eeebox+Lubuntu/MPD - Rega Planet 2000 - Benchmark DAC1USB - Electrocompaniet EC3 - Electrocompaniet AW 120 DMB - Duevel Planets - Sennheiser HD600
Chord USB Silver Plus - Mogami 2964 - Atlas Element Integra - WireWorld Stratus 5(2) - QED Anniversary Silver XT Anniversary
Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Il "problema" principale è la flessibilità: foobar, attraverso i "components", può fare pressoché qualsiasi cosa.
JRiver mi sembra più proprietario...
...certo se f2k fosse open sarebbe pure meglio, ma accontentiamoci.
JRiver mi sembra più proprietario...
...certo se f2k fosse open sarebbe pure meglio, ma accontentiamoci.
Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Mi hai fatto voglia di riprovare jriver... l'avevo provato tempo fa ma praticamente non ascoltato perchè l'interfaccia non mi entusiasmava.
Ora riprovo.
Ora riprovo.
grunter- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 16.12.10
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Impianto :- Spoiler:
SORGENTE: Player Naudio con mod Robertopisa per upmixing da 2 a 8 canali su pc Windows Server 2012 R2
DAC: Merging Hapi
PRE: Audio Research LS 27
AMPLI: Krell fpb 400cx
CASSE: Vienna Acoustics Beethoven Concert Grand
CAVI ALIMENTAZIONE Neutral Cable Fascino
CAVI POTENZA Viablue sc4
CAVI SEGNALE Gotham GAC-2 Ultra Pro Hi-End
CAVO USB Neutral Cable Passion
CUFFIE: Sennheiser HD-800 - Beyerdynamic T90 - Shure 1840
AMPLI CUFFIE: Violectric V200
DAC/AMPLI CUFFIE: Geek Pulse Infinity - GeekOut1000
Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
grunter ha scritto:Mi hai fatto voglia di riprovare jriver... l'avevo provato tempo fa ma praticamente non ascoltato perchè l'interfaccia non mi entusiasmava.
Ora riprovo.
E perchè no?
La modalità Theater con tutte le copertine in bella vista è spettacolare!
Vella- Membro classe argento
- Data d'iscrizione : 29.12.10
Numero di messaggi : 3992
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Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
riapro questo 3d ,chiedendo delucidazioni maggior sul player jriver;
dopo l'incontro da Natali (avvenuto un mese fa circa),dove Benedetti (recensore su AR/amante del Vynil Style/affascinato dal Life Style che il mondo della liquida da)diede un brevissimo cenno sull'utilità di JRiver e vedendo quindi la possibilità di poter pilotare il tutto da telecomando esterno(smartphone),mi sono deciso di scaricare la versione trial.
Nonostante alcune difficoltà iniziali di configuarazione (avendo sempre usato foobar) e nonostante non riesca ancora a capire xkè non mi riconoce ancora tutte le copertine,il sound che si è presentato alla mie orecchie è stato di tutt'altra natura;
....più brillante/aperto,più preciso,miglior precisione degli strumenti,IMHO ha portato,complessivamente,una miglior focalizzazione dello stage virtuale;
l'unico punto che mi lascia un attimo nel dubbio è il modo di restituire le voci.........ho avuto l'impressione che fossero più artefatte,cosa che con FBR non avveniva....anzi,con FBR avverto molto di più quel senso di realismo,soprattutto durante la riproduzione delle voci femminili.
chi di voi lo ha provato,lo usa ed ha qualche opinione in merito?
....e magari mi sa dare un abbrivio verso la miglior configurazione?
dopo l'incontro da Natali (avvenuto un mese fa circa),dove Benedetti (recensore su AR/amante del Vynil Style/affascinato dal Life Style che il mondo della liquida da)diede un brevissimo cenno sull'utilità di JRiver e vedendo quindi la possibilità di poter pilotare il tutto da telecomando esterno(smartphone),mi sono deciso di scaricare la versione trial.
Nonostante alcune difficoltà iniziali di configuarazione (avendo sempre usato foobar) e nonostante non riesca ancora a capire xkè non mi riconoce ancora tutte le copertine,il sound che si è presentato alla mie orecchie è stato di tutt'altra natura;
....più brillante/aperto,più preciso,miglior precisione degli strumenti,IMHO ha portato,complessivamente,una miglior focalizzazione dello stage virtuale;
l'unico punto che mi lascia un attimo nel dubbio è il modo di restituire le voci.........ho avuto l'impressione che fossero più artefatte,cosa che con FBR non avveniva....anzi,con FBR avverto molto di più quel senso di realismo,soprattutto durante la riproduzione delle voci femminili.
chi di voi lo ha provato,lo usa ed ha qualche opinione in merito?
....e magari mi sa dare un abbrivio verso la miglior configurazione?
lorenzo mordini- Membro di riguardo
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Località : sesto fiorentino/firenze
Impianto : ...aiuto!
Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Soggettivamente FK2 è il miglior Player da qualsiasi punto di vista.
Che sk audio hai Lorenzo?
Che sk audio hai Lorenzo?
MANU97- Aiutante Cerimoniere
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Località : Passo del Ghiffi
Provincia : GE
Occupazione/Hobby : Lavoro, Musica, Motori e DIY.
Impianto : Ampli: Philips 22GH923-RH591-AH380, The Wall, JLH '69, LEAK Stereo 30
Diffu:Philips 22GL561(AD9710)-MFB541, SUB in DCAC
Sorgente:Asus Xonar STX+Fb2K
Giradischi: Philips 22AF867
Sintopre: Philips 22RH743
Pre: Grundig MXV100
Magnetofono: Geloso G681
lorenzo mordini- Membro di riguardo
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Impianto : ...aiuto!
Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Mai sentita, ma sembrerebbe un bel aggeggio (;
Ti posso dire come ho messo i settaggi con la mia ASUS XONAR STX:
Driver Wasapi,, buffer a 960ms 24BIT
...e poi tutti i vari Plugins (o meglio, Components)....per supportare i più svariati file audio, ecc...
L'interfaccia grafica ho messo è quella di Default, ma Nera e ho messo a destra il Peak Meter; in basso lo spettometro e nel resto dello spazio le varie Playlist con gli elenchi delle musiche.
JRiver non l'ho mai ascoltato...ne intendo farlo:hehe:
Ti posso dire come ho messo i settaggi con la mia ASUS XONAR STX:
Driver Wasapi,, buffer a 960ms 24BIT
...e poi tutti i vari Plugins (o meglio, Components)....per supportare i più svariati file audio, ecc...
L'interfaccia grafica ho messo è quella di Default, ma Nera e ho messo a destra il Peak Meter; in basso lo spettometro e nel resto dello spazio le varie Playlist con gli elenchi delle musiche.
JRiver non l'ho mai ascoltato...ne intendo farlo:hehe:
MANU97- Aiutante Cerimoniere
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Pre: Grundig MXV100
Magnetofono: Geloso G681
Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
foobar un po' lo conosco........sto cercando un po' di settaggi nerenti a jriver
lorenzo mordini- Membro di riguardo
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Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Ah ok scusa, allora lascio la parola ad altri,
MANU97- Aiutante Cerimoniere
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Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
che scusa......ogni informazione ed esperienza in più è sempre utile.
è un paio d'anni che sto usando,con molta soddisfazione,foobar.....
jriver è una nuova strada...ma ancora da capire come muoversi all'interno
è un paio d'anni che sto usando,con molta soddisfazione,foobar.....
jriver è una nuova strada...ma ancora da capire come muoversi all'interno
lorenzo mordini- Membro di riguardo
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Re: In Frequenze - Foobar vs JRiver e la difesa dell'Audiofilo
Vella ha scritto:
D’altra parte, JRiver dona più corpo agli strumenti, un pò più di ricchezza armonica, e forse più realismo.
Come spesso succede nei confronti di arnesi che suonano, la questione è quella dell'equilibrio tra dettaglio (Foobar) e fluire della musica (JRiver), tra piacere del particolare (Foobar) e integrazione emozionante del “tutto” (JRiver).
Sempificando: Foobar è relativamente più chiaro, leggero, trasparente. JRiver più ricco, corposo, scuro.
A risentirci
Questo l'avevo perso.
Con la mia workstation è tutto il contrario
Foobar suona hi end, Jriver suona un po' come suonava winamp o meglio digitale, freddino, velocino, asciutto, un po' soffocato in dinamica, voci tirate, aria assente.
Il punto è... Jriver non mi permette di configurare il tutto come faccio con Foobar, tra thread priority, diversi buffer, asio 64bit, dsp eq, sox con regolazione di fase lineare, ecc... riesco ad ottenere una impostazione sonora molto ricca.
Come ho detto in altro thread, ci dovrò rimettere le mani in futuro, per adesso, con il mio setup non c'è partita. Il gratuito Foobar è il complemento vincente.
_________________
- Album scelto per adesso: Steven Wilson - Hand. Cannot. Erase. - Kscope - Bluray DTS/LPCM/24-96
- Tu creasti per loro un tempio nell'udito - R.M. Rilke -
Solomon- Moderatore di sezione
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Provincia : Palermo
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