Thin White Rope: Exploring The Axis

di N.I.B.II.O
Premetto che il capolavoro indiscusso del gruppo è certamente CAPTAIN LONG BROWN FINGER IN THE SPANISH CAVE DELL 1988, ma è questo il disco con cui mi sono avvicinato al culto della "sottile corda bianca" metafora borroughsiana che sta a indicare proprio lo SPERMA, provenienti dalla California precisamente Davis zona di origine di gruppi come GREEN ON RED E TRUE WEST (con questi ebbero in comune bassista e batterista) ruoli questi intercambiabili intorno alle figure di GUY KYSER voce e chitarra e ROGER KUNKEL chitarra solista unici membri stabili dei THIN WHITE ROPE. Contemporanei di gruppi come DREAM SYNDiCATE, MEAT PUPPETS, GIANT SAND e quindi insieme a loro classificati nel filone del cosidetto "rock desertico"e autori delle migliori pagine dell rock anni '80.

Ma i brani dei THIN WHITE ROPE erano qualcosa di diverso infatti si discostavano dalla poetica e dalla mitologia, argomenti questi in voga al tempo vedi DREAM SYNDiCATE, i brani di EXPLORING THE AXIS fanno parte dell lato più oscuro dell rock americano, in questi solchi cè la desolazione propria del deserto dove il tempo sembra fermarsi e il suono cerca di sopprimere il silenzio e il vuoto della solitudine che ci invade come una improvvisa tempesta di sabbia cercando un appiglio nel vuoto dell inconscio umano, un suono tra TELEVISION e GRATEFUL DEAD e certi SONIC YOUTH, una buona dose di psichedelia ma cruda rugginosa con una voce di KYSER da brividi (sentire per credere)che striscia come un serpente tra i feedback delle due chitarre a partire dall'iniziale DOWN IN THE DESERT loro manifesto sonoro di sempre, continuando con il country-boogie di THE REAL WEST e GRAMMAS ON A TRAIN, la fantastica title-track sentire il mantra sonoro delle due chitarre è semplicemente da overdose ma secondo me il capolavoro del disco è LITHIUM con un ritmo western da incubo.



Dopo questo disco ci hanno lasciato altri capolavori, su tutti come dicevo inizialmente A SPANISH CAVE (fantastica la cover) che consiglio insieme a questo esordio, un grandissimo gruppo che merita di certo di essere riscoperto.