Thin White Rope - "Moonhead"

Davvero un bel gruppo i Thin White Rope. Li ho riscoperti l'anno scorso dopo due decenni di personale oblio. Ma erano stati uno degli ascolti principali dei miei vent'anni. Il loro esordio del 1985 è "Exploring The Axis" ma io preferisco "Moonhead" (forse perchè è il primo disco che ho ascoltato di questa band), una ben calibrata miscela di acid-rock, blues-rock, con un incedere ipnotico e le chitarre che si rincorrono in fraseggi di buona originalità. Inseriti in quella corrente che miscelava roots-rock con revival psichedelico (il "Paisley Underground") furono precursori di quel desert-rock chiamato "stoner" che si affermerà negli anni '90. Un Rock, aspro e spigoloso, il loro, che in diversi momenti ricorda il nevrotic-folk di Neil Young, i Television, i Grateful Dead e certi Sonic Youth. La registrazione è più che discreta, in grado di consentire un ascolto godibile. Poi vennero altri bei dischi, tra i quali è difficile scegliere,"In The Spanish Cave" e "Sack Full Of Silver". I Thin White Rope inventarono un originale modo di scrivere canzoni rock, una soundtrack del deserto, ma forse non se ne accorserò e il loro leader, Guy Kyser, decise di porre fine al gruppo non soddisfatto del medio successo ottenuto e si dedicò a tempo pieno alla sua attività di botanico. E' tornato alla musica negli anni 2000 con un nuovo progetto chiamato "Mummydogs".

https://www.youtube.com/watch?v=VMbEgE5ySmA

https://www.youtube.com/watch?v=wTNIH4LRZpk

https://www.youtube.com/watch?v=eft1KM1gbzI